29.12.2014 Views

ANNO 13 - NUMERO 41 Primavera 2008 - Okinawa goju-ryu

ANNO 13 - NUMERO 41 Primavera 2008 - Okinawa goju-ryu

ANNO 13 - NUMERO 41 Primavera 2008 - Okinawa goju-ryu

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Tora Kan Dojo Anno <strong>13</strong>° n. <strong>41</strong><br />

By Banzai<br />

Il testo che segue è stato tratto dal sito internet:<br />

http://www.videomarte.com/2007/11/di-ritorno-dallo-stage-iogkf-sensei.html<br />

Siamo arrivati al termine dello stage condotto dal Sensei<br />

Spongia della IOGKF a Rovigo.<br />

Venerdì sera vi è stata la lezione ai bambini. Si sono divertiti<br />

davvero molto.<br />

Io stesso ero molto incuriosito, dal momento che insegnando<br />

ai più piccoli, so quanto sia difficile coinvolgerli,<br />

dare disciplina e allo stesso tempo farli divertire.Ma Sensei<br />

Spongia sa il fatto suo, e io non resistevo alla voglia di<br />

unirmi ai più piccoli! Vi racconto solo 2 esercizi che mi<br />

sono piaciuti moltissimo, come approccio alle spazzate, il<br />

Maestro (Sensei Angelici n.d.r.) ha fatto formare le coppie,<br />

e i bambini dovevano riuscire a pestare i piedi dell'altro<br />

senza che i propri venissero calpestati. In questo modo, senza<br />

pericoli si sviluppano 2 cose: la precisione, la velocità di<br />

piede.<br />

Senza dire che si divertivano come dei matti!<br />

Poi è stata la volta del "rovesciare la tartaruga", ovvero come<br />

approccio alla lotta a terra, un ragazzino si disponeva a<br />

pancia a terra (cioè faceva la tartaruga), e l'altro doveva rovesciarlo<br />

appunto. Con questo esercizio si sviluppa la capacità<br />

di muoversi a terra, cosa che il 90% degli artisti marziali<br />

non sa cosa sia.<br />

Alle 21 c'è stata la conferenza su "Il senso della Tradizione<br />

Oggi", tenuto nel Ridotto del Teatro Sociale a Rovigo. Vi<br />

hanno preso parte, oltre al Sensei, alcuni artigiani della Provincia<br />

di Rovigo, esponendo le proprie impressioni su come<br />

oggi molti ambiti perdano il valore della Tradizione, e come<br />

altri invece sopravvivano proprio grazie ad essa.<br />

Sabato pomeriggio abbiamo iniziato con il Jumbi Undo<br />

(esercizi di riscaldamento), per poi passare ai kihon<br />

(fondamentali sul posto).<br />

Poi c'è stata una introduzione agli strumenti di potenziamento<br />

tradizionali di <strong>Okinawa</strong> (Hojo Undo), che sarebbero<br />

stati usati anche il giorno seguente (Kongoken, Nigirigame,<br />

Chishi).<br />

Successivamente si è impostato il lavoro di Kakie, (che i<br />

nostri lettori hanno già imparato essere "le mani appiccicose"),<br />

con i relativi spostamenti per affinare la nostra sensibilità<br />

nel "sentire le intezioni dell'avversario, e alcune applicazioni<br />

(Ude Osae, Kote Gaeshi, Ude Garami).<br />

Abbiamo poi assistito al vero combattimento Kakie, che<br />

come diceva Higaonna è il "vero combattimento di <strong>Okinawa</strong>",<br />

con bellissime applicazioni da parte dei due<br />

Sensei.<br />

Ci siamo ritrovati poi la Domenica mattina, dove nel fresco<br />

del Palazzetto dello Sport abbiamo ricominciato l'allenamento.<br />

Partendo con il tradizionale ordine (Jumbi Undo,<br />

Hojo Undo, Kihon) ci siamo scaldati per bene, pronti a ricevere<br />

i nuovi insegnamenti.<br />

Vi è stato il ripasso del Fukyu (nuovo, nel senso di kata di<br />

recente introduzione) Kata GekiSai Dai Ichi, per preparare<br />

il Renzoku.<br />

Il Renzoku (Applicazione combinata) esiste tradizionalmente<br />

solo per questo kata, vediamo cos'è e a cosa serve.<br />

Normalmente si spezza il kata per studiarne le applicazioni,<br />

questo "spezzare" in giapponese si traduce con "Bunkai".<br />

Quindi quando parliamo di Bunkai Kata diciamo letterlamente<br />

"kata spezzato". In questo modo comprendiamo i<br />

movimenti e facciamo nostre le strategie in esso nascosto.<br />

Ma c'è un modo per allenare altri punti: il respiro, la resistenza<br />

all'attività aerobica continuativa, la cadenza e il ritmo,<br />

è la grinta indispensabile per un vero combattimento.<br />

Questo si effettua tramite il Renzoku.<br />

E' il kata completamente eseguito in linea, dove Semete (o<br />

Tori nel Judo) esegue il kata ed Ukete (semplicemente Uke<br />

nel Judo) esegue il perfetto incastro del kata per difensersi<br />

ed attaccare.<br />

Se effettuato ad altissima intensità non si vedrà altro che un<br />

combattimento reale, perchè questo è il senso del Renzoku.<br />

Ci siamo divisi in gruppi per studiare a rotazione:<br />

1. Chishi (i bastoni corti con il peso su di un lato), che rafforzano<br />

polsi e articolazioni,<br />

2.Kongoken (l'anello di acciaio schiacciato del peso di 30-<br />

50kg importato da Higaonna dalle Hawaii), che insegna la<br />

spinta contro persone più grosse di noi e la coordinazione<br />

quando dobbiamo sopportare il peso dell'avversario,<br />

3.Ude Tanren,Kote Kitae, Tai Atari, ovvero l'indurimento<br />

delle braccia e gambe per sopportare gli impatti di colpi e<br />

parate, e sapere come ridurre al minimo tali impatti.<br />

Purtroppo il tempo è tiranno e lo stage è finito senza che ce<br />

ne accorgessimo, nonostante le 4 ore di allenamento continuato.<br />

Ci siamo così ritrovati dopo le docce a mangiare a<br />

Bosaro, nell'Ostello della Gioventù.<br />

Grazie per gli insegnamenti Maestro,<br />

o come diciamo in seiza<br />

Sensei harigato gozaimashita!<br />

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!