Valutazione ambientale strategica - Comune di Arezzo
Valutazione ambientale strategica - Comune di Arezzo
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Articolare opportune linee guida per l’attività <strong>di</strong> risistemazione e <strong>di</strong> recupero<br />
<strong>ambientale</strong> sostenibile delle aree <strong>di</strong> cava <strong>di</strong>smesse<br />
L’esigenza <strong>di</strong> avviare una corretta attività <strong>di</strong> risistemazione e <strong>di</strong> recupero <strong>ambientale</strong> delle aree<br />
estrattive <strong>di</strong>messe e <strong>di</strong> quelle per le quali il ciclo estrattivo è da considerarsi concluso, è<br />
sottolineata nell’ambito degli obiettivi dell’atto <strong>di</strong> adeguamento, <strong>di</strong> seguito riportato:<br />
- l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> misure rigorose ed efficaci ai fini <strong>di</strong> un’effettiva risistemazione dei luoghi a<br />
seguito della conduzione sugli stessi <strong>di</strong> attività estrattive, in modo tale da garantire che<br />
vengano restituiti definitivamente, effettivamente ed efficacemente agli usi e funzioni<br />
stabilite dagli atti della pianificazione territoriale e del governo del territorio;<br />
- la efficace promozione, nelle forme ambientalmente, tecnicamente ed economicamente<br />
adeguate e sostenibili, del recupero <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> escavazione <strong>di</strong>smesse ed in abbandono, e non<br />
recuperate, per le quali non esista, allo stato attuale, un obbligo attivato, o attivabile,<br />
all’effettiva risistemazione;<br />
Il presupposto per la definizione <strong>di</strong> idonee linee guida per la risistemazione delle ex aree <strong>di</strong> cava è<br />
costituito dalla realizzazione <strong>di</strong> un censimento delle aree estrattive, <strong>di</strong>ffuse sul territorio comunale,<br />
con l’in<strong>di</strong>viduazione dei bacini esauriti o comunque abbandonati, per i quali non era previsto<br />
l'obbligo della risistemazione al momento del rilascio dell'autorizzazione.<br />
Dall’analisi <strong>di</strong> questi dati emerge la forte <strong>di</strong>ffusione, in alcune zone del territorio (soprattutto<br />
all’interno del triangolo delle cave), <strong>di</strong> superfici interessate da attività <strong>di</strong> escavazione a<br />
testimonianza del lungo corso e dell’importanza che questa attività produttiva ha avuto anche nel<br />
passato per tutta la provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />
Il protrarsi nel tempo dell’uso del territorio in assenza <strong>di</strong> un riferimento <strong>di</strong> programmazione capace<br />
<strong>di</strong> recuperare realtà preesistenti e <strong>di</strong> definire obiettivi unitari per la risistemazione dei luoghi, ha<br />
determinato, in queste ampie zone del territorio comunale, la formazione <strong>di</strong> vasti ambienti<br />
degradati, che conservano tutt’ora al loro interno tracce dei perimetri originali, in forma <strong>di</strong> setti o<br />
scarpate.<br />
La definizione dei criteri e delle possibili linee guida per l’attività <strong>di</strong> risistemazione è supportata<br />
dallo stesso lavoro <strong>di</strong> analisi e revisione del quadro conoscitivo del PS. Le linee guida per il<br />
recupero <strong>ambientale</strong> degli ex siti estrattivi risultano pertanto fondate sui principi del rispetto e della<br />
valorizzazione degli elementi <strong>di</strong> tutela del paesaggio, in<strong>di</strong>viduati nell’ambito sia del Piano<br />
Strutturale che del PTC, nonché della tutela del sistema <strong>di</strong> invarianti collegate agli stessi strumenti<br />
<strong>di</strong> gestione del territorio.<br />
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RAPPORTO AMBIENTALE