Giudizi individuali e collegiali - degli studi per l'innovazione e le ...

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N. 3 - CANDIDATO: DUNDOVICH ELENA Giudizio individuale del Prof. Pizzigallo Laureata in Scienze Politiche nel 1990, Dottore di ricerca nel 1996. Ha svolto a vario titolo ed in forma non stabilmente strutturata prolungata attività didattica prevalentemente nell’Università di Firenze. Ha condotto ricerche in biblioteche ed archivi italiani e stranieri. I lavori presentati dalla candidata, apparsi in importanti collocazioni editoriali sono solo in parte congrui con il settore scientifico disciplinare per il quale è bandita la seguente procedura. Infatti tranne il volume “Dalla Finlandia all’Afghanistan.” In cui sulla base di fonti scarsamente esplorate vengono ricostruite con precisione le origini storico diplomatiche dell’invasione sovietica dell’Afghanistan, gli altri lavori per altro molto interessanti, sono prevalentemente incentrati sulle dolorose ed in larga parte ignote vicende degli esuli italiani duramente perseguiti nella Russia sovietica degli anni Trenta. Giudizio individuale del Prof. Varsori La candidata ha conseguito la laurea in Scienze Politiche nel 1990 con una tesi in Storia delle relazioni internazionali riguardante il ruolo internazionale del Portogallo durante la seconda guerra mondiale. Nel 1991 la dr.ssa Dundovich vinceva il concorso per il dottorato di ricerca in Storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Firenze e nel 1994 conseguiva il titolo di dottore di ricerca. Nell’ambito del dottorato la dr.ssa Dundovich conduceva una ricerca sulle vicende relative ai comunisti italiani in esilio a Mosca nel corso degli anni ’30. Tale studio si fondava sull’ampia utilizzazione delle fonti archivistiche dell’ex-URSS rese disponibili agli inizi degli anni ’90. Negli anni successivi la candidata ha condotto attività di ricerca e didattica. Per ciò che concerne la prima, pur non avendo trascurato altri ambiti di studio (ad esempio aspetti della storia dell’integrazione europea), la dr.ssa Dundovich ha approfondito l’analisi di alcune vicende relative alla storia dell’Unione Sovietica e del Partito Comunista Italiano, con particolare riferimento ai Gulag staliniani e alle esperienze di esponenti del PCI tra gli anni ’30 e gli anni ’40. In tale ambito va sottolineato la prosecuzione della ricerca archivistica. Quanto all’attività didattica la dr.ssa Dundovich ha svolto attività di carattere seminariale, ha preso attivamente parte ai corsi di preparazione per la carriera diplomatica ed è stata professore a contratto presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Firenze con un impegno consistente. Per ciò che concerne la produzione scientifica, la dr.ssa Dundovich ha al suo attivo alcune significative pubblicazioni. Fra quelle presentate nell’ambito del concorso in oggetto va ricordato il volume “Tra esilio e castigo. Il Comintern, il PCI e la repressione degli antifascisti italiani in Unione Sovietia (1936-1938)” (Roma, Carocci, 1998), che rappresenta una rielaborazione delle tesi di dottorato e che offre un panorama esaustivo su un episodio importante nella storia del Komintern e del Partito Comunista Italiano durante la fase più dura delle “purghe” staliniane. Tale tema, ampliato a un’analisi del fenomeno dei Gulag nel suo complesso è stato al centro degli altri più significativi contributi della Dr.ssa Dundovich. Sempre nel contesto degli studi sull’URSS e sul PCI la candidata ha preso parte a vari convegni nazionali e internazionali e ha svolto altre attività di carattere culturale. Giudizio individuale del Prof. Mugnaini Nata a Firenze nel 1964. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Firenze (1990), dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali nel 1996 presso la stessa Università; borsista postdottorale nel 1997-99, ha fruito nel 1997-2000 di altre borse di studio; assegnista presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze dal 2001 2003. Dal 2003 al 2006 docente a contratto di 6
Storia delle organizzazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Ha svolto attività didattica in università e istituzioni superiori italiane e in Università non italiane (in particolare russe). Ha partecipato a numerosi convegni riguardanti temi della vita sovietica o russa, presentando relazioni o interventi; coordina, in collaborazione, il “Progetto GuLag. Nuovi orizzonti” inteso a studiare e illustrare la vicenda dei Gulag sovietici. Partecipa a diversi gruppi di ricerca. I titoli scientifici della candidata mostrano come essa abbia svolto un’attività pionieristica negli archivi ex-sovietici nella prima fase della loro apertura alla consultazione. Frutto di tale lavoro sono due volumi. Ha partecipato a varie iniziative e convegni di studio, e ha prodotto diverse pubblicazioni; in particolare si notano i libri: Esilio e Castigo. La repressione degli antifascisti italiani in Unione Sovietica (1936-38); e Dalla Finlandia all’Afghanistan. L’Urss in Afghanistan. La lunga storia di Davide e Golia. La Dott.ssa Dundovich dimostra di possedere buone doti didattiche, e una capacità di sviluppare ricerche originali, che la portano a individuare in modo efficace le tematiche storiche di suo interesse. Il profilo scientifico della candidata esprime doti di studiosa di storia dell’Europa orientale e di storia delle relazioni internazionali. Giudizio individuale del Prof. Ignesti La candidata si presenta al concorso allegando alla sua domanda varie pubblicazioni di diverso significato e valore, tra le quali meritano di essere prese in considerazione perché sicuramente attribuibili solo alla candidata, condotte con metodo scientifico e perché anche indirettamente attinenti al presente concorso le seguenti: il primo volume – “Tra esilio e castigo”, pubblicato nel 1998 – è il risultato di una ricerca di vasto respiro e molto ben condotta, basata su documentazione archivistica per lo più inedita, custodita a Roma e a Mosca, circa la vicenda, sviluppatasi tra il 1936 e il 1938 all’interno del Komintern, dei comunisti italiani in Urss: questi esuli in terra sovietica furono brutalmente trattati dal Kremlino secondo gli stretti interessi di potenza di Mosca; è indubbiamente opera solo indirettamente attinente al presente concorso, in quanto lo stesso volume dimostra che essenzialmente le vicende esaminate ebbero rilievo solo rispetto alla storia interna del Partito Comunista Italiano e solo marginalmente e in qualche isolato episodio ebbero influenza sulla politica estera di Mosca; il secondo volume – “Dalla Finlandia all’Afganistan”, pubblicato nel 2000 – è un’opera storiografica pienamente attinente alle materie oggetto del presente concorso, un’opera condotta con intelligenza dalla candidata, la quale si avvale di una vasta ed esauriente letteratura, nonché di una ricca ricerca scientifica fondata sulle fonti archivistiche edite e inedite, sovietiche e statunitensi, al momento disponibili; tale ricerca reca quindi un originale e apprezzabile contributo alla conoscenza storica della “questione Afgana”, con lo scopo di chiarire le ragioni e le cause che condussero all’invasione di quello Stato da parte dell’Unione Sovietica; il terzo volume – “Josif Vissarionovich Djugashvili Stalin”, pubblicato nel 2004 – contiene tra le pagine 11 e 78 una sintetica biografia dell’uomo politico sovietico, ben scritta, scientificamente corretta, anche se di carattere chiaramente divulgativo, che nulla aggiunge tuttavia, com’è d’altronde proprio al carattere stesso e del lavoro e della collana editoriale in cui è inserito, alla conoscenza che la letteratura specialistica in materia ha fin prodotto sulla figura di Stalin. Sulla base dunque della produzione scientifica presentata dalla candidata, limitatamente a quella poc’anzi esaminata, perché ritenuta la sola positivamente giudicabile secondo i criteri formulati dalla commissione, nonché sulla base della sua lunga e collaudata esperienza didattica, si può ritenere la candidata stessa meritevole di un giudizio largamente positivo ai fini del presente concorso. 7
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