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New Tabloid n°5 - Ordine dei Giornalisti

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L’inchiesta<br />

Il pioniere canadese<br />

“Così ho fatto conoscere al mondo<br />

le follie della Corea e i drammi d’Israele<br />

Quando<br />

accendete un<br />

telegiornale<br />

o sfogliate un<br />

quotidiano che<br />

parla dell’ultimo<br />

attacco<br />

missilistico della Corea del Nord<br />

finito in mare fra Cina e Giappone<br />

non vi capita mai di chiedervi “ma<br />

che razza di paese è la Corea<br />

del Nord Come vive la sua<br />

popolazione”. Sarà perché ho<br />

studiato giapponese ma io me<br />

lo sono chiesto tantel volte. Solo<br />

nel 2006 ho avuto una risposta<br />

alle mie domande trovandomi<br />

a sfogliare Pyongyang, la prima<br />

opera pubblicata in Italia del<br />

fumettista canadese Guy Delisle.<br />

Un’opera per cui non si può fare<br />

a meno di ridere fra le farneticanti<br />

divinizzazioni del “caro leader”,<br />

lo scomparso Kim Jong-il, e gli<br />

impiegati incaricati di scortare il<br />

visitatore straniero. Sei anni dopo<br />

quella scoperta Delisle è diventato<br />

uno <strong>dei</strong> più importanti comic<br />

journalist, forse anche più di Joe<br />

Sacco che ha involontariamente<br />

originato il termine, grazie<br />

ad uno stile grafico minimale<br />

ma azzeccatissimo per il suo<br />

modo disincantato e ironico nel<br />

raccontare i luoghi che visita.<br />

“Per esigenze di narrazione<br />

limito il mio personaggio a pochi<br />

aspetti della mia personalità,<br />

di solito la parte più naif di me<br />

stesso, quella di una persona<br />

sopraffatta dalle situazioni in<br />

cui si trova”. Non un giornalista,<br />

dice lui, ma un passante che si<br />

mette a raccontare ciò che di<br />

curioso vede nei posti che visita,<br />

di solito per lavoro, il viaggio<br />

in Corea lo fece per curare<br />

l’adattamento televisivo della<br />

prima, grande, graphic novel<br />

di casa nostra: Corto Maltese,<br />

mentre per l’ultimo, Cronache<br />

da Gerusalemme, ha seguito<br />

la moglie, amministratrice di<br />

Medici Senza Frontiere, con i<br />

due bambini in Israele per un<br />

anno. Proprio quest’ultima opera<br />

gli è valsa il prestigioso premio<br />

Angoulême nel 2012, anno<br />

ricchissimo di eventi per lui dalla<br />

presentazione di un documentario<br />

sul suo lavoro The Guy Delisle<br />

Chronicle al Tornto Film Festival,<br />

alla partecipazione al Festival<br />

della Letteratura di Mantova.<br />

Recentemente ha dichiarato che<br />

si fermerà un po’ a Montpellier<br />

per dedicarsi alla vita di genitore,<br />

tema di cui tratterà il suo<br />

prossimo fumetto, Manuale di<br />

un pessimo padre. Ma se volete<br />

un assaggio delle vignette sulla<br />

quotidianità di Delisle potete già<br />

trovarne molte sul suo blog: www.<br />

guydelisle.com.<br />

per conto del London <strong>New</strong>s Illustrated<br />

col compito di seguire le imprese<br />

di Garibaldi. Fu il successivo approdo<br />

all’Harper’s Weekly, però, che lo fece<br />

diventare un eroe del giornalismo<br />

d’inchiesta illustrato. Attraverso i suoi<br />

lavori egli denunciò lo scandalo del<br />

leader democratico di <strong>New</strong> York, William<br />

Tweed detto Boss, di cui dice<br />

tutto una frase: “Bloccate quei dannati<br />

disegni. Non mi interessa affatto<br />

ciò che i giornali dicono di me. I miei<br />

elettori non sanno leggere, ma non<br />

possono fare a meno di guardare<br />

quei maledetti disegni!”.<br />

Editorial Cartoon<br />

La scoperta della potenza comunicativa<br />

delle vignette satiriche, come<br />

testimoniato dal successo degli<br />

“editoriali illustrati” di Nast e dai vari<br />

Le Charivari e Punch, diede vita ad<br />

un boom internazionale, durante il<br />

novecento, di riviste specializzate.<br />

Dal progressista Semplicissimus<br />

vera e propria fucina di talenti della<br />

Germania di Weimar, apertamente<br />

contro il kaiser, i vertici ecclesiastici<br />

e il crescente militarismo, al francese<br />

Le Canard Enchaîné giornale satirico<br />

• Guy Delisle (foto in<br />

alto) e un assaggio<br />

<strong>dei</strong> suoi fumetti con la<br />

cover di “Cronache di<br />

Gerusalemme”<br />

8 <strong>Tabloid</strong> 5 / 2012

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