Allegato - Centro Risorse Beni Culturali - Fondazione Fitzcarraldo
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Le due istituzioni - peraltro non diversamente da altri istituti culturali - conservano<br />
documenti, fotografie, manifesti, libri, oggetti, ossia beni culturali diversi, accomunati dal<br />
fatto di essere pertinenti a un medesimo tema o periodo storico.<br />
Ma l’effettivo salto di qualità nei servizi sulla rete si avrà con il raggiungimento di tre<br />
obiettivi.<br />
Il primo obiettivo è la realizzazione del nucleo iniziale della Biblioteca digitale piemontese.<br />
I tempi sono maturi perché il Comitato nazionale per la Biblioteca digitale italiana,<br />
istituito presso il Ministero, ha emanato gli standard per il trattamento dei materiali<br />
periodici e musicali e si accinge a licenziare le regole per quelli fotografici e cartografici. I<br />
primi progetti piemontesi, realizzati in accordo con le biblioteche proprietarie delle<br />
raccolte, saranno pertanto la digitalizzazione dei periodici storici cuneesi e alessandrini,<br />
per affrontare in seguito i numeri unici e i periodici clandestini del Risorgimento e del<br />
Novecento. Il progetto nazionale sui periodici ottocenteschi prevede inoltre la<br />
riproduzione della Gazzetta piemontese fino al 1848.<br />
Con il Comune di Torino, la Provincia di Torino e il Museo del Risorgimento è in atto un<br />
progetto per la ricostruzione dell’archivio storico e della raccolta completa della Gazzetta<br />
del popolo di Torino. Per i primi mesi del 2005, se sarà possibile individuare le risorse<br />
finanziarie necessarie, si dovrebbero avere i primi risultati di un’opera di ricomposizione,<br />
riproduzione digitale e salvaguardia dei materiali.<br />
Nel campo dell’editoria, sarà riprodotta una parte del riordinato archivio storico Einaudi<br />
mentre sarà valutata la possibilità di intraprendere la digitalizzazione delle schede del<br />
Dizionario Battaglia.<br />
La storia del Piemonte potrà essere indagata con più facilità dagli studiosi se si riuscirà<br />
ad avviare la digitalizzazione dei catasti comunali mettendola in relazione con la<br />
descrizione degli archivi di cui fanno parte, con le schede storiche dei Comuni e con la<br />
georeferenziazione nel sistema cartografico regionale. Importante in questo settore la<br />
collaborazione con gli uffici archivistici statali e in particolare con l’Archivio di Stato di<br />
Torino che ha già lavorato in questo senso.<br />
I risultati dei diversi progetti confluiranno presso il CSI-Piemonte che avrà il compito di<br />
gestire, conservare e mantenere le memorie digitali e soprattutto di renderle accessibili al<br />
pubblico.<br />
Il secondo obiettivo riguarda l’ampliamento dei servizi al cittadino sul web e consiste<br />
nella costruzione di un sistema per un accesso integrato alle informazioni presenti nella<br />
banca dati dei beni culturali. Esso permetterà di individuare un elemento all’interno delle<br />
singole porzioni che descrivono beni culturali di tipo diverso o che ne trasmettono<br />
l’immagine.<br />
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