i Quaderni - Cesvot

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Prefazione
Patrizio Petrucci
Il volontariato è tradizionalmente collegato alla cultura del “fare”. In molti
loghi di associazioni sono presenti le mani proprio a simboleggiare la volontà
di intervenire per modificare la realtà. È da questa concretezza che nasce un
sapere, un patrimonio culturale che si traduce in documenti, che nel corso
degli anni, talvolta dei secoli, si sono accumulati nelle sedi delle associazioni.
In certi casi i volontari si sono resi conto di possedere un “tesoro” e lo hanno
valorizzato, promuovendo l’organizzazione di centri di documentazione e la
nascita di archivi storici.
In altri la consapevolezza del valore dei documenti prodotti e posseduti è
accompagnata dalla difficoltà di organizzarsi per gestirli correttamente e
renderli fruibili. In alcuni casi, per fortuna pochi, le associazioni si “dimenticano”
di quella che è la loro memoria storica (ed è per questo che il Cesvot
ha introdotto fra le sue attività il progetto di formazione e consulenza “Non
ti scordar di te”).
Affrontare questi temi è di fondamentale importanza se non vogliamo, tra
qualche anno, voltarci indietro e scoprire che le tracce del nostro lavoro sono
pochissime. Il valore della documentazione non è però è predeterminabile
a priori: quello che all’associazione serve oggi per diffondere un’iniziativa,
ad esempio un dépliant, potrà essere utile domani per ricostruire la storia
di quella realtà; le fotografie documentano un’attività svolta, ma sono anche
testimonianza di un pezzo di storia sociale; un rapporto di ricerca legato a
un progetto affronta magari tematiche altamente specifiche, su cui è difficile
recuperare informazioni da altre fonti; un manifesto informativo non parla
solo a coloro per cui è stato pensato, ma racconta anche un approccio a quel
tema, che si evolve nel corso del tempo, ecc.
Il Cesvot è tra i primi Centri di Servizio ad aver promosso servizi rivolti alle
associazioni a supporto della gestione della documentazione, nella consapevolezza
dell’importanza di lavorare anche su questo fronte. L’ambizione è
stata quella di sperimentare interventi che possano diventare buone prassi
trasferibili.
Da uno di questi nasce il Quaderno che ho il piacere di presentare, un
catalogo dei fondi delle associazioni che hanno utilizzato il servizio di catalogazione
del Cesvot.
Credo che, anche ad un’osservazione superficiale, sia immediatamente
percebile quanto l’associazionismo sia capace non solo di produrre fatti, ma
anche cultura e sapere. I fondi sono estremamente ricchi sia per gli argo-