fotogrammetria 1 - Circe
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La misura della posizione<br />
di un punto avviene per<br />
intersezione in avanti.<br />
b = base di presa<br />
d = distanza dell’oggetto<br />
Effetto stereoscopico<br />
CENNI STORICI (1)<br />
1. I PRECURSORI DELLA<br />
FOTOGRAMMETRIA<br />
L’inizio della storia della<br />
<strong>fotogrammetria</strong> può essere<br />
considerata coincidente con l’opera<br />
di Leonardo da Vinci (1452-1519): 1519): i<br />
suoi studi di geometria, ottica,<br />
meccanica e la sua fervida<br />
intuizione consentirono di<br />
dimostrare graficamente nel 1492 i<br />
principi della proiezione ottica. A lui<br />
si devono anche la progettazione<br />
dei primi strumenti per la<br />
costruzione delle lenti.<br />
Fotogrammetria - Lezione 1 7<br />
(b = 1/3,1/4 della distanza d dall’oggetto)<br />
Fotogrammetria - Lezione 1 8<br />
oculus artificialis<br />
CENNI STORICI (2)<br />
CENNI STORICI (3)<br />
Il pittore tedesco<br />
Arbrecht Dürer (1471-<br />
1528) produsse nel 1525<br />
una macchina in grado di<br />
generare prospettive<br />
centrali di oggetti<br />
tridimensionali.<br />
Questo strumento<br />
include un apparato utile<br />
alla produzione di<br />
prospettive centrali di<br />
uno stesso oggetto con<br />
centri di proiezione e<br />
piani distinti (disegni<br />
stereoscopici).<br />
Fotogrammetria - Lezione 1 9<br />
Nel 1600 l’astronomo<br />
tedesco Johannes<br />
Kepler (1571-1630)<br />
fornisce una precisa<br />
definizione del<br />
termine<br />
STEREOSCOPIA e il<br />
pittore fiorentino<br />
Jacopo Chimenti<br />
produce quella che<br />
può essere<br />
considerata la prima<br />
coppia stereoscopica<br />
di disegni (Museo<br />
Wicar - Lille -<br />
Francia).<br />
Fotogrammetria - Lezione 1 10<br />
CENNI STORICI (4)<br />
Le prospettive prodotte con gli strumenti prima ricordati<br />
avevano molte limitazioni nei riguardi della correttezza<br />
geometrica e della riproduzione fedele dei dettagli<br />
dell’oggetto.<br />
L’introduzione della camera obscura rappresentò un notevole<br />
passo avanti nella produzione di prospettive di oggetti<br />
tridimensionali<br />
La camera obscura (descritta da uno studente arabo all’inizio<br />
dell’XI secolo) fu inizialmente una vera e propria stanza con un<br />
piccolo foro praticato su una parete. La luce passante attraverso<br />
questo foro produceva sulla parete opposta una prospettiva dello<br />
spazio esterno alla camera. La modesta quantità di luce e gli<br />
effetti di diffrazione ai bordi del foro generavano immagini<br />
sfuocate<br />
Fotogrammetria - Lezione 1 11<br />
CENNI STORICI (5)<br />
Numerosi sforzi furono fatti per<br />
trasformare la camera obscura in<br />
uno strumento trasportabile<br />
inserendo nel foro sistemi ottici<br />
inventati per aumentare la<br />
quantità di luce penetrante.<br />
Giovanni i Battista t Porta nel 1558<br />
raccomandava l’uso di questo<br />
strumento ai giovani artisti per la<br />
produzione di prospettive reali.<br />
In seguito la camera obscura fu<br />
dotata di specchi in grado di<br />
riflettere l’immagine su un piano<br />
orizzontale sul quale si poteva<br />
posizionare più comodamente il<br />
foglio da disegno.<br />
Fotogrammetria - Lezione 1 12<br />
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