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za verso standard competitivi più elevati, attraverso il miglioramento del livello<br />

qualitativo delle imprese 195 . La concorrenza giocata esclusivamente dal lato della<br />

riduzione dei costi, infatti, rischia di rafforzare il trade off tra performance d’impresa<br />

e sicurezza dei lavoratori. Mutuando le tesi sviluppate negli anni recenti<br />

intorno alle tematiche ambientali, la letteratura di riferimento 196 reinterpreta in<br />

chiave antinfortunistica i costi generati dall’abbattimento degli impatti negativi<br />

causati dalla produzione, la cui internalizzazione è stata spesso considerata causa<br />

di vincoli all’efficienza, in quanto responsabile della riduzione della produttività<br />

media 197 . Il più recente approccio analitico, invece, considera l’eventuale risparmio<br />

derivante dalla non attuazione degli interventi come un vantaggio di tipo<br />

statico, che produce i suoi benefici solo nel breve periodo, ma con conseguenze<br />

negative sulla capacità di sviluppare i fattori di competitività d’impresa nel<br />

lungo. In sostanza, l’introduzione di innovazione -tecnologica e organizzativa-,<br />

stimolata dalla necessità di adeguare impianti e struttura d’impresa a parametri<br />

di prevenzione più elevati, può esser letto come un investimento, che genera un<br />

miglioramento tecnico e gestionale, in grado di migliorare l’efficienza interna e<br />

collocare l’impresa in una migliore posizione di mercato, “ricomponendo la conflittualità<br />

tra costi sociali ed efficienza economica” 198 . I risultati in chiave competitiva<br />

possono essere percepiti solo nel tempo, richiedendo alle imprese una<br />

sufficiente conoscenza di questi meccanismi e una capacità di programmazione<br />

in termini manageriali e finanziari.<br />

Se prendiamo come unità di analisi l’impresa, le precedenti considerazioni<br />

trovano riscontro a livello micro in significative esperienze: il confronto tra diversi<br />

studi svolti in Europa, incentrati su analisi costi-benefici a livello aziendale,<br />

ha fatto emergere effetti mediamente positivi sulla produttività in relazione a interventi<br />

migliorativi delle condizioni di lavoro, nonché una tendenza a riscontrare<br />

migliori situazioni di salute e sicurezza nelle aziende con elevati livelli di produttività<br />

e innovazione 199 .<br />

Le precedenti riflessioni portano a individuare una buona pratica nell’adozione<br />

di una struttura organizzativa d’impresa orientata alla sicurezza, che presenti,<br />

simultaneamente 200 , le seguenti caratteristiche:<br />

-- incorpori un efficace sistema di prevenzione quale elemento costitutivo del<br />

proprio funzionamento, in grado di coinvolgere tutti gli attori interni ed esterni<br />

all’azienda, in particolare quelli che offrono servizi in appalto;<br />

-- preveda un aggiornamento dei processi, che contempli anche l’investimento<br />

in safety technologies;<br />

195<br />

Si fa riferimento alla crescita di competitività incentrata sulla qualità di processo e di prodotto.<br />

196<br />

Cfr. per es. Fantacone e Padoan (2000), dove si riprende l’approccio di Porter (Cfr. Porter, Van der Linde<br />

1995; Porter 1991).<br />

197<br />

In quanto si indirizzano i fattori produttivi alla realizzazione di un output, che non rappresenta oggetto di<br />

valutazione economica.<br />

198<br />

L’impresa riduce vari fattori di costo (contributi assicurativi, costi sanitari a suo carico, fermi o rallentamenti<br />

produttivi, sostituzione del personale infortunato, ecc.) migliorando al tempo stesso l’efficienza e la qualità dei<br />

processi, nonché l’immagine aziendale. Cfr. a questo proposito anche OMS (2002).<br />

199<br />

Cfr. Mossink e Licher (1998); European Agency for Safety and Health at Work (2002). Per esempio, uno studio<br />

condotto alla fine degli anni ‘90 su oltre 100 aziende in Svezia, ha rilevato che gli investimenti in materia di<br />

sicurezza determinavano benefici in termini di riduzione dei congedi di malattia e un incremento di produttività,<br />

rendendo remunerativo l’intervento in circa tre anni.<br />

200<br />

Si sottolinea la necessaria concomitanza degli elementi organizzativi, tecnologici e formativi, non ritenendoli<br />

singolarmente sufficienti ad assicurare un sistema di tutela efficace.<br />

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