Legainf 11-2013.pdf - Legacoop - Ferrara

More documents

Recommendations

Info

2 Note Brevi 26 concentra il 60,2% delle cooperative medio-grandi). Dopo troviamo la cooperazione Sociale (18,9%) seguita dal comparto Immobiliare (18,3%). Il settore delle Attività Manifatturiere (comprese le costruzioni) incide solo per il 12,3%, ma in questo comparto é compreso il 10,8% delle cooperative di maggiori dimensioni. L’andamento del valore della produzione aggregato per le regioni meridionali (grafico IV) negli anni considerati evidenzia una crescita significativa della Puglia (15,9% molto vicino alla media nazionale del 16,1%), seguita a distanza dalla regione Campania con il 7,9%. Si nota, pur nella ridotta dimensione dei valori espressi, l’andamento della Basilicata che supera nettamente le altre regioni con il 20,7% di crescita nel periodo considerato. In termini negativi la Calabria decresce di -5,7%, il Molise di -1,7% e la Sardegna di -0,5%. 2011 mostra una significativa diversificazione fra i Settori. Il grafico V evidenzia le buone performance ottenute dalla cooperazione sociale che, nel quinquennio, vede crescere il valore della produzione del 38,9%, un incremento molto maggiore rispetto a quello registrato in tutti gli altri settori. A netta distanza, infatti, seguono i Servizi (+9,1%) stabili dopo la crescita del 2008, l’Agroalimentare (+8,9%) con un 2011 in crescita dell’8,5% sul 2010, il Commercio (+8,3%) che perde lo 0,5% nell’ultimo anno, e l’Abitazione (+7,6%) ma con una perdita del -7,8% nel 2011. Nel settore industriale si registra una decrescita complessiva pari a -6,1%, e questo trend negativo inizia a partire dal 2009 e continua fino al 2011 quando registra un -4,3% sul 2010. L’andamento del Risultato Operativo, grafico VI, riduce di molto le differenze settoriali in termini di redditività complessiva. Nel grafico si osserva il trend del settore Sociale che, nel 2010, registra una prima flessione in recupero nell’anno successivo. Nell’Agroalimentare, dopo un 2008 in crescita, seguono tre anni di costante riduzione. Chiarissima appare la riduzione di marginalità positive nel Commercio, nell’Immobiliare e nell’Industria, settori che, dal 2008 in poi, mostrano dati in flessione fino al dato negativo del 2011. Se si esclude il settore della cooperazione sociale, che mostra risultati d’esercizio po- Grafico III: Coop meridionali N° per Settore e per dimensione 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 56 1.956 piccole 10 1.228 medio grandi 14 291 0 Agroalimentare Attività Commercio manifatturiere Fonte: elaborazione Centro Studi Legacoop su dati AIDA 1.900 cooperazione sociale 1 3 1.834 Immobiliare 9 2.747 Servizi Grafico IV : V.P. 2007-2011 Andamenti nelle regioni meridionali (val. €) 1.400.000.000 1.200.000.000 1.000.000.000 800.000.000 600.000.000 400.000.000 200.000.000 0 3,8% 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione Centro Studi Legacoop su dati AIDA 7,9% 20,7% -5,7% 15,9% -1,7% Grafico V: Coop meridionali - V. d. P. 2007-2011 nei Settori (2007=100) 140 130 120 110 100 90 Commercio 1,4% -0,5% Sociale Immobiliare Agroalimentare 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione Centro Studi Legacoop su dati AIDA Servizi Industria Primo piano Legacoop ACI Settori Territori Imprese Sondaggio
Note Brevi 27 sitivi in tutti gli anni, pur se in riduzione del 16,8%, tutti i settori, eccetto il Commercio e l’Industria, evidenziano un andamento del Risultato di esercizio (grafico VII) con perdite fin dal primo anno considerato. Nel settore Industria nel 2011 si registra la perdita di maggiore entità rispetto agli altri anni e altri comparti di attività. Se si escludono, almeno in parte, la regione Puglia e la cooperazione sociale, l’osservazione dei dati nelle regioni e nei settori, evidenzia una situazione complessiva della cooperazione meridionale di grande difficoltà e sofferenza. Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione: mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop. 1 Si ricorda che sono considerate grandi tutte quelle imprese con valore della produzione dai 100 milioni ed oltre di €, sono medie quelle con v.d.p. tra 10 e 100 milioni di €, mentre fra le piccole sono comprese quelle società con v.d.p. inferiore ai 10 milioni di €. Non comprende i consorzi. 2 Si ricorda che nelle Note Brevi a cura del Centro Studi Legacoop le analisi condotte sulle cooperative sono sempre riferite a TUTTE le cooperative italiane attive e i cui bilanci siano reperibili in Banca Dati AIDA di Bureau Van Dijk, senza distinzione di affiliazione ad alcuna delle Associazione di Rappresentanza. Grafico VI: Coop meridionali - Risultato Operativo dei Settori 2007-2011 (val.€) 35.000.000 25.000.000 Sociale 15.000.000 Agroalimentare 5.000.000 Servizi Immobiliare -5.000.000 Industria -15.000.000 Commercio -25.000.000 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione Centro Studi Legacoop su dati AIDA Grafico VII: Cooperative Sud - Risultato d'esercizio 2007-2011 (val. migl. €) 20.000 15.000 10.000 5.000 Sociale 0 -5.000 -10.000 Immobiliare -15.000 Servizi Commercio -20.000 Agroalimentare -25.000 Industria -30.000 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione Centro Studi Legacoop su dati AIDA Note brevi n° 5 / Marzo 2013 Elementi rilevanti 1) Le cooperative italiane operanti nell’area meridionale del paese, evidenziano nel 2007-2011 una crescita complessiva del valore della produzione del 6,1%, ma con gradi d’intensità differenziati per territorio: più accentuata e simile all’andamento nazionale per le cooperative della regione Puglia e della Basilicata, molto più lenta nelle altre regioni. Calabria, Molise e Sardegna mostrano una decrescita. 2) Gli andamenti del valore della produzione nelle Piccole, Medie e Grandi cooperative dell’Italia meridionale. Andamenti 2007-2011 di Settori e Regioni. cooperative meridionali variano anche in funzione dei settori di attività: la cooperazione Sociale mostra una capacità di espansione maggiore rispetto a tutti gli altri settori, registrando un incremento del 38,9%; in sofferenza risulta il settore manifatturiero con un -6,1% nel periodo. 3) L’andamento del Risultato Operativo si riduce in maniera sostanziale in tutti i comparti di attività, eccetto il settore Sociale, che si contrae solo di- www.cslegacoop.coop centrostudi@legacoop.coop 1,9%. Il Commercio, l’Industria e l’Immobiliare chiudono il quinquennio con RO negativi. 4) I Risultati di esercizio aggregati di quasi tutta la cooperazione meridionale subisce un forte peggioramento nel 2011, divenendo perdita. Per le cooperative sociali, invece, il risultato aggregato é costantemente positivo dal 2007 fino al 2011, anche se in riduzione del 16,8%. La situazione della cooperazione meridionale può definirsi senz’altro di grande difficoltà e sofferenza. 1 Si ricorda che sono considerate grandi tutte In questa Nota sono considerati gli andamenti economici 2007-2011 di 10.049 quelle imprese con valore della produzione dai cooperative italiane operanti nel Mezzogiorno. Viene analizzata la loro distribuzione per regione e per settore di attività . Anche in questa nota, come nella 100 milioni ed oltre di €, sono medie quelle con v.d.p. tra 10 e 100 milioni di €, mentre fra le piccole sono comprese quelle società con v.d.p. in- precedente, i dati presentati non tengono conto delle attività delle cooperative con sede principale nel Centro-Nord ma operanti anche nell’area meridionale. feriore ai 10 milioni di €. Non comprende i consorzi. Il grafico I mostra la ripartizione del numero delle cooperative nelle otto regioni dell'area Sud, suddivise fra piccole (9.956) e medio-grandi (93) 1 . La Sicilia (27,5%) e la Puglia (26,9%) sono quelle più rappresentative con oltre il 54,4% di tutte le cooperative meridionali; seguono la Campania (20,9%) e la Sardegna (9,1%). In Puglia e in Sicilia si concentra il 51,6% delle cooperative di mediograndi dimensioni. Grafico I: Piccole e Medio-Grandi cooperative meridionali - N° per Regione Piccole Medio-Grandi 2.675 2.740 2.081 909 554 548 294 155 9 4 3 20 1 25 8 23 Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna Sicilia Fonte: elaborazione Centro Studi Legacoop su dati AIDA NOTE BREVI 2013 Nota 4: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 La presenza nell’area meridionale Nota 3: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 Uno sguardo d’insieme Nota 2: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 – I Settori Nota 1: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 1 Primo piano Legacoop ACI Settori Territori Imprese Sondaggio
Page 1 and 2: Anno XXIV - N. 11 - 15 marzo 2013 P
Page 3 and 4: Primo piano 3 autore a cui verrà a
Page 5 and 6: Primo piano 5 La cultura è il fatt
Page 7 and 8: Legacoop 7 relativi alla rete degli
Page 9 and 10: 9 sibile ridimensionamento di circa
Page 11 and 12: Territori 11 >> Nord-Est >> Liguria
Page 13 and 14: Territori 13 arabo, inglese, russo,
Page 15 and 16: Territori 15 nara. Fanno inoltre pa
Page 17 and 18: Territori 17 nifesta proprio attrav
Page 19 and 20: Imprese 19 >> UniAbita >> Unieco >>
Page 21 and 22: Imprese 21 soddisfacimento possa in
Page 23 and 24: Imprese 23 -> bimbi 4/6 anni 23 mar
Page 25: Note Brevi 25 Elementi rilevanti 1)

Legainf 11-2013.pdf - Legacoop - Ferrara

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?