Legainf 10-2013.pdf - Legacoop - Ferrara
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Anno XXIV - N. <strong>10</strong> - 8 marzo 2013<br />
Primo piano<br />
Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa<br />
Direzione <strong>Legacoop</strong>: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo.<br />
“Si è trattato di una rivolta sia contro la casta sia contro l’austerità”<br />
a pagina 2-5<br />
<strong>Legacoop</strong><br />
Alleanza Cooperative<br />
Messaggio<br />
per la Giornata<br />
delle donne<br />
Settori<br />
Lega Pesca<br />
La Direzione delibera<br />
la riorganizzazione<br />
dei servizi<br />
Territori<br />
Veneto e Friuli V. G.<br />
L’integrazione<br />
fra <strong>Legacoop</strong><br />
delle due regioni<br />
Imprese<br />
CMC<br />
Nel triennio 2013-15<br />
fatturato annuo<br />
oltre il miliardo<br />
leggi<br />
Sondaggio<br />
Osservatorio SWG<br />
Pdl, il ruggito<br />
del leone porta<br />
a casa 6 punti<br />
Il mondo della cooperazione<br />
in Italia ha contribuito e contribuisce<br />
a migliorare le condizioni<br />
di lavoro delle donne.<br />
Le cooperative hanno costruito<br />
strumenti e formule<br />
per la conciliazione dei<br />
tempi di vita e di lavoro ed in<br />
generale per il benessere.<br />
In un momento di così<br />
grande difficoltà, la qualificazione<br />
e la specializzazione<br />
dei servizi è un<br />
elemento strategico per<br />
rafforzare il ruolo dell’Associazione<br />
a fianco delle<br />
imprese operanti nella filiera<br />
ittica. E’ con questo<br />
obiettivo che la Direzione<br />
nazionale di Lega Pesca,<br />
riunita il 6 marzo a Roma,<br />
ha deliberato la riorganizzazione<br />
della propria rete<br />
di assistenza e servizi offerti<br />
agli associati.<br />
Prosegue lo sviluppo di sinergie<br />
fra <strong>Legacoop</strong> Veneto<br />
e <strong>Legacoop</strong> Friuli Venezia<br />
Giulia. Sabato 9 marzo, con<br />
inizio alle ore 9.30, presso<br />
l’Abbazia di Sesto al Reghena<br />
(Pordenone), verrà<br />
presentato il percorso comune<br />
di crescita che le due<br />
realtà associative regionali<br />
hanno deciso di intraprendere<br />
per favorire i propri<br />
associati, scegliendo di<br />
mettere in rete i servizi alle<br />
imprese per garantire una<br />
qualità sempre più forte.<br />
L’assemblea dei soci ha approvato<br />
il budget 2013 e il<br />
Piano 2013-2015; fatturato<br />
annuo previsto in crescita e<br />
costantemente posizionato<br />
oltre il miliardo di Euro.<br />
Nel 2012,CMC ha fatturato<br />
895 milioni di euro, in linea<br />
con il risultato del 2011.<br />
Sostenuti da un portafoglio<br />
ordini di quasi tre miliardi di<br />
euro, i ricavi – oltre la metà<br />
dei quali (il 60% c.a.) da<br />
realizzare all’estero: Africa<br />
Australe, Estremo Oriente,<br />
Sud Mediterraneo.<br />
Il Pdl perde più di 6 milioni<br />
di voti (nel 2008 superava il<br />
37%, oggi è al 21,6%), ma<br />
alla guida della coalizione di<br />
centro-destra ottiene il risultato<br />
politico sperato,<br />
sfiorando il successo alla<br />
Camera, conquistando regioni<br />
importanti (fra cui Puglia,<br />
Sicilia, Campania,<br />
Lombardia, Veneto) rendendo<br />
di fatto ingovernabile<br />
il Senato. Ecco la<br />
matrice di questo successo<br />
parziale ma significativo,<br />
sotto diversi profili.<br />
Nota della redazione<br />
Questo numero è stato chiuso<br />
il 7 marzo 2013 alle ore 13,00<br />
Segreteria di Redazione:<br />
Anna Colomberotto<br />
Tel. 06-844.39.372<br />
Fax 06-844.39.402<br />
Organo ufficiale<br />
della Lega Nazionale<br />
delle Cooperative e Mutue<br />
Settimanale di notizie a cura<br />
dell’Ufficio Stampa di <strong>Legacoop</strong><br />
Direttore Responsabile:<br />
Massimo Tognoni<br />
Registrazione al Tribunale di Roma<br />
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano 2<br />
Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa nella<br />
politica e nelle scelte di governo dell’ultimo anno<br />
Direzione <strong>Legacoop</strong>: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo<br />
Sintesi della relazione<br />
di Giuliano Poletti<br />
Il risultato delle elezioni è la prova evidente<br />
di una sfiducia diffusa, tra i cittadini, nella<br />
politica ed anche l’espressione di un giudizio<br />
critico sulle scelte fatte dal governo in<br />
questo ultimo anno.<br />
È partita da questa riflessione la relazione di<br />
Giuliano Poletti alla riunione della Direzione<br />
Nazionale di <strong>Legacoop</strong>, svoltasi il 28<br />
febbraio a Roma, dedicata ad una prima valutazione<br />
sul quadro politico uscito dalla<br />
consultazione elettorale.<br />
“Una parte importante dell’elettorato” -ha<br />
detto Poletti- “ha votato per manifestare la<br />
propria sfiducia nella politica ed esprimere<br />
una severa critica nei confronti delle scelte<br />
fatte e delle misure varate in quest’ultimo<br />
anno dal governo per garantire la tenuta dei<br />
conti pubblici e rispettare gli impegni assunti<br />
con l’Europa; una sfiducia presente,<br />
comunque, anche in molti di quegli elettori<br />
che, per ‘senso di responsabilità’, hanno<br />
votato i partiti cui avevano dato il loro sostegno<br />
in passato”.<br />
Si è trattato, insomma, di una rivolta contro<br />
“la casta e l’austerità” ed il voto dato al Movimento<br />
5 Stelle è stato evidentemente interpretato<br />
come opportunità di esprimere<br />
questa posizione, in assenza di un’offerta<br />
politica alternativa che fosse in grado di<br />
rappresentare questo disagio.<br />
“Il risultato delle elezioni” -ha sottolineato il<br />
Presidente di <strong>Legacoop</strong>- “conferma un<br />
senso profondo e diffuso di disagio, di sfiducia,<br />
di insoddisfazione per come è stata<br />
affrontata la crisi. Ed ha sicuramente pesato<br />
un grave limite evidenziato dalla campagna<br />
elettorale: quello di affrontare i<br />
problemi senza calarli in un disegno complessivo<br />
di società e di economia, in una<br />
prospettiva di lungo termine, nella proposta<br />
di un modo nuovo di interpretare la società,<br />
la relazione tra Stato e cittadini”.<br />
Poletti ha quindi messo l’accento sul grave<br />
rischio che l’Italia sta correndo di giocarsi<br />
in pochi giorni i risultati di un anno di sacrifici;<br />
rischio la cui concretezza è testimoniata<br />
dalle tensioni verificatesi nei mercati finanziari,<br />
con il rialzo dello spread ed il conseguente<br />
aumento dei rendimenti dei titoli del<br />
debito pubblico. Quello che si profila è, insomma,<br />
il rischio che i dati negativi dell’economia<br />
si protraggano ancora più a<br />
lungo di quanto ipotizzato prima delle elezioni,<br />
senza trascurare gli effetti a catena<br />
che potrebbero prodursi anche sugli altri<br />
paesi europei.<br />
“Un quadro ancor più drammatico” -ha sottolineato<br />
Poletti- “se si pensa che avremmo<br />
bisogno di un governo forte, in grado di rinegoziare<br />
con l’Europa il piano di rientro del<br />
debito”.<br />
Un esigenza frustrata da un quadro politico<br />
così “balcanizzato” da rendere difficile immaginare<br />
una soluzione e che richiederà,<br />
comunque, tempi lunghi; con un’incertezza<br />
di prospettiva nella quale non si può escludere<br />
anche un ritorno alle urne non prima,<br />
comunque, dell’elezione del nuovo Presidente<br />
della Repubblica.<br />
“Quel che è certo” -ha aggiunto il Presidente<br />
di <strong>Legacoop</strong>- “è che ci vogliono atti<br />
che ricostruiscano la fiducia e che diano sostanza<br />
alla richiesta di un cambiamento<br />
profondo e radicale sul piano dell’onestà,<br />
della trasparenza e della moralità della politica”.<br />
Poletti ha quindi proposto due riflessioni,<br />
una più interna e l’altra di valenza più<br />
esterna.<br />
“Noi abbiamo avvertito” -si è chiesto Poletti-<br />
“il vento di cambiamento che soffiava<br />
nelle società Abbiamo capito ciò che stava<br />
accadendo Io credo di no, sicuramente in<br />
modo non adeguato, forse perché abbiamo<br />
ritenuto sufficiente richiamarci ai nostri valori,<br />
al tradizionale sistema di relazioni costruito<br />
con la società. Credo, invece, che ciò<br />
che è accaduto chieda anche ai cooperatori<br />
di cambiare, di adeguare i loro comportamenti,<br />
di verificarne la reale coerenza con<br />
i valori cooperativi”.<br />
Il Presidente di <strong>Legacoop</strong> ha ricordato come<br />
su Internet si leggano anche giudizi negativi<br />
sulle cooperative, alcuni sicuramente<br />
frutto di pregiudizi ideologici, altri che trovano,<br />
invece, fondamento reale.<br />
“Soprattutto nei momenti di crisi” -ha sottolineato<br />
Poletti- “quando maggiore è l’attenzione<br />
delle basi sociali ad atti e<br />
comportamenti dei gruppi dirigenti delle<br />
cooperative, non può essere sottovalutata<br />
l’importanza del valore della moralità. In<br />
un’Italia che soffre abbiamo il dovere di fare<br />
questa riflessione, soprattutto perché non<br />
possiamo rischiare di non apparire credibili<br />
proprio quando avremmo un’idea, una<br />
nuova visione dell’economia e della società,<br />
da proporre al Paese”.<br />
Sul fronte “esterno”, sottolineando come il<br />
cambiamento dello scenario politico influisca<br />
pesantemente sul quadro consolidato<br />
di relazioni con il mondo politico ed istituzionale,<br />
Poletti ha affermato che è neces-<br />
Continua>><br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Primo piano 3<br />
sario “farci conoscere dai nuovi protagonisti<br />
della scena politica nel modo giusto e<br />
spiegare in modo efficace le nostre proposte”.<br />
Lo stesso discorso vale per le relazioni<br />
con l’associazionismo imprenditoriale, dove<br />
conta anche il rapporto tra persone, che ha<br />
visto molti avvicendamenti alla guida delle<br />
principali associazioni di rappresentanza.<br />
Un tema, quello del sistema di relazioni con<br />
i “corpi intermedi” della società, che Poletti<br />
ha chiamato in causa anche sotto un altro<br />
profilo.<br />
“Se il nostro terreno privilegiato di posizionamento”<br />
-ha spiegato- “è quello della promozione<br />
di un’idea di società fondata, per<br />
dirla con l’espressione utilizzata in Francia<br />
dal Presidente Hollande, sull’economia sociale<br />
e solidale, allora dobbiamo porci il problema<br />
dell’opportunità di relazioni più<br />
strutturate anche con quelle realtà, come le<br />
fondazioni e le associazioni, che di questo<br />
mondo sono parte costitutiva”.<br />
“La partita che la cooperazione deve giocare”<br />
-ha continuato Poletti- “è appunto quella di<br />
proporre una nuova idea di economia e di<br />
società, di affermare quel protagonismo sociale<br />
che abbiamo indicato come impegno al<br />
nostro ultimo congresso nazionale; e lo strumento<br />
più efficace per costruire un nuovo<br />
pensiero cooperativo e rappresentarlo adeguatamente<br />
nel rapporto con la società e le<br />
istituzioni è l’Alleanza delle Cooperative”.<br />
“Lungi da visioni minimaliste che potrebbero<br />
inficiare il completamento del progetto”<br />
-ha spiegato Poletti- “l’Alleanza deve<br />
proporsi come soggetto che vuole costruire<br />
una propria identità e capace di parlare ai<br />
diversi segmenti della società per offrire<br />
l’opportunità di protagonismo ai giovani, alle<br />
donne, agli imprenditori; che opera per<br />
uscire da un’idea di ‘minorità’ dell’impresa<br />
cooperativa, che anche noi abbiamo accettato<br />
nel passato, per affermarne la piena<br />
‘dignità’ nel panorama imprenditoriale e sociale;<br />
che ricompone la frattura concettuale<br />
tra individuo e comunità, affermando il valore<br />
di una forma di impresa che è strumento<br />
a disposizione dei cittadini per<br />
esprimere le proprie capacità e dare risposta<br />
alle proprie esigenze”.<br />
Da qui l’esigenza di procedere con decisione<br />
sulla strada dell’unità, anche con decisioni<br />
di natura organizzativa che, però,<br />
hanno un forte valore simbolico.A tale proposito,<br />
Poletti ha concluso informando che<br />
presto verrà individuata una sede “fisica”<br />
dell’Alleanza e saranno definiti modelli organizzativi<br />
di lavoro comune degli uffici<br />
delle tre organizzazioni che hanno dato vita<br />
al coordinamento.<br />
Sintesi degli interventi<br />
alla Direzione<br />
Stefano Patrizi<br />
<strong>Legacoop</strong> Ravenna<br />
La manifestazione elettorale ha evidenziato<br />
una grave mancanza di fiducia nella classe<br />
dirigente del Paese e la volontà di dialogare<br />
in modo nuovo e trasparente. Tutto questo<br />
può rappresentare una opportunità per l’organizzazione,<br />
se saprà cogliere il disagio ed<br />
interpretarlo agendo in maniera coerente con<br />
le aspettative di cambiamento. L’auspicio è<br />
che <strong>Legacoop</strong> aiuti la nascita in autonomia<br />
dei gruppi territoriali dei Coordinamenti di<br />
Generazioni, affinché le nuove sensibilità dei<br />
cooperatori e delle cooperatrici siano considerate<br />
e rappresentate nelle nuove nomine<br />
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.<br />
Lucio Valente<br />
Coordinatore Generazioni <strong>Legacoop</strong><br />
Il coordinamento di Generazioni <strong>Legacoop</strong><br />
insieme alla Commissione Pari Opportunità,<br />
hanno inviato una lettera alla Presidenza<br />
<strong>Legacoop</strong> per ribadire la disponibilità a lavorare<br />
alle iniziative dell’Alleanza delle Cooperative<br />
Italiane ed invitando a considerare<br />
la necessità di rappresentare nella Governace<br />
dell’Alleanza, in modo paritario, generi<br />
e generazioni per continuare a dare un segnale<br />
visibile di cambiamento.<br />
Paola Menetti<br />
Presidente <strong>Legacoop</strong>sociali<br />
Stiamo pagando gli effetti di una crisi che è<br />
molto profonda e gran parte della classe dirigente<br />
del Paese sembra inadeguata a farvi<br />
fronte. Noi siamo parte di questa classe dirigente;<br />
e se vi sono spazi di miglioramento<br />
nel complesso, ci sono anche per noi. Tutti<br />
fatichiamo a fare un’analisi del voto; ma non<br />
possiamo abdicare dal fare un’analisi della<br />
realtà, senza semplificare. È indubbio che<br />
sui risultati del voto ha pesato l’insoddisfazione;<br />
ma c’è anche il fatto che i giovani<br />
guardano alla realtà con occhi diversi da<br />
quelli delle generazioni che li precedono. E<br />
un grande errore è stato, forse, commesso<br />
da chi, “occupando” da tempo posizioni di<br />
responsabilità, in nome di una pervicace volontà<br />
di non mollare ha preteso di provare a<br />
capire il futuro calandosi nei panni dei giovani<br />
invece di dare spazio ad un loro prota-<br />
Continua>><br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Primo piano 4<br />
gonismo diretto. C’è, insomma, un dato di<br />
inamovibilità della classe dirigente rispetto<br />
al quale credo sia utile interrogarci. Su questo<br />
tema noi possiamo giocare un ruolo, abbiamo<br />
gli argomenti per discuterne e<br />
tradurlo in fatti; se pensiamo che ci sia un<br />
deficit di elaborazione per proporre meglio<br />
la nostra idea di società e di economia impegniamoci<br />
per superarlo. Lo stesso discorso<br />
vale per il senso che vogliamo dare<br />
al progetto dell’Alleanza. Occorre che su<br />
questi temi si discuta nei nostri organismi a<br />
tutti i livelli per poi trarne conseguenze operative.<br />
E questo vale anche per il discorso di<br />
un ampliamento dell’interlocuzione politicoassociativa<br />
in relazione all’obiettivo di<br />
un’economia sociale e solidale.<br />
Simona Caselli<br />
Presidente <strong>Legacoop</strong> Reggio Emilia<br />
Nel prossimo futuro bisognerà insistere affinché<br />
l’agenda politica si occupi in tempi<br />
certi dei mancati pagamenti alle imprese dei<br />
debiti della Pubblica Amministrazione e del<br />
rinnovo degli ammortizzatori sociali in scadenza.<br />
La turbolenza finanziaria restringerà il<br />
credito e la percezione della gravità della situazione<br />
mette in attesa le filiere e gli investitori<br />
e potrà mettere in crisi le imprese<br />
cooperative. È necessario veicolare, in questo<br />
momento storico, l’importanza di un<br />
nuovo paradigma economico e di respiro internazionale,<br />
riformare l’idea cooperativa valorizzando<br />
l’aspetto di autopromozione e<br />
riscatto del singolo individuo attraverso il sistema<br />
cooperativo che permette trasparenza<br />
e partecipazione. Così come appare opportuno<br />
delineare un profondo cambiamento<br />
che si traduca in alcune azioni essenziali: delegare<br />
compiti e ruoli alle nuove generazioni<br />
su basi strette di merito; adottare coerenza e<br />
sobrietà nei comportamenti, prevedendo<br />
anche equità dei livelli retributivi; dare sbocco<br />
alla diffusa richiesta di partecipazione.<br />
Valentina Fiore, cooperativa Placido<br />
Rizzotto e Generazioni<br />
Concordo con la necessità di fare un’analisi<br />
della società e del ruolo della classe dirigente,<br />
di chiederci se siamo in grado di capire quali<br />
sono le esigenze delle persone e captare i segnali<br />
che arrivano dalla società. Faccio un<br />
esempio.Nell’attività di Generazioni, ci siamo<br />
resi conto che il nostro modo di pensare al<br />
tema delle pari opportunità è diverso da<br />
quello delle persone che hanno cinquant’anni:<br />
non tanto come pari opportunità di genere,<br />
ma di categorie che si trovano di fronte<br />
a serie difficoltà -coppie di fatto,omosessuali,<br />
i migranti e i loro figli- e rispetto alle quali sarebbe<br />
opportuno chiedersi noi che cosa facciamo.<br />
È un modo di vedere le cose<br />
determinato dall’età È possibile; discutiamone.<br />
Quanto siamo capaci di ascoltare la<br />
società che cambia Questa è la vera sfida<br />
per <strong>Legacoop</strong>, che impatterà anche gli altri<br />
due temi all’ordine del giorno. Il primo è il<br />
patto associativo,che non può essere solo un<br />
problema di contributi o di servizi che siamo<br />
in grado di erogare, quanto di essere pronti<br />
ad accogliere le esigenze delle associate o<br />
delle associate potenziali. Il secondo è il modello<br />
economico-sociale che vogliamo proporre.<br />
Credo che il tema vada declinato su<br />
alcuni principi e filoni chiave: la visione di<br />
lungo periodo, le generazioni future, gli utili<br />
indivisibili come chiave di investimento per<br />
l’innovazione ed il lavoro. Sono filoni sui quali<br />
oggi si concentra l’attenzione del mondo profit.<br />
Insomma,abbiamo molto da dire,ma non<br />
ci creiamo una nicchia: poniamo i nostri temi<br />
con concetti ed un linguaggio nuovi ed<br />
avremo migliori opportunità di successo.<br />
Idanna Matteotti<br />
<strong>Legacoop</strong> Lombardia<br />
Raccogliamo l’istanza della società di porre<br />
attenzione al cambiamento e a chi deve esserne<br />
protagonista. È questo il nuovo futuro<br />
a cui tendere, dove valorizzare a sufficienza<br />
le risorse e le competenze incrementando la<br />
presenza femminile e dei giovani. È necessario<br />
accorciare la distanza tra le cooperative<br />
e l’organizzazione di rappresentanza e<br />
controllare, nella gestione quotidiana delle<br />
imprese, che i valori della mission cooperativa<br />
siano applicati. Ricordo inoltre la nomina<br />
vacante della Vicepresidente <strong>Legacoop</strong> e<br />
chiedo l’impegno a valutare in tempi certi la<br />
sua designazione.<br />
Eleonora Vanni<br />
Presidenza <strong>Legacoop</strong>sociali<br />
È necessario ragionare in ottica di futuro e<br />
cambiamento, concretizzare modelli nuovi<br />
di economia democratica e partecipata per<br />
perseguire il miglioramento della ricchezza<br />
dei paesi e lavorare ad una proposta innovativa<br />
e di prospettiva futura di sviluppo<br />
della cooperazione che rappresentiamo.<br />
L’associazione dovrà lavorare in maniera significativa<br />
affinché il sistema cooperativo<br />
acquisti sempre più una dimensione internazionale.<br />
Luca Bernareggi<br />
Presidente <strong>Legacoop</strong> Lombardia<br />
Siamo una associazione di rappresentanza<br />
di imprese ed è nostro dovere riflettere su<br />
strade di senso e inclusive dei processi di<br />
cambiamento. La società rivendica coerenza<br />
tra parole e fatti e sarà quindi prioritario<br />
dedicare del tempo per elaborare<br />
provvedimenti coerenti con la dimensione<br />
Continua>><br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Primo piano 5<br />
sociale, oltre che imprenditoriale. Il modello<br />
cooperativo realizzato in Spagna, a Mondragon,<br />
vede attuati a tutti i livelli parametri<br />
di equità per le retribuzioni dei soci. I<br />
nuovi rappresentanti istituzionali e politici<br />
dovranno conoscere la cooperazione per<br />
averne una percezione chiara che rappresenti<br />
al meglio le opportunità che offre. Per<br />
questo bisognerà sfruttare al meglio l’Alleanza<br />
delle Cooeprative Italiane e lavorare a<br />
delle proposte unitarie da sottoporre agli<br />
interlocutori politici ed istituzionali, che rappresentino<br />
al meglio i valori e le istanze del<br />
movimento cooperativo.<br />
Gian Luca Cerrina Feroni<br />
Presidente Comitato Garanti<br />
È giunta a compimento la crisi di una classe<br />
dirigente onnipotente che ha smarrito la conoscenza<br />
della realtà. La critica esplode in<br />
rivolta e diventa antipolitica, con una reazione<br />
rabbiosa verso l’austerità e i tagli alla<br />
spesa pubblica. Il Comitato dei Garanti <strong>Legacoop</strong><br />
ribadisce la necessità di assumere<br />
in maniera convinta l’attuazione delle regole<br />
del patto associativo e di vigilare affinché<br />
sia rispettata l’equità tra livelli retributivi<br />
massimi e minimi nelle imprese cooperative<br />
ed il ricambio intergenerazionale dei<br />
gruppi dirigenti.<br />
Dora Iacobelli<br />
Presidente Commissione<br />
Pari Opportunità<br />
È necessario rilanciare i temi propri della<br />
cooperazione nell’Alleanza delle Cooperative<br />
Italiane. La lettera inviata dalla Commissione<br />
Pari Opportunità, insieme al Coordinamento<br />
di Generazioni, alla Presidenza di <strong>Legacoop</strong>,<br />
intende sollecitare l’attenzione al rispetto del<br />
ricambio generazionale, della parità di genere<br />
e della diversità attraverso codici di<br />
comportamento e criteri da rispettare negli<br />
organismi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane<br />
e come modo di vedere la società.Il fine<br />
è quello di generare un riequilibrio spontaneo<br />
e non rivendicativo delle pari opportunità<br />
come ricchezza per il sistema cooperativo,<br />
rispettando le competenze ed il merito.<br />
Mario Catalano<br />
Presidente <strong>Legacoop</strong> Campania<br />
A fronte di una società che si disgrega nelle<br />
rappresentanze, la cooperazione ha agito in<br />
controtendenza, ha unito nell’Alleanza delle<br />
Cooperative Italiane i valori di solidarietà e democrazia<br />
cooperativi,agendo in modo coeso.<br />
È tempo di ridiscutere le equità interne e velocizzare<br />
il percorso di definizione nei territori<br />
dei coordinamenti dell’Alleanza delle Cooperative,<br />
per poter poi creare anche coordinamenti<br />
con i settori a livello territoriale.<br />
Giovanni Luppi<br />
Presidente <strong>Legacoop</strong> Agroalimentare<br />
Abbiamo 800 mila conferenti produttori<br />
agricoli che hanno bisogno di un Governo in<br />
tempi rapidi.Agrinsieme, costituita dalle associazioni<br />
cooperative sdi settore, Cia e Confagricoltura,<br />
unisce le volontà del panorama<br />
agricolo, ma è necessario valutare e allargare<br />
il dibattito all’Alleanza delle Cooperative<br />
Italiane per delineare le priorità che<br />
vogliamo affrontare ed approfondire l’idea<br />
di cooperazione in questo nuovo contenitore.<br />
Luciano Caffini<br />
Presidente <strong>Legacoop</strong> Abitanti<br />
Credo sia importante aprire un dibattito associativo<br />
e prevedere occasioni seminariali<br />
per poi prendere decisioni in questa sede.<br />
L’adeguamento delle funzioni di rappresentanza<br />
deve continuare sulla scia del lavoro<br />
svolto sino ad ora, attraverso la<br />
definizione di piattaforme strategiche per<br />
interloquire con il mondo politico ed istituzionale,<br />
ed anche avanzando proposte per<br />
ottenere effetti ravvicinati sui fatturati delle<br />
imprese. Bisogna rileggere il rapporto tra<br />
etica e cooperazione e declinarlo in comportamenti<br />
associativi, in regole e codici da<br />
applicare.<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
<strong>Legacoop</strong><br />
6<br />
>> Giornata internazionale<br />
della Donna<br />
>> Giornata internazionale<br />
della Donna<br />
>> Alleanza Cooperative<br />
Italiane<br />
>> Alleanza Cooperative<br />
Italiane Servizi e Utilities<br />
Il mondo della cooperazione in Italia ha contribuito<br />
e contribuisce a migliorare le condizioni<br />
di lavoro delle donne. Le cooperative<br />
hanno costruito strumenti e formule per la<br />
conciliazione dei tempi di vita e<br />
di lavoro ed in generale per il benessere<br />
delle persone nei luoghi<br />
di lavoro, da cui le donne hanno<br />
tratto vantaggio.<br />
L’Alleanza delle Cooperative Italiane<br />
conferma il suo impegno<br />
alla costruzione di un welfare<br />
dalla parte delle donne e,d’altra<br />
parte, alla valorizzazione del<br />
contributo femminile come<br />
componente irrinunciabile per<br />
raggiungere più elevati livelli di<br />
competitività e di responsabilità sociale del sistema<br />
paese.<br />
In un contesto economico,in cui vacilla il modello<br />
di sviluppo fin qui perseguito, si aprono<br />
grandi spazi per i contenuti ed i valori di cui e’<br />
portatore il sistema cooperativo,che mettono<br />
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA<br />
Messaggio dell’Alleanza Cooperative Italiane<br />
al centro la persona, la dignità del lavoro, il<br />
protagonismo delle comunità’,la sostenibilità<br />
ambientale.<br />
La costituzione dell’Alleanza delle Cooperative<br />
Italiane che coraggiosamente<br />
sta facendo confluire in<br />
un unico contenitore culture ed<br />
esperienze imprenditoriali diverse,<br />
rafforza il ruolo della cooperazione<br />
oggi in Italia. Nella<br />
declinazione di questo ruolo,<br />
l’ACI considera prioritaria l’attenzione<br />
alle politiche per sviluppare<br />
l’occupazione giovanile<br />
e femminile.<br />
È anche guardando ai giovani e<br />
alle donne che l’Alleanza si propone<br />
come soggetto innovatore in grado di<br />
rispondere ai bisogni della società italiana.<br />
È con questa convinzione che celebriamo la<br />
giornata internazionale della donna e che ci rivolgiamo<br />
a tutte le donne, socie e lavoratrici,<br />
preziose risorse della cooperazione.<br />
Messaggio di Pauline Green,<br />
Presidente della Alleanza Cooperativa Internazionale<br />
"L'Agenda per l’uguaglianza di genere: Un<br />
nuovo impulso!"<br />
Nel corso degli ultimi 40 anni, la posizione<br />
delle donne ha fatto dei progressi, tuttavia,<br />
sono ancora pochi e troppo lenti. Incoraggiamo<br />
le nostre figlie, e le nipoti. Insistiamo<br />
sul fatto che il mondo di oggi richieda l'uguaglianza<br />
di ogni individuo,sia uomo che donna.<br />
Oggi il mondo deve affrontare sfide senza<br />
precedenti. Quello che sappiamo oggi è che<br />
gli approcci tradizionali al governo della società,<br />
alla gestione delle imprese, al finanziamento<br />
dei servizi pubblici, alle gestione dei<br />
conflitti e della guerra non sono semplicemente<br />
piu’rilevanti.<br />
Avere sempre più donne in posizioni decisionali,<br />
in campo politico, economico e sociale,<br />
ed a tutti i livelli della società è il modo<br />
per modificare quelle tipologie di leadership<br />
che ci sono servite così poco negli ultimi anni.<br />
Oggi vogliamo un approccio diverso - un approccio<br />
- che valorizzi ogni individuo e che<br />
ciascuno,uomo o donna, possa contribuire a<br />
costruire un mondo migliore.<br />
Non possiamo più tollerare un mondo in cui<br />
si accetta di uccidere una bambina per il<br />
fatto di voler andare a scuola, o ignorare il<br />
reato di stupro contro una donna che si è trovata<br />
al posto sbagliato nel momento sbagliato.<br />
Noi pensavamo che la campagna per l’eguaglianza<br />
passasse per i salari bassi, la discriminazione,<br />
l’umiliazione o il soffitto di cristallo<br />
nei luoghi di lavoro, o la fame e la povertà.<br />
Ma troppo spesso si manifesta in atti di oppressione<br />
e repressione.Costruire un mondo<br />
migliore è permettere ad ogni persona di crescere<br />
e realizzare il proprio potenziale, nient’altro<br />
potrà farlo.<br />
Vogliamo che le politiche centrate sulle per-<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
<strong>Legacoop</strong><br />
7<br />
sone diventino prioritarie, quelle che valorizzano,<br />
le imprese che mettono le persone, e<br />
non il profitto, al centro delle decisioni economiche,<br />
credere che il denaro possa essere<br />
speso meglio per creare un contesto giuridico<br />
e sociale più equo e più giusto, piuttosto<br />
che finanziare despoti politici o conflitti.<br />
Le imprese cooperative hanno fatto molto per<br />
aiutare le donne a promuoversi nelle attività<br />
economiche. Guadagnando il rispetto della<br />
società,la legittimazione e l’influenza politica.<br />
Tutto ciò è avvenuto lentamente.<br />
E’tempo per noi di dimostrare che il nostro<br />
movimento cooperativo può essere un movimento<br />
per l'emancipazione economica, sociale<br />
e politica di tutte le donne.<br />
Questo è il vero messaggio cooperativo della<br />
Giornata internazionale della donna.<br />
GIORNATA INTERNAZIONALE<br />
DELLA DONNA<br />
Messaggio del Comitato mondiale ACI per l'uguaglianza di genere;<br />
María Eugenia Pérez Zea, presidentessa ACI Mondo Comitato per le Pari Opportunità<br />
Oggi, la Giornata internazionale della donna viene celebrata in tutto il<br />
mondo e l’opportunità è data per evidenziare il ruolo fondamentale<br />
delle donne nella promozione dello sviluppo, la pace e la sicurezza.<br />
Oggi abbiamo molte prove dei rapidi progressi delle donne e del loro<br />
ruolo sempre più importante per lo sviluppo del mondo. Tuttavia, le<br />
sfide che le donne dovranno affrontare sono ancora enormi e richiedono<br />
loro di essere più forti che mai.<br />
Siamo a un punto di svolta nella storia. C’è un bisogno urgente di rivedere<br />
gli stereotipi sulle donne in posizioni di potere e di leadership<br />
al fine di garantire la parità di trattamento nel processo decisionale e<br />
consentire loro di dare il meglio di sé per lo sviluppo socio-economico.<br />
La storia ci insegna che l’impatto negativo della disuguaglianza influenza<br />
tutta l’umanità e,quindi, raggiungere la parità di genere è una<br />
rivendicazione sociale ed economica che le donne e gli uomini, dovranno<br />
affrontare senza distinzione.<br />
Molti studi evidenziano che la realizzazione della parità di diritti per le<br />
donne è inestricabilmente legata alla riduzione della povertà, alla promozione<br />
della salute e dell’educazione,agli effetti del cambiamento climatico<br />
ed al percorso verso uno sviluppo più sostenibile. Tutti questi<br />
obiettivi, il movimento globale delle cooperative li fa propri. Essi sono<br />
interdipendenti e la loro realizzazione dipende dai progressi verso<br />
l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne.<br />
Il modello di impresa cooperativo è una piattaforma ideale per eliminare<br />
le barriere che generano le disuguaglianze ed è il modello migliore<br />
per permettere alle donne di accedere ad una democrazia<br />
partecipativa,agli organi decisionali,ai mercati ed alle tecnologie,e sopratutto,<br />
per proteggerle dalle ingiustizie di cui il modello di sviluppo<br />
che attualmente prevale è portatore. Un terzo dei dirigenti d’azienda<br />
sono donne e il loro numero è in aumento, soprattutto nei paesi a<br />
basso reddito. Queste dirigenti spesso sono a capo di cooperative. Le<br />
donne parlamentari, giudici e attiviste sono portatrici di cambiamenti<br />
e di un altro modo di operare.<br />
I governi e la società civile stanno sperimentando nuovi approcci per<br />
aprire l’accesso delle donne alla giustizia attraverso riforme giuridiche,<br />
in questa direzione, e garantire la riparazione di tutti i torti subiti.<br />
Noi tutti sappiamo che,se le donne avessero ricevuto una buona educazione,<br />
avessero conosciuto i loro diritti ed avessero goduto di poteri<br />
decisionali, sarebbero state in grado di esigere ciò a cui hanno diritto.<br />
La Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione<br />
contro le donne è stata ratificata da 186 paesi. 125 paesi hanno<br />
messo al bando la violenza domestica, 117 paesi hanno disposizioni<br />
di legge sulla parità di retribuzione e 115 paesi garantiscono alle<br />
donne diritti di eguaglianza sulla proprietà, ecc.<br />
Viviamo ancora in una società che permette che le donne siano retribuite<br />
di meno o che decine di donne vengano assassinate ogni anno<br />
senza che questa società si mobiliti, come fa nella lotta contro il terrorismo.<br />
In circa tre quarti del mondo, le donne sono ancora le principali<br />
vittime della povertà, di abusi e di intimidazioni. I flagelli sono<br />
esperienza quotidiana in un secolo che dovrebbe consacrare la loro<br />
emancipazione.<br />
Migliaia di cooperatrici e cooperatori ritengono che la discriminazione<br />
basata sul sesso, costituisca un ostacolo importante per la democrazia<br />
e lo sviluppo sostenibile, ed è questa convinzione che ci spinge a<br />
promuovere, difendere e rafforzare l’attuazione dei diritti delle donne<br />
e delle bambine.A tal fine, servono approcci educativi speciali per facilitare<br />
la loro emancipazione e la promozione ai più alti livelli amministrativi<br />
e di direzione, e modificare i dati statistici in materia di<br />
rappresentanza di genere di uomini e donne.<br />
Attualmente,le nostre società si trovano ad affrontare difficili questioni<br />
di diversa natura, che vanno dall’economia all’ambiente, ed è ora di<br />
approfittare di queste grandi opportunità, per sostenere che i cambiamenti<br />
sono possibili anche in momenti così difficili.<br />
Invito tutte le cooperative nel mondo a dare priorità, nelle proprie politiche,<br />
al riconoscimento di pari diritti e opportunità per le donne, un<br />
presupposto per la costruzione di un mondo più sicuro, equo e prosperoso.<br />
L’ACI riconosce che il tema dell’uguaglianza uomini-donne ha attualmente<br />
una rilevanza maggiore del passato. Cogliamo l’occasione per<br />
iniziare il Decennio Cooperativo sostenendo apertamente che il nostro<br />
modello di governance è il più indicato allo sviluppo socio-economico<br />
per la sua trasparenza,la sua differenziazione ed il suo sostegno a tale<br />
slancio decisivo,che aprirà la strada alla costruzione di un altro mondo.<br />
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<strong>Legacoop</strong><br />
8<br />
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE<br />
Contrari alla costituzione<br />
della nuova centrale di Coldiretti<br />
In riferimento alla notizia che Coldiretti<br />
avrebbe deciso di costituire la sesta centrale<br />
cooperativa italiana e di avviare le procedure<br />
per il riconoscimento della nuova organizzazione<br />
da parte del Ministero dello Sviluppo<br />
Economico, Giuliano Poletti, Presidente<br />
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane,<br />
anche a nome dei copresidenti Maurizio<br />
Gardini e Rosario Altieri, ha rilasciato la<br />
seguente dichiarazione:<br />
“In una fase nella quale è largamente diffusa<br />
la convinzione che sia necessario costruire,<br />
anche nel campo della rappresentanza, strumenti<br />
che siano in grado di presidiare in<br />
modo efficace problematiche complesse<br />
quali la globalizzazione dei mercati, la finanziarizzazione<br />
dell’economia, la concentrazione<br />
della domanda e dell’offerta, la scelta<br />
di costituire una nuova, piccola centrale cooperativa<br />
va palesemente contro la storia.<br />
È una scelta dannosa quella di scomporre<br />
ulteriormente la rappresentanza, in un momento<br />
in cui è sempre più doveroso aggregare<br />
per rendere più moderno il ruolo dei<br />
corpi intermedi. Provare a strappare, qua e là<br />
per l’Italia, iscrizioni di imprese nel tentativo<br />
di dar vita a una nuova organizzazione non<br />
conferisce reale rappresentanza a niente e<br />
nessuno.<br />
Le centrali cooperative che hanno dato vita<br />
all’Alleanza delle Cooperativa Italiane, come<br />
strumento di unificazione della rappresentanza<br />
del mondo cooperativo per migliorarne<br />
e rafforzarne la capacità di interlocuzione istituzionale<br />
e l’efficacia imprenditoriale, valutano<br />
questa scelta di divisione, della quale<br />
non sono chiare le ragioni e le finalità, come<br />
un errore che, alla fine, produrrà un danno<br />
che sarà fatto pagare agli imprenditori agricoli,<br />
ai lavoratori e a tutti i cittadini.<br />
Per queste ragioni, l’Alleanza delle Cooperative<br />
Italiane è fermamente contraria al disegno<br />
di Coldiretti”.<br />
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE<br />
SERVIZI E UTILITIES<br />
Situazione grave per le aziende<br />
della filiera dei rifiuti urbani<br />
La Tares è la nuova tassa comunale sui rifiuti<br />
e sui cosiddetti“servizi indivisibili”dei comuni.<br />
La sua entrata in vigore,nel 2013,è stata accompagnata<br />
da una serie di rinvii sul pagamento<br />
della prima rata, che, per ragioni<br />
“elettorali”, è stata portata al prossimo mese<br />
di luglio.<br />
Ora, questo significa (al di là di una serie di<br />
problematiche tecniche sulle modalità di riscossione,<br />
che rischiano di aggravare ulteriormente<br />
il problema) che i primi incassi di<br />
quest’anno relativi al servizio rifiuti avverranno<br />
in luglio e, concretamente, la parte necessaria<br />
per pagare le aziende fornitrici potrà essere<br />
disponibile a settembre/ottobre.<br />
La situazione di cassa e la liquidità delle<br />
aziende fornitrici,tra cui tante cooperative del<br />
settore servizi, rischia pertanto di subire un<br />
aggravamento molto pesante.<br />
In tale contesto,che vede in sofferenza anche<br />
le società multiutility (cioè coloro che spesso<br />
ci affidano i servizi) sono possibili anche ripercussioni<br />
sull’erogazione del servizio, che<br />
in diverse zone d’Italia vive già delle vere e<br />
proprie emergenze, economiche e ambientali.<br />
Il Coordinamento “Alleanza Cooperative Italiane<br />
servizi e utilies” esprime forte preoccupazione<br />
per quanto venutosi a determinare,<br />
già denunciato dall’Associazione dei Comuni<br />
(Anci) e dalla Federazione delle aziende di<br />
igiene urbana a maggioranza pubblica (Federambiente).<br />
Pur nella consapevolezza della delicata situazione<br />
politica che il nostro paese sta vivendo,<br />
si rende indispensabile un intervento dei soggetti<br />
istituzionalmente legittimati affinchè vengano<br />
assunti provvedimenti urgenti.<br />
Tali provvedimenti dovranno assicurare,per il<br />
2013,modalità di riscossione che non penalizzino<br />
i soggetti della filiera, tra cui le nostre<br />
cooperative e i lavoratori in esse impiegati,<br />
già alle prese con le difficoltà della crisi e dell’accesso<br />
al credito.<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Settori<br />
9<br />
>> Lega Pesca<br />
>> Turismo<br />
LEGA PESCA<br />
Servizi e assistenza, la Direzione<br />
delibera la riorganizzazione<br />
In un momento di così grande difficoltà, la<br />
qualificazione e la specializzazione dei servizi<br />
è un elemento strategico per rafforzare<br />
il ruolo dell’Associazione a fianco delle imprese<br />
operanti nella filiera ittica. E’ con questo<br />
obiettivo che la Direzione nazionale di<br />
Lega Pesca, riunita il 6 marzo a Roma, ha<br />
deliberato la riorganizzazione della propria<br />
rete di assistenza e servizi offerti agli associati<br />
illustrata dal direttore Antonio Angotti,<br />
e approvandola all’unanimità, nell’ambito<br />
del processo di adeguamento organizzativo<br />
che l’Associazione ha intrapreso per fronteggiare<br />
al meglio i profondi mutamenti di<br />
scenario cui la filiera ittica è chiamata. Grave<br />
la preoccupazione espressa dall’Assemblea<br />
per la forte instabilità del quadro politico che,<br />
insieme ad una situazione di sostanziale<br />
stallo dell’apparato amministrativo, rischia<br />
di aggravare l’impatto di una crisi economica<br />
e sociale già molto pesante per il settore<br />
ittico. Unanime l’auspicio nel recupero<br />
di una interlocuzione politico istituzionale<br />
stabile, in grado di esprimere soprattutto<br />
una presenza forte in Europa dove i prossimi<br />
mesi saranno cruciali per la definizione<br />
della riforma della PCP e del suo strumento<br />
finanziario Feamp, che ridisegneranno le<br />
sorti del settore per il prossimo decennio.<br />
Il nuovo modello organizzativo della rete di<br />
assistenza e servizi, si basa sulla messa in<br />
rete e sulla migliore interazione tra le risorse<br />
esistenti e si articola sulla netta distinzione<br />
tra assistenza e servizi orizzontali, offerti e<br />
garantiti agli associati in forma gratuita in<br />
forza della loro adesione all’Associazione e<br />
della regolarità nella contribuzione, e servizi<br />
personalizzati o di prossimità, offerti alle<br />
cooperative o ai loro soci, che, per il carattere<br />
prettamente specialistico e per la natura<br />
di specifico rilievo soggettivo debbono<br />
prevedere la copertura dei costi da parte del<br />
beneficiari.<br />
L’assistenza e i servizi orizzontali saranno offerti<br />
attraverso la strutturazione di un Portale<br />
Servizi, fruibile on line con accesso<br />
diretto sul sito associativo, autonomo ma interagente<br />
con la Rete Nazionale <strong>Legacoop</strong>,<br />
articolato per macroaree e con approfondimento<br />
di contenuti. L’assistenza e i servizi<br />
personalizzati o di prossimità saranno offerti<br />
dalle strutture nazionali di riferimento dell’Associazione<br />
(Consorzio Mediterraneo,<br />
Ecoittica service, Confidifin pesca, Cesvip/For…mare,<br />
AMA, Halieus, Ticoop), da<br />
società di servizio territoriali e consulenti<br />
esterni opportunamente convenzionati con<br />
Lega Pesca.<br />
La fornitura del servizio sarà effettuata tramite<br />
protocolli sottoscritti dalle cooperative<br />
con la singola struttura ovvero tramite servizio<br />
diretto su richiesta della singola impresa.<br />
Il servizio sarà a pagamento sulla<br />
base di un tariffario. Per servizi personalizzati<br />
si intendono in via semplificativa e non<br />
esaustiva le pratiche amministrative, quali i<br />
servizi alla flotta; le consulenze specialistiche<br />
quali le analisi di bilanci, i progetti di investimento,<br />
di fusione o concentrazione, la<br />
finanza agevolata, la ottimizzazione dei processi<br />
organizzativi; le certificazioni, i contenziosi,<br />
l’informatizzazione, etc. Amplierà i<br />
servizi agli associati la stipula di convenzioni<br />
con soggetti terzi per garantire alle cooperative<br />
e ai loro soci condizioni vantaggiose<br />
per l’acquisto di beni e servizi (carburanti,<br />
credito, abilitazioni, trasmissioni, etc.).<br />
TURISMO<br />
L’OITS prepara le celebrazioni<br />
del Cinquantennale<br />
L’Esecutivo di OITS, Organizzazione Internazionale<br />
del Turismo Sociale, riunitosi il 27<br />
febbraio a Bruxelles, ha avviato la definizione<br />
del programma delle Celebrazioni del Cinquantesimo<br />
Anniversario dell’organizzazione<br />
e del Forum Europeo.<br />
Gli eventi si terranno in Belgio, fra Blankenberge<br />
e Bruxelles.<br />
La fase più solenne delle Celebrazioni è prevista<br />
al Parlamento Europeo.<br />
Maurizio Davolio, Responsabile Turismo<br />
di <strong>Legacoop</strong>, ha proposto di dare un taglio<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Settori<br />
<strong>10</strong><br />
innovativo e concreto al Forum, che non<br />
deve a suo giudizio limitarsi a ripetere i temi<br />
già discussi in altre occasioni, riguardanti i<br />
valori e i principi del turismo sociale, il sostegno<br />
alla fruizione della vacanza, l’accessibilità,<br />
le politiche governative.<br />
Davolio ha proposto, e le proposte sono<br />
state accettate, di tenere una sessione di<br />
networking in cui i soci di OITS abbiano la<br />
possibilità di conoscersi e di avviare collaborazioni<br />
fra di loro; una sessione dedicata<br />
alla presentazione delle esperienze realizzate<br />
dai soci e delle loro buone pratiche, e<br />
una sessione dedicata all’incontro con i responsabili<br />
delle nuove e crescenti associazioni<br />
che grazie ad Internet propongono<br />
forme di turismo basate sulla gratuità o sulla<br />
condivisione dei costi e assicurano un rapporto<br />
più intenso e amichevole fra ospitanti<br />
e ospitati: il couchsurfing, lo scambio di<br />
case, il car pooling, i greeters, le nuove<br />
forme di autostop.<br />
Agli eventi saranno inviate le rappresentanze<br />
delle istituzioni europee, degli Stati e delle<br />
Regioni, l’OMT, le associazioni professionali<br />
e sindacali.<br />
Sarà elaborato un Memorandum da rivolgere<br />
al Parlamento Europeo, in vista delle<br />
elezioni del 2014.<br />
L’Esecutivo di OITS ha preso atto dello stato<br />
di avanzamento del progetto STEEP per la<br />
realizzazione del portale rivolto al turismo sociale.<br />
Ha inoltre preso in considerazione la possibilità<br />
di dar vita ad un soggetto giuridico per<br />
la rappresentanza a livello europeo.<br />
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Territori<br />
11<br />
>> Veneto e Friuli Venezia Giulia<br />
>> Piemonte<br />
>> Lombardia<br />
>> Lombardia<br />
>> Liguria<br />
>> Emilia Romagna<br />
>> Emilia Romagna<br />
>> Toscana<br />
>> Puglia:<br />
>> Basilicata<br />
>> Calabria<br />
>> Reggio Emilia<br />
>> Reggio Emilia<br />
>> Modena<br />
>> Napoli<br />
>> Bari<br />
VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA<br />
Prosegue l’integrazione<br />
fra <strong>Legacoop</strong> delle due regioni<br />
Prosegue lo sviluppo di sinergie fra <strong>Legacoop</strong><br />
Veneto e <strong>Legacoop</strong> Friuli Venezia Giulia.<br />
Sabato 9 marzo, con inizio alle ore 9.30,<br />
presso l’Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone),<br />
verrà presentato il percorso comune<br />
di crescita che le due realtà<br />
associative regionali hanno deciso di intraprendere<br />
per favorire i propri associati, scegliendo<br />
di mettere in rete i servizi alle<br />
imprese, e impegnandosi a garantire una<br />
rappresentanza politico-sindacale più adatta<br />
ad affrontare le difficoltà del presente e le<br />
sfide del futuro.<br />
Questi i temi al centro dell’incontro “<strong>Legacoop</strong><br />
nel Nord-Est: eccellenze in rete a servizio<br />
della cooperazione”, che vedrà<br />
intervenire Enzo Gasparutti, presidente di<br />
<strong>Legacoop</strong> Fvg, Gianfranco Lucatello, presidente<br />
di <strong>Legacoop</strong> Veneto, Roberto<br />
Sesso, vicepresidente <strong>Legacoop</strong> Fvg e consigliere<br />
di amministrazione di Coop Nordest,<br />
Paolo Dalla Bella, presidente, IsfidPrisma<br />
società cooperativa, Nicola Comunello, vicecoordinatore<br />
<strong>Legacoop</strong> Servizi Distretto<br />
Nord Est.<br />
Le conclusioni saranno affidate a:<br />
Giuliano Poletti, presidente <strong>Legacoop</strong> nazionale<br />
e presidente Aci, Alleanza delle cooperative<br />
italiane.<br />
<strong>Legacoop</strong> Veneto e <strong>Legacoop</strong> Friuli Venezia<br />
Giulia hanno iniziato da tempo a stringere solide<br />
alleanze: il 2012 ha visto la costituzione<br />
di comparti unitari nel settore del multiservizi,<br />
della cultura, della logistica e dell’agroalimentare.<br />
Lo scorso novembre ha preso<br />
avvio la prima fase di integrazione nel settore<br />
della formazione, con il cda di IsfidPrisma<br />
che ha cooptato tre consiglieri del Fvg,<br />
ha allargato la base sociale a importanti coop<br />
friulane e si è posto, nel medio termine,<br />
l’obiettivo di divenire la società di formazione<br />
e di servizi alle imprese dell’intero sistema<br />
cooperativo del Nord-Est.<br />
Sabato le due realtà associative regionali<br />
compiranno assieme un altro passo importante<br />
- che si inserisce nel più ampio percorso<br />
dell’Alleanza delle cooperative italiane<br />
-, nella consapevolezza che le sfide economiche<br />
da una parte e gli interessi delle imprese<br />
dall’altra, necessitano di livelli di<br />
rappresentanza nuovi, più forti ed efficaci e di<br />
un’offerta di servizi più ampia e qualificata.<br />
L’incontro sarà anche l’occasione per valutare<br />
l’esito elettorale del 24-25 febbraio.<br />
PIEMONTE<br />
A Torino il film “Quanto pesa<br />
il tuo edificio Mr Foster”<br />
Il Gruppo Unipol e Biografilm Collection portano<br />
a Torino la proiezione del film “Quanto<br />
pesa il tuo edificio Mr Foster”<br />
Biografilm è l’innovativo sistema di distribuzione<br />
cinematografica sviluppato da Biografilm<br />
Festival che ha deciso, grazie al<br />
fondamentale contributo di Unipol, di<br />
portare nelle sale italiane un’accurata selezione<br />
di documentari incisivi ed efficaci nel<br />
delineare nuovi modi di analizzare, comprendere<br />
e affrontare le complesse dinamiche<br />
del mondo contemporaneo.<br />
Quanto pesa il suo edificio, Mr.Foster<br />
Lunedì 11 marzo - Cinema Massimo - Via<br />
Verdi 18 -Torino - Ore 20.30<br />
Diretto da Carlos Carcas e Norberto Lopez<br />
Amado, il film ripercorre l’ascesa di uno degli<br />
architetti più importanti del mondo, Norman<br />
Foster, e la sua ricerca senza fine di migliorare<br />
la qualità della vita attraverso il design.<br />
Il documentario fa il punto sulla sua carriera<br />
e racconta come sia riuscito a realizzare alcune<br />
opere che hanno segnato lo skyline<br />
delle maggiori metropoli del mondo: dall’Aeroporto<br />
di Pechino all’Hearst Building di New<br />
York al 30 St Mary Axe di Londra<br />
LOMBARDIA<br />
Terzo ed ultimo appuntamento<br />
con i seminari di Ergon Cooperativo<br />
Appuntamento con il terzo ed ultimo incontro<br />
del ciclo seminariale organizzato da <strong>Legacoop</strong><br />
Lombardia, in collaborazione con<br />
l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, all’interno<br />
del progetto Ergon Cooperativo<br />
Lombardo. Conoscenza, formazione e buone<br />
pratiche a sostegno delle reti d’imprese.<br />
Appuntamento con il terzo e ultimo incontro<br />
del ciclo seminariale organizzato da <strong>Legacoop</strong><br />
Lombardia, in collaborazione con l’Università<br />
degli Studi di Milano-Bicocca,<br />
all’interno del progetto Ergon Cooperativo<br />
Lombardo. Conoscenza, formazione e buone<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
12<br />
pratiche a sostegno delle reti d’imprese.<br />
L’incontro si tiene venerdì 8 marzo dalle ore<br />
9.30 alle ore 13 e verterà su “Gli strumenti<br />
giuridici e le discipline dei processi di aggregazione<br />
delle imprese: profili di diritto societario,<br />
commerciale, della concorrenza, del<br />
lavoro e tributari”.<br />
Intervengono:<br />
- Dott. Luca Purpura e Dott. Cesare Gattoni:<br />
relazione di diritto commerciale;<br />
- Prof. Franco Scarpelli e Dott.ssa<br />
Marta Giaconi: relazione di diritto del<br />
lavoro;<br />
- Prof. Maria Cecilia Fregni: focus sui<br />
profili specifici di diritto tributario.<br />
e i referenti del movimento cooperativo:<br />
- Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo<br />
Unipol;<br />
- Brenno Peterlini, Presidente CNS<br />
(Consorzio Nazionale Servizi);<br />
- Cesare Meregalli, Dottore Commercialista;<br />
- Antonio Zanotti, ricercatore Cecop (European<br />
Confederation of Workers’ Cooperatives,<br />
Social Cooperatives and Social<br />
and Participative Enterprises).<br />
L’incontro si svolge nell’Aula Lauree Scuola<br />
di Giurisprudenza (II piano) dell’Università<br />
degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U6<br />
Piazza dell’Ateneo Nuovo 1) a Milano.<br />
LOMBARDIA<br />
“Il ruolo del consigliere<br />
nell’impresa cooperativa”<br />
Si svolge da marzo a maggio 2013 il corso<br />
di formazione “Il ruolo del consigliere di<br />
amministrazione nell’impresa cooperativa”<br />
organizzato da Ceref, Cesvip e <strong>Legacoop</strong><br />
Lombardia.<br />
Titolo: Il ruolo di consigliere di amministrazione<br />
nell’impresa cooperativa<br />
Ore totali: 28<br />
Destinatari:<br />
- Membri del CdA di imprese cooperative<br />
di nuova nomina<br />
- Membri del CdA di imprese cooperative<br />
già in carica<br />
- Futuri membri del CdA di imprese cooperative<br />
Obiettivi Formativi - Obiettivo del percorso<br />
è approfondire la conoscenza, i compiti<br />
e le responsabilità dei membri di CdA di<br />
imprese cooperative, al fine di rafforzare le<br />
professionalità all’interno dei CdA.<br />
Il percorso si propone pertanto di fornire gli<br />
strumenti e le competenze necessarie per<br />
rendere i Consiglieri operativi fin dalla prima<br />
assemblea del CdA.<br />
Metodologia didattica - La metodologia<br />
didattica alternerà momenti di lezioni frontali,<br />
finalizzate al trasferimento dei concetti<br />
e delle conoscenze legate ai temi considerati,<br />
a sessioni di lavoro ad apprendimento<br />
pratico, basato su analisi di casi, simulazioni<br />
ed esercitazioni individuali o in sottogruppi,<br />
sotto la guida e l’osservazione del<br />
docente.<br />
La didattica sarà inoltre impostata in modo<br />
da favorire il dibattito e lo scambio di esperienze<br />
anche fra i partecipanti.<br />
Riferimenti organizzativi - <strong>Legacoop</strong><br />
Lombardia 02/28456208 – presidenza@lombardia.legacoop.it<br />
Sede - Milano (altre sedi territoriali saranno<br />
valutate in base alle richieste dei partecipanti).<br />
LIGURIA<br />
Oltre duecentocinquanta gli<br />
studenti coinvolti in Bellacoopia<br />
Sono otto i progetti imprenditoriali in forma<br />
cooperativa - innovativi e creativi, elaborati<br />
dalle scuole secondarie liguri – prescelti nell’ambito<br />
del concorso “Bellacoopia” promosso<br />
da <strong>Legacoop</strong> Liguria.<br />
Questa sesta edizione era aperta alle classi<br />
3ª, 4ª e 5ª delle scuole secondarie superiori<br />
della regione Liguria. Oltre duecentocinquanta<br />
gli studenti coinvolti.<br />
“ I progetti sono stati selezionati in funzione<br />
della fattibilità e dell’originalità dell’idea imprenditoriale<br />
e delle capacità di esaltare gli<br />
aspetti di mutualità, socialità e solidarietà –<br />
spiega Gianluigi Granero,presidente di <strong>Legacoop</strong><br />
Liguria -.<br />
Bellacoopia si inserisce nel contesto di un rinnovato<br />
impegno da parte di <strong>Legacoop</strong> Liguria<br />
per promuovere i talenti giovanili grazie ad<br />
una serie di progetti che hanno l’obiettivo di<br />
far diventare Genova punto di riferimento fondamentale<br />
per le nuove generazioni in campo<br />
professionale.<br />
E a queste nuove generazioni desideriamo far<br />
conoscere le potenzialità e i vantaggi di costruire<br />
il proprio futuro lavorativo tramite la<br />
cooperativa”.<br />
Le classi coinvolte avranno modo di apprendere<br />
tecniche di gestione aziendale,scoprire<br />
la storia, l’organizzazione e i valori del<br />
movimento cooperativo.<br />
I giovani,grazie alla docenza di alcuni esperti,<br />
acquisiranno le nozioni necessarie e poi, virtualmente,<br />
fonderanno la propria cooperativa,<br />
scegliendo tra i compagni quelli più adatti<br />
a ricoprire vari ruoli: innanzitutto quelli rappresentativi<br />
ma anche l’economo e il responsabile<br />
delle relazioni esterne.Avviando inoltre<br />
una ricerca di fondi per finanziare il proprio<br />
progetto, stendendo un business plan ed infine<br />
producendo un piano di promozione e<br />
marketing per pubblicizzare la loro impresa.<br />
I promotori metteranno a disposizione delle<br />
classi selezionate i supporti didattici necessari<br />
per la redazione dei progetti ed individueranno<br />
un tutor referente per ogni progetto,<br />
a supporto dell’attività delle scuole.<br />
Studenti ed insegnanti avranno a disposizione<br />
uno spazio web dove comunicare e interagire<br />
con la possibilità di scaricare il materiale.<br />
Le classi avranno modo di sviluppare la propria<br />
idea imprenditoriale attraverso la partecipazione<br />
a 7 incontri della durata di due ore<br />
ciascuno presso l’Istituto o le sedi definite con<br />
la possibilità che la classe possa partecipare<br />
ad uscite didattiche.<br />
Gli incontri saranno condotti,in presenza dell’insegnante,<br />
da un tutor designato dagli organizzatori.<br />
Le classi verranno premiate con un buono<br />
spesa di 500€ per materiali didattici e potranno<br />
partecipare alla“giornata cooperativa”<br />
con visita guidata, ospiti delle cooperative di<br />
turismo liguri.<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
13<br />
I progetti sono stati valutati da una commissione<br />
costituita da membri designati dai promotori,<br />
tra cui esperti di pedagogia e<br />
didattica, di formazione professionale, di bilancio<br />
e controllo di gestione, di politiche sociali.<br />
“Scuola e lavoro sono le due facce della<br />
stessa medaglia – commenta Sergio Rossetti.<br />
Questo progetto è di particolare importanza<br />
perché permette ai giovani di affiancare<br />
l’esperienza, assessore alla Formazione,<br />
Istruzione e Università della Regione Liguriasul<br />
campo agli studi.Avranno la possibilità di<br />
capire l’effettiva fattibilità di un progetto, imparando<br />
a conoscere il mondo delle imprese<br />
cooperative: sono esperienze essenziali nella<br />
formazione di un giovane”.<br />
Il concorso è promosso da <strong>Legacoop</strong> Liguria,<br />
con il patrocinio di Regione Liguria, Provincia<br />
di Genova, Comune di Genova, Fondazione<br />
De Mari; con la collaborazione delle Camere<br />
di Commercio di Genova, Savona, Imperia e<br />
La Spezia; con il supporto di Coop Liguria,<br />
Fondazione Coopsette,CLP,CIR,Cooperativa<br />
Bazzino, Coopservice, Coopselios, Unipol<br />
Banca,UnipolAssicurazioni,Cooperativa Coseva.<br />
Il coordinamento del progetto è a cura di Pandora<br />
coop sociale onlus.<br />
EMILIA-ROMAGNA<br />
Lavori in corso per il progetto<br />
Promozione Cooperativa<br />
Da circa un anno <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna,<br />
in stretta collaborazione con le strutture territoriali,<br />
sta lavorando ad un progetto di supporto<br />
alla promozione cooperativa. L’obiettivo<br />
è rilanciare l’auto-imprenditorialità in forma<br />
cooperativa rivolgendoci, in particolare,verso<br />
quei gruppi di persone che maggiormente<br />
sono colpiti dalla disoccupazione e dall’assenza<br />
di prospettive, presso i quali la cooperazione<br />
deve rafforzare progettualità e<br />
vicinanza.<br />
“Pensiamo, innanzitutto, ai giovani disoccupati,<br />
neo laureati, diplomati” – dichiara Roberta<br />
Trovarelli, Responsabile Promozione<br />
<strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna- “che scontano<br />
gli effetti della crisi, affacciandosi al mondo<br />
lavorativo con scarse o confuse aspettative di<br />
impiego, di crescita e di autonomia. Una situazione<br />
che preoccupa molto anche in una<br />
regione come l’Emilia-Romagna, dove il<br />
tasso di disoccupazione dei giovani tra i 18<br />
e i 29 anni ha superato il 13%, abituata a<br />
ben più favorevoli statistiche occupazionali”.<br />
“A questo scopo” -prosegue Roberta Trovarelli-<br />
“stiamo mettendo a disposizione una<br />
serie di strumenti per chi voglia fare cooperativa.<br />
A partire dal sito dedicato (www.farecooperativa.it),<br />
che è on-line già da<br />
settembre 2012. Il sito raccoglie materiali,<br />
notizie e buone prassi utili a conoscere cos’è<br />
una cooperativa, quale percorso seguire per<br />
arrivare a costituirne una e quali opportunità<br />
di finanziamento sono disponibili a supporto<br />
dello start up”. All’interno del portale tutti i<br />
territori hanno una loro area dedicata e le<br />
proprie iniziative distintive in evidenza, accanto<br />
a quelle di interesse regionale. Attraverso<br />
il sito si intende valorizzare gli sportelli<br />
permanenti di promozione presenti sul territorio,<br />
che sono il cuore dell’attività di promozione<br />
perché a stretto contatto con le<br />
persone.<br />
Grazie all’intraprendenza dei referenti <strong>Legacoop</strong><br />
territoriali e dal network Generazioni si<br />
stanno realizzando incontri ed eventi mirati<br />
presso le università del territorio.<br />
In Emilia-Romagna sono presenti 4 Atenei<br />
ed un discreto numero di sedi decentrate,<br />
per un totale di 145.000 studenti e 5.500<br />
docenti e ricercatori strutturati: un vero patrimonio<br />
di professionalità con una naturale<br />
attitudine alla ricerca e all’innovazione.<br />
Dalle idee migliori dei ricercatori, dei laureandi<br />
e dei professionisti può nascere una<br />
nuova generazione di imprese.<br />
“La nostra attività di promozione” -aggiunge<br />
Trovarelli- “si rivolge proprio a questi talenti,<br />
per testimoniare che la cooperativa, a volta<br />
associata ad una immagine un po’ troppo<br />
tradizionale, è in grado in realtà di innovarsi,<br />
di dare risposte alle nuove domande di servizi<br />
della popolazione e, allo stesso tempo, di<br />
conservare i suoi tratti caratteristici che sono<br />
quelli di mettere al centro della propria attività<br />
l’esperienza, la passione e i bisogni delle<br />
persone”.<br />
Il sostegno all’avvio di una nuova impresa<br />
non può prescindere dal supporto finanziario<br />
alla costituzione del capitale sociale e agli investimenti.<br />
Per fare questo si è attivato un<br />
tavolo di lavoro congiunto, composto da rappresentanti<br />
delle principali strutture finanziarie<br />
di promozione cooperativa vicine a<br />
<strong>Legacoop</strong>, che ha lo scopo di ripensare gli<br />
strumenti finanziari e la rete di garanzie che<br />
supportano lo start up e il consolidamento<br />
d’impresa.<br />
“Un ulteriore pezzo molto importante del percorso<br />
che stiamo facendo” -continua Roberta<br />
Trovarelli- “è l’Associazione<br />
SeniorCoop. Si tratta di una squadra di consulenti,<br />
formata da dirigenti in pensione, che<br />
si sono resi disponibili con la loro grande<br />
esperienza e con la rete di relazioni e di fiducia<br />
che hanno costruito nel tempo. Una<br />
struttura volontaria di tutoraggio ed accompagnamento,<br />
da poter coinvolgere nel difficile<br />
periodo di start up e di consolidamento<br />
delle nuove cooperative. Un ruolo non solo<br />
tecnico, ma anche di trasmissione dei valori<br />
e degli ideali cooperativi”.<br />
“Contiamo” -conclude Trovarelli- “che l’Associazione<br />
diventi il luogo in cui l’esperienza<br />
e la pragmaticità con cui queste persone<br />
hanno lavorato con successo per tanti anni,<br />
si coniughi e vada a servizio delle nuove idee<br />
di impresa. Un modo per non disperdere preziose<br />
energie ed esperienze. Sono proprio i<br />
giovani cooperatori impegnati nella promozione<br />
cooperativa che ce lo chiedono, del<br />
tutto intenzionati a consolidare insieme ai<br />
“Senior” le proprie competenze di pianificazione,<br />
gestione e sviluppo della start up cooperativa,<br />
oltre che a definire azioni comuni e<br />
politiche attive di ricambio generazionale”.<br />
Progetto Coop. Housing,<br />
strumenti di integrazione<br />
Cooperazione, abitazione, mediazione<br />
socio-culturale, integrazione. È su questi<br />
quattro principi che si fonda il progetto<br />
Coop.Housing, un insieme di attività con cui<br />
<strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna – in collaborazione<br />
con le cooperative sociali e le cooperative<br />
abitanti delle province di Bologna,<br />
<strong>Ferrara</strong>, Parma, Modena e Ravenna – punta<br />
ad avvicinare i cittadini immigrati al mondo<br />
della cooperazione di abitanti.<br />
Il progetto, di cui per <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna<br />
è responsabile Roberta Trovarelli,<br />
finanziato nel 2012 dal Ministero dell’Interno<br />
come primo nella graduatoria nazionale,<br />
tramite il Fondo Europeo per<br />
l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi –<br />
sta realizzando una serie di azioni diversificate<br />
mirate a diffondere tra i cittadini stranieri<br />
la conoscenza delle opportunità<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
14<br />
alloggiative offerte dalle cooperative di abitanti<br />
e per favorire l’integrazione abitativa<br />
delle diverse appartenenze.<br />
In ciascuno dei territori coinvolti, alle attività<br />
di accompagnamento e informazione per<br />
l’inserimento abitativo, si affiancano percorsi<br />
di portierato sociale, animazione e mediazione<br />
dei conflitti nei contesti condominiali<br />
delle cooperative coinvolte.<br />
“Le attività di mediazione sociale, stimolo alla<br />
partecipazione e coinvolgimento degli abitanti,<br />
rappresentano uno strumento importante<br />
per curare la coesione sociale e le<br />
buone relazioni nei quartieri delle città, sempre<br />
più variegati e segnati dalle dinamiche di<br />
disgregazione proprie della società odierna”,<br />
dice Eris Gianella dalla Cooperativa Sociale<br />
Camelot Officine Cooperative, che segue il<br />
coordinamento tecnico del progetto in supporto<br />
a <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna. “A <strong>Ferrara</strong><br />
– continua Gianella – oltre a gestire il<br />
Numero Verde informativo multilingue regionale<br />
(800 174260), collaboriamo con le cooperative<br />
di abitanti Borgo Punta e Il Castello,<br />
e svolgiamo attività di portierato sociale attraverso<br />
uno specifico sportello a disposizione<br />
degli abitanti sia per il supporto<br />
quotidiano ai bisogni e alle problematiche<br />
che la convivenza può comportare, sia per<br />
organizzare iniziative di conoscenza, vivificazione<br />
e convivialità”.<br />
Luigi Gandolfi – della Cooperativa Parma<br />
80, partner del progetto insieme al Comune<br />
di Parma – fa notare l’importante lavoro<br />
svolto in termini di inserimento abitativo dei<br />
cittadini stranieri:“Dall’inizio del progetto, gli<br />
immigrati nuovi iscritti alla cooperativa sono<br />
22, e altre 5 persone hanno beneficiato dell’assegnazione<br />
di alloggi. Il bando alloggi<br />
2013 ha visto <strong>10</strong>5 richieste, di cui 37 provenienti<br />
da cittadini stranieri, mentre attraverso<br />
il progetto complementare Parma<br />
Social House sono arrivate finora 800 domande,<br />
di cui il 50% da parte di persone immigrate.<br />
Inoltre, con Coop.Housing<br />
garantiamo attività di accompagnamento, informazione<br />
e mediazione dei conflitti, per garantire<br />
condizioni di vita sostenibili presso gli<br />
alloggi della cooperativa, anche ai soci con<br />
difficoltà economiche.”.<br />
Nel ravennate, il lavoro di diffusione informativa<br />
sul territorio coinvolge numerose associazioni<br />
e servizi sul territorio, fino ad<br />
arrivare alla consulta per gli stranieri. Matteo<br />
Robbia della Cooperativa Sociale Zerocento:<br />
“Negli spazi condominiali multietnici della<br />
cooperativa partner Casacooptre stiamo attivando<br />
due nuovi servizi di portierato sociale<br />
presso Bagnacacallo e Massa Lombarda.”.<br />
A Modena, la collaborazione si realizza tra<br />
Abitcoop e la cooperativa sociale Gulliver,<br />
grazie a cui si portano avanti azioni di socializzazione<br />
in plessi condominiali situati in<br />
quartieri ad alta presenza di cittadini stranieri.<br />
Alessia Bellino di Gulliver ci spiega che “in<br />
tali contesti si cerca, attraverso lo strumento<br />
del portierato mobile, di incontrare e far incontrare<br />
gli abitanti per promuovere i valori<br />
della solidarietà e della responsabilità propri<br />
delle cooperative, grazie anche alla mediazione<br />
interculturale.”. “Si stanno promuovendo<br />
colloqui informali e incontri conviviali<br />
con le famiglie: dal bere un tè insieme alle<br />
attività di gioco con i bambini fino alle iniziative<br />
di auto-organizzazione che vengono stimolate<br />
(es. festa dei vicini, pulizia degli spazi<br />
comuni, cura del verde, etc.).<br />
I partner bolognesi del progetto sono invece<br />
Ansaloni e la Cooperativa Attività Sociali.<br />
Quest’ultima, come riferisce Giorgia Ceccolini<br />
di Coopas “realizza attività condominiali<br />
di sportello in termini di mediazione dei<br />
conflitti, supporto alla compilazione di modulistica,<br />
mediazione linguistico-culturale.”.<br />
“La partecipazione degli abitanti viene stimolata<br />
attraverso momenti di in cui ognuno<br />
realizza qualcosa da condividere (cucina,<br />
musica, etc.), mentre il lavoro civico si concretizza<br />
nella diffusione quotidiana di informazioni<br />
sui diritti e doveri di cittadinanza<br />
(funzionamento della PA, servizi scolastici e<br />
sanitari, etc.) e sulle alternative culturali,<br />
sportive, formative e lavorative presenti sul<br />
territorio.<br />
EMILIA-ROMAGNA<br />
Costruire e Restauro, la Turchia<br />
come un “Global Business Bridge”<br />
Si è svolto dal 20 al 22 febbraio scorso ad<br />
Antalya, un evento dedicato alla filiera delle<br />
costruzioni organizzato dalla commissione<br />
Europea con il supporto del Ministero dell’Economia<br />
turca e dall’Unione delle camere<br />
di commercio Turche (TOBB). L’iniziativa<br />
aveva l’obiettivo di favorire nuove partnership<br />
tra imprese provenienti dai paesi dell’UE e<br />
imprese turche per sviluppare progetti congiunti<br />
lo sviluppo.<br />
<strong>Legacoop</strong> era presente con 5 cooperative del<br />
territorio Emiliano Romagnolo (CMC,TECNI-<br />
COOP, POLITECNICA e 3ELLE) ed il Consorzio<br />
PANGEA.<br />
L’evento di Antalya, sebbene deludente da<br />
un punto di vista della partecipazione delle<br />
imprese locali e della qualità degli incontri<br />
organizzati, ha offerto alle nostre imprese la<br />
possibilità di presentarsi in un ampio contesto<br />
internazionale e di prendere contatti con<br />
alcuni referenti istituzionali sia italiani che<br />
stranieri.<br />
L’evento si colloca all’interno delle attività di<br />
promozione della filiera cooperativa delle costruzioni,<br />
progetto che <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna<br />
sta implementando in collaborazione<br />
con ICIE, Istituto Cooperativo per l’Innovazione,<br />
e il supporto istituzionale e finanziario<br />
della Regione Emilia-Romagna,Assessorato<br />
alle attività produttive.<br />
Il progetto coinvolge per il momento dieci imprese<br />
cooperative fra le più rappresentative<br />
del territorio e dell’intera filiera dell’Abitare –<br />
Costruire – Restauro ed individua la Turchia<br />
non tanto, o almeno non solo, come un<br />
paese di opportunità ma specialmente come<br />
un paese ricco di imprese interessanti con le<br />
quali creare partenariati utili ad affrontare i<br />
mercati limitrofi del Nord Africa e del Medio<br />
Oriente.<br />
L’evento di Antalya ha permesso di realizzare<br />
una prima missione di preparazione per<br />
l’evento di presentazione delle imprese re-<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
15<br />
gionali che si terrà ad Istanbul a giugno 2013<br />
e che vede il sostegno dell’Ambasciata italiana<br />
in Turchia.<br />
TOSCANA<br />
Toscana: premiati i vincitori del<br />
bando “Cominciamo Insieme”<br />
Oggi idee, domani cooperative vere e proprie.<br />
È questo lo spirito che ha animato il<br />
bando, intitolato “Cominciamo Insieme”, per<br />
progetti di start up cooperative “giovanili,”<br />
promosso dall’Alleanza delle Cooperative<br />
Toscane (il coordinamento regionale tra<br />
Confcooperative, <strong>Legacoop</strong> e AGCI).<br />
La premiazione delle tre idee progettuali ritenute<br />
da un’apposita commissione più interessanti<br />
tra tutte quelle presentate, si è<br />
svolta il 28 febbraio, con un brindisi presso<br />
la Caffetteria della Biblioteca delle Oblate a<br />
Firenze.<br />
Al primo posto si è posizionato il progetto<br />
“Nutri il sociale” che propone la nascita di<br />
una cooperativa per l’inserimento lavorativo<br />
di persone svantaggiate in imprese cooperative<br />
agricole.Al secondo posto “Clik”, una<br />
start up cooperativa volta a offrire servizi ad<br />
alto contenuto tecnologico alle aziende. Sul<br />
gradino più basso del podio “Tourscania”,<br />
un’idea per realizzare una cooperativa capace<br />
di offrire servizi turistici multimediali.<br />
Il premio per i vincitori consiste in uno stage<br />
ad indirizzo manageriale presso una cooperativa<br />
strutturata e servizi gratuiti di assistenza<br />
per l’attivazione della nuova<br />
impresa.<br />
“Cominciamo Insieme” è stata una delle iniziative<br />
promosse dal movimento cooperativo<br />
toscano nel 2012 per celebrare l’Anno<br />
Internazionale delle Cooperative. L’intero insieme<br />
di manifestazioni ha preso il nome di<br />
“Genere, Generazioni e Genti nella cooperazione<br />
toscana” e ha goduto del supporto<br />
della Regione Toscana, di Unioncamere Toscana<br />
e di Fon.Coop, oltre alla consulenza<br />
dello staff di GiovaniSì per quanto concerne<br />
“Cominciamo Insieme”.<br />
PUGLIA<br />
“La Consulta per la salute<br />
e il benessere delle donne di Bari”<br />
Uno strumento partecipato dalla società civile<br />
e di supporto all’amministrazione comunale<br />
per realizzare programmi che siano realmente<br />
a “misura di donna” nella città di Bari.<br />
Si chiama Consulta della salute e del benessere<br />
delle donne e la sua istituzione avverrà<br />
grazie alla partecipazione di associazioni<br />
di categoria, tra cui <strong>Legacoop</strong> Puglia, organizzazioni<br />
di volontariato, categorie economiche<br />
e professionali, sindacati, enti ed<br />
istituzioni del territorio barese. Un lavoro sinergico<br />
coordinato dall’assessorato al Welfare<br />
del Comune di Bari.<br />
Nella sala consiliare del palazzo di città del<br />
capoluogo pugliese si è tenuto il primo tavolo<br />
di concertazione per la realizzazione della<br />
Consulta. A presiedere i lavori, tra gli altri, il<br />
presidente,Carmelo Rollo,con la presidentessa<br />
della Commissione Pari Opportunità,<br />
Flora Colamussi, rappresentanti di <strong>Legacoop</strong><br />
Puglia, soggetto capofila del progetto<br />
«Patto Sociale di genere della città di<br />
Bari», che ha previsto, tra le sue azioni, proprio<br />
la realizzazione della Consulta cittadina a<br />
tutela delle donne. La Lega delle cooperative<br />
pugliesi, in Ats con Confcooperative Puglia,<br />
Aiecs e Cirpas, ha difatti istituito un Tavolo<br />
Permanente di Partenariato Sulle Politiche<br />
di Genere. Un progetto, come ha illustrato<br />
la Colamussi nel suo intervento, nato<br />
da un approccio di genere, a partire proprio<br />
dal tema lavoro.<br />
La Consulta cittadina sarà il risultato di un lavoro<br />
sinergico tra una serie di attori che vivono<br />
e conoscono le problematiche delle<br />
donne sul territorio,sia nella vita lavorativa sia<br />
nel vivere quotidiano, tra maternità, tutela<br />
della salute e disagio sociale. Obiettivi: supportare<br />
la programmazione dell’attività istituzionale<br />
del comune di Bari per attuare piani<br />
di prevenzione della salute e per il ridimensionamento<br />
del disagio femminile, nonché<br />
iniziative che interpretino i mutamenti degli<br />
stili di vita delle donne, delle loro differenze<br />
sociali, etniche e culturali. In ultimo, non per<br />
importanza,un programma contro la violenza<br />
delle donne, attraverso formazione e informazione,<br />
anche tra gli adolescenti.<br />
“La cooperazione è al servizio di questo importante<br />
strumento – ha sottolineato Rollo –<br />
perché diventi reale opportunità per le persone<br />
del capoluogo pugliese. Occuparsi del<br />
welfare in un’ottica di genere femminile significa<br />
promuovere e tutelare, nel lungo termine,<br />
un benessere che è di tutta la<br />
cittadinanza”.<br />
“La salute delle donne – ha rimarcato Flora<br />
Colamussi – parte dal benessere di una città,<br />
dalla possibilità che le donne hanno di conciliare<br />
vita lavorativa e privata”.Una delle azioni<br />
del Patto sociale di genere,insieme alla Consulta,<br />
è,difatti,la realizzazione,in partenariato<br />
allargato coi sindacati, di un contratto di secondo<br />
livello che consenta il miglioramento<br />
dei tempi di vita e di lavoro delle donne come<br />
anche degli uomini della città di Bari.<br />
Nei prossimi giorni e in tempi brevissimi,<br />
come ha sottolineato l’assessore barese al<br />
Welfare,LudovicoAbbaticchio,tutte le organizzazioni,<br />
associazioni ed enti che hanno<br />
aderito formalmente alla Consulta, si riuniranno<br />
per la stesura del regolamento, tappa<br />
fondamentale per la successiva approvazione<br />
in sede consiliare, ovvero quando verrà sottoposta<br />
al veto di assessori e consiglieri del<br />
comune di Bari.<br />
BASILICATA<br />
Ccnl cooperative sociali,<br />
ecco l’accordo di gradualità<br />
Dopo un lungo percorso di confronto tra le<br />
parti sociali, avviato nel mese di agosto 2012<br />
e relativo all’applicazione dell’ex art. 77 del<br />
Ccnl delle cooperative sociali, si è giunti finalmente<br />
alla sottoscrizione dell’accordo di<br />
gradualità e successiva trasmissione alla Direzione<br />
regionale del lavoro e alle Direzioni<br />
regionali Inps e Inail.<br />
L’accordo, sottoscritto da Federsolidarietà/Confcooperative<br />
Basilicata, <strong>Legacoop</strong>sociali<br />
Basilicata, Agci/Solidarietà Basilicata,<br />
Cgil Fp Basilicata, Cisl Fps Basilicata, Cisl Fi-<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
16<br />
sascat Basilicata, Uil Fpl Basilicata, individua<br />
le seguenti modalità per l’applicazione della<br />
gradualità a livello regionale:<br />
Applicazione alle cooperative aventi sede in<br />
Basilicata e associate ad una delle tre centrali<br />
cooperative Agci, Confcooperative, <strong>Legacoop</strong>.<br />
Possesso di almeno due degli esposti indicatori<br />
di riferimento:<br />
- ricorso agli ammortizzatori sociali in misura<br />
superiore agli anni precedenti;<br />
- mancato riconoscimento dell’adeguamento<br />
dei corrispettivi previsto da norme<br />
di legge quali l’art. 115 del codice degli<br />
appalti (Istat);<br />
- mancato riconoscimento dell’adeguamento<br />
dei corrispettivi a seguito di incrementi<br />
contrattuali e conseguentemente<br />
aumento degli oneri finanziari per la gestione<br />
delle attività e il pagamento degli<br />
stipendi;<br />
- indicatori di bilancio e di tendenza che<br />
evidenzino situazioni di difficoltà tali da<br />
aggravare la sostenibilità per il<br />
2012/2013 di ulteriori incrementi retributivi;<br />
- riduzione delle tariffe e/o dei volumi dei<br />
servizi stabiliti dalle gare di appalto, conseguenti<br />
all’applicazione del D.L.6 luglio<br />
2012, n.95, convertito nella<br />
L.07.08.2012 n.135.<br />
L’accordo di gradualità prevede lo slittamento<br />
della decorrenza dei rinnovi previsti dal Ccnl<br />
e specificatamente:<br />
la decorrenza della II tranche slitta alla mensilità<br />
relativa al mese di maggio 2013 (previo<br />
monitoraggio);<br />
la decorrenza della III tranche alla mensilità<br />
relativa al mese di ottobre 2013 (previo monitoraggio).<br />
In considerazione del perdurare delle condizioni<br />
di difficoltà in termini di tenuta economica<br />
e finanziaria di molte cooperative<br />
sociali, l’applicazione della gradualità assume<br />
una valenza davvero significativa in attesa<br />
che il quadro generale della situazione<br />
in cui versa il sistema del welfare si modifichi.<br />
CALABRIA<br />
Workshop “Coop-RETI: il contratto<br />
di rete”<br />
Il 28 febbraio si è tenuto presso la sede di<br />
<strong>Legacoop</strong> Calabria, a Catanzaro, il workshop:<br />
“Coop-RETI: il contratto di rete”. Il<br />
workshop fa parte delle attività previste nell’ambito<br />
del progetto Coop-RETI, che <strong>Legacoop</strong><br />
Calabria sta attuando in<br />
collaborazione con ICIE, per verificare la<br />
possibilità di costituire reti tra imprese nei<br />
settori dell’efficientamento energetico, del<br />
monitoraggio ambientate e della qualità<br />
della vita. Obiettivo del progetto è di coinvolgere<br />
più cooperative di costruzioni, progettazione,<br />
impianti e servizi in attività<br />
comuni che consentano un’evoluzione del<br />
core business verso attività a maggior valore<br />
aggiunto e possibilità di sviluppo nel<br />
prossimo futuro. Dopo la prima fase del<br />
progetto, dedicata all’approfondimento<br />
della conoscenza delle competenze e del<br />
know-how presente nelle cooperative, con<br />
questo workshop si passa alla fase di approfondimento<br />
dello strumento giuridico<br />
che si intende adottare per perseguire finalità<br />
di rafforzamento delle strutture dal<br />
punto di vista dimensionale e dell’offerta di<br />
servizi innovativi.<br />
Il workshop ha inteso approfondire le tematiche<br />
del contratto di rete dal punto di<br />
vista giuridico, fiscale e delle implicazioni<br />
che comporta alle imprese aderenti rispetto<br />
alla propria attività. Dopo una breve illustrazione<br />
sullo stato del progetto di Angela<br />
Robbe, Responsabile delle cooperative di<br />
lavoro di <strong>Legacoop</strong> Calabria, i temi sono<br />
stati approfonditi dall’Avvocato Mattia Pecoraro<br />
che con ICIE ha curato la costituzione<br />
di alcune reti di imprese e da Mauro<br />
Iengo, Responsabile dell’ufficio Legislativo<br />
di <strong>Legacoop</strong>, che si è soffermato in particolar<br />
modo sulle novità introdotte dal nuovo<br />
inquadramento giuridico del contratto di<br />
rete e sulle implicazioni di natura fiscale,<br />
mentre Pietro Andreotti, Presidente di<br />
ICIE, ha rappresentato le esperienze di alcune<br />
reti tra imprese nei settori dell’innovazione<br />
attivate con il supporto di ICIE.<br />
Il workshop è stato inoltre l’occasione per<br />
presentare il sito dedicato al progetto:<br />
www.coopreti.it, che nei prossimi giorni<br />
sarà attivo e ha visto la partecipazione attiva<br />
di molte cooperative di lavoro interessate a<br />
stare nel percorso di rete. Le cooperative<br />
entro il prossimo mese saranno chiamate a<br />
formalizzare l’adesione ai progetti di rete<br />
mediante l’adesione alla manifestazione di<br />
interessi disponibile sul sito di CoopRETI a<br />
giorni.<br />
A Catanzaro seminario <strong>Legacoop</strong><br />
su riforma del lavoro<br />
La “Riforma del Lavoro”, è questo il tema<br />
affrontato nel Seminario nel Seminario organizzato<br />
da <strong>Legacoop</strong> Calabria e tenutosi<br />
a Catanzaro il 22 Febbraio.<br />
Al Seminario, riconosciuto dagli Ordini dei<br />
Consulenti del Lavoro e dei Dottori Commercialisti<br />
e degli Esperti Contabili per l’attribuzione<br />
dei crediti formativi, hanno<br />
partecipato numerosi amministratori di<br />
Cooperative e Consulenti, che hanno molto<br />
apprezzato l’iniziativa, visti i temi affrontati.<br />
Le relazioni sono state svolte dalla Dott.ssa<br />
Daniela Zannoni e dall’Avv. Monica Minguzzi<br />
della Federcoop “Nullo Baldini” di Ravenna.<br />
REGGIO EMILIA<br />
Il 14 marzo un seminario<br />
sulla crisi aziendale<br />
<strong>Legacoop</strong> Reggio Emilia organizza il 14<br />
marzo 2013, in collaborazione con Deloitte<br />
& Touche spa e Studio Legale Associato Deloitte,<br />
un seminario su “Crisi aziendale: i riflessi<br />
sul bilancio connessi alla continuità<br />
aziendale e i più diffusi strumenti alternativi<br />
alle procedure concorsuali liquidatorie”. L’iniziativa<br />
si terrà dalle 9:00 alle 13:00 presso la<br />
sala Valdo Magnani (<strong>Legacoop</strong>), in via Meuccio<br />
Ruini 74/d a Reggio Emilia. Relatori saranno<br />
Valeria Brambilla, socio di Deloitte &<br />
Touche spa, responsabile nazionale del settore<br />
manifatturiero di Deloitte, revisore contabile<br />
e Pietro Venerando, socio dello<br />
Studio Legale Associato Deloitte, avvocato.<br />
Dopo l’introduzione della presidente di <strong>Legacoop</strong><br />
Simona Caselli, Valeria Brambilla<br />
parlerà di crisi aziendale: i riflessi sul bilancio<br />
connessi alla continuità aziendale; la definizione<br />
di continuità aziendale nel Codice civile<br />
e nei principi contabili; gli indicatori<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
17<br />
finanziari e gestionali di rischio di continuità<br />
aziendale; riflessi delle situazioni di crisi sulla<br />
valutazione delle singole poste di bilancio;<br />
l’informativa da fornire in nota integrativa e<br />
nella relazione di gestione nelle situazioni di<br />
crisi secondo il Codice Civile e la dottrina;<br />
principio contabile OIC 6“Ristrutturazione del<br />
debito e informativa di bilancio»”: ambito di<br />
applicazione, la diverse tipologie di ristrutturazione<br />
finanziaria e la loro contabilizzazione,<br />
il trattamento contabile dei costi connessi alla<br />
ristrutturazione. Seguirà la relazione di Pietro<br />
Venerando sui più diffusi strumenti alternativi<br />
alle procedure concorsuali liquidatorie: inquadramento<br />
del concordato preventivo (i<br />
presupposti, il piano, la domanda e l’attestazione<br />
dell’esperto, i creditori e le classi, crediti<br />
in prededuzione, in privilegio e chirografi);<br />
le novità introdotte dal D.L. 83/2012 in merito<br />
al concordato preventivo (Il contenuto<br />
“minimo” del piano, la finanza-ponte, lo scioglimento<br />
dei contratti pendenti, il mutamento<br />
delle condizioni di fattibilità del piano); la<br />
creazione di nuove tipologie di concordato<br />
preventivo (la domanda di concordato “con<br />
riserva”, il concordato con continuità aziendale);<br />
il piano di risanamento dell’esposizione<br />
debitoria: art 67 della Legge fallimentare; accordi<br />
di ristrutturazione dei debiti: art 182 bis<br />
della Legge Fallimentare.<br />
REGGIO EMILIA<br />
Le aziende confiscate alla mafia<br />
sono un bene di tutti<br />
Prosegue l’iniziativa di raccolta firme per<br />
una proposta di legge per l’emersione alla<br />
legalità e la tutela dei lavoratori delle<br />
aziende confiscate alla criminalità organizzata<br />
(“Io riattivo il lavoro”). L’iniziativa è promossa<br />
promossa da Cgil, Libera, <strong>Legacoop</strong>,<br />
Arci,Acli, SOS Impresa,Avviso Pubblico, Pio<br />
La Torre Onlus, Federconsumatori, Anpi,<br />
Uisp e Auser provinciali.<br />
La raccolta firme prosegue con successo<br />
anche in diverse cooperative aderenti a <strong>Legacoop</strong>.<br />
Hanno già firmato molti dei componenti<br />
della Direzione di <strong>Legacoop</strong> Reggio<br />
Emilia, i consigli di amministrazione delle<br />
cooperative Coopselios, Lo Stradello Coopservice,<br />
ARS/ Archeosistemi, i lavoratori del<br />
Consorzio Quarantacinque.<br />
Numerose firme sono stata raccolte nel<br />
corso dell’assemblea dei soci di Transcoop<br />
e durante le assemblee separate di Coopselios<br />
in Li-guria e a Reggio Emilia.Ad oggi<br />
nelle cooperative associate sono già state<br />
superate le 400 firme.<br />
<strong>Legacoop</strong> ha riunito il “Tavolo<br />
per l’internazionalizzazione”<br />
Si è riunito presso <strong>Legacoop</strong> Reggio Emilia<br />
il tavolo dedicato ai percorsi di internazionalizzazione<br />
delle cooperative associate. “Il<br />
progetto – spiega Matteo Pellegrini, responsabile<br />
dell’Ufficio internazionalizzazione<br />
di <strong>Legacoop</strong> – trae origine dall’impellente<br />
necessità di garantire al mondo della cooperazione<br />
nuovi percorsi di sviluppo e di<br />
crescita, resi ormai inevitabili da una domanda<br />
interna in continua stagnazione.<br />
L’obiettivo dichiarato del tavolo è quello di<br />
consentire alle cooperative di confrontarsi<br />
attivamente su tematiche essenziali per il<br />
proprio disegno strategico, di individuare<br />
possibili sinergie, di instaurare forme di collaborazione<br />
stabili per la penetrazione commerciale<br />
in nuovi mercati. La capacità di<br />
operare in ottica sistemica, di sfruttare la<br />
messa in rete di eccellenze e competenze,<br />
la condivisione puntuale dell’informazione<br />
e delle opportunità, devono rappresentare<br />
fattori imprescindibili da perseguire per lo<br />
sviluppo di questo percorso congiunto”.<br />
L’incontro, intitolato “Kickoff Meeting” proprio<br />
per evidenziare la volontà di costituire<br />
un punto di partenza a cui garantire un seguito<br />
proficuo per le aziende, ha visto la<br />
partecipazione di numerose cooperative del<br />
territorio reggiano (e non), di ogni dimensioni<br />
e di svariati settori, sintomo inequivocabile<br />
dell’importanza e dell’attualità delle<br />
tematiche trattate. In particolare hanno<br />
preso parte ai lavori Unieco, Cmb, Tecton,<br />
Coopsette, Cmr Edile, Cooperativa Architetti<br />
Ingegneri Progettazione, Cormo, Cir-Food,<br />
Coopservice, Riunite & Civ, Greslab, Archeosistemi,<br />
Manta, Re-Search, Compagnia<br />
delle Misure, Lattemilia.<br />
“La volontà di <strong>Legacoop</strong> – spiega la presidente<br />
di <strong>Legacoop</strong> Simona Caselli – dopo<br />
la costituzione di un apposito ufficio affidato<br />
a Matteo Pellegrini – è di trasformare questo<br />
appuntamento in una consuetudine,<br />
modellando l’organizzazione dei lavori sulla<br />
base delle esigenze espresse dalle singole<br />
cooperative. I percorsi di internazionalizzazione,<br />
e con essi quelli di innovazione, non<br />
appaiono più come una possibilità per la realtà<br />
imprenditoriale italiana, ma come<br />
un’impellente necessità da presidiare nell’ottica<br />
del mantenimento di un ruolo di prim’ordine<br />
sullo scenario globale”.<br />
“In un simile scenario – conclude Pellegrini<br />
– <strong>Legacoop</strong> ritiene indispensabile accompagnare<br />
le proprie associate lungo un cammino<br />
difficile, i cui risultati appaiono<br />
inevitabilmente parametrati ad un orizzonte<br />
temporale di medio-lungo termine, ma la<br />
cui importanza strategica risulta evidente<br />
per garantire alle nuove generazioni di cooperatori<br />
un futuro all’insegna di nuova prosperità,<br />
coesione sociale, sviluppo.”<br />
MODENA<br />
Lauro Lugli: “Drammatici i dati<br />
sulla disoccupazione di Istat”<br />
“Drammatici i dati sulla disoccupazione diffusi<br />
il 1° marzo da Istat; indispensabile una<br />
reazione immediata”<br />
Questo il commento di Lauro Lugli, presidente<br />
di <strong>Legacoop</strong> Modena, in merito ai dati<br />
sul mercato del lavoro diffusi da Istat: “I dati<br />
forniti oggi dall’Istat, che non esito a definire<br />
tragici, dimostrano una volta di più che il<br />
mercato del lavoro versa in uno stato<br />
d’emergenza che non può aspettare settimane<br />
o addirittura mesi per essere affrontato.<br />
Bisogna agire subito, mettere<br />
immediatamente in campo politiche efficaci<br />
che frenino questa corsa inarrestabile della<br />
disoccupazione (+ 554 mila disoccupati su<br />
base annua, pari al +22,7%, e di questi ben<br />
1<strong>10</strong> mila in più rispetto al mese di dicembre),<br />
restituendo al nostro Paese prospettive<br />
e opportunità.<br />
Il 38,7% di giovani disoccupati - al Sud la<br />
percentuale supera il 50 per cento – è un<br />
dato inaccettabile: siamo i peggiori in Europa,<br />
come rileva Eurostat, secondi solo alla Spagna.<br />
E’ una maglia nera che non intendiamo<br />
vestire, e consideriamo non più tollerabile la<br />
mancanza di misure adeguate per arginare<br />
questa situazione e far ripartire il Paese.<br />
Anche in provincia di Modena,analogamente<br />
a quanto avviene su scala nazionale, sono in<br />
sensibile crescita i lavoratori disoccupati, gli<br />
inoccupati, e gli occupati con rapporti precari;<br />
e se le previsioni dicono che il dramma<br />
del terremoto potrebbe portare, nella fase di<br />
ricostruzione, ad una lieve ripresa per il set-<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
18<br />
tore dell’edilizia – fra i più colpiti a livello nazionale<br />
– il rischio è che tante imprese non<br />
ci arrivino proprio, alla fase di ricostruzione!<br />
Per questo consideriamo quella consegnataci<br />
da Istat “l’ultima chiamata” per le forze<br />
politiche tutte, che devono assumersi oggi<br />
stesso la responsabilità di mettere in piedi<br />
un Governo capace di cambiare radicalmente<br />
marcia, intervenendo in modo tempestivo<br />
ed efficace su quelli che il movimento<br />
cooperativo considera elementi vitali per la<br />
ripresa dell’economia, e quindi dell’occupazione:<br />
in primis, sblocco delle risorse della<br />
Pubblica Amministrazione, per far fronte a<br />
quella“montagna”di debiti nei confronti delle<br />
imprese che sono divenuti insostenibili, e che<br />
ne mettono a rischio la stessa sopravvivenza.<br />
Il lavoro riparte solo se riparte l’impresa.”<br />
NAPOLI<br />
Città della Scienza; l’incendio non<br />
ferma la cooperativa “Le Nuvole”<br />
Il mondo intero si è stretto attorno a Napoli.<br />
La risposta a quello che si è dimostrato essere,<br />
da subito, un atto vile e scellerato, l’incendio<br />
di Città della Scienza, è<br />
inequivocabile e corale : la cultura non si<br />
tocca, il riscatto di Napoli non può essere<br />
messo in discussione. Un messaggio che<br />
vuol essere chiaro e diretto,<br />
soprattutto per la politica che<br />
da anni, ormai, sta mortificando,<br />
anzi massacrando<br />
l’istruzione, la ricerca scientifica,<br />
la cultura in generale,<br />
considerandole un costo e<br />
non uno dei pochi sani investimenti<br />
di cui questo Paese ha bisogno per<br />
riprendere la via dello sviluppo e mantenere<br />
alto il livello di civiltà e di tutela della democrazia.<br />
La Cooperativa Le Nuvole, teatro stabile<br />
d’innovazione ragazzi, che si occupa di teatro,<br />
beni culturali, paesaggistici e museali e<br />
di scienza, dal 1996 presta la propria esperienza<br />
all’ambizioso progetto di Silvestrini,<br />
padre illuminato di Città della Scienza, per<br />
la realizzazione di un progetto di divulgazione<br />
della scienza tra i più giovani e giovanissimi,<br />
sperimentando in quel luogo<br />
magico sempre nuovi modelli didattici.<br />
Sono state Le Nuvole a portare, per la prima<br />
volta, il teatro in un luogo votato alla scienza<br />
nel 1997, con una mostra su Galileo Galilei<br />
e uno spettacolo teatrale tratto dal testo<br />
di Brecht. Il linguaggio teatrale che veicola<br />
la scienza e inventa nuove metodologie di<br />
comunicazione specifiche. Un lavoro lungo,<br />
meticoloso e attento, frutto della collaborazione<br />
e operatività di grandi professionalità.<br />
Una storia da raccontare e che affascina<br />
perché, da una parte, ci sono gli attori che<br />
fanno propri i risultati, ma anche gli esperimenti<br />
della scienza e, dall’altra, gli scienziati<br />
che adottano il linguaggio del teatro in<br />
un mix virtuoso che non confonde, ma appassiona<br />
grandi e piccini. Nel rogo è andata<br />
distrutta tutta l’attività, uffici compresi, relativa<br />
alla scienza. Il Teatro Galilei <strong>10</strong>4, ubicato<br />
nell’unico padiglione è rimasto illeso.<br />
Certo, si dovrà valutare, una volta tolti i sigilli<br />
per l’inchiesta in corso, l’agibilità dello<br />
stabile ma il fatto stesso che, in un quadro<br />
di desolante devastazione, proprio il teatro<br />
(e proprio a Napoli), sia rimasto in piedi,<br />
sembra in sé una risposta, una sorta di indicazione<br />
per chi dovrà ricostruire un luogo<br />
che era pensato per i giovani e per il futuro.<br />
La Cooperativa, passato lo sconforto della<br />
perdita, ha già ripreso le proprie attività appena<br />
ottenuto un ufficio di fortuna nella<br />
Città della Scienza detta ‘lato terra’, con la<br />
certezza di rimanere tutti uniti e di dare il<br />
proprio contributo anche per quei circa 50<br />
lavoratori della scienza che ora, momentaneamente,<br />
non hanno più un luogo fisico<br />
per le loro attività che però stanno già immaginando.<br />
Tanta, tantissima è stata la solidarietà<br />
che hanno ricevuto da ogni dove.<br />
La Presidente, Luciana Florio, tra l’altro,<br />
si è detta commossa per le parole che il<br />
Presidente Poletti le ha fatto giungere e rincuorata<br />
dalla vicinanza del movimento cooperativo<br />
tutto. Leggendo il comunicato che<br />
Le Nuvole hanno diramato il giorno successivo<br />
alla tragedia, per annunciare che lo<br />
spettacolo previsto per il prossimo fine settimana<br />
al Galileo <strong>10</strong>4 si sarebbe comunque<br />
svolto nella sala Newton di Città della<br />
Scienza, abbiamo pensato che non<br />
avremmo saputo trovare parole più giuste e<br />
più belle per esemplificare la forza, il coraggio<br />
e la passione di quelle scelte dalle<br />
Nuvole per dire al mondo che ci sono e<br />
guardano dritte al futuro.<br />
‘Dopo una lunga notte di fiamme i luoghi<br />
del Museo di Città della Scienza non esistono<br />
più. Resta solo il Teatro Galilei <strong>10</strong>4 ...<br />
E’ stato un colpo durissimo, che non meritiamo.<br />
Non solo noi, nemmeno i nostri colleghi<br />
di Città della Scienza, tanto meno la<br />
città di Napoli. Due sole certezze, oltre la tristezza:<br />
l’esigenza di ricominciare a lavorare<br />
subito e la consapevolezza di potercela fare.<br />
Lo dobbiamo a noi stessi, ai cittadini e a<br />
tutta la comunità scientifica e teatrale - nazionale<br />
e non - che in queste ore ci ha mostrato<br />
una sincera solidarietà’. Grazie<br />
Nuvole !<br />
Il Messaggio di Giuliano Poletti<br />
Cara Presidente, desidero esprimere a te,<br />
ai soci e a tutti i lavoratori della cooperativa<br />
lo sgomento e i nostri sentimenti di sincera<br />
solidarietà e di vicinanza per le conseguenze<br />
del disastroso incendio che ha distrutto<br />
la Città della Scienza, caso<br />
esemplare di recupero di aree industriali dismesse<br />
destinate ad attività culturali.<br />
Il dolore per il terribile danno inferto alla città<br />
di Napoli e, più in generale, alle attività culturali<br />
e di divulgazione scientifica dell’Italia,<br />
sarebbe ancora maggiore qualora venisse<br />
accertata la natura dolosa della catastrofe.<br />
La speranza è che la vostra attività, esempio<br />
di impegno culturale e sociale di un livello<br />
qualitativo così alto da meritare il<br />
riconoscimento formale delle istituzioni,<br />
possa riprendere al più presto per consentirvi<br />
di contribuire ancora alla crescita civile<br />
del Paese.<br />
BARI<br />
Tempi e diritti delle donne<br />
nei reparti pediatrici<br />
Raccontare la vita quotidiana di una madre<br />
che accudisce un figlio in un reparto pediatrico,<br />
capirne bisogni e necessità, anche rispetto<br />
alle difficoltà di conciliare vita privata,<br />
sociale, lavorativa.<br />
Nel Centro Polifunzionale per i Servizi Integrati<br />
«Futura» di Bari, l’8 marzo 2013, alle ore<br />
9.30,saranno presentati,all’interno di un seminario<br />
aperto agli operatori del settore socio<br />
sanitario, i risultati della ricerca qualitativa su<br />
storie di donne-madri con figli ospedalizzati.<br />
Sono venti le storie di donne e madri della<br />
città di Bari, raccolte da due operatrici Gina<br />
Depalma e Alessandra Positano, impegnate<br />
in attività artistiche e culturali all’interno<br />
degli ospedali pediatrici baresi,coordinate dal<br />
presidente della cooperativa Progetto Città,<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Territori<br />
19<br />
Andrea Mori.<br />
Per l’occasione,saranno presenti l’assessore<br />
al welfare del Comune di Bari,LudovicoAbbaticchio,<br />
il presidente e la vicepresidente<br />
di <strong>Legacoop</strong> Puglia, Carmelo Rollo e Annamaria<br />
Ricci, insieme alla responsabile<br />
della Commissione Pari Opportunità e Politiche<br />
di genere della Lega delle cooperative<br />
pugliesi,Flora Colamussi,e la coordinatrice<br />
di progetto di Confcooperative Puglia, Elisabetta<br />
Casizzi.<br />
In serata, alle ore 19.00, sempre nella sede<br />
del centro «Futura», l’attrice teatrale, Ketty<br />
Volpe, con una rappresentazione scenica,<br />
darà voce ed emozioni alle donne intervistate.<br />
L’iniziativa rientra nel Progetto “Patto sociale<br />
di genere della città-Bari, promosso da <strong>Legacoop</strong><br />
Puglia con la Commissione Pari Opportunità<br />
e Politiche di Genere, soggetto<br />
capofila in Ats con Confcooperative Puglia,<br />
Aiecs e Cirpas.<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese<br />
20<br />
>> CMC<br />
>> Unieco<br />
>> Coopservice<br />
>> CESVIP<br />
>> PAC 2000A Conad<br />
>> Euricse<br />
>> Fondazione Unipolis<br />
>> CNS<br />
>> Cadiai<br />
>> Gesin<br />
>> Unicoop Firenze<br />
>> Coomarpesca<br />
>> La Terra e il Cielo<br />
>> IVV<br />
>> Cooperativa Bertani<br />
>> Coop Sociale Partinverse<br />
>> <strong>Legacoop</strong><br />
CMC<br />
Nel triennio 2013-2015<br />
fatturato annuo oltre il miliardo<br />
L’assemblea dei soci ha approvato il budget<br />
2013 e il Piano 2013-2015; fatturato annuo<br />
previsto in crescita e costantemente posizionato<br />
oltre il miliardo di Euro.<br />
Nel 2012, CMC ha fatturato 895 milioni di<br />
euro, in linea con il risultato del 2011.<br />
Sostenuti da un portafoglio ordini di quasi tre<br />
miliardi di euro, i ricavi – oltre la metà dei<br />
quali (il 60% c.a.) da realizzare all’estero:<br />
Africa Australe, Estremo Oriente, Sud Mediterraneo,<br />
Balcani, Cile, USA – supereranno il<br />
miliardo di Euro già nel 2013 e, gradualmente,<br />
si posizioneranno attorno a 1,2 miliardi<br />
nell’ultimo anno del Piano.<br />
Nel triennio, il risultato economico ante imposte<br />
(18,0 milioni c.a. nel 2012), è previsto<br />
in misurata crescita: dai 18 milioni del 2013<br />
fino ai 18,4 milioni del 2015.<br />
La posizione finanziaria netta, pari a 1,3 volte<br />
il patrimonio netto, in progressiva riduzione<br />
nell’arco del Piano, è ritenuta positiva in termini<br />
sia assoluti che di confronto con le imprese<br />
leader del settore.<br />
“Dal 2008 a oggi – ha commentato l’Amministratore<br />
delegato, Dario Foschini – il settore<br />
domestico delle costruzioni si è ridotto<br />
del 40% con pesanti riflessi su imprese e occupazione.<br />
Grazie al rilevante portafoglio ordini<br />
e all’efficienza nella costruzione di grandi<br />
opere infrastrutturali, siamo riusciti a concludere<br />
anche il 2012 con volumi stabili, un risultato<br />
economico soddisfacente e la stabilità<br />
occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato<br />
la crisi con l’ingresso, in Italia, nelle<br />
concessioni autostradali ed espandendo le<br />
nostre attività all’estero, anche entrando in<br />
nuovi mercati: dopo gli USA, nel 2013, saremo<br />
presenti in Cile ed in India dove parteciperemo<br />
alla realizzazione di impianti<br />
idroelettrici.<br />
A fine 2012, il personale complessivamente<br />
occupato dal Gruppo CMC, in Italia e all’Estero,<br />
era di 7.814 unità contro le 7.161<br />
del 2011; i soci cooperatori erano 404 (+11<br />
sull’anno precedente).<br />
“Nonostante la crisi e il recente risultato elettorale<br />
che espone il paese a forti rischi di ingovernabilità,<br />
non rinunciamo - ha dichiarato<br />
il Presidente Massimo Matteucci – al nostro<br />
dovere di programmare il futuro della<br />
cooperativa, proponendoci di cogliere tutto<br />
ciò che il portafoglio acquisito, la presenza<br />
all’estero e le complessive capacità aziendali<br />
possono consentirci. D’altra parte, se Italia e<br />
UE arrancano tante altre economie, in molte<br />
delle quali siamo presenti, hanno interessanti<br />
programmi di investimento. Con queste prospettive,<br />
dedicheremo, nei prossimi anni,<br />
grande attenzione al rafforzamento dei<br />
gruppi dirigenti e delle ricorse professionali<br />
soprattutto di quelli impegnati all’estero.<br />
Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente<br />
di <strong>Legacoop</strong> Ravenna, Elio Gasperoni.<br />
UNIECO<br />
La metamorfosi oltre la crisi;<br />
portafoglio lavori a 1,5 miliardi<br />
L’assemblea dei soci di Unieco celebratasi a<br />
Reggio Emilia il 2 marzo scorso ha esaminato<br />
– esaurendo così gli argomenti all’ordine del<br />
giorno - il Budget relativo all’esercizio 2013<br />
ed il Piano Poliennale 2013/2016,presentati<br />
entrambi dal Presidente Mauro Casoli.<br />
Al termine dei lavori assembleari i soci di<br />
Unieco hanno ribadito la loro volontà di procedere<br />
ad un riassetto organizzativo della<br />
struttura operativa del gruppo (attivo da oltre<br />
1<strong>10</strong> anni), coerente con il mutato contesto di<br />
mercato.<br />
Secondo il contenuto del Piano Poliennale<br />
presentato e condiviso dai soci, nei prossimi<br />
quattro anni (ovvero nell’orizzonte temporale<br />
del Piano) il gruppo Unieco si concentrerà<br />
sulle attività legate ai lavori ferroviari (il CLF e<br />
le sue controllate da sole fatturano oltre <strong>10</strong>0<br />
milioni di euro e vantano un portafoglio lavori<br />
commesse che supera i 400 milioni,per oltre<br />
la metà all’estero); privilegerà lo sviluppo del<br />
settore ambientale (Unieco da oltre 30 anni<br />
opera nelle attività industriali legate all’ambiente<br />
con progetti e realizzazioni sia in Italia<br />
che all’estero dove sono possibili ulteriori<br />
espansioni); focalizzerà le sue attività nel settore<br />
delle costruzioni su progetti legati a<br />
grandi infrastrutture (il portafoglio lavori producibile<br />
prevalentemente nei prossimi due<br />
anni è di oltre 1 miliardo) e su concessioni<br />
autostradali; e infine, concentrerà le sue attività,<br />
quanto al settore laterizi, sulle produ-<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese 21<br />
zioni che hanno concrete opportunità di sviluppo<br />
(ovvero le fornaci di Fosdondo e Gral, i<br />
prefabbricati Ape e il cemento cellulare Airbeton).<br />
Secondo gli indici che emergono dal Piano<br />
Poliennale 2013/2016 presentato ai soci,alla<br />
fine dell’arco temporale cui esso si riferisce,<br />
Unieco, nel solco di quella attenzione all’innovazione<br />
che ha caratterizzato il Piano Poliennale<br />
2009/2012, confermerà il suo<br />
posizionamento tra le grandi imprese italiane<br />
di costruzione,bilanciando,tuttavia,la sua attività<br />
caratteristica, ancora naturalmente legata<br />
al mercato delle costruzioni e delle<br />
grandi opere infrastrutturali,con attività industriali,<br />
destinate ad utenze nazionali e straniere,<br />
connesse ai settori dell’ambiente e dei<br />
lavori ferroviari.<br />
Secondo il contenuto del Piano e sulla base di<br />
ragionevoli e prudenti assunzioni (si ricorda<br />
peraltro che a sostegno del proprio sviluppo<br />
Unieco può mettere in campo una patrimonializzazione<br />
superiore ai 290 milioni di euro),<br />
alla fine del periodo considerato, fatturato e<br />
redditività saranno in crescita rispetto ai livelli<br />
pre-crisi e, anche in virtù della dismissione di<br />
assets non strategici ed immobiliari, il rapporto<br />
debiti/equity si attesterà, alla fine del<br />
2016, intorno al 60% (valore quest’ultimo<br />
considerato ottimale dagli analisti finanziari).<br />
Nella elaborazione del proprio Piano Poliennale<br />
Unieco è stata assistita passo a passo<br />
da primari organismi esterni indipendenti che<br />
hanno validato le scelte strategiche del management<br />
ed il valore reale degli assets industriali<br />
ed immobiliari della società e del<br />
gruppo.<br />
Anche a giudizio dei soci, dunque, la strada<br />
tracciata con il Piano Poliennale 2013/2016<br />
è quella giusta, benché allo stato debbano<br />
ancora essere chiariti taluni aspetti, esterni<br />
ad Unieco, capaci di influenzare in modo più<br />
o meno virtuoso i termini temporali per il conseguimento<br />
degli obiettivi che la società si è<br />
data.<br />
Il Piano – che senza dubbio rappresenta un<br />
fondamentale strumento di programmazione<br />
dell’attività futura di Unieco – richiede infatti<br />
per la sua completa realizzazione, la condivisione<br />
e il sostegno in tempi rapidi del ceto<br />
bancario, il cui ruolo appare decisivo, soprattutto<br />
nell’esercizio in corso, per assicurare<br />
quei flussi di liquidità di cui Unieco necessita<br />
(per completare gli investimenti avviati e per<br />
consentire il mantenimento di corretti rapporti<br />
con i propri fornitori) e rispetto ai quali i fondamentali<br />
economici e patrimoniali della società<br />
e del suo gruppo costituiscono una<br />
sicura ed affidabile garanzia.<br />
A questo fine Unieco ha avviato con il ceto<br />
bancario un confronto serrato ormai da qualche<br />
mese, sui cui esiti ancora pendono incognite,<br />
anche dipendenti dalla attuale<br />
particolare congiuntura economica, che ove<br />
non fugate in breve termine potrebbero dimostrarsi<br />
capaci di indebolire la sostenibilità<br />
del Piano nella sua dinamica temporale.<br />
COOPSERVICE<br />
“Tutti per uno, uno per tutti”; un libro<br />
di racconti e testimonianze dei soci<br />
Sono racconti di lavoro in cooperativa, ma<br />
sono soprattutto storie di solidarietà e del<br />
fare insieme, valori universali della cooperazione.<br />
Sono storie di Coopservice.<br />
Il libro si intitola Tutti per uno, uno per tutti.<br />
Storie di vita e di lavoro in cooperativa, raccoglie<br />
i 38 elaborati (racconti e testimonianze)<br />
presentati al concorso di scrittura,<br />
rivolto ai soci e alle socie, promosso da Coopservice<br />
nel 2012, in occasione dell’Anno<br />
Internazionale della Cooperazione. Per favorire<br />
la partecipazione dei soci stranieri ancora<br />
in difficoltà con la lingua italiana era<br />
stata prevista una sezione riservata alla raccolta<br />
di testimonianze attraverso interviste.<br />
Obiettivo del concorso era quello di invitare i<br />
soci a mettere per iscritto ricordi e testimonianze<br />
di vita e di lavoro in cooperativa, con<br />
particolare riguardo alle situazioni in grado di<br />
mettere in luce il contributo dato da Coopservice<br />
alla soluzione di problemi di clienti o<br />
delle comunità nelle quali opera la cooperativa.<br />
“Dai racconti e dalle testimonianze – dichiara<br />
il presidente di Coopservice Roberto Olivi<br />
– emergono con forza i valori della cooperazione,<br />
che vanno non solo preservati ma fatti<br />
crescere con azioni concrete e comportamenti<br />
coerenti. Il lavoro in una cooperativa,<br />
ce lo insegnano questi racconti a partire da<br />
quello risultato vincitore, non è mai scevro<br />
dalla solidarietà. I soci restano tali anche<br />
dopo la fine dell’orario di lavoro, sono cooperatori<br />
sempre e lo dimostrano quelle<br />
splendide azioni di solidarietà di cui sono stati<br />
capaci, aiutando altri soci in momenti di<br />
grande difficoltà come l’alluvione in Liguria<br />
o il sisma in Emilia-Romagna.“Nessuno abbandona<br />
chi chiede aiuto”, c’è scritto in uno<br />
dei racconti ed è una delle frasi più emblematiche<br />
che condensa in poche parole<br />
quella propensione a cooperare e aiutare gli<br />
altri che è parte del Dna di ogni socio cooperatore.<br />
Una propensione che, naturalmente,<br />
si riflette all’interno di Coopservice,<br />
dove nessuno viene lasciato solo: sin dal<br />
primo giorno di lavoro,soprattutto se sei straniero<br />
e hai difficoltà con la lingua – conclude<br />
Olivi – c’è qualcuno che ti prende per mano<br />
e ti guida. Da questa realtà nascono nuovi<br />
buoni soci e socie, persone che apprezzano<br />
il lavorare assieme agli altri per costruire<br />
qualcosa di più grande. Sono loro la storia, il<br />
presente e il futuro di Coopservice”.<br />
Il volume sarà presentato sabato 9 marzo<br />
2013 alle ore 15:30, nella sala del Planisfero<br />
della biblioteca Panizzi, in via Farini 3, a Reggio<br />
Emilia. Alla presentazione interverranno:<br />
Simona Caselli, presidente di <strong>Legacoop</strong><br />
Reggio Emilia, Roberto Olivi, presidente di<br />
Coopservice, Giordano Gasparini, direttore<br />
della biblioteca Panizzi, Ferrante Trambaglio,<br />
giornalista. Letture di Alessandro Guidetti<br />
e Rosaria Cuomo del centro teatrale<br />
MaMiMò.<br />
La pubblicazione di Tutti per uno, uno per<br />
tutti è stata curata da Vladimiro Ferretti, responsabile<br />
della comunicazione di Coopservice<br />
e Ferrante Trambaglio.<br />
Il volume contiene un’appendice fotografica<br />
con una selezione di immagini scattate dai<br />
soci e presentate al concorso Coopservice, il<br />
lavoro, l’Italia, indetto in occasione della celebrazione<br />
dei 150 anni dell’Unità d’Italia,<br />
aperte a Reggio Emilia dal Presidente della<br />
Repubblica Giorgio Napolitano il 7 gennaio<br />
2011.<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese 22<br />
CESVIP<br />
I “facilitatori al lavoro”:<br />
seminario alla “Manodori”<br />
L’11 marzo si terrà un seminario sul progetto<br />
“Facilitatori al lavoro”, approvato e finanziato<br />
dalla Provincia di Reggio Emilia, con<br />
risorse del Fondo Regionale Disabili. L’iniziativa<br />
si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00, nell’Aula<br />
Magna ‘Manodori’ dell’Università di<br />
Modena e Reggio Emilia, in viale Allegri 15.<br />
I facilitatori sociali sono persone che hanno<br />
vissuto un disturbo psichico o sociale e che,<br />
ormai in grado di gestire la malattia, dopo<br />
aver seguito un corso di formazione mettono<br />
a disposizione la propria esperienza in<br />
situazioni di accoglienza e sostegno come<br />
‘peer operator’.<br />
Il progetto, attivato e coordinato da Cesvip,<br />
l’Ente di formazione di <strong>Legacoop</strong>, si è avvalso<br />
della co-progettazione dell’Azienda<br />
Sanitaria Locale di Reggio Emilia e del Consorzio<br />
Oscar Romero.<br />
Durante il seminario verrà descritto il profilo<br />
professionale del facilitatore sociale ed inoltre<br />
tramite il racconto di alcune esperienze<br />
dirette, saranno rese evidenti le competenze<br />
professionali acquisite dai facilitatori<br />
e i possibili ulteriori ambiti di intervento che<br />
questi operatori potrebbero avere.<br />
A sottolineare la rilevanza della tematica, il<br />
seminario vedrà gli interventi dell’assessore<br />
provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi,<br />
del direttore del Dipartimento di Salute<br />
Mentale dell’ASL di Reggio Emilia Gaddomaria<br />
Grassi, dell’assessore del Comune<br />
di Reggio Emilia alle Politiche Sociali Matteo<br />
Sassi, nonché l’intervento di Paolo<br />
Tranchina, psicologo analista e direttore<br />
della Rivista ‘I Fogli d’Informazione’.<br />
PAC 2000A CONAD<br />
Il fatturato cresce dell’8,7%;<br />
380 nuovi posti nel 2013<br />
Nonostante le tendenze recessive dell’economia<br />
del Lazio siano proseguite nel corso<br />
del 2012, con l’ulteriore rallentamento degli<br />
investimenti delle imprese e la debolezza<br />
sempre più cronica dei consumi delle famiglie,<br />
PAC 2000A Conad chiude il 2012 con<br />
un fatturato di 1,1 miliardi di euro, in crescita<br />
dell’8,7 per cento rispetto all’anno<br />
precedente.<br />
Nel Lazio il gruppo opera con 404 punti di<br />
vendita (2 E.Leclerc Conad, 18 Conad Superstore,<br />
122 Conad, 53 Conad City, 111<br />
Margherita e 98 discount Todis) per una superficie<br />
di 246.036 mila mq (+13,9 per<br />
cento) e 5.495 addetti (+6,6 per cento rispetto<br />
al 2011).<br />
Le vendite sono aumentate, a rete omogenea,<br />
dell’1,3 per cento, mentre quelle dei<br />
prodotti a marchio hanno raggiunto un valore<br />
del 21,2 per cento.<br />
La leadership di Conad nel Lazio si è rafforzata:<br />
la quota di mercato che è cresciuta<br />
dello 0,3 per cento rispetto al 2011, attestandosi<br />
al 22 per cento e confermando<br />
Conad insegna leader della grande distribuzione<br />
nella regione. Anche nel Lazio i<br />
consumi hanno rallentato, riducendosi in<br />
termini reali, e la spesa per i prodotti alimentari<br />
è diminuita di oltre il 5 per cento rispetto<br />
al 2011. La crisi ha modificato le<br />
abitudini di consumo: si compera più pasta<br />
e uova, meno pesce e carne (ma più pollame<br />
della carne rossa), meno vino e meno<br />
frutta. Cresce invece la tendenza a scegliere<br />
prodotti locali, frutta e verdure di stagione,<br />
preferendo però l’acquisto diretto dal produttore.<br />
Per far fronte alla difficile situazione economica,<br />
PAC 2000A Conad ha ulteriormente<br />
potenziato le proprie iniziative per sostenere<br />
il potere d’acquisto delle famiglie: nel 2012<br />
ha attivato 51 momenti promozionali<br />
che hanno consentito di proporre offerte in<br />
tutti i 365 giorni dell’anno, incidendo per il<br />
32 per cento sul fatturato del gruppo.<br />
“Abbiamo ottenuto un buon risultato economico,<br />
che ha avuto importanti ricadute<br />
anche sulle economie dei territori in cui<br />
operiamo con le insegne Conad”, dichiara il<br />
direttore generale di PAC 2000A Conad<br />
Danilo Toppetti. “Affrontiamo la difficile<br />
congiuntura economica investendo su ciò<br />
che sappiamo fare meglio, sulla marca<br />
Conad e sui nostri soci imprenditori, ai quali<br />
mettiamo a disposizione tutti gli strumenti<br />
più innovativi per fare nuovo sviluppo e dare<br />
risposta ad un numero crescente di famiglie<br />
che è ormai costretta a tagliare anche<br />
sulla spesa quotidiana. Abbiamo in programma<br />
investimenti per oltre 40 milioni di<br />
euro, che produrranno ricadute sulle stremate<br />
economie locali e saranno di aiuto per<br />
moltissime famiglie. Il nostro auspicio, tuttavia,<br />
è che si metta, finalmente, mano con<br />
maggior coraggio e decisione alla liberalizzazione<br />
del mercato, una strada facilmente<br />
praticabile per ridare fiato all’economia e<br />
sostenere la ripresa dei consumi”.<br />
Nel Lazio, assieme ai 676 fornitori di<br />
merci e servizi PAC 2000A Conad ha sviluppato<br />
nel 2012 un fatturato di 443,3 milioni<br />
euro, con una ricaduta positiva<br />
sull’economia locale resa possibile dalla<br />
collaborazione con tante aziende del territorio<br />
e dal buon rapporto con le istituzioni<br />
locali.<br />
Le produzioni agroalimentari di eccellenza<br />
regionali, presenti nei marchi Sapori&Dintorni<br />
Conad e Creazioni d’Italia, sono distribuite<br />
nel resto d’Italia e nei mercati<br />
europei attraverso i partner di Coopernic, la<br />
prima cooperativa in Europa fondata dalle<br />
catene Conad (Italia), Colruyt (Belgio), Coop<br />
Suisse (Svizzera), E. Leclerc (Francia) e<br />
Rewe (Germania).<br />
Per lo sviluppo e il consolidamento della<br />
quota di mercato nel Lazio, PAC 2000A<br />
Conad ha in programma investimenti per<br />
42,5 milioni di euro, destinati a dare occupazione<br />
a 380 persone e sviluppare<br />
nuovo fatturato per circa 94 milioni di<br />
euro.<br />
C’è poi un tema particolarmente “caldo” nel<br />
Lazio: il valore dei buoni pasto nella rete di<br />
vendita.Visto che il loro costo per il punto di<br />
vendita è progressivamente aumentato dal<br />
6-6,5 per cento del 2009 ad oltre il <strong>10</strong> per<br />
cento del 2012 Ð con punte anche del 12<br />
per cento Ð è comprensibile come l’aggravio<br />
si sia fatto insostenibile. “Nel Lazio l’incidenza<br />
dei buoni pasto è altissima, in<br />
particolare a Roma dove il socio imprenditore<br />
è più condizionato nel doverli accettare<br />
in un’ottica di servizio al cliente”, afferma il<br />
presidente di PAC 2000A Conad Claudio<br />
Alibrandi. “Ci sono soci che non li accettano<br />
più, pur rinunciando al fatturato, considerando<br />
che la redditività è sempre più<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese<br />
23<br />
bassa a fronte di una gestione spesso rischiosa<br />
– con buoni falsi, buoni che vanno<br />
persi, ritardi nei pagamenti... – e comunque<br />
certamente impegnativa. Non tutti sono<br />
in grado di reggerne l’onere e li accetta solo<br />
chi è costretto, perché nel proprio bacino<br />
d’utenza primario i buoni pasto sono una risorsa<br />
importante per i clienti, nella speranza<br />
di mantenere la fedeltà delle famiglie all’insegna<br />
e integrare le vendite oltre il buono<br />
pasto”.<br />
La solidarietà è un capitolo sempre più importante<br />
in PAC 2000A Conad. Nel 2012 la<br />
cooperativa ha investito 795 mila euro in<br />
attività solidaristiche sul territorio attraverso<br />
i propri soci imprenditori. Di particolare rilievo<br />
l’iniziativa con la Comunità di Sant’Egidio<br />
Ð con cui la cooperativa ha attivato<br />
da anni una collaborazione attraverso i discount<br />
Todis Ð, anch’essa al centro della<br />
nuova iniziativa nazionale Bassi e Fissi<br />
che, fino alla fine di giugno 2013, mette a<br />
disposizione delle persone indigenti mille<br />
panieri con 21 prodotti Conad di uso<br />
quotidiano indicati dalla Comunità stessa:<br />
dai latticini al pane, dalle conserve (passata<br />
di pomodoro, tonno...) alla pasta, dagli affettati<br />
ai prodotti per l’igiene personale.<br />
Il gruppo PAC 2000A Conad nel 2012<br />
I dati relativi al Lazio confermano il buon andamento<br />
generale e la solidità del gruppo<br />
PAC 2000A Conad in tutte le regioni in cui<br />
opera: 2,4 miliardi di euro di fatturato<br />
(+8,5 per cento rispetto al 2011), 956 soci,<br />
13.472 addetti (+2,7 per cento rispetto al<br />
2011) e quote di mercato che lo vedono<br />
leader in Umbria (25 per cento), Calabria<br />
(17,4 per cento) e al secondo posto in<br />
Campania (15,7 per cento).<br />
La cooperativa opera con 1.185 punti di<br />
vendita (6 E.Leclerc Conad, 49 Conad Superstore,<br />
371 Conad, 207 Conad City, 343<br />
Margherita, 178 discount Todis e 31 altri diversi<br />
negozi), per una superficie complessiva<br />
di 596.812 mq (+8,2 per cento<br />
rispetto al 2011).<br />
Il patrimonio netto ammonta a 340 milioni<br />
di euro.<br />
Le vendite, a rete omogenea, sono cresciute<br />
del 1,36 per cento rispetto al 2011<br />
e l’incidenza delle promozioni Ð attive in<br />
tutti i giorni dell’anno Ð è salita al 33 per<br />
cento. Nel 2012 PAC 2000A Conad ha<br />
sottoscritto accordi con 1.940 fornitori di<br />
merci e servizi sviluppando un fatturato di<br />
966 milioni di euro.<br />
Sul fronte dell’innovazione di servizio, la<br />
cooperativa ha in funzione 4 parafarmacie<br />
negli ipermercati E.Leclerc Conad di Terni,<br />
Viterbo,Trentola Ducenta (Caserta) e Benevento,<br />
che garantiscono un risparmio tra il<br />
15 e il 40 per cento sul prezzo di farmaci<br />
senza ricetta medica e parafarmaci, 4 distributori<br />
di carburanti Conad Trentola Ducenta<br />
(Caserta), Pagani (Salerno), Castel del<br />
Piano (Perugia) e Lauria (Potenza), che<br />
hanno permesso agli automobilisti di risparmiare<br />
4,3 milioni di euro, e un corner<br />
Ottico E.Leclerc Conad nell’iper di Viterbo.<br />
Con gli investimenti messi in cantiere per il<br />
2013 la cooperativa stima che l’incremento<br />
del fatturato supererà i 150 milioni di<br />
euro.<br />
EURICSE<br />
L’offerta formativa per le imprese<br />
cooperative e sociali<br />
A fronte dei mutamenti epocali in atto, è necessario<br />
che le imprese cooperative assumano<br />
una posizione più centrale nei sistemi<br />
economici e sociali. Chi gestisce e governa<br />
queste imprese è chiamato ad affrontare<br />
una grande sfida: accrescere le proprie<br />
competenze per accompagnare una nuova<br />
fase di sviluppo della sua organizzazione e<br />
del territorio in cui opera. Questo è anche<br />
l’obiettivo dell’offerta formativa di Euricse<br />
per il 2013. L’esperienza, l’attenzione,<br />
l’ascolto e la continua ricerca dei metodi e<br />
degli strumenti di apprendimento innovativi<br />
che meglio si adattano alle particolarità e<br />
specificità delle cooperative e delle imprese<br />
sociali caratterizzano i percorsi formativi per<br />
i quali sono aperte le iscrizioni e che partiranno<br />
nei prossimi mesi:“Executive.coop“,<br />
“L’innovazione nelle imprese cooperative<br />
e sociali“ e “La leadership nell’impresa<br />
cooperativa e sociale“.<br />
Executive.coop<br />
maggio-dicembre 2013<br />
Trento | Bruxelles | Roma | Bologna<br />
| Firenze<br />
Sono aperte le iscrizioni al corso Executive.coop,<br />
organizzato da Euricse, rivolto<br />
ai dirigenti cooperativi che<br />
vogliono ampliare e approfondire le<br />
competenze professionali e manageriali<br />
sui temi più importanti e strategici per la<br />
specializzazione nella gestione di un’impresa<br />
cooperativa.<br />
È previsto il coinvolgimento dei maggiori<br />
esperti nazionali, sia docenti<br />
che imprenditori in tema di cooperazione,<br />
con l’obiettivo di trasferire la conoscenza<br />
teorica in pratiche<br />
imprenditoriali.<br />
Il corso prevede un numero massimo di<br />
25 iscritti, selezionati sulla base del CV.<br />
È possibile iscriversi online direttamente<br />
sul sito<br />
Per informazioni<br />
Scarica la brochure<br />
Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013<br />
L’innovazione nelle imprese cooperative<br />
e sociali<br />
aprile - giugno 2013<br />
Trento | Firenze | Venezia | Brescia<br />
| Bertinoro<br />
Sono aperte le iscrizioni al corso di alta<br />
formazione “L’innovazione nelle imprese<br />
cooperative e sociali” rivolto ai<br />
Dirigenti di imprese sociali e cooperative<br />
da tutto il territorio nazionale. Più<br />
di 50 imprenditori sociali e cooperativi<br />
hanno partecipato alle prime due<br />
edizioni del corso che si sono concluse<br />
con ottimi risultati. La terza edizione è<br />
organizzata in sessioni di lavoro itineranti<br />
e si propone di fornire un quadro<br />
prospettico e soprattutto operativo per<br />
favorire lo sviluppo di strategie innovative<br />
per l’impresa cooperativa e sociale.<br />
Il corso è frutto della collaborazione fra<br />
Euricse e Aiccon, due fra i più importanti<br />
centri di ricerca sulla cooperazione<br />
e il non profit in Italia.<br />
È possibile iscriversi online direttamente<br />
sul sito<br />
Per informazioni<br />
Scarica la brochure<br />
Scadenza iscrizioni: 2 aprile 2013<br />
La leadership nell’impresa cooperativa<br />
e sociale<br />
maggio - novembre 2013<br />
Pieve di Soligo (TV) | Castelletto di<br />
Brenzone (VR)<br />
Sono aperte le iscrizioni al corso “La<br />
leadership nell’impresa cooperativa e<br />
sociale” rivolto alle figure professionali<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese<br />
24<br />
che hanno o avranno ruoli di responsabilità<br />
in consorzi e imprese cooperative<br />
e sociali, organizzazioni nonprofit a carattere<br />
produttivo e organizzazioni di<br />
rappresentanza e fondazioni. La leadership<br />
è un fenomeno complesso<br />
che unisce le indispensabili competenze<br />
tecniche e tecnologiche<br />
capacità di intuito, creatività, empatia<br />
affettiva, apertura di pensiero<br />
e di visioni, capacità di condivisione.<br />
Il corso si svolge in 4 incontri intensivi<br />
residenziali di due giornate e mezza da<br />
maggio a novembre. La didattica prevede<br />
la costituzione di un gruppo di apprendimento<br />
cooperativo d’aula, che<br />
renda possibile l’autoriflessione e l’autoanalisi,<br />
l’ascolto e il confronto reciproci,<br />
lo scambio di esperienze e la<br />
condivisione di percorsi di crescita personale<br />
in ambito professionale.<br />
Scarica il modulo di iscrizione<br />
Scarica la brochure<br />
Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013<br />
FONDAZIONE UNIPOLIS<br />
Aperto fino al <strong>10</strong> marzo<br />
il Future Music Contest<br />
C’è tempo fino al <strong>10</strong> marzo 2013 per iscriversi<br />
al Future Music<br />
Contest, l’iniziativa<br />
che vuole scoprire e<br />
dare spazio alle‘identità<br />
sonore in movimento’<br />
dove si<br />
incontrano culture, lingue e storie differenti,<br />
facendo emergere le musiche che meglio<br />
rappresentano l’evoluzione e la ricchezza<br />
culturale dell’Italia contemporanea, con<br />
un’attenzione particolare per la musica<br />
creata dai nuovi italiani. I musicisti con meno<br />
di 35 anni possono caricare i propri pezzi direttamente<br />
on-line sul sito www.futuremusicontest.it<br />
fino a quella data.<br />
Sono già un centinaio le richieste di iscrizione<br />
arrivate dall’apertura dell’iniziativa, diverse<br />
migliaia i voti espressi dagli utenti del web<br />
attraverso un’applicazione di facebook collegata<br />
al sito del contest. Ottimi risultati per<br />
la seconda edizione dell’iniziativa musicale<br />
promossa dalla Fondazione Unipolis nell’ambito<br />
del progetto ‘culturability’, con le<br />
partnership di COSPE – Cooperazione allo<br />
Sviluppo dei Paesi Emergenti, Estragon, Internazionale,<br />
MEI – Meeting degli Indipendenti,<br />
MTV New Generation, Musicalnews,<br />
Puglia Sounds e Urtovox.<br />
Fra i brani pervenuti e dichiarati ammissibili,<br />
gli ascoltatori sceglieranno i primi dieci pezzi<br />
che verranno inseriti in una compilation digitale<br />
prodotta e distribuita da Urtovox e saranno<br />
poi giudicati da una commissione<br />
composta da esperti, che selezionerà i primi<br />
tre brani. I solisti o gruppi finalisti parteciperanno<br />
a un grande concerto dal vivo insieme<br />
ai Radiodervish, in programma venerdì 12<br />
aprile all’Estragon Club di Bologna. Sul palco<br />
con loro, ci sarà anche una band della piattaforma<br />
MTV New Generation.<br />
La commissione di selezione del contest è<br />
composta da nomi importanti del mondo musicale<br />
e artistico italiano: Gino Castaldo -<br />
giornalista e critico musicale, Valerio Corzani<br />
- autore e conduttore radiofonico “Alza<br />
il volume” Radio Rai3, Pierpaolo Capovilla<br />
- musicistaTeatro degli Orrori,Luca De Gennaro<br />
- direttore artistico MTV, Jonathan<br />
Ferramola - responsabile progetti audiovisivi<br />
COSPE,Roberta Franceschinelli - progetti<br />
culturali Fondazione Unipolis, Roberto<br />
Franchini - giornalista, Paolo Fresu - musicista,<br />
Gian Paolo Giabini - giornalista e<br />
Fondatore di Lunatik, Paolo Naselli Flores<br />
- Urtovox Label&Promotion, Alberto Notarbartolo<br />
- vicedirettore di Internazionale,<br />
Pierfrancesco Pacoda - giornalista e saggista,<br />
curatore del contest, Giancarlo Passarella<br />
- Musicalnews, Lele Roveri -<br />
direttore artistico Estragon, Giordano Sangiorgi<br />
- MEI, Titti Santini - Responsabile di<br />
Ponderosa Music & Art, Mauro Valenti - direttore<br />
del festival Italia Wave.<br />
Per informazioni: Roberta Franceschinelli –<br />
roberta.franceschinelli@fondazioneunipolis.org<br />
CNS<br />
Menzione speciale al premio<br />
Quadrofedele 2012<br />
Un riconoscimento alla responsabilità sociale<br />
del Cns, illustrata anche attraverso l’ultimo<br />
volume di Bilancio di Sostenibilità, è<br />
stato attribuito da Airces, l’associazione italiana<br />
revisori contabili dell’economia sociale,<br />
che, nel corso dell’edizione 2012 del premio<br />
Quadrofedele, ha insignito il Consorzio<br />
con una menzione speciale proprio nella sezione<br />
Bilancio Sociale.<br />
Il premio Quadrofedele viene assegnato alle<br />
aziende cooperative sulla base di alcuni precisi<br />
parametri: i documenti di rendiconto sociale<br />
e d’esercizio devono essere<br />
contrassegnati da trasparenza, leggibilità e<br />
completezza, rappresentati attraverso una<br />
veste grafica piacevole ed efficace e valorizzati<br />
da una attenta strategia di comunicazione<br />
e presentazione ai soci. Un punto a<br />
favore del Consorzio nazionale servizi è stato<br />
rappresentato dalla verifica del proprio Bilancio<br />
affidata ad un organo terzo, Uniaudit<br />
nel caso specifico, che ha certificato l’osservanza<br />
degli standard stabiliti dal Gri Reporting<br />
Framework .<br />
La consegna del premio è avvenuta in occasione<br />
di una tavola rotonda dal titolo “I<br />
servizi per la conciliazione vita-lavoro” che<br />
si è svolta il 1 marzo scorso presso la sede<br />
del CCC, il Consorzio Cooperative Costruttori,<br />
a Bologna. All’iniziativa, moderata dal<br />
presidente della commissione Pari Opportunità<br />
di <strong>Legacoop</strong> nazionale, Dora Iacobelli,<br />
erano presenti tra gli altri Giuliano<br />
Poletti, presidente di <strong>Legacoop</strong> nazionale,<br />
la senatrice Rita Ghedini, Rita Finzi, presidente<br />
della commissione Pari Opportunità<br />
di <strong>Legacoop</strong> Emilia-Romagna, Franca Guglielmetti,<br />
presidente della Cadiai.<br />
CADIAI<br />
Menzione speciale nel premio<br />
QUADROFEDELE 2012<br />
La Cooperativa sociale CADIAI di Bologna<br />
anche quest’anno ha ricevuto la menzione<br />
speciale nel concorso QUADROFEDELE<br />
2012 indetto da AIRCES – Associazione Italiana<br />
revisori contabili dell’economia sociale<br />
– in collaborazione con Coopfond, per premiare<br />
i migliori bilanci delle cooperative aderenti<br />
a <strong>Legacoop</strong>.<br />
Il Premio Quadrofedele 2012, giunto alla<br />
quattordicesima edizione, ha selezionato, fra<br />
le cooperative aderenti a <strong>Legacoop</strong>, il miglior<br />
Bilancio Sociale e il miglior Bilancio di<br />
Esercizio riferiti all’anno 2011.<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese<br />
25<br />
CADIAI si era già aggiudicata questo premio<br />
nel 2007 e in altre cinque edizioni aveva ricevuto<br />
la menzione speciale mentre nel<br />
20<strong>10</strong> si era classificata prima nella categoria<br />
BEST che premia le cooperative con i migliori<br />
bilanci d’Esercizio e Sociale. Nel 2011<br />
aveva nuovamente vinto il primo premio per<br />
il miglior bilancio sociale.<br />
CADIAI - Dal 1974, la Cooperativa sociale<br />
si occupa a Bologna e provincia di Servizi<br />
sociali, sanitari ed educativi dall’infanzia alla<br />
terza età. Gestisce <strong>10</strong> residenze per anziani<br />
in condizioni di non autosufficienza, 5 centri<br />
diurni per anziani con autonomia limitata<br />
e offre assistenza domiciliare qualificata.<br />
Gestisce 24 nidi d’infanzia e promuove progetti<br />
d’integrazione scolastica per bambini<br />
e alunni disabili.Tra i servizi per i disabili gestisce<br />
5 strutture residenziali e 5 diurne e<br />
interventi a domicilio per conto dell’Azienda<br />
Usl. Oltre a promuovere una serie di laboratori<br />
protetti. La Cooperativa lavora con adolescenti<br />
che vivono situazioni di disagio<br />
psico fisico favorendo la socializzazione attraverso<br />
un supporto educativo costante. Dal<br />
1989, Cadiai opera anche nella Medicina<br />
del lavoro per garantire la Prevenzione e Sicurezza<br />
nei luoghi di lavoro.<br />
GESIN<br />
Premio Quadrofedele per il miglior<br />
bilancio sociale della categoria<br />
La cooperativa parmigiana Gesin vince il premio<br />
nazionale “Quadro Fedele 2012” per il<br />
miglior Bilancio Sociale della sua categoria,<br />
assegnato da Airces – Associazione Italiana<br />
Revisori Contabili dell’Economia Sociale – in<br />
collaborazione con Coopfond e <strong>Legacoop</strong>.Ha<br />
consegnato il premio alla vice presidente di<br />
Gesin Cristina Domenichini e al una delegazione<br />
di soci della cooperativa, il Presidente<br />
di <strong>Legacoop</strong> Nazionale Giuliano<br />
Poletti.<br />
“E’ un riconoscimento importante, che conferma<br />
la bontà delle scelte in cui la cooperativa<br />
sta investendo: la partecipazione, la<br />
trasparenza, il dialogo con gli stakeholder e,<br />
in particolare, con i soci”, ha dichiarato Cristina<br />
Domenichini, Vice Presidente di<br />
Gesin.<br />
Iniziative per la sicurezza sul lavoro, attività<br />
di formazione, certificazioni di qualità etica e<br />
di qualità ambientale, politiche per l’occupazione<br />
e iniziative di welfare aziendale a favore<br />
di soci e di dipendenti: sono questi<br />
alcuni dei parametri espressi dal Bilancio Sociale<br />
Gesin 2011, valutato dalla giuria sulla<br />
base di indicatori di trasparenza, di leggibilità,<br />
completezza e diffusione.<br />
Il premio QuadroFedele, insieme all’Oscar di<br />
bilancio di FerPi (Federazione Italiana Relazioni<br />
Pubbliche), è il più prestigioso riconoscimento<br />
assegnato ad una Cooperativa in<br />
materia di bilancio sociale.<br />
“Oggi la natura finanziaria di questa crisi ha<br />
appiattito la valutazione delle imprese al rating,<br />
cancellando il valore di criteri come la<br />
certificazione etica, l’applicazione della legge<br />
231, il bilancio sociale, i livelli occupazionali”,<br />
dichiara il Presidente del Gruppo Gesin Proges<br />
Antonio Costantino. “Il pericolo è non<br />
vedere che dietro questi valori c’è la qualità<br />
delle imprese e la qualità del mercato, e che<br />
senza attenzione a questi aspetti il mercato<br />
si degrada e le regole si indeboliscono. Le<br />
prime a perdere competitività rischiano di essere<br />
le imprese più attente e responsabili”.<br />
“Questo vale in particolare per noi cooperative<br />
– conclude Costantino –, che siamo imprese<br />
a tutti gli effetti, ma siamo imprese<br />
differenti,perché non nasciamo rivolte al profitto,<br />
ma al valore del lavoro”.<br />
UNICOOP FIRENZE<br />
C’è crisi, il super cambia look; meno<br />
pubblicità, più comunicazione<br />
Crescono le vendite del prodotto a marchio<br />
Coop e cambia anche la sua presentazione.<br />
L’accento si sposta sempre di più sulle sue<br />
caratteristiche: qualità, valori, benefici sulla<br />
salute e sull’ambiente<br />
I prodotti di marca perdono peso nel carrello<br />
della spesa, mentre aumentano quelli<br />
legati alle grandi insegne: +5,1% nel 2012.<br />
E a dimostrazione del fatto che la crisi sta<br />
creando una fascia di disagio economico<br />
sempre più diffusa, crescono anche i prodotti<br />
più a buon mercato, i cosiddetti “primi<br />
prezzi” (+5,6%), dove la ricerca del risparmio<br />
è la molla di acquisto praticamente<br />
esclusiva. Il trend è iniziato da alcuni anni,<br />
ma si è fatto molto più pronunciato nel<br />
2012.Tutte le catene della grande distribuzione<br />
corrono ai ripari: cambiano disposizione<br />
alle merci, politiche promozionali,<br />
modificano percorsi d’acquisto perfino.<br />
Anche Unicoop Firenze lo sta facendo. «In<br />
questo momento la fuga dai prodotti di<br />
marca, sta portando ad una crescita consistente<br />
delle vendite del nostro prodotto a<br />
marchio» dice Massimiliano Paviera, responsabile<br />
dei servizi al cliente di Unicoop<br />
Firenze.<br />
Il concetto con cui nasce il prodotto a marchio<br />
del resto è proprio questo: una qualità<br />
uguale, se non superiore, al prodotto leader<br />
di mercato, ad un prezzo decisamente<br />
inferiore. E dunque il prodotto a marchio<br />
Coop oggi viene non solo promosso in<br />
senso pubblicitario classico, ma è oggetto<br />
di vere politiche di comunicazione per metterne<br />
in evidenza valori, caratteristiche, benefici<br />
in termini di salute e di ambiente. Già,<br />
perché a parità di quantità con un suo omologo,<br />
il prodotto a marchio Coop, ha alle<br />
spalle un accurato studio sugli imballi e<br />
molti vincoli di carattere ecologico, tanto per<br />
fare un esempio.<br />
Fin qui il prodotto a marchio. Ma oggi nel<br />
carrello della spesa degli italiani entrano<br />
sempre più diffusamente anche i prodotti di<br />
primo prezzo. Quelli per cui l’attenzione è<br />
spostata soprattutto sul risparmio a tutti i<br />
costi. Queste tipologie di prodotti in molte<br />
insegne non godono di un trattamento precisamente<br />
esaltante. Stanno spesso nascosti<br />
e occupano timidamente solo gli<br />
ultimi scaffali, gli ultimi posti. «Noi stiamo<br />
lavorando anche su questo: ne curiamo<br />
l’esposizione, non li nascondiamo».<br />
È un’attenzione che cresce con il crescere<br />
di una fascia di famiglie sempre più in sofferenza<br />
dal punto di vista del reddito.<br />
«Stiamo cercando di costruire un focus sui<br />
primi prezzi che soddisfano bisogni primari,<br />
generi alimentari di prima necessità che<br />
aiutino anche questa tipologia di consumatore».<br />
Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio
Imprese<br />
26<br />
COOMARPESCA<br />
“Saremo le sentinelle del porto<br />
di Fano; dragaggio resta priorità”<br />
“Saremo le sentinelle del porto”. E’ questo<br />
l’intento della Coomarpesca adesso che,<br />
come annunciato da Marina Group, “dopo<br />
nove anni, partiranno i lavori sull’area portuale<br />
compresa fra lo stabulario e il porto<br />
turistico. Un’area di 35 mila metri quadrati,<br />
abbandonata a se stessa e all’incuria per la<br />
quale avevamo chiesto, con una diffida, la<br />
revoca della concessione all’Amministrazione<br />
comunale”. “Guarda caso, proprio in<br />
questi giorni – hanno commentato, in una<br />
conferenza stampa, svoltasi il 28 febbraio,Gabriele<br />
Cioccolini e Marco Pezzolesi,<br />
presidente e direttore di<br />
Coomarpesca -, in cui ci siamo attivati per<br />
muovere questa situazione e, con il nostro<br />
impegno, per dare un’altra opportunità di<br />
crescita alla città creando occupazione, si<br />
dice che i lavori inizieranno in autunno.<br />
Siamo ben contenti che finalmente venga<br />
fatto quello che non è stato realizzato in<br />
nove anni!”. Pezzolesi e Cioccolini hanno<br />
confermato, quindi, che “il nostro compito<br />
adesso sarà quello di vigilare che i lavori<br />
all’interno di un’area, così preziosa per<br />
l’economia del porto e della città, vengano<br />
compiuti secondo il rispetto di tutte le leggi,<br />
sia dal punto di vista normativo sia procedurale.<br />
Faremo questo con una duplice necessità<br />
che emerge da questa vicenda: il<br />
rispetto delle regole e la tutela dei nostri<br />
pescatori associati”. A riguardo, Coomarpesca<br />
ha già chiesto al Comune di Fano<br />
l’accesso agli atti sulla delibera comunale<br />
del 14 febbraio per le opere da realizzare<br />
sulla concessione demaniale a Marina<br />
Group e sulle relative pratiche urbanistiche.<br />
La cooperativa ha anche confermato la diffida,<br />
già presentata il 29 gennaio all’Amministrazione<br />
comunale, per la revoca della<br />
stessa concessione visto che “la procedura<br />
seguita appare non conforme al principio<br />
generale di gestione ed utilizzo di bene demaniale”.<br />
L’accesso agli atti è stato però<br />
negato dal Comune di Fano perché, secondo<br />
l’Amministrazione comunale, la<br />
Coomarpesca non avrebbe più un interesse<br />
diretto sulla vicenda visto che, nel<br />
maggio 2005, ha firmato un accordo con lo<br />
stesso Comune e con le altre controparti in<br />
cui rinunciava ad ogni forma di rivalsa e al<br />
ricorso al Tribunale amministrativo regionale<br />
sulla questione della concessione. “In<br />
quell’accordo – hanno però ricordato Pezzolesi<br />
e Cioccolini -, si prevedeva che, alla<br />
costruzione delle strutture da parte di Marina<br />
Group, a noi venisse concesso l’uso<br />
dell’ex Stabulario. I tempi, entro il 2011,<br />
non sono stati rispettati ed è, quindi, più<br />
che mai un nostro legittimo interesse capire<br />
cosa stia succedendo. Per questo, con<br />
una lettera del 22 febbraio, abbiamo risposto<br />
in questi termini al Comune di Fano<br />
e abbiamo segnalato quanto sta accadendo<br />
alla procura della Repubblica e alla<br />
Corte dei Conti”. Coomarpesca ha anche<br />
sollecitato l’Amministrazione regionale, con<br />
una lettera al dirigente del Demanio marittimo,<br />
chiedendo “un intervento da parte<br />
della Regione Marche anche con riferimento<br />
all’inattività della concessionaria”. Il<br />
porto di Fano (Pu), ha sottolineato Simone<br />
Cecchettini, responsabile regionale di<br />
Lega Pesca Marche, “continua però a non<br />
essere transitabile e le imbarcazioni non<br />
possono passarvi in sicurezza. Questo<br />
blocca le attività della marineria e mette in<br />
pericolo gli equipaggi dei pescherecci provocando<br />
un danno enorme all’economia<br />
della città e della stessa marineria fanese”.<br />
In attesa che venga realizzata la cassa di<br />
colmata nel porto di Ancona, che dovrebbe<br />
essere completata entro l’anno e dove saranno<br />
stoccati in via definitiva anche i fanghi<br />
dragati nel porto fanese, ha aggiunto<br />
Pezzolesi,“rimane il problema di dove possano<br />
essere tenuti temporaneamente i 20-<br />
30 mila metri cubi ancora da dragare a<br />
Fano. Comunque, siamo stupiti di scoprire<br />
che sarebbe necessario dragare ancora, a<br />
Fano, 800 mila metri cubi di fanghi, una<br />
quantità ben superiore a tutta quella che si<br />
potrebbe escavare da tutti i porti marchigiani”.<br />
Nell’accordo di programma, ha ricordato<br />
Pezzolesi, “la quantità da dragare a Fano,<br />
nel complesso, ammonta a 70-80 mila<br />
metri cubi. Ci sembra, perciò, che ci si nasconda<br />
dietro i numeri per non ammettere<br />
un’inamovibilità durata nove anni. Ma noi<br />
siamo solo dei ‘molestatori’ anche se le nostre<br />
parole hanno ben poco peso rispetto<br />
all’evidenza dei fatti mancati”.<br />
LA TERRA E IL CIELO<br />
Ad Arcevia (AN) incontro<br />
con i parlamentari neo eletti<br />
La cooperativa agricola La Terra e il Cielo di<br />
Piticchio di Arcevia (An) organizza un confronto,<br />
venerdì 8 marzo alle 15 nella propria<br />
sede, con i parlamentari marchigiani<br />
appena eletti per discutere di “Agricoltura<br />
biologica, ambiente e una nuova economia”.<br />
All’incontro con i soci agricoltori,<br />
clienti e simpatizzanti parteciperanno gli<br />
onorevoli Paolo Petrini ed Emanuele Lodolini<br />
del Pd, il senatore Remigio Ceroni<br />
del Pdl, l’onorevole Lara Ricciatti di Sel,<br />
Gabriele Santarelli, candidato non eletto,<br />
per il Movimento 5 Stelle, e Lidio Rocchi<br />
con delega del senatore Riccardo Nencini<br />
del Psi. L’iniziativa nasce dall’esigenza di<br />
confrontarsi con i rappresentanti del territorio<br />
marchigiano che siederanno sugli<br />
scranni del Parlamento e del Senato su<br />
quello che rappresenta il mondo dell’agricoltura<br />
biologica. Un settore che, da oltre<br />
trent’anni, è stato spesso considerato come<br />
un fanalino di coda in ogni programma elettorale.<br />
Necessario, quindi, per la cooperativa<br />
La Terra e il Cielo, interrogarsi sui temi<br />
che riguardano l’ambiente e l’agricoltura<br />
biologica inseriti nel più ampio discorso di<br />
una nuova economia. Aprirà gli interventi il<br />
presidente della Terra e il Cielo, Bruno Sebastianelli.<br />
Seguirà il saluto del sindaco di<br />
Arcevia, Andrea Bomprezzi, e l’intervento<br />
del presidente Consorzio Marche Biologiche,<br />
Francesco Torriani.<br />
IVV<br />
Industria Vetraria Valdarnese<br />
entra nei social media<br />
L’IVV, fondata a San Giovanni Valdarno , nel<br />
cuore della Toscana, da un gruppo di maestri<br />
vetrai nel 1952, entra oggi nei social<br />
media, attraverso facebook, twitter, ecc.Nel<br />
corso degli anni IVV si è affermata tra i pro-<br />
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Imprese<br />
27<br />
tagonisti europei nella produzione del vetro<br />
soffiato e fatto a mano coniugando ricerca<br />
sulla materia, design, tecniche di tradizione<br />
artigiana e controllo dei processi per dar<br />
vita a oggetti che reinterpretano e rinnovano<br />
costantemente lo spazio e la tavola. Oggi<br />
IVV è un brand internazionale, presente da<br />
leader in Italia come in oltre 70 Paesi esteri<br />
e le sue creazioni sono nelle vetrine dei migliori<br />
punti vendita di ogni Paese in cui il<br />
brand è presente.<br />
www.facebook.com/ivvnet<br />
COOPERATIVA BERTANI<br />
Prosegue l’accoglienza<br />
dei profughi libici<br />
La Cooperativa Bertani di Buscoldo (Mantova)<br />
non abbandona i profughi. La struttura<br />
di via Giovanni XXIII proseguirà l’attività di<br />
accoglienza, formazione e ricerca del lavoro<br />
per i sei profughi ospitati nei suoi locali,<br />
anche dopo il 1° marzo, giorno in cui scade<br />
la convenzione che regola l’assistenza dei<br />
rifugiati libici. Nel corso dell’ultima riunione<br />
di coordinamento delle strutture ospitanti,<br />
che si è tenuta alcuni giorni fa in Prefettura,<br />
la Cooperativa Bertani e il Centro Arca di<br />
Ospitaletto, che accoglie dieci profughi,<br />
hanno chiesto e ottenuto da parte della Provincia<br />
la disponibilità a certificare la loro funzione<br />
nell’ambito delle politiche migratorie<br />
del nostro territorio. “Continueremo a svolgere<br />
alcuni servizi essenziali anche quando<br />
la convenzione non sarà più in vigore –<br />
spiega Carlo Grassi, presidente della Cooperativa<br />
Bertani – offriremo, a nostre spese,<br />
cibo e un posto dove dormire ai rifugiati finché<br />
non saranno in grado di uscire dalle<br />
strutture. La certificazione della Provincia ci<br />
garantisce una forma di tutela nel caso in<br />
cui vi fossero dei controlli da parte delle autorità.<br />
Del resto avevo già dichiarato nei<br />
giorni scorsi che non avrei lasciato i ragazzi<br />
in mezzo alla strada”. Grassi spera che si<br />
formi una cordata che coinvolga Comuni e<br />
associazioni per affrontare i problemi con<br />
più risorse a disposizione.<br />
“L’obiettivo è trovare soluzioni non precipitose<br />
per non sprecare ciò che è stato compiuto<br />
finora – sottolinea Grassi – i profughi<br />
hanno conseguito il diploma della scuola<br />
edili. Aspettiamo il mese di marzo e il bel<br />
tempo. Quando riprenderà l’attività del comparto<br />
edilizio, forse si presenterà anche<br />
qualche opportunità di lavoro per i nostri ragazzi”.<br />
COOP SOCIALE PARTINVERSE<br />
Progetto di creatività in carcere<br />
“L’Oro non Luccica” in vetrina<br />
Il progetto di creatività in carcere ideato da<br />
Partinverse presentato in una vetrina del<br />
centro storico di Mantova<br />
Partinverse Cooperativa Sociale Onlus, in<br />
collaborazione con il negozio Mollard Shoes<br />
di Mantova propone un piccolo momento di<br />
intrattenimento culturale, con letture tratte<br />
dal mondo femminile interpretate da Beatrice<br />
Pallone. L’appuntamento è per sabato<br />
9 marzo alle ore 18.30 presso lo storica<br />
boutique in via Verdi 35.<br />
L’evento è organizzato per sostenere il progetto<br />
L’Oro non Luccica, laboratorio di manualità<br />
creativa che coinvolge donne e<br />
uomini in stato di detenzione presso la Casa<br />
Circondariale di Mantova. Durante la giornata<br />
potranno essere acquistati i gioielli<br />
prodotti durante il laboratorio, che rimarranno<br />
esposti e disponibili nel negozio per<br />
qualche giorno.<br />
LEGACOOP<br />
Adesioni cooperative<br />
Pubblichiamo, di seguito, i nominativi delle<br />
cooperative per cui la Presidenza della Lega<br />
Nazionale delle Cooperative e Mutue ha deliberato<br />
l’adesione nelle riunioni del 17 gennaio<br />
e del 13 febbraio 2013.<br />
Presidenza del 17 gennaio 2013<br />
Trentino Alto Adige: Haus Der Solidaritat<br />
“Luis Litner”Onlus Soc.Coop.va (Bressanone<br />
-Bz); Gunu Service Soc. Coop.va (Bolzano)<br />
Friuli Venezia Giulia: Infermierudine<br />
Coop.va Sociale S.C. Tra Professionisti<br />
(Udine); A.Pro.La.Ca Soc. Coop.va Consortile<br />
Agricola (Codroipo -Ud); Sunservice Soc.<br />
Coop.va A.R.L. (Bagnaria Arsa -Ud); Arte E<br />
Libro Società Cooperativa Sociale Onlus<br />
(Udine); Maat Soc. Coop.va (Ronchi dei Legionari<br />
-Go)<br />
Veneto: Eiteam Società Cooperativa Sociale<br />
(S.Giustina -Bl); Trentino Pose Serramenti<br />
Soc. Coop.va (Verona)<br />
Emilia Romagna: Chloe Società Cooperativa<br />
(Pavullo nel Frignano -Mo); Brs Società<br />
Cooperativa a Responsabilità Limitata<br />
(Parma); Si Può Fare Società Cooperativa Sociale<br />
(Fornovo Di Taro -Pr); Ce.Svi.P. Impresa<br />
Società Cooperativa (Piacenza); C.A.E.P. Società<br />
Cooperativa (Piacenza); Gester - Società<br />
Cooperativa (Piacenza); Cmc Immobiliare Spa<br />
(Ravenna); Europe Società Cooperativa (Ravenna)<br />
Marche: Progetto Lavoro Soc.Coop.Sociale<br />
(Senigallia -An); Sociale “Il Filo Della Gioia”<br />
Comunita’ Educativa per Minori in AffidamentoTemporaneo<br />
(Pesaro);Area Soc.Coop.<br />
- Progetti per il Territorio (Ancona)<br />
Lazio:Bottega DeiTalenti Soc.Coop.Soc.(Viterbo);<br />
La Città Del Divertimento Coop.Sociale<br />
A R.L. (Sezze -Lt); Fbt Contractor Soc. Cooperativa<br />
(Roma); Sartoria Zeronove Soc.Cooperativa<br />
(Formia -Lt); Stavio Soc. Coop.va<br />
(Viterbo); Croce Airone Soc.Cooperativa (Latina);<br />
Js Trade Soc.Cooperativa (Roma); Fidipesca<br />
Italia Soc. Cooperativa (Roma)<br />
Campania: Coop. Edilizia San Giorgio Plus<br />
(Napoli)<br />
Sicilia: Cesame Soc. Coop.va (Catania); Allevatori<br />
Dei Nebrodi Soc.Coop.Agricola (Randazzo<br />
-Ct); Consorzio Sol.Co.S.C.S.(Catania)<br />
Presidenza del 13 febbraio 2013<br />
Emilia Romagna:Assicoop Romagna Futura<br />
S.R.L. (Ravenna); Immobiliare Grande<br />
Distribuzione S.P.A. (Ravenna); Cooperativa<br />
Sociale Laratatuia (Riccione -Rn); Fratelli Di<br />
Taglia Soc. Coop.va (Riccione -Rn); Mare.A<br />
Srl (Cattolica -Rn); Società Cooperativa<br />
Cooplam (Rimini)<br />
Toscana: Cooperativa di Grignano per la<br />
Cultura e la Ricreazione Soc. Coop.va A.R.L<br />
(Prato); Aurora Società Cooperativa (Prato);<br />
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28<br />
Carmignanello Società Cooperativa A R.L.<br />
(Cantagallo -Po); Casa del Cinema di Prato<br />
Società Cooperativa (Prato); Circolo Culturale<br />
Ricreativo del Poggetto Soc. Coop. A<br />
R.L. (Poggio a Caiano -Po); Circolo Culturale<br />
Ricreativo di San Giusto Società<br />
Coop.va A.R.L (Prato); Circolo Ricreativo<br />
S.Andrea Iolo Società Cooperativa A R.L.<br />
(Prato); Cooperativa Arci Carraia Società<br />
Cooperativa A R.L. (Prato); Cooperativa Culturale<br />
di Sasseta Società Cooperativa (Vernio<br />
-Po); Cooperativa Edificatrice Podere di<br />
Trebialto (Prato); Cooperativa Edificatrice<br />
Domus 2007 Società Cooperativa (Prato);<br />
Cooperativa Edificatrice La Pineta (Prato);<br />
Cooperativa Mercatale Soc.Coop.va a r.l.<br />
(Vernio -Po); Cooperativa Viaccia Oggi Soc.<br />
Coop. a r.l. (Prato); Dedalus Soc. Coop.va<br />
Sociale a r.l. (Arezzo); Le Macine Società<br />
Coop.va a r.l. (Prato); Maggio 69 Società<br />
Coop.va a r.l. (Prato); Maliseti Società Cooperativa<br />
a r.l. (Prato); Pizzidimonte Soc.<br />
Coop. a r.l. (Prato); Rossi Giuseppe Società<br />
Coop.va a r.l. (Prato); Società Cooperativa<br />
Edificatrice Montalbano (Prato); Società<br />
Cooperativa per la Ricreazione lo Sport e la<br />
Cultura di S.Ippolito di Vernio Soc.Coop.a r.l.<br />
(Vernio -Po); The Gap Factory Società<br />
Coop.va (Firenze)<br />
Lazio: Società Cooperativa Lavoro 2012<br />
A.R.L. (Roma)<br />
Campania: Coop.va Sociale Onlus Centro<br />
Terapie Tirreno (Mondragone -Ce)<br />
Molise: General Service Società Cooperativa<br />
Sociale (Bojano -Cb); Proxima<br />
Soc.Coop.va Sociale (Pesche -Is); Pima<br />
Soc. Coop.va Sociale A.R.L. (Isernia); Soc.<br />
Coop.va Assistance (Castelmauro -Cb); Effe<br />
4 Società Cooperativa (Isernia)<br />
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29<br />
OSSERVATORIO SWG<br />
Pdl, il ruggito del leone porta<br />
a casa 6 punti<br />
Il Pdl perde più di 6 milioni di voti (nel 2008<br />
superava il 37%, oggi è al 21,6%), ma alla<br />
guida della coalizione di centro-destra ottiene<br />
il risultato politico sperato, sfiorando il<br />
successo alla Camera, conquistando regioni<br />
importanti (fra cui Puglia, Sicilia, Campania,<br />
Lombardia,Veneto) rendendo di fatto<br />
ingovernabile il Senato.<br />
La matrice di questo successo parziale ma<br />
significativo, sotto il profilo della contabilità<br />
elettorale rinvia in larga misura all’erosione<br />
di consensi subita dalla coalizione di centrosinistra<br />
e dal Pd in particolare.<br />
Vista da questa angolatura la ‘ridiscesa in<br />
campo’ di Silvio Berlusconi infatti, frutta<br />
circa 6 punti a partire da novembre quando<br />
nelle intenzioni di voto il Pdl tocca il 15%,<br />
ma non si concreta mai in un’autentica “rincorsa”:<br />
è la coalizione di centro-sinistra infatti<br />
a scendere ben al di sotto del suo<br />
potenziale fisiologico e di quello assegnatole<br />
dai sondaggi (da due a tre punti in<br />
meno delle attese).<br />
Da un punto di vista più squisitamente politico<br />
la risalita del Pdl, assume invece ben<br />
altra significatività. Essa infatti è l’esito di<br />
più fattori di cui Silvio Berlusconi riesce a<br />
farsi ancora una volta, sublime interprete.<br />
In primo luogo certifica l’inesistenza di uno<br />
spazio ‘moderato’ di centro, capace di essere<br />
effettivamente erosivo nei confronti del<br />
fronte di centrodestra: fu così nel 1994, è<br />
così oggi a quasi vent’anni di distanza.<br />
Berlusconi in campagna elettorale al solito<br />
lo intuisce e procede con determinazione a<br />
mobilitare la quota restante del proprio elettorato,<br />
puntando su messaggi e impronte<br />
di fortissima radicalità (antitedesca, velatamente<br />
anti-europea,‘particolaristica’ - dalla<br />
restituzione dell’Imu, alle tasse, ai condoni,<br />
etc).<br />
In secondo luogo segnala la permanenza<br />
del fattore anti-sinistra/anti-comunista,<br />
come paradigma di lettura prezioso per capire<br />
il comportamento di una parte estesa<br />
dell’elettorato italiano.<br />
Nuovamente Berlusconi, come già in passato,<br />
lo impugna con forza, puntando quindi<br />
sulle ‘permanenze’ piuttosto che sulle presunte<br />
discontinuità.<br />
Infine Berlusconi non abbandona toni, registri,<br />
lessico e linguaggio che ancora lo posizionano<br />
all’interno di un’area di<br />
‘meta-antipolitica’ e ancora una volta viene<br />
‘compreso’ da una parte del suo popolo.<br />
Tradizionalmente buona parte delle élite intellettuali<br />
e politiche italiane che ritenevano<br />
esauriti radicamento, posizionamento e linguaggio<br />
del leader del PDL, vengono smentite.<br />
In questo scenario, l’osservazione dell’elet-<br />
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Sondaggio<br />
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torato di centrodestra riserva alcune sorprese<br />
e alcune conferme. Il voto delle<br />
donne, ad esempio, si è concentrato sull’offerta<br />
tradizionale, con un sostanziale<br />
equilibrio tra i due poli, ma focalizzando l’attenzione<br />
sulle casalinghe – già in passato<br />
solidamente fedeli al Pdl - prevalgono nettamente<br />
gli orientamenti di centrodestra. In<br />
contro tendenza, invece, le piccole imprese<br />
che hanno abbandonato l’offerta tradizionale<br />
(il centrodestra era votato dalla maggioranza<br />
assoluta del segmento nel 2009)<br />
per aderire in massa alle istanze di rinnovamento<br />
del M5S.<br />
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