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Legainf 10-2013.pdf - Legacoop - Ferrara

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Anno XXIV - N. <strong>10</strong> - 8 marzo 2013<br />

Primo piano<br />

Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa<br />

Direzione <strong>Legacoop</strong>: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo.<br />

“Si è trattato di una rivolta sia contro la casta sia contro l’austerità”<br />

a pagina 2-5<br />

<strong>Legacoop</strong><br />

Alleanza Cooperative<br />

Messaggio<br />

per la Giornata<br />

delle donne<br />

Settori<br />

Lega Pesca<br />

La Direzione delibera<br />

la riorganizzazione<br />

dei servizi<br />

Territori<br />

Veneto e Friuli V. G.<br />

L’integrazione<br />

fra <strong>Legacoop</strong><br />

delle due regioni<br />

Imprese<br />

CMC<br />

Nel triennio 2013-15<br />

fatturato annuo<br />

oltre il miliardo<br />

leggi<br />

Sondaggio<br />

Osservatorio SWG<br />

Pdl, il ruggito<br />

del leone porta<br />

a casa 6 punti<br />

Il mondo della cooperazione<br />

in Italia ha contribuito e contribuisce<br />

a migliorare le condizioni<br />

di lavoro delle donne.<br />

Le cooperative hanno costruito<br />

strumenti e formule<br />

per la conciliazione dei<br />

tempi di vita e di lavoro ed in<br />

generale per il benessere.<br />

In un momento di così<br />

grande difficoltà, la qualificazione<br />

e la specializzazione<br />

dei servizi è un<br />

elemento strategico per<br />

rafforzare il ruolo dell’Associazione<br />

a fianco delle<br />

imprese operanti nella filiera<br />

ittica. E’ con questo<br />

obiettivo che la Direzione<br />

nazionale di Lega Pesca,<br />

riunita il 6 marzo a Roma,<br />

ha deliberato la riorganizzazione<br />

della propria rete<br />

di assistenza e servizi offerti<br />

agli associati.<br />

Prosegue lo sviluppo di sinergie<br />

fra <strong>Legacoop</strong> Veneto<br />

e <strong>Legacoop</strong> Friuli Venezia<br />

Giulia. Sabato 9 marzo, con<br />

inizio alle ore 9.30, presso<br />

l’Abbazia di Sesto al Reghena<br />

(Pordenone), verrà<br />

presentato il percorso comune<br />

di crescita che le due<br />

realtà associative regionali<br />

hanno deciso di intraprendere<br />

per favorire i propri<br />

associati, scegliendo di<br />

mettere in rete i servizi alle<br />

imprese per garantire una<br />

qualità sempre più forte.<br />

L’assemblea dei soci ha approvato<br />

il budget 2013 e il<br />

Piano 2013-2015; fatturato<br />

annuo previsto in crescita e<br />

costantemente posizionato<br />

oltre il miliardo di Euro.<br />

Nel 2012,CMC ha fatturato<br />

895 milioni di euro, in linea<br />

con il risultato del 2011.<br />

Sostenuti da un portafoglio<br />

ordini di quasi tre miliardi di<br />

euro, i ricavi – oltre la metà<br />

dei quali (il 60% c.a.) da<br />

realizzare all’estero: Africa<br />

Australe, Estremo Oriente,<br />

Sud Mediterraneo.<br />

Il Pdl perde più di 6 milioni<br />

di voti (nel 2008 superava il<br />

37%, oggi è al 21,6%), ma<br />

alla guida della coalizione di<br />

centro-destra ottiene il risultato<br />

politico sperato,<br />

sfiorando il successo alla<br />

Camera, conquistando regioni<br />

importanti (fra cui Puglia,<br />

Sicilia, Campania,<br />

Lombardia, Veneto) rendendo<br />

di fatto ingovernabile<br />

il Senato. Ecco la<br />

matrice di questo successo<br />

parziale ma significativo,<br />

sotto diversi profili.<br />

Nota della redazione<br />

Questo numero è stato chiuso<br />

il 7 marzo 2013 alle ore 13,00<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Anna Colomberotto<br />

Tel. 06-844.39.372<br />

Fax 06-844.39.402<br />

Organo ufficiale<br />

della Lega Nazionale<br />

delle Cooperative e Mutue<br />

Settimanale di notizie a cura<br />

dell’Ufficio Stampa di <strong>Legacoop</strong><br />

Direttore Responsabile:<br />

Massimo Tognoni<br />

Registrazione al Tribunale di Roma<br />

n. 00503/90 del 6-08-1990


Primo piano 2<br />

Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa nella<br />

politica e nelle scelte di governo dell’ultimo anno<br />

Direzione <strong>Legacoop</strong>: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo<br />

Sintesi della relazione<br />

di Giuliano Poletti<br />

Il risultato delle elezioni è la prova evidente<br />

di una sfiducia diffusa, tra i cittadini, nella<br />

politica ed anche l’espressione di un giudizio<br />

critico sulle scelte fatte dal governo in<br />

questo ultimo anno.<br />

È partita da questa riflessione la relazione di<br />

Giuliano Poletti alla riunione della Direzione<br />

Nazionale di <strong>Legacoop</strong>, svoltasi il 28<br />

febbraio a Roma, dedicata ad una prima valutazione<br />

sul quadro politico uscito dalla<br />

consultazione elettorale.<br />

“Una parte importante dell’elettorato” -ha<br />

detto Poletti- “ha votato per manifestare la<br />

propria sfiducia nella politica ed esprimere<br />

una severa critica nei confronti delle scelte<br />

fatte e delle misure varate in quest’ultimo<br />

anno dal governo per garantire la tenuta dei<br />

conti pubblici e rispettare gli impegni assunti<br />

con l’Europa; una sfiducia presente,<br />

comunque, anche in molti di quegli elettori<br />

che, per ‘senso di responsabilità’, hanno<br />

votato i partiti cui avevano dato il loro sostegno<br />

in passato”.<br />

Si è trattato, insomma, di una rivolta contro<br />

“la casta e l’austerità” ed il voto dato al Movimento<br />

5 Stelle è stato evidentemente interpretato<br />

come opportunità di esprimere<br />

questa posizione, in assenza di un’offerta<br />

politica alternativa che fosse in grado di<br />

rappresentare questo disagio.<br />

“Il risultato delle elezioni” -ha sottolineato il<br />

Presidente di <strong>Legacoop</strong>- “conferma un<br />

senso profondo e diffuso di disagio, di sfiducia,<br />

di insoddisfazione per come è stata<br />

affrontata la crisi. Ed ha sicuramente pesato<br />

un grave limite evidenziato dalla campagna<br />

elettorale: quello di affrontare i<br />

problemi senza calarli in un disegno complessivo<br />

di società e di economia, in una<br />

prospettiva di lungo termine, nella proposta<br />

di un modo nuovo di interpretare la società,<br />

la relazione tra Stato e cittadini”.<br />

Poletti ha quindi messo l’accento sul grave<br />

rischio che l’Italia sta correndo di giocarsi<br />

in pochi giorni i risultati di un anno di sacrifici;<br />

rischio la cui concretezza è testimoniata<br />

dalle tensioni verificatesi nei mercati finanziari,<br />

con il rialzo dello spread ed il conseguente<br />

aumento dei rendimenti dei titoli del<br />

debito pubblico. Quello che si profila è, insomma,<br />

il rischio che i dati negativi dell’economia<br />

si protraggano ancora più a<br />

lungo di quanto ipotizzato prima delle elezioni,<br />

senza trascurare gli effetti a catena<br />

che potrebbero prodursi anche sugli altri<br />

paesi europei.<br />

“Un quadro ancor più drammatico” -ha sottolineato<br />

Poletti- “se si pensa che avremmo<br />

bisogno di un governo forte, in grado di rinegoziare<br />

con l’Europa il piano di rientro del<br />

debito”.<br />

Un esigenza frustrata da un quadro politico<br />

così “balcanizzato” da rendere difficile immaginare<br />

una soluzione e che richiederà,<br />

comunque, tempi lunghi; con un’incertezza<br />

di prospettiva nella quale non si può escludere<br />

anche un ritorno alle urne non prima,<br />

comunque, dell’elezione del nuovo Presidente<br />

della Repubblica.<br />

“Quel che è certo” -ha aggiunto il Presidente<br />

di <strong>Legacoop</strong>- “è che ci vogliono atti<br />

che ricostruiscano la fiducia e che diano sostanza<br />

alla richiesta di un cambiamento<br />

profondo e radicale sul piano dell’onestà,<br />

della trasparenza e della moralità della politica”.<br />

Poletti ha quindi proposto due riflessioni,<br />

una più interna e l’altra di valenza più<br />

esterna.<br />

“Noi abbiamo avvertito” -si è chiesto Poletti-<br />

“il vento di cambiamento che soffiava<br />

nelle società Abbiamo capito ciò che stava<br />

accadendo Io credo di no, sicuramente in<br />

modo non adeguato, forse perché abbiamo<br />

ritenuto sufficiente richiamarci ai nostri valori,<br />

al tradizionale sistema di relazioni costruito<br />

con la società. Credo, invece, che ciò<br />

che è accaduto chieda anche ai cooperatori<br />

di cambiare, di adeguare i loro comportamenti,<br />

di verificarne la reale coerenza con<br />

i valori cooperativi”.<br />

Il Presidente di <strong>Legacoop</strong> ha ricordato come<br />

su Internet si leggano anche giudizi negativi<br />

sulle cooperative, alcuni sicuramente<br />

frutto di pregiudizi ideologici, altri che trovano,<br />

invece, fondamento reale.<br />

“Soprattutto nei momenti di crisi” -ha sottolineato<br />

Poletti- “quando maggiore è l’attenzione<br />

delle basi sociali ad atti e<br />

comportamenti dei gruppi dirigenti delle<br />

cooperative, non può essere sottovalutata<br />

l’importanza del valore della moralità. In<br />

un’Italia che soffre abbiamo il dovere di fare<br />

questa riflessione, soprattutto perché non<br />

possiamo rischiare di non apparire credibili<br />

proprio quando avremmo un’idea, una<br />

nuova visione dell’economia e della società,<br />

da proporre al Paese”.<br />

Sul fronte “esterno”, sottolineando come il<br />

cambiamento dello scenario politico influisca<br />

pesantemente sul quadro consolidato<br />

di relazioni con il mondo politico ed istituzionale,<br />

Poletti ha affermato che è neces-<br />

Continua>><br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Primo piano 3<br />

sario “farci conoscere dai nuovi protagonisti<br />

della scena politica nel modo giusto e<br />

spiegare in modo efficace le nostre proposte”.<br />

Lo stesso discorso vale per le relazioni<br />

con l’associazionismo imprenditoriale, dove<br />

conta anche il rapporto tra persone, che ha<br />

visto molti avvicendamenti alla guida delle<br />

principali associazioni di rappresentanza.<br />

Un tema, quello del sistema di relazioni con<br />

i “corpi intermedi” della società, che Poletti<br />

ha chiamato in causa anche sotto un altro<br />

profilo.<br />

“Se il nostro terreno privilegiato di posizionamento”<br />

-ha spiegato- “è quello della promozione<br />

di un’idea di società fondata, per<br />

dirla con l’espressione utilizzata in Francia<br />

dal Presidente Hollande, sull’economia sociale<br />

e solidale, allora dobbiamo porci il problema<br />

dell’opportunità di relazioni più<br />

strutturate anche con quelle realtà, come le<br />

fondazioni e le associazioni, che di questo<br />

mondo sono parte costitutiva”.<br />

“La partita che la cooperazione deve giocare”<br />

-ha continuato Poletti- “è appunto quella di<br />

proporre una nuova idea di economia e di<br />

società, di affermare quel protagonismo sociale<br />

che abbiamo indicato come impegno al<br />

nostro ultimo congresso nazionale; e lo strumento<br />

più efficace per costruire un nuovo<br />

pensiero cooperativo e rappresentarlo adeguatamente<br />

nel rapporto con la società e le<br />

istituzioni è l’Alleanza delle Cooperative”.<br />

“Lungi da visioni minimaliste che potrebbero<br />

inficiare il completamento del progetto”<br />

-ha spiegato Poletti- “l’Alleanza deve<br />

proporsi come soggetto che vuole costruire<br />

una propria identità e capace di parlare ai<br />

diversi segmenti della società per offrire<br />

l’opportunità di protagonismo ai giovani, alle<br />

donne, agli imprenditori; che opera per<br />

uscire da un’idea di ‘minorità’ dell’impresa<br />

cooperativa, che anche noi abbiamo accettato<br />

nel passato, per affermarne la piena<br />

‘dignità’ nel panorama imprenditoriale e sociale;<br />

che ricompone la frattura concettuale<br />

tra individuo e comunità, affermando il valore<br />

di una forma di impresa che è strumento<br />

a disposizione dei cittadini per<br />

esprimere le proprie capacità e dare risposta<br />

alle proprie esigenze”.<br />

Da qui l’esigenza di procedere con decisione<br />

sulla strada dell’unità, anche con decisioni<br />

di natura organizzativa che, però,<br />

hanno un forte valore simbolico.A tale proposito,<br />

Poletti ha concluso informando che<br />

presto verrà individuata una sede “fisica”<br />

dell’Alleanza e saranno definiti modelli organizzativi<br />

di lavoro comune degli uffici<br />

delle tre organizzazioni che hanno dato vita<br />

al coordinamento.<br />

Sintesi degli interventi<br />

alla Direzione<br />

Stefano Patrizi<br />

<strong>Legacoop</strong> Ravenna<br />

La manifestazione elettorale ha evidenziato<br />

una grave mancanza di fiducia nella classe<br />

dirigente del Paese e la volontà di dialogare<br />

in modo nuovo e trasparente. Tutto questo<br />

può rappresentare una opportunità per l’organizzazione,<br />

se saprà cogliere il disagio ed<br />

interpretarlo agendo in maniera coerente con<br />

le aspettative di cambiamento. L’auspicio è<br />

che <strong>Legacoop</strong> aiuti la nascita in autonomia<br />

dei gruppi territoriali dei Coordinamenti di<br />

Generazioni, affinché le nuove sensibilità dei<br />

cooperatori e delle cooperatrici siano considerate<br />

e rappresentate nelle nuove nomine<br />

dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.<br />

Lucio Valente<br />

Coordinatore Generazioni <strong>Legacoop</strong><br />

Il coordinamento di Generazioni <strong>Legacoop</strong><br />

insieme alla Commissione Pari Opportunità,<br />

hanno inviato una lettera alla Presidenza<br />

<strong>Legacoop</strong> per ribadire la disponibilità a lavorare<br />

alle iniziative dell’Alleanza delle Cooperative<br />

Italiane ed invitando a considerare<br />

la necessità di rappresentare nella Governace<br />

dell’Alleanza, in modo paritario, generi<br />

e generazioni per continuare a dare un segnale<br />

visibile di cambiamento.<br />

Paola Menetti<br />

Presidente <strong>Legacoop</strong>sociali<br />

Stiamo pagando gli effetti di una crisi che è<br />

molto profonda e gran parte della classe dirigente<br />

del Paese sembra inadeguata a farvi<br />

fronte. Noi siamo parte di questa classe dirigente;<br />

e se vi sono spazi di miglioramento<br />

nel complesso, ci sono anche per noi. Tutti<br />

fatichiamo a fare un’analisi del voto; ma non<br />

possiamo abdicare dal fare un’analisi della<br />

realtà, senza semplificare. È indubbio che<br />

sui risultati del voto ha pesato l’insoddisfazione;<br />

ma c’è anche il fatto che i giovani<br />

guardano alla realtà con occhi diversi da<br />

quelli delle generazioni che li precedono. E<br />

un grande errore è stato, forse, commesso<br />

da chi, “occupando” da tempo posizioni di<br />

responsabilità, in nome di una pervicace volontà<br />

di non mollare ha preteso di provare a<br />

capire il futuro calandosi nei panni dei giovani<br />

invece di dare spazio ad un loro prota-<br />

Continua>><br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Primo piano 4<br />

gonismo diretto. C’è, insomma, un dato di<br />

inamovibilità della classe dirigente rispetto<br />

al quale credo sia utile interrogarci. Su questo<br />

tema noi possiamo giocare un ruolo, abbiamo<br />

gli argomenti per discuterne e<br />

tradurlo in fatti; se pensiamo che ci sia un<br />

deficit di elaborazione per proporre meglio<br />

la nostra idea di società e di economia impegniamoci<br />

per superarlo. Lo stesso discorso<br />

vale per il senso che vogliamo dare<br />

al progetto dell’Alleanza. Occorre che su<br />

questi temi si discuta nei nostri organismi a<br />

tutti i livelli per poi trarne conseguenze operative.<br />

E questo vale anche per il discorso di<br />

un ampliamento dell’interlocuzione politicoassociativa<br />

in relazione all’obiettivo di<br />

un’economia sociale e solidale.<br />

Simona Caselli<br />

Presidente <strong>Legacoop</strong> Reggio Emilia<br />

Nel prossimo futuro bisognerà insistere affinché<br />

l’agenda politica si occupi in tempi<br />

certi dei mancati pagamenti alle imprese dei<br />

debiti della Pubblica Amministrazione e del<br />

rinnovo degli ammortizzatori sociali in scadenza.<br />

La turbolenza finanziaria restringerà il<br />

credito e la percezione della gravità della situazione<br />

mette in attesa le filiere e gli investitori<br />

e potrà mettere in crisi le imprese<br />

cooperative. È necessario veicolare, in questo<br />

momento storico, l’importanza di un<br />

nuovo paradigma economico e di respiro internazionale,<br />

riformare l’idea cooperativa valorizzando<br />

l’aspetto di autopromozione e<br />

riscatto del singolo individuo attraverso il sistema<br />

cooperativo che permette trasparenza<br />

e partecipazione. Così come appare opportuno<br />

delineare un profondo cambiamento<br />

che si traduca in alcune azioni essenziali: delegare<br />

compiti e ruoli alle nuove generazioni<br />

su basi strette di merito; adottare coerenza e<br />

sobrietà nei comportamenti, prevedendo<br />

anche equità dei livelli retributivi; dare sbocco<br />

alla diffusa richiesta di partecipazione.<br />

Valentina Fiore, cooperativa Placido<br />

Rizzotto e Generazioni<br />

Concordo con la necessità di fare un’analisi<br />

della società e del ruolo della classe dirigente,<br />

di chiederci se siamo in grado di capire quali<br />

sono le esigenze delle persone e captare i segnali<br />

che arrivano dalla società. Faccio un<br />

esempio.Nell’attività di Generazioni, ci siamo<br />

resi conto che il nostro modo di pensare al<br />

tema delle pari opportunità è diverso da<br />

quello delle persone che hanno cinquant’anni:<br />

non tanto come pari opportunità di genere,<br />

ma di categorie che si trovano di fronte<br />

a serie difficoltà -coppie di fatto,omosessuali,<br />

i migranti e i loro figli- e rispetto alle quali sarebbe<br />

opportuno chiedersi noi che cosa facciamo.<br />

È un modo di vedere le cose<br />

determinato dall’età È possibile; discutiamone.<br />

Quanto siamo capaci di ascoltare la<br />

società che cambia Questa è la vera sfida<br />

per <strong>Legacoop</strong>, che impatterà anche gli altri<br />

due temi all’ordine del giorno. Il primo è il<br />

patto associativo,che non può essere solo un<br />

problema di contributi o di servizi che siamo<br />

in grado di erogare, quanto di essere pronti<br />

ad accogliere le esigenze delle associate o<br />

delle associate potenziali. Il secondo è il modello<br />

economico-sociale che vogliamo proporre.<br />

Credo che il tema vada declinato su<br />

alcuni principi e filoni chiave: la visione di<br />

lungo periodo, le generazioni future, gli utili<br />

indivisibili come chiave di investimento per<br />

l’innovazione ed il lavoro. Sono filoni sui quali<br />

oggi si concentra l’attenzione del mondo profit.<br />

Insomma,abbiamo molto da dire,ma non<br />

ci creiamo una nicchia: poniamo i nostri temi<br />

con concetti ed un linguaggio nuovi ed<br />

avremo migliori opportunità di successo.<br />

Idanna Matteotti<br />

<strong>Legacoop</strong> Lombardia<br />

Raccogliamo l’istanza della società di porre<br />

attenzione al cambiamento e a chi deve esserne<br />

protagonista. È questo il nuovo futuro<br />

a cui tendere, dove valorizzare a sufficienza<br />

le risorse e le competenze incrementando la<br />

presenza femminile e dei giovani. È necessario<br />

accorciare la distanza tra le cooperative<br />

e l’organizzazione di rappresentanza e<br />

controllare, nella gestione quotidiana delle<br />

imprese, che i valori della mission cooperativa<br />

siano applicati. Ricordo inoltre la nomina<br />

vacante della Vicepresidente <strong>Legacoop</strong> e<br />

chiedo l’impegno a valutare in tempi certi la<br />

sua designazione.<br />

Eleonora Vanni<br />

Presidenza <strong>Legacoop</strong>sociali<br />

È necessario ragionare in ottica di futuro e<br />

cambiamento, concretizzare modelli nuovi<br />

di economia democratica e partecipata per<br />

perseguire il miglioramento della ricchezza<br />

dei paesi e lavorare ad una proposta innovativa<br />

e di prospettiva futura di sviluppo<br />

della cooperazione che rappresentiamo.<br />

L’associazione dovrà lavorare in maniera significativa<br />

affinché il sistema cooperativo<br />

acquisti sempre più una dimensione internazionale.<br />

Luca Bernareggi<br />

Presidente <strong>Legacoop</strong> Lombardia<br />

Siamo una associazione di rappresentanza<br />

di imprese ed è nostro dovere riflettere su<br />

strade di senso e inclusive dei processi di<br />

cambiamento. La società rivendica coerenza<br />

tra parole e fatti e sarà quindi prioritario<br />

dedicare del tempo per elaborare<br />

provvedimenti coerenti con la dimensione<br />

Continua>><br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Primo piano 5<br />

sociale, oltre che imprenditoriale. Il modello<br />

cooperativo realizzato in Spagna, a Mondragon,<br />

vede attuati a tutti i livelli parametri<br />

di equità per le retribuzioni dei soci. I<br />

nuovi rappresentanti istituzionali e politici<br />

dovranno conoscere la cooperazione per<br />

averne una percezione chiara che rappresenti<br />

al meglio le opportunità che offre. Per<br />

questo bisognerà sfruttare al meglio l’Alleanza<br />

delle Cooeprative Italiane e lavorare a<br />

delle proposte unitarie da sottoporre agli<br />

interlocutori politici ed istituzionali, che rappresentino<br />

al meglio i valori e le istanze del<br />

movimento cooperativo.<br />

Gian Luca Cerrina Feroni<br />

Presidente Comitato Garanti<br />

È giunta a compimento la crisi di una classe<br />

dirigente onnipotente che ha smarrito la conoscenza<br />

della realtà. La critica esplode in<br />

rivolta e diventa antipolitica, con una reazione<br />

rabbiosa verso l’austerità e i tagli alla<br />

spesa pubblica. Il Comitato dei Garanti <strong>Legacoop</strong><br />

ribadisce la necessità di assumere<br />

in maniera convinta l’attuazione delle regole<br />

del patto associativo e di vigilare affinché<br />

sia rispettata l’equità tra livelli retributivi<br />

massimi e minimi nelle imprese cooperative<br />

ed il ricambio intergenerazionale dei<br />

gruppi dirigenti.<br />

Dora Iacobelli<br />

Presidente Commissione<br />

Pari Opportunità<br />

È necessario rilanciare i temi propri della<br />

cooperazione nell’Alleanza delle Cooperative<br />

Italiane. La lettera inviata dalla Commissione<br />

Pari Opportunità, insieme al Coordinamento<br />

di Generazioni, alla Presidenza di <strong>Legacoop</strong>,<br />

intende sollecitare l’attenzione al rispetto del<br />

ricambio generazionale, della parità di genere<br />

e della diversità attraverso codici di<br />

comportamento e criteri da rispettare negli<br />

organismi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane<br />

e come modo di vedere la società.Il fine<br />

è quello di generare un riequilibrio spontaneo<br />

e non rivendicativo delle pari opportunità<br />

come ricchezza per il sistema cooperativo,<br />

rispettando le competenze ed il merito.<br />

Mario Catalano<br />

Presidente <strong>Legacoop</strong> Campania<br />

A fronte di una società che si disgrega nelle<br />

rappresentanze, la cooperazione ha agito in<br />

controtendenza, ha unito nell’Alleanza delle<br />

Cooperative Italiane i valori di solidarietà e democrazia<br />

cooperativi,agendo in modo coeso.<br />

È tempo di ridiscutere le equità interne e velocizzare<br />

il percorso di definizione nei territori<br />

dei coordinamenti dell’Alleanza delle Cooperative,<br />

per poter poi creare anche coordinamenti<br />

con i settori a livello territoriale.<br />

Giovanni Luppi<br />

Presidente <strong>Legacoop</strong> Agroalimentare<br />

Abbiamo 800 mila conferenti produttori<br />

agricoli che hanno bisogno di un Governo in<br />

tempi rapidi.Agrinsieme, costituita dalle associazioni<br />

cooperative sdi settore, Cia e Confagricoltura,<br />

unisce le volontà del panorama<br />

agricolo, ma è necessario valutare e allargare<br />

il dibattito all’Alleanza delle Cooperative<br />

Italiane per delineare le priorità che<br />

vogliamo affrontare ed approfondire l’idea<br />

di cooperazione in questo nuovo contenitore.<br />

Luciano Caffini<br />

Presidente <strong>Legacoop</strong> Abitanti<br />

Credo sia importante aprire un dibattito associativo<br />

e prevedere occasioni seminariali<br />

per poi prendere decisioni in questa sede.<br />

L’adeguamento delle funzioni di rappresentanza<br />

deve continuare sulla scia del lavoro<br />

svolto sino ad ora, attraverso la<br />

definizione di piattaforme strategiche per<br />

interloquire con il mondo politico ed istituzionale,<br />

ed anche avanzando proposte per<br />

ottenere effetti ravvicinati sui fatturati delle<br />

imprese. Bisogna rileggere il rapporto tra<br />

etica e cooperazione e declinarlo in comportamenti<br />

associativi, in regole e codici da<br />

applicare.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


<strong>Legacoop</strong><br />

6<br />

>> Giornata internazionale<br />

della Donna<br />

>> Giornata internazionale<br />

della Donna<br />

>> Alleanza Cooperative<br />

Italiane<br />

>> Alleanza Cooperative<br />

Italiane Servizi e Utilities<br />

Il mondo della cooperazione in Italia ha contribuito<br />

e contribuisce a migliorare le condizioni<br />

di lavoro delle donne. Le cooperative<br />

hanno costruito strumenti e formule per la<br />

conciliazione dei tempi di vita e<br />

di lavoro ed in generale per il benessere<br />

delle persone nei luoghi<br />

di lavoro, da cui le donne hanno<br />

tratto vantaggio.<br />

L’Alleanza delle Cooperative Italiane<br />

conferma il suo impegno<br />

alla costruzione di un welfare<br />

dalla parte delle donne e,d’altra<br />

parte, alla valorizzazione del<br />

contributo femminile come<br />

componente irrinunciabile per<br />

raggiungere più elevati livelli di<br />

competitività e di responsabilità sociale del sistema<br />

paese.<br />

In un contesto economico,in cui vacilla il modello<br />

di sviluppo fin qui perseguito, si aprono<br />

grandi spazi per i contenuti ed i valori di cui e’<br />

portatore il sistema cooperativo,che mettono<br />

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA<br />

Messaggio dell’Alleanza Cooperative Italiane<br />

al centro la persona, la dignità del lavoro, il<br />

protagonismo delle comunità’,la sostenibilità<br />

ambientale.<br />

La costituzione dell’Alleanza delle Cooperative<br />

Italiane che coraggiosamente<br />

sta facendo confluire in<br />

un unico contenitore culture ed<br />

esperienze imprenditoriali diverse,<br />

rafforza il ruolo della cooperazione<br />

oggi in Italia. Nella<br />

declinazione di questo ruolo,<br />

l’ACI considera prioritaria l’attenzione<br />

alle politiche per sviluppare<br />

l’occupazione giovanile<br />

e femminile.<br />

È anche guardando ai giovani e<br />

alle donne che l’Alleanza si propone<br />

come soggetto innovatore in grado di<br />

rispondere ai bisogni della società italiana.<br />

È con questa convinzione che celebriamo la<br />

giornata internazionale della donna e che ci rivolgiamo<br />

a tutte le donne, socie e lavoratrici,<br />

preziose risorse della cooperazione.<br />

Messaggio di Pauline Green,<br />

Presidente della Alleanza Cooperativa Internazionale<br />

"L'Agenda per l’uguaglianza di genere: Un<br />

nuovo impulso!"<br />

Nel corso degli ultimi 40 anni, la posizione<br />

delle donne ha fatto dei progressi, tuttavia,<br />

sono ancora pochi e troppo lenti. Incoraggiamo<br />

le nostre figlie, e le nipoti. Insistiamo<br />

sul fatto che il mondo di oggi richieda l'uguaglianza<br />

di ogni individuo,sia uomo che donna.<br />

Oggi il mondo deve affrontare sfide senza<br />

precedenti. Quello che sappiamo oggi è che<br />

gli approcci tradizionali al governo della società,<br />

alla gestione delle imprese, al finanziamento<br />

dei servizi pubblici, alle gestione dei<br />

conflitti e della guerra non sono semplicemente<br />

piu’rilevanti.<br />

Avere sempre più donne in posizioni decisionali,<br />

in campo politico, economico e sociale,<br />

ed a tutti i livelli della società è il modo<br />

per modificare quelle tipologie di leadership<br />

che ci sono servite così poco negli ultimi anni.<br />

Oggi vogliamo un approccio diverso - un approccio<br />

- che valorizzi ogni individuo e che<br />

ciascuno,uomo o donna, possa contribuire a<br />

costruire un mondo migliore.<br />

Non possiamo più tollerare un mondo in cui<br />

si accetta di uccidere una bambina per il<br />

fatto di voler andare a scuola, o ignorare il<br />

reato di stupro contro una donna che si è trovata<br />

al posto sbagliato nel momento sbagliato.<br />

Noi pensavamo che la campagna per l’eguaglianza<br />

passasse per i salari bassi, la discriminazione,<br />

l’umiliazione o il soffitto di cristallo<br />

nei luoghi di lavoro, o la fame e la povertà.<br />

Ma troppo spesso si manifesta in atti di oppressione<br />

e repressione.Costruire un mondo<br />

migliore è permettere ad ogni persona di crescere<br />

e realizzare il proprio potenziale, nient’altro<br />

potrà farlo.<br />

Vogliamo che le politiche centrate sulle per-<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


<strong>Legacoop</strong><br />

7<br />

sone diventino prioritarie, quelle che valorizzano,<br />

le imprese che mettono le persone, e<br />

non il profitto, al centro delle decisioni economiche,<br />

credere che il denaro possa essere<br />

speso meglio per creare un contesto giuridico<br />

e sociale più equo e più giusto, piuttosto<br />

che finanziare despoti politici o conflitti.<br />

Le imprese cooperative hanno fatto molto per<br />

aiutare le donne a promuoversi nelle attività<br />

economiche. Guadagnando il rispetto della<br />

società,la legittimazione e l’influenza politica.<br />

Tutto ciò è avvenuto lentamente.<br />

E’tempo per noi di dimostrare che il nostro<br />

movimento cooperativo può essere un movimento<br />

per l'emancipazione economica, sociale<br />

e politica di tutte le donne.<br />

Questo è il vero messaggio cooperativo della<br />

Giornata internazionale della donna.<br />

GIORNATA INTERNAZIONALE<br />

DELLA DONNA<br />

Messaggio del Comitato mondiale ACI per l'uguaglianza di genere;<br />

María Eugenia Pérez Zea, presidentessa ACI Mondo Comitato per le Pari Opportunità<br />

Oggi, la Giornata internazionale della donna viene celebrata in tutto il<br />

mondo e l’opportunità è data per evidenziare il ruolo fondamentale<br />

delle donne nella promozione dello sviluppo, la pace e la sicurezza.<br />

Oggi abbiamo molte prove dei rapidi progressi delle donne e del loro<br />

ruolo sempre più importante per lo sviluppo del mondo. Tuttavia, le<br />

sfide che le donne dovranno affrontare sono ancora enormi e richiedono<br />

loro di essere più forti che mai.<br />

Siamo a un punto di svolta nella storia. C’è un bisogno urgente di rivedere<br />

gli stereotipi sulle donne in posizioni di potere e di leadership<br />

al fine di garantire la parità di trattamento nel processo decisionale e<br />

consentire loro di dare il meglio di sé per lo sviluppo socio-economico.<br />

La storia ci insegna che l’impatto negativo della disuguaglianza influenza<br />

tutta l’umanità e,quindi, raggiungere la parità di genere è una<br />

rivendicazione sociale ed economica che le donne e gli uomini, dovranno<br />

affrontare senza distinzione.<br />

Molti studi evidenziano che la realizzazione della parità di diritti per le<br />

donne è inestricabilmente legata alla riduzione della povertà, alla promozione<br />

della salute e dell’educazione,agli effetti del cambiamento climatico<br />

ed al percorso verso uno sviluppo più sostenibile. Tutti questi<br />

obiettivi, il movimento globale delle cooperative li fa propri. Essi sono<br />

interdipendenti e la loro realizzazione dipende dai progressi verso<br />

l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne.<br />

Il modello di impresa cooperativo è una piattaforma ideale per eliminare<br />

le barriere che generano le disuguaglianze ed è il modello migliore<br />

per permettere alle donne di accedere ad una democrazia<br />

partecipativa,agli organi decisionali,ai mercati ed alle tecnologie,e sopratutto,<br />

per proteggerle dalle ingiustizie di cui il modello di sviluppo<br />

che attualmente prevale è portatore. Un terzo dei dirigenti d’azienda<br />

sono donne e il loro numero è in aumento, soprattutto nei paesi a<br />

basso reddito. Queste dirigenti spesso sono a capo di cooperative. Le<br />

donne parlamentari, giudici e attiviste sono portatrici di cambiamenti<br />

e di un altro modo di operare.<br />

I governi e la società civile stanno sperimentando nuovi approcci per<br />

aprire l’accesso delle donne alla giustizia attraverso riforme giuridiche,<br />

in questa direzione, e garantire la riparazione di tutti i torti subiti.<br />

Noi tutti sappiamo che,se le donne avessero ricevuto una buona educazione,<br />

avessero conosciuto i loro diritti ed avessero goduto di poteri<br />

decisionali, sarebbero state in grado di esigere ciò a cui hanno diritto.<br />

La Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione<br />

contro le donne è stata ratificata da 186 paesi. 125 paesi hanno<br />

messo al bando la violenza domestica, 117 paesi hanno disposizioni<br />

di legge sulla parità di retribuzione e 115 paesi garantiscono alle<br />

donne diritti di eguaglianza sulla proprietà, ecc.<br />

Viviamo ancora in una società che permette che le donne siano retribuite<br />

di meno o che decine di donne vengano assassinate ogni anno<br />

senza che questa società si mobiliti, come fa nella lotta contro il terrorismo.<br />

In circa tre quarti del mondo, le donne sono ancora le principali<br />

vittime della povertà, di abusi e di intimidazioni. I flagelli sono<br />

esperienza quotidiana in un secolo che dovrebbe consacrare la loro<br />

emancipazione.<br />

Migliaia di cooperatrici e cooperatori ritengono che la discriminazione<br />

basata sul sesso, costituisca un ostacolo importante per la democrazia<br />

e lo sviluppo sostenibile, ed è questa convinzione che ci spinge a<br />

promuovere, difendere e rafforzare l’attuazione dei diritti delle donne<br />

e delle bambine.A tal fine, servono approcci educativi speciali per facilitare<br />

la loro emancipazione e la promozione ai più alti livelli amministrativi<br />

e di direzione, e modificare i dati statistici in materia di<br />

rappresentanza di genere di uomini e donne.<br />

Attualmente,le nostre società si trovano ad affrontare difficili questioni<br />

di diversa natura, che vanno dall’economia all’ambiente, ed è ora di<br />

approfittare di queste grandi opportunità, per sostenere che i cambiamenti<br />

sono possibili anche in momenti così difficili.<br />

Invito tutte le cooperative nel mondo a dare priorità, nelle proprie politiche,<br />

al riconoscimento di pari diritti e opportunità per le donne, un<br />

presupposto per la costruzione di un mondo più sicuro, equo e prosperoso.<br />

L’ACI riconosce che il tema dell’uguaglianza uomini-donne ha attualmente<br />

una rilevanza maggiore del passato. Cogliamo l’occasione per<br />

iniziare il Decennio Cooperativo sostenendo apertamente che il nostro<br />

modello di governance è il più indicato allo sviluppo socio-economico<br />

per la sua trasparenza,la sua differenziazione ed il suo sostegno a tale<br />

slancio decisivo,che aprirà la strada alla costruzione di un altro mondo.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


<strong>Legacoop</strong><br />

8<br />

ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE<br />

Contrari alla costituzione<br />

della nuova centrale di Coldiretti<br />

In riferimento alla notizia che Coldiretti<br />

avrebbe deciso di costituire la sesta centrale<br />

cooperativa italiana e di avviare le procedure<br />

per il riconoscimento della nuova organizzazione<br />

da parte del Ministero dello Sviluppo<br />

Economico, Giuliano Poletti, Presidente<br />

dell’Alleanza delle Cooperative Italiane,<br />

anche a nome dei copresidenti Maurizio<br />

Gardini e Rosario Altieri, ha rilasciato la<br />

seguente dichiarazione:<br />

“In una fase nella quale è largamente diffusa<br />

la convinzione che sia necessario costruire,<br />

anche nel campo della rappresentanza, strumenti<br />

che siano in grado di presidiare in<br />

modo efficace problematiche complesse<br />

quali la globalizzazione dei mercati, la finanziarizzazione<br />

dell’economia, la concentrazione<br />

della domanda e dell’offerta, la scelta<br />

di costituire una nuova, piccola centrale cooperativa<br />

va palesemente contro la storia.<br />

È una scelta dannosa quella di scomporre<br />

ulteriormente la rappresentanza, in un momento<br />

in cui è sempre più doveroso aggregare<br />

per rendere più moderno il ruolo dei<br />

corpi intermedi. Provare a strappare, qua e là<br />

per l’Italia, iscrizioni di imprese nel tentativo<br />

di dar vita a una nuova organizzazione non<br />

conferisce reale rappresentanza a niente e<br />

nessuno.<br />

Le centrali cooperative che hanno dato vita<br />

all’Alleanza delle Cooperativa Italiane, come<br />

strumento di unificazione della rappresentanza<br />

del mondo cooperativo per migliorarne<br />

e rafforzarne la capacità di interlocuzione istituzionale<br />

e l’efficacia imprenditoriale, valutano<br />

questa scelta di divisione, della quale<br />

non sono chiare le ragioni e le finalità, come<br />

un errore che, alla fine, produrrà un danno<br />

che sarà fatto pagare agli imprenditori agricoli,<br />

ai lavoratori e a tutti i cittadini.<br />

Per queste ragioni, l’Alleanza delle Cooperative<br />

Italiane è fermamente contraria al disegno<br />

di Coldiretti”.<br />

ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE<br />

SERVIZI E UTILITIES<br />

Situazione grave per le aziende<br />

della filiera dei rifiuti urbani<br />

La Tares è la nuova tassa comunale sui rifiuti<br />

e sui cosiddetti“servizi indivisibili”dei comuni.<br />

La sua entrata in vigore,nel 2013,è stata accompagnata<br />

da una serie di rinvii sul pagamento<br />

della prima rata, che, per ragioni<br />

“elettorali”, è stata portata al prossimo mese<br />

di luglio.<br />

Ora, questo significa (al di là di una serie di<br />

problematiche tecniche sulle modalità di riscossione,<br />

che rischiano di aggravare ulteriormente<br />

il problema) che i primi incassi di<br />

quest’anno relativi al servizio rifiuti avverranno<br />

in luglio e, concretamente, la parte necessaria<br />

per pagare le aziende fornitrici potrà essere<br />

disponibile a settembre/ottobre.<br />

La situazione di cassa e la liquidità delle<br />

aziende fornitrici,tra cui tante cooperative del<br />

settore servizi, rischia pertanto di subire un<br />

aggravamento molto pesante.<br />

In tale contesto,che vede in sofferenza anche<br />

le società multiutility (cioè coloro che spesso<br />

ci affidano i servizi) sono possibili anche ripercussioni<br />

sull’erogazione del servizio, che<br />

in diverse zone d’Italia vive già delle vere e<br />

proprie emergenze, economiche e ambientali.<br />

Il Coordinamento “Alleanza Cooperative Italiane<br />

servizi e utilies” esprime forte preoccupazione<br />

per quanto venutosi a determinare,<br />

già denunciato dall’Associazione dei Comuni<br />

(Anci) e dalla Federazione delle aziende di<br />

igiene urbana a maggioranza pubblica (Federambiente).<br />

Pur nella consapevolezza della delicata situazione<br />

politica che il nostro paese sta vivendo,<br />

si rende indispensabile un intervento dei soggetti<br />

istituzionalmente legittimati affinchè vengano<br />

assunti provvedimenti urgenti.<br />

Tali provvedimenti dovranno assicurare,per il<br />

2013,modalità di riscossione che non penalizzino<br />

i soggetti della filiera, tra cui le nostre<br />

cooperative e i lavoratori in esse impiegati,<br />

già alle prese con le difficoltà della crisi e dell’accesso<br />

al credito.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Settori<br />

9<br />

>> Lega Pesca<br />

>> Turismo<br />

LEGA PESCA<br />

Servizi e assistenza, la Direzione<br />

delibera la riorganizzazione<br />

In un momento di così grande difficoltà, la<br />

qualificazione e la specializzazione dei servizi<br />

è un elemento strategico per rafforzare<br />

il ruolo dell’Associazione a fianco delle imprese<br />

operanti nella filiera ittica. E’ con questo<br />

obiettivo che la Direzione nazionale di<br />

Lega Pesca, riunita il 6 marzo a Roma, ha<br />

deliberato la riorganizzazione della propria<br />

rete di assistenza e servizi offerti agli associati<br />

illustrata dal direttore Antonio Angotti,<br />

e approvandola all’unanimità, nell’ambito<br />

del processo di adeguamento organizzativo<br />

che l’Associazione ha intrapreso per fronteggiare<br />

al meglio i profondi mutamenti di<br />

scenario cui la filiera ittica è chiamata. Grave<br />

la preoccupazione espressa dall’Assemblea<br />

per la forte instabilità del quadro politico che,<br />

insieme ad una situazione di sostanziale<br />

stallo dell’apparato amministrativo, rischia<br />

di aggravare l’impatto di una crisi economica<br />

e sociale già molto pesante per il settore<br />

ittico. Unanime l’auspicio nel recupero<br />

di una interlocuzione politico istituzionale<br />

stabile, in grado di esprimere soprattutto<br />

una presenza forte in Europa dove i prossimi<br />

mesi saranno cruciali per la definizione<br />

della riforma della PCP e del suo strumento<br />

finanziario Feamp, che ridisegneranno le<br />

sorti del settore per il prossimo decennio.<br />

Il nuovo modello organizzativo della rete di<br />

assistenza e servizi, si basa sulla messa in<br />

rete e sulla migliore interazione tra le risorse<br />

esistenti e si articola sulla netta distinzione<br />

tra assistenza e servizi orizzontali, offerti e<br />

garantiti agli associati in forma gratuita in<br />

forza della loro adesione all’Associazione e<br />

della regolarità nella contribuzione, e servizi<br />

personalizzati o di prossimità, offerti alle<br />

cooperative o ai loro soci, che, per il carattere<br />

prettamente specialistico e per la natura<br />

di specifico rilievo soggettivo debbono<br />

prevedere la copertura dei costi da parte del<br />

beneficiari.<br />

L’assistenza e i servizi orizzontali saranno offerti<br />

attraverso la strutturazione di un Portale<br />

Servizi, fruibile on line con accesso<br />

diretto sul sito associativo, autonomo ma interagente<br />

con la Rete Nazionale <strong>Legacoop</strong>,<br />

articolato per macroaree e con approfondimento<br />

di contenuti. L’assistenza e i servizi<br />

personalizzati o di prossimità saranno offerti<br />

dalle strutture nazionali di riferimento dell’Associazione<br />

(Consorzio Mediterraneo,<br />

Ecoittica service, Confidifin pesca, Cesvip/For…mare,<br />

AMA, Halieus, Ticoop), da<br />

società di servizio territoriali e consulenti<br />

esterni opportunamente convenzionati con<br />

Lega Pesca.<br />

La fornitura del servizio sarà effettuata tramite<br />

protocolli sottoscritti dalle cooperative<br />

con la singola struttura ovvero tramite servizio<br />

diretto su richiesta della singola impresa.<br />

Il servizio sarà a pagamento sulla<br />

base di un tariffario. Per servizi personalizzati<br />

si intendono in via semplificativa e non<br />

esaustiva le pratiche amministrative, quali i<br />

servizi alla flotta; le consulenze specialistiche<br />

quali le analisi di bilanci, i progetti di investimento,<br />

di fusione o concentrazione, la<br />

finanza agevolata, la ottimizzazione dei processi<br />

organizzativi; le certificazioni, i contenziosi,<br />

l’informatizzazione, etc. Amplierà i<br />

servizi agli associati la stipula di convenzioni<br />

con soggetti terzi per garantire alle cooperative<br />

e ai loro soci condizioni vantaggiose<br />

per l’acquisto di beni e servizi (carburanti,<br />

credito, abilitazioni, trasmissioni, etc.).<br />

TURISMO<br />

L’OITS prepara le celebrazioni<br />

del Cinquantennale<br />

L’Esecutivo di OITS, Organizzazione Internazionale<br />

del Turismo Sociale, riunitosi il 27<br />

febbraio a Bruxelles, ha avviato la definizione<br />

del programma delle Celebrazioni del Cinquantesimo<br />

Anniversario dell’organizzazione<br />

e del Forum Europeo.<br />

Gli eventi si terranno in Belgio, fra Blankenberge<br />

e Bruxelles.<br />

La fase più solenne delle Celebrazioni è prevista<br />

al Parlamento Europeo.<br />

Maurizio Davolio, Responsabile Turismo<br />

di <strong>Legacoop</strong>, ha proposto di dare un taglio<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Settori<br />

<strong>10</strong><br />

innovativo e concreto al Forum, che non<br />

deve a suo giudizio limitarsi a ripetere i temi<br />

già discussi in altre occasioni, riguardanti i<br />

valori e i principi del turismo sociale, il sostegno<br />

alla fruizione della vacanza, l’accessibilità,<br />

le politiche governative.<br />

Davolio ha proposto, e le proposte sono<br />

state accettate, di tenere una sessione di<br />

networking in cui i soci di OITS abbiano la<br />

possibilità di conoscersi e di avviare collaborazioni<br />

fra di loro; una sessione dedicata<br />

alla presentazione delle esperienze realizzate<br />

dai soci e delle loro buone pratiche, e<br />

una sessione dedicata all’incontro con i responsabili<br />

delle nuove e crescenti associazioni<br />

che grazie ad Internet propongono<br />

forme di turismo basate sulla gratuità o sulla<br />

condivisione dei costi e assicurano un rapporto<br />

più intenso e amichevole fra ospitanti<br />

e ospitati: il couchsurfing, lo scambio di<br />

case, il car pooling, i greeters, le nuove<br />

forme di autostop.<br />

Agli eventi saranno inviate le rappresentanze<br />

delle istituzioni europee, degli Stati e delle<br />

Regioni, l’OMT, le associazioni professionali<br />

e sindacali.<br />

Sarà elaborato un Memorandum da rivolgere<br />

al Parlamento Europeo, in vista delle<br />

elezioni del 2014.<br />

L’Esecutivo di OITS ha preso atto dello stato<br />

di avanzamento del progetto STEEP per la<br />

realizzazione del portale rivolto al turismo sociale.<br />

Ha inoltre preso in considerazione la possibilità<br />

di dar vita ad un soggetto giuridico per<br />

la rappresentanza a livello europeo.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

11<br />

>> Veneto e Friuli Venezia Giulia<br />

>> Piemonte<br />

>> Lombardia<br />

>> Lombardia<br />

>> Liguria<br />

>> Emilia Romagna<br />

>> Emilia Romagna<br />

>> Toscana<br />

>> Puglia:<br />

>> Basilicata<br />

>> Calabria<br />

>> Reggio Emilia<br />

>> Reggio Emilia<br />

>> Modena<br />

>> Napoli<br />

>> Bari<br />

VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

Prosegue l’integrazione<br />

fra <strong>Legacoop</strong> delle due regioni<br />

Prosegue lo sviluppo di sinergie fra <strong>Legacoop</strong><br />

Veneto e <strong>Legacoop</strong> Friuli Venezia Giulia.<br />

Sabato 9 marzo, con inizio alle ore 9.30,<br />

presso l’Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone),<br />

verrà presentato il percorso comune<br />

di crescita che le due realtà<br />

associative regionali hanno deciso di intraprendere<br />

per favorire i propri associati, scegliendo<br />

di mettere in rete i servizi alle<br />

imprese, e impegnandosi a garantire una<br />

rappresentanza politico-sindacale più adatta<br />

ad affrontare le difficoltà del presente e le<br />

sfide del futuro.<br />

Questi i temi al centro dell’incontro “<strong>Legacoop</strong><br />

nel Nord-Est: eccellenze in rete a servizio<br />

della cooperazione”, che vedrà<br />

intervenire Enzo Gasparutti, presidente di<br />

<strong>Legacoop</strong> Fvg, Gianfranco Lucatello, presidente<br />

di <strong>Legacoop</strong> Veneto, Roberto<br />

Sesso, vicepresidente <strong>Legacoop</strong> Fvg e consigliere<br />

di amministrazione di Coop Nordest,<br />

Paolo Dalla Bella, presidente, IsfidPrisma<br />

società cooperativa, Nicola Comunello, vicecoordinatore<br />

<strong>Legacoop</strong> Servizi Distretto<br />

Nord Est.<br />

Le conclusioni saranno affidate a:<br />

Giuliano Poletti, presidente <strong>Legacoop</strong> nazionale<br />

e presidente Aci, Alleanza delle cooperative<br />

italiane.<br />

<strong>Legacoop</strong> Veneto e <strong>Legacoop</strong> Friuli Venezia<br />

Giulia hanno iniziato da tempo a stringere solide<br />

alleanze: il 2012 ha visto la costituzione<br />

di comparti unitari nel settore del multiservizi,<br />

della cultura, della logistica e dell’agroalimentare.<br />

Lo scorso novembre ha preso<br />

avvio la prima fase di integrazione nel settore<br />

della formazione, con il cda di IsfidPrisma<br />

che ha cooptato tre consiglieri del Fvg,<br />

ha allargato la base sociale a importanti coop<br />

friulane e si è posto, nel medio termine,<br />

l’obiettivo di divenire la società di formazione<br />

e di servizi alle imprese dell’intero sistema<br />

cooperativo del Nord-Est.<br />

Sabato le due realtà associative regionali<br />

compiranno assieme un altro passo importante<br />

- che si inserisce nel più ampio percorso<br />

dell’Alleanza delle cooperative italiane<br />

-, nella consapevolezza che le sfide economiche<br />

da una parte e gli interessi delle imprese<br />

dall’altra, necessitano di livelli di<br />

rappresentanza nuovi, più forti ed efficaci e di<br />

un’offerta di servizi più ampia e qualificata.<br />

L’incontro sarà anche l’occasione per valutare<br />

l’esito elettorale del 24-25 febbraio.<br />

PIEMONTE<br />

A Torino il film “Quanto pesa<br />

il tuo edificio Mr Foster”<br />

Il Gruppo Unipol e Biografilm Collection portano<br />

a Torino la proiezione del film “Quanto<br />

pesa il tuo edificio Mr Foster”<br />

Biografilm è l’innovativo sistema di distribuzione<br />

cinematografica sviluppato da Biografilm<br />

Festival che ha deciso, grazie al<br />

fondamentale contributo di Unipol, di<br />

portare nelle sale italiane un’accurata selezione<br />

di documentari incisivi ed efficaci nel<br />

delineare nuovi modi di analizzare, comprendere<br />

e affrontare le complesse dinamiche<br />

del mondo contemporaneo.<br />

Quanto pesa il suo edificio, Mr.Foster<br />

Lunedì 11 marzo - Cinema Massimo - Via<br />

Verdi 18 -Torino - Ore 20.30<br />

Diretto da Carlos Carcas e Norberto Lopez<br />

Amado, il film ripercorre l’ascesa di uno degli<br />

architetti più importanti del mondo, Norman<br />

Foster, e la sua ricerca senza fine di migliorare<br />

la qualità della vita attraverso il design.<br />

Il documentario fa il punto sulla sua carriera<br />

e racconta come sia riuscito a realizzare alcune<br />

opere che hanno segnato lo skyline<br />

delle maggiori metropoli del mondo: dall’Aeroporto<br />

di Pechino all’Hearst Building di New<br />

York al 30 St Mary Axe di Londra<br />

LOMBARDIA<br />

Terzo ed ultimo appuntamento<br />

con i seminari di Ergon Cooperativo<br />

Appuntamento con il terzo ed ultimo incontro<br />

del ciclo seminariale organizzato da <strong>Legacoop</strong><br />

Lombardia, in collaborazione con<br />

l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, all’interno<br />

del progetto Ergon Cooperativo<br />

Lombardo. Conoscenza, formazione e buone<br />

pratiche a sostegno delle reti d’imprese.<br />

Appuntamento con il terzo e ultimo incontro<br />

del ciclo seminariale organizzato da <strong>Legacoop</strong><br />

Lombardia, in collaborazione con l’Università<br />

degli Studi di Milano-Bicocca,<br />

all’interno del progetto Ergon Cooperativo<br />

Lombardo. Conoscenza, formazione e buone<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

12<br />

pratiche a sostegno delle reti d’imprese.<br />

L’incontro si tiene venerdì 8 marzo dalle ore<br />

9.30 alle ore 13 e verterà su “Gli strumenti<br />

giuridici e le discipline dei processi di aggregazione<br />

delle imprese: profili di diritto societario,<br />

commerciale, della concorrenza, del<br />

lavoro e tributari”.<br />

Intervengono:<br />

- Dott. Luca Purpura e Dott. Cesare Gattoni:<br />

relazione di diritto commerciale;<br />

- Prof. Franco Scarpelli e Dott.ssa<br />

Marta Giaconi: relazione di diritto del<br />

lavoro;<br />

- Prof. Maria Cecilia Fregni: focus sui<br />

profili specifici di diritto tributario.<br />

e i referenti del movimento cooperativo:<br />

- Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo<br />

Unipol;<br />

- Brenno Peterlini, Presidente CNS<br />

(Consorzio Nazionale Servizi);<br />

- Cesare Meregalli, Dottore Commercialista;<br />

- Antonio Zanotti, ricercatore Cecop (European<br />

Confederation of Workers’ Cooperatives,<br />

Social Cooperatives and Social<br />

and Participative Enterprises).<br />

L’incontro si svolge nell’Aula Lauree Scuola<br />

di Giurisprudenza (II piano) dell’Università<br />

degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U6<br />

Piazza dell’Ateneo Nuovo 1) a Milano.<br />

LOMBARDIA<br />

“Il ruolo del consigliere<br />

nell’impresa cooperativa”<br />

Si svolge da marzo a maggio 2013 il corso<br />

di formazione “Il ruolo del consigliere di<br />

amministrazione nell’impresa cooperativa”<br />

organizzato da Ceref, Cesvip e <strong>Legacoop</strong><br />

Lombardia.<br />

Titolo: Il ruolo di consigliere di amministrazione<br />

nell’impresa cooperativa<br />

Ore totali: 28<br />

Destinatari:<br />

- Membri del CdA di imprese cooperative<br />

di nuova nomina<br />

- Membri del CdA di imprese cooperative<br />

già in carica<br />

- Futuri membri del CdA di imprese cooperative<br />

Obiettivi Formativi - Obiettivo del percorso<br />

è approfondire la conoscenza, i compiti<br />

e le responsabilità dei membri di CdA di<br />

imprese cooperative, al fine di rafforzare le<br />

professionalità all’interno dei CdA.<br />

Il percorso si propone pertanto di fornire gli<br />

strumenti e le competenze necessarie per<br />

rendere i Consiglieri operativi fin dalla prima<br />

assemblea del CdA.<br />

Metodologia didattica - La metodologia<br />

didattica alternerà momenti di lezioni frontali,<br />

finalizzate al trasferimento dei concetti<br />

e delle conoscenze legate ai temi considerati,<br />

a sessioni di lavoro ad apprendimento<br />

pratico, basato su analisi di casi, simulazioni<br />

ed esercitazioni individuali o in sottogruppi,<br />

sotto la guida e l’osservazione del<br />

docente.<br />

La didattica sarà inoltre impostata in modo<br />

da favorire il dibattito e lo scambio di esperienze<br />

anche fra i partecipanti.<br />

Riferimenti organizzativi - <strong>Legacoop</strong><br />

Lombardia 02/28456208 – presidenza@lombardia.legacoop.it<br />

Sede - Milano (altre sedi territoriali saranno<br />

valutate in base alle richieste dei partecipanti).<br />

LIGURIA<br />

Oltre duecentocinquanta gli<br />

studenti coinvolti in Bellacoopia<br />

Sono otto i progetti imprenditoriali in forma<br />

cooperativa - innovativi e creativi, elaborati<br />

dalle scuole secondarie liguri – prescelti nell’ambito<br />

del concorso “Bellacoopia” promosso<br />

da <strong>Legacoop</strong> Liguria.<br />

Questa sesta edizione era aperta alle classi<br />

3ª, 4ª e 5ª delle scuole secondarie superiori<br />

della regione Liguria. Oltre duecentocinquanta<br />

gli studenti coinvolti.<br />

“ I progetti sono stati selezionati in funzione<br />

della fattibilità e dell’originalità dell’idea imprenditoriale<br />

e delle capacità di esaltare gli<br />

aspetti di mutualità, socialità e solidarietà –<br />

spiega Gianluigi Granero,presidente di <strong>Legacoop</strong><br />

Liguria -.<br />

Bellacoopia si inserisce nel contesto di un rinnovato<br />

impegno da parte di <strong>Legacoop</strong> Liguria<br />

per promuovere i talenti giovanili grazie ad<br />

una serie di progetti che hanno l’obiettivo di<br />

far diventare Genova punto di riferimento fondamentale<br />

per le nuove generazioni in campo<br />

professionale.<br />

E a queste nuove generazioni desideriamo far<br />

conoscere le potenzialità e i vantaggi di costruire<br />

il proprio futuro lavorativo tramite la<br />

cooperativa”.<br />

Le classi coinvolte avranno modo di apprendere<br />

tecniche di gestione aziendale,scoprire<br />

la storia, l’organizzazione e i valori del<br />

movimento cooperativo.<br />

I giovani,grazie alla docenza di alcuni esperti,<br />

acquisiranno le nozioni necessarie e poi, virtualmente,<br />

fonderanno la propria cooperativa,<br />

scegliendo tra i compagni quelli più adatti<br />

a ricoprire vari ruoli: innanzitutto quelli rappresentativi<br />

ma anche l’economo e il responsabile<br />

delle relazioni esterne.Avviando inoltre<br />

una ricerca di fondi per finanziare il proprio<br />

progetto, stendendo un business plan ed infine<br />

producendo un piano di promozione e<br />

marketing per pubblicizzare la loro impresa.<br />

I promotori metteranno a disposizione delle<br />

classi selezionate i supporti didattici necessari<br />

per la redazione dei progetti ed individueranno<br />

un tutor referente per ogni progetto,<br />

a supporto dell’attività delle scuole.<br />

Studenti ed insegnanti avranno a disposizione<br />

uno spazio web dove comunicare e interagire<br />

con la possibilità di scaricare il materiale.<br />

Le classi avranno modo di sviluppare la propria<br />

idea imprenditoriale attraverso la partecipazione<br />

a 7 incontri della durata di due ore<br />

ciascuno presso l’Istituto o le sedi definite con<br />

la possibilità che la classe possa partecipare<br />

ad uscite didattiche.<br />

Gli incontri saranno condotti,in presenza dell’insegnante,<br />

da un tutor designato dagli organizzatori.<br />

Le classi verranno premiate con un buono<br />

spesa di 500€ per materiali didattici e potranno<br />

partecipare alla“giornata cooperativa”<br />

con visita guidata, ospiti delle cooperative di<br />

turismo liguri.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

13<br />

I progetti sono stati valutati da una commissione<br />

costituita da membri designati dai promotori,<br />

tra cui esperti di pedagogia e<br />

didattica, di formazione professionale, di bilancio<br />

e controllo di gestione, di politiche sociali.<br />

“Scuola e lavoro sono le due facce della<br />

stessa medaglia – commenta Sergio Rossetti.<br />

Questo progetto è di particolare importanza<br />

perché permette ai giovani di affiancare<br />

l’esperienza, assessore alla Formazione,<br />

Istruzione e Università della Regione Liguriasul<br />

campo agli studi.Avranno la possibilità di<br />

capire l’effettiva fattibilità di un progetto, imparando<br />

a conoscere il mondo delle imprese<br />

cooperative: sono esperienze essenziali nella<br />

formazione di un giovane”.<br />

Il concorso è promosso da <strong>Legacoop</strong> Liguria,<br />

con il patrocinio di Regione Liguria, Provincia<br />

di Genova, Comune di Genova, Fondazione<br />

De Mari; con la collaborazione delle Camere<br />

di Commercio di Genova, Savona, Imperia e<br />

La Spezia; con il supporto di Coop Liguria,<br />

Fondazione Coopsette,CLP,CIR,Cooperativa<br />

Bazzino, Coopservice, Coopselios, Unipol<br />

Banca,UnipolAssicurazioni,Cooperativa Coseva.<br />

Il coordinamento del progetto è a cura di Pandora<br />

coop sociale onlus.<br />

EMILIA-ROMAGNA<br />

Lavori in corso per il progetto<br />

Promozione Cooperativa<br />

Da circa un anno <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna,<br />

in stretta collaborazione con le strutture territoriali,<br />

sta lavorando ad un progetto di supporto<br />

alla promozione cooperativa. L’obiettivo<br />

è rilanciare l’auto-imprenditorialità in forma<br />

cooperativa rivolgendoci, in particolare,verso<br />

quei gruppi di persone che maggiormente<br />

sono colpiti dalla disoccupazione e dall’assenza<br />

di prospettive, presso i quali la cooperazione<br />

deve rafforzare progettualità e<br />

vicinanza.<br />

“Pensiamo, innanzitutto, ai giovani disoccupati,<br />

neo laureati, diplomati” – dichiara Roberta<br />

Trovarelli, Responsabile Promozione<br />

<strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna- “che scontano<br />

gli effetti della crisi, affacciandosi al mondo<br />

lavorativo con scarse o confuse aspettative di<br />

impiego, di crescita e di autonomia. Una situazione<br />

che preoccupa molto anche in una<br />

regione come l’Emilia-Romagna, dove il<br />

tasso di disoccupazione dei giovani tra i 18<br />

e i 29 anni ha superato il 13%, abituata a<br />

ben più favorevoli statistiche occupazionali”.<br />

“A questo scopo” -prosegue Roberta Trovarelli-<br />

“stiamo mettendo a disposizione una<br />

serie di strumenti per chi voglia fare cooperativa.<br />

A partire dal sito dedicato (www.farecooperativa.it),<br />

che è on-line già da<br />

settembre 2012. Il sito raccoglie materiali,<br />

notizie e buone prassi utili a conoscere cos’è<br />

una cooperativa, quale percorso seguire per<br />

arrivare a costituirne una e quali opportunità<br />

di finanziamento sono disponibili a supporto<br />

dello start up”. All’interno del portale tutti i<br />

territori hanno una loro area dedicata e le<br />

proprie iniziative distintive in evidenza, accanto<br />

a quelle di interesse regionale. Attraverso<br />

il sito si intende valorizzare gli sportelli<br />

permanenti di promozione presenti sul territorio,<br />

che sono il cuore dell’attività di promozione<br />

perché a stretto contatto con le<br />

persone.<br />

Grazie all’intraprendenza dei referenti <strong>Legacoop</strong><br />

territoriali e dal network Generazioni si<br />

stanno realizzando incontri ed eventi mirati<br />

presso le università del territorio.<br />

In Emilia-Romagna sono presenti 4 Atenei<br />

ed un discreto numero di sedi decentrate,<br />

per un totale di 145.000 studenti e 5.500<br />

docenti e ricercatori strutturati: un vero patrimonio<br />

di professionalità con una naturale<br />

attitudine alla ricerca e all’innovazione.<br />

Dalle idee migliori dei ricercatori, dei laureandi<br />

e dei professionisti può nascere una<br />

nuova generazione di imprese.<br />

“La nostra attività di promozione” -aggiunge<br />

Trovarelli- “si rivolge proprio a questi talenti,<br />

per testimoniare che la cooperativa, a volta<br />

associata ad una immagine un po’ troppo<br />

tradizionale, è in grado in realtà di innovarsi,<br />

di dare risposte alle nuove domande di servizi<br />

della popolazione e, allo stesso tempo, di<br />

conservare i suoi tratti caratteristici che sono<br />

quelli di mettere al centro della propria attività<br />

l’esperienza, la passione e i bisogni delle<br />

persone”.<br />

Il sostegno all’avvio di una nuova impresa<br />

non può prescindere dal supporto finanziario<br />

alla costituzione del capitale sociale e agli investimenti.<br />

Per fare questo si è attivato un<br />

tavolo di lavoro congiunto, composto da rappresentanti<br />

delle principali strutture finanziarie<br />

di promozione cooperativa vicine a<br />

<strong>Legacoop</strong>, che ha lo scopo di ripensare gli<br />

strumenti finanziari e la rete di garanzie che<br />

supportano lo start up e il consolidamento<br />

d’impresa.<br />

“Un ulteriore pezzo molto importante del percorso<br />

che stiamo facendo” -continua Roberta<br />

Trovarelli- “è l’Associazione<br />

SeniorCoop. Si tratta di una squadra di consulenti,<br />

formata da dirigenti in pensione, che<br />

si sono resi disponibili con la loro grande<br />

esperienza e con la rete di relazioni e di fiducia<br />

che hanno costruito nel tempo. Una<br />

struttura volontaria di tutoraggio ed accompagnamento,<br />

da poter coinvolgere nel difficile<br />

periodo di start up e di consolidamento<br />

delle nuove cooperative. Un ruolo non solo<br />

tecnico, ma anche di trasmissione dei valori<br />

e degli ideali cooperativi”.<br />

“Contiamo” -conclude Trovarelli- “che l’Associazione<br />

diventi il luogo in cui l’esperienza<br />

e la pragmaticità con cui queste persone<br />

hanno lavorato con successo per tanti anni,<br />

si coniughi e vada a servizio delle nuove idee<br />

di impresa. Un modo per non disperdere preziose<br />

energie ed esperienze. Sono proprio i<br />

giovani cooperatori impegnati nella promozione<br />

cooperativa che ce lo chiedono, del<br />

tutto intenzionati a consolidare insieme ai<br />

“Senior” le proprie competenze di pianificazione,<br />

gestione e sviluppo della start up cooperativa,<br />

oltre che a definire azioni comuni e<br />

politiche attive di ricambio generazionale”.<br />

Progetto Coop. Housing,<br />

strumenti di integrazione<br />

Cooperazione, abitazione, mediazione<br />

socio-culturale, integrazione. È su questi<br />

quattro principi che si fonda il progetto<br />

Coop.Housing, un insieme di attività con cui<br />

<strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna – in collaborazione<br />

con le cooperative sociali e le cooperative<br />

abitanti delle province di Bologna,<br />

<strong>Ferrara</strong>, Parma, Modena e Ravenna – punta<br />

ad avvicinare i cittadini immigrati al mondo<br />

della cooperazione di abitanti.<br />

Il progetto, di cui per <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna<br />

è responsabile Roberta Trovarelli,<br />

finanziato nel 2012 dal Ministero dell’Interno<br />

come primo nella graduatoria nazionale,<br />

tramite il Fondo Europeo per<br />

l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi –<br />

sta realizzando una serie di azioni diversificate<br />

mirate a diffondere tra i cittadini stranieri<br />

la conoscenza delle opportunità<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

14<br />

alloggiative offerte dalle cooperative di abitanti<br />

e per favorire l’integrazione abitativa<br />

delle diverse appartenenze.<br />

In ciascuno dei territori coinvolti, alle attività<br />

di accompagnamento e informazione per<br />

l’inserimento abitativo, si affiancano percorsi<br />

di portierato sociale, animazione e mediazione<br />

dei conflitti nei contesti condominiali<br />

delle cooperative coinvolte.<br />

“Le attività di mediazione sociale, stimolo alla<br />

partecipazione e coinvolgimento degli abitanti,<br />

rappresentano uno strumento importante<br />

per curare la coesione sociale e le<br />

buone relazioni nei quartieri delle città, sempre<br />

più variegati e segnati dalle dinamiche di<br />

disgregazione proprie della società odierna”,<br />

dice Eris Gianella dalla Cooperativa Sociale<br />

Camelot Officine Cooperative, che segue il<br />

coordinamento tecnico del progetto in supporto<br />

a <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna. “A <strong>Ferrara</strong><br />

– continua Gianella – oltre a gestire il<br />

Numero Verde informativo multilingue regionale<br />

(800 174260), collaboriamo con le cooperative<br />

di abitanti Borgo Punta e Il Castello,<br />

e svolgiamo attività di portierato sociale attraverso<br />

uno specifico sportello a disposizione<br />

degli abitanti sia per il supporto<br />

quotidiano ai bisogni e alle problematiche<br />

che la convivenza può comportare, sia per<br />

organizzare iniziative di conoscenza, vivificazione<br />

e convivialità”.<br />

Luigi Gandolfi – della Cooperativa Parma<br />

80, partner del progetto insieme al Comune<br />

di Parma – fa notare l’importante lavoro<br />

svolto in termini di inserimento abitativo dei<br />

cittadini stranieri:“Dall’inizio del progetto, gli<br />

immigrati nuovi iscritti alla cooperativa sono<br />

22, e altre 5 persone hanno beneficiato dell’assegnazione<br />

di alloggi. Il bando alloggi<br />

2013 ha visto <strong>10</strong>5 richieste, di cui 37 provenienti<br />

da cittadini stranieri, mentre attraverso<br />

il progetto complementare Parma<br />

Social House sono arrivate finora 800 domande,<br />

di cui il 50% da parte di persone immigrate.<br />

Inoltre, con Coop.Housing<br />

garantiamo attività di accompagnamento, informazione<br />

e mediazione dei conflitti, per garantire<br />

condizioni di vita sostenibili presso gli<br />

alloggi della cooperativa, anche ai soci con<br />

difficoltà economiche.”.<br />

Nel ravennate, il lavoro di diffusione informativa<br />

sul territorio coinvolge numerose associazioni<br />

e servizi sul territorio, fino ad<br />

arrivare alla consulta per gli stranieri. Matteo<br />

Robbia della Cooperativa Sociale Zerocento:<br />

“Negli spazi condominiali multietnici della<br />

cooperativa partner Casacooptre stiamo attivando<br />

due nuovi servizi di portierato sociale<br />

presso Bagnacacallo e Massa Lombarda.”.<br />

A Modena, la collaborazione si realizza tra<br />

Abitcoop e la cooperativa sociale Gulliver,<br />

grazie a cui si portano avanti azioni di socializzazione<br />

in plessi condominiali situati in<br />

quartieri ad alta presenza di cittadini stranieri.<br />

Alessia Bellino di Gulliver ci spiega che “in<br />

tali contesti si cerca, attraverso lo strumento<br />

del portierato mobile, di incontrare e far incontrare<br />

gli abitanti per promuovere i valori<br />

della solidarietà e della responsabilità propri<br />

delle cooperative, grazie anche alla mediazione<br />

interculturale.”. “Si stanno promuovendo<br />

colloqui informali e incontri conviviali<br />

con le famiglie: dal bere un tè insieme alle<br />

attività di gioco con i bambini fino alle iniziative<br />

di auto-organizzazione che vengono stimolate<br />

(es. festa dei vicini, pulizia degli spazi<br />

comuni, cura del verde, etc.).<br />

I partner bolognesi del progetto sono invece<br />

Ansaloni e la Cooperativa Attività Sociali.<br />

Quest’ultima, come riferisce Giorgia Ceccolini<br />

di Coopas “realizza attività condominiali<br />

di sportello in termini di mediazione dei<br />

conflitti, supporto alla compilazione di modulistica,<br />

mediazione linguistico-culturale.”.<br />

“La partecipazione degli abitanti viene stimolata<br />

attraverso momenti di in cui ognuno<br />

realizza qualcosa da condividere (cucina,<br />

musica, etc.), mentre il lavoro civico si concretizza<br />

nella diffusione quotidiana di informazioni<br />

sui diritti e doveri di cittadinanza<br />

(funzionamento della PA, servizi scolastici e<br />

sanitari, etc.) e sulle alternative culturali,<br />

sportive, formative e lavorative presenti sul<br />

territorio.<br />

EMILIA-ROMAGNA<br />

Costruire e Restauro, la Turchia<br />

come un “Global Business Bridge”<br />

Si è svolto dal 20 al 22 febbraio scorso ad<br />

Antalya, un evento dedicato alla filiera delle<br />

costruzioni organizzato dalla commissione<br />

Europea con il supporto del Ministero dell’Economia<br />

turca e dall’Unione delle camere<br />

di commercio Turche (TOBB). L’iniziativa<br />

aveva l’obiettivo di favorire nuove partnership<br />

tra imprese provenienti dai paesi dell’UE e<br />

imprese turche per sviluppare progetti congiunti<br />

lo sviluppo.<br />

<strong>Legacoop</strong> era presente con 5 cooperative del<br />

territorio Emiliano Romagnolo (CMC,TECNI-<br />

COOP, POLITECNICA e 3ELLE) ed il Consorzio<br />

PANGEA.<br />

L’evento di Antalya, sebbene deludente da<br />

un punto di vista della partecipazione delle<br />

imprese locali e della qualità degli incontri<br />

organizzati, ha offerto alle nostre imprese la<br />

possibilità di presentarsi in un ampio contesto<br />

internazionale e di prendere contatti con<br />

alcuni referenti istituzionali sia italiani che<br />

stranieri.<br />

L’evento si colloca all’interno delle attività di<br />

promozione della filiera cooperativa delle costruzioni,<br />

progetto che <strong>Legacoop</strong> Emilia Romagna<br />

sta implementando in collaborazione<br />

con ICIE, Istituto Cooperativo per l’Innovazione,<br />

e il supporto istituzionale e finanziario<br />

della Regione Emilia-Romagna,Assessorato<br />

alle attività produttive.<br />

Il progetto coinvolge per il momento dieci imprese<br />

cooperative fra le più rappresentative<br />

del territorio e dell’intera filiera dell’Abitare –<br />

Costruire – Restauro ed individua la Turchia<br />

non tanto, o almeno non solo, come un<br />

paese di opportunità ma specialmente come<br />

un paese ricco di imprese interessanti con le<br />

quali creare partenariati utili ad affrontare i<br />

mercati limitrofi del Nord Africa e del Medio<br />

Oriente.<br />

L’evento di Antalya ha permesso di realizzare<br />

una prima missione di preparazione per<br />

l’evento di presentazione delle imprese re-<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

15<br />

gionali che si terrà ad Istanbul a giugno 2013<br />

e che vede il sostegno dell’Ambasciata italiana<br />

in Turchia.<br />

TOSCANA<br />

Toscana: premiati i vincitori del<br />

bando “Cominciamo Insieme”<br />

Oggi idee, domani cooperative vere e proprie.<br />

È questo lo spirito che ha animato il<br />

bando, intitolato “Cominciamo Insieme”, per<br />

progetti di start up cooperative “giovanili,”<br />

promosso dall’Alleanza delle Cooperative<br />

Toscane (il coordinamento regionale tra<br />

Confcooperative, <strong>Legacoop</strong> e AGCI).<br />

La premiazione delle tre idee progettuali ritenute<br />

da un’apposita commissione più interessanti<br />

tra tutte quelle presentate, si è<br />

svolta il 28 febbraio, con un brindisi presso<br />

la Caffetteria della Biblioteca delle Oblate a<br />

Firenze.<br />

Al primo posto si è posizionato il progetto<br />

“Nutri il sociale” che propone la nascita di<br />

una cooperativa per l’inserimento lavorativo<br />

di persone svantaggiate in imprese cooperative<br />

agricole.Al secondo posto “Clik”, una<br />

start up cooperativa volta a offrire servizi ad<br />

alto contenuto tecnologico alle aziende. Sul<br />

gradino più basso del podio “Tourscania”,<br />

un’idea per realizzare una cooperativa capace<br />

di offrire servizi turistici multimediali.<br />

Il premio per i vincitori consiste in uno stage<br />

ad indirizzo manageriale presso una cooperativa<br />

strutturata e servizi gratuiti di assistenza<br />

per l’attivazione della nuova<br />

impresa.<br />

“Cominciamo Insieme” è stata una delle iniziative<br />

promosse dal movimento cooperativo<br />

toscano nel 2012 per celebrare l’Anno<br />

Internazionale delle Cooperative. L’intero insieme<br />

di manifestazioni ha preso il nome di<br />

“Genere, Generazioni e Genti nella cooperazione<br />

toscana” e ha goduto del supporto<br />

della Regione Toscana, di Unioncamere Toscana<br />

e di Fon.Coop, oltre alla consulenza<br />

dello staff di GiovaniSì per quanto concerne<br />

“Cominciamo Insieme”.<br />

PUGLIA<br />

“La Consulta per la salute<br />

e il benessere delle donne di Bari”<br />

Uno strumento partecipato dalla società civile<br />

e di supporto all’amministrazione comunale<br />

per realizzare programmi che siano realmente<br />

a “misura di donna” nella città di Bari.<br />

Si chiama Consulta della salute e del benessere<br />

delle donne e la sua istituzione avverrà<br />

grazie alla partecipazione di associazioni<br />

di categoria, tra cui <strong>Legacoop</strong> Puglia, organizzazioni<br />

di volontariato, categorie economiche<br />

e professionali, sindacati, enti ed<br />

istituzioni del territorio barese. Un lavoro sinergico<br />

coordinato dall’assessorato al Welfare<br />

del Comune di Bari.<br />

Nella sala consiliare del palazzo di città del<br />

capoluogo pugliese si è tenuto il primo tavolo<br />

di concertazione per la realizzazione della<br />

Consulta. A presiedere i lavori, tra gli altri, il<br />

presidente,Carmelo Rollo,con la presidentessa<br />

della Commissione Pari Opportunità,<br />

Flora Colamussi, rappresentanti di <strong>Legacoop</strong><br />

Puglia, soggetto capofila del progetto<br />

«Patto Sociale di genere della città di<br />

Bari», che ha previsto, tra le sue azioni, proprio<br />

la realizzazione della Consulta cittadina a<br />

tutela delle donne. La Lega delle cooperative<br />

pugliesi, in Ats con Confcooperative Puglia,<br />

Aiecs e Cirpas, ha difatti istituito un Tavolo<br />

Permanente di Partenariato Sulle Politiche<br />

di Genere. Un progetto, come ha illustrato<br />

la Colamussi nel suo intervento, nato<br />

da un approccio di genere, a partire proprio<br />

dal tema lavoro.<br />

La Consulta cittadina sarà il risultato di un lavoro<br />

sinergico tra una serie di attori che vivono<br />

e conoscono le problematiche delle<br />

donne sul territorio,sia nella vita lavorativa sia<br />

nel vivere quotidiano, tra maternità, tutela<br />

della salute e disagio sociale. Obiettivi: supportare<br />

la programmazione dell’attività istituzionale<br />

del comune di Bari per attuare piani<br />

di prevenzione della salute e per il ridimensionamento<br />

del disagio femminile, nonché<br />

iniziative che interpretino i mutamenti degli<br />

stili di vita delle donne, delle loro differenze<br />

sociali, etniche e culturali. In ultimo, non per<br />

importanza,un programma contro la violenza<br />

delle donne, attraverso formazione e informazione,<br />

anche tra gli adolescenti.<br />

“La cooperazione è al servizio di questo importante<br />

strumento – ha sottolineato Rollo –<br />

perché diventi reale opportunità per le persone<br />

del capoluogo pugliese. Occuparsi del<br />

welfare in un’ottica di genere femminile significa<br />

promuovere e tutelare, nel lungo termine,<br />

un benessere che è di tutta la<br />

cittadinanza”.<br />

“La salute delle donne – ha rimarcato Flora<br />

Colamussi – parte dal benessere di una città,<br />

dalla possibilità che le donne hanno di conciliare<br />

vita lavorativa e privata”.Una delle azioni<br />

del Patto sociale di genere,insieme alla Consulta,<br />

è,difatti,la realizzazione,in partenariato<br />

allargato coi sindacati, di un contratto di secondo<br />

livello che consenta il miglioramento<br />

dei tempi di vita e di lavoro delle donne come<br />

anche degli uomini della città di Bari.<br />

Nei prossimi giorni e in tempi brevissimi,<br />

come ha sottolineato l’assessore barese al<br />

Welfare,LudovicoAbbaticchio,tutte le organizzazioni,<br />

associazioni ed enti che hanno<br />

aderito formalmente alla Consulta, si riuniranno<br />

per la stesura del regolamento, tappa<br />

fondamentale per la successiva approvazione<br />

in sede consiliare, ovvero quando verrà sottoposta<br />

al veto di assessori e consiglieri del<br />

comune di Bari.<br />

BASILICATA<br />

Ccnl cooperative sociali,<br />

ecco l’accordo di gradualità<br />

Dopo un lungo percorso di confronto tra le<br />

parti sociali, avviato nel mese di agosto 2012<br />

e relativo all’applicazione dell’ex art. 77 del<br />

Ccnl delle cooperative sociali, si è giunti finalmente<br />

alla sottoscrizione dell’accordo di<br />

gradualità e successiva trasmissione alla Direzione<br />

regionale del lavoro e alle Direzioni<br />

regionali Inps e Inail.<br />

L’accordo, sottoscritto da Federsolidarietà/Confcooperative<br />

Basilicata, <strong>Legacoop</strong>sociali<br />

Basilicata, Agci/Solidarietà Basilicata,<br />

Cgil Fp Basilicata, Cisl Fps Basilicata, Cisl Fi-<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

16<br />

sascat Basilicata, Uil Fpl Basilicata, individua<br />

le seguenti modalità per l’applicazione della<br />

gradualità a livello regionale:<br />

Applicazione alle cooperative aventi sede in<br />

Basilicata e associate ad una delle tre centrali<br />

cooperative Agci, Confcooperative, <strong>Legacoop</strong>.<br />

Possesso di almeno due degli esposti indicatori<br />

di riferimento:<br />

- ricorso agli ammortizzatori sociali in misura<br />

superiore agli anni precedenti;<br />

- mancato riconoscimento dell’adeguamento<br />

dei corrispettivi previsto da norme<br />

di legge quali l’art. 115 del codice degli<br />

appalti (Istat);<br />

- mancato riconoscimento dell’adeguamento<br />

dei corrispettivi a seguito di incrementi<br />

contrattuali e conseguentemente<br />

aumento degli oneri finanziari per la gestione<br />

delle attività e il pagamento degli<br />

stipendi;<br />

- indicatori di bilancio e di tendenza che<br />

evidenzino situazioni di difficoltà tali da<br />

aggravare la sostenibilità per il<br />

2012/2013 di ulteriori incrementi retributivi;<br />

- riduzione delle tariffe e/o dei volumi dei<br />

servizi stabiliti dalle gare di appalto, conseguenti<br />

all’applicazione del D.L.6 luglio<br />

2012, n.95, convertito nella<br />

L.07.08.2012 n.135.<br />

L’accordo di gradualità prevede lo slittamento<br />

della decorrenza dei rinnovi previsti dal Ccnl<br />

e specificatamente:<br />

la decorrenza della II tranche slitta alla mensilità<br />

relativa al mese di maggio 2013 (previo<br />

monitoraggio);<br />

la decorrenza della III tranche alla mensilità<br />

relativa al mese di ottobre 2013 (previo monitoraggio).<br />

In considerazione del perdurare delle condizioni<br />

di difficoltà in termini di tenuta economica<br />

e finanziaria di molte cooperative<br />

sociali, l’applicazione della gradualità assume<br />

una valenza davvero significativa in attesa<br />

che il quadro generale della situazione<br />

in cui versa il sistema del welfare si modifichi.<br />

CALABRIA<br />

Workshop “Coop-RETI: il contratto<br />

di rete”<br />

Il 28 febbraio si è tenuto presso la sede di<br />

<strong>Legacoop</strong> Calabria, a Catanzaro, il workshop:<br />

“Coop-RETI: il contratto di rete”. Il<br />

workshop fa parte delle attività previste nell’ambito<br />

del progetto Coop-RETI, che <strong>Legacoop</strong><br />

Calabria sta attuando in<br />

collaborazione con ICIE, per verificare la<br />

possibilità di costituire reti tra imprese nei<br />

settori dell’efficientamento energetico, del<br />

monitoraggio ambientate e della qualità<br />

della vita. Obiettivo del progetto è di coinvolgere<br />

più cooperative di costruzioni, progettazione,<br />

impianti e servizi in attività<br />

comuni che consentano un’evoluzione del<br />

core business verso attività a maggior valore<br />

aggiunto e possibilità di sviluppo nel<br />

prossimo futuro. Dopo la prima fase del<br />

progetto, dedicata all’approfondimento<br />

della conoscenza delle competenze e del<br />

know-how presente nelle cooperative, con<br />

questo workshop si passa alla fase di approfondimento<br />

dello strumento giuridico<br />

che si intende adottare per perseguire finalità<br />

di rafforzamento delle strutture dal<br />

punto di vista dimensionale e dell’offerta di<br />

servizi innovativi.<br />

Il workshop ha inteso approfondire le tematiche<br />

del contratto di rete dal punto di<br />

vista giuridico, fiscale e delle implicazioni<br />

che comporta alle imprese aderenti rispetto<br />

alla propria attività. Dopo una breve illustrazione<br />

sullo stato del progetto di Angela<br />

Robbe, Responsabile delle cooperative di<br />

lavoro di <strong>Legacoop</strong> Calabria, i temi sono<br />

stati approfonditi dall’Avvocato Mattia Pecoraro<br />

che con ICIE ha curato la costituzione<br />

di alcune reti di imprese e da Mauro<br />

Iengo, Responsabile dell’ufficio Legislativo<br />

di <strong>Legacoop</strong>, che si è soffermato in particolar<br />

modo sulle novità introdotte dal nuovo<br />

inquadramento giuridico del contratto di<br />

rete e sulle implicazioni di natura fiscale,<br />

mentre Pietro Andreotti, Presidente di<br />

ICIE, ha rappresentato le esperienze di alcune<br />

reti tra imprese nei settori dell’innovazione<br />

attivate con il supporto di ICIE.<br />

Il workshop è stato inoltre l’occasione per<br />

presentare il sito dedicato al progetto:<br />

www.coopreti.it, che nei prossimi giorni<br />

sarà attivo e ha visto la partecipazione attiva<br />

di molte cooperative di lavoro interessate a<br />

stare nel percorso di rete. Le cooperative<br />

entro il prossimo mese saranno chiamate a<br />

formalizzare l’adesione ai progetti di rete<br />

mediante l’adesione alla manifestazione di<br />

interessi disponibile sul sito di CoopRETI a<br />

giorni.<br />

A Catanzaro seminario <strong>Legacoop</strong><br />

su riforma del lavoro<br />

La “Riforma del Lavoro”, è questo il tema<br />

affrontato nel Seminario nel Seminario organizzato<br />

da <strong>Legacoop</strong> Calabria e tenutosi<br />

a Catanzaro il 22 Febbraio.<br />

Al Seminario, riconosciuto dagli Ordini dei<br />

Consulenti del Lavoro e dei Dottori Commercialisti<br />

e degli Esperti Contabili per l’attribuzione<br />

dei crediti formativi, hanno<br />

partecipato numerosi amministratori di<br />

Cooperative e Consulenti, che hanno molto<br />

apprezzato l’iniziativa, visti i temi affrontati.<br />

Le relazioni sono state svolte dalla Dott.ssa<br />

Daniela Zannoni e dall’Avv. Monica Minguzzi<br />

della Federcoop “Nullo Baldini” di Ravenna.<br />

REGGIO EMILIA<br />

Il 14 marzo un seminario<br />

sulla crisi aziendale<br />

<strong>Legacoop</strong> Reggio Emilia organizza il 14<br />

marzo 2013, in collaborazione con Deloitte<br />

& Touche spa e Studio Legale Associato Deloitte,<br />

un seminario su “Crisi aziendale: i riflessi<br />

sul bilancio connessi alla continuità<br />

aziendale e i più diffusi strumenti alternativi<br />

alle procedure concorsuali liquidatorie”. L’iniziativa<br />

si terrà dalle 9:00 alle 13:00 presso la<br />

sala Valdo Magnani (<strong>Legacoop</strong>), in via Meuccio<br />

Ruini 74/d a Reggio Emilia. Relatori saranno<br />

Valeria Brambilla, socio di Deloitte &<br />

Touche spa, responsabile nazionale del settore<br />

manifatturiero di Deloitte, revisore contabile<br />

e Pietro Venerando, socio dello<br />

Studio Legale Associato Deloitte, avvocato.<br />

Dopo l’introduzione della presidente di <strong>Legacoop</strong><br />

Simona Caselli, Valeria Brambilla<br />

parlerà di crisi aziendale: i riflessi sul bilancio<br />

connessi alla continuità aziendale; la definizione<br />

di continuità aziendale nel Codice civile<br />

e nei principi contabili; gli indicatori<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

17<br />

finanziari e gestionali di rischio di continuità<br />

aziendale; riflessi delle situazioni di crisi sulla<br />

valutazione delle singole poste di bilancio;<br />

l’informativa da fornire in nota integrativa e<br />

nella relazione di gestione nelle situazioni di<br />

crisi secondo il Codice Civile e la dottrina;<br />

principio contabile OIC 6“Ristrutturazione del<br />

debito e informativa di bilancio»”: ambito di<br />

applicazione, la diverse tipologie di ristrutturazione<br />

finanziaria e la loro contabilizzazione,<br />

il trattamento contabile dei costi connessi alla<br />

ristrutturazione. Seguirà la relazione di Pietro<br />

Venerando sui più diffusi strumenti alternativi<br />

alle procedure concorsuali liquidatorie: inquadramento<br />

del concordato preventivo (i<br />

presupposti, il piano, la domanda e l’attestazione<br />

dell’esperto, i creditori e le classi, crediti<br />

in prededuzione, in privilegio e chirografi);<br />

le novità introdotte dal D.L. 83/2012 in merito<br />

al concordato preventivo (Il contenuto<br />

“minimo” del piano, la finanza-ponte, lo scioglimento<br />

dei contratti pendenti, il mutamento<br />

delle condizioni di fattibilità del piano); la<br />

creazione di nuove tipologie di concordato<br />

preventivo (la domanda di concordato “con<br />

riserva”, il concordato con continuità aziendale);<br />

il piano di risanamento dell’esposizione<br />

debitoria: art 67 della Legge fallimentare; accordi<br />

di ristrutturazione dei debiti: art 182 bis<br />

della Legge Fallimentare.<br />

REGGIO EMILIA<br />

Le aziende confiscate alla mafia<br />

sono un bene di tutti<br />

Prosegue l’iniziativa di raccolta firme per<br />

una proposta di legge per l’emersione alla<br />

legalità e la tutela dei lavoratori delle<br />

aziende confiscate alla criminalità organizzata<br />

(“Io riattivo il lavoro”). L’iniziativa è promossa<br />

promossa da Cgil, Libera, <strong>Legacoop</strong>,<br />

Arci,Acli, SOS Impresa,Avviso Pubblico, Pio<br />

La Torre Onlus, Federconsumatori, Anpi,<br />

Uisp e Auser provinciali.<br />

La raccolta firme prosegue con successo<br />

anche in diverse cooperative aderenti a <strong>Legacoop</strong>.<br />

Hanno già firmato molti dei componenti<br />

della Direzione di <strong>Legacoop</strong> Reggio<br />

Emilia, i consigli di amministrazione delle<br />

cooperative Coopselios, Lo Stradello Coopservice,<br />

ARS/ Archeosistemi, i lavoratori del<br />

Consorzio Quarantacinque.<br />

Numerose firme sono stata raccolte nel<br />

corso dell’assemblea dei soci di Transcoop<br />

e durante le assemblee separate di Coopselios<br />

in Li-guria e a Reggio Emilia.Ad oggi<br />

nelle cooperative associate sono già state<br />

superate le 400 firme.<br />

<strong>Legacoop</strong> ha riunito il “Tavolo<br />

per l’internazionalizzazione”<br />

Si è riunito presso <strong>Legacoop</strong> Reggio Emilia<br />

il tavolo dedicato ai percorsi di internazionalizzazione<br />

delle cooperative associate. “Il<br />

progetto – spiega Matteo Pellegrini, responsabile<br />

dell’Ufficio internazionalizzazione<br />

di <strong>Legacoop</strong> – trae origine dall’impellente<br />

necessità di garantire al mondo della cooperazione<br />

nuovi percorsi di sviluppo e di<br />

crescita, resi ormai inevitabili da una domanda<br />

interna in continua stagnazione.<br />

L’obiettivo dichiarato del tavolo è quello di<br />

consentire alle cooperative di confrontarsi<br />

attivamente su tematiche essenziali per il<br />

proprio disegno strategico, di individuare<br />

possibili sinergie, di instaurare forme di collaborazione<br />

stabili per la penetrazione commerciale<br />

in nuovi mercati. La capacità di<br />

operare in ottica sistemica, di sfruttare la<br />

messa in rete di eccellenze e competenze,<br />

la condivisione puntuale dell’informazione<br />

e delle opportunità, devono rappresentare<br />

fattori imprescindibili da perseguire per lo<br />

sviluppo di questo percorso congiunto”.<br />

L’incontro, intitolato “Kickoff Meeting” proprio<br />

per evidenziare la volontà di costituire<br />

un punto di partenza a cui garantire un seguito<br />

proficuo per le aziende, ha visto la<br />

partecipazione di numerose cooperative del<br />

territorio reggiano (e non), di ogni dimensioni<br />

e di svariati settori, sintomo inequivocabile<br />

dell’importanza e dell’attualità delle<br />

tematiche trattate. In particolare hanno<br />

preso parte ai lavori Unieco, Cmb, Tecton,<br />

Coopsette, Cmr Edile, Cooperativa Architetti<br />

Ingegneri Progettazione, Cormo, Cir-Food,<br />

Coopservice, Riunite & Civ, Greslab, Archeosistemi,<br />

Manta, Re-Search, Compagnia<br />

delle Misure, Lattemilia.<br />

“La volontà di <strong>Legacoop</strong> – spiega la presidente<br />

di <strong>Legacoop</strong> Simona Caselli – dopo<br />

la costituzione di un apposito ufficio affidato<br />

a Matteo Pellegrini – è di trasformare questo<br />

appuntamento in una consuetudine,<br />

modellando l’organizzazione dei lavori sulla<br />

base delle esigenze espresse dalle singole<br />

cooperative. I percorsi di internazionalizzazione,<br />

e con essi quelli di innovazione, non<br />

appaiono più come una possibilità per la realtà<br />

imprenditoriale italiana, ma come<br />

un’impellente necessità da presidiare nell’ottica<br />

del mantenimento di un ruolo di prim’ordine<br />

sullo scenario globale”.<br />

“In un simile scenario – conclude Pellegrini<br />

– <strong>Legacoop</strong> ritiene indispensabile accompagnare<br />

le proprie associate lungo un cammino<br />

difficile, i cui risultati appaiono<br />

inevitabilmente parametrati ad un orizzonte<br />

temporale di medio-lungo termine, ma la<br />

cui importanza strategica risulta evidente<br />

per garantire alle nuove generazioni di cooperatori<br />

un futuro all’insegna di nuova prosperità,<br />

coesione sociale, sviluppo.”<br />

MODENA<br />

Lauro Lugli: “Drammatici i dati<br />

sulla disoccupazione di Istat”<br />

“Drammatici i dati sulla disoccupazione diffusi<br />

il 1° marzo da Istat; indispensabile una<br />

reazione immediata”<br />

Questo il commento di Lauro Lugli, presidente<br />

di <strong>Legacoop</strong> Modena, in merito ai dati<br />

sul mercato del lavoro diffusi da Istat: “I dati<br />

forniti oggi dall’Istat, che non esito a definire<br />

tragici, dimostrano una volta di più che il<br />

mercato del lavoro versa in uno stato<br />

d’emergenza che non può aspettare settimane<br />

o addirittura mesi per essere affrontato.<br />

Bisogna agire subito, mettere<br />

immediatamente in campo politiche efficaci<br />

che frenino questa corsa inarrestabile della<br />

disoccupazione (+ 554 mila disoccupati su<br />

base annua, pari al +22,7%, e di questi ben<br />

1<strong>10</strong> mila in più rispetto al mese di dicembre),<br />

restituendo al nostro Paese prospettive<br />

e opportunità.<br />

Il 38,7% di giovani disoccupati - al Sud la<br />

percentuale supera il 50 per cento – è un<br />

dato inaccettabile: siamo i peggiori in Europa,<br />

come rileva Eurostat, secondi solo alla Spagna.<br />

E’ una maglia nera che non intendiamo<br />

vestire, e consideriamo non più tollerabile la<br />

mancanza di misure adeguate per arginare<br />

questa situazione e far ripartire il Paese.<br />

Anche in provincia di Modena,analogamente<br />

a quanto avviene su scala nazionale, sono in<br />

sensibile crescita i lavoratori disoccupati, gli<br />

inoccupati, e gli occupati con rapporti precari;<br />

e se le previsioni dicono che il dramma<br />

del terremoto potrebbe portare, nella fase di<br />

ricostruzione, ad una lieve ripresa per il set-<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

18<br />

tore dell’edilizia – fra i più colpiti a livello nazionale<br />

– il rischio è che tante imprese non<br />

ci arrivino proprio, alla fase di ricostruzione!<br />

Per questo consideriamo quella consegnataci<br />

da Istat “l’ultima chiamata” per le forze<br />

politiche tutte, che devono assumersi oggi<br />

stesso la responsabilità di mettere in piedi<br />

un Governo capace di cambiare radicalmente<br />

marcia, intervenendo in modo tempestivo<br />

ed efficace su quelli che il movimento<br />

cooperativo considera elementi vitali per la<br />

ripresa dell’economia, e quindi dell’occupazione:<br />

in primis, sblocco delle risorse della<br />

Pubblica Amministrazione, per far fronte a<br />

quella“montagna”di debiti nei confronti delle<br />

imprese che sono divenuti insostenibili, e che<br />

ne mettono a rischio la stessa sopravvivenza.<br />

Il lavoro riparte solo se riparte l’impresa.”<br />

NAPOLI<br />

Città della Scienza; l’incendio non<br />

ferma la cooperativa “Le Nuvole”<br />

Il mondo intero si è stretto attorno a Napoli.<br />

La risposta a quello che si è dimostrato essere,<br />

da subito, un atto vile e scellerato, l’incendio<br />

di Città della Scienza, è<br />

inequivocabile e corale : la cultura non si<br />

tocca, il riscatto di Napoli non può essere<br />

messo in discussione. Un messaggio che<br />

vuol essere chiaro e diretto,<br />

soprattutto per la politica che<br />

da anni, ormai, sta mortificando,<br />

anzi massacrando<br />

l’istruzione, la ricerca scientifica,<br />

la cultura in generale,<br />

considerandole un costo e<br />

non uno dei pochi sani investimenti<br />

di cui questo Paese ha bisogno per<br />

riprendere la via dello sviluppo e mantenere<br />

alto il livello di civiltà e di tutela della democrazia.<br />

La Cooperativa Le Nuvole, teatro stabile<br />

d’innovazione ragazzi, che si occupa di teatro,<br />

beni culturali, paesaggistici e museali e<br />

di scienza, dal 1996 presta la propria esperienza<br />

all’ambizioso progetto di Silvestrini,<br />

padre illuminato di Città della Scienza, per<br />

la realizzazione di un progetto di divulgazione<br />

della scienza tra i più giovani e giovanissimi,<br />

sperimentando in quel luogo<br />

magico sempre nuovi modelli didattici.<br />

Sono state Le Nuvole a portare, per la prima<br />

volta, il teatro in un luogo votato alla scienza<br />

nel 1997, con una mostra su Galileo Galilei<br />

e uno spettacolo teatrale tratto dal testo<br />

di Brecht. Il linguaggio teatrale che veicola<br />

la scienza e inventa nuove metodologie di<br />

comunicazione specifiche. Un lavoro lungo,<br />

meticoloso e attento, frutto della collaborazione<br />

e operatività di grandi professionalità.<br />

Una storia da raccontare e che affascina<br />

perché, da una parte, ci sono gli attori che<br />

fanno propri i risultati, ma anche gli esperimenti<br />

della scienza e, dall’altra, gli scienziati<br />

che adottano il linguaggio del teatro in<br />

un mix virtuoso che non confonde, ma appassiona<br />

grandi e piccini. Nel rogo è andata<br />

distrutta tutta l’attività, uffici compresi, relativa<br />

alla scienza. Il Teatro Galilei <strong>10</strong>4, ubicato<br />

nell’unico padiglione è rimasto illeso.<br />

Certo, si dovrà valutare, una volta tolti i sigilli<br />

per l’inchiesta in corso, l’agibilità dello<br />

stabile ma il fatto stesso che, in un quadro<br />

di desolante devastazione, proprio il teatro<br />

(e proprio a Napoli), sia rimasto in piedi,<br />

sembra in sé una risposta, una sorta di indicazione<br />

per chi dovrà ricostruire un luogo<br />

che era pensato per i giovani e per il futuro.<br />

La Cooperativa, passato lo sconforto della<br />

perdita, ha già ripreso le proprie attività appena<br />

ottenuto un ufficio di fortuna nella<br />

Città della Scienza detta ‘lato terra’, con la<br />

certezza di rimanere tutti uniti e di dare il<br />

proprio contributo anche per quei circa 50<br />

lavoratori della scienza che ora, momentaneamente,<br />

non hanno più un luogo fisico<br />

per le loro attività che però stanno già immaginando.<br />

Tanta, tantissima è stata la solidarietà<br />

che hanno ricevuto da ogni dove.<br />

La Presidente, Luciana Florio, tra l’altro,<br />

si è detta commossa per le parole che il<br />

Presidente Poletti le ha fatto giungere e rincuorata<br />

dalla vicinanza del movimento cooperativo<br />

tutto. Leggendo il comunicato che<br />

Le Nuvole hanno diramato il giorno successivo<br />

alla tragedia, per annunciare che lo<br />

spettacolo previsto per il prossimo fine settimana<br />

al Galileo <strong>10</strong>4 si sarebbe comunque<br />

svolto nella sala Newton di Città della<br />

Scienza, abbiamo pensato che non<br />

avremmo saputo trovare parole più giuste e<br />

più belle per esemplificare la forza, il coraggio<br />

e la passione di quelle scelte dalle<br />

Nuvole per dire al mondo che ci sono e<br />

guardano dritte al futuro.<br />

‘Dopo una lunga notte di fiamme i luoghi<br />

del Museo di Città della Scienza non esistono<br />

più. Resta solo il Teatro Galilei <strong>10</strong>4 ...<br />

E’ stato un colpo durissimo, che non meritiamo.<br />

Non solo noi, nemmeno i nostri colleghi<br />

di Città della Scienza, tanto meno la<br />

città di Napoli. Due sole certezze, oltre la tristezza:<br />

l’esigenza di ricominciare a lavorare<br />

subito e la consapevolezza di potercela fare.<br />

Lo dobbiamo a noi stessi, ai cittadini e a<br />

tutta la comunità scientifica e teatrale - nazionale<br />

e non - che in queste ore ci ha mostrato<br />

una sincera solidarietà’. Grazie<br />

Nuvole !<br />

Il Messaggio di Giuliano Poletti<br />

Cara Presidente, desidero esprimere a te,<br />

ai soci e a tutti i lavoratori della cooperativa<br />

lo sgomento e i nostri sentimenti di sincera<br />

solidarietà e di vicinanza per le conseguenze<br />

del disastroso incendio che ha distrutto<br />

la Città della Scienza, caso<br />

esemplare di recupero di aree industriali dismesse<br />

destinate ad attività culturali.<br />

Il dolore per il terribile danno inferto alla città<br />

di Napoli e, più in generale, alle attività culturali<br />

e di divulgazione scientifica dell’Italia,<br />

sarebbe ancora maggiore qualora venisse<br />

accertata la natura dolosa della catastrofe.<br />

La speranza è che la vostra attività, esempio<br />

di impegno culturale e sociale di un livello<br />

qualitativo così alto da meritare il<br />

riconoscimento formale delle istituzioni,<br />

possa riprendere al più presto per consentirvi<br />

di contribuire ancora alla crescita civile<br />

del Paese.<br />

BARI<br />

Tempi e diritti delle donne<br />

nei reparti pediatrici<br />

Raccontare la vita quotidiana di una madre<br />

che accudisce un figlio in un reparto pediatrico,<br />

capirne bisogni e necessità, anche rispetto<br />

alle difficoltà di conciliare vita privata,<br />

sociale, lavorativa.<br />

Nel Centro Polifunzionale per i Servizi Integrati<br />

«Futura» di Bari, l’8 marzo 2013, alle ore<br />

9.30,saranno presentati,all’interno di un seminario<br />

aperto agli operatori del settore socio<br />

sanitario, i risultati della ricerca qualitativa su<br />

storie di donne-madri con figli ospedalizzati.<br />

Sono venti le storie di donne e madri della<br />

città di Bari, raccolte da due operatrici Gina<br />

Depalma e Alessandra Positano, impegnate<br />

in attività artistiche e culturali all’interno<br />

degli ospedali pediatrici baresi,coordinate dal<br />

presidente della cooperativa Progetto Città,<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Territori<br />

19<br />

Andrea Mori.<br />

Per l’occasione,saranno presenti l’assessore<br />

al welfare del Comune di Bari,LudovicoAbbaticchio,<br />

il presidente e la vicepresidente<br />

di <strong>Legacoop</strong> Puglia, Carmelo Rollo e Annamaria<br />

Ricci, insieme alla responsabile<br />

della Commissione Pari Opportunità e Politiche<br />

di genere della Lega delle cooperative<br />

pugliesi,Flora Colamussi,e la coordinatrice<br />

di progetto di Confcooperative Puglia, Elisabetta<br />

Casizzi.<br />

In serata, alle ore 19.00, sempre nella sede<br />

del centro «Futura», l’attrice teatrale, Ketty<br />

Volpe, con una rappresentazione scenica,<br />

darà voce ed emozioni alle donne intervistate.<br />

L’iniziativa rientra nel Progetto “Patto sociale<br />

di genere della città-Bari, promosso da <strong>Legacoop</strong><br />

Puglia con la Commissione Pari Opportunità<br />

e Politiche di Genere, soggetto<br />

capofila in Ats con Confcooperative Puglia,<br />

Aiecs e Cirpas.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese<br />

20<br />

>> CMC<br />

>> Unieco<br />

>> Coopservice<br />

>> CESVIP<br />

>> PAC 2000A Conad<br />

>> Euricse<br />

>> Fondazione Unipolis<br />

>> CNS<br />

>> Cadiai<br />

>> Gesin<br />

>> Unicoop Firenze<br />

>> Coomarpesca<br />

>> La Terra e il Cielo<br />

>> IVV<br />

>> Cooperativa Bertani<br />

>> Coop Sociale Partinverse<br />

>> <strong>Legacoop</strong><br />

CMC<br />

Nel triennio 2013-2015<br />

fatturato annuo oltre il miliardo<br />

L’assemblea dei soci ha approvato il budget<br />

2013 e il Piano 2013-2015; fatturato annuo<br />

previsto in crescita e costantemente posizionato<br />

oltre il miliardo di Euro.<br />

Nel 2012, CMC ha fatturato 895 milioni di<br />

euro, in linea con il risultato del 2011.<br />

Sostenuti da un portafoglio ordini di quasi tre<br />

miliardi di euro, i ricavi – oltre la metà dei<br />

quali (il 60% c.a.) da realizzare all’estero:<br />

Africa Australe, Estremo Oriente, Sud Mediterraneo,<br />

Balcani, Cile, USA – supereranno il<br />

miliardo di Euro già nel 2013 e, gradualmente,<br />

si posizioneranno attorno a 1,2 miliardi<br />

nell’ultimo anno del Piano.<br />

Nel triennio, il risultato economico ante imposte<br />

(18,0 milioni c.a. nel 2012), è previsto<br />

in misurata crescita: dai 18 milioni del 2013<br />

fino ai 18,4 milioni del 2015.<br />

La posizione finanziaria netta, pari a 1,3 volte<br />

il patrimonio netto, in progressiva riduzione<br />

nell’arco del Piano, è ritenuta positiva in termini<br />

sia assoluti che di confronto con le imprese<br />

leader del settore.<br />

“Dal 2008 a oggi – ha commentato l’Amministratore<br />

delegato, Dario Foschini – il settore<br />

domestico delle costruzioni si è ridotto<br />

del 40% con pesanti riflessi su imprese e occupazione.<br />

Grazie al rilevante portafoglio ordini<br />

e all’efficienza nella costruzione di grandi<br />

opere infrastrutturali, siamo riusciti a concludere<br />

anche il 2012 con volumi stabili, un risultato<br />

economico soddisfacente e la stabilità<br />

occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato<br />

la crisi con l’ingresso, in Italia, nelle<br />

concessioni autostradali ed espandendo le<br />

nostre attività all’estero, anche entrando in<br />

nuovi mercati: dopo gli USA, nel 2013, saremo<br />

presenti in Cile ed in India dove parteciperemo<br />

alla realizzazione di impianti<br />

idroelettrici.<br />

A fine 2012, il personale complessivamente<br />

occupato dal Gruppo CMC, in Italia e all’Estero,<br />

era di 7.814 unità contro le 7.161<br />

del 2011; i soci cooperatori erano 404 (+11<br />

sull’anno precedente).<br />

“Nonostante la crisi e il recente risultato elettorale<br />

che espone il paese a forti rischi di ingovernabilità,<br />

non rinunciamo - ha dichiarato<br />

il Presidente Massimo Matteucci – al nostro<br />

dovere di programmare il futuro della<br />

cooperativa, proponendoci di cogliere tutto<br />

ciò che il portafoglio acquisito, la presenza<br />

all’estero e le complessive capacità aziendali<br />

possono consentirci. D’altra parte, se Italia e<br />

UE arrancano tante altre economie, in molte<br />

delle quali siamo presenti, hanno interessanti<br />

programmi di investimento. Con queste prospettive,<br />

dedicheremo, nei prossimi anni,<br />

grande attenzione al rafforzamento dei<br />

gruppi dirigenti e delle ricorse professionali<br />

soprattutto di quelli impegnati all’estero.<br />

Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente<br />

di <strong>Legacoop</strong> Ravenna, Elio Gasperoni.<br />

UNIECO<br />

La metamorfosi oltre la crisi;<br />

portafoglio lavori a 1,5 miliardi<br />

L’assemblea dei soci di Unieco celebratasi a<br />

Reggio Emilia il 2 marzo scorso ha esaminato<br />

– esaurendo così gli argomenti all’ordine del<br />

giorno - il Budget relativo all’esercizio 2013<br />

ed il Piano Poliennale 2013/2016,presentati<br />

entrambi dal Presidente Mauro Casoli.<br />

Al termine dei lavori assembleari i soci di<br />

Unieco hanno ribadito la loro volontà di procedere<br />

ad un riassetto organizzativo della<br />

struttura operativa del gruppo (attivo da oltre<br />

1<strong>10</strong> anni), coerente con il mutato contesto di<br />

mercato.<br />

Secondo il contenuto del Piano Poliennale<br />

presentato e condiviso dai soci, nei prossimi<br />

quattro anni (ovvero nell’orizzonte temporale<br />

del Piano) il gruppo Unieco si concentrerà<br />

sulle attività legate ai lavori ferroviari (il CLF e<br />

le sue controllate da sole fatturano oltre <strong>10</strong>0<br />

milioni di euro e vantano un portafoglio lavori<br />

commesse che supera i 400 milioni,per oltre<br />

la metà all’estero); privilegerà lo sviluppo del<br />

settore ambientale (Unieco da oltre 30 anni<br />

opera nelle attività industriali legate all’ambiente<br />

con progetti e realizzazioni sia in Italia<br />

che all’estero dove sono possibili ulteriori<br />

espansioni); focalizzerà le sue attività nel settore<br />

delle costruzioni su progetti legati a<br />

grandi infrastrutture (il portafoglio lavori producibile<br />

prevalentemente nei prossimi due<br />

anni è di oltre 1 miliardo) e su concessioni<br />

autostradali; e infine, concentrerà le sue attività,<br />

quanto al settore laterizi, sulle produ-<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese 21<br />

zioni che hanno concrete opportunità di sviluppo<br />

(ovvero le fornaci di Fosdondo e Gral, i<br />

prefabbricati Ape e il cemento cellulare Airbeton).<br />

Secondo gli indici che emergono dal Piano<br />

Poliennale 2013/2016 presentato ai soci,alla<br />

fine dell’arco temporale cui esso si riferisce,<br />

Unieco, nel solco di quella attenzione all’innovazione<br />

che ha caratterizzato il Piano Poliennale<br />

2009/2012, confermerà il suo<br />

posizionamento tra le grandi imprese italiane<br />

di costruzione,bilanciando,tuttavia,la sua attività<br />

caratteristica, ancora naturalmente legata<br />

al mercato delle costruzioni e delle<br />

grandi opere infrastrutturali,con attività industriali,<br />

destinate ad utenze nazionali e straniere,<br />

connesse ai settori dell’ambiente e dei<br />

lavori ferroviari.<br />

Secondo il contenuto del Piano e sulla base di<br />

ragionevoli e prudenti assunzioni (si ricorda<br />

peraltro che a sostegno del proprio sviluppo<br />

Unieco può mettere in campo una patrimonializzazione<br />

superiore ai 290 milioni di euro),<br />

alla fine del periodo considerato, fatturato e<br />

redditività saranno in crescita rispetto ai livelli<br />

pre-crisi e, anche in virtù della dismissione di<br />

assets non strategici ed immobiliari, il rapporto<br />

debiti/equity si attesterà, alla fine del<br />

2016, intorno al 60% (valore quest’ultimo<br />

considerato ottimale dagli analisti finanziari).<br />

Nella elaborazione del proprio Piano Poliennale<br />

Unieco è stata assistita passo a passo<br />

da primari organismi esterni indipendenti che<br />

hanno validato le scelte strategiche del management<br />

ed il valore reale degli assets industriali<br />

ed immobiliari della società e del<br />

gruppo.<br />

Anche a giudizio dei soci, dunque, la strada<br />

tracciata con il Piano Poliennale 2013/2016<br />

è quella giusta, benché allo stato debbano<br />

ancora essere chiariti taluni aspetti, esterni<br />

ad Unieco, capaci di influenzare in modo più<br />

o meno virtuoso i termini temporali per il conseguimento<br />

degli obiettivi che la società si è<br />

data.<br />

Il Piano – che senza dubbio rappresenta un<br />

fondamentale strumento di programmazione<br />

dell’attività futura di Unieco – richiede infatti<br />

per la sua completa realizzazione, la condivisione<br />

e il sostegno in tempi rapidi del ceto<br />

bancario, il cui ruolo appare decisivo, soprattutto<br />

nell’esercizio in corso, per assicurare<br />

quei flussi di liquidità di cui Unieco necessita<br />

(per completare gli investimenti avviati e per<br />

consentire il mantenimento di corretti rapporti<br />

con i propri fornitori) e rispetto ai quali i fondamentali<br />

economici e patrimoniali della società<br />

e del suo gruppo costituiscono una<br />

sicura ed affidabile garanzia.<br />

A questo fine Unieco ha avviato con il ceto<br />

bancario un confronto serrato ormai da qualche<br />

mese, sui cui esiti ancora pendono incognite,<br />

anche dipendenti dalla attuale<br />

particolare congiuntura economica, che ove<br />

non fugate in breve termine potrebbero dimostrarsi<br />

capaci di indebolire la sostenibilità<br />

del Piano nella sua dinamica temporale.<br />

COOPSERVICE<br />

“Tutti per uno, uno per tutti”; un libro<br />

di racconti e testimonianze dei soci<br />

Sono racconti di lavoro in cooperativa, ma<br />

sono soprattutto storie di solidarietà e del<br />

fare insieme, valori universali della cooperazione.<br />

Sono storie di Coopservice.<br />

Il libro si intitola Tutti per uno, uno per tutti.<br />

Storie di vita e di lavoro in cooperativa, raccoglie<br />

i 38 elaborati (racconti e testimonianze)<br />

presentati al concorso di scrittura,<br />

rivolto ai soci e alle socie, promosso da Coopservice<br />

nel 2012, in occasione dell’Anno<br />

Internazionale della Cooperazione. Per favorire<br />

la partecipazione dei soci stranieri ancora<br />

in difficoltà con la lingua italiana era<br />

stata prevista una sezione riservata alla raccolta<br />

di testimonianze attraverso interviste.<br />

Obiettivo del concorso era quello di invitare i<br />

soci a mettere per iscritto ricordi e testimonianze<br />

di vita e di lavoro in cooperativa, con<br />

particolare riguardo alle situazioni in grado di<br />

mettere in luce il contributo dato da Coopservice<br />

alla soluzione di problemi di clienti o<br />

delle comunità nelle quali opera la cooperativa.<br />

“Dai racconti e dalle testimonianze – dichiara<br />

il presidente di Coopservice Roberto Olivi<br />

– emergono con forza i valori della cooperazione,<br />

che vanno non solo preservati ma fatti<br />

crescere con azioni concrete e comportamenti<br />

coerenti. Il lavoro in una cooperativa,<br />

ce lo insegnano questi racconti a partire da<br />

quello risultato vincitore, non è mai scevro<br />

dalla solidarietà. I soci restano tali anche<br />

dopo la fine dell’orario di lavoro, sono cooperatori<br />

sempre e lo dimostrano quelle<br />

splendide azioni di solidarietà di cui sono stati<br />

capaci, aiutando altri soci in momenti di<br />

grande difficoltà come l’alluvione in Liguria<br />

o il sisma in Emilia-Romagna.“Nessuno abbandona<br />

chi chiede aiuto”, c’è scritto in uno<br />

dei racconti ed è una delle frasi più emblematiche<br />

che condensa in poche parole<br />

quella propensione a cooperare e aiutare gli<br />

altri che è parte del Dna di ogni socio cooperatore.<br />

Una propensione che, naturalmente,<br />

si riflette all’interno di Coopservice,<br />

dove nessuno viene lasciato solo: sin dal<br />

primo giorno di lavoro,soprattutto se sei straniero<br />

e hai difficoltà con la lingua – conclude<br />

Olivi – c’è qualcuno che ti prende per mano<br />

e ti guida. Da questa realtà nascono nuovi<br />

buoni soci e socie, persone che apprezzano<br />

il lavorare assieme agli altri per costruire<br />

qualcosa di più grande. Sono loro la storia, il<br />

presente e il futuro di Coopservice”.<br />

Il volume sarà presentato sabato 9 marzo<br />

2013 alle ore 15:30, nella sala del Planisfero<br />

della biblioteca Panizzi, in via Farini 3, a Reggio<br />

Emilia. Alla presentazione interverranno:<br />

Simona Caselli, presidente di <strong>Legacoop</strong><br />

Reggio Emilia, Roberto Olivi, presidente di<br />

Coopservice, Giordano Gasparini, direttore<br />

della biblioteca Panizzi, Ferrante Trambaglio,<br />

giornalista. Letture di Alessandro Guidetti<br />

e Rosaria Cuomo del centro teatrale<br />

MaMiMò.<br />

La pubblicazione di Tutti per uno, uno per<br />

tutti è stata curata da Vladimiro Ferretti, responsabile<br />

della comunicazione di Coopservice<br />

e Ferrante Trambaglio.<br />

Il volume contiene un’appendice fotografica<br />

con una selezione di immagini scattate dai<br />

soci e presentate al concorso Coopservice, il<br />

lavoro, l’Italia, indetto in occasione della celebrazione<br />

dei 150 anni dell’Unità d’Italia,<br />

aperte a Reggio Emilia dal Presidente della<br />

Repubblica Giorgio Napolitano il 7 gennaio<br />

2011.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese 22<br />

CESVIP<br />

I “facilitatori al lavoro”:<br />

seminario alla “Manodori”<br />

L’11 marzo si terrà un seminario sul progetto<br />

“Facilitatori al lavoro”, approvato e finanziato<br />

dalla Provincia di Reggio Emilia, con<br />

risorse del Fondo Regionale Disabili. L’iniziativa<br />

si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00, nell’Aula<br />

Magna ‘Manodori’ dell’Università di<br />

Modena e Reggio Emilia, in viale Allegri 15.<br />

I facilitatori sociali sono persone che hanno<br />

vissuto un disturbo psichico o sociale e che,<br />

ormai in grado di gestire la malattia, dopo<br />

aver seguito un corso di formazione mettono<br />

a disposizione la propria esperienza in<br />

situazioni di accoglienza e sostegno come<br />

‘peer operator’.<br />

Il progetto, attivato e coordinato da Cesvip,<br />

l’Ente di formazione di <strong>Legacoop</strong>, si è avvalso<br />

della co-progettazione dell’Azienda<br />

Sanitaria Locale di Reggio Emilia e del Consorzio<br />

Oscar Romero.<br />

Durante il seminario verrà descritto il profilo<br />

professionale del facilitatore sociale ed inoltre<br />

tramite il racconto di alcune esperienze<br />

dirette, saranno rese evidenti le competenze<br />

professionali acquisite dai facilitatori<br />

e i possibili ulteriori ambiti di intervento che<br />

questi operatori potrebbero avere.<br />

A sottolineare la rilevanza della tematica, il<br />

seminario vedrà gli interventi dell’assessore<br />

provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi,<br />

del direttore del Dipartimento di Salute<br />

Mentale dell’ASL di Reggio Emilia Gaddomaria<br />

Grassi, dell’assessore del Comune<br />

di Reggio Emilia alle Politiche Sociali Matteo<br />

Sassi, nonché l’intervento di Paolo<br />

Tranchina, psicologo analista e direttore<br />

della Rivista ‘I Fogli d’Informazione’.<br />

PAC 2000A CONAD<br />

Il fatturato cresce dell’8,7%;<br />

380 nuovi posti nel 2013<br />

Nonostante le tendenze recessive dell’economia<br />

del Lazio siano proseguite nel corso<br />

del 2012, con l’ulteriore rallentamento degli<br />

investimenti delle imprese e la debolezza<br />

sempre più cronica dei consumi delle famiglie,<br />

PAC 2000A Conad chiude il 2012 con<br />

un fatturato di 1,1 miliardi di euro, in crescita<br />

dell’8,7 per cento rispetto all’anno<br />

precedente.<br />

Nel Lazio il gruppo opera con 404 punti di<br />

vendita (2 E.Leclerc Conad, 18 Conad Superstore,<br />

122 Conad, 53 Conad City, 111<br />

Margherita e 98 discount Todis) per una superficie<br />

di 246.036 mila mq (+13,9 per<br />

cento) e 5.495 addetti (+6,6 per cento rispetto<br />

al 2011).<br />

Le vendite sono aumentate, a rete omogenea,<br />

dell’1,3 per cento, mentre quelle dei<br />

prodotti a marchio hanno raggiunto un valore<br />

del 21,2 per cento.<br />

La leadership di Conad nel Lazio si è rafforzata:<br />

la quota di mercato che è cresciuta<br />

dello 0,3 per cento rispetto al 2011, attestandosi<br />

al 22 per cento e confermando<br />

Conad insegna leader della grande distribuzione<br />

nella regione. Anche nel Lazio i<br />

consumi hanno rallentato, riducendosi in<br />

termini reali, e la spesa per i prodotti alimentari<br />

è diminuita di oltre il 5 per cento rispetto<br />

al 2011. La crisi ha modificato le<br />

abitudini di consumo: si compera più pasta<br />

e uova, meno pesce e carne (ma più pollame<br />

della carne rossa), meno vino e meno<br />

frutta. Cresce invece la tendenza a scegliere<br />

prodotti locali, frutta e verdure di stagione,<br />

preferendo però l’acquisto diretto dal produttore.<br />

Per far fronte alla difficile situazione economica,<br />

PAC 2000A Conad ha ulteriormente<br />

potenziato le proprie iniziative per sostenere<br />

il potere d’acquisto delle famiglie: nel 2012<br />

ha attivato 51 momenti promozionali<br />

che hanno consentito di proporre offerte in<br />

tutti i 365 giorni dell’anno, incidendo per il<br />

32 per cento sul fatturato del gruppo.<br />

“Abbiamo ottenuto un buon risultato economico,<br />

che ha avuto importanti ricadute<br />

anche sulle economie dei territori in cui<br />

operiamo con le insegne Conad”, dichiara il<br />

direttore generale di PAC 2000A Conad<br />

Danilo Toppetti. “Affrontiamo la difficile<br />

congiuntura economica investendo su ciò<br />

che sappiamo fare meglio, sulla marca<br />

Conad e sui nostri soci imprenditori, ai quali<br />

mettiamo a disposizione tutti gli strumenti<br />

più innovativi per fare nuovo sviluppo e dare<br />

risposta ad un numero crescente di famiglie<br />

che è ormai costretta a tagliare anche<br />

sulla spesa quotidiana. Abbiamo in programma<br />

investimenti per oltre 40 milioni di<br />

euro, che produrranno ricadute sulle stremate<br />

economie locali e saranno di aiuto per<br />

moltissime famiglie. Il nostro auspicio, tuttavia,<br />

è che si metta, finalmente, mano con<br />

maggior coraggio e decisione alla liberalizzazione<br />

del mercato, una strada facilmente<br />

praticabile per ridare fiato all’economia e<br />

sostenere la ripresa dei consumi”.<br />

Nel Lazio, assieme ai 676 fornitori di<br />

merci e servizi PAC 2000A Conad ha sviluppato<br />

nel 2012 un fatturato di 443,3 milioni<br />

euro, con una ricaduta positiva<br />

sull’economia locale resa possibile dalla<br />

collaborazione con tante aziende del territorio<br />

e dal buon rapporto con le istituzioni<br />

locali.<br />

Le produzioni agroalimentari di eccellenza<br />

regionali, presenti nei marchi Sapori&Dintorni<br />

Conad e Creazioni d’Italia, sono distribuite<br />

nel resto d’Italia e nei mercati<br />

europei attraverso i partner di Coopernic, la<br />

prima cooperativa in Europa fondata dalle<br />

catene Conad (Italia), Colruyt (Belgio), Coop<br />

Suisse (Svizzera), E. Leclerc (Francia) e<br />

Rewe (Germania).<br />

Per lo sviluppo e il consolidamento della<br />

quota di mercato nel Lazio, PAC 2000A<br />

Conad ha in programma investimenti per<br />

42,5 milioni di euro, destinati a dare occupazione<br />

a 380 persone e sviluppare<br />

nuovo fatturato per circa 94 milioni di<br />

euro.<br />

C’è poi un tema particolarmente “caldo” nel<br />

Lazio: il valore dei buoni pasto nella rete di<br />

vendita.Visto che il loro costo per il punto di<br />

vendita è progressivamente aumentato dal<br />

6-6,5 per cento del 2009 ad oltre il <strong>10</strong> per<br />

cento del 2012 Ð con punte anche del 12<br />

per cento Ð è comprensibile come l’aggravio<br />

si sia fatto insostenibile. “Nel Lazio l’incidenza<br />

dei buoni pasto è altissima, in<br />

particolare a Roma dove il socio imprenditore<br />

è più condizionato nel doverli accettare<br />

in un’ottica di servizio al cliente”, afferma il<br />

presidente di PAC 2000A Conad Claudio<br />

Alibrandi. “Ci sono soci che non li accettano<br />

più, pur rinunciando al fatturato, considerando<br />

che la redditività è sempre più<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese<br />

23<br />

bassa a fronte di una gestione spesso rischiosa<br />

– con buoni falsi, buoni che vanno<br />

persi, ritardi nei pagamenti... – e comunque<br />

certamente impegnativa. Non tutti sono<br />

in grado di reggerne l’onere e li accetta solo<br />

chi è costretto, perché nel proprio bacino<br />

d’utenza primario i buoni pasto sono una risorsa<br />

importante per i clienti, nella speranza<br />

di mantenere la fedeltà delle famiglie all’insegna<br />

e integrare le vendite oltre il buono<br />

pasto”.<br />

La solidarietà è un capitolo sempre più importante<br />

in PAC 2000A Conad. Nel 2012 la<br />

cooperativa ha investito 795 mila euro in<br />

attività solidaristiche sul territorio attraverso<br />

i propri soci imprenditori. Di particolare rilievo<br />

l’iniziativa con la Comunità di Sant’Egidio<br />

Ð con cui la cooperativa ha attivato<br />

da anni una collaborazione attraverso i discount<br />

Todis Ð, anch’essa al centro della<br />

nuova iniziativa nazionale Bassi e Fissi<br />

che, fino alla fine di giugno 2013, mette a<br />

disposizione delle persone indigenti mille<br />

panieri con 21 prodotti Conad di uso<br />

quotidiano indicati dalla Comunità stessa:<br />

dai latticini al pane, dalle conserve (passata<br />

di pomodoro, tonno...) alla pasta, dagli affettati<br />

ai prodotti per l’igiene personale.<br />

Il gruppo PAC 2000A Conad nel 2012<br />

I dati relativi al Lazio confermano il buon andamento<br />

generale e la solidità del gruppo<br />

PAC 2000A Conad in tutte le regioni in cui<br />

opera: 2,4 miliardi di euro di fatturato<br />

(+8,5 per cento rispetto al 2011), 956 soci,<br />

13.472 addetti (+2,7 per cento rispetto al<br />

2011) e quote di mercato che lo vedono<br />

leader in Umbria (25 per cento), Calabria<br />

(17,4 per cento) e al secondo posto in<br />

Campania (15,7 per cento).<br />

La cooperativa opera con 1.185 punti di<br />

vendita (6 E.Leclerc Conad, 49 Conad Superstore,<br />

371 Conad, 207 Conad City, 343<br />

Margherita, 178 discount Todis e 31 altri diversi<br />

negozi), per una superficie complessiva<br />

di 596.812 mq (+8,2 per cento<br />

rispetto al 2011).<br />

Il patrimonio netto ammonta a 340 milioni<br />

di euro.<br />

Le vendite, a rete omogenea, sono cresciute<br />

del 1,36 per cento rispetto al 2011<br />

e l’incidenza delle promozioni Ð attive in<br />

tutti i giorni dell’anno Ð è salita al 33 per<br />

cento. Nel 2012 PAC 2000A Conad ha<br />

sottoscritto accordi con 1.940 fornitori di<br />

merci e servizi sviluppando un fatturato di<br />

966 milioni di euro.<br />

Sul fronte dell’innovazione di servizio, la<br />

cooperativa ha in funzione 4 parafarmacie<br />

negli ipermercati E.Leclerc Conad di Terni,<br />

Viterbo,Trentola Ducenta (Caserta) e Benevento,<br />

che garantiscono un risparmio tra il<br />

15 e il 40 per cento sul prezzo di farmaci<br />

senza ricetta medica e parafarmaci, 4 distributori<br />

di carburanti Conad Trentola Ducenta<br />

(Caserta), Pagani (Salerno), Castel del<br />

Piano (Perugia) e Lauria (Potenza), che<br />

hanno permesso agli automobilisti di risparmiare<br />

4,3 milioni di euro, e un corner<br />

Ottico E.Leclerc Conad nell’iper di Viterbo.<br />

Con gli investimenti messi in cantiere per il<br />

2013 la cooperativa stima che l’incremento<br />

del fatturato supererà i 150 milioni di<br />

euro.<br />

EURICSE<br />

L’offerta formativa per le imprese<br />

cooperative e sociali<br />

A fronte dei mutamenti epocali in atto, è necessario<br />

che le imprese cooperative assumano<br />

una posizione più centrale nei sistemi<br />

economici e sociali. Chi gestisce e governa<br />

queste imprese è chiamato ad affrontare<br />

una grande sfida: accrescere le proprie<br />

competenze per accompagnare una nuova<br />

fase di sviluppo della sua organizzazione e<br />

del territorio in cui opera. Questo è anche<br />

l’obiettivo dell’offerta formativa di Euricse<br />

per il 2013. L’esperienza, l’attenzione,<br />

l’ascolto e la continua ricerca dei metodi e<br />

degli strumenti di apprendimento innovativi<br />

che meglio si adattano alle particolarità e<br />

specificità delle cooperative e delle imprese<br />

sociali caratterizzano i percorsi formativi per<br />

i quali sono aperte le iscrizioni e che partiranno<br />

nei prossimi mesi:“Executive.coop“,<br />

“L’innovazione nelle imprese cooperative<br />

e sociali“ e “La leadership nell’impresa<br />

cooperativa e sociale“.<br />

Executive.coop<br />

maggio-dicembre 2013<br />

Trento | Bruxelles | Roma | Bologna<br />

| Firenze<br />

Sono aperte le iscrizioni al corso Executive.coop,<br />

organizzato da Euricse, rivolto<br />

ai dirigenti cooperativi che<br />

vogliono ampliare e approfondire le<br />

competenze professionali e manageriali<br />

sui temi più importanti e strategici per la<br />

specializzazione nella gestione di un’impresa<br />

cooperativa.<br />

È previsto il coinvolgimento dei maggiori<br />

esperti nazionali, sia docenti<br />

che imprenditori in tema di cooperazione,<br />

con l’obiettivo di trasferire la conoscenza<br />

teorica in pratiche<br />

imprenditoriali.<br />

Il corso prevede un numero massimo di<br />

25 iscritti, selezionati sulla base del CV.<br />

È possibile iscriversi online direttamente<br />

sul sito<br />

Per informazioni<br />

Scarica la brochure<br />

Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013<br />

L’innovazione nelle imprese cooperative<br />

e sociali<br />

aprile - giugno 2013<br />

Trento | Firenze | Venezia | Brescia<br />

| Bertinoro<br />

Sono aperte le iscrizioni al corso di alta<br />

formazione “L’innovazione nelle imprese<br />

cooperative e sociali” rivolto ai<br />

Dirigenti di imprese sociali e cooperative<br />

da tutto il territorio nazionale. Più<br />

di 50 imprenditori sociali e cooperativi<br />

hanno partecipato alle prime due<br />

edizioni del corso che si sono concluse<br />

con ottimi risultati. La terza edizione è<br />

organizzata in sessioni di lavoro itineranti<br />

e si propone di fornire un quadro<br />

prospettico e soprattutto operativo per<br />

favorire lo sviluppo di strategie innovative<br />

per l’impresa cooperativa e sociale.<br />

Il corso è frutto della collaborazione fra<br />

Euricse e Aiccon, due fra i più importanti<br />

centri di ricerca sulla cooperazione<br />

e il non profit in Italia.<br />

È possibile iscriversi online direttamente<br />

sul sito<br />

Per informazioni<br />

Scarica la brochure<br />

Scadenza iscrizioni: 2 aprile 2013<br />

La leadership nell’impresa cooperativa<br />

e sociale<br />

maggio - novembre 2013<br />

Pieve di Soligo (TV) | Castelletto di<br />

Brenzone (VR)<br />

Sono aperte le iscrizioni al corso “La<br />

leadership nell’impresa cooperativa e<br />

sociale” rivolto alle figure professionali<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese<br />

24<br />

che hanno o avranno ruoli di responsabilità<br />

in consorzi e imprese cooperative<br />

e sociali, organizzazioni nonprofit a carattere<br />

produttivo e organizzazioni di<br />

rappresentanza e fondazioni. La leadership<br />

è un fenomeno complesso<br />

che unisce le indispensabili competenze<br />

tecniche e tecnologiche<br />

capacità di intuito, creatività, empatia<br />

affettiva, apertura di pensiero<br />

e di visioni, capacità di condivisione.<br />

Il corso si svolge in 4 incontri intensivi<br />

residenziali di due giornate e mezza da<br />

maggio a novembre. La didattica prevede<br />

la costituzione di un gruppo di apprendimento<br />

cooperativo d’aula, che<br />

renda possibile l’autoriflessione e l’autoanalisi,<br />

l’ascolto e il confronto reciproci,<br />

lo scambio di esperienze e la<br />

condivisione di percorsi di crescita personale<br />

in ambito professionale.<br />

Scarica il modulo di iscrizione<br />

Scarica la brochure<br />

Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013<br />

FONDAZIONE UNIPOLIS<br />

Aperto fino al <strong>10</strong> marzo<br />

il Future Music Contest<br />

C’è tempo fino al <strong>10</strong> marzo 2013 per iscriversi<br />

al Future Music<br />

Contest, l’iniziativa<br />

che vuole scoprire e<br />

dare spazio alle‘identità<br />

sonore in movimento’<br />

dove si<br />

incontrano culture, lingue e storie differenti,<br />

facendo emergere le musiche che meglio<br />

rappresentano l’evoluzione e la ricchezza<br />

culturale dell’Italia contemporanea, con<br />

un’attenzione particolare per la musica<br />

creata dai nuovi italiani. I musicisti con meno<br />

di 35 anni possono caricare i propri pezzi direttamente<br />

on-line sul sito www.futuremusicontest.it<br />

fino a quella data.<br />

Sono già un centinaio le richieste di iscrizione<br />

arrivate dall’apertura dell’iniziativa, diverse<br />

migliaia i voti espressi dagli utenti del web<br />

attraverso un’applicazione di facebook collegata<br />

al sito del contest. Ottimi risultati per<br />

la seconda edizione dell’iniziativa musicale<br />

promossa dalla Fondazione Unipolis nell’ambito<br />

del progetto ‘culturability’, con le<br />

partnership di COSPE – Cooperazione allo<br />

Sviluppo dei Paesi Emergenti, Estragon, Internazionale,<br />

MEI – Meeting degli Indipendenti,<br />

MTV New Generation, Musicalnews,<br />

Puglia Sounds e Urtovox.<br />

Fra i brani pervenuti e dichiarati ammissibili,<br />

gli ascoltatori sceglieranno i primi dieci pezzi<br />

che verranno inseriti in una compilation digitale<br />

prodotta e distribuita da Urtovox e saranno<br />

poi giudicati da una commissione<br />

composta da esperti, che selezionerà i primi<br />

tre brani. I solisti o gruppi finalisti parteciperanno<br />

a un grande concerto dal vivo insieme<br />

ai Radiodervish, in programma venerdì 12<br />

aprile all’Estragon Club di Bologna. Sul palco<br />

con loro, ci sarà anche una band della piattaforma<br />

MTV New Generation.<br />

La commissione di selezione del contest è<br />

composta da nomi importanti del mondo musicale<br />

e artistico italiano: Gino Castaldo -<br />

giornalista e critico musicale, Valerio Corzani<br />

- autore e conduttore radiofonico “Alza<br />

il volume” Radio Rai3, Pierpaolo Capovilla<br />

- musicistaTeatro degli Orrori,Luca De Gennaro<br />

- direttore artistico MTV, Jonathan<br />

Ferramola - responsabile progetti audiovisivi<br />

COSPE,Roberta Franceschinelli - progetti<br />

culturali Fondazione Unipolis, Roberto<br />

Franchini - giornalista, Paolo Fresu - musicista,<br />

Gian Paolo Giabini - giornalista e<br />

Fondatore di Lunatik, Paolo Naselli Flores<br />

- Urtovox Label&Promotion, Alberto Notarbartolo<br />

- vicedirettore di Internazionale,<br />

Pierfrancesco Pacoda - giornalista e saggista,<br />

curatore del contest, Giancarlo Passarella<br />

- Musicalnews, Lele Roveri -<br />

direttore artistico Estragon, Giordano Sangiorgi<br />

- MEI, Titti Santini - Responsabile di<br />

Ponderosa Music & Art, Mauro Valenti - direttore<br />

del festival Italia Wave.<br />

Per informazioni: Roberta Franceschinelli –<br />

roberta.franceschinelli@fondazioneunipolis.org<br />

CNS<br />

Menzione speciale al premio<br />

Quadrofedele 2012<br />

Un riconoscimento alla responsabilità sociale<br />

del Cns, illustrata anche attraverso l’ultimo<br />

volume di Bilancio di Sostenibilità, è<br />

stato attribuito da Airces, l’associazione italiana<br />

revisori contabili dell’economia sociale,<br />

che, nel corso dell’edizione 2012 del premio<br />

Quadrofedele, ha insignito il Consorzio<br />

con una menzione speciale proprio nella sezione<br />

Bilancio Sociale.<br />

Il premio Quadrofedele viene assegnato alle<br />

aziende cooperative sulla base di alcuni precisi<br />

parametri: i documenti di rendiconto sociale<br />

e d’esercizio devono essere<br />

contrassegnati da trasparenza, leggibilità e<br />

completezza, rappresentati attraverso una<br />

veste grafica piacevole ed efficace e valorizzati<br />

da una attenta strategia di comunicazione<br />

e presentazione ai soci. Un punto a<br />

favore del Consorzio nazionale servizi è stato<br />

rappresentato dalla verifica del proprio Bilancio<br />

affidata ad un organo terzo, Uniaudit<br />

nel caso specifico, che ha certificato l’osservanza<br />

degli standard stabiliti dal Gri Reporting<br />

Framework .<br />

La consegna del premio è avvenuta in occasione<br />

di una tavola rotonda dal titolo “I<br />

servizi per la conciliazione vita-lavoro” che<br />

si è svolta il 1 marzo scorso presso la sede<br />

del CCC, il Consorzio Cooperative Costruttori,<br />

a Bologna. All’iniziativa, moderata dal<br />

presidente della commissione Pari Opportunità<br />

di <strong>Legacoop</strong> nazionale, Dora Iacobelli,<br />

erano presenti tra gli altri Giuliano<br />

Poletti, presidente di <strong>Legacoop</strong> nazionale,<br />

la senatrice Rita Ghedini, Rita Finzi, presidente<br />

della commissione Pari Opportunità<br />

di <strong>Legacoop</strong> Emilia-Romagna, Franca Guglielmetti,<br />

presidente della Cadiai.<br />

CADIAI<br />

Menzione speciale nel premio<br />

QUADROFEDELE 2012<br />

La Cooperativa sociale CADIAI di Bologna<br />

anche quest’anno ha ricevuto la menzione<br />

speciale nel concorso QUADROFEDELE<br />

2012 indetto da AIRCES – Associazione Italiana<br />

revisori contabili dell’economia sociale<br />

– in collaborazione con Coopfond, per premiare<br />

i migliori bilanci delle cooperative aderenti<br />

a <strong>Legacoop</strong>.<br />

Il Premio Quadrofedele 2012, giunto alla<br />

quattordicesima edizione, ha selezionato, fra<br />

le cooperative aderenti a <strong>Legacoop</strong>, il miglior<br />

Bilancio Sociale e il miglior Bilancio di<br />

Esercizio riferiti all’anno 2011.<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese<br />

25<br />

CADIAI si era già aggiudicata questo premio<br />

nel 2007 e in altre cinque edizioni aveva ricevuto<br />

la menzione speciale mentre nel<br />

20<strong>10</strong> si era classificata prima nella categoria<br />

BEST che premia le cooperative con i migliori<br />

bilanci d’Esercizio e Sociale. Nel 2011<br />

aveva nuovamente vinto il primo premio per<br />

il miglior bilancio sociale.<br />

CADIAI - Dal 1974, la Cooperativa sociale<br />

si occupa a Bologna e provincia di Servizi<br />

sociali, sanitari ed educativi dall’infanzia alla<br />

terza età. Gestisce <strong>10</strong> residenze per anziani<br />

in condizioni di non autosufficienza, 5 centri<br />

diurni per anziani con autonomia limitata<br />

e offre assistenza domiciliare qualificata.<br />

Gestisce 24 nidi d’infanzia e promuove progetti<br />

d’integrazione scolastica per bambini<br />

e alunni disabili.Tra i servizi per i disabili gestisce<br />

5 strutture residenziali e 5 diurne e<br />

interventi a domicilio per conto dell’Azienda<br />

Usl. Oltre a promuovere una serie di laboratori<br />

protetti. La Cooperativa lavora con adolescenti<br />

che vivono situazioni di disagio<br />

psico fisico favorendo la socializzazione attraverso<br />

un supporto educativo costante. Dal<br />

1989, Cadiai opera anche nella Medicina<br />

del lavoro per garantire la Prevenzione e Sicurezza<br />

nei luoghi di lavoro.<br />

GESIN<br />

Premio Quadrofedele per il miglior<br />

bilancio sociale della categoria<br />

La cooperativa parmigiana Gesin vince il premio<br />

nazionale “Quadro Fedele 2012” per il<br />

miglior Bilancio Sociale della sua categoria,<br />

assegnato da Airces – Associazione Italiana<br />

Revisori Contabili dell’Economia Sociale – in<br />

collaborazione con Coopfond e <strong>Legacoop</strong>.Ha<br />

consegnato il premio alla vice presidente di<br />

Gesin Cristina Domenichini e al una delegazione<br />

di soci della cooperativa, il Presidente<br />

di <strong>Legacoop</strong> Nazionale Giuliano<br />

Poletti.<br />

“E’ un riconoscimento importante, che conferma<br />

la bontà delle scelte in cui la cooperativa<br />

sta investendo: la partecipazione, la<br />

trasparenza, il dialogo con gli stakeholder e,<br />

in particolare, con i soci”, ha dichiarato Cristina<br />

Domenichini, Vice Presidente di<br />

Gesin.<br />

Iniziative per la sicurezza sul lavoro, attività<br />

di formazione, certificazioni di qualità etica e<br />

di qualità ambientale, politiche per l’occupazione<br />

e iniziative di welfare aziendale a favore<br />

di soci e di dipendenti: sono questi<br />

alcuni dei parametri espressi dal Bilancio Sociale<br />

Gesin 2011, valutato dalla giuria sulla<br />

base di indicatori di trasparenza, di leggibilità,<br />

completezza e diffusione.<br />

Il premio QuadroFedele, insieme all’Oscar di<br />

bilancio di FerPi (Federazione Italiana Relazioni<br />

Pubbliche), è il più prestigioso riconoscimento<br />

assegnato ad una Cooperativa in<br />

materia di bilancio sociale.<br />

“Oggi la natura finanziaria di questa crisi ha<br />

appiattito la valutazione delle imprese al rating,<br />

cancellando il valore di criteri come la<br />

certificazione etica, l’applicazione della legge<br />

231, il bilancio sociale, i livelli occupazionali”,<br />

dichiara il Presidente del Gruppo Gesin Proges<br />

Antonio Costantino. “Il pericolo è non<br />

vedere che dietro questi valori c’è la qualità<br />

delle imprese e la qualità del mercato, e che<br />

senza attenzione a questi aspetti il mercato<br />

si degrada e le regole si indeboliscono. Le<br />

prime a perdere competitività rischiano di essere<br />

le imprese più attente e responsabili”.<br />

“Questo vale in particolare per noi cooperative<br />

– conclude Costantino –, che siamo imprese<br />

a tutti gli effetti, ma siamo imprese<br />

differenti,perché non nasciamo rivolte al profitto,<br />

ma al valore del lavoro”.<br />

UNICOOP FIRENZE<br />

C’è crisi, il super cambia look; meno<br />

pubblicità, più comunicazione<br />

Crescono le vendite del prodotto a marchio<br />

Coop e cambia anche la sua presentazione.<br />

L’accento si sposta sempre di più sulle sue<br />

caratteristiche: qualità, valori, benefici sulla<br />

salute e sull’ambiente<br />

I prodotti di marca perdono peso nel carrello<br />

della spesa, mentre aumentano quelli<br />

legati alle grandi insegne: +5,1% nel 2012.<br />

E a dimostrazione del fatto che la crisi sta<br />

creando una fascia di disagio economico<br />

sempre più diffusa, crescono anche i prodotti<br />

più a buon mercato, i cosiddetti “primi<br />

prezzi” (+5,6%), dove la ricerca del risparmio<br />

è la molla di acquisto praticamente<br />

esclusiva. Il trend è iniziato da alcuni anni,<br />

ma si è fatto molto più pronunciato nel<br />

2012.Tutte le catene della grande distribuzione<br />

corrono ai ripari: cambiano disposizione<br />

alle merci, politiche promozionali,<br />

modificano percorsi d’acquisto perfino.<br />

Anche Unicoop Firenze lo sta facendo. «In<br />

questo momento la fuga dai prodotti di<br />

marca, sta portando ad una crescita consistente<br />

delle vendite del nostro prodotto a<br />

marchio» dice Massimiliano Paviera, responsabile<br />

dei servizi al cliente di Unicoop<br />

Firenze.<br />

Il concetto con cui nasce il prodotto a marchio<br />

del resto è proprio questo: una qualità<br />

uguale, se non superiore, al prodotto leader<br />

di mercato, ad un prezzo decisamente<br />

inferiore. E dunque il prodotto a marchio<br />

Coop oggi viene non solo promosso in<br />

senso pubblicitario classico, ma è oggetto<br />

di vere politiche di comunicazione per metterne<br />

in evidenza valori, caratteristiche, benefici<br />

in termini di salute e di ambiente. Già,<br />

perché a parità di quantità con un suo omologo,<br />

il prodotto a marchio Coop, ha alle<br />

spalle un accurato studio sugli imballi e<br />

molti vincoli di carattere ecologico, tanto per<br />

fare un esempio.<br />

Fin qui il prodotto a marchio. Ma oggi nel<br />

carrello della spesa degli italiani entrano<br />

sempre più diffusamente anche i prodotti di<br />

primo prezzo. Quelli per cui l’attenzione è<br />

spostata soprattutto sul risparmio a tutti i<br />

costi. Queste tipologie di prodotti in molte<br />

insegne non godono di un trattamento precisamente<br />

esaltante. Stanno spesso nascosti<br />

e occupano timidamente solo gli<br />

ultimi scaffali, gli ultimi posti. «Noi stiamo<br />

lavorando anche su questo: ne curiamo<br />

l’esposizione, non li nascondiamo».<br />

È un’attenzione che cresce con il crescere<br />

di una fascia di famiglie sempre più in sofferenza<br />

dal punto di vista del reddito.<br />

«Stiamo cercando di costruire un focus sui<br />

primi prezzi che soddisfano bisogni primari,<br />

generi alimentari di prima necessità che<br />

aiutino anche questa tipologia di consumatore».<br />

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Imprese<br />

26<br />

COOMARPESCA<br />

“Saremo le sentinelle del porto<br />

di Fano; dragaggio resta priorità”<br />

“Saremo le sentinelle del porto”. E’ questo<br />

l’intento della Coomarpesca adesso che,<br />

come annunciato da Marina Group, “dopo<br />

nove anni, partiranno i lavori sull’area portuale<br />

compresa fra lo stabulario e il porto<br />

turistico. Un’area di 35 mila metri quadrati,<br />

abbandonata a se stessa e all’incuria per la<br />

quale avevamo chiesto, con una diffida, la<br />

revoca della concessione all’Amministrazione<br />

comunale”. “Guarda caso, proprio in<br />

questi giorni – hanno commentato, in una<br />

conferenza stampa, svoltasi il 28 febbraio,Gabriele<br />

Cioccolini e Marco Pezzolesi,<br />

presidente e direttore di<br />

Coomarpesca -, in cui ci siamo attivati per<br />

muovere questa situazione e, con il nostro<br />

impegno, per dare un’altra opportunità di<br />

crescita alla città creando occupazione, si<br />

dice che i lavori inizieranno in autunno.<br />

Siamo ben contenti che finalmente venga<br />

fatto quello che non è stato realizzato in<br />

nove anni!”. Pezzolesi e Cioccolini hanno<br />

confermato, quindi, che “il nostro compito<br />

adesso sarà quello di vigilare che i lavori<br />

all’interno di un’area, così preziosa per<br />

l’economia del porto e della città, vengano<br />

compiuti secondo il rispetto di tutte le leggi,<br />

sia dal punto di vista normativo sia procedurale.<br />

Faremo questo con una duplice necessità<br />

che emerge da questa vicenda: il<br />

rispetto delle regole e la tutela dei nostri<br />

pescatori associati”. A riguardo, Coomarpesca<br />

ha già chiesto al Comune di Fano<br />

l’accesso agli atti sulla delibera comunale<br />

del 14 febbraio per le opere da realizzare<br />

sulla concessione demaniale a Marina<br />

Group e sulle relative pratiche urbanistiche.<br />

La cooperativa ha anche confermato la diffida,<br />

già presentata il 29 gennaio all’Amministrazione<br />

comunale, per la revoca della<br />

stessa concessione visto che “la procedura<br />

seguita appare non conforme al principio<br />

generale di gestione ed utilizzo di bene demaniale”.<br />

L’accesso agli atti è stato però<br />

negato dal Comune di Fano perché, secondo<br />

l’Amministrazione comunale, la<br />

Coomarpesca non avrebbe più un interesse<br />

diretto sulla vicenda visto che, nel<br />

maggio 2005, ha firmato un accordo con lo<br />

stesso Comune e con le altre controparti in<br />

cui rinunciava ad ogni forma di rivalsa e al<br />

ricorso al Tribunale amministrativo regionale<br />

sulla questione della concessione. “In<br />

quell’accordo – hanno però ricordato Pezzolesi<br />

e Cioccolini -, si prevedeva che, alla<br />

costruzione delle strutture da parte di Marina<br />

Group, a noi venisse concesso l’uso<br />

dell’ex Stabulario. I tempi, entro il 2011,<br />

non sono stati rispettati ed è, quindi, più<br />

che mai un nostro legittimo interesse capire<br />

cosa stia succedendo. Per questo, con<br />

una lettera del 22 febbraio, abbiamo risposto<br />

in questi termini al Comune di Fano<br />

e abbiamo segnalato quanto sta accadendo<br />

alla procura della Repubblica e alla<br />

Corte dei Conti”. Coomarpesca ha anche<br />

sollecitato l’Amministrazione regionale, con<br />

una lettera al dirigente del Demanio marittimo,<br />

chiedendo “un intervento da parte<br />

della Regione Marche anche con riferimento<br />

all’inattività della concessionaria”. Il<br />

porto di Fano (Pu), ha sottolineato Simone<br />

Cecchettini, responsabile regionale di<br />

Lega Pesca Marche, “continua però a non<br />

essere transitabile e le imbarcazioni non<br />

possono passarvi in sicurezza. Questo<br />

blocca le attività della marineria e mette in<br />

pericolo gli equipaggi dei pescherecci provocando<br />

un danno enorme all’economia<br />

della città e della stessa marineria fanese”.<br />

In attesa che venga realizzata la cassa di<br />

colmata nel porto di Ancona, che dovrebbe<br />

essere completata entro l’anno e dove saranno<br />

stoccati in via definitiva anche i fanghi<br />

dragati nel porto fanese, ha aggiunto<br />

Pezzolesi,“rimane il problema di dove possano<br />

essere tenuti temporaneamente i 20-<br />

30 mila metri cubi ancora da dragare a<br />

Fano. Comunque, siamo stupiti di scoprire<br />

che sarebbe necessario dragare ancora, a<br />

Fano, 800 mila metri cubi di fanghi, una<br />

quantità ben superiore a tutta quella che si<br />

potrebbe escavare da tutti i porti marchigiani”.<br />

Nell’accordo di programma, ha ricordato<br />

Pezzolesi, “la quantità da dragare a Fano,<br />

nel complesso, ammonta a 70-80 mila<br />

metri cubi. Ci sembra, perciò, che ci si nasconda<br />

dietro i numeri per non ammettere<br />

un’inamovibilità durata nove anni. Ma noi<br />

siamo solo dei ‘molestatori’ anche se le nostre<br />

parole hanno ben poco peso rispetto<br />

all’evidenza dei fatti mancati”.<br />

LA TERRA E IL CIELO<br />

Ad Arcevia (AN) incontro<br />

con i parlamentari neo eletti<br />

La cooperativa agricola La Terra e il Cielo di<br />

Piticchio di Arcevia (An) organizza un confronto,<br />

venerdì 8 marzo alle 15 nella propria<br />

sede, con i parlamentari marchigiani<br />

appena eletti per discutere di “Agricoltura<br />

biologica, ambiente e una nuova economia”.<br />

All’incontro con i soci agricoltori,<br />

clienti e simpatizzanti parteciperanno gli<br />

onorevoli Paolo Petrini ed Emanuele Lodolini<br />

del Pd, il senatore Remigio Ceroni<br />

del Pdl, l’onorevole Lara Ricciatti di Sel,<br />

Gabriele Santarelli, candidato non eletto,<br />

per il Movimento 5 Stelle, e Lidio Rocchi<br />

con delega del senatore Riccardo Nencini<br />

del Psi. L’iniziativa nasce dall’esigenza di<br />

confrontarsi con i rappresentanti del territorio<br />

marchigiano che siederanno sugli<br />

scranni del Parlamento e del Senato su<br />

quello che rappresenta il mondo dell’agricoltura<br />

biologica. Un settore che, da oltre<br />

trent’anni, è stato spesso considerato come<br />

un fanalino di coda in ogni programma elettorale.<br />

Necessario, quindi, per la cooperativa<br />

La Terra e il Cielo, interrogarsi sui temi<br />

che riguardano l’ambiente e l’agricoltura<br />

biologica inseriti nel più ampio discorso di<br />

una nuova economia. Aprirà gli interventi il<br />

presidente della Terra e il Cielo, Bruno Sebastianelli.<br />

Seguirà il saluto del sindaco di<br />

Arcevia, Andrea Bomprezzi, e l’intervento<br />

del presidente Consorzio Marche Biologiche,<br />

Francesco Torriani.<br />

IVV<br />

Industria Vetraria Valdarnese<br />

entra nei social media<br />

L’IVV, fondata a San Giovanni Valdarno , nel<br />

cuore della Toscana, da un gruppo di maestri<br />

vetrai nel 1952, entra oggi nei social<br />

media, attraverso facebook, twitter, ecc.Nel<br />

corso degli anni IVV si è affermata tra i pro-<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese<br />

27<br />

tagonisti europei nella produzione del vetro<br />

soffiato e fatto a mano coniugando ricerca<br />

sulla materia, design, tecniche di tradizione<br />

artigiana e controllo dei processi per dar<br />

vita a oggetti che reinterpretano e rinnovano<br />

costantemente lo spazio e la tavola. Oggi<br />

IVV è un brand internazionale, presente da<br />

leader in Italia come in oltre 70 Paesi esteri<br />

e le sue creazioni sono nelle vetrine dei migliori<br />

punti vendita di ogni Paese in cui il<br />

brand è presente.<br />

www.facebook.com/ivvnet<br />

COOPERATIVA BERTANI<br />

Prosegue l’accoglienza<br />

dei profughi libici<br />

La Cooperativa Bertani di Buscoldo (Mantova)<br />

non abbandona i profughi. La struttura<br />

di via Giovanni XXIII proseguirà l’attività di<br />

accoglienza, formazione e ricerca del lavoro<br />

per i sei profughi ospitati nei suoi locali,<br />

anche dopo il 1° marzo, giorno in cui scade<br />

la convenzione che regola l’assistenza dei<br />

rifugiati libici. Nel corso dell’ultima riunione<br />

di coordinamento delle strutture ospitanti,<br />

che si è tenuta alcuni giorni fa in Prefettura,<br />

la Cooperativa Bertani e il Centro Arca di<br />

Ospitaletto, che accoglie dieci profughi,<br />

hanno chiesto e ottenuto da parte della Provincia<br />

la disponibilità a certificare la loro funzione<br />

nell’ambito delle politiche migratorie<br />

del nostro territorio. “Continueremo a svolgere<br />

alcuni servizi essenziali anche quando<br />

la convenzione non sarà più in vigore –<br />

spiega Carlo Grassi, presidente della Cooperativa<br />

Bertani – offriremo, a nostre spese,<br />

cibo e un posto dove dormire ai rifugiati finché<br />

non saranno in grado di uscire dalle<br />

strutture. La certificazione della Provincia ci<br />

garantisce una forma di tutela nel caso in<br />

cui vi fossero dei controlli da parte delle autorità.<br />

Del resto avevo già dichiarato nei<br />

giorni scorsi che non avrei lasciato i ragazzi<br />

in mezzo alla strada”. Grassi spera che si<br />

formi una cordata che coinvolga Comuni e<br />

associazioni per affrontare i problemi con<br />

più risorse a disposizione.<br />

“L’obiettivo è trovare soluzioni non precipitose<br />

per non sprecare ciò che è stato compiuto<br />

finora – sottolinea Grassi – i profughi<br />

hanno conseguito il diploma della scuola<br />

edili. Aspettiamo il mese di marzo e il bel<br />

tempo. Quando riprenderà l’attività del comparto<br />

edilizio, forse si presenterà anche<br />

qualche opportunità di lavoro per i nostri ragazzi”.<br />

COOP SOCIALE PARTINVERSE<br />

Progetto di creatività in carcere<br />

“L’Oro non Luccica” in vetrina<br />

Il progetto di creatività in carcere ideato da<br />

Partinverse presentato in una vetrina del<br />

centro storico di Mantova<br />

Partinverse Cooperativa Sociale Onlus, in<br />

collaborazione con il negozio Mollard Shoes<br />

di Mantova propone un piccolo momento di<br />

intrattenimento culturale, con letture tratte<br />

dal mondo femminile interpretate da Beatrice<br />

Pallone. L’appuntamento è per sabato<br />

9 marzo alle ore 18.30 presso lo storica<br />

boutique in via Verdi 35.<br />

L’evento è organizzato per sostenere il progetto<br />

L’Oro non Luccica, laboratorio di manualità<br />

creativa che coinvolge donne e<br />

uomini in stato di detenzione presso la Casa<br />

Circondariale di Mantova. Durante la giornata<br />

potranno essere acquistati i gioielli<br />

prodotti durante il laboratorio, che rimarranno<br />

esposti e disponibili nel negozio per<br />

qualche giorno.<br />

LEGACOOP<br />

Adesioni cooperative<br />

Pubblichiamo, di seguito, i nominativi delle<br />

cooperative per cui la Presidenza della Lega<br />

Nazionale delle Cooperative e Mutue ha deliberato<br />

l’adesione nelle riunioni del 17 gennaio<br />

e del 13 febbraio 2013.<br />

Presidenza del 17 gennaio 2013<br />

Trentino Alto Adige: Haus Der Solidaritat<br />

“Luis Litner”Onlus Soc.Coop.va (Bressanone<br />

-Bz); Gunu Service Soc. Coop.va (Bolzano)<br />

Friuli Venezia Giulia: Infermierudine<br />

Coop.va Sociale S.C. Tra Professionisti<br />

(Udine); A.Pro.La.Ca Soc. Coop.va Consortile<br />

Agricola (Codroipo -Ud); Sunservice Soc.<br />

Coop.va A.R.L. (Bagnaria Arsa -Ud); Arte E<br />

Libro Società Cooperativa Sociale Onlus<br />

(Udine); Maat Soc. Coop.va (Ronchi dei Legionari<br />

-Go)<br />

Veneto: Eiteam Società Cooperativa Sociale<br />

(S.Giustina -Bl); Trentino Pose Serramenti<br />

Soc. Coop.va (Verona)<br />

Emilia Romagna: Chloe Società Cooperativa<br />

(Pavullo nel Frignano -Mo); Brs Società<br />

Cooperativa a Responsabilità Limitata<br />

(Parma); Si Può Fare Società Cooperativa Sociale<br />

(Fornovo Di Taro -Pr); Ce.Svi.P. Impresa<br />

Società Cooperativa (Piacenza); C.A.E.P. Società<br />

Cooperativa (Piacenza); Gester - Società<br />

Cooperativa (Piacenza); Cmc Immobiliare Spa<br />

(Ravenna); Europe Società Cooperativa (Ravenna)<br />

Marche: Progetto Lavoro Soc.Coop.Sociale<br />

(Senigallia -An); Sociale “Il Filo Della Gioia”<br />

Comunita’ Educativa per Minori in AffidamentoTemporaneo<br />

(Pesaro);Area Soc.Coop.<br />

- Progetti per il Territorio (Ancona)<br />

Lazio:Bottega DeiTalenti Soc.Coop.Soc.(Viterbo);<br />

La Città Del Divertimento Coop.Sociale<br />

A R.L. (Sezze -Lt); Fbt Contractor Soc. Cooperativa<br />

(Roma); Sartoria Zeronove Soc.Cooperativa<br />

(Formia -Lt); Stavio Soc. Coop.va<br />

(Viterbo); Croce Airone Soc.Cooperativa (Latina);<br />

Js Trade Soc.Cooperativa (Roma); Fidipesca<br />

Italia Soc. Cooperativa (Roma)<br />

Campania: Coop. Edilizia San Giorgio Plus<br />

(Napoli)<br />

Sicilia: Cesame Soc. Coop.va (Catania); Allevatori<br />

Dei Nebrodi Soc.Coop.Agricola (Randazzo<br />

-Ct); Consorzio Sol.Co.S.C.S.(Catania)<br />

Presidenza del 13 febbraio 2013<br />

Emilia Romagna:Assicoop Romagna Futura<br />

S.R.L. (Ravenna); Immobiliare Grande<br />

Distribuzione S.P.A. (Ravenna); Cooperativa<br />

Sociale Laratatuia (Riccione -Rn); Fratelli Di<br />

Taglia Soc. Coop.va (Riccione -Rn); Mare.A<br />

Srl (Cattolica -Rn); Società Cooperativa<br />

Cooplam (Rimini)<br />

Toscana: Cooperativa di Grignano per la<br />

Cultura e la Ricreazione Soc. Coop.va A.R.L<br />

(Prato); Aurora Società Cooperativa (Prato);<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Imprese<br />

28<br />

Carmignanello Società Cooperativa A R.L.<br />

(Cantagallo -Po); Casa del Cinema di Prato<br />

Società Cooperativa (Prato); Circolo Culturale<br />

Ricreativo del Poggetto Soc. Coop. A<br />

R.L. (Poggio a Caiano -Po); Circolo Culturale<br />

Ricreativo di San Giusto Società<br />

Coop.va A.R.L (Prato); Circolo Ricreativo<br />

S.Andrea Iolo Società Cooperativa A R.L.<br />

(Prato); Cooperativa Arci Carraia Società<br />

Cooperativa A R.L. (Prato); Cooperativa Culturale<br />

di Sasseta Società Cooperativa (Vernio<br />

-Po); Cooperativa Edificatrice Podere di<br />

Trebialto (Prato); Cooperativa Edificatrice<br />

Domus 2007 Società Cooperativa (Prato);<br />

Cooperativa Edificatrice La Pineta (Prato);<br />

Cooperativa Mercatale Soc.Coop.va a r.l.<br />

(Vernio -Po); Cooperativa Viaccia Oggi Soc.<br />

Coop. a r.l. (Prato); Dedalus Soc. Coop.va<br />

Sociale a r.l. (Arezzo); Le Macine Società<br />

Coop.va a r.l. (Prato); Maggio 69 Società<br />

Coop.va a r.l. (Prato); Maliseti Società Cooperativa<br />

a r.l. (Prato); Pizzidimonte Soc.<br />

Coop. a r.l. (Prato); Rossi Giuseppe Società<br />

Coop.va a r.l. (Prato); Società Cooperativa<br />

Edificatrice Montalbano (Prato); Società<br />

Cooperativa per la Ricreazione lo Sport e la<br />

Cultura di S.Ippolito di Vernio Soc.Coop.a r.l.<br />

(Vernio -Po); The Gap Factory Società<br />

Coop.va (Firenze)<br />

Lazio: Società Cooperativa Lavoro 2012<br />

A.R.L. (Roma)<br />

Campania: Coop.va Sociale Onlus Centro<br />

Terapie Tirreno (Mondragone -Ce)<br />

Molise: General Service Società Cooperativa<br />

Sociale (Bojano -Cb); Proxima<br />

Soc.Coop.va Sociale (Pesche -Is); Pima<br />

Soc. Coop.va Sociale A.R.L. (Isernia); Soc.<br />

Coop.va Assistance (Castelmauro -Cb); Effe<br />

4 Società Cooperativa (Isernia)<br />

Primo piano <strong>Legacoop</strong> Settori Territori Imprese Sondaggio


Sondaggio<br />

29<br />

OSSERVATORIO SWG<br />

Pdl, il ruggito del leone porta<br />

a casa 6 punti<br />

Il Pdl perde più di 6 milioni di voti (nel 2008<br />

superava il 37%, oggi è al 21,6%), ma alla<br />

guida della coalizione di centro-destra ottiene<br />

il risultato politico sperato, sfiorando il<br />

successo alla Camera, conquistando regioni<br />

importanti (fra cui Puglia, Sicilia, Campania,<br />

Lombardia,Veneto) rendendo di fatto<br />

ingovernabile il Senato.<br />

La matrice di questo successo parziale ma<br />

significativo, sotto il profilo della contabilità<br />

elettorale rinvia in larga misura all’erosione<br />

di consensi subita dalla coalizione di centrosinistra<br />

e dal Pd in particolare.<br />

Vista da questa angolatura la ‘ridiscesa in<br />

campo’ di Silvio Berlusconi infatti, frutta<br />

circa 6 punti a partire da novembre quando<br />

nelle intenzioni di voto il Pdl tocca il 15%,<br />

ma non si concreta mai in un’autentica “rincorsa”:<br />

è la coalizione di centro-sinistra infatti<br />

a scendere ben al di sotto del suo<br />

potenziale fisiologico e di quello assegnatole<br />

dai sondaggi (da due a tre punti in<br />

meno delle attese).<br />

Da un punto di vista più squisitamente politico<br />

la risalita del Pdl, assume invece ben<br />

altra significatività. Essa infatti è l’esito di<br />

più fattori di cui Silvio Berlusconi riesce a<br />

farsi ancora una volta, sublime interprete.<br />

In primo luogo certifica l’inesistenza di uno<br />

spazio ‘moderato’ di centro, capace di essere<br />

effettivamente erosivo nei confronti del<br />

fronte di centrodestra: fu così nel 1994, è<br />

così oggi a quasi vent’anni di distanza.<br />

Berlusconi in campagna elettorale al solito<br />

lo intuisce e procede con determinazione a<br />

mobilitare la quota restante del proprio elettorato,<br />

puntando su messaggi e impronte<br />

di fortissima radicalità (antitedesca, velatamente<br />

anti-europea,‘particolaristica’ - dalla<br />

restituzione dell’Imu, alle tasse, ai condoni,<br />

etc).<br />

In secondo luogo segnala la permanenza<br />

del fattore anti-sinistra/anti-comunista,<br />

come paradigma di lettura prezioso per capire<br />

il comportamento di una parte estesa<br />

dell’elettorato italiano.<br />

Nuovamente Berlusconi, come già in passato,<br />

lo impugna con forza, puntando quindi<br />

sulle ‘permanenze’ piuttosto che sulle presunte<br />

discontinuità.<br />

Infine Berlusconi non abbandona toni, registri,<br />

lessico e linguaggio che ancora lo posizionano<br />

all’interno di un’area di<br />

‘meta-antipolitica’ e ancora una volta viene<br />

‘compreso’ da una parte del suo popolo.<br />

Tradizionalmente buona parte delle élite intellettuali<br />

e politiche italiane che ritenevano<br />

esauriti radicamento, posizionamento e linguaggio<br />

del leader del PDL, vengono smentite.<br />

In questo scenario, l’osservazione dell’elet-<br />

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Sondaggio<br />

30<br />

torato di centrodestra riserva alcune sorprese<br />

e alcune conferme. Il voto delle<br />

donne, ad esempio, si è concentrato sull’offerta<br />

tradizionale, con un sostanziale<br />

equilibrio tra i due poli, ma focalizzando l’attenzione<br />

sulle casalinghe – già in passato<br />

solidamente fedeli al Pdl - prevalgono nettamente<br />

gli orientamenti di centrodestra. In<br />

contro tendenza, invece, le piccole imprese<br />

che hanno abbandonato l’offerta tradizionale<br />

(il centrodestra era votato dalla maggioranza<br />

assoluta del segmento nel 2009)<br />

per aderire in massa alle istanze di rinnovamento<br />

del M5S.<br />

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