Articolo scaricabile gratuitamente in PDF (296 Kb) - La Termotecnica
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trasmissione del calore<br />
FIGURA 2 - Schema complessivo dell’apparato sperimentale<br />
il termosifone è l’ accumulatore. Esso è posto ad una quota superiore<br />
all’evaporatore, <strong>in</strong> modo tale da consentire il ritorno del condensato<br />
accumulato. Questo serbatoio è realizzato <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io AISI 316S con<br />
volume di circa 0,08 l. Esternamente all’accumulatore è posizionato un<br />
<strong>in</strong>dicatore di livello a colonna graduato, direttamente connesso, che ne<br />
rivela costantemente il livello di riempimento.<br />
Nella parte superiore dell’accumulatore sono alloggiati i dispositivi per<br />
consentire il collegamento con condensatore ed evaporatore. Sempre<br />
sulla parte superiore del serbatoio, utilizzando lo stesso foro di uscita<br />
del collegamento con evaporatore, è posizionato un rub<strong>in</strong>etto utilizzato<br />
per il riempimento dell’apparato sperimentale e per l’evacuazione dei<br />
gas <strong>in</strong>condensabili. Sulla parte <strong>in</strong>feriore del serbatoio è <strong>in</strong>vece presente<br />
il dispositivo per collegare la l<strong>in</strong>ea di ritorno del condensato.<br />
L’accumulatore non è termicamente isolato rispetto all’ambiente esterno,<br />
qu<strong>in</strong>di non ha funzione di semplice accumulo ma di fatto può operare<br />
come terzo elemento di scambio. Il sistema di alimentazione di<br />
potenza è rappresentato schematicamente <strong>in</strong> Figura 2, la tensione alternata,<br />
prelevata dalla rete elettrica a 220 V, viene utilizzata per alimentare<br />
tre dispositivi: una pompa a vuoto e due alimentatori di tensione<br />
cont<strong>in</strong>ua. <strong>La</strong> pompa a vuoto è collegata al prototipo di PTPT come <strong>in</strong>dicato<br />
nella Figura 2. Essa viene impiegata esclusivamente durante la fase<br />
di preparazione alla prova, per rimuovere i gas <strong>in</strong>condensabili presenti<br />
all’<strong>in</strong>terno del PTPT. L’alimentatore di tensione cont<strong>in</strong>ua stabilizzata è<br />
il modello Agilent 6575A, che è <strong>in</strong> grado di fornire tensione cont<strong>in</strong>ua<br />
nell’<strong>in</strong>tervallo 0÷120 V con un limite sulla massima corrente erogabile<br />
di 18 A. L’alimentatore ha un voltmetro ed un amperometro <strong>in</strong>tegrati<br />
che consentono la visualizzazione <strong>in</strong> tempo reale della tensione e della<br />
corrente erogate. Esso può <strong>in</strong>oltre essere programmato controllando i<br />
valori della tensione cont<strong>in</strong>ua con accuratezza di ±4 mV e quelli della<br />
corrente con accuratezza di ±1 mA.<br />
L’alimentatore <strong>in</strong> questione fornisce la potenza elettrica alla termoresistenza,<br />
la quale, per effetto Joule, genera calore simulando la presenza<br />
di un componente elettronico. <strong>La</strong> termoresistenza utilizzata è il modello<br />
MICA HM6807. Essa ha forma circolare di diametro pari a 38 mm,<br />
dissipa calore sulla sua superficie superiore, mentre sulla superficie <strong>in</strong>feriore<br />
è dotata di uno strato di materiale termicamente isolante. <strong>La</strong> sua<br />
resistenza elettrica nom<strong>in</strong>ale è di 3,9 Ω. Con la configurazione scelta è<br />
possibile dissipare flussi termici variabili nell’<strong>in</strong>tervallo 0-60 W/cm 2 ,<br />
con temperatura massima di esercizio pari a 225 °C. Il secondo alimentatore,<br />
eroga una tensione cont<strong>in</strong>ua a 12 V. Esso possiede due l<strong>in</strong>ee<br />
<strong>in</strong> uscita, una delle quali cont<strong>in</strong>uamente alimentata ed utilizzata per fornire<br />
la potenza elettrica necessaria al funzionamento dei trasduttori di<br />
pressione. L’altra l<strong>in</strong>ea <strong>in</strong> uscita serve <strong>in</strong>vece per fornire la potenza utile<br />
all’apertura delle elettrovalvole. L’alimentazione di questa l<strong>in</strong>ea è dunque<br />
<strong>in</strong>termittente e può essere regolata manualmente, attraverso un<br />
<strong>in</strong>terruttore, oppure automaticamente, grazie alla presenza di un timer<br />
digitale. Il timer può essere programmato al f<strong>in</strong>e di stabilire gli <strong>in</strong>tervalli<br />
di tempo di alimentazione o meno della suddetta l<strong>in</strong>ea. Le pr<strong>in</strong>cipali<br />
misure effettuate durante l’attività sperimentale sono misure di temperatura<br />
e pressione. <strong>La</strong> pressione all’<strong>in</strong>terno dell’evaporatore e del serbatoio<br />
di accumulo vengono misurate attraverso l’impiego di traduttori<br />
di pressione. I trasduttori sono del tipo a sensore piezoresistivo al silicio,<br />
della ditta Druck. Il sensore è <strong>in</strong>tegrato <strong>in</strong> un corpo <strong>in</strong> acciaio <strong>in</strong>ox<br />
con saldature laser ed è isolato dal mezzo di misura da una membrana<br />
<strong>in</strong> Hastelloy. L’<strong>in</strong>tervallo di temperatura operativo, per questo strumento,<br />
va da -40 a +100 °C, il segnale di uscita è <strong>in</strong> corrente cont<strong>in</strong>ua<br />
variabile tra 4 e 20 mA. L’<strong>in</strong>tensità di tale corrente è direttamente proporzionale<br />
alla pressione assoluta. Il tempo di risposta alle variazioni<br />
di pressione è di circa 1 ms.<br />
L’<strong>in</strong>tervallo di pressioni misurate va da -1 a +2,5 bar relativi. <strong>La</strong> sua<br />
accuratezza è pari allo 0.25% del valore di fondo scala. Una serie di 5<br />
termocoppie viene utilizzata per misurare le temperature nei punti specificati<br />
nella Figura 2. Le termocoppie impiegate sono di tipo T (ramecostantana)<br />
del diametro di 0,5 mm rivestite con acciaio. In particolare<br />
le termocoppie misurano le seguenti temperature:<br />
- temperatura della massa <strong>in</strong> rame 1.5 mm al di sotto della superficie<br />
di scambio con il fluido vettore (termocoppia T1);<br />
- temperatura del fluido vettore, fase liquida, all’<strong>in</strong>terno dell’evapo ratore<br />
(termocoppia T2);<br />
- temperatura del fluido vettore, fase aeriforme, all’<strong>in</strong>terno dell’evapo -<br />
ratore (termocoppia T3);<br />
- temperatura del fluido vettore, fase liquida, all’<strong>in</strong>terno dell’accu -<br />
mulatore (termocoppia T4);<br />
- tempera tura del fluido vettore, fase aeriforme, all’<strong>in</strong>terno dell’accu -<br />
mulatore (termocoppia T5).<br />
Una ulteriore termocoppia, di caratteristiche analoghe alle precedenti,<br />
viene impiegata per misurare la temperatura dell’ambiente di prova. I<br />
dati rilevati dai trasduttori di pressione e dalle termocoppie vengono<br />
<strong>in</strong>viati ad una scheda di acquisizione programmabile la AGILENT<br />
modello 34997 OA, che possiede una frequenza di acquisizione massima<br />
di 3 Hz. <strong>La</strong> scheda di acquisizione opera automaticamente la compensazione<br />
del giunto freddo delle termocoppie. L’accuratezza complessiva<br />
(sonda più algoritmo di conversione da tensione a temperatura)<br />
con cui vengono effettuati i rilievi di temperatura è pari a ±0,5 °C.<br />
<strong>La</strong> frequenza di acquisizione impostata durante l’attività sperimentale,<br />
sia per i rilievi di pressione che per quelli di temperatura, è pari a 1/3<br />
Hz. Inf<strong>in</strong>e un <strong>in</strong>dicatore di livello viene utilizzato per monitorare il volume<br />
di liquido presente all’<strong>in</strong>terno dell’accumulatore. L’<strong>in</strong>dicatore di livello<br />
è collegato direttamente al serbatoio e possiede una scala graduata<br />
con <strong>in</strong>tervallo di graduazione pari a 1 mm.<br />
Analisi del ciclo di trasferimento<br />
Per effettuare l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sperimentale è stata def<strong>in</strong>ita una configurazione<br />
di riferimento del prototipo di PTPT. <strong>La</strong> configurazione assunta come<br />
riferimento prevede:<br />
- un dislivello percorso dal fluido <strong>in</strong> controgravità H tot pari a 0,5 m;<br />
- un dislivello tra l’<strong>in</strong>gresso del condensatore ed il piano orizzontale<br />
della superficie dissipante H C pari a -0,2 m (il segno negativo <strong>in</strong>dica<br />
che il condensatore è situato più <strong>in</strong> basso rispetto alla superficie dissipante<br />
dell’evaporatore);<br />
- un coefficiente di riempimento <strong>in</strong>iziale Ø dell’apparato pari al 15%<br />
(il volume <strong>in</strong>terno complessivo dell’apparato risulta circa 344 ml);<br />
68 <strong>La</strong> <strong>Termotecnica</strong> • Aprile 2009