STORIA DELLA CHIESA ANTICA E MEDIEVALE
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A.A. 2008-2009<br />
Storia della Chiesa antica e medievale<br />
Il corso di Storia della Chiesa antica e medievale, svolto quest’anno, ha voluto avviare gli studenti<br />
alla comprensione dei principali eventi della Storia della Chiesa nel periodo antico e medievale.<br />
Contemporaneamente, si è cercato di dare agli studenti i primi rudimenti e le più elementari<br />
definizioni su cosa s’intende per Storia, memoria storica, Storiografia, ritenendo portato e frutto<br />
dell’acquisizione e della consapevolizzazione della memoria storica nella Chiesa sia<br />
l’autocoscienza ecclesiale. A questo scopo, i Papers e le Note di Lettura sono stati utilizzati come<br />
strumenti e mezzi di lavoro con cui si è cercato di avviare gli studenti alla ricerca storica, basata,<br />
ovviamente, anche sull’analisi delle fonti e dei documenti. In particolare, i Papers dedicati da alcuni<br />
studenti al martirio ed ai martiri siciliani come Agata, Lucia ed Euplo hanno mostrato l’interesse, in<br />
loro suscitato, grazie ad un approccio rinnovato alle fonti antiche ed in particolare a quelle<br />
agiografiche come gli Acta martyrum e le Passiones. Il periodo della prima antichità cristiana e di<br />
quella medievale è stato l’occasione per fare alcune considerazioni sulla Chiesa nel tempo,<br />
valorizzandola come luogo teologico, evidenziando il rilievo storico delle sue acquisizioni dottrinali<br />
e delle sue istituzioni, studiandone il loro carattere dinamico. Si sono utilizzati, così, i Vangeli ed i<br />
testi del Canone neotestamentario per accostarsi, con metodo e sano spirito critico, alla questione<br />
del Gesù storico. Elementi come la conoscenza storica, il metodo della ricerca storica, l’utilizzo<br />
delle fonti e dei documenti nella ricerca storica, con particolare attenzione, naturalmente, alla Storia<br />
della Chiesa, sono stati considerati sotto la guida di maestri della Storiografia e della Storiografia<br />
Ecclesiastica, quali H.I. Marrou, H. Jedin, M. Heim e J. Lortz, le cui asserzioni sono state vagliate<br />
criticamente e discusse con gli studenti nel corso delle lezioni. L’insegnamento e la didattica<br />
frontale, per tutto il corso, hanno insistito sulla dimensione storica della Chiesa che non può<br />
naturalmente prescindere dalla storicità degli eventi ecclesiali, evidenziando lo sviluppo della
Chiesa antica nelle sue linee essenziali, in dialogo con le culture nelle quali si è trovata a vivere ed<br />
operare come quella giudaica ed ellenistica. Non si può passare sotto silenzio il fatto che, nel secolo<br />
appena trascorso, sia avvenuta un’autentica rivoluzione storiografica che ha cambiato il modo di<br />
fare storia ed ha dato importanza, a volte con indubbi estremismi, alla cultura materiale dell’uomo,<br />
al contesto in cui vive e lavora, alle sue forme espressive nel pensiero, nel lavoro, nell’arte,<br />
insomma a tutto il milieu humain nella sua complessità ed in tutti i suoi elementi. Ad un’arida ed a<br />
volte sterile esposizione dei fatti distribuiti cronologicamente, abbiamo, così, preferito presentare e<br />
discutere i problemi relativi alla fede vissuti dai fedeli di tutte le epoche che nella Chiesa trovano lo<br />
spazio e la dimensione vitale per discuterli ed eventualmente risolverli. Tenendo conto di questo,<br />
come premessa indispensabile, a qualsiasi discorso odierno riguardante la Storia e la Storiografia<br />
Ecclesiastica, si è tratteggiata rapidamente la nascita della storiografia ecclesiastica con Eusebio di<br />
Cesarea insieme ai primi documenti che testimoniano la fatica dei primi cristiani di comprendere<br />
storicamente il mistero della Chiesa, concludendo con i centuriatori di Magdeburgo, Baronio ed i<br />
Padri Bollandisti. Le recenti scoperte archeologiche e gli studi antropologici, insieme alle fonti<br />
antiche, sono state citate e vagliate per illuminare le condizioni storiche, politiche e sociali della<br />
Palestina del I secolo, vista nel quadro giuridico e politico dell’Impero Romano. Il Cristianesimo<br />
delle origini è stato così esaminato all’interno della Chiesa dei primi secoli, nelle sue concrete<br />
comunità, presenti nella società greco-romana e nel tessuto principalmente urbano e cittadino<br />
dell’Impero Romano. Su questo terreno, abbiamo affrontato la conoscenza non delle eresie ma,<br />
piuttosto, dei movimenti all’interno del Cristianesimo che sono stati etichettati come eretici, quali il<br />
Giudeocristianesimo, lo Gnosticismo, il Manicheismo, l’Arianesimo, il Pelagianesimo. I dibattiti da<br />
essi suscitati ebbero come risposta, nella Chiesa, i Concili. L’insegnamento del corso ha così<br />
cercato di superare quella prospettiva apologetica che non ha permesso un tempo di impostare un<br />
dialogo ed uno scambio con i non credenti e le altre confessioni cristiane che non si riconoscono<br />
nella Chiesa Cattolica. D’altra parte, si è cercato di mostrare la compiutezza e la capacità della<br />
Chiesa Cattolica di adattarsi alle culture con le quali veniva a contatto, di entrare in dialogo con esse
valorizzandone ed elevandone i valori positivi. Le persecuzioni contro i cristiani sono poste quale<br />
problema sociale e giuridico riguardante il rapporto dei cristiani con lo Stato, nell’Impero Romano.<br />
Il problema della decadenza dell’Impero Romano, della fine dell’autorità imperiale romana in<br />
Occidente ed il sorgere di un nuovo periodo storico, cui si dà il nome di Medio Evo, sono stati<br />
affrontati sotto il profilo dell’osservazione dei caratteri di trasformazione profonda di una società le<br />
cui strutture, modellandosi su quelle ideologiche, culturali, sociali, spirituali e teologiche della<br />
Chiesa, porranno le basi per il sorgere del Moderno e della civiltà occidentale, suo innegabile albero<br />
e frutto dalle radici innegabilmente cristiane.<br />
Prof. P. Francesco Aleo