Torquato Tasso Dafne e Silvia, Aminta e Tirsi T76 ... - Palumbo Editore

PARTE SESTA L’età della Controriforma: il Manierismo e la letteratura tardo-rinascimentale (1545-1610)
CAPITOLO III Tasso e l’esperienza della follia
T76 ON LINE
237-239 fiera…petto: feroce più di tutti gli animali feroci,
gli [: all’amore] neghi accoglienza nel tuo petto.
241 ancora: anche.
243 iterati abbracciamenti: abbracci ripetuti.
244 marito: l’olmo, al quale la vite è spesso legata.
246 orno: un albero somigliante al frassino. Salce: salice.
247 arde e sospira: brucia e sospira, ovviamente d’amore;
i due verbi sono legati alle tre coppie dei vv. 246-
Torquato Tasso ~ Dafne e Silvia, Aminta e Tirsi
ama il leon superbo; e tu sol, fiera
più che tutte le fere,
albergo gli dineghi nel tuo petto.
240 Ma che dico leoni e tigri e serpi,
che pur han sentimento? amano ancora
gli alberi. Veder puoi con quanto affetto
e con quanti iterati abbracciamenti
la vite s’avviticchia al suo marito;
245 l’abete ama l’abete, il pino il pino,
l’orno per l’orno e per la salce il salce,
e l’un per l’altro faggio arde e sospira.
Quella quercia che pare
sì ruvida e selvaggia,
250 sent’anch’ella il potere
de l’amoroso foco; e se tu avessi
spirto e senso d’amore, intenderesti
i suoi muti sospiri. Or tu da meno
esser vuoi de le piante,
255 per non esser amante?
Cangia, cangia consiglio,
pazzarella che sei.
SILVIA
Or su, quando i sospiri
udirò de le piante,
260 io son contenta allora d’esser amante.
DAFNE
Tu prendi a gabbo i miei fidi consigli
e burli mie ragioni? O in amore
sorda non men che sciocca! Ma va pure,
ché verrà tempo che ti pentirai
265 non averli seguiti. […]
ATTO PRIMO, SCENA SECONDA
Aminta, Tirsi
[…]
AMINTA
Essendo io fanciulletto, sì che a pena
giunger potea con la man pargoletta
a corre i frutti da i piegati rami
de gli arboscelli, intrinseco divenni
405 de la più vaga e cara verginella
che mai spiegasse al vento chioma d’oro.
La figliuola conosci di Cidippe
e di Montan, ricchissimo d’armenti,
247.
252 spirto e senso: animo e sensibilità.
255 per non esser amante: pur di non amare.
256-257 C’è ripresa delle stesse parole, per la terza volta
(cfr. i vv. 97-99 e 129-130).
260 son: vale sarò.
261 prendi a gabbo: deridi.
[…]
Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]
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402 la man pargoletta: la mano di bambino; con *ipallage.
403 a corre: a cogliere.
404-406 intrinseco…d’oro: divenni amico (intrinseco) della
fanciulla (verginella) più bella (vaga) e cara che mai
spargesse (spiegasse) al vento i capelli biondi (chioma
d’oro) [: di Silvia].
408 ricchissimo d’armenti: proprietario di molte greggi.