RIVISTA 2/01 - Mare Nostrum

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testo e foto di Alberto Ruiu libero dai piccoli ami che l’hanno catturata e prendo il terminale della canna da traina, il primo amo, del 4/0,va a chiudergli la bocca dal basso verso l’alto, gli altri due, più grandi, del 7/0, glieli innesco sottopelle uno da una parte e uno dall’altra, e subito la rimetto in mare a riprendersi. Dopo un paio di minuti mi segue che è una bellezza, salta, guizza e finalmente si calma un po’ così che posso calare i 25 metri di lenza dello 0.60 che costituiscono il terminale finchè arrivo alla girella a cui collego il moschettone del piombo guardiano di 600 gr., tra ed a toglierlo, appena in tempo perché riparte subito con velocità progressiva, E’ una mattina di fine agosto, moschettone e piombo ci sono due ma quando si ferma non le do tempo di ho deciso di andare a pescare metri di nylon dello 0.50 che mi permettono, alla velocità di 1,5-2,5 nodi, riesco ad intravedere qualcosa lì giù nel recuperare le forze ed in pochi minuti a traina approfittando del fatto che il traffico di barche è diminuito di molto rispetto i giorni precedenti e forse i pesci si sentiranno più tranquilli, e non solo loro. Arrivo di buon’ora al pontile dove mi aspetta placido il gommone, il tempo di piazzare l’ecoscandaglio sulla consolle e le canne nei portacanna e già sto uscendo dal porto di Alghero. La scelta del posto di pesca è quasi obbligata e punto dritto verso Tramariglio, infatti è là che qualche giorno prima avevo visto un grosso banco di aguglie in fuga, e se fuggono è perché qualcuno le insegue e se le insegue è perché le vuole mangiare…perfetto, di sondare il fondo e di seguirne le asperità senza il timore, in caso di incaglio, di perdere l’aguglia. Comincio adesso l’azione di pesca vera e propria, mando giù l’aguglia per una ventina di metri e inizio a seguire sull’eco la batimetrica dei – 40. E’ ormai mezzogiorno, sto uscendo da Capo Caccia e mi dirigo largo in direzione dell’Isola Piana, ho tutto il tempo che voglio e ne approfitto per bere e per mangiare, così che mi viene in mente che magari l’esca di fortuna sia servita per un’esca fortunata…chissà. Un’ora dopo ho la testa immersa in mille pensieri, come blu, come uno specchio lucente. Per poco tempo procediamo così, affiancati l’un l’altro, ora la vedo bene, nuota offrendomi completamente il fianco per dare la massima resistenza alla trazione, ed ogni movimento viene trasmesso alla canna che si incurva con un ritmo regolare dettato dal nuoto del pesce. Quando ritengo che sia giunto il momento giusto, preparato il raffio a portata di mano, inizio ad accostare facendo giri sempre più stretti e nel frattempo giro la manovella del mulinello, finchè è li a meno di un metro da me, allora preso il raffio, le do un dico io. Durante il tragitto, che è indispensabile, prendere l’esca. Calo solo a pesca capita, ed ecco che il cica- colpo deciso a metà del corpo, metto dura una ventina di minuti, controllo una trentina di metri di lenza con attaccato alla fine quel pezzo di prosciutto mi giro di scatto e vedo la canna pie- facendola scivolare oltre il bordo del lino del mulinello si mette a urlare, il motore in folle e la isso a bordo mentalmente che tutto sia in ordine: i panini li ho presi, l’acqua pure, il raffio e col motore al minimo mi metto parallelo alla costa alla ricerca delle aguglie. ad una velocità impressionante. Imme- veramente una bella ricciola, ha il muso gata ad U, e la lenza che si svolge gommone. Mi soffermo a guardarla, è è lì, e…accidenti mi sono dimenticato i vermi per le aguglie, sto quindi per Non devo attendere molto perché una diatamente prendo la canna in mano e cattivo del pesce corsaro, e l’occhio tornare forzatamente indietro quando serie di piccoli strappi mi dicono che come rallenta un attimo ferro e accosto che mi guarda di traverso, ce l’ha con mi viene in mente che nei panini c’è le ho trovate, metto subito in folle per verso il largo, capisco subito con chi me, si capisce, e ha ragione. Metto prosciutto crudo con quel bel grasso qualche secondo e poi riparto, e difatti ho a che fare, d’altronde su un fondale un po’ di ordine sistemando l’attrezzatura e mi preparo a tornare, do un’ bianco, sarà lui a fare da esca. Ormai si aggancia ma dopo il secondo salto così alto… però questa è grossa… e so sono a ridosso dell’ingresso di Tramariglio, diminuisco gradualmente di velo- attenuato però dal fatto che l’esca di piuto la prima lunga fuga la ricciola si morendo, ha sbiancato e le tremano le si slama con mio notevole disappunto già che mi farà sudare. Dopo aver com- ultimo sguardo al pesce e vedo che sta cità fino a fermarmi e spengo il motore, fortuna funziona! In un baleno ho mette a nuotare con una certa tranquillità e la prima mezz’ora di combatti- a stare nell’acqua e che ora si ritrova pinne e l’occhio, quell’occhio abituato tiro fuori la canna per le aguglie e…un reinnescato, girato il gommone e sto panino, ne tolgo una bella striscia di passando sullo stesso punto, sento nuovamente che sta abboccando e stavolta lenza da parte mia e brevi, ma potenti, mento misto di pena e rispetto quello mento se ne va con modesti recuperi di a fissare l’azzurro del cielo. E’ un senti- grasso lunga una decina di centimetri e la innesco su due piccoli ami. Sono le in mezzo minuto ho una bellissima aguglia sottobarca, un piccolo movimento a recuperare lenza con più decisione, tempo giusto e che domani il ricordo di fughe da parte del pesce. Ora comincio che sento ma so anche che durerà il 10.00 del mattino, il mare è uno specchio e posso cominciare a fare ciò che ed è a bordo. Ora devo fare in fretta, la tanto che riesco ad arrivare al piombo oggi mi porterà di nuovo in mare. 70 71
prietari dei Mumm che si avvarranno di equipaggi composti dai big della vela mondiale, come Vasco Vascotto, Francesco De Angelis ( timoniere a Aukland di Luna Rossa), Enrico Chieffi, tanto per fare qualche nome dei più conosciuti. Tra gli skipper anche qualche velista isolano, come Francesco Pardini, Andrea Mura, e Antonello Ciabatti, che si stanno adoperando per trovare degli sponsor che gli permettano di partecipare alla manifestazione. Ma, al di là degli equipaggi, il Campionato mondiale della classe Mumm 30, sarà soprattutto una parata di vip, visto che al timone degli scafi ( così come prevede la classe ) ci sarà tutto il Gotha della finanza, come Salvatore Ferragamo, Pierluigi Loro Piana, Alberto Signorini; Paolo Parente e Vincenzo Onorato, che l’anno scorso ha vinto il mondiale che si è disputato a Miami, in Florida, con Mascalzone Latino. Negli Stati Uniti, l’anno scorso hanno partecipato trentotto barche ma a Cagliari dovrebbero approdare sessanta Mumm. La macchina organizzativa è già in moto: a Marina Piccola, dove ha sede lo Yacht Club Cagliari, qualche mese fa ha fatto un sopraluogo Carole Abot, segretaria della classe Mumm in Europa, la quale ha giudicato perfettamente idoneo, sia sotto il profilo logistico che organizzativo sia il porto (dove verranno ospitati i Mumm 30 ) che i locali del Circolo, dove sorgerà Dopo circa otto anni, ritorna i mondiali Flying Dutchman, nel 1983, un vero e proprio villaggio sportivo. Un Scheda tecnica : Mumm 30 di Sergio Casano a Cagliari la vela d’altura e il mondiale di windsurf della classe evento importantissimo per Cagliari, Il Mumm 30 è un barca a vela one design di rendimento elevato internazionale. Il golfo degli olimpica Divisione II, nel 1986, inserita nella “ International Regatta’s”, una il campionato del mondo permetterà di anche sotto l’aspetto turistico, visto che per le regate di flotta. La classe Mumm 30, patrocinata da Champagne Mumm, è stata progettata da Bruce Farr per essere portata Angeli, dove nel luglio del 1993 si svolse la One Ton Cup, ospiterà (dal serie di regate internazionali e nazionali. cui il clima è ancora estivo. Cagliari allungare la stagione, in un periodo in dai proprietari e generalmente da equipaggi non professionisti. 27 settembre al 6 ottobre) il Mumm La filosofia del progetto è basata su semplicità unita a velocità, e 30 World Championship, una delle Una manifestazione esclusiva, il campionato mondiale dei Mumm 30, ( cabi- farà il giro del mondo tramite i mass con il suo mare e la spiaggia del Poetto divertimento in regata. Ciò non di meno gli interni e le attrezzature la rendono confortevole per le regate off-shore. manifestazioni veliche più esclusive e più importanti al mondo. Il campionato nati di nove metri velocissimi, molto media che, attraverso la stampa e le Il Mumm 30 sta dimostrandosi molto popolare con i competitori mondiale della classe Mumm 30 è stato performanti) che ha come peculiarità televisioni, seguiranno l’evento. Si prevedono una quarantina di giornalisti Corinthian grazie alle qualità e, soprattutto, al prezzo abbastanza assegnato allo Yacht Club Cagliari, rispetto alle altre competizioni di vela contenuto. Nonché alle prestazioni e alla facilità di conduzione. all’esordio nella vela d’altura internazionale ma che ha “diretto” tantis- sul campo gli armatori. A timonare le lizzate. d’altura quella di vedere direttamente accreditati appartenenti a riviste specia- Il Mumm 30 è costruito in Europa da Ovington Boats, nel Regno Unito. 72 sime manifestazioni prestigiose, come imbarcazioni infatti vi saranno i pro- 73
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