RIVISTA 2/01 - Mare Nostrum

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S P O R T S P O R T mancato. Anzi ha soffiato da Nord-Ovest ad intensità sostenuta (15 nodi ), è calato improvvisamente per poi cambiare direzione (Sud- Est), dando comunque la possibilità agli equipaggi di poter concludere le prove in tempo utile. Il Campionato match race della classe laser, inserito nel calendario sociale dello Yacht Club Cagliari, ha assunto anche quest’anno un rilievo regionale. Alla manifestazione, organizzata dal circolo di Marina Piccola (che può vantare la flotta più numerosa di derive olimpiche Laser), infatti, hanno partecipato ventidue equipaggi provenienti da quasi tutti i club della Sardegna, che sono stati via via selezionati per accedere alla finali. Un successo, il campionato Laser match race ( non solo per la grande partecipazione), che conferma la validità della formula ( uno contro uno) resa famosa dalla mitica coppa America. Sergio Casano Il Campionato zonale di vela della classe olimpica Laser è iniziato sotto il segno di Mario Orlich che, a dispetto dei suoi dati anagrafici, lancia ancora una volta la sfida ai giovani velisti della deriva più diffusa in Sardegna. Nelle acque di Porto Rotondo, dove il 17 e il 18 marzo si è svolta la prima della manifestazione regionale, il timoniere dello Yacht Club Cagliari ha messo in fila tutti i big, che cercheranno di insediargli il titolo, che detiene ormai da diversi lustri. Come il sassarese Alessandro Masala, il quale nella regata d’apertura si è dovuto accontentare del secondo posto, riuscendo comunque ad aggiudicarsi una delle tre prove disputate. Le altre due sono state ad appannaggio del “ vecchio” Orlich, che al termine della regata ha preceduto oltre Masala anche Filippo Masia anch’esso dello Yacht Club Sassari. Al quarto posto il romano Giovanni Mibelli, da quest’anno tesserato per lo Yacht Club Cagliari, il quale ha preceduto Ignazio Diaz, un timoniere doc del Laser, seguito dall’ogliastrino Gian Luca Manca e dai carlofortini Battista Grosso e Salvatore Pomata. Previsioni rispettate, dunque, nella regata di Porto Rotondo, che dà già un’idea di come sarà anche in questa stagione la lotta al vertice, con Mario Orlich che dovrà difendersi dagli attacchi dei sempre più competitivi Alessandro Masala e Filippo Masia. Qualche chance potrebbero averla anche il cagliaritano Ignazio Diaz, che ha ripreso ad allenarsi e a regatare con regolarità, e l’ogliastrino Gianluca Manca. Tre le prove, delle quattro in programma, disputate nella prima tappa della Costa Smeralda organizzata dallo Yacht Club Porto Rotondo, alla quale hanno partecipato quasi una trentina di equipaggi. Nella prima giornata, infatti, il comitato di regata presieduto dal giudice nazionale Giovanni Porcu è stato costretto a rimandare tutti a terra e annullare la regata perché il maestrale ( che ha raggiunto i 40 nodi) avrebbe potuto creare problemi ai pur sufficienti mezzi d’assistenza degli organizzatori e alle attrezzature delle derive che rischiavano l’avaria. Il Campionato zonale di vela della classe olimpica Laser è articolato in otto tappe: dopo la tappa di Porto Rotondo sono previste quelle di Cagliari, Capitana, Carloforte, Arbatax, Oristano, Alghero, e Cagliari. La manifestazione si conclude in autunno, nel weekend del 7 e 8 ottobre, a Cagliari dove è prevista l’ottava tappa. Sergio Casano 86 87
S P O R T S P O R T Il tam tam dei dragoni riecheggia a Terramaini, il canale che costeggia le vecchi saline di Cagliari e lo stagno di Montelargius, riconquistato dagli sportivi degli sport acquatici, dopo le opere di bonifica ancora in fase di completamento. Lo specchio d’acqua del canale di Terramaini, prospiciente il viale Marconi, ha fatto da scenario (il 17 e18 febbraio scorsi) al Carnavaldragon, una sorta di campionato, organizzato dal team Kayak Sardegna con il patrocinio dell’assessorato allo sport del comune di Cagliari. Una manifestazione originale, alla quale hanno partecipato una decina di squadre, rigorosamente in maschera, composte da equipaggi di diciotto pagaiatori, più un timoniere e un tamburino, che ha scandito il ritmo ai compagni. Equipaggi eterogenei, alcuni dei quali un po’ improvvisati, formati da atleti di ogni età, neofiti ma anche esperti canoisti, tesserati per alcune società isolane, con una discreta esperienza con i dragoni cinesi. Ad aggiudicarsi la prima edizione del Carnavaldragon è stato il dragone del Cus Cagliari. L’equipaggio universitario si è imposto davanti alla sezione cagliaritana della Lega Navale, al termine di una gara combattuta e avvincente. Al terzo posto la squadra della Capitaneria di Porto, che ha sconfitto nella semifinale il Team Kayak Sardegna. Una vittoria sul filo di lana, quella dei militari della Marina Militare, che hanno battuto il dragone della società organizzatrice con il minimo scarto di un centesimo. 1’15” e 09:. questo il tempo impiegato per coprire la distanza di 250 metri a colpi di pagaia sotto il ritmo incessante del tamburino. Un successo, il Carnavaldragon, che anticipa la nuova stagione di dragon boat, quest’anno ricca di appuntamenti. Le canoe cinesi, infatti, torneranno nel canale di Terramaini il 10 giugno prossimo con il Palio delle circoscrizioni e una settimana dopo con la seconda edizione del Festival Dragon Boat, la manifestazione che diede il battesimo ai dragoni, approdati per la prima volta in Sardegna. Le canoe con la testa e la coda di drago, faranno rotta verso il Poetto, dove ( il 28 e 29 luglio) è in programma la Dragon Beach, un campionato tra stabilimenti balneari e chioschetti. Sergio Casano 88 89
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