Pinacoteca - Comune di Rovigo

PALAZZO ROVERELLA
PALAZZO
ROVERELLA.
PINACOTECA
ED EVENTI ESPOSITIVI
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PALAZZO ROVERELLA
Veduta di
Palazzo Roverella
PALAZZO ROVERELLA
foto: Ludovico Guglielmo
PALAZZO
ROVERELLA
Nel 1474, l’anziano e potente cardinale
Bartolomeo Roverella promosse
la costruzione di un maestoso palazzo nella
piazza Maggiore di Rovigo. Con la sua mole
imponente l’edificio doveva testimoniare il
grande prestigio raggiunto dalla famiglia dei
Roverella, stabilitasi a Ferrara, ma originaria
di una località omonima posta tra Rovigo e
Lendinara. Sconosciuto purtroppo il nome
dell’architetto che progettò il palazzo, anche
se è possibile ipotizzare che non fu estraneo
il ferrarese Biagio Rossetti. L’improvvisa
morte del committente nel 1477, determinò
la brusca interruzione dei lavori
di costruzione. L’uso spesso improprio
che si fece di questo edificio fin dal tardo
Cinquecento contribuì a moltiplicare nei
secoli gli interventi, spesso inadeguati,
di ristrutturazione interna, accelerandone
il degrado. Alla fine della seconda guerra
mondiale fu iniziato il restauro della
facciata, che percorsa da tre ordini di
aperture di varia forma e misura posate
su robuste colonne marmoree, si presenta
particolarmente armoniosa, grazie anche
al gioco cromatico creato dal rosso
del mattone e dal bianco dei marmi.
I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2000
e finanziati dal Comune di Rovigo
e dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Padova e Rovigo, hanno portato alla
riqualificazione di questo storico palazzo
rodigino, attuale sede della Pinacoteca
dell’Accademia dei Concordi e del Seminario
Vescovile di Rovigo e di mostre temporanee.
Alcune delle mostre
organizzate
a Palazzo Roverella
Palazzo Roverella
dal 2006 è anche sede
di mostre temporanee.
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PALAZZO ROVERELLA
Jacopo Negretti
detto Palma il vecchio,
Madonna col Bambino
tra San Gerolamo
e Sant’Elena,
tempera su tela
LA
PINACOTECA
Quirizio Da Murano
(Venezia - notizie dal 1462 al 1478)
Santa Lucia e storie della sua vita
Tempera su tavola
La collezione di dipinti dal XV al XVIII
Girolamo Forabosco, Pietro Bellotti,
medietà culturale, quella del territorio
della sua vita di Quirizio da Murano, intrisa
secolo della Pinacoteca dell’Accademia dei
Giambattista Pittoni, Rosalba Carriera,
polesano stretto tra due regioni, il Veneto e
del nuovo linguaggio artistico portato in
Concordi, è frutto della passione per
Alessandro Longhi, Giambattista Piazzetta
l’Emilia, e tra due fiumi, il Po e l’Adige, che
laguna dai Vivarini e dal giovane Bellini.
la pittura di alcune nobili famiglie rodigine
e Giambattista Tiepolo, impreziositi dalle
nei secoli si è posto quasi come ponte tra
Di grande interesse artistico anche uno
che nell’Ottocento donarono le loro
testimonianze pittoriche dei grandi artisti
due scuole pittoriche, quella veneziana e
splendido polittico quattrocentesco in
quadrerie al prestigioso istituto
della corte estense da Dosso a Battista
quella ferrarese.
terracotta policroma raffigurante la Vergine
rinascimentale: una testimonianza del
Dossi, da Girolamo da Carpi a Scarsellino.
con il Bambino e Santi, proveniente dalla
mecenatismo culturale dei patrizi veneti
Ad arricchire l’esposizione una selezione
IL GOTICO
Parrocchia di Raccano di Polesella e
del XIX secolo che consente oggi di godere
di opere provenienti dalla collezione
attribuito al toscano Michele da Firenze,
di una rassegna di dipinti, prevalentemente
del Seminario Vescovile di Rovigo, entrate
Il percorso espositivo inizia con alcuni
attivo nel ducato estense e in Polesine
di ambito veneto ed emiliano, quasi
a far parte della Pinacoteca accademica
preziosi dipinti testimonianza del gotico
tra il 1444 ed il 1447.
da manuale d’arte.
dal 1982. Le raccolte del Seminario vantano
veneziano: Incoronazione della Vergine di
Nelle sale del Palazzo, il visitatore potrà
dipinti di Bernardo Strozzi, Luca Giordano,
Niccolò di Pietro, capolavoro dell’artista
IL QUATTROCENTO
infatti ammirare in un percorso cronologico
Pietro Longhi, Giambattista Piazzetta,
e opera cardine tra l’eredità bizantina
e tematico i capolavori dei secoli d’oro della
Fra’ Galgario; opere dai soggetti sacri
di Venezia e le suggestioni nordiche
Nella seconda sala due capolavori
pittura veneziana: dalle tavole
e profani, provenienti sia da chiese
provenienti dall’entroterra, e una pregiata
di Giovanni Bellini, una Madonna con il
di Giovanni Bellini, ai dipinti di Tintoretto,
che da nobili palazzi, espressione di una
tavola raffigurante Santa Lucia e le storie
Bambino, dai riflessi ancora mantegneschi
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Sebastiano Mazzoni,
Morte di Cleopatra,
olio su tela
PALAZZO ROVERELLA
Giambattista Tiepolo,
Ritratto di Antonio Riccobono,
olio su tela
Jan Gossaert detto Il Mabuse,
Vanitas,
tempera su tavola
Giovanni Bellini,
Madonna col Bambino,
tempera su tavola
e un Cristo portacroce di atmosfera
rappresentazione sacra che si distingue per
LA SALA DEI RITRATTI ACCADEMICI
I FIAMMINGHI
giorgionesca; accanto una selezione
il vivace cromatismo oltre che per la bellezza
di tavole di ‘belliniani’: giovani artisti
florida e pacata delle figure femminili.
Qui è riunita una straordinaria serie
Fa parte della collezione delle opere
che si formarono alla bottega del maestro
di ritratti di personaggi illustri di Rovigo
fiamminghe e olandesi un tempo
Bellini diffondendone lo stile e i soggetti
IL SEICENTO
e di protettori dell’Accademia dei Concordi,
appartenute al nobile conte Casilini di
di maggior successo.
ai quali i ‘posteri’ rodigini volevano
Rovigo una rara Vanitas di Jan Gossaert,
Il percorso procede con i grandi pittori del
idealmente ispirarsi. Commissionati
artista fiammingo noto come Mabuse che,
IL CINQUECENTO
Seicento: Sebastiano Mazzoni, Girolamo
direttamente dagli ‘accademici’ ai più
dopo un breve soggiorno a Roma tra il 1508
Forabosco, Pietro Vecchia, Pietro Bellotti,
importanti pittori del Settecento veneziano
e il 1509, divenne l’artista prediletto di
Nella terza sala trovano posto i grandi
Luca Giordano, Bernardo Strozzi, presenti
e frutto di una aristocrazia cittadina
Filippo di Borgogna. Nonostante le piccole
maestri della scuola Veneta
con scene mitologiche e bibliche rese
studiosa e illuminata, tra essi spicca
dimensioni, il dipinto è di altissima qualità:
del Cinquecento, tra cui Tintoretto,
con estrema sensualità e con una libertà
il ritratto del celebra umanista rodigino
in questa sensuale raffigurazione allegorica
presente con Quattro teste virili, e Palma
compositiva moderna.
Antonio Riccobono di Giambattista
femminile, forse una rielaborazione di una
il Giovane, del quale si può ammirare
Tiepolo, che è forse il più intenso omaggio
antica Venere romana, il pittore riesce
una Sacra Conversazione, precisamente
dell’artista alla tradizione pittorica
mirabilmente a coniugare i valori classici
una Madonna con il Bambino tra
veneziana rinascimentale da Tiziano
del Rinascimento con le forme stilistiche
San Gerolamo e Sant’Elena, una
a Veronese.
della pittura del tardogotico fiammingo.
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www.palazzoroverella.com
In copertina:
Gerolamo Forabosco
Giuseppe e la moglie di Putifarre
olio su tela
Palazzo Roverella - Rovigo,
Via Laurenti 8/10
Feriali: 9.00-19.00. Sabato: 9.00-20.00.
Festivi: 9.00-20.00.
Chiuso i lunedì non festivi.
BIGLIETTI
Intero: 3 euro
Ridotto: 1 euro
(da 6 a 18 anni, over 65, studenti universitari,
insegnanti con documento, categorie
convenzionate)
Gratuito:
(fino a 5 anni, portatori di handicap
con 1 accompagnatore, giornalisti
con tesserino, militari in divisa)
Scuole: ingresso 1 euro a studente
e gratuito per 2 accompagnatori
Servizi in mostra:
accesso per disabili.
Comune
di Rovigo
Accademia
dei Concordi
Info e prenotazioni:
Palazzo Roverella
Tel. 0425.460093
Da lunedì a venerdì: 9.30-18.30
Sabato: 9.30-13.30
info@palazzoroverella.com
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