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Cronache mastro - Assemblea Regionale Siciliana

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ANNO 3 - NUMERO 45 - 15/30 Nov. 2004-Quindicinale-Testata fondata dall’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana nel 1962-Fondazione Federico II editore<br />

Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Palermo - <strong>Cronache</strong> Parlamentari Siciliane-Agenda della Sicilia 15 Novembre 2004 - € 0,50<br />

PRESENTATO TO IL NUOVO SITO DELL’ARS<br />

LEGITTIME PER LA CONSULTA A LE NORME SUL C.G.A.<br />

REPORT T SUD: STAGNA L’ECONOMIAL<br />

E-WAY: : DEMOCRAZIA IN RETE<br />

CATTOLICESIMO E POLITICA IN GIUSEPPE D’ANGELO


S O M M A R I O<br />

3 SICILIA CONDIZIONI ECONOMICHE E SVILUPPO POSSIBILE<br />

5 E-WAY, IL FUTURO È GIÀ OGGI<br />

8 L’ASSEMBLEA AL SALONE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA<br />

10 CGA: LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LA LEGITTIMITÀ<br />

DELLE NORME DI ATTUAZIONE<br />

11 PELAGIE: ISOLE DIMENTICATE<br />

14 UE: SI ROMPE IL DIALOGO SULLA PESCA MEDITERRANEA<br />

15 CALCIO: CUFFARO E LO PORTO PREMIANO MESSINA E PALERMO<br />

16 DISEGNI DI LEGGE<br />

16 NASCE IL GRUPPO “UDC-DEMOCRATICI PER LE LIBERTÀ”<br />

PRESIDENTE FABIO MANCUSO<br />

16 CATTOLICESIMO E POLITICA IN GIUSEPPE D’ANGELO<br />

18 DA DETENUTI AD ARTIGIANI<br />

19 ALLA SICILIA IL GETTITO DELLE IMPOSTE<br />

SULLE ASSICURAZIONI CON SEDE FUORI DALL’ISOLA<br />

20 INIZIA L’OPERAZIONE BUONO SCUOLA<br />

21 DECRETI ASSESSORIALI<br />

22 T.A.R. PALERMO<br />

24 T.A.R. CATANIA<br />

25 SICILIANI D’AMERICA<br />

26 A PALERMO UNA MOSTRA SULL’IMMACOLATA<br />

28 IL TEATRO DI PERRIERA<br />

• COMMISSIONI PARLAMENTARI<br />

• I DEPUTATI REGIONALI PER GRUPPO PARLAMENTARE<br />

• IL GOVERNO REGIONALE<br />

• Avvisi di gara a pagina 29, 30, 31, 32, 33 e 34<br />

In copertina: La nuova homepage del sito dell’Ars<br />

La Fondazione Federico II<br />

si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali pendenze, relative a testi<br />

e illustrazioni, con gli aventi diritto che non sia stato possibile reperire.<br />

Il giornale dà ampia libertà ai propri collaboratori; le opinioni espresse<br />

non impegnano la linea editoriale della testata.<br />

AGENDA DELLA SICILIA<br />

Nuova serie, anno 3, numero 45<br />

15 Novembre 2004<br />

Periodico edito dalla Fondazione Federico II<br />

Cadenza: quindicinale<br />

Prezzo di copertina € 0,50<br />

Abbonamento annuo € 10,00 (N° 24 uscite)<br />

Registrazione presso il Tribunale di Palermo<br />

n. 39 del 23 ottobre 1997<br />

Direttore Responsabile<br />

Vito Orlando<br />

e.mail direttore.cronache@federicosecondo.org<br />

Amministrazione<br />

Via Nicolò Garzilli, 36 - Palermo<br />

tel. 091.6262833 - 091.6262445 fax 091.6262962<br />

e.mail antonella.razete@federicosecondo.org<br />

FONDAZIONE FEDERICO II<br />

Consiglio di amministrazione<br />

Presidente: Guido Lo Porto.<br />

Componenti: Salvatore Fleres,<br />

Vladimiro Crisafulli, Francesco Catania,<br />

Andrea Zangara, Girolamo Turano,<br />

Sebastiano Burgaretta Aparo, ..........,<br />

Giuseppe Basile, Angelo Paffumi, Giuseppe<br />

Galletti, Salvatore Cintola, Giovanni Tranchina,<br />

Giuseppe Silvestri, Francesco Tomasello,<br />

Ferdinando Latteri<br />

Sindaci revisori: Francesco Faraci,<br />

Filippo Mannone, Salvatore Quattrocchi.<br />

Impaginazione:<br />

Rosa Ingrassia<br />

Fotografie: Publi Photo<br />

Via S. Meccio 6, Palermo<br />

Distribuzione: Promoeditor<br />

Via Generale Giuseppe Sirtori 25, Palermo<br />

Stampa: Eurografica Srl<br />

Via Saladino 1, Palermo<br />

Questo numero è stato chiuso<br />

in redazione il 12 Novembre 2004<br />

www.ars.sicilia.it<br />

http://new.ars.sicilia.it/informazione/cronache/<br />

default.jsp


Economia<br />

Le analisi dello Studio Ambrosetti e del Diste<br />

SICILIA: CONDIZIONI ECONOMICHE<br />

E SVILUPPO POSSIBILE<br />

Due analisi sulle condizioni<br />

socioeconomiche del Sud, e<br />

della Sicilia in particolare, sono state<br />

presentate a Palermo nei giorni scorsi.<br />

La prima è dello Studio Ambrosetti,<br />

la seconda è contenuta nel consueto<br />

Report Sud realizzato a cadenza<br />

annuale dal Diste in collaborazione<br />

con la Fondazione Curella.<br />

A fronte di una popolazione residente<br />

pari all’8,78% del totale nazionale,<br />

e con un’elevata presenza di<br />

giovani, la Sicilia contribuisce al Pil<br />

italiano solo per il 5,78%, differenziale<br />

che comporta un gap in termini<br />

di reddito pro-capite nei confronti<br />

della media nazionale che, affiancato<br />

a un divario in termini di infrastrutture,<br />

rende lo sviluppo dell’Isola<br />

più difficoltoso. Tra i principali fattori<br />

che ostacolano lo sviluppo economico<br />

dell’Isola: inefficienza delle connessioni<br />

interne e tra l’Isola e il Continente;<br />

scarsa intermodalità dei trasporti;<br />

basso livello di servizio delle<br />

utility per l’acqua, l’energia elettrica e<br />

il gas; bassi livelli di iniziativa imprenditoriale<br />

e di formazione specifica.<br />

Il bilancio emerge dai dati raccolti<br />

da Ambrosetti, uno studio focalizzato<br />

prioritariamente sulle infrastrutture<br />

isolane, presentato a<br />

Palazzo dei Normanni. Ospite l’economista<br />

Paolo Savona. Secondo<br />

l’ex ministro, “il problema non sta<br />

nell’individuare su quali infrastrutture<br />

investire ma nell’individuare le<br />

priorità con le quali vanno realizzate”.<br />

L’investimento nelle infrastrutture,<br />

ha fatto presente il docente,<br />

garantisce un ritorno economico<br />

quasi doppio rispetto a quanto speso<br />

inizialmente. “In Sicilia per esempio<br />

– ha commentato Savona – dove<br />

sono stati stanziati quasi 24 miliardi<br />

di euro, ci si dovrebbe attendere un<br />

rientro di 45 miliardi con un incremento<br />

di 100 mila posti di lavoro. I<br />

settori individuati dalla ricerca per lo<br />

sviluppo dell’economia regionale<br />

sono il turismo, la pesca e l’industria<br />

agroalimentare”.<br />

“È doloroso osservare che uomini<br />

come il professore Savona insistano<br />

su temi già affrontati parecchi<br />

decenni fa come pesca, turismo e<br />

agricoltura, che sono piaciuti a molti<br />

che, magari con eccesso di dilettantismo,<br />

si occupano dei temi dello sviluppo<br />

dell’Isola” ha ribattuto il presidente<br />

dell’Ars, Guido Lo Porto.<br />

“La Sicilia ne ha certo bisogno –<br />

prosegue Lo Porto – ma di certo il<br />

territorio è già più che sfruttato e ci<br />

sono livelli oltre ai quali si rischia di<br />

danneggiare la politica territoriale.<br />

C’è chi, come noi legislatori, si sforza<br />

di trovare attività che garantiscano<br />

altissimi livelli di valori aggiunti”.<br />

Il presidente dell’<strong>Assemblea</strong> propone<br />

anche la sua ricetta: “Bisogna<br />

insistere, per la Sicilia e il Mezzogiorno,<br />

sulle infrastrutture – afferma –.<br />

Con gli investimenti previsti, se si utilizzassero<br />

tutte le risorse degli enti<br />

pubblici, avremmo due punti nel Pil<br />

e centomila posti di lavoro in più. Per<br />

combattere il divario fra la Sicilia e le<br />

altre regioni c’È bisogno di una veloce<br />

politica di sostegno e incremento<br />

del Pil”.<br />

“Per imprimere questa accelerazione<br />

– ha proseguito Lo Porto –<br />

serve non il consociativismo, come<br />

qualcuno lo chiama, bensì una politica<br />

di unità, che è una cosa ben diversa.<br />

È necessaria la ricerca di due-tre<br />

punti essenziali e condivisi da tutti e<br />

bisogna concentrare gli sforzi per<br />

raggiungerli. Per essere forti nella<br />

contrattazione con lo Stato serve<br />

l’unità”.<br />

Perplesso proprio sulla ricerca<br />

dello studio Ambrosetti, il viceministro<br />

Gianfranco Miccichè, sia per<br />

quanto riguarda le indicazioni sui<br />

settori economici di rilancio, sia per<br />

lo sfruttamento dei finanziamenti,<br />

in particolare di quelli del Programma<br />

quadro, fermi secondo Ambrosetti,<br />

al 17,9 per cento e invece<br />

quasi interamente stanziati per il<br />

vice di Siniscalco.<br />

Ma vediamo il quadro secondo il<br />

Report curato da Fondazione Curella<br />

e dal Dipartimento Studi Territoriali<br />

(Diste) di Palermo, cui ha collaborato<br />

MeliorConsulting, la società del<br />

Gruppo Meliorbanca specializzata<br />

nella finanza per lo sviluppo del Sud.<br />

Secondo il giudizio degli operatori<br />

bancari che costituiscono il<br />

panel dell’indagine, la lancetta degli<br />

indicatori macroeconomici, nel 2004,<br />

è rimasta stazionaria o peggio con<br />

intonazioni negative in tutte le<br />

regioni.<br />

Stagnanti i consumi, il Pil cresce<br />

dello 0,7%. Per il 2005 stimata una<br />

crescita dell’1,5%, inferiore rispetto<br />

al Nord. Rimane elevata la disoccupazione<br />

(+16%); gli investimenti<br />

sono cresciuti del 4%.<br />

Occupazione. Nell’intero primo<br />

semestre 2004 l’occupazione ha<br />

accusato una flessione dello 0,5%<br />

(31 mila posti di lavoro in meno) a<br />

fronte di un aumento dello 0,9% sull’intero<br />

territorio nazionale. Nel contempo<br />

cala anche il tasso di disoccupazione<br />

16,1% nel 2003; 15,8% nel<br />

2004.<br />

Prodotto interno lordo. Si prevede<br />

di chiudere il 2004 con lo 0,7%<br />

di incremento a fronte dell’1,2%<br />

dell’Italia. Il contributo maggiore<br />

viene dall’agricoltura con il 2% e<br />

dalle costruzioni con il 2,1%. Per il<br />

2005 secondo le previsioni Diste-<br />

Fondazione Curella si dovrebbe arrivare<br />

all’1,5%. Un dato più basso di<br />

quello nazionale che dovrebbe attestarsi<br />

attorno all’1,8%.<br />

3


Economia<br />

4<br />

Industria in senso stretto. Nel<br />

secondo trimestre 2004, lievi segnali<br />

di miglioramento non sono sufficienti<br />

a far superare la stagnazione<br />

del settore. Rispetto al I trimestre<br />

2004 risultano in crescita: fatturato<br />

totale +0,4%, fatturato nazionale<br />

+0,3%, fatturato estero +0,8% e<br />

ordinativi esteri +1%. In calo: ordinativi<br />

totali -1,3% e ordinativi nazionali.<br />

In aumento le situazioni di crisi,<br />

come quelle del polo tecnologico<br />

aquilano (Siemens e Flextronics),<br />

degli insediamenti campani delle<br />

telecomunicazioni e della cantieristica<br />

in Sicilia.<br />

Costruzioni. Sebbene in decelerazione<br />

lo strumento delle ristrutturazioni<br />

edilizie continua a trainare il<br />

settore. Tirano ancora la Sardegna<br />

(+8,1% gennaio-luglio 2004) e la<br />

Campania (+6,7%). Forte contrazione<br />

in Puglia (-20,5%). Inoltre, nel primo<br />

semestre del 2004, decisivo l’aumento<br />

degli importi dei bandi per opere<br />

pubbliche nel Sud (-13,7% per numero<br />

e +110,3% per gli importi). Un settore,<br />

quello delle costruzioni, nel<br />

quale si prevede per il 2004 una crescita<br />

al Sud pari al 2,1% superiore a<br />

quella stimata a livello nazionale<br />

(+1,1%).<br />

Commercio. Il settore è dominato<br />

dalla stagnazione dei consumi in<br />

quasi tutti i comparti. Il terziario<br />

avanzato è generalmente stazionario.<br />

È confermato il divario tra la piccola<br />

e la grande distribuzione. I giudizi<br />

degli operatori bancari sono improntati<br />

al pessimismo o alla stasi in<br />

quasi tutte le regioni, ma fa eccezione<br />

la Calabria con investimenti e qualità<br />

del credito con segno positivo.<br />

Turismo. Diminuiscono le presenze<br />

dei turisti italiani (con un calo pari<br />

al 3,4%, in linea con la contrazione<br />

nazionale del 3,6%). Analogo andamento<br />

negativo si registra per la componente<br />

straniera; +2,7% nel<br />

Mezzogiorno a fronte di una contrazione<br />

nazionale pari al 2,3%. Restano<br />

negative le prospettive per l’occupazione.<br />

Da sottolineare che il 47% dei<br />

turisti ha preferito le località stagionali<br />

(montagna, mare, laghi, terme e<br />

collina) mentre, e questa è una novità,<br />

il 53% si è recato in città d’arte e<br />

capoluoghi di provincia. A livello<br />

nazionale le percentuali sono all’opposto,<br />

rispettivamente 58% e 42%.<br />

In questa edizione il Report, per<br />

la prima volta, riporta una graduatoria<br />

delle città e delle regioni secondo<br />

la spesa giornaliera dei turisti stranieri<br />

ed i soggiorni medi per provincia e<br />

per regione. La prima delle province<br />

meridionali è Napoli, al sesto posto<br />

nazionale, con 388 milioni di euro di<br />

spesa. Si deve scivolare al 26° posto<br />

per trovare Palermo con 111 milioni.<br />

Seguono: Catania al 29° (98 mln),<br />

Messina 30° (94 mln), Bari 36° (70<br />

mln), Sassari 37° (67 mln). Nella graduatoria<br />

delle regioni, la prima del<br />

Sud ma la decima nazionale è la<br />

Campania con 493 mln. Tutte le altre<br />

regioni sono nelle ultimi dieci posizioni.<br />

Politiche di sviluppo. Nel<br />

periodo 1999-settembre 2003 le<br />

misure multiregionali hanno attuato<br />

programmi per 12 miliardi di euro<br />

(circa il 25% delle spese programmate)<br />

di cui il 50% circa coperto da<br />

fondi Ue. Per l’asse più consistente,<br />

lo sviluppo imprenditoriale locale,<br />

sino a settembre 2003 erano stati<br />

effettuati pagamenti per due miliardi<br />

di euro pari al 56% del costo totale<br />

programmato. Nello stesso periodo<br />

(1999-2003) le misure regionali<br />

che passano attraverso i Por, Area<br />

obiettivo 1, hanno fatto registrare<br />

risultati peggiori. Dei 38 miliardi di<br />

euro programmati, comprensivi<br />

delle quote dei privati (con contributi<br />

Ue sui 15 miliardi), ne sono stati<br />

spesi appena il 13%.<br />

Particolarmente alta la capacità<br />

di spesa di Basilicata (24%) e Sardegna<br />

(20%), eccessivamente bassa<br />

quella di Campania (9,72%) e Sicilia<br />

(9,55%). “Un aspetto su cui riflettere<br />

– sottolinea Pietro Busetta – se si<br />

considera che, in queste ultime due<br />

regioni, si concentra ben il 50% delle<br />

spese programmate per il periodo”.<br />

Per il 2004, inoltre, si riducono le<br />

assegnazioni Cipe per le aree sottoutilizzate.<br />

Di contro è positivo il fatto<br />

che, a settembre scorso, su sette contratti<br />

di programma varati dal Cipe,<br />

sei siano allocati in regioni del sud:<br />

tre in Campania, due in Sicilia due e<br />

uno in Sardegna. Prevedono investimenti<br />

per circa 420 milioni di euro di<br />

cui poco più della metà, 230 milioni,<br />

agevolati.<br />

“Nonostante gli investimenti siano<br />

in crescita – afferma l’amministratore<br />

delegato di Meliorconsulting<br />

Michelangelo Marinelli – non vedo<br />

rosee prospettive per il futuro, in<br />

assenza di una politica industriale di<br />

sostegno alla competitività. Le questioni<br />

di ordine strutturale alle quali<br />

bisogna trovare una risposta sono<br />

due: la persistente difficoltà di accesso<br />

al credito e l’inadeguatezza delle<br />

politiche di sostegno per la ricerca e<br />

l’innovazione tecnologica”.<br />

L.P.


All’assemblea siciliana il nuovo portale internet<br />

E-WAY, IL FUTURO È GIÀ OGGI<br />

Comunicazione<br />

La presentazione del nuovo portale dell’Ars<br />

Un’informazione<br />

chiara,<br />

completa e aggiornata<br />

sulle attività del Parlamento siciliano<br />

ma, soprattutto, un’interazione<br />

continua e in tempo reale<br />

con i cittadini.<br />

Sono i capisaldi del nuovo<br />

progetto di comunicazione dell’Ars,<br />

che, nei primi giorni del mese<br />

di dicembre, si presenterà in<br />

Rete con il suo portale Internet<br />

completamente rinnovato.<br />

Più di un semplice sito, si tratta<br />

di una vera iniziativa di e-<br />

democracy, che sfrutta le opportunità<br />

offerte dalle nuove tecnologie<br />

per abbattere le barriere tra<br />

cittadini e Istituzione, e capace –<br />

se opportunamente sfruttata – di<br />

consentire una piena partecipazione<br />

dei primi all’attività parlamentare<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

“Con E-way – dice il claim<br />

scelto per la presentazione – il<br />

futuro è già oggi, il presente è<br />

ieri”. E-way, in effetti, sarà proprio<br />

il cuore dell’e-democracy<br />

dell’Ars, “la via telematica per fare<br />

progredire la democrazia”. E-way<br />

è il software che consentirà di<br />

interagire nel processo di approvazione<br />

di una legge. Ma non solo:<br />

nel progetto – curato dal direttore<br />

del servizio Comunicazione Salvatore<br />

Parlagreco e da quello del<br />

servizio Informatica, Gaetano Savona,<br />

– con la collaborazione del<br />

capo ufficio stampa della Presidenza<br />

Vito Orlando (Marcello Fiorani<br />

portal manager e web<br />

master) – è previsto che gli utenti,<br />

accendendo al portale, possano<br />

avere un’informazione a 360<br />

gradi, in tempo reale, di tutta l’attività<br />

di Palazzo dei Normanni,<br />

dialogare con i deputati e i vertici<br />

dell’amministrazione, o iscriversi<br />

ad una newsletter grazie alla<br />

quale ricevere gratuitamente nella<br />

propria casella di posta elettronica<br />

gli aggiornamenti desiderati.<br />

Una vera e propria sfida dunque<br />

per politici e burocrati, visto che<br />

obiettivo di E-way è proprio quello<br />

di consentire la massima trasparenza<br />

di tutta l’attività parlamentare.<br />

Accanto ad una grande quantità<br />

di informazioni sull’attività<br />

del parlamento – tipica di tutti i<br />

siti istituzionali –, E-way prevede<br />

una serie di strumenti che riconoscono<br />

agli elettori la possibilità di<br />

proporre opzioni politiche, di<br />

intervenire nel dibattito politico e<br />

di indirizzarne le scelte. Una<br />

comunicazione non più dunque<br />

dal basso verso l’alto, come avvenuto<br />

fino ad oggi, ma una vera e<br />

propria interazione continua<br />

lungo tutto l’arco temporale dei<br />

processi decisionali, che permetterà<br />

non solo all’uomo della strada<br />

di essere più informato, ma<br />

anche ai singoli deputati di conoscere<br />

orientamenti e umori del<br />

momento sulle singole materie,<br />

oggetto di iniziative legislative e<br />

ispettive.<br />

E-way infatti – primo esempio<br />

al mondo di e-democracy appli-<br />

5


Comunicazione<br />

cata ad un parlamento, come tengono<br />

a sottolineare i suoi ideatori<br />

– è stato appositamente realizzato<br />

dal Servizio informatico dell’Ars<br />

per promuovere la e-legislation,<br />

la possibilità che i cittadini possano<br />

manifestare il proprio punto<br />

di vista prima della<br />

valutazione finale di<br />

ogni singola legge da<br />

parte degli organi legislativi,<br />

affinché i loro<br />

commenti possano essere<br />

presi in conside-<br />

6<br />

rale, grazie a<br />

quel rapporto<br />

bilaterale, a<br />

due vie, al<br />

quale si accennava<br />

prima.<br />

In una prima<br />

fase il target<br />

privilegiato<br />

del progetto<br />

dell’Ars è costituito<br />

dagli amministratori<br />

pubblici e privati<br />

di enti<br />

locali, aziende regionali, imprese.<br />

Un target “evoluto”, dunque, cui<br />

l’Ars offre adesso informazioni<br />

“di prima mano”, in tempo reale,<br />

sulla propria attività.<br />

Si tratta però solo di un passo,<br />

verso il successivo ampliamento<br />

razione. Permette<br />

inoltre di fornire pareri,<br />

sia in forma quantitativa<br />

(rispondendo a<br />

domande con un set<br />

chiuso di risposte) che<br />

in forma qualitativa<br />

(risposte aperte, commenti)<br />

e la consultazione<br />

elettronica, sin<br />

dalle prime fasi, del<br />

processo decisionale.<br />

Il primo obiettivo<br />

è senz’altro quello di<br />

rispondere all’accresciuta<br />

domanda, da<br />

parte della società civile,<br />

di trasparenza,<br />

ma anche di contrastare<br />

il declino della<br />

partecipazione elettodella<br />

partecipazione ad aree culturalmente<br />

ed economicamente<br />

meno “attrezzate”, al cittadino<br />

comune, che comunque già da<br />

subito, se vorrà, avrà la possibilità<br />

di poter usufruire liberamente<br />

e gratuitamente di tutte le opportunità<br />

offerte dal nuovo portale,<br />

dalla newsletter e dal software di<br />

e-democracy.<br />

“E-way è una iniziativa<br />

moderna, funzionale e aderente<br />

agli interessi del popolo siciliano<br />

– ha commentato il presidente<br />

Guido Lo Porto –, che consentirà<br />

di giudicare meglio l’attività del<br />

Parlamento e dei deputati. Le<br />

società postmoderne ricorrono a<br />

strumenti di comunicazione che<br />

avvicinano i cittadini alle istituzioni.<br />

Proprio per questo è importante<br />

possedere un mezzo simile,<br />

LE TAPPE DELLO SVILUPPO INFORMATICO DELL’ARS<br />

Ottobre 1980 - Vengono realizzati i primi servizi on line (4 terminali) per la gestione del bilancio<br />

interno, le retribuzione e per gli emolumenti ai deputati.<br />

Marzo 1982 - È il linea il catalogo bibliografico con gestione amministrativa integrata.<br />

Aprile 1983 - Viene resa operativa la banca dati della legislazione regionale.<br />

Febbraio 1986 - Vengono realizzate le banche dati degli atti ispettivi (interrogazioni ed interpellanze)<br />

e di controllo (mozioni) e di indirizzo politico (ordini del giorno).<br />

Marzo 1988 - L’Ars effettua la prima connessione intercomputer tra il suo sistema di elaborazione<br />

e quello dei principali organi costituzionali (Camera dei Deputati, Senato, Corte di Cassazione)<br />

e d’informazione (Poligrafico, Ansa). In questo modo ogni utente connesso all’ARS ha a disposizione<br />

un notevole patrimonio informativo legislativo, giurisprudenziale, e di notiziari stampa.<br />

Settembre 1992 - Utilizzando la rete ITAPAC e concentratori a livello provinciale l’Ars è la prima<br />

regione a sperimentare una rete regionale per la connettività dei deputati dalle loro sedi elettorali<br />

e per semplificare l’accesso delle associazioni di categoria e professionisti per il mezzo dei nodi<br />

periferici. Con un software distribuito gratuitamente è consentito l’accesso a tutte le banche dati<br />

legislative ispettive e di controllo dell’Ars e, per gli utenti autorizzati, attraverso il sistema dell’Ars,<br />

l’accesso ai sistemi d’informazione nazionali.<br />

Dicembre 1997 - L’Ars è tra le prime regioni ad aprire al mondo Internet. Sono resi disponibili sul<br />

web le attività e le informazioni parlamentari. L’accesso agli archivi elettronici viene semplificato.<br />

Dicembre 2001 - L’Ars sperimenta la locazione delle stazioni di lavoro e dei server e della relativa<br />

manutenzione sgravando gli uffici dalla gestione del complesso parco hardware. Gli strumenti<br />

informatici, prima circa 50, vengono estesi ad ogni dipendente con un rapporto di 1:1. Il parco<br />

si compone di circa 230 postazioni di lavoro.<br />

Marzo 2003 - I 90 deputati dell’<strong>Assemblea</strong> vengono dotati di un personal computer portatile con<br />

collegamenti in rete via Gprs per la gestione e l’acquisizione di informazioni e per la posta elettronica.<br />

Un corso di formazione del tipo self service, per un periodo di tre mesi, viene erogato per<br />

l’acquisizione delle nozioni di base nell’uso degli strumenti informatici.<br />

Settembre 2003 - Sono aboliti telegrammi e fax per le convocazioni e per le comunicazioni. E-<br />

mail e Sms costituiscono i nuovi “vettori” di comunicazione.<br />

Ottobre 2004 - Viene presentato alla stampa il nuovo sito dell’Ars e la prima realizzazione applicativa<br />

di e-Democracy per l’area parlamentare.


Comunicazione<br />

che consenta a tutti di partecipare<br />

alla vita politica. Insomma una<br />

autentica tappa di democrazia”.<br />

“È un progetto – ha precisato<br />

il vicepresidente Salvo Fleres –<br />

realizzato a costo zero. Un sistema<br />

che si alimenta direttamente e<br />

automaticamente con il lavoro<br />

degli uffici dell’<strong>Assemblea</strong>, non<br />

prevede, dunque neanche nella<br />

fase di gestione, un aggravio economico,<br />

o di lavoro”.<br />

Nel nuovo sito dell’Ars il navigatore<br />

trova tutte le informazioni<br />

utili per sapere cosa sta avvenendo<br />

nel Parlamento siciliano in<br />

quel momento. Sono gli stessi<br />

uffici dell’<strong>Assemblea</strong> che, in<br />

tempo reale, volta per volta<br />

ARSENIO,<br />

IL PARLAMENTO<br />

PER I PIÙ GIOVANI<br />

ARSenio è un bimbo di sette anni o<br />

poco più. Scarpe da ginnastica, cappellino,<br />

zaino in spalla, nonostante<br />

la sua aria da discolo è un vero<br />

sapientone. Di più… è la guida, il<br />

padrone di casa della sezione che<br />

l’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana, nel<br />

nuovo portale, dedica ai più giovani. Un vero e proprio sito nel sito, per avvicinarli<br />

al mondo del “Palazzo”. Proprio grazie al loro coetaneo virtuale, i<br />

ragazzi possono addentrarsi in modo simpatico e piacevole ai meccanismi di<br />

funzionamento delle istituzioni.<br />

ARSenio ha una risposta pronta per tutti. Risposte semplici, sintetiche, ma<br />

puntuali. Ad esempio sui diritti dell’uomo, o sui contenuti dello Statuto siciliano,<br />

o ancora sull’iter delle leggi. Il bimbo dall’aria buffa tira fuori ogni volta<br />

un libro diverso dal suo zainetto e soddisfa ogni curiosità. Ma con lui si può<br />

anche imparare giocando, o scrivere ad un deputato, o ancora prenotare una<br />

visita a Palazzo dei Normanni.<br />

Particolarmente interessante la sezione “È vero che…” nella quale si prova a<br />

sfatare tutta una serie di luoghi comuni legati alla politica e ai rappresentanti<br />

delle istituzioni. Un esempio Eccolo: è vero che gli stipendi dei parlamentari<br />

sono troppo alti Se pensate di avere già la risposta vi sbagliate. Per<br />

ARSenio “gli stipendi dei deputati sono alti perché i parlamentari svolgono un<br />

lavoro importante che può anche fare la fortuna di tanta gente. Conducono<br />

una vita dispendiosa e intensa e ricevono molte pressioni. L’indipendenza dei<br />

deputati può essere meglio salvaguardata se essi non hanno bisogno di incrementare<br />

il loro reddito”.<br />

Il Parlamento siciliano non è nuovo d’altronde a iniziative dedicate ai più giovani:<br />

una per tutte, “Deputati per un giorno”, la seduta pubblica<br />

dell’<strong>Assemblea</strong> che, anni fa, ha avuto come protagonisti novanta studenti<br />

delle scuole medie superiori e inferiori della Sicilia. L’iniziativa è stata ripresa<br />

poi dalla Camera dei deputati con “Ragazzi in aula”.<br />

aggiornano le singole sezioni. Il<br />

sito, infatti, viene costruito giorno<br />

dopo giorno proprio da coloro<br />

che lavorano ai processi decisionali.<br />

Si tratta di una delle novità<br />

più importanti perché tale sistema<br />

consente di ottimizzare il<br />

lavoro del personale, non prevede<br />

alcun filtro e si affida alla responsabilità<br />

dei titolari delle procedure.<br />

Coloro che lavorano all’attività<br />

legislativa aggiornano i contenuti,<br />

che automaticamente e senza<br />

ulteriori passaggi intermedi si<br />

trasformano in pagine disponibili<br />

immediatamente per la consultazione.<br />

I visitatori, poi, attraverso<br />

E-way sanno subito a chi si rivolgono,<br />

possono facilmente individuare<br />

i loro interlocutori, pretendere<br />

risposte e darne a loro volta.<br />

“Si tratta – spiega Salvatore<br />

Parlagreco – di una grande occasione<br />

per i cittadini, e al tempo<br />

stesso di una sfida senza precedenti<br />

per l’Amministrazione. Il<br />

Palazzo per la prima volta si apre<br />

alla società, in maniera completa<br />

e trasparente. Chiunque sarà in<br />

condizione di poter giudicare il<br />

lavoro di burocrati e politici”. Per<br />

il direttore del servizio Informatica,<br />

Gaetano Savona, “è necessario<br />

adesso coinvolgere attivamente<br />

la società civile. A partire da<br />

associazioni di categoria, sindacati,<br />

gruppi di interesse, fino ai<br />

singoli, per riempire di significato<br />

le opportunità offerte da E-way”.<br />

Le sezioni informative integrano<br />

con i propri contenuti le<br />

funzioni del sofware interattivo.<br />

Numerose immagini, testi e un<br />

linguaggio diretto e amichevole<br />

caratterizzano sezioni e sottosezioni.<br />

Su una barra, in alto, si trovano<br />

le opzioni di ricerca, e le risposte<br />

ai quesiti più comuni. Sulla<br />

barra di navigazione inferiore è<br />

schematizzata l’organizzazione<br />

interna del Parlamento: uffici e<br />

servizi, informazioni istituzionali<br />

e culturali e il link al minisito<br />

“Ars ragazzi” (v. box). Su una<br />

colonna verticale, a sinistra, la<br />

notizia del giorno, ed altre opzioni<br />

offerte dal portale. Tra queste,<br />

la possibilità di leggere il resoconto<br />

della seduta d’Aula, o di seguire<br />

quest’ultima in diretta audio o<br />

video.<br />

Il frame centrale espone in<br />

modo chiaro e intuitivo i contenuti<br />

principali. Cliccando su una<br />

delle immagini si inizia un “viaggio”<br />

guidato o si accede alla pagina<br />

dell’e-democracy.<br />

Angelo Brocato<br />

7


COM.PA<br />

8<br />

L’ASSEMBLEA AL SALONE<br />

DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA<br />

L<br />

a presenza dell’<strong>Assemblea</strong><br />

<strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> al<br />

salone della Comunicazione<br />

Pubblica, svoltosi a Bologna dal<br />

3 al 6 novembre, è stata contrassegnata<br />

dalla consueta offerta di<br />

pubblicazioni che ha richiamato<br />

l’interesse dei visitatori e degli<br />

addetti ai lavori.<br />

Lo stand dell’Ars, divenuto<br />

ormai un vero e proprio punto<br />

di riferimento per l’intera Cittadella<br />

dei Parlamenti regionali,<br />

ha messo a disposizione del<br />

pubblico una ricca collana di<br />

libri, opuscoli e prodotti multimediali,<br />

con l’obiettivo di offrire<br />

un’informazione esaustiva sulle<br />

istituzioni dell’Isola e di stimolare<br />

l’impegno e la partecipazione<br />

dei cittadini.<br />

La raccolta di opuscoli rivolta<br />

ai giovani e a tutti coloro che<br />

sono lontani dalla vita delle istituzioni<br />

è stata allargata con altri<br />

interessanti titoli, replicando il<br />

successo riscosso lo scorso anno;<br />

particolarmente gradite anche le<br />

iniziative a carattere ludico,<br />

mentre la collana di raccolte<br />

normative è stata impreziosita<br />

da ulteriori quaderni legislativi,<br />

realizzati dagli uffici e dai funzionari<br />

dell’Ars.<br />

Apprezzati e seguiti anche i<br />

dibatti dibattiti organizzati all’interno<br />

dello stand siciliano:<br />

“Autonomia speciale e ordinamento<br />

costituzionale” e “Il parlamento<br />

come motore dell’innovazione<br />

e luogo della diversità”.<br />

Salvo Fleres, vicepresidente<br />

Vicario dell’Ars, Salvatore Parla-<br />

ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI REALIZZATE DALL’ARS<br />

ED ESPOSTE AL COMPA<br />

- Normativa uffici stampa (Sebastiano Di Bella, Renato Gullo)<br />

- Attuazione POR (Sebastiano Di Bella)<br />

- Attività lavorative autonome da parte di detenuti in espiazione di pena<br />

(Sebastiano Di Bella, Renato Gullo)<br />

- L’ABC della politica (Salvatore Parlagreco)<br />

- Autonomia dell’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> e insindacabilità dei suoi deputati<br />

(Giovanni Tomasello)<br />

- Ars: il potere estero delle Regioni (Paolo Modica)<br />

- La disciplina degli aiuti di Stato alle imprese fra sviluppo regionale e principio<br />

di coesione economico-sociale (Elisa Giudice)<br />

- Normativa regionale in materia di assistenza sociale (Sebastiano Di Bella,<br />

Renato Gullo)<br />

- Potestà elettorale siciliana e requisiti per l’accesso alla carica di deputato<br />

regionale<br />

- Tutela e valorizzazione della famiglia


COM.PA<br />

greco, direttore del servizio<br />

Informazione e Comunicazione,<br />

e Gaetano Savona, direttore del<br />

Servizio Informatica, hanno illustrato<br />

il nuovo portale dell’Ars<br />

che ospita E-way, il sistema di<br />

partecipazione diretta dei cittadini<br />

all’attività parlamentare.<br />

Il sistema, che sarà on line<br />

(www.ars.sicilia.it) dal 1° dicembre,<br />

pone l’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong><br />

<strong>Siciliana</strong> all’avanguardia nelle<br />

innovazioni applicate all’edemocracy.<br />

La presentazione del portale è<br />

stata preceduta dagli interventi<br />

del professore Francesco Pira,<br />

docente di Comunicazione pubblica<br />

e sociale dell’Università di<br />

Udine, e di Nicola Strizzalo, saggista<br />

e docente presso l’Università<br />

di Udine.<br />

Infine, consultando le offerte<br />

dei vari stand del ComPa e in particolare<br />

della Cittadella di Parlamenti<br />

Regionali agli osservatori<br />

attenti non sono sfuggite una lunga<br />

serie di iniziative (“Il gioco<br />

della Grolla”, “Il gioco dello<br />

Statuto”, “Il vocabolario del<br />

Parlamento”) inspirate a<br />

quelle presentate dall’Ars<br />

nella scorsa stagione. Ennesima<br />

dimostrazione del ruolo<br />

di capofila ormai assunto dall’<strong>Assemblea</strong>.<br />

COM-PA 2004,<br />

I PREMI ASSEGNATI<br />

AI CONSIGLI REGIONALI<br />

Premio Qualità 2004 a:<br />

Consiglio regionale della<br />

Toscana, per aver realizzato<br />

con Province e Comuni del<br />

territorio “Pianeta Galileo”<br />

Due vetrine dello spazio espositivo dell’Ars<br />

a Bologna.<br />

Nella pagina accanto,<br />

il vicepresidente dell’Ars Salvo Fleres<br />

con il ministro delle Comunicazioni<br />

Maurizio Gasparri in visita allo stand<br />

del Parlamento siciliano.<br />

In basso,<br />

altre immagini del Salone<br />

della Comunicazione Pubblica<br />

un programma di educazione e<br />

comunicazione della cultura<br />

scientifica;<br />

Consiglio regionale del Veneto<br />

per aver realizzato la “Galleria<br />

Istituzionale” che rappresenta in<br />

modo chiaro ed esauriente i diversi<br />

percorsi della vita dell’Ente;<br />

Consiglio regionale del Lazio,<br />

per aver realizzato, assieme ad<br />

AdnKronos, un esauriente documentario<br />

sul nuovo Statuto<br />

regionale;<br />

Consiglio regionale dell’Umbria,<br />

per il progetto “Tele Cru”,<br />

servizio di informazione ai cittadini<br />

via web;<br />

Il premio “Città di Cento alla<br />

stampa locale” è stato assegnato,<br />

per la categoria testate pubbliche,<br />

a Mondo Basilicata, la rivista<br />

edita dal Consiglio regionale<br />

della Basilicata.<br />

E.C.<br />

Pubblicato un nuovo<br />

volume della serie<br />

“Quaderni dell’Ars”,le<br />

pubblicazioni legislative<br />

curate dei funzionari<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

“Potestà elettorale<br />

siciliane e requisiti per<br />

l’accesso alla carica di<br />

deputato regionale” è<br />

il titolo dell’opera.<br />

Autore il consigliere<br />

parlamentare Mario Di<br />

Piazza, del servizio<br />

Lavori d’Aula dell’Ars. Il<br />

volume contiene anche<br />

la nuova legge<br />

elettorale regionale<br />

appena approvata<br />

dall’Ars e un’ampia<br />

giurisprudenza<br />

costituzionale in<br />

materia elettorale.<br />

9


Statuto<br />

CGA: LA CORTE COSTITUZIONALE<br />

CONFERMA LA LEGITTIMITÀ<br />

DELLE NORME DI ATTUAZIONE<br />

La Corte Costituzionale ha<br />

posto la parola “fine” alla<br />

questione della legittimità delle<br />

norme di attuazione sulla composizione<br />

ed il funzionamento del<br />

Consiglio di Giustizia amministrativa,<br />

poste dal suo Presidente protempore.<br />

La sentenza è stata salutata con<br />

particolare soddisfazione dalle istituzioni<br />

regionali, poiché conferma,<br />

e in maniera netta, la legittimità<br />

della specialità dello Statuto siciliano<br />

in un ambito particolarmente<br />

delicato quale quello degli organi<br />

di giustizia amministrativa, e in un<br />

momento storico di ripensamento<br />

dell’istituto autonomistico nel quadro<br />

della riforma federale dello<br />

Stato.<br />

“Si tratta – ha commentato il<br />

presidente della Regione, Salvatore<br />

Cuffaro – del più autorevole riconoscimento<br />

nei confronti del<br />

nostro assetto autonomistico che,<br />

proprio nell’attività e nell’articolazione<br />

organizzativa del Cga, trova<br />

uno dei più significativi punto di<br />

concretizzazione”.<br />

In via preliminare, i giudici della<br />

Consulta hanno sottolineato il fatto<br />

che il Presidente del CGA ha sollevato<br />

le questioni di legittimità costituzionale<br />

sulla composizione<br />

“mista” (giudici togati e giudici<br />

laici) dell’Organo da egli presieduto<br />

in sede di trattazione monocratica<br />

di una domanda “cautelare”. Tale<br />

fatto è stato ritenuto inammissibile<br />

per difetto di rilevanza, perché non<br />

è in sede cautelare che vanno<br />

discusse questioni che riguardano<br />

la composizione del collegio che<br />

10<br />

deve costituirsi immediatamente<br />

dopo per trattare nel merito la controversia.<br />

Dette questioni di legittimità<br />

sono state ritenute non fondate per<br />

i seguenti motivi. Il decentramento<br />

degli organi di giustizia amministrativa<br />

nella Regione <strong>Siciliana</strong> corrisponde<br />

ad una consolidata tradizione<br />

che risale fino ai tempi che<br />

precedono l’Unità d’Italia. L’art. 23<br />

dello Statuto siciliano reca pertanto<br />

una norma che conferma un principio<br />

di specialità che, ancorché con<br />

termini non coordinati con la vigente<br />

Costituzione repubblicana a<br />

causa del mancato coordinamento<br />

con essa dello Statuto che l’ha temporalmente<br />

preceduta, risponde ad<br />

una robusta aspirazione alla realizzazione<br />

di forme di decentramento<br />

giurisdizionale nell’Isola.<br />

Il recente D. Lgs. 373/2003 aveva<br />

già recepito una serie di anomalie<br />

già sottolineate dalla Corte costituzionale,<br />

nel senso delle realizzazione<br />

di un disegno conforme al<br />

modello statutario nell’organizzare<br />

il CGA su due sezioni staccate del<br />

Consiglio di Stato.<br />

Le norme di attuazione contenute<br />

nel D. Lgs. 373/2003, che prevedono<br />

la composizione mista del<br />

CGA, appaiono pertanto compatibili<br />

con le previsioni statutarie che,<br />

anche in assenza di modalità organizzative<br />

prestabilite, sono apparse<br />

condivisibili dalla Consulta. Che il<br />

modello siciliano fosse conforme<br />

al disegno costituzionale viene<br />

confermato dal fatto che, a distanza<br />

di diversi anni dalla promulgazione<br />

della Carta siciliana, anche lo<br />

statuto del Trentino Alto Adige con<br />

relativa norma di attuazione si sia<br />

ispirato al modello siciliano, basato<br />

sulla composizione mista dell’Organo<br />

di giustizia amministrativa<br />

decentrato.<br />

Alla luce di queste considerazioni,<br />

la Corte Costituzionale ha rigettato<br />

la censura principale mossa dal<br />

Presidente del CGA, e cioè che la<br />

composizione mista dell’Organo<br />

fosse contro le previsioni dello<br />

Statuto. I particolari requisiti necessari<br />

per la nomina a giudice del<br />

CGA e soprattutto le recenti novità<br />

legislative che hanno limitato la prorogatio<br />

degli stessi a sessanta giorni<br />

dalla scadenza della carica – come<br />

previsto dal D. Lgs. 373/2003 – e la<br />

mancanza di ipotesi di riconferma<br />

hanno vieppiù ribadito il carattere<br />

di indipendenza ed imparzialità di<br />

detti giudici non togati.<br />

Inoltre, i giudici costituzionali<br />

hanno ritenuto che non esistesse<br />

nessuna incongruenza tra norme di<br />

attuazione e norme statutarie;<br />

ancora, gli artt. 4 e 6 del D. Lgs.<br />

373/2003 non hanno potuto violare,<br />

in quanto norme di rango costituzionale,<br />

la riserva di legge prevista<br />

dall’art.108 della Costituzione. Si<br />

deve pertanto parlare di fonti con<br />

competenza riservata e separata,<br />

rispetto alle normali leggi della<br />

Repubblica Italiana.<br />

È un’importante pronuncia,<br />

quella dei giudici della Consulta,<br />

che conferma la peculiarità e la specialità<br />

dell’autonomia siciliana, che<br />

consentirà la ripresa di un ordinato<br />

funzionamento della giustizia amministrativa<br />

in Sicilia.<br />

V.O.


PELAGIE: ISOLE DIMENTICATE<br />

Reportage<br />

Ormai, quando si parla di<br />

Lampedusa si pensa agli<br />

sbarchi di clandestini. Alle carrette<br />

del mare. Alle centinaia di<br />

disperati che arrivano dall’Africa<br />

per sfuggire alla fame e, talvolta,<br />

alla morte. L’altro volto dell’isola<br />

è rappresentato dal turismo e dal<br />

verde cristallino del mare. Ma<br />

Lampedusa è solo questo Non<br />

esattamente. Nella piccola isola<br />

incastonata nel cuore del<br />

Mediterraneo, oltre al duo turismo-clandestini,<br />

c’è dell’altro.<br />

Spiagge, tratti di costa che digradano<br />

a strapiombo sul mare. Ma<br />

anche grandi problemi irrisolti.<br />

Per esempio, due discariche a<br />

cielo aperto, una abusiva e l’altra<br />

legale (o quasi). Quindi disordine<br />

e abusivismo edilizio. E poi tanta<br />

trasandatezza e abbandono.<br />

Nelle scorse settimane giornali<br />

e televisioni hanno acceso i<br />

riflettori sulle isole Eolie. Per<br />

scongiurare l’ulteriore cementificazione<br />

di Lipari e Vulcano.<br />

Lampedusa, invece, si guadagna<br />

gli onori delle cronache solo per<br />

gli sbarchi degli extracomunitari.<br />

Per il resto, l’isola sembra non<br />

esistere. Eppure Lampedusa<br />

meriterebbe maggiore interesse<br />

da parte di chi ha a cuore le sorti<br />

delle isole minori. Perché qui il<br />

degrado del territorio non è di là<br />

da venire: al contrario, è sotto gli<br />

occhi di tutti.<br />

Qui anche in autunno inoltrato,<br />

quando splende il sole, si va al<br />

mare. Lo fanno i turisti e qualche<br />

abitante dell’isola. La meta preferita<br />

è la spiaggia dell’isola dei<br />

Conigli. Uno scoglio quasi legato<br />

alla terra ferma, cuore pulsante<br />

della Riserva naturale istituita a<br />

Lampedusa dalla Regione<br />

<strong>Siciliana</strong>. Un posto incantevole<br />

che, in realtà, più che dei conigli,<br />

sembra – e forse lo è – il luogo dei<br />

gabbiani. Se ne contano centinaia,<br />

forse un migliaio. Gli uomini<br />

non hanno accesso sulla piccola<br />

isola. Ci va soltanto qualche<br />

naturalista per i propri studi. E<br />

deve pure fare attenzione.<br />

Perché, quando nidificano, i gabbiani<br />

diventano aggressivi. Se<br />

qualcuno prova ad avvicinarsi<br />

alle uova può anche essere attac-<br />

cato da questi volatili, proprio<br />

come in un celebre film di Alfred<br />

Hitchcock.<br />

In questa zona, e precisamente<br />

sulla spiaggia, ogni anno, si<br />

fanno vedere le tartarughe.<br />

Arrivano nelle notti d’estate per<br />

deporre le uova. Lo fanno scavando<br />

nella sabbia. “Far convivere<br />

le tartarughe con i turisti non<br />

è una cosa facile – ci dice Giusy<br />

Nicolini, direttore della Riserva<br />

naturale di Lampedusa –. In estate,<br />

ogni mattina, alle prime luci<br />

dell’alba, insieme con i volontari,<br />

ci rechiamo sulla spiaggia per<br />

vedere se qualche tartaruga ha<br />

deposto le uova. Quando questo<br />

avviene si nota subito, perché la<br />

tartaruga lascia grandi segni<br />

nella sabbia. Quando avvistiamo<br />

il punto dove sono state depositate<br />

le uova lo proteggiamo con<br />

opportuni recinti. E preghiamo i<br />

bagnanti di fare attenzione”.<br />

Arrivare all’isola dei Conigli<br />

non è facile. L’automobile ci<br />

lascia ad una certa distanza,<br />

nella parte alta. Poi bisogna scendere<br />

a piedi lungo una strada<br />

11


Reportage<br />

ripida dove il suolo, completamente<br />

scomparso, ha ormai<br />

lasciato il posto alla dura roccia<br />

madre. Tutto sommato, la mancanza<br />

di una strada ha protetto<br />

questo luogo dalle automobili.<br />

Anche se i turisti, in estate, non si<br />

fanno certo scoraggiare dai circa<br />

dieci minuti di strada a piedi.<br />

Un’immagine dell’isola dei conigli<br />

Qui, proprio di fronte la spiaggia,<br />

Domenico Modugno si<br />

costruì la sua spettacolare abitazione.<br />

Inutile chiedersi perché è<br />

stata concessa l’autorizzazione<br />

per consentire ad un privato di<br />

edificare in un luogo unico che<br />

dovrebbe essere patrimonio dell’umanità.<br />

Del resto, in Sicilia, tra<br />

gli anni Settanta e Ottanta, è stato<br />

fatto questo ed altro. Gli eredi di<br />

Modugno hanno venduto la casa<br />

che si affaccia sulla spiaggia. Da<br />

qualche anno la villa è meta fissa<br />

di un gruppo di giovani – i nuovi<br />

proprietari e i loro amici – che si<br />

godono questa meraviglia.<br />

Di giorno non ci sono problemi,<br />

visto che la spiaggia, come<br />

già detto, è meta di centinaia di<br />

turisti. Di notte, però, bisognerebbe<br />

fare attenzione. Le tartarughe,<br />

infatti, depongono le uova<br />

solo se al buio si unisce il silenzio.<br />

I fari delle automobili, le<br />

12<br />

luci, la musica, le feste le allontanano.<br />

Forse sarebbe necessario<br />

trovare una soluzione per mettere<br />

d’accordo le esigenze delle tartarughe<br />

con gli abitanti di una<br />

villa che si trova nel cuore della<br />

Riserva naturale.<br />

Lampedusa è un’isola di origine<br />

calcarea. Nel lontano passato<br />

faceva parte dell’Africa. Con lo<br />

scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento<br />

del livello del mare è<br />

diventata un’isola. La più meridionale<br />

delle isole minori italiane.<br />

È un’isola pelagica, cioè di<br />

alto mare. Un tempo doveva essere<br />

rigogliosa e lussureggiante.<br />

Nella seconda metà del Seicento<br />

divenne proprietà della famiglia<br />

Tomasi, gli avi dello scrittore<br />

Giuseppe Tomasi di Lampedusa,<br />

il celebre autore del Gattopardo.<br />

Le cronache raccontano che i<br />

Tomasi visitavano raramente<br />

questo luogo. Anzi, non lo visitavano<br />

affatto. Lo diedero in affitto<br />

a certi imprenditori maltesi.<br />

Furono questi ultimi ad avviare<br />

lo sfruttamento irrazionale delle<br />

risorse di questa piccola isola. Un<br />

depauperamento del territorio<br />

che si accentuò con la dominazione<br />

borbonica, che portò a termine<br />

il radicale quanto dissennato<br />

disboscamento di Lampedusa.<br />

Dall’Unità d’Italia ad oggi la<br />

situazione non è migliorata.<br />

Anzi, per molti versi è peggiorata.<br />

Il degrado del territorio, a<br />

Lampedusa, si tocca con mano.<br />

In molte parti dell’isola, come già<br />

accennato, il suolo agrario è praticamente<br />

scomparso. La roccia<br />

madre, indicatore della morte di<br />

un suolo, la fa da padrona. Lo<br />

sviluppo turistico tumultuoso,<br />

con grande presenza di visitatori<br />

nella stagione estiva, ha fatto il<br />

resto. Da anni gli scienziati lanciano<br />

l’allarme, cercando di fare<br />

capire a tutti, autorità in testa,<br />

che continuando così, tra cemento,<br />

degrado e abbandono,<br />

Lampedusa rischia di diventare<br />

simile allo scoglio di Lampione,<br />

isolotto abbandonato che si trova<br />

a qualche miglio da Lampedusa.<br />

Ma i continui richiami non sembrano<br />

sortire effetto alcuno.<br />

I circa 5 mila e 800 abitanti<br />

dell’isola vivono per lo più di turismo,<br />

di pesca e di un po’ di terziario.<br />

Quasi del tutto assente<br />

l’agricoltura. Le abitazioni non<br />

sembrano un esempio di perfezione<br />

architettonica. Il disordine,<br />

come già detto, è sovrano. A differenza<br />

di altre isole minori siciliane,<br />

dove è possibile riscontrare<br />

un unico motivo architettonico<br />

conduttore, a Lampedusa le abitazioni<br />

sembrano “monadi senza<br />

finestre”, case che parlano linguaggi<br />

diversi senza mai capirsi.<br />

Una sensazione di entropia diffusa<br />

accentuata da un policromatismo<br />

confuso ed incerto.<br />

Alberghi, ristoranti e pizzerie in<br />

abbondanza modello isola<br />

gastronomica. Il prezzo da pagare<br />

allo sviluppo turistico.<br />

Qualche anno fa l’Ufficio speciale<br />

della Regione siciliana<br />

(Ufficio che fa capo all’assessora-


Reportage<br />

Il porto di Lampedusa<br />

to regionale dei Beni culturali e<br />

ambientali) ha elaborato un<br />

Piano del colore. Una soluzione,<br />

alternativa in parte alle ruspe,<br />

per eliminare il cattivo gusto di<br />

una certa pseudo-architettura<br />

siciliana di fine Novecento (leggere<br />

in buona sostanza abusivismo<br />

edilizio). Lampedusa avrebbe<br />

veramente bisogno di una rivisitazione<br />

cromatica delle case (e<br />

non soltanto di questa, in verità).<br />

Invece si preferisce la confusione<br />

e l’abbandono. Peccato.<br />

Al disordine edilizio si accompagna<br />

il disinteresse per la<br />

gestione dei rifiuti. La legge prevede<br />

che nelle isole minori non ci<br />

debbano essere discariche. I<br />

rifiuti vanno caricati sulle navi e<br />

smaltiti altrove. Una regola che<br />

viene fermamente rispettata nelle<br />

isole Eolie. A Lampedusa, invece,<br />

nella totale indifferenza delle<br />

autorità, quasi per forza d’inerzia,<br />

sono state create due discariche.<br />

Una sembra ufficiale (sembra<br />

perché, lo ripetiamo, nelle<br />

isole minori non sono previste<br />

discariche). Accanto a queste ce<br />

n’è un’altra dove si trova di tutto:<br />

carcasse di automobili e di elettrodomestici,<br />

bottiglie di vetro e<br />

di plastica, stracci, lattine, piatti,<br />

resti di mobili e di suppellettili<br />

varie. Superfluo aggiungere che<br />

quando si passa dalle due discariche<br />

bisogna chiudere i finestrini<br />

dell’automobile se non si vuole<br />

essere travolti da un odore nauseante.<br />

La tradizione, che poi forse è<br />

una regola, vuole che le isole di<br />

origine vulcanica (per esempio le<br />

Eolie, Ustica, Pantelleria e Linosa)<br />

siano isole di agricoltori (grazie<br />

anche al fatto che i suoli di<br />

origine vulcanica sono particolarmente<br />

fertili). Mentre le isole di<br />

origine calcarea (le Egadi e, per<br />

l’appunto, Lampedusa) sono per<br />

lo più isole di pescatori. E così è<br />

Lampedusa: isola di grandi tradizioni<br />

pescherecce. Con una buona<br />

flotta da pesca (una novantina<br />

di imbarcazioni tra piccola pesca<br />

e strascico). Una realtà che, negli<br />

ultimi tempi, è stata messa in<br />

crisi dal caro gasolio. Tanto che<br />

nell’ultimo assestamento di<br />

Bilancio l’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />

siciliana ha approvato una norma<br />

che consente di abbattere il costo<br />

del gasolio per le imbarcazioni da<br />

pesca (contributo per le spese di<br />

trasporto dello stesso carburante).<br />

Agevolazioni per la benzina e<br />

le bombole di gas sono state concesse<br />

qualche mese fa agli abitanti<br />

dell’isola.<br />

Fino a qualche anno fa quasi<br />

tutto il pescato della flotta di<br />

Lampedusa finiva sul mercato di<br />

Milano. Oggi che l’Alitalia non è<br />

più, nell’isola il pesce va tutto nel<br />

mercato siciliano passando per<br />

lo più da Porto Empedocle. Lo<br />

strascico e la piccola pesca vanno<br />

bene. È crollata, invece, la pesca<br />

del pesce azzurro. “Oggi i tunisini,<br />

in questa particolare pesca,<br />

sono molto più organizzati di noi<br />

– dice Pietro Billeci, presidente<br />

dell’associazione pescatori di<br />

Lampedusa –. E non si accontentano<br />

di pescare nel loro mare.<br />

Sconfinano anche nel nostro<br />

mare. Ma le autorità spesso non<br />

intervengono per non creare problemi<br />

con lo stato tunisino”.<br />

Negli anni Ottanta, quando a<br />

sconfinare erano le imbarcazioni<br />

siciliane (che poi in molti casi<br />

non sconfinavano affatto: pescavano<br />

in una zona di mare interdetta<br />

solo ai pescherecci siciliani),<br />

le motovedette tunisine<br />

erano inflessibili. Noi, invece,<br />

siamo piuttosto flessibili.<br />

L’ultima riflessione la dedichiamo<br />

alla forestale. Negli anni<br />

passati l’Azienda foreste demaniali<br />

per la Regione siciliana ha<br />

rimboschito circa 200 ettari di<br />

territorio isolano. Un’opera meritoria.<br />

Da qualche tempo a questa<br />

parte anche i pochi alberi presenti<br />

a Lampedusa sono stati abbandonati.<br />

I vertici dell’Azienda foreste<br />

hanno sbaraccato l’ufficio.<br />

Avevano detto che sarebbe stata<br />

questione di qualche mese e poi<br />

il territorio sarebbe stato come<br />

sempre presidiato. Ancora li<br />

aspettano.<br />

Giulio Ambrosetti<br />

13


Bruxelles<br />

UE: SI ROMPE IL DIALOGO<br />

SULLA PESCA MEDITERRANEA<br />

Con una decisione presa all’unanimità, la<br />

maggioranza delle organizzazioni<br />

nazionali della Pesca mediterranea (Italia,<br />

Spagna, Francia, Grecia, Slovenia), ha deciso di<br />

abbandonare la riunione che la Commissione<br />

Europea aveva organizzato a Bruxelles per<br />

ridiscutere la proposta di Regolamento sulla<br />

pesca nel Mediterraneo.<br />

“Cercavamo il dialogo e una discussione vera<br />

sulla gestione della pesca in Mediterraneo anche<br />

con diversi documenti ai quali non abbiamo mai<br />

ricevuto risposta, ma l’impostazione con cui la<br />

Commissione intendeva avviare i lavori ci ha<br />

convinto a chiedere prima un aggiornamento dei<br />

lavori e poi, di fronte al rifiuto, di abbandonare la<br />

sala, nella speranza che il nuovo Commissario ci<br />

consenta di ridiscutere la proposta su basi e con<br />

metodi diversi per portare la pesca mediterranea<br />

verso i criteri della sostenibilità biologica,<br />

economica e sociale” .<br />

Traspariva una cauta apertura della<br />

Commissione Pesca del Parlamento europeo a<br />

rivedere le sue posizioni circa le norme europee<br />

da adottare per la pesca nel Mediterraneo. Dalla<br />

riunione che si è avuta a Bruxelles il 22 settembre<br />

2004 per discutere sulla modifica del Reg.<br />

2847/93, relativo allo sfruttamento sostenibile<br />

della pesca nel Mediterraneo, era emersa, infatti,<br />

la concreta possibilità di una revisione del testo<br />

del regolamento. Un regolamento, quello<br />

proposto dall’allora Commissario Fischler<br />

nell’ottobre del 2003, che il settore pesca del<br />

Mediterraneo ha, da sempre, rigettato perché<br />

metterebbe in ginocchio storici settori del mondo<br />

produttivo italiano come la pesca a strascico e<br />

quella dei molluschi bivalvi.<br />

Le Organizzazioni, con il loro gesto, hanno<br />

voluto evitare che la Commissione potesse ancora<br />

una volta imporre misure inaccettabili vantando<br />

consultazioni inesistenti con i rappresentanti<br />

della categoria. Con ciò, ribadendo la richiesta di<br />

ridiscutere la proposta da zero, partendo dalla<br />

valutazione degli impatti economici e sociali e dai<br />

dati scientifici alla base della proposta di<br />

Regolamento, attraverso consultazioni reali. La<br />

14<br />

decisione adottata nasce da comuni obiettivi<br />

espressi da tutte le delegazioni che hanno aderito<br />

all’iniziativa e che, condannando l’impostazione<br />

della proposta della Commissione, lamentano che<br />

la sua applicazione porterebbe crisi e disordini<br />

al settore della pesca nel Mediterraneo.<br />

Confidando nella disponibilità del nuovo<br />

Commissario europeo alla Pesca, il maltese Joe<br />

Borg, le Organizzazioni con questa protesta<br />

intendono inviare un messaggio forte che esprime<br />

il disagio della categoria, già colpita in questi<br />

giorni da un grave stato di crisi dovuto<br />

all’aumento del gasolio, che sta motivando dure<br />

forme di protesta nei porti della Francia. A breve<br />

ciò avverrà anche negli altri Paesi. È in atto una<br />

protesta della marineria di Mazara del Vallo ed<br />

una richiesta delle marinerie delle isole minori<br />

per il riequilibrio del prezzo (richiesta di un<br />

contributo sulle spese di trasporto).<br />

Strumenti di pesca, distanza e profondità,<br />

dimensioni minime del pescato e specie<br />

migratorie: sono questi gli argomenti che devono<br />

essere trattati. Le modifiche al testo dovrebbero<br />

avvenire sulla base di un compromesso su cinque<br />

articoli controversi:<br />

- Strumenti di pesca (Art.8): il Parlamento<br />

rigetta il passaggio a 60mm delle maglie delle reti<br />

per la pesca a strascico;<br />

- Distanza e profondità (Art. 17): l’idea è quella<br />

di dare un valore a questi parametri, ma allo<br />

stesso tempo prevedere delle eccezioni;<br />

- Dimensioni minime (Art. 13): per nasello e<br />

sardine si dovrebbe fissare un livello di “prima<br />

maturità” della specie;<br />

- Specie migratorie, in particolare tonno e<br />

pesce spada (Art. 22 e 23): il Parlamento rifiuta le<br />

tre proposte della Commissione (amo, divieto<br />

temporaneo e dimensione minima).<br />

La Commissione in un nuovo incontro che si è<br />

svolto nel Lussemburgo il 18 ottobre (ultima<br />

riunione presieduta dal Commissario Franz<br />

Fischler) ha solamente preso in considerazione il<br />

caro gasolio e l’Agenzia europea di controllo della<br />

pesca che verrà allocata a Vigo (Spagna).<br />

Giuseppe Asaro


CALCIO: CUFFARO E LO PORTO<br />

PREMIANO MESSINA E PALERMOP<br />

Sport<br />

La Sicilia in serie A. Per celebrare il primo<br />

incontro nella massima serie disputato tra le<br />

squadre del Messina e del Palermo i vertici delle istituzioni<br />

regionali hanno voluto promuovere una cerimonia<br />

per ricordare l’evento.<br />

Il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il<br />

presidente dell’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana Guido<br />

Lo Porto,hanno consegnato due targhe in oro ai<br />

responsabili delle due società giovedì sera, nell’intervallo<br />

della gara. Hanno<br />

ricevuto il riconoscimento<br />

il presidente<br />

del Messina Pietro<br />

Franza e il vice presidente<br />

del Palermo<br />

Guglielmo Miccichè.<br />

Le targhe sono<br />

state realizzate a mano dall’artigiano palermitano<br />

Antonino Amato. “Incontro Messina – Palermo. A<br />

ricordo della prima partita nella massima serie<br />

disputata tra le due squadre”, è inciso nella targa.<br />

“Con questi riconoscimenti – ha dichiarato Lo<br />

Porto, promotore dell’iniziativa - vogliamo sottolineare<br />

il grande successo del calcio siciliano. L’evento<br />

calcistico - ha aggiunto- evoca sentimenti che trascendono<br />

lo sport e ispirano pensieri di orgoglio per<br />

l’intera Sicilia. Possa il successo del calcio siciliano<br />

tradursi in breve tempo in successi di natura economica,<br />

sociale e morale”.<br />

“Vedere due squadre siciliane competere con il<br />

gotha del calcio nazionale – ha sottolineato Cuffaro -<br />

riempie di gioia e di orgoglio. Di gioia, per la possibilità<br />

che si offre a tanti sportivi di assistere a competizioni<br />

di alto livello e di godere delle raffinate giocate<br />

di tanti campioni. Di orgoglio per la consapevolezza<br />

del contributo che tifoserie, tra le più appassionate e<br />

civili, stanno dando, con costante incitamento, al<br />

procedere delle loro squadre nella massima serie.<br />

Un grazie, dunque – ha concluso il presidente<br />

della Regione - ai calciatori ed ai tifosi, ma anche a<br />

coloro che hanno creduto nella passione sportiva di<br />

queste due grandi città ed hanno approntato mezzi e<br />

competenze tecniche per fare vivere ai loro abitanti e<br />

a tutti i siciliani questo grande sogno”.<br />

Il presidente<br />

dell’Ars Lo Porto<br />

consegna la targa<br />

al presidente<br />

del Messina Franza,<br />

il presidente<br />

della Regione<br />

Cuffaro<br />

al vicepresidente<br />

del Palermo<br />

Miccichè.<br />

In basso,<br />

due momenti<br />

della partita<br />

15


Sala D’Ercole<br />

DISEGNI DI LEGGE<br />

D’iniziativa parlamentare<br />

ddl 930 del 28 ottobre 2004<br />

Istituzione del Fondo regionale<br />

per la tutela delle persone non<br />

autosufficienti<br />

Ioppolo Giovanni (AN). Formica<br />

Santi (AN). Incardona Carmelo (AN).<br />

Infurna Giuseppe (AN). Neri Sebastiano<br />

(AN). Virzì Gioacchino (AN).<br />

ddl 931 del 28 ottobre 2004<br />

Interventi della Regione per la<br />

regolamentazione dell’introduzione<br />

nel territorio siciliano di organismi<br />

geneticamente modificati<br />

Giannopolo Domenico (DS). Panarello<br />

Filippo (DS). Oddo Camillo<br />

(DS). Speziale Calogero (DS). Capodicasa<br />

Angelo (DS). Crisafulli Vladimiro<br />

(DS). Cracolici Antonino (DS).<br />

De Benedictis Roberto (DS). Villari<br />

Giovanni (DS). Zago Salvatore<br />

(DS).<br />

Si è costituito all’Ars il gruppo “Udc -<br />

Democratici per le Libertà”.<br />

Ne danno notizia i quattro componenti<br />

del gruppo Fabio Mancuso,<br />

Davide Costa, Giuseppe Ardizzone e<br />

il deputato-questore Domenico<br />

Turano, che in una nota ringraziano,<br />

“per la sensibilità politica e istituzionale<br />

dimostrata”, il presidente<br />

dell’<strong>Assemblea</strong> siciliana Guido Lo<br />

Porto e i componenti del Consiglio di<br />

presidenza dell’Ars.<br />

“Questo atto - spiegano - è il giusto<br />

riconoscimento della legittimità e<br />

genuinità della nostra azione politica<br />

tesa a recuperare le ragioni più profonde<br />

di un impegno per un nuovo<br />

Udc siciliano, più forte e più autorevole,<br />

più radicato nel cuore dei siciliani”.<br />

“Ringraziamo l’on. Volonté e tutto il<br />

gruppo dirigente nazionale del<br />

ddl 932 del 9 novembre 2004<br />

Interventi per la promozione e l’incentivazione<br />

delle attività teatrali<br />

private, della danza e del balletto,<br />

cinematografiche e audiovisive<br />

Villari Giovanni (DS). Speziale Calogero<br />

(DS). Cracolici Antonino (DS).<br />

Capodicasa Angelo (DS). Crisafulli<br />

Vladimiro (DS). De Benedictis Roberto<br />

(DS). Giannopolo Domenico<br />

(DS). Oddo Camillo (DS). Panarello<br />

Filippo (DS). Zago Salvatore (DS).<br />

ddl 933 del 9 novembre 2004<br />

Norme per la salvaguardia, il pieno<br />

utilizzo e fruizione della riserva<br />

naturale orientata “Pino d’Aleppo”<br />

Zago Salvatore (DS). Oddo Camillo<br />

(DS). Panarello Filippo (DS).<br />

ddl 934 del 11 novembre 2004<br />

Norme in materia di assunzione di<br />

personale dei consorzi di bonifica<br />

Morinello Salvatore (Sicilia 2010).<br />

a cura di Gaspare Sardella<br />

NASCE IL GRUPPO “UDC-<br />

DEMOCRATICI PER LE LIBERTÀ”<br />

PRESIDENTE FABIO MANCUSO<br />

Partito - continua la<br />

nota - che hanno<br />

compreso il coraggio<br />

di un impegno che<br />

non è strumentale<br />

ma è solo al servizio<br />

del partito e dell’intera<br />

comunità siciliana. Ci auguriamo<br />

che da oggi possa partire una nuova<br />

fase dell’esperienza dei Democratici<br />

cristiani siciliani”.<br />

All’unanimità. è stato eletto presidente<br />

del gruppo parlamentare Fabio<br />

Mancuso.<br />

“Esprimo grande soddisfazione - ha<br />

detto Mancuso - per l’inizio di un<br />

grande progetto dell’Udc, che procede<br />

nella linea della segreteria nazionale.<br />

Ciò a servizio dei siciliani per il<br />

riconoscimento di tutti gli obiettivi<br />

che contraddistinguono il partito<br />

dell’Udc a livello nazionale”.<br />

I padri dell’Autonomia<br />

CATTOLICESIMO<br />

E POLITICA<br />

IN GIUSEPPE<br />

D’ANGELO<br />

La figura di Giuseppe<br />

D’Angelo, deputato di<br />

Enna più volte presidente della<br />

Regione, è una delle più<br />

controverse della storia<br />

dell’Autonomia regionale<br />

siciliana, il suo nome si lega<br />

infatti alla nascita del<br />

centrosinistra in Sicilia ma,<br />

anche, alla lotta contro i<br />

potentati finanziari, i signori<br />

delle esattorie, che inquinavano<br />

la vita politica regionale.<br />

D’Angelo era nato a<br />

Calascibetta, la cittadina che fu<br />

fatale a Pietro d’Aragona, il 15<br />

novembre del 1913. Professore<br />

di filosofia si dedica, nel<br />

dopoguerra, al movimento<br />

reduci e combattenti dei quali<br />

diviene il leader riconosciuto. La<br />

sua vocazione politica lo porta,<br />

ben presto, ad aderire, come<br />

cattolico molto vicino alle<br />

gerarchie ecclesiastiche ennesi,<br />

alla formazione democristiana.<br />

Eletto sindaco di Calascibetta,<br />

nel 1947 è capolista, nella sua<br />

circoscrizione, alle elezioni per<br />

la prima <strong>Assemblea</strong> regionale<br />

siciliana. Eletto, con 5.416 voti, è<br />

chiamato a fare parte del primo<br />

governo regionale, guidato da<br />

Giuseppe Alessi, con la delega<br />

alla Alimentazione.<br />

L’equilibrio mostrato e la<br />

capacità politica lo confermano<br />

nei successivi governi della<br />

prima e della seconda<br />

legislatura.


Ritratti<br />

Nella terza legislatura,<br />

rieletto con 18.168 voti, non<br />

viene confermato nelle<br />

compagini governative che si<br />

succedono mentre la sua<br />

posizione si sposta verso la<br />

sinistra del partito.<br />

Proprio nella terza legislatura<br />

è uomo di punta<br />

nell’opposizione al governo<br />

Milazzo.<br />

Nella quarta legislatura,<br />

nonostante la caduta dei<br />

consensi che la Democrazia<br />

cristiana fa registrare negli altri<br />

collegi, incrementa i propri voti<br />

e si prepara, da segretario<br />

regionale del partito, a gestire il<br />

postmilazzismo.<br />

Il 9 settembre 1961, dopo una<br />

lunga crisi che vede alternarsi<br />

tre presidenti della Regione,<br />

viene eletto presidente del primo<br />

governo organico di<br />

centrosinistra, formula che fa<br />

della Regione siciliana una sorta<br />

di laboratorio politico.<br />

Per D’Angelo il centrosinistra<br />

era l’unica formula praticabile<br />

per realizzare i consensi<br />

necessari a fare uscire la regione<br />

dalle secche dello stallo socioeconomico<br />

nel quale si trovava e<br />

per riscattare l’Isola dalle spire<br />

della criminalità mafiosa. Il<br />

centrosinistra doveva, nel suo<br />

progetto, peraltro, riequilibrare<br />

il sistema fortemente incrinato<br />

dalla crisi milazzista.<br />

Ma la formula, preceduta da<br />

un lungo travaglio politico,<br />

mostra subito le proprie<br />

debolezze in questo certamente<br />

agevolata dalle posizioni poco<br />

chiare espresse dal partito<br />

socialista.<br />

L’idea nenniana della<br />

conquista delle stanze dei<br />

bottoni per imprimere un corso<br />

diverso alla vita politica italiana<br />

trovò infatti una interpretazione<br />

riduttiva e, per certi aspetti, poco<br />

edificante: si ridusse, infatti, alla<br />

semplice spartizione delle fette<br />

di potere.<br />

I buoni propositi del<br />

presidente della Regione si<br />

infransero, di fronte ad una<br />

realtà fatta di risse e di veti<br />

incrociati. Nella primavera<br />

dell’anno successivo il governo è<br />

già in crisi e D’Angelo è costretto<br />

a varare un altro governo la cui<br />

durata non supera i tre mesi.<br />

Un terzo governo D’Angelo<br />

conclude la legislatura.<br />

Rieletto nella quinta<br />

legislatura, forma altri tre<br />

governi, di brevissima durata, e<br />

nel 1964 viene sostituito dal<br />

barone Coniglio, un aristocratico<br />

catanese più in sintonia con quei<br />

poteri forti che D’Angelo si era<br />

sforzato di combattere con la<br />

sua azione di governo.<br />

Proprio quei poteri forti,<br />

soprattutto i grandi esattori,<br />

sono in prima fila per<br />

combatterlo nel momento in cui<br />

ripropone la sua candidatura per<br />

la sesta legislatura<br />

dell’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />

siciliana. Giuseppe D’Angelo<br />

infatti, nonostante la sua<br />

militanza fatta di grande<br />

correttezza e capacità politica,<br />

nonostante la sua attenzione per<br />

il territorio che gli aveva sempre<br />

espresso fiducia, non viene<br />

riconfermato.<br />

Sconfitto, ma non prostrato,<br />

continuò, da non parlamentare,<br />

la sua battaglia politica tornando<br />

alla guida del partito e quindi<br />

alla presidenza dell’Espi, l’ente<br />

che gestiva le partecipazioni<br />

regionali.<br />

Al suo impegno si deve la<br />

scelta della metanizzazione<br />

dell’Isola e proprio della società<br />

che gestiva la metanizzazione,<br />

cioè la siciliana Gas, fu il primo<br />

presidente.<br />

D’Angelo muore, nel<br />

dicembre del 1991, a Palermo,<br />

dove, pur continuando a<br />

mantenere solidi legami con la<br />

sua provincia d’origine, si era<br />

definitivamente trasferito.<br />

Pasquale Hamel<br />

17


Lavoro<br />

Grazie ad un intervento legislativo dell’Ars<br />

DA DETENUTI AD ARTIGIANI<br />

Carcere, lavoro e reinserimento sociale. Il<br />

tracciato della speranza per i detenuti nelle<br />

case di reclusione siciliana può divenire un reale<br />

percorso di riabilitazione le cui coordinate sono<br />

dettate dalla legge regionale n.16 del 99,<br />

“Interventi a favore di attività lavorative autonome<br />

da parte di detenuti in espiazione di pena”.<br />

Approvata all’unanimità dall’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong><br />

<strong>Siciliana</strong>, la legge in questione consente a<br />

quei detenuti, la cui idoneità professionale sia<br />

stata accertata per mezzo di un esame di verifica e<br />

che abbiano eseguito in carcere degli appositi<br />

corsi di formazione professionale, di tentare l’avventura<br />

di una propria indipendente attività di<br />

lavoro.<br />

Le agevolazioni finanziarie consistono nella<br />

concessione di una sovvenzione, a fondo perduto e<br />

per un massimo di 50 milioni di lire, finalizzata<br />

all’acquisto di macchine ed attrezzature necessarie<br />

allo svolgimento delle attività ed anche per le spese<br />

conseguenti al rispetto della normativa sulla sicurezza<br />

e sulle condizioni igienico-sanitarie del<br />

luogo di lavoro, sulla base della documentazione<br />

di spesa sostenuta; il costo delle materie prime e<br />

del materiale di consumo non può superare il 20<br />

per cento del costo complessivo. L’accesso ai benefici<br />

è disciplinato da un articolato<br />

bando pubblicato annualmente dall’assessorato<br />

alla Cooperazione (l’ultimo<br />

è disponibile all’indirizzo<br />

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g04-<br />

36/g04-36-p23.htm).<br />

Per un volta il carcere, quindi,<br />

non è un assioma di aula bunker,<br />

416 bis e stragi di mafia. La legge<br />

16/99, unica nel panorama nazionale,<br />

ha immediatamente prodotto i<br />

risultati auspicati dal legislatore.<br />

“Sono oltre settanta i detenuti che<br />

hanno avviato attività d’impresa grazie<br />

alle facilitazioni ed ai finanziamenti<br />

previsti – afferma Salvo<br />

Fleres, relatore e primo firmatario<br />

della norma –, che<br />

La copertina<br />

del video realizzato<br />

non possono certo<br />

rappresentare un<br />

intervento risolutivo del problema riguardante il<br />

recupero e il reinserimento sociale dei detenuti,<br />

ma sono sicuramente un contributo per il raggiungimento<br />

di tale obiettivo”.<br />

Di recente, nella sala stampa dell’Ars, è stato<br />

presentato il video illustrativo della legge 16/99.<br />

Il supporto multimediale, realizzato in collaborazione<br />

con il Dipartimento per l’Amministrazione<br />

penitenziaria (Dap) e con la Casa di reclusione di<br />

Augusta, è stato prodotto dall’Intergruppo per i<br />

diritti umani e civili dell’Ars in circa 200 unità ed<br />

è già in distribuzione nelle carceri siciliane.<br />

Protagonista del video è Alessandro Bronzini,<br />

primo di circa settanta detenuti ad aver usufruito<br />

dei benefici previsti dalla legge n.16 del 99, grazie<br />

ai quali, nel carcere di Augusta, ha iniziato da<br />

alcuni anni un’apprezzata attività artigianale.<br />

“L’esplicazione delle modalità di accesso e dei<br />

benefici concessi dalla legge in questione – spiega<br />

Fleres, coordinatore dell’Intergruppo – effettuata<br />

dalla viva voce di un detenuto che ne ha già usufruito<br />

avviando una propria attività, non potrà che<br />

suscitare un maggiore interesse nei confronti delle<br />

possibilità di reinserimento offerte”. Perché il carcere<br />

non sia solo una prigione.<br />

Lu. Li.<br />

18


Corte Costituzionale<br />

ALLA SICILIA IL GETTITO DELLE IMPOSTE<br />

SULLE ASSICURAZIONI<br />

CON SEDE FUORI DALL’ISOLA di Riccardo Anselmo (*)<br />

La Corte Costituzionale ha stabilito che spetta alla<br />

Sicilia il gettito delle imposte sulle assicurazioni con<br />

sede fuori dall’Isola. La Consulta, con sentenza n. 306<br />

depositata il 21 ottobre 2004, ha deciso in sede di conflitto<br />

di attribuzione una controversia insorta tra la<br />

Regione <strong>Siciliana</strong> ed il ministero dell’Economia e delle<br />

Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello<br />

Stato.<br />

L’Amministrazione dello Stato, con nota n. 60133<br />

del 28 maggio 2002, in risposta ad una precisa istanza<br />

della Regione <strong>Siciliana</strong>, ha stabilito la non spettanza alle<br />

Regioni del gettito delle imposte riscosse sulle assicurazioni<br />

ai sensi della L.1216/1961, per polizze di assicurazione<br />

relative a veicoli a motore iscritti in pubblici registri<br />

automobilistici con sede nelle province siciliane,<br />

nei casi in cui le compagnie di assicurazione abbiano il<br />

domicilio fiscale al di fuori del territorio regionale.<br />

La Regione siciliana ha eccepito la violazione degli<br />

artt. 36 e 37 dello Statuto e delle relative norme di attuazione<br />

in materia ex D.P.R.1074/1965, in forza dei quali<br />

è di spettanza regionale qualsiasi tributo erariale il cui<br />

presupposto d’imposta si sia verificato nell’ambito del<br />

suo territorio.<br />

A parere della Regione, il fatto che il gettito delle<br />

imposte di cui sopra spetti alle province ove hanno sede<br />

i pubblici registri automobilistici in cui sono iscritti i<br />

veicoli sulla base dell’art. 60 del D. Lgs. 446/97, è argomento<br />

che vieppiù rafforza la completa spettanza regionale<br />

delle imposte sulle assicurazioni, vista la competenza<br />

regionale esclusiva in materia di enti locali.<br />

La nota della Ragioneria generale dello Stato, viceversa,<br />

circoscrive la portata del D.P.R.1074/1965 unicamente<br />

all’imposta riscossa nell’ambito del territorio<br />

siciliano in relazione a polizze contratte con istituti di<br />

assicurazione con domicilio fiscale nel territorio regionale,<br />

escludendo pertanto quelle polizze contratte per<br />

mezzi registrati nei P.R.A. delle province siciliane con<br />

compagnie assicuratrici aventi sede al di fuori della<br />

Sicilia. Inoltre, ad avviso della Ragioneria dello Stato, la<br />

modifica legislativa di cui agli artt. 60 e 61 del D. Lgs.<br />

446/97 (che per le Regioni a Statuto ordinario hanno<br />

attribuito il gettito della citata imposta alle Province a<br />

decorrere dal 1° gennaio 1999) è rafforzativa della tesi<br />

statale. Secondo la tesi ministeriale, considerato che la<br />

Regione <strong>Siciliana</strong> con propria legge regionale n. 2/2002<br />

attuativa del D. Lgs. 446/97 ha attribuito il gettito delle<br />

imposte sulle assicurazioni alle Province, nulla più ha la<br />

Regione stessa da pretendere a riguardo.<br />

Tale tesi è stata in radice smontata dalla sentenza<br />

della Corte Costituzionale. A parere dei giudici della<br />

Consulta, le norme di attuazione dello Statuto hanno<br />

chiarito definitivamente che il sistema di finanziamento<br />

della Regione siciliana è basato sulla devoluzione alla<br />

Regione del gettito dei tributi erariali riscossi nel suo<br />

territorio. Ma è fondamentale che per intendere compiutamente<br />

l’ambito di riscossione non sempre risulta<br />

esauriente il criterio dell’individuazione del luogo fisico<br />

in cui avviene la materiale operazione contabile; ciò che<br />

conta è l’identificazione della capacità fiscale derivante<br />

dai rapporti tributari che avvengono nel territorio<br />

regionale, in relazione o alla residenza del soggetto colpito<br />

dal presupposto del tributo, o della collocazione in<br />

ambito regionale del fatto cui è connessa l’obbligazione<br />

tributaria. A tal proposito soccorre l’art. 4 del<br />

D.P.R.1074/65 laddove recita che “sono comprese anche<br />

quelle (entrate) che, sebbene relative a fattispecie tributarie<br />

maturate nell’ambito regionale, affluiscono, per<br />

esigenze amministrative, ad uffici finanziari situati<br />

fuori dal territorio della Regione”; inoltre, l’art.7 delle<br />

norme di attuazione in materia finanziaria ha stabilito<br />

i criteri di riparto dei redditi soggetti ad imposizione<br />

proprio nel caso di imprese operanti sia nel territorio<br />

siciliano che fuori.<br />

Altro passo importante della sentenza concerne la<br />

violazione, da parte statale, del principio costituzionale<br />

di “leale collaborazione”, in quanto la impugnata nota<br />

della Ragioneria Generale dello Stato si pone in palese<br />

e clamorosa contraddizione con la posizione pari oggetto<br />

assunta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,<br />

che viceversa con propria nota non solo concordava con<br />

la posizione regionale, ma aveva in seguito sollecitato il<br />

ministero dell’Economia e delle Finanze a porre in essere<br />

tutti gli adempimenti nei confronti delle compagnie<br />

di assicurazione volti ad evitare indebite sottrazioni di<br />

risorse al bilancio della Regione siciliana.<br />

(*) Consigliere parlamentare Ars<br />

19


Famiglia<br />

Leggi, decreti, circolari, direttive della Regione in favore delle famiglie siciliane<br />

INIZIA L’OPERAZIONE BUONO SCUOLA<br />

Con la pubblicazione nella Gazzetta<br />

Ufficiale della Regione <strong>Siciliana</strong><br />

n. 42/2004 del Decreto Presidenziale 1<br />

ottobre 2004, è entrato nella fase<br />

operativa l’intervento a favore delle<br />

famiglie i cui figli frequentino scuole<br />

e istituti di ogni ordine e grado. Il D.P.<br />

individua i beneficiari, i requisiti per<br />

la concessione del beneficio, i tempi<br />

e, ovviamente, il quantum.<br />

Destinatari del sussidio possono<br />

essere non soltanto, ovviamente, i<br />

genitori ma altresì i responsabili di<br />

strutture pubbliche o private alle<br />

quali siano stati affidati minori in età<br />

scolare. L’istanza, inoltre, potrà essere<br />

presentata direttamente dallo studente<br />

nel caso in cui il medesimo sia<br />

già maggiorenne. Il beneficio è infine<br />

concesso anche a favore dei figli di<br />

soggetti di nazionalità non italiana,<br />

legalmente presenti nello Stato.<br />

L’erogazione del buono scuola è<br />

subordinata alla presenza di determinate<br />

condizioni:<br />

spesa complessiva, di cui si chiede<br />

il rimborso, di importo superiore<br />

ai 260 euro (in pratica, pur in presenza<br />

di tutti gli altri requisiti, non<br />

verranno rimborsati importi inferiori);<br />

reddito familiare complessivo<br />

imponibile ai fini Irpef per il precedente<br />

anno 2003 inferiore alla sommatoria<br />

degli importi assegnati dal<br />

D.P. ai singoli componenti del<br />

nucleo familiare (15.000 euro per<br />

ogni componente studente del<br />

nucleo familiare; 13.000 per i rimanenti<br />

componenti).<br />

La prova che i tutti i componenti<br />

(studenti e non) appartengono al<br />

medesimo nucleo familiare deve<br />

essere fornita tramite la presentazione<br />

di un certificato di stato di<br />

famiglia. Il buono scuola può essere<br />

concesso per più studenti della<br />

20<br />

medesima famiglia e non può avere<br />

un importo superiore a 1.500 euro.<br />

L’importo concretamente rimborsabile<br />

per ciascuno studente è pari al<br />

75 per cento delle spese documentate,<br />

se il reddito complessivo del nucleo<br />

familiare non supera il 60% della sommatoria<br />

degli importi individuali cui<br />

più sopra accennato; è pari al 50% se<br />

il reddito del nucleo familiare non<br />

supera il 60 della medesima sommatoria;<br />

è infine pari al 25% se non supera<br />

l’importo totale della sommatoria. In<br />

tutti e tre i casi la percentuale di rimborso<br />

è comunque elevata al 90% se<br />

le spese sono sostenute a favore di<br />

studenti portatori di handicap.<br />

Le spese che il Decreto ammette al<br />

rimborso sono: la retta di iscrizione e<br />

di frequenza; le rette e/o spese di frequenza;<br />

altre spese connesse alla frequenza,<br />

deliberate dagli organi collegiali<br />

delle istituzioni scolastiche con<br />

esclusione delle spese per i viaggi di<br />

istruzione. Non sono ammesse a rimborso<br />

tutte le spese che, ai sensi della<br />

normativa in vigore nel periodo di<br />

riferimento, possono essere utilizzate<br />

come oneri fiscali deducibili. Per ottenere<br />

il sussidio i richiedenti predispongono<br />

un’apposita istanza, utilizzando<br />

il modello allegato al D.P., indirizzata<br />

all’Ufficio speciale buono scuola. Tale<br />

istanza deve essere presentata direttamente<br />

alla segreteria dell’istituzione<br />

scolastica frequentata dallo studente.<br />

Quest’ultima verifica la regolarità<br />

dell’iscrizione e l’avvenuto pagamento<br />

di cui si chiede il rimborso e<br />

successivamente inoltra tutta la documentazione<br />

al suddetto Ufficio speciale<br />

che dispone, infine, il pagamento.<br />

Si decade dal beneficio se lo studente,<br />

qualunque ne sia il motivo,<br />

interrompe la frequenza dell’istituzione<br />

scolastica tramite la quale era stata<br />

presentata l’istanza. La materiale erogazione<br />

dell’importo agli aventi diritto<br />

sarà effettuata compatibilmente<br />

con le risorse finanziarie disponibili.<br />

PRESIDENZA DELLA REGIONE<br />

DECRETO PRESIDENZIALE 5 agosto 2004<br />

Criteri per la compilazione delle liste di<br />

assegnazione degli alloggi di edilizia<br />

residenziale pubblica convenzionata o<br />

sovvenzionata di cui all’art. 4, comma<br />

3 della legge regionale 31.7.2003 n. 10<br />

(G.U.R.S. n. 39 del 17.9.2004)<br />

ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA,<br />

DELLE POLITICHE SOCIALI<br />

E DELLE AUTONOMIE LOCALI<br />

DIPARTIMENTO REGIONALE<br />

DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI<br />

E DELLE AUTONOMIE LOCALI<br />

SERVIZIO 3 - INTERVENTI PER L’AREA MINORILE<br />

E PER L’ATTUAZIONE DELLA L.R. 10/2003<br />

CIRCOLARE N. 948 del 9.9.2004<br />

Bonus di 1000 euro ex art. 6, comma 5 L.R.<br />

n. 10/2003<br />

Chiarimenti relativi alla corresponsione del<br />

bonus di 1000 euro a favore di bambini nati<br />

o adottati nell’anno 2003<br />

(G.U.R.S. n. 39 del 17.9.2004)<br />

ASSESSORATO DEL LAVORO,<br />

DELLA PREVIDENZA SOCIALE,<br />

DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />

E DELL’EMIGRAZIONE<br />

CIRCOLARE 22 OTTOBRE 2004 N. 3<br />

Borse di studio per i figli dei lavoratori<br />

emigrati all’estero, art. 13 della legge<br />

regionale n. 55/80 modificato dall’art. 1<br />

della legge regionale n. 38/84, anno scolastico<br />

ed accademico 2003-2004<br />

(G.U.R.S. n. 46 del 5.11.2004)<br />

ASSESSORE ALLA PRESIDENZA<br />

DECRETO 19 OTTOBRE 2004<br />

Programma assistenziale per l’anno 2004 a<br />

favore del personale dell’Amministrazione<br />

regionale in servizio o in quiescenza, dei<br />

relativi familiari a carico, nonché dei titolari<br />

di pensioni indirette o di reversibilità o di<br />

assegni vitalizi obbligatori o di assegno<br />

integrativo<br />

(G.U.R.S. n. 46 del 5.11.2004)<br />

(a cura di Mauro Lo Tennero)


GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

DECRETI ASSESSORIALI<br />

Decreti eti pubblicati<br />

sulla Gazzetta ufficiale<br />

ficiale<br />

della Regione <strong>Siciliana</strong><br />

numeri 31 e 32<br />

del 23 e 30 luglio 2004<br />

LEGGI E DECRETI<br />

PRESIDENZIALI<br />

DECRETO PRESIDENZIALE<br />

16 giugno 2004.<br />

Approvazione di un accordo di<br />

programma relativo alla realizzazione<br />

di alloggi per le Forze<br />

dell’ordine in Acireale<br />

DECRETI ASSESSORIALI<br />

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA<br />

E DELLE FORESTE<br />

DECRETO 16 giugno 2004.<br />

Calendario venatorio 2004/2005<br />

DECRETO 25 giugno 2004.<br />

Autorizzazione per un allevamento<br />

di fauna selvatica autoctona<br />

nel comune di Palermo<br />

DECRETO 2 luglio 2004.<br />

Approvazione dei programmi<br />

dell’azienda faunistico-venatoria<br />

Casazza, sita in agro di Cesarò,<br />

per il quinquennio 2003/2008<br />

DECRETO 2 luglio 2004.<br />

Rinnovo della concessione dell’azienda<br />

faunistico-venatoria<br />

Maestro, sita in agro di Ragusa e<br />

Scicli<br />

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI<br />

ED AMBIENTALI<br />

E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />

DECRETO 19 marzo 2004.<br />

Dichiarazione di importante<br />

interesse demo-etno-antropologico<br />

della condotta idrica sita<br />

nell’area adiacente la Chiesa di<br />

Santo Spirito, nel territorio del<br />

comune di Naro<br />

DECRETO 23 marzo 2004.<br />

Dichiarazione di interesse storico<br />

ed architettonico particolarmente<br />

importante del complesso<br />

architettonico denominato<br />

Palazzo Benintende, sito nel<br />

comune di Caltanissetta<br />

DECRETO 23 marzo 2004.<br />

Dichiarazione di interesse archeologico<br />

particolarmente importante<br />

dei terreni siti in località<br />

Grattavole, nel territorio dei<br />

comuni di Sciacca e<br />

Caltabellotta<br />

DECRETO 8 giugno 2004.<br />

Rettifica del decreto 19 marzo<br />

2004, concernente dichiarazione<br />

di importante interesse demoetno-antropologico<br />

della condotta<br />

idrica sita nell’area adiacente<br />

la Chiesa di Santo Spirito,<br />

nel territorio del comune di<br />

Naro<br />

DECRETO 8 giugno 2004.<br />

Rettifica del decreto 23 marzo<br />

2004, concernente dichiarazione<br />

di interesse storico ed architettonico<br />

particolarmente importante<br />

del complesso architettonico<br />

denominato Palazzo<br />

Benintende, sito nel comune di<br />

Caltanissetta<br />

DECRETO 8 giugno 2004.<br />

Rettifica del decreto 23 marzo<br />

2004, concernente dichiarazione<br />

di interesse archeologico particolarmente<br />

importante dei terreni<br />

siti in località Grattavole,<br />

nel territorio dei comuni di<br />

Sciacca e Caltabellotta<br />

DECRETO 23 luglio 2004.<br />

Proroga del vincolo di immodificabilità<br />

temporanea imposto<br />

sulle località Pirale, Guidaloca,<br />

Scopello, Mazzo di Sciacca,<br />

ricadenti nel territorio comunale<br />

di Castellammare del Golfo<br />

DECRETO 23 luglio 2004.<br />

Proroga del vincolo di immodificabilità<br />

temporanea imposto<br />

sull’arcipelago delle isole Egadi,<br />

ricadente nel territorio comunale<br />

di Favignana<br />

ASSESSORATO DEL BILANCIO<br />

E DELLE FINANZE<br />

DECRETO 31 maggio 2004.<br />

Variazioni al bilancio della Regione<br />

per l’esercizio finanziario<br />

2004<br />

DECRETO 24 giugno 2004.<br />

Variazioni al bilancio della Regione<br />

per l’esercizio finanziario<br />

2004<br />

DECRETO 24 giugno 2004.<br />

Variazioni al bilancio della Regione<br />

e al quadro delle previsioni<br />

di cassa per l’esercizio finanziario<br />

2004<br />

DECRETO 29 giugno 2004.<br />

Variazioni al bilancio della Regione<br />

per l’esercizio finanziario<br />

2004<br />

ASSESSORATO<br />

DELLA COOPERAZIONE,<br />

DEL COMMERCIO,<br />

DELL’ARTIGIANATO E DELLA PESCA<br />

DECRETO 27 maggio 2004.<br />

Disciplina per l’acquisto in economia<br />

di beni e servizi da parte<br />

dell’Assessorato della cooperazione,<br />

del commercio, dell’artigianato<br />

e della pesca, entro il<br />

limite d’importo di 50.000 euro<br />

ASSESSORATO DEL LAVORO,<br />

DELLA PREVIDENZA SOCIALE,<br />

DELLA FORMAZIONE<br />

PROFESSIONALE<br />

E DELL’EMIGRAZIONE<br />

DECRETO 19 novembre 2003.<br />

Finanziamento del progetto dell’ente<br />

CIAPI di Palermo e Priolo<br />

denominato “Verso un accreditamento<br />

di qualità”, a valere<br />

della misura 3.05 del P.O.R.<br />

Sicilia 2000/2006<br />

21


GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

ASSESSORATO<br />

DEI LAVORI PUBBLICI<br />

DECRETO 23 luglio 2004.<br />

Graduatoria provvisoria delle<br />

istanze di cui al decreto 1 dicembre<br />

2003, concernente “Fondo di<br />

rotazione per la copertura finanziaria<br />

delle spese occorrenti per<br />

la progettazione definitiva ed il<br />

perfezionamento delle procedure<br />

tecniche, amministrative ed<br />

operative necessarie per l’accesso<br />

ai flussi di finanziamento,<br />

anche di provenienza extraregionale,<br />

per la realizzazione di<br />

interventi per la riqualificazione<br />

urbana ed il recupero del tessuto<br />

urbanistico, edilizio ed<br />

ambientale, ai sensi dell’art.<br />

17bis della legge 11 febbraio<br />

1994, n. 109 nel testo coordinato<br />

con la legge regionale 2 agosto<br />

2002, n. 7 e successive modifiche<br />

ed integrazioni”<br />

ASSESSORATO<br />

DELLA SANITÀ<br />

DECRETO 15 giugno 2004.<br />

Individuazione di alcuni centri<br />

della Regione specializzati per la<br />

diagnosi e il piano terapeutico di<br />

medicinali per la terapia della<br />

sindrome da iperattività con<br />

deficit da attenzione (ADHD)<br />

DECRETO 9 luglio 2004.<br />

Disciplina relativa al rilascio del<br />

nulla osta per l’impiego di sorgenti<br />

di radiazioni ionizzanti<br />

DECRETO 9 luglio 2004.<br />

Autorizzazione all’unità operativa<br />

di oculistica del presidio<br />

ospedaliero S. Marta e S. Venera<br />

di Acireale alla somministrazione<br />

della specialità medicinale<br />

Visudyne<br />

ASSESSORATO DEL TERRITORIO<br />

E DELL’AMBIENTE<br />

DECRETO 15 giugno 2004.<br />

Approvazione del piano regolatore<br />

generale, delle prescrizioni<br />

esecutive e del regolamento edilizio<br />

del comune di San Pietro<br />

Clarenza<br />

DECRETO 15 giugno 2004.<br />

Autorizzazione del progetto della<br />

Rete ferroviaria italiana -<br />

Italferr, relativo ai lavori di completamento<br />

del raddoppio Catania<br />

Ognina-Catania centrale<br />

DECRETO 17 giugno 2004.<br />

Aggiornamento del piano straordinario<br />

per l’assetto idrogeologico<br />

del territorio comunale di Alì<br />

DECRETO 28 giugno 2004.<br />

Deroga a quanto previsto dalla<br />

lettera a) dell’art. 15 della legge<br />

regionale n. 78/76, relativamente<br />

al progetto per la riqualificazione<br />

e ristrutturazione della tonnara<br />

di Capo Granitola nel territorio<br />

del comune di Campobello<br />

di Mazara<br />

DECRETO 6 luglio 2004.<br />

Modifica delle norme tecniche<br />

di attuazione del piano regolatore<br />

generale del comune di<br />

Comiso<br />

DECRETO 6 luglio 2004.<br />

Autorizzazione del progetto<br />

della Telecom Italia Mobile<br />

S.p.A. riguardante un intervento<br />

di telefonia cellulare da realizzare<br />

nel territorio del comune di<br />

Mezzojuso<br />

ASSESSORATO DEL TURISMO,<br />

DELLE COMUNICAZIONI<br />

E DEI TRASPORTI<br />

DECRETO 11 giugno 2004.<br />

Ulteriore modifica al decreto 2<br />

ottobre 1997, concernente percorrenze<br />

effettive delle aziende<br />

esercenti trasporto pubblico di<br />

linea beneficiarie dei contributi<br />

di esercizio di cui alla legge<br />

regionale 14 giugno 1983, n. 68<br />

a cura di Angelo Brocato<br />

T.A.R. PALERMO<br />

RESPONSABILITÀ<br />

PRECONTRATTUALE<br />

TTUALE<br />

DELLA P.A. . - RISARCIMENTO<br />

NEI LIMITI DEL C.D.<br />

INTERESSE NEGATIVO<br />

Incorre nella responsabilità<br />

precontrattuale nei confronti di<br />

un privato (che vanta il diritto al<br />

risarcimento del cosiddetto “interesse<br />

negativo”) la P.A. che, dopo<br />

aver approvato uno schema di<br />

convenzione edilizia, ingeneri<br />

l’affidamento della realizzazione<br />

del progetto prefigurato omettendo,<br />

successivamente, di darvi<br />

corso per l’illegittima adozione di<br />

una variante urbanistica preclusiva<br />

alla realizzazione del programma<br />

edilizio.<br />

Sul punto si riportano i passi<br />

salienti della motivazione.<br />

“Il comportamento tenuto dal<br />

comune di P. integri gli estremi<br />

dell’illecito aquiliano, e segnatamente<br />

dell’illecito precontrattuale<br />

ai sensi dell’art.1337 cod. civ.<br />

Invero tale amministrazione, per<br />

un considerevole lasso di tempo,<br />

ha ingenerato l’aspettativa circa<br />

la conclusione dell’atto di permuta,<br />

attraverso la delibera del 1981,<br />

il successivo provvedimento di<br />

sdemanializzazione ed il rilascio<br />

delle concessioni edilizie, che<br />

hanno peraltro rafforzato la convinzione,<br />

in capo alla società<br />

ricorrente, di potere realizzare il<br />

progetto edilizio prefigurato. Ciò<br />

nonostante ha poi omesso, senza<br />

alcuna ragione, di dare seguito<br />

agli impegni assunti, e nel 1989<br />

ha illegittimamente adottato una<br />

variante urbanistica preclusiva<br />

alla realizzazione del programma<br />

edilizio in questione. Rileva il<br />

Collegio che tale ingiustificato<br />

comportamento integri gli estremi<br />

della colpa ed abbia determi-<br />

22


GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

nato un danno ingiusto in capo<br />

alla ricorrente. (omissis). In<br />

ragione degli specifici presupposti<br />

sui quali viene fondata la pretesa<br />

risarcitoria oggetto del presente<br />

giudizio (illegittimità della<br />

delibera di variante del 1989), il<br />

Collegio ritiene pertanto che il<br />

risarcimento dovuto dal comune<br />

di P. debba essere limitato al 50%<br />

di quello subito dalla ricorrente,<br />

da quantificarsi secondo i criteri<br />

che verranno precisati, ai sensi<br />

dell’art.35 co. 2° del D.Lgs.<br />

n.80/1998, come modificato dall’art.7<br />

della legge n.205/2000. In<br />

particolare, considerato che la<br />

presente fattispecie è inquadrabile<br />

nel novero della responsabilità<br />

precontrattuale, parte ricorrente<br />

ha diritto al risarcimento del così<br />

detto “interesse negativo” e cioè<br />

ad avere risarciti i danni conseguenti<br />

alle spese affrontate in<br />

dipendenza dell’affidamento<br />

creato dal comune di P. – quali<br />

spese progettuali o, in generale<br />

tecniche – che non sarebbero<br />

state effettuate in mancanza della<br />

iniziale delibera del 1981. La<br />

ricorrente dovrà fornire prova di<br />

tali spese al comune di P., che ha<br />

l’obbligo di risarcirne il valore<br />

attualizzato, nella misura del<br />

50%, per le ragioni sopra indicate.<br />

(T.A.R. Palermo - Sez. I, 19<br />

marzo 2004 n. 526)<br />

DEMANIO MARITTIMO - ORDINE<br />

DI SGOMBERO E DI DEMOLIZIONE<br />

Per la sussistenza dell’interesse<br />

pubblico riconosciuta dal<br />

legislatore, è legittimo il provvedimento<br />

di sgombero e di demolizione<br />

delle opere abusivamente<br />

realizzate su aree del demanio<br />

marittimo adottato con motivazione<br />

non particolarmente dettagliata.<br />

(T.A.R. Palermo - Sez.<br />

II, 7 aprile 2004 n. 627)<br />

ASSEGNAZIONE ALLOGGI<br />

DI RESIDENZA PUBBLICA -<br />

PROVVEDIMENTO DI REVOCA<br />

ADOTTATO<br />

TO DAL DIRIGENTE<br />

È di competenza del dirigente,<br />

e non del Consiglio né della Giunta<br />

comunale, l’adozione di un<br />

provvedimento di revoca in materia<br />

di assegnazione di alloggi di<br />

edilizia residenziale pubblica.<br />

Sul punto si riportano i passi<br />

salienti della motivazione.<br />

“Premesso che l’art. 17 della l.<br />

r. n. 1/1979, che riproduce il testo<br />

dell’art. 95 del D.P.R. 616/1977,<br />

devolve genericamente ai<br />

Comuni le attività amministrative<br />

relative all’assegnazione degli<br />

alloggi di edilizia residenziale<br />

pubblica, cosicché, per il principio<br />

del “contrarius actus”, deve<br />

ritenersi che tale devoluzione<br />

riguardi anche i provvedimenti di<br />

revoca previsti dall’art. 17 del<br />

decreto del Presidente della<br />

Repubblica n. 1035 del 1972 (vedi<br />

a tal proposito TAR Palermo, II,<br />

02 aprile 1990, n. 159), va rilevato<br />

come non vi sia alcuna disposizione<br />

specifica in materia di attribuzione<br />

delle relative competenze,<br />

che devono, pertanto, essere<br />

individuate in via interpretativa.<br />

Sotto tale profilo va evidenziato<br />

come l’attuale assetto ordinamentale<br />

degli enti locali sia fondato<br />

sul principio di distinzione tra<br />

politica e gestione, secondo il<br />

quale rientrano nella competenza<br />

degli organi burocratici tutti gli<br />

atti, che non siano espressione di<br />

indirizzo politico. L’art. 51 della<br />

legge n. 142 del 1990, come recepito<br />

in Sicilia con la l.r. 48/1991 e<br />

successivamente modificato dalla<br />

l. n. 127/1997 e n. 191/1998, recepite<br />

dalla l.r. 23/1998, attribuisce,<br />

infatti, ai “dirigenti tutti i compiti,<br />

compresa l’adozione di atti,<br />

che impegnano l’Amministrazione<br />

verso l’esterno, che la legge<br />

e lo statuto espressamente non<br />

riservino agli organi di governo<br />

dell’ente”. Considerato che i provvedimenti<br />

di revoca previsti dall’art<br />

17 comma 1 lettera b del<br />

D.P.R. n. 1035/1977 non sono atti<br />

politici, ritiene il Collegio che la<br />

competenza non spetti né al<br />

Consiglio, né alla Giunta, ma al<br />

dirigente”. (T.A.R. Palermo - Sez.<br />

II, 24 marzo 2004 n. 577)<br />

CONCESSIONE EDILIZIA TACITA<br />

Il mancato invio della perizia<br />

giurata del progettista in ordine<br />

alla conformità urbanistica delle<br />

opere (previsto dal comma 7 dell’art.<br />

2 legge regionale siciliana<br />

n. 17/1994), pur escludendo la<br />

decorrenza del termine di giorni<br />

trenta per l’eventuale esercizio<br />

del potere di annullamento o revoca<br />

e la facoltà per l’interessato<br />

di potere dare inizio ai lavori,<br />

non esclude l’intervenuta formazione<br />

della concessione tacita.<br />

(T.A.R. Palermo - Sez. I, 26<br />

marzo 2004 n. 584).<br />

CONCORSO - MODIFICAZIONE<br />

IN NEGATIVO<br />

DI GRADUATORIA<br />

È illegittima la successiva<br />

modifica in pejus del punteggio<br />

del candidato, e quindi della sua<br />

posizione in graduatoria, che, in<br />

contrasto con i noti principi di<br />

trasparenza dell’azione amministrativa<br />

e di partecipazione degli<br />

interessati stabiliti dalla L. n.<br />

241/1990, non contenga una<br />

specifica motivazione (art. 3 L.<br />

n. 241 cit.), che non può essere<br />

offerta solamente in sede di giudizio,<br />

né comunichi l’avvio del<br />

relativo procedimento (art. 7 L.<br />

n. 241 cit.). (T.A.R. Palermo Sez.<br />

II, 26 marzo 2004 n. 579).<br />

a cura di Fabio Passalacqua,<br />

avvocato<br />

23


GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

T.A.R. CATANIA<br />

DEBITI<br />

DELLE SOPPRESSE U.S.L. -<br />

LEGITTIMAZIONE<br />

PASSIVA<br />

DELL’A<br />

’ASSESSORATO<br />

REGIONALE<br />

ALLA SANITÀ<br />

In Sicilia i debiti delle soppresse<br />

U.S.L. gravano sulla relativa<br />

Gestione Liquidatoria la quale,<br />

benché gestita dal Direttore Generale<br />

delle nuove Aziende<br />

U.S.L., ha personalità e soggettività<br />

giuridica distinta rispetto a<br />

queste ultime ed agisce in qualità<br />

di organo della Regione.<br />

Il Tribunale ha ritenuto che la<br />

ricorrente ha correttamente intimato<br />

l’Assessorato <strong>Regionale</strong> alla<br />

Sanità in quanto lo stesso, attraverso<br />

la Gestione Liquidatoria, risponde<br />

dei debiti della disciolta<br />

U.S.L.<br />

Infatti, alla luce della normativa<br />

in vigore, è proprio la Regione<br />

che, in definitiva, rimane il soggetto<br />

giuridico obbligato ad assumere<br />

integralmente a proprio carico i<br />

debiti degli organismi soppressi<br />

(così T.A.R. Lazio I n. 9075/02).<br />

In questo senso in giurisprudenza<br />

(così tra le altre Cass.<br />

SS.UU. n. 1237/00) si è riconosciuta<br />

espressamente alla Regione,<br />

oltre che alla Gestione Liquidatoria,<br />

la facoltà di impugnare la<br />

sentenza emessa nei confronti<br />

della soppressa U.S.L. con ciò presupponendo<br />

che l’ente territoriale<br />

sia dotato di un’autonoma legittimazione<br />

processuale e sostanziale<br />

(in questo senso si veda anche<br />

Cass. SS.UU. n. 102/99; Cass.<br />

SS.UU. n. 12712/98; Cass. SS.UU.<br />

n. 1989/97). (T.A.R. Catania - Sez.<br />

II, 29 settembre 2004 n. 2724)<br />

STRETTO<br />

DI MESSINA<br />

- ATTIVITÀ<br />

DI<br />

IMBARCO-SBARCO<br />

AUTOMEZZI<br />

L’attività di imbarco-sbarco<br />

24<br />

automezzi costituisce operazione<br />

portuale riservata alle imprese<br />

portuali autorizzate ai sensi dell’art.<br />

16 comma tre della legge 84<br />

del ’94.<br />

Non costituisce impedimento<br />

al libero svolgimento della concorrenza<br />

la circostanza del rilascio<br />

della concessione all’unica<br />

società avente le caratteristiche<br />

dell’impresa portuale autorizzata<br />

tra le tante che avevano avanzato<br />

istanze di concessione.<br />

Il Tribunale ha ritenuto che<br />

l’attività di imbarco-sbarco automezzi<br />

costituisce operazione portuale<br />

riservata alle imprese portuali<br />

autorizzate ai sensi dell’art.<br />

16 comma tre della legge 84 del<br />

’94, non si tratta invece di servizi<br />

di interesse generale ai sensi dell’art.<br />

6 c. 1 della stessa legge per<br />

l’affidamento in concessione dei<br />

quali è necessaria invece la gara<br />

pubblica, né di servizi tecniconautici<br />

per i quali l’art. 14 della<br />

legge 84/94 conferma la disciplina<br />

del codice navigazione e la cui<br />

regolamentazione è affidata all’autorità<br />

marittima.<br />

In conseguenza di quanto<br />

asserito, la concessione dell’area<br />

demaniale in ambito portuale per<br />

lo svolgimento delle operazioni in<br />

questione compete solo alle imprese<br />

portuali autorizzate iscritte<br />

in appositi registri.<br />

Inoltre il Tribunale ha affermato<br />

che se in linea di principio è<br />

pacifico il carattere concorrenziale<br />

dell’attività di cabotaggio nello<br />

stretto di Messina (cfr: Cons. di<br />

St., IV, n. 1868 /2004) nella fattispecie<br />

presa in esame non costituisce<br />

impedimento al libero svolgimento<br />

della concorrenza la circostanza<br />

del rilascio della concessione<br />

all’unica società avente le<br />

caratteristiche dell’impresa portuale<br />

autorizzata tra le tante che<br />

avevano avanzato istanze di concessione.<br />

(T.A.R. Catania - Sez.<br />

III, agosto 2004 n. 2111)<br />

ESPROPRIAZIONI - TERMINI FINALI<br />

- PROROGA - OBBLIGO DI COMUNI-<br />

CAZIONE AVVISO<br />

VVISO<br />

Il provvedimento di proroga<br />

dei termini finali dei lavori e delle<br />

espropriazioni, pur essendo un<br />

sub-procedimento che inerisce a<br />

procedimento già conosciuto<br />

richiede la previa comunicazione<br />

dell’avviso di cui all’art. 7 L. n.<br />

241/1990.<br />

Il tribunale ha ritenuto meritevole<br />

di accoglimento il ricorso in<br />

quanto il provvedimento di proroga<br />

dei termini finali dei lavori e<br />

delle espropriazioni, pur essendo<br />

un sub-procedimento che inerisce<br />

a procedimento già conosciuto,<br />

richiede la previa comunicazione<br />

dell’avviso di cui all’art. 7 L.<br />

n. 241/1990, dato che la conoscenza<br />

del procedimento principale<br />

esime l’Amministrazione<br />

dall’avviso di cui sopra solamente<br />

qualora siano posti in essere sub<br />

procedimenti che ordinariamente<br />

facciano parte della sequenza<br />

procedimentale; di contro, nell’ipotesi<br />

in esame il sub procedimento<br />

di proroga (e gli inerenti<br />

ulteriori provvedimenti) si profilano<br />

come eventuali e straordinari<br />

rispetto al procedimento tipico,<br />

pur essendo ad esso accessori (in<br />

materia si veda anche Consiglio<br />

Stato Sez. IV, dec. 16 marzo 2001,<br />

n. 1578). (T.A.R. Catania - Sez. II,<br />

ottobre 2004 n. 2227).<br />

a cura di Francesco Brugaletta,<br />

consigliere del T.A.R.


Emigrazione<br />

Una mostra fotografica di Bazan sull’integrazione dei nostri emigranti<br />

SICILIANI D’AMERICA<br />

Dieci fotografie, un moderno retablo, per raccontare<br />

una storia d’amore, ma anche di coraggio,<br />

di fatica, a volte di umiliazione, ma spesso di riscatto:<br />

è la storia dell’emigrazione italiana in<br />

America.<br />

“Italiani d’America” è il titolo della personale<br />

di Ernesto Bazan che in questi giorni, nella prestigiosa<br />

sede dell’Italian Accademy, presso La<br />

Columbia University di New York, raccoglie gli<br />

ultimi scampoli di pubblico.<br />

Un allestimento suggestivo, essenziale e allo<br />

stesso tempo carico di potenza evocativa. Gli scatti<br />

in bianco e nero che, risalgono alla fine degli<br />

anni Settanta, sono per tessitura e impatto immagini<br />

di cronaca e per<br />

profondità emotiva<br />

tele espressioniste.<br />

La mostra ha voluto<br />

riproporre queste<br />

foto rivisitandole<br />

alla luce delle ultime<br />

tecniche digitali.<br />

“I negativi fotografici<br />

sono stati inghiottiti<br />

da uno scanner e<br />

partoriti nuovamente,<br />

ai sali d’argento<br />

si sono sostituiti<br />

puntini invisibili<br />

dentro chip ancora<br />

più inscrutabili”,<br />

commenta Bazan. E<br />

prosegue con orgoglio<br />

misto ad un po’<br />

di nostalgia, “le<br />

nuove stampe, mi<br />

costa ammetterlo,<br />

L’ingresso della Casa Italiana a New York<br />

sono forse più belle<br />

e più ricche di gradazioni tonali e sfumature delle<br />

loro sorelle analogiche”.<br />

Ne è passato di tempo da quando, macchina al<br />

collo e scarpe da tennis, girava la sua Sicilia insieme<br />

con Letizia Battaglia, Franco Zecchini,<br />

Giovanni Carpinello, suoi compagni d’allora, in<br />

cerca di un ritratto, un frammento di memoria.<br />

Volti solcati di uomini e donne intenti in mestieri<br />

ormai estinti, visi allegri di ragazzini che giocano<br />

al pallone in una piazzetta, fanciulle ritrose davanti<br />

all’obbiettivo e ancora fiere di paese, processioni<br />

religiose, banchetti di nozze e funerali. Poi nel<br />

’79 lascia l’Italia e si trasferisce a New York, frequenta<br />

la “School of Visual Art”, entra nella prestigiosa<br />

agenzia Magnum e da qui alla definitiva consacrazione<br />

il passo è breve.<br />

Una mostra bella e intensa, quella di<br />

Amsterdam Avenue, che ha registrato un grosso<br />

successo di pubblico. Un pubblico fatto per la<br />

maggioranza di quegli “strani” americani, che oggi<br />

superano il milione in almeno quattro Stati (New<br />

York, New Jersey, California, Pennsylvania), e che<br />

pur conoscendo un’Italia raccontata dai<br />

genitori e dai nonni, continuano a sentirsi<br />

italiani; ma anche un pubblico “estraneo”<br />

che pure si riconosce nel racconto di Bazan,<br />

fotografo-cantastorie, perché nel sorriso di<br />

una sposa, nell’abbraccio di un fratello, nel<br />

bacio di una madre, ci sono i gesti di tutte le<br />

spose, di tutti i fratelli, di tutte le madri, che<br />

hanno lasciato la loro terra in cerca di un<br />

futuro migliore.<br />

La mostra, nata con il contributo dell’assessorato<br />

per l’Emigrazione della Regione<br />

<strong>Siciliana</strong>, non è che la punta di diamante di<br />

un progetto ben più ambizioso, il progetto<br />

“Sicily”, organizzato dalla Delegazione siciliana<br />

dell’A.N.F.E. (Associazione Nazionale<br />

Famiglie Emigrati), che da più di cinquant’anni<br />

svolge un lavoro di assistenza per favorire<br />

l’integrazione, in collaborazione con<br />

O.S.I.A. (Order Sons of Italy in America),<br />

una tra le più prestigiose associazioni che<br />

conta circa seicentomila iscritti in tutta<br />

l’America, con l’appoggio dell’Italian<br />

Accademy e l’Istituto Italiano di Cultura di<br />

New York.<br />

“Basta con l’Italia delle tarantelle e delle mazurche,<br />

degli spaghetti e della mafia, voglio fare un<br />

appello alle istituzioni perché siano attente alla<br />

qualità dei prodotti da esportare; lo chiedo ai<br />

Consolati, agli istituti di cultura, a tutti coloro che<br />

hanno il compito di promuovere il nostro Paese<br />

all’estero”. Deciso, perentorio, “assertive”, direbbe-<br />

25


Emigrazione<br />

Una sala dove è stata allestita la Mostra<br />

ro gli americani, Gaetano Calà, direttore della<br />

delegazione siciliana dell’A.N.F.E. non ha dubbi,<br />

per mantenere legati alla Sicilia i nostri giovani<br />

americani non si può pensare di proporre loro una<br />

Sicilia datata e stereotipata da pellicola di Coppola<br />

o di Cimino. È per questo che ha scelto come viatico<br />

la musica dei Sun, il gruppo palermitano,<br />

composto da Diego Spitaleri, Dario Sulis,<br />

Alessandro Palacino, che ha saputo reinventare la<br />

partitura utilizzando provocatoriamente il passato<br />

in una riuscita operazione musicale. La melodia di<br />

stampo new age porta una la chiara firma mediterranea<br />

e si apre a diverse suggestioni etniche, classiche<br />

e jazz che hanno entusiasmato il pubblico<br />

americano.<br />

Ma la Sicilia è anche terra di grande tradizione<br />

letteraria e non poteva mancare un omaggio ad<br />

uno dei simboli della nostra terra: Giovanni<br />

Pirandello. Roberto Alajmo, già autore di “Le scarpe<br />

di Polifemo”, “Almanacco siciliano delle morti<br />

presunte”, Premio Mondello per ”Notizie dal<br />

Disastro” e più ancora amato e odiato per il suo<br />

“Repertorio”, ha tenuto, presso la Columbia<br />

University, una conferenza sul teatro del drammaturgo<br />

agrigentino.<br />

“Il progetto Sicily è un’ulteriore tassello nel<br />

mosaico della memoria che da sessant’anni<br />

l’A.N.F.E. costruisce”, dichiara Paolo Genco, che<br />

dell’Associazione, in Sicilia, è la massima autorità.<br />

E dal tono orgoglioso si evince che di tassello, lui,<br />

in cantiere ne ha già un altro.<br />

Antonella Caradonna<br />

A PALERMO<br />

UNA MOSTRA<br />

SULL’IMMACOLATA<br />

Èstata inaugurata giovedì 4 novembre, nella<br />

Basilica di San Francesco d’Assisi a Palermo,<br />

alla presenza del Cardinale Salvatore De Giorgi la<br />

mostra “La Madonna nell’arte in Sicilia”. L’iniziativa<br />

rientra nel quadro delle celebrazioni in corso in tutta<br />

la Sicilia per la celebrazione del centocinquantesimo<br />

anno dalla promulgazione del Dogma dell’Immacolata<br />

Concezione. L’esposizione raccoglie le più<br />

significative espressioni artistiche (dipinti, disegni e<br />

stampe, sculture lignee e marmoree, opere d’argenteria<br />

e oreficeria, parati sacri, suppellettili liturgiche<br />

d’argento, monili d’oro, capezzali di corallo, sculture<br />

in avorio, composizioni in alabastro, ceramiche)<br />

dedicate all’Immacolata in Sicilia.<br />

La Sicilia è una terra che da tempi ben più lontani<br />

dalla promulgazione del Dogma ha rivolto la sua<br />

devozione all’Immacolata, alla quale sono state dedicate<br />

nei secoli numerose cappelle e chiese. Diversi<br />

sono peraltro i centri dell’Isola che hanno<br />

l’Immacolata come patrona. Inoltre la nostra regione<br />

annovera il più alto numero di santuari mariani.<br />

Da questi elementi deriva il proliferare di immagini<br />

che raffigurano la Madonna, che nel tempo sono<br />

divenute oggetto di particolare devozione.<br />

Curatore della mostra è Maria Concetta Di<br />

Natale, che si è avvalsa della collaborazione di<br />

Maurizio Vitella. L’esposizione è frutto di una capillare<br />

ricerca in tutta la regione, che ha “inventariato”<br />

il maggior numero di opere possibile.<br />

“La mostra è un canto di lode all’Immacolata<br />

Concezione che si eleva attraverso l’arte, per farci<br />

comprendere la bellezza di Dio che nell’Immacolata<br />

risplende in maniera singolare. Manifesta in piena<br />

luce quello che fu il disegno d’amore dell’Altissimo<br />

sulla creatura umana sin dal primo mattino del<br />

mondo” dice nell’introduzione al catalogo padre<br />

Gaspare La Barbera, ministro provinciale dei<br />

Francescani.<br />

Questa iniziativa testimonia nello specifico<br />

campo artistico quell’attaccamento e quell’amore<br />

filiale che i siciliani nei secoli hanno dimostrato per<br />

la Madonna. Un attaccamento ribadito il 24 ottobre<br />

in piazza Politeama, a Palermo, da oltre 25 mila pel-<br />

26


Il dipinto dell’Immacolata di Pietro Noemi che si trova presso la Chiesa<br />

del Capo a Palermo<br />

LA STORIA DEL CULTO DELL’IMMACOLATA<br />

La proclamazione del dogma nel 1854 segna il<br />

punto d’arrivo di un processo secolare che vede<br />

protagonista la devozione del popolo siciliana,<br />

recepita e fatta propria dall’autorità religiosa e<br />

civile.<br />

Dalla Spagna il movimento devozionale si propagò<br />

in Sicilia, tanto che sia il re di Spagna Filippo<br />

III, che tutta la Sicilia, presentarono a papa Paolo<br />

V una richiesta di proclamare il dogma<br />

dell’Immacolata.<br />

Ma non tutti sanno che nel corso della epidemia<br />

di peste del 1624 il Senato di Palermo ricorse<br />

all’intercessione non solo di S. Rosalia, ma anche<br />

della Madonna, promettendo “di onorare la<br />

sua Immaculata Conceptione con fare la festa<br />

nel suo giorno a sue spese nella chiesa di Santo<br />

Francisco di Assisi di questa città con intervenire<br />

il Senato presentialmente alla festa con tucti li<br />

soi ufficiali”.<br />

Il cardinale Doria il 15 agosto 1624 fece sua la<br />

volontà del popolo proclamando nella<br />

Cattedrale il voto di credere e difendere<br />

l’Immacolata Concezione di Maria. Come narra il<br />

canonico Mongitore i fedeli accolsero la decisione<br />

del cardinale al grido “Viva l’Immacolata<br />

Concezione di Maria Vergine, concetta senza<br />

peccato originale”, accompagnato dall’immancabile<br />

sparo di fuochi d’artificio.<br />

La peste però continuava a mietere vittime, così<br />

il 16 novembre 1624 il Pretore di Palermo don<br />

Placido Branciforte, assieme al Senato si rivolse<br />

nuovamente all’Immacolata eleggendo “la<br />

Vergine Madre di Dio sotto il titolo<br />

dell’Immacolata Concezione come principale e<br />

Primaria Patrona e Protettrice di questa città”, e<br />

alla vigilia della festa tutti i cittadini “debbiano<br />

fare luminarii per tutte le finestre et strade di<br />

questa città”. Si stabilì la donazione annuale di<br />

100 onze, che venne offerta alla statua in argento<br />

custodita nella chiesa di San Francesco d’Assisi.<br />

Vent’anni dopo, Don Giovanni de Cabrera, il 23<br />

febbraio del 1643 comunicava a tutti i Comuni<br />

dell’isola di avere scelto e nominato “come principale<br />

patrona di tutto il regno” l’Immacolata<br />

Concezione, e per conseguenza ordinava di celebrare<br />

la festa l’8 dicembre successivo.<br />

Il 2 agosto 1655 il viceré Rodrigo de Sandoval<br />

inviava una lettera a tutti i vescovi dell’isola, invitandoli<br />

a emettere il voto come aveva fatto la<br />

città di Palermo nel 1624, e nello stesso anno il<br />

Cultura<br />

legrini. Proprio a conclusione di quella manifestazione<br />

(cui hanno partecipato tra gli altri il presidente<br />

dell’Ars Guido Lo Porto, il sindaco Diego<br />

Cammarata e numerosi parlamentari regionali), il<br />

presidente della Regione <strong>Siciliana</strong> Salvatore Cuffaro<br />

ha ricordato che nel 1954, l’allora Presidente della<br />

Regione Franco Restivo, di fronte a tutto l’episcopato<br />

siciliano e ad una gran folla di siciliani, ha proclamato<br />

la formula di consacrazione della Sicilia a<br />

Maria: “L’affetto dei siciliani per l’Immacolata ha<br />

costituito, e credo tutt’oggi costituisca, il legame<br />

d’intere generazioni d’uomini e donne che attorno al<br />

rito del pellegrinaggio mariano hanno condensato<br />

l’espressione più semplice e concreta di un vivere,<br />

gioire e soffrire, disvelato nella sua dimensione religiosa.<br />

Il quotidiano diventa degno d’essere vissuto in<br />

tutte le sue espressioni autenticamente umane, perché<br />

il sì di Maria lo rende luogo di manifestazione<br />

dell’Eterno”.<br />

Nel suo intervento Cuffaro ha individuato nella<br />

Madonna alcuni tratti emblematici del popolo siciliano,<br />

primo quello dell’accoglienza: “Nessuno più di<br />

Maria è il segno dell’accoglienza, proprio perché<br />

nessuno come lei ha accolto il Figlio di Dio nel suo<br />

corpo e noi tutti suoi figli nel Suo cuore. Maria ci<br />

addita poi un altro compito, di cui la sua figura è<br />

modello e guida: la cultura della relazione. Ma non<br />

una relazione qualunque, bensì quella di un uomo<br />

capace di confrontarsi con tutti i popoli, le diversità<br />

religiose, culturali e sociali, perché definito e ben<br />

fondato nella propria identità e, pertanto, capace di<br />

dialogo con le altre”.<br />

Cuffaro ha citato l’intervento di Restivo che ha<br />

espresso la riconoscenza dei siciliani alla Vergine<br />

“per avere fatta tua la nostra diletta terra, che hai<br />

difeso, protetto, beneficato largamente nel corso dei<br />

secoli”. A testimonianza di ciò Restivo citò “le cento<br />

e cento chiese erette in tuo onore, le innumerevoli<br />

immagini che ti rappresentano, con illimitato sforzo<br />

di artisti, nella tua sovrana bellezza e ineffabile<br />

bontà”.<br />

Francesco Inguanti<br />

Senato cittadino ratificava nuovamente<br />

e solennemente il voto fatto.<br />

Nel 1661 Alessandro VII pubblicò la<br />

bolla Sollicitudo omnium Ecclesiarum con la<br />

quale poneva le basi della definizione del dogma<br />

che avverrà nel 1854 sotto Pio IX. Quando la notizia<br />

della pubblicazione della bolla pervenne a<br />

Palermo “sonaro tutti li campani e nello Cassaro<br />

alcuni fecero luminarii et li Padri del Collegio spararo<br />

diversi furgarelli (fuochi d’artificio)”.<br />

Striscioni con la scritta “Viva la gran Madre di Dio<br />

Maria Concetta senza peccato originale” furono<br />

affissi in tutti i cantoni delle strade.<br />

Nel 1849 papa Pio IX con l’Enciclica Ubi primum,<br />

chiese a tutti i vescovi di comunicargli il loro pensiero<br />

e i sentimenti dei fedeli in merito<br />

all’Immacolata Concezione. I vescovi della Sicilia<br />

non solo si pronunziarono a favore del dogma<br />

dell’Immacolata, ma assicurarono il Sommo<br />

Pontefice che “l’Immacolata Concezione è talmente<br />

fissa nella mente dei siciliani, che da molti<br />

secoli, con decreto solenne della città, è stata<br />

costituita sotto questo titolo Patrona di tutto il<br />

regno e tutti giurano di difendere questo privilegio<br />

fino al sangue”, testimoniando così della<br />

fede profonda del popolo.<br />

Rita Tusa Martorana<br />

27


Cultura<br />

Incontro con il noto regista palermitano<br />

IL TEATRO DI PERRIERA<br />

Per quarant’anni ha parlato a voce bassa, ma ferma.<br />

Con gli occhi puntati lontano.<br />

Ed è successo che piano piano, nel corso di questi quarant’anni<br />

– passati a scrivere, fare teatro, a meditare, a<br />

contrastare con Palermo, a lavorare con la gente – in molti<br />

sono stati zitti e hanno fatto agli altri segno di tacere per<br />

ascoltare meglio quella voce. Bassa, ma ferma.<br />

Che cosa cerca Michele Perriera, oggi, nel teatro che<br />

non abbia già trovato Oggi che tutto, anche il teatro,<br />

risente della globalizzazione culturale è possibile pensare<br />

un’altra cultura in termini di avanguardia<br />

“Non credo – dice Perriera – perché adesso è la stessa<br />

parola avanguardia a ingenerare equivoci. Rispetto al<br />

Gruppo ’63 i tempi sono cambiati”.<br />

È l’amore la chiave di volta del teatro di Perriera, e te<br />

ne accorgi subito. Ma anche la ricerca ha un suo peso. Una<br />

ricerca continua, condotta con il rigore scientifico di chi<br />

verifica costantemente la giustezza delle ipotesi di partenza.<br />

“Mi sono dedicato alla ricerca dello spirito del teatro –<br />

dice il regista – in un rapporto d’amore con il pubblico e<br />

con il futuro”.<br />

Perriera lo ha mostrato, lo spirito del teatro, mettendo<br />

a nudo l’anima nella proprie complessità, nella precarietà,<br />

soprattutto in questi anni in cui il teatro è diventato dimostrazione<br />

superficiale di un teorema imparato malamente<br />

a memoria. Lo colpisce la perdita della capacità di indagare<br />

a fondo. La mancanza d’amore camuffata da speranza.<br />

E un futuro, allora, è ancora possibile trovarlo senza<br />

perdersi, senza smarrirsi in questa superficialità che molti<br />

assumono come una medicina<br />

“Io ho messo davanti ai miei attori prima il mio pubblico<br />

poi la realtà, quella che non vogliamo vedere e che<br />

invece ci circonda. Aprendo gli occhi, soltanto aprendo gli<br />

occhi, si può scrutare il segreto autentico della vita”.<br />

Il teatro di Perriera non è solo teatro. E parte da quella<br />

meditazione che dà una lettura attenta, precoce. Inizia<br />

da bambino a leggere Dostojevski e Pirandello, ed è dalla<br />

lettura che si snoda un percorso parallelo tra letteratura e<br />

teatro. Fiume che diventa sotterraneo e vena d’acqua che<br />

esce alla luce del sole. Il teatro ha in sé narrativa e la narrativa<br />

contiene gli elementi per una lettura teatrale, per<br />

restituire la palpitazione della parola detta e vibrata dall’attore.<br />

Emozione, certo. Ma anche grande volontà di<br />

costruire, di riordinare le proprie riflessioni in una progettualità.<br />

“Sono arrivato a fondare il Teatés perché volevo fare<br />

del teatro un vero e proprio servizio sociale, di partecipazione<br />

– prosegue Perriera –. Ho voluto coniugare il fenomeno<br />

dell’indagine con la passione per il teatro. Mentre<br />

28<br />

scrivevo e facevo teatro,<br />

la città veniva<br />

tartassata da orrori.<br />

In questo panorama<br />

di atrocità, ho voluto<br />

offrire la mia chiave<br />

di lettura per un<br />

riscatto. E nello stesso<br />

tempo di coscienza<br />

davanti al mistero<br />

Regista e scrittore Michele Perriera dirige il Teatro e la<br />

scuola di teatro Teatés di Palermo. Tra i molti suoi lavori,<br />

Anticamera, La spola infinita, Qui è quasi giorno,<br />

Delirium cordis.<br />

del dolore. Perché la catarsi di cui parla Aristotele è possibile<br />

solo attraverso la coscienza”.<br />

Il palcoscenico di queste riflessioni è Palermo, da cui<br />

non si è mai voluto staccare, muovendo proprio da qui le<br />

proprie pedine e guardando all’universale umano.<br />

Palermo come città tracotante, che non sa (non vuole non<br />

può) nascondere la propria ferocia.<br />

Il filo rosso che lega questa costruzione intellettuale è,<br />

si diceva, l’amore. Forte, passionale, che vibra in quella<br />

voce calma.<br />

“Fare teatro è come amare perdutamente una persona<br />

– dice ancora il regista – e ai miei attori lo ripeto spesso.<br />

Devono sapere che possono rischiare di perdere equilibri e<br />

strutture mentali che credevano ormai consolidati. Fare<br />

teatro è essere lo stregone dell’esistenza, e come gli stregoni<br />

alludere continuamente alla vita come grande scommessa.<br />

Nelle mie lezioni, io assisto alla diffusione di un<br />

vero e proprio risveglio negli attori, che porta alla coscienza<br />

della pochezza dell’uomo e a un tempo della sua grandezza.<br />

Io penso di aiutare i miei allievi a sognare, a rappresentare<br />

un segreto nella consapevolezza che si è uno e si è<br />

tanti. Che si vive nel presente pur essendo universali”.<br />

Per lungo tempo Perriera ha lavorato esclusivamente<br />

con un gruppo di attori formati alla sua scuola. “Ma in<br />

seguito ad alcune difficoltà economiche c’è stata una diaspora<br />

– dice –, si sono formati sottogruppi, c’è chi ha preso<br />

la propria strada. Ma la solitudine non mi ha vinto. Anzi.<br />

Ne ho tratto il silenzio necessario per pensare”.<br />

E che cos’è, l’uomo, per Perriera Il bradipo dei suoi<br />

Atti oppure un pavone, anch’esso parte del suo glossario<br />

teatrale “Il mondo tende a farsi bradipo, a riconquistare<br />

la lentezza, a ripiegarsi verso le proprie origini – spiega – è<br />

per questo che si diventa bradipi, tra i più antichi primati<br />

che popolarono la terra. È attraverso la regressione che si<br />

può fondare il progresso. Il pavone – continua il regista –<br />

è simbolo di superficialità, ma anche in questo caso i risvolti<br />

sono molteplici. Il pavone può essere straziato dal fatto<br />

che non è più uomo. Anche in questo caso, sta tutto nella<br />

consapevolezza”.<br />

Alessia Franco


Gli avvisi di gara (Ai sensi della Legge regionale 2 agosto 2002 n. 7, Art. 23)<br />

COMUNE DI BIANCAVILLA<br />

PROVINCIA DI CATANIA<br />

AVVISO DI GARA<br />

Questo Comune ha indetto gara di pubblico incanto per<br />

l’appalto del lavori di “Progetto per gli eventi preliminari di<br />

messa in sicurezza di emergenza per il sito di interesse<br />

nazonale – area di cava” per l’importo di €. 1.948.533,31<br />

compresi oneri per la sicurezza, di cui €. 1.899.300,09 per<br />

lavori a base d’asta da esperirsi in data 30 novembre 2004.<br />

Il bando di gara è pubblicato per estratto nella GURS n. 44<br />

del 29.10.2004.<br />

Il progetto è visionabile presso il Comune di Biancavilla - V<br />

Area 1° Servizio - Via F.lli Cervi s.n, da lunedì a venerdì (ore<br />

8,30 - 13,30) e martedì e giovedì (ore 15,30 - 18,30).<br />

RUP - Capo Area V P.O.<br />

Ing. P. Mancari<br />

COMUNE DI CARLENTINI<br />

PROVINCIA DI SIRACUSA<br />

ESTRATTO ESITO DI GARA<br />

Ai sensi dell’art. 20 della Legge n° 55/90, si rende noto che<br />

in data 03/08/2004 è stata esperita la gara di P:I. per l’appalto<br />

dei “LAVORI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO<br />

SCUOLA MEDIA SCAVONETTO IN CARLENTINI”.<br />

Importo a base d’asta €. 1.974.166,58 (compresi oneri per<br />

la sicurezza).<br />

Hanno partecipato alla gara n° 112 imprese, è rimasta<br />

aggiudicataria l’Impresa PISCIOTTA di RASPANTE<br />

MARIA & C. sas con il ribasso del 21,08% e per l’importo,<br />

al netto di detto ribasso, di €. 1.517.794,64.<br />

L’elenco completo delle imprese partecipanti alla suddetta<br />

gara è pubblicato sulla GURS n° 45 del 5/11/2004.<br />

Il Responsabile U.T.C.<br />

Arch. G. Spognolello<br />

COMUNE DI CARLENTINI<br />

PROVINCIA DI SIRACUSA<br />

ESTRATTO ESITO DI GARA<br />

Ai sensi dell’art. 20 della Legge n° 55/90, si rende noto che<br />

in data 03/08/2004 è stata esperita la gara di P:I. per l’appalto<br />

dei “LAVORI DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEL-<br />

LIMMOBILE DENOMINATO SCUOLA DE AMICIS SITO<br />

IN CARLENTINI - 1° STRALCIO”.<br />

Importo a base d’asta €. 1.250.706,16 (compresi oneri per<br />

la sicurezza).<br />

Hanno partecipato alla gara n° 91 imprese, è rimasta aggiudicataria<br />

l’Impresa I.P.A. COSTRUZIONI Srl con il ribasso<br />

del 21,29% e per l’importo, al netto di detto ribasso, di<br />

€. 945.053,58.<br />

L’elenco completo delle imprese partecipanti alla suddetta<br />

gara è pubblicato sulla GURS n° 45 del 5/11/2004.<br />

Il Responsabile U.T.C.<br />

Arch. G. Spognolello<br />

REGIONE SICILIANA<br />

ASSESSORATO BENI CULTURALI<br />

ED AMBIENTALI E DELLA P.I.<br />

SOPRINTENDENZA BENI CULTURALI ED AMBIENTALI<br />

VIA CALVI, 13<br />

PALERMO<br />

Fax Soprintendenza: 0917071213<br />

Si rende noto che il giorno 26 novembre 2004, alle ore<br />

11,00, avrà luogo il pubblico incanto per lavori di completamento<br />

del restauro della casina Cinese in Palermo, per<br />

l’importo a base d’asta di €. 2.823.795,00, di cui oneri per<br />

l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso:<br />

euro 141.189,75.<br />

La data contrattuale prevista è di mesi 24 (ventiquattro).<br />

Categorie richieste: OS2 (categoria prevalente) per €.<br />

2.391.154,77, e OG2 (opere scorporabili non subappaltabili)<br />

per €. 432.640,23.<br />

Le imprese interessate potranno presentare le offerte<br />

secondo le modalità previste nel bando di gara, di cui si<br />

potrà prendere visione tutti i giorni dalle ore 09,30 alle ore<br />

12,30, presso i locali della Soprintendenza Beni Culturali<br />

ed Ambientali, in via Pasquale Calvi, 13 - Palermo.<br />

Il Dirigente Responsabile<br />

Dott. Lucio Caracausi<br />

Il Soprintendente<br />

Dott.ssa Adele Mormino<br />

29


Gli avvisi di gara<br />

CITTÀ DI SIRACUSA<br />

11° SETTORE GARE E PATRIMONIO<br />

DIVISIONE GARE E CONTRATTI<br />

Si rende noto che il giorno 25 novembre 2004 alle ore<br />

10.00 sarà esperita l’asta pubblica per l’affidamento dei<br />

Lavori di deminizione e ricostruzione dell’edificio scolastico<br />

di Via Basilicata in Siracusa.<br />

Pubblico incanto ai sensi della legge 109/1994 e successive<br />

modifiche ed integrazioni, coordinata con le norme della<br />

L.R. n. 7 del 02/08/2002 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

Importo a base d’asta Euro 2.453.191,64,85 di cui €.<br />

21.543,00 per oneri di sicurezza.<br />

Categoria prevalente: OG 1 classifica IV°.<br />

Finaziamento: Mutuo e Bilancio Comunale.<br />

Gli atti sono visionabili presso la Divisione Gare Piazza<br />

Adda n. 9 - 96100 Siracusa nei giorni dal lunedì al venerdì<br />

dalle ore 9,00 alle ore 12,30.<br />

Dalla sede Municipale, lì 3 novembre 2004<br />

Il Capo Servizio<br />

Sig. Paolo Rina<br />

COMUNE DI BIANCAVILLA<br />

PROVINCIA DI CATANIA<br />

AVVISO DI GARA<br />

Il Capo Settore<br />

Dott.ssa Loredana Caligiore<br />

Questo Comune ha indetto gara di pubblico incanto per<br />

l’appalto del lavori di “Progetto per il completamento della<br />

rete idrica a copertura del servizio idrico” per l’importo<br />

complessivo di €. 1.866.776,24 compresi oneri per la sicurezza,<br />

di cui €. 1.796.436,95 per lavori a base d’asta da<br />

esperirsi in data 07 dicembre 2004.<br />

Il bando di gara è pubblicato per estratto nella GURS n. 45<br />

del 05.11.2004.<br />

La documentazione della gara è visionabile presso il<br />

Comune di Biancavilla - V Area, 1° Servizio, Via F.lli Cervi<br />

s.n, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 da lunedì a venerdì e martedì<br />

e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30.<br />

REGIONE SICILIANA<br />

ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE<br />

AVVISO DI GARA PER ESTRATTO<br />

Si rende noto che il giorno 12/01/2005 sarà asperito un<br />

pubblico incanto presso il Servizio Antincendio Boschivi -<br />

Via Pietro Bonanno, 2 - 90100 Palermo - Tel. 0916319411 -<br />

Fax 091 545785 - E-mail: sab.foreste@regione.sicilia.it relativo<br />

alla fornitura di n°45 automezzi leggeri, dotati di<br />

modulo antincendio da 400 litri.<br />

Importo a base d’asta € 1.310.175,00 oltre I.V.A.<br />

Il testo integrale del bando di gara è stato trasmesso alla<br />

G.U.C.E. il 03/11/2004<br />

Il Dirigente Generale delle Foreste<br />

Ing. Ignazio Sciortino<br />

COMUNE DI BALESTRATE<br />

PROVINCIA DI PALERMO<br />

AVVISO DI GARA<br />

È indetto un pubblico incanto per il giorno 22/11/2004 alle<br />

ore 10, per l’appalto dei “Lavori di adeguamento al D. L.vo<br />

n° 152/99 dell’impianto di depurazione comunale con trattamento<br />

terziario e condotta di allontanamento” per l’importo<br />

a b.a. di €. 1.502.580,35 oltre €. 27.230,40 per attuazione<br />

piani sicurezza, non soggetti a ribasso. La categoria<br />

dei lavori è la “OS 22” classifica III^ - Opere scorporabili<br />

“OG 11” classifica II^. Il bando di gara integrale è pubblicato<br />

all’Albo Pretorio di questo Comune e per estratto nella<br />

G.U.R.S. n° 45 del 5/11/2004. Il Capitolato S.A. e gli elaborati<br />

tecnici sono visionabili presso questo U.T.C. nelle ore di<br />

Ufficio.<br />

Il R.U.P.<br />

Arch. Patrizia Pellecchia<br />

Il Responsabile del Procedimento<br />

Arch. S. Grasso<br />

30


Gli avvisi di gara<br />

CITTÀ DI SIRACUSA<br />

Si rende noto che il giorno 02.12.2004 alle ore 10.00 sarà<br />

esperita l’asta pubblica per l’affidamento dei servizi assicurativi<br />

del Comune di Siracusa ai sensi del D.LGS. 157/95 e<br />

per l’importo presunto complessivo annuo di €<br />

1.107.000,00<br />

Così distinti:<br />

1° Lotto RCT/RCO per € 900.000,00<br />

2° Lotto FURTO E RAPINA per € 8.000,00<br />

3° Lotto INCENDIO per € 45.000,00<br />

4° Lotto LIBRO MATRICOLA RCA per € 40.000,00<br />

5° Lotto INFORTUNI E DANNI ACCIDENTALI per €<br />

12.000,00<br />

6° Lotto INFORTUNI SINDACO, ASSESSORI E CONSI-<br />

GLIERI COMUNALI per € 12.000,00<br />

7° Lotto RC PATRIMONIALE per € 90.000,00<br />

Finanziamento: Fondo Bilancio Comunale<br />

Categoria: Iscrizione C.C.I.A.A. per oggetto e autorizzazione<br />

di cui all’art.9 D.LGS. 175/95<br />

Gli Atti sono visionabili presso la Divisione Gare e Contratti<br />

Piazza ADDA N. 9 - 96100 Siracusa nei giorni dal lunedì al<br />

venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30<br />

Dalla sede Municipale, li 08/11/2004<br />

IL DIRIGENTE SETTORE<br />

Dott.ssa Loredana Caligiore<br />

ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI<br />

DELLA PROVINCIA DI ENNA<br />

ESTRATTO RISULTANZE DI PUBBLICO INCANTO<br />

COMUNE DI PIANA DEGLI ALBANESI<br />

PROVINCIA DI PALERMO<br />

“DIREZIONE INFRASTRUTTURE<br />

E GESTIONE DEL TERRITORIO.”<br />

ESTRATTO AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

STAZIONE APPALTANTE: Comune di Piana degli Albanesi,<br />

via P. Togliatti n° 2 - 90037 Piana degli Albanesi (PA) tel.<br />

091 8574144 fax 091 8574796.<br />

PROCEDURA DI GARA: pubblico incanto ai sensi della<br />

legge 109/1994 nel testo coordinato dalla L. r. n. 7/2002 e<br />

s.m.i.;<br />

LUOGO DI ESECUZIONE: c/da Montagneri - Piana degli<br />

Albanesi;<br />

NATURA DELLA PRESTAZIONE: “Lavori per la<br />

Realizzazione di un Centro Sportivo Polivalente<br />

“PALAZZETTO DELLO SPORT”<br />

Importo complessivo dell’appalto: € 1.579.916,04 (euroumilionecinquecentosettantanovemilanovecentosedici/04<br />

compreso gli oneri sulla sicurezza;<br />

Termine per la presentazione delle offerte: l’anno duemilaquattro<br />

il giorno venticinque del mese di Novembre alle ore<br />

9,30;<br />

Esperimento della gara: L’anno duemilaquattro il giorno<br />

venticinque del mese di Novembre alle ore 10,30;<br />

Il bando nella sua forma integrale è stato pubblicato sulla<br />

G.U.R.S. Parte II e III N. 45 del 05/11/2004;<br />

Gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni<br />

presso la direzione Infrastrutture E Gestione del Territori<br />

Via P. Togliatti, 2 - 90037 Piana degli Albanesi (PA) tel. 091/<br />

8574144 fax 091 8574796.<br />

IL RESPONSABILE DELLA DIREZIONE<br />

Arch. Aurelio Mancuso<br />

Si rende noto che questo Istituto ha appaltato a pubblico<br />

incanto con il criterio del massimo ribasso, ai sensi della L.<br />

n. 109/94 e s.m.i. e della L.R. n. 7/02 i seguenti lavori:<br />

Lavori di recupero del Nuovo Quartiere S. Ignazio nel<br />

comune di Regalbuto - b.a. €. 3.371.172,40;<br />

gara del 06/10/2004; concorrenti n. 44 di cui n. 04 esclusi,<br />

aggiudicata l’08/11/04 alla ATI costituita dalle ditte<br />

COSTRUZIONI GENERALI ALAIMO ANGELO S.r.l.<br />

Favara, e ALAIMO COSTRUZIONI S.r.l., Favara, con il<br />

ribasso del 21,60%.<br />

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:<br />

ing. Calogero Curto<br />

31


Gli avvisi di gara<br />

CITTÀ DI ALCAMO<br />

PROVINCIA DI TRAPANI<br />

Settore Lavori Pubblici<br />

Urbanistica, Pianificazione Ed. Priv.<br />

ESTRATTO AVVISO BANDO DI GARA<br />

Metodo di Gara: Pubblico incanto da esperirsi col criterio<br />

previsto dall’art. 21 L. 109/94, mediante offerta espressa in<br />

cifra percentuale di ribasso, con 2 cifre decimali, sull’importo<br />

a base d’asta, da applicare uniformemente a tutto<br />

l’elenco prezzi posto a base di gara. Responsabile del procedimento<br />

Arch. Giovanna Giordano tel. 0924590248.<br />

Tipologia dei lavori: Lavori di realizzazione di un parcheggio<br />

interrato ed a raso ed opere connesse in Piazza<br />

Bagolino.<br />

Importo dei lavori a base d’asta: €. 1.843.265,22;<br />

Oneri per la sicurezza: €. 76.802,72;<br />

Lovalità esecuzione lavori: Comune di Alcamo, Piazza<br />

Bagolino;<br />

Qualificazione richiesta: è richiesta l’attestazione di qualificazione<br />

rilasciatala una società di attestazione (SOA)<br />

regolarmente autorizzata ai sensi degli artt. 3 e30 del D.P.R.<br />

25/01/2000 n° 34, per la categoria prevalente OS 21, e per la<br />

classifica d’importo fino a III (Testo della legge 11/02/1994,<br />

n. 109 coordinato con le norme della L.R. 7/2002 e con le<br />

norme della L.R. 7/2003).<br />

Per la riunione di concorrenti valgono le disposizioni di cui<br />

agli artt. 10, 11, 12 e 13, della Legge n. 109/94 coordinato<br />

con le norme della L.R. 7/2002 e con le norme della L.R.<br />

7/2003 e degli artt. 93, 94, 95, 96, e 97 del DPR n. 554/99.<br />

Data di pubblicazione nella GURS: N° 46 del 12/11/2004;<br />

Data di presentazione dell’offerta e di partecipazione<br />

alla gara: entro le ore 9,00 del 2/12/2004 e come previsto<br />

al punto 1 “Modalità di presentazione e criteri di ammissibilità<br />

delle offerte” del disciplinare di gara;<br />

Esperimento gara: ore10,00 del 2/12/2004 aula consiliare;<br />

Indirizzo dove potere acquisire il bando e documenti:<br />

Settore LL.PP.;<br />

Responsabile unico del procedimento: Arch. Giovanna<br />

Giordano;<br />

Il bando di gara ed il Disciplinare di gara sono altresì disponibili<br />

sul sito ufficiale www.comune.alcamo.tp.it.<br />

Gli interessati possono richiedere copia degli elaborati tecnici<br />

e documenti complementari, fino a sette giorni antecedenti<br />

il termine di presentazione delle offerte, previo versamento<br />

di €. 0,10 a facciata su c.c.p. n° 262915 intestato al<br />

Comune di ALcamo - Servizio Tesoreria.<br />

Alcamo lì, 4 Novembre 2004<br />

IL DIRIGENTE<br />

Settore LL.PP.<br />

Settore Urbanistica Pianificazione Ed. Priv.<br />

Ing. Giambattista Impellizzeri<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA OSPEDALIERA<br />

DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE<br />

“GARIBALDI - S. LUIGI - CURRÒ - ACOLI - TOMASELLI”<br />

CATANIA<br />

Avviso di gara<br />

Deliberazione n. 2477 del 28/10/2004<br />

Questa Azienda ha indetto gara apubblico incanto per il<br />

giorno 25/11/2004 ore 10,00 per i Lavori per la costruzione<br />

di Sale Operatorie per il servizio di Day-Surgery nella<br />

Palazzina “B” del P.O. Garibaldi di Nesima, per un importo<br />

complessivo (compresi oneri per la sicurezza) di<br />

€. 1.257.704,44 Categoria prevalente: Opere edili importo<br />

€. 771.935,64 Categoria OG1 classifica III; Opere non<br />

subappaltabili: Impianto elettrico importo €. 204.428,11<br />

Categoria OS 30 Classifica I; Impianto termico importo<br />

€. 221421,37 Categoria OS 28 Classifica I; Opere subappaltabili:<br />

Impianto idrico sanitario importo €. 7.889,41;<br />

Impianto Gas medicali importo €. 52.029,91. Termine ultimo<br />

per la presentazione delle offerte 25/11/2004 ore 9,00.<br />

Il bando è disponibile sul sito internet www.aziendaospedalieragaribaldi.it<br />

ed è stato pubblicato sulla G.U.R.S. n. 45<br />

del 05/11/2004.<br />

Ulteriori informazioni potranno essere richieste al Settore<br />

Tecnico dell’Azienda, tel. 095/7594666.<br />

Catania 28/10/2004<br />

Il Direttore Generale<br />

Dott. Francesco Poli<br />

COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIA<br />

(PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA)<br />

Avviso di Gara<br />

Si rende noto che in data 20/12/2004 alle ore 9,30 presso<br />

il Palazzo Municipale, sarà esperito, con le modalità al 1°<br />

comma dell’art. 21 della legge n° 109/94, nel testo coordinato<br />

con le norme della L.R. n° 7/02 e s.m.i..Il pubblico incanto<br />

per l’affidamento dei lavori di “Riuso ad Auditorium<br />

della ex Chiesa di San Domenico - 2° stralcio di completamento”.<br />

L’importo a base d’asta è di €. 1.033.847,92 (compreso l’importo<br />

degli oneri per la sicurezza, non soggetto aribasso, di<br />

€. 42.904,68). È richiesto il possesso di certificazione SOA<br />

per la Categoria OG 2, Classifica III. Il bando è stato pubblicato<br />

per estratto sulla GURS Parte II n° 44 del<br />

29/10/2004 e per esteso sul sito www.comunemilitello.it.<br />

Il Responsabile AST<br />

Arch. Michele Dell’Uomini<br />

32


Gli avvisi di gara<br />

CITTÀ DI PALERMO<br />

Servizio Contratti<br />

Quest’Amministrazione dà avviso che il giorno 07 Dicembre<br />

2004 procederà alla celebrazione del Pubblico Incanto<br />

per l’affidamento dei Lavori di recupero della sede del<br />

Museo Etnografico G. Pitrè - Importo complessivo dell’appalto<br />

(compresi oneri per la sicurezza): euro 1.718.000,00#.<br />

Il relativo bando è pubblicato sul sito del Comune di<br />

Palermo all’indirizzo www.comune.palermo.it, affiso<br />

all’Albo Pretorio del Comune e può essere ritirato presso lo<br />

stesso Albo o presso il Servizio Contratti, previo pagamento<br />

dei diritto di copia.<br />

Palermo, lì 29 Ottobre 2004<br />

CITTÀ DI VITTORIA<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Si rende noto che questa Amministrazione espleterà il 06<br />

Dicembre 2004 ore 11,00 il pubblico incanto dei lavori<br />

“Completamento 2° stralcio Collettore Fognario Sud-<br />

Est dell’abitato”.<br />

Importo a base d’asta €. 1.927.739,49.<br />

Bando pubblicato per estratto sulla G.U.R.S. n. 47 del<br />

19/11/2004.<br />

Il Dirigente<br />

Bonifazio<br />

IL DIRIGENTE<br />

Dott. ALdo Di Stefano<br />

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA SANITARIA LOCALE N° 9 - -TRAPANI<br />

AVVISO DI BANDO DI GARA<br />

Quest’Amministrazione Sanitaria Locale n. 9 indice gara<br />

per pubblico incanto, ai sensi della L.R. n. 7/2002 e del D.<br />

Lgs. n. 358/92, come sostituito e modificato dal D. Lgs. n.<br />

402/98, per la fornitura di sieri e vaccini indicati nell’elenco<br />

allegato al capitolato speciale.<br />

Importo presunto annuale della fornitura: €. 2.200.000,00<br />

I.V.A. inclusa.<br />

Data pubblicazione del bando di gara nella G.U.C.E.:<br />

28/10/2004.<br />

Data pubblicazione del bando di gara nella G.U.R.S.:<br />

28/10/2004.<br />

Le offerte dovranno pervenire a questa Azienda entro le ore<br />

9,00 del 15/12/2004, data di celebrazione della gara.<br />

Per eventuali informazioni o chiarimenti rivolgersi, nelle<br />

ore d’ufficio, all’Area Appalti-Forniture ed Economato<br />

dell’Azienda (Tel. 0923/805281-805111 Fax 0923/25180).<br />

I documenti saranno disponibili gratuitamente sul sito<br />

dell’Azienda al seguente indirizzo: www.asltrapani.it.<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA OSPEDALIERA<br />

DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE<br />

“GARIBALDI - S. LUIGI - CURRÒ - ASCOLI - TOMASELLI”<br />

CATANIA<br />

RISULTANZE DI GARA<br />

Il giorno 11/10/2004 è stato esperito pubblico incanto per i<br />

lavori di costruzione di una palazzina per la sede legale e<br />

gli uffici dell’Azienda nell’ambito degli spazi esistenti nel<br />

Nuovo P. O. Garibaldi in Nesima, per un importo a base<br />

d’asta di € 3.591.949,43. Il bando di gara è stato pubblicato<br />

sulla G.U.R.S. n. 39 del 24/09/2004.<br />

Imprese partecipanti: n. 57 (cinquantasette); escluse: 7<br />

(sette). Aggiudicataria: ATI IDEA Costruzioni s.r.l. (capogruppo)<br />

- I.L.P.E.S. s.r.l. (mandante) - BSP COSTRUZIONI<br />

& c. s.a.s, con sede in Agrigento, con il ribasso del 21,63%<br />

Catania, 20/10/2004<br />

Il Direttore Generale<br />

Dott. Francesco Poli<br />

IL DIRETTORE GENERALE<br />

Avv. Fulvio Manno<br />

33


Gli avvisi di gara<br />

COMUNE DI CENTURIPE<br />

AREA TECNICA<br />

AVVISI ESITO DI GARA<br />

Si rende noto che il pubblico incanto per l’appalto dei lavori<br />

di riqualificazione del centro storico di Centuripe - dell’importo<br />

a base d’asta di € 951.925,06, esperito nei giorni<br />

19.10.2004 e seguenti, è stato aggiudicato all’impresa<br />

“AVENI s.r.l.”, con sede in Barcellona P. G. (ME), con il<br />

ribasso del 21,70%. Imprese partecipanti n. 122; rimaste<br />

definitivamente in gara n. 119.<br />

IL DIRIGENTE Geom. Salvatore Stancanelli<br />

AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N. 5 - MESSINA<br />

AVVISO DI GARA<br />

Si rende noto che questa Azienda ha indetto per il giorno<br />

09/11/2004 alle ore 10.30 il pubblico incanto per l’affidamento<br />

dei lavori per la realizzazione di un corpo aggiunto<br />

in c. a. a due elevazioni fuori terra alla Piastra del P. O. di<br />

S. Agata Militello da adibire a degenze.<br />

L’importo complessivo dell’appalto è di €.1.911.573,47. così<br />

suddiviso: Categoria Prevalente OG1 per un importo di<br />

€.1.235.084,14 e Categoria OG11 scorporabile e non subappaltabile<br />

per un importo di €.676.489,33.<br />

L’estratto del bando di gara è stato trasmesso alla G.U.R.S.<br />

il 04/11/2004.<br />

Presso il Servizio Tecnico dell’AUSL 5 di Messina sito in Via<br />

S. Alemanna 49 possono essere richiesti copie del bando di<br />

gara con allegato disciplinare nonchè copie elaborati progettuali.<br />

Il bando di gara con allegato disciplinare è pubblicato,<br />

altresì, sul sito Internet www.ausl5.messina.it<br />

CITTÀ DI SIRACUSA<br />

11° SETTORE GARE E PATRIMONIO<br />

DIVISIONE GARE E CONTRATTI<br />

Si rende noto che il giorno 23/11/2004 alle ore 10.00 sarà<br />

esperita l’asta pubblica per l’affidamento dei Lavori di consolidamento<br />

strutturale della chiesa di S. Francesco di<br />

Paola e Convento dei Minimi sito in Siracusa in via<br />

Logoteta L. 433/91.<br />

Pubblico incanto ai sensi della legge 109/1994 e successive<br />

modifiche ed integrazioni, coordinata con le norme della<br />

L.R. n. 7 del 02/08/2002 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

Importo a base d’asta Euro 1.077.349,85 di cui €.<br />

19.552,54 per oneri di sicurezza.<br />

Categoria prevalente: OG 2 classifica III°.<br />

Finaziamento: fondi Assessorato <strong>Regionale</strong> alla Presidenza<br />

Dipartimento Protezione Civile.<br />

Gli atti sono visionabili presso la Divisione Gare Piazza<br />

Adda n. 9 - 96100 Siracusa nei giorni dal lunedì al venerdì<br />

dalle ore 9,00 alle ore 12,30.<br />

Dalla sede Municipale, lì 5 novembre 2004<br />

Il Capo Servizio<br />

Sig. Paolo Rina<br />

Il Capo Settore<br />

Dott.ssa Loredana Caligiore<br />

IL DIRETTORE GENERALE<br />

Dott. Giuseppe Stancanelli<br />

LEGGE REGIONALE 2 AGOSTO 2002 N. 7<br />

Art. 23<br />

Pubblicità<br />

[...]<br />

3. Per i lavori di importo pari o superiore a un milione di euro ed inferiore alla soglia comunitaria, gli avvisi ed i bandi<br />

di gara sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e, per estratto, su uno dei principali quotidiani<br />

nazionali con particolare diffusione nella regione e su almeno tre quotidiani regionali, nonché su almeno un periodico<br />

a diffusione regionale e su un periodico edito dalla Fondazione Federico II per conto dell’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />

siciliana.<br />

[...]<br />

34


I SERVIZI AMMINISTRATIVI DELL’ASSEMBLEA<br />

L’Amministrazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />

dipende dal Segretario generale,<br />

che ne risponde al Presidente<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>. Due<br />

Vice Segretari generali, dei<br />

quali uno Vicario, provvedono,<br />

su delega del Segretario generale,<br />

al coordinamento di<br />

ampi settori operativi.<br />

L’apparato amministrativo è<br />

articolato in servizi e incarichi<br />

speciali, alla cui direzione sono<br />

preposti consiglieri parlamentari.<br />

I Servizi coordinano<br />

diversi uffici, secondo specifici<br />

ambiti di competenze.<br />

SERVIZI<br />

Segretariato generale<br />

Il Segretario generale, in collaborazione<br />

con i singoli direttori, indirizza<br />

e coordina l’attività dei Servizi e<br />

degli uffici e per la migliore utilizzazione<br />

del personale.<br />

Assiste il Presidente dell’<strong>Assemblea</strong><br />

durante le sedute pubbliche e<br />

sovrintende alla preparazione dei<br />

lavori parlamentari.<br />

È il capo dell’Amministrazione: ne<br />

dirige l’attività e ne risponde al Presidente.<br />

Cura la realizzazione degli<br />

indirizzi stabiliti dai competenti<br />

organi dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Rappresenta l’Amministrazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />

nella stipula dei contratti<br />

ed esercita le funzioni che gli<br />

sono attribuite dal Regolamento di<br />

amministrazione e di contabilità.<br />

È sostituito, in caso di assenza o di<br />

impedimento, dal Vice Segretario<br />

generale vicario.<br />

Commissioni<br />

Fornisce l’assistenza tecnico-burocratica<br />

in ordine a tutto l’iter formativo<br />

dei disegni di legge.<br />

Studia le questioni di ricevibilità dei<br />

disegni di legge presentati e ne cura,<br />

secondo le direttive del Presidente,<br />

l’assegnazione alle competenti<br />

commissioni legislative.<br />

Cura la redazione e la stampa dei<br />

testi nelle varie fasi procedurali ed<br />

assiste l’attività delle Commissioni e<br />

‘attività legislativa in <strong>Assemblea</strong> plenaria.<br />

Lavori d’Aula<br />

Assiste la Presidenza durante le<br />

sedute dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Svolge gli adempimenti necessari<br />

per la convocazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />

e per la predisposizione dell’ordine<br />

del giorno.<br />

Assiste la Conferenza dei Presidenti<br />

dei Gruppi parlamentari.<br />

Cura le operazioni relative alle<br />

mozioni, interpellanze, interrogazioni<br />

e agli altri atti parlamentari mantenendo<br />

i contatti con i Deputati proponenti<br />

e con i competenti organi<br />

del Governo regionale.<br />

Provvede alla Segreteria delle<br />

Commissioni per la verifica dei<br />

poteri e del regolamento interno.<br />

Cura la redazione del processo verbale<br />

delle sedute dell’<strong>Assemblea</strong><br />

regionale siciliana e provvede alla<br />

redazione e alla pubblicazione del<br />

resoconto stenografico delle sedute<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Assicura, quando richiesto, il servizio<br />

stenografico per le riunioni<br />

delle commissioni parlamentari.<br />

Biblioteca e documentazione<br />

Cura la raccolta del materiale bibliografico<br />

mettendolo a disposizione<br />

dei Deputati e dei servizi dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Detto materiale, in particolare,<br />

concerne le pubblicazioni<br />

materialmente connesse con l’attività<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>, nonché i testi<br />

ufficiali delle leggi e degli atti parlamentari.<br />

Servizio legislativo e studi<br />

Collabora agli studi e alle indagini<br />

connessi ad altri Servizi dell’<strong>Assemblea</strong><br />

e fornisce l’assistenza documentale<br />

nelle varie fasi del procedimento<br />

legislativo<br />

Appresta la consulenza alla Presidenza<br />

dell’<strong>Assemblea</strong> e agli altri<br />

organi assembleari per i problemi<br />

inerenti lo svolgimento delle loro<br />

funzioni istituzionali.<br />

Cura l’assistenza tecnico-documentaria<br />

ai lavori delle commissioni e<br />

svolge il lavoro preparatorio in ordine<br />

ai disegni di legge e le pubblicazioni<br />

dell’<strong>Assemblea</strong> relative alle<br />

tematiche di natura istituzionale.<br />

Ragioneria<br />

Predispone gli elementi per la redazione<br />

dei progetti di bilancio e dei<br />

rendiconti consuntivi dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Esercita il controllo delle spese su<br />

tutti gli atti che abbiano effetti finanziari<br />

o patrimoniali. Sovrintende al<br />

servizio di tesoreria e di cassa.<br />

Cura la corresponsione dell’indennità<br />

parlamentare, nonché dei contributi<br />

ai gruppi parlamentari e l’applicazione,<br />

l’aggiornamento e la pubblicazione<br />

del Regolamento di amministrazione<br />

e contabilità dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Personale<br />

Cura l’attuazione delle direttive generali<br />

dei competenti organi della Presidenza<br />

e dell’amministrazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />

concernenti il personale.<br />

Dà attuazione alle norme riguardanti<br />

lo stato giuridico e il trattamento economico<br />

del personale.<br />

Cura gli atti preparatori per le riunioni<br />

del Consiglio dell’amministrazione,<br />

della rappresentanza permanente<br />

per i problemi del personale, del Collegio<br />

di conciliazione e del Collegio<br />

arbitrale e ne registra le decisioni.<br />

Cura gli adempimenti relativi ai concorsi<br />

e al collocamento a riposo del<br />

personale.<br />

Conserva ed aggiorna gli atti e i documenti<br />

dell’Amministrazione e tutta<br />

la documentazione riguardante i rapporti<br />

dell’Amministrazione con le organizzazioni<br />

sindacali dei dipendenti.<br />

Sovrintende alla procedura di valutazione<br />

delle prestazioni individuali del<br />

personale.<br />

Questura<br />

Cura tutti gli atti preparatori del collegio<br />

dei questori e gli atti esecutivi inerenti<br />

alle delibere adottate.<br />

Cura la manutenzione degli immobili<br />

facenti parte del patrimonio dell’<strong>Assemblea</strong><br />

e di quelli demaniali di cui<br />

l’<strong>Assemblea</strong> usufruisce e dei relativi<br />

impianti tecnologici.<br />

Provvede alla predisposizione e alla<br />

gestione degli adempimenti relativi<br />

all’acquisto dei beni e dei servizi e<br />

all’affidamento dei lavori, curando<br />

l’espletamento delle gare pubbliche.<br />

Provvede a predisporre gli impegni di<br />

36


spesa secondo le norme del regolamento<br />

interno di amministrazione e<br />

contabilità nei limiti dei fondi assegnati<br />

in bilancio.<br />

Provvede alla gestione dei beni mobili<br />

e alla tenuta dell’inventario generale<br />

del patrimonio<br />

Informatica<br />

Cura l’operatività, la manutenzione<br />

e la sicurezza di tutti gli apparati di<br />

rete e coordina la gestione di tutti gli<br />

apparati hardware.<br />

Cura la progettazione, l’analisi e<br />

coordina lo sviluppo, la manutenzione<br />

e la documentazione delle procedure<br />

informatizzate.<br />

Coordina lo sviluppo di applicazioni<br />

per l’integrazione tra le banche dati e<br />

l’interscambio delle informazioni,<br />

curandone i criteri di sicurezza e le<br />

limitazioni di accesso.<br />

Servizio Informazione<br />

e Comunicazione<br />

Redige e diffonde le informazioni<br />

riguardanti l’attività dell’<strong>Assemblea</strong> e<br />

tiene i rapporti con gli organi d’informazione<br />

esterni.<br />

Cura la rassegna stampa, un’agenzia<br />

di stampa quotidiana (Sala d’Ercole)<br />

e il Televideo.<br />

INCARICHI SPECIALI<br />

Ufficio di Gabinetto<br />

della Presidenza<br />

Ufficio alle dirette dipendenze del<br />

Presidente dell’<strong>Assemblea</strong>. Cura il<br />

raccordo tra il Presidente e i servizi e<br />

gli uffici dell’Amministrazione e tutte<br />

le attività di carattere istituzionale del<br />

Presidente, compresi i rapporti con<br />

gli organi esterni.<br />

Bilancio<br />

Cura l’analisi, la raccolta e la classificazione<br />

dei dati relativi ai flussi finanziari<br />

comunitari e nazionali ed alla<br />

loro utilizzazione.<br />

Cura la raccolta degli elementi<br />

necessari per la quantificazione delle<br />

entrate e delle spese della regione e<br />

per la verifica delle stime sottostanti<br />

le previsioni di bilancio.<br />

Provvede al monitoraggio dei principali<br />

flussi di finanza pubblica anche<br />

attraverso la predisposizione di un<br />

archivio informatizzato.<br />

Controllo parlamentare<br />

Verifica l’attuazione delle leggi e<br />

l’adempimento, da parte del Governo<br />

e delle Amministrazioni ed Enti regionali,<br />

degli obblighi che scaturiscono<br />

da leggi o altri atti approvati dall’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Predispone, con l’ausilio<br />

di altri Servizi od organismi interessati,<br />

la documentazione necessaria<br />

per la redazione di testi unici e<br />

testi coordinati.<br />

Rapporti Ue<br />

Coordina l’ufficio di rappresentanza<br />

per i rapporti con le Istituzioni dell’Unione<br />

europea acquisendo la<br />

documentazione dalle stesse prodotta<br />

e verificando le procedure di controllo<br />

comunitario dei disegni di legge<br />

regionali.<br />

Segue la legislazione dell’Unione<br />

Europea ai fini delle refluenze legislative<br />

nell’ambito della regione.<br />

Espleta, relativamente alla sede di<br />

Bruxelles, attività di informazione istituzionale<br />

sulle funzioni e sulle iniziative<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Rapporti istituzionali<br />

Cura i rapporti istituzionali con gli<br />

organi Costituzionali, con i Consigli<br />

regionali e con gli organismi rappresentativi<br />

delle regioni italiane ed<br />

europee, acquisendone la documentazione<br />

a supporto dell’attività degli<br />

apparati dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Cura l’organizzazione e il funzionamento<br />

delle sedi decentrate dell’<strong>Assemblea</strong><br />

ed espleta attraverso esse<br />

l’attività di informazione istituzionale<br />

sulle funzioni e sulle iniziative dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />

Formazione e aggiornamento<br />

Cura la formazione e l’aggiornamento<br />

professionale del personale, proponendo<br />

le iniziative necessarie in<br />

rapporto ai diversi profili formativi e<br />

tenendo conto anche delle esigenze<br />

rappresentate dai Servizi.<br />

Mantiene i necessari contatti con le<br />

istituzioni esterne di alta formazione,<br />

promuovendo iniziative di studio sul<br />

ruolo degli apparati interni dell’<strong>Assemblea</strong><br />

e delle altre Istituzioni legislative<br />

e sull’evoluzione dei compiti<br />

affidati alla burocrazia parlamentare.<br />

LA FONDAZIONE FEDERICO II<br />

È stata istituita nel dicembre del 1996, con la legge regionale<br />

n. 44, “al fine della più ampia conoscenza e della diffusione<br />

dell’attività degli organi istituzionali della Regione e dell’<strong>Assemblea</strong><br />

in particolare, e dei valori e del patrimonio culturale della Sicilia”.<br />

È un ente di diritto privato la cui personalità giuridica è stata riconosciuta<br />

nell’agosto 1997 con un decreto del Presidente della Regione<br />

<strong>Siciliana</strong>.<br />

La Fondazione Federico II ha il compito di valorizzare la tradizione<br />

politica e culturale della Sicilia promuovendo iniziative finalizzate alla<br />

più ampia conoscenza del retaggio storico del Parlamento e delle istituzioni<br />

giuridiche siciliane, dando una puntuale informazione sull’attività<br />

degli organi istituzionali della Regione, in particolare dell’<strong>Assemblea</strong>,<br />

attraverso “la pubblicazione e diffusione di volumi, di riviste e notizie<br />

sull’autonomia e le sue istituzioni; la promozione di convegni di studio,<br />

di ricerche giuridiche e storiche sull’autonomia e le sue istituzioni, di<br />

borse di studio e la collaborazione con istituti universitari e di ricerca<br />

italiani ed esteri e con i provveditorati agli studi siciliani; la conservazione<br />

e l’ordinamento dell’archivio storico dell’autonomia e dell’attività<br />

dell’<strong>Assemblea</strong>”. Tra le sue finalità anche “la promozione di iniziative<br />

volte alla valorizzazione del patrimonio culturale della Sicilia e delle<br />

opere di artisti siciliani”.<br />

La Fondazione è presieduta dal Presidente dell’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />

siciliana. Il suo Consiglio di amministrazione è composto dai membri dell’ufficio<br />

di Presidenza dell’Ars, dai rettori delle tre<br />

Università siciliane e da tre componenti nominati dal<br />

presidente dell’<strong>Assemblea</strong>, scelti fra i deputati in carica<br />

e/o tra rappresentanti del mondo della cultura.<br />

37


ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA<br />

XIII LEGISLATURA<br />

I DEPUTATI PER GRUPPO PARLAMENTARE<br />

Forza Italia (19)<br />

Presidente: Misuraca Salvatore (Palermo);<br />

Leontini Innocenzo (Ragusa)<br />

Baldari Nicola (Messina)<br />

Beninati Antonino Angelo (Messina);<br />

Cascio Francesco (Palermo);<br />

Catania Giuseppe (<strong>Regionale</strong>);<br />

Cimino Michele (Agrigento);<br />

Antonio Garozzo (Palermo);<br />

Confalone Giancarlo (Siracusa);<br />

D’Aquino Antonino (Messina);<br />

Fleres Salvatore Eugenio (<strong>Regionale</strong>);<br />

Giambrone Vincenzo (Agrigento);<br />

Leanza Edoardo (Enna);<br />

Maurici Giuseppe (Trapani);<br />

Mercadante Giovanni (Palermo);<br />

Moschetto Angelo (Catania);<br />

Pagano Alessandro (Caltanissetta);<br />

Scoma Francesco (Palermo);<br />

Vicari Simona (Palermo).<br />

Unione Democratica Cristiana<br />

e di Centro (12)<br />

Presidente: Dina Antonino (Palermo)<br />

Brandara Maria Grazia Elena (<strong>Regionale</strong>);<br />

Burgaretta Aparo Sebastiano (Siracusa);<br />

Cintola Salvatore (Palermo);<br />

Cuffaro Salvatore (<strong>Regionale</strong>);<br />

Di Mauro Giovanni (Agrigento);<br />

Franchina Giuseppe (Messina);<br />

Fratello Onofrio (Trapani);<br />

Leanza Nicola (Catania);<br />

Pistorio Giovanni (Catania);<br />

Savarino Giuseppa (Agrigento);<br />

Savona Riccardo (Palermo).<br />

Democratici di Sinistra (10)<br />

Presidente: Speziale Calogero Arturo<br />

(Caltanissetta)<br />

Capodicasa Angelo (Agrigento);<br />

Cracolici Antonino (Palermo);<br />

Crisafulli Vladimiro Adolfo (Enna);<br />

De Benedictis Roberto (Siracusa);<br />

Giannopolo Domenico (Palermo);<br />

Oddo Camillo (Trapani);<br />

Panarello Filippo (Messina);<br />

Villari Giovanni (Catania);<br />

Zago Salvatore (Ragusa).<br />

Alleanza Nazionale (10)<br />

Presidente: Formica Santi (Messina)<br />

Granata Benedetto Fabio (Siracusa);<br />

Incardona Carmelo (Ragusa);<br />

Infurna Giuseppe (Agrigento);<br />

Ioppolo Giovanni (Catania);<br />

Lo Porto Guido Giacomo (<strong>Regionale</strong>);<br />

Neri Sebastiano (<strong>Regionale</strong>);<br />

Sammartino Bartolo (Palermo);<br />

Stancanelli Raffaele (Catania);<br />

Virzì Gioacchino (Palermo).<br />

Margherita per l’Ulivo (6)<br />

Presidente: Ortisi Egidio (Siracusa)<br />

Galletti Giuseppe (Caltanissetta);<br />

Manzullo Giovanni (Agrigento);<br />

Papania Antonino (Trapani);<br />

Spampinato Giuseppe (Catania),<br />

Vitrano Gaspare (Palermo).<br />

La Margherita Democrazia è<br />

Libertà (5)<br />

Presidente: Barbagallo Giovanni<br />

(Catania)<br />

Genovese Francantonio (Messina);<br />

Gurrieri Sebastiano (Ragusa);<br />

Tumino Carmelo (Enna);<br />

Zangara Andrea (Palermo).<br />

Sicilia 2010 (5)<br />

Presidente: Ferro Giovanni (Palermo)<br />

Morinello Salvatore (Caltanissetta);<br />

Orlando Leoluca (<strong>Regionale</strong>);<br />

Raiti Salvatore (Catania);<br />

Miccichè Calogero (Agrigento).<br />

Sicilia Democratica (4)<br />

Lo Monte Carmelo (Messina)<br />

Acanto Giuseppe (Palermo);<br />

Basile Giuseppe Mario (Catania);<br />

Sbona Sebastiano (Siracusa).<br />

Nuovo PSI (2)<br />

Presidente: Segreto Giuseppe (Agrigento)<br />

Amendolia Antonino (Catania).<br />

Nuova Sicilia (2)<br />

Presidente: Rotella Domenico<br />

(<strong>Regionale</strong>)<br />

Nicotra Raffaele Giuseppe (Catania).<br />

Riformisti e Liberali Democratici<br />

per la Sicilia (2)<br />

Presidente: Antinoro Antonio (Palermo);<br />

Paffumi Angelo (Messina).<br />

Rifondazione Comunista (2)<br />

Presidente: Forgione Francesco<br />

(Palermo)<br />

Liotta Santo (Catania).<br />

UDC-Democratici per le Libertà (4)<br />

Presidente: Mancuso Fabio Maria<br />

(Catania);<br />

Ardizzone Giovanni (Messina);<br />

Costa David Salvatore (<strong>Regionale</strong>);<br />

Turano Girolamo (Trapani).<br />

Misto (7)<br />

Presidente: Garofalo Ottavio (Catania),<br />

Acierno Alberto (Palermo);<br />

Catania Franco (Catania);<br />

Cristaudo Giovanni (Catania);<br />

D’Antoni Sergio Antonio (Palermo).<br />

Lo Curto Eleonora (Trapani);<br />

Sanzeri Salvatore (Agrigento).<br />

UFFICIO DI PRESIDENZA<br />

Presidente<br />

Guido Lo Porto<br />

Vice Presidenti<br />

Salvatore Fleres<br />

Vladimiro Crisafulli<br />

Deputati Questori<br />

Franco Catania<br />

Andrea Zangara<br />

Girolamo Turano<br />

Deputati Segretari<br />

Sebastiano Burgaretta Aparo<br />

Giuseppe Basile<br />

Angelo Paffumi<br />

Giuseppe Galletti<br />

55° GOVERNO DELLA REGIONE (*)<br />

Presidente<br />

Salvatore Cuffaro<br />

Assessori<br />

Michele Cimino (Presidenza)<br />

Innocenzo Leontini<br />

(Agricoltura e Foreste)<br />

Alessandro Pagano<br />

(Beni Culturali e Pubblica Istruzione)<br />

Salvatore Cintola<br />

(Bilancio e Finanze)<br />

Carmelo Lo Monte (Cooperazione,<br />

Commercio, Artigianto e Pesca)<br />

Raffaele Stancanelli (Famiglia,<br />

Politiche Sociali e Autonomie Locali)<br />

Antonio D’Aquino (Industria)<br />

Mario Parlavecchio<br />

(Lavori Pubblici)<br />

Francesco Scoma (Lavoro,<br />

Previdenza Sociale, Formazione Prof.<br />

Emigrazione ed Immigrazione)<br />

Giovanni Pistorio (Sanità)<br />

Francesco Cascio<br />

(Territorio ed Ambiente - vice pres.)<br />

Fabio Granata<br />

(Turismo, Comunicazioni e Trasporti)<br />

(*) dal 1° settembre 2004


ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA<br />

XIII LEGISLATURA<br />

LE COMMISSIONI PARLAMENTARI<br />

COMMISSIONE I<br />

AFFARI ISTITUZIONALI<br />

Presidente Ardizzone Giovanni<br />

Vice Presidente Leanza Edoardo<br />

Vice Presidente Miccichè Calogero<br />

Segretario Moschetto Angelo<br />

Componenti<br />

Barbagallo Giovanni<br />

Crisafulli Vladimiro Adolfo<br />

Franchina Giuseppe<br />

Ioppolo Giovanni<br />

................<br />

Ortisi Egidio<br />

Sanzeri Salvatore<br />

Savarino Giuseppa<br />

................<br />

COMMISSIONE II<br />

BILANCIO E PROGRAMMAZIONE<br />

Presidente ................<br />

Vice Pres. Vicario Savona Riccardo<br />

Vice Presidente Papania Antonino<br />

Segretario ................<br />

Componenti<br />

Capodicasa Angelo<br />

D’Antoni Sergio Antonio<br />

Dina Antonino<br />

Fleres Salvo<br />

Formica Santi<br />

Genovese Francantonio<br />

Liotta Santo<br />

Mancuso Fabio<br />

Mercadante Giovanni<br />

Rotella Domenico<br />

Speziale Calogero Arturo<br />

COMMISSIONE III<br />

ATTIVITÀ PRODUTTIVE<br />

Presidente Infurna Giuseppe<br />

Vice Presidente Nicotra Raffaele<br />

Vice Presidente Oddo Camillo<br />

Segretario ................<br />

Componenti<br />

Catania Giuseppe<br />

Galletti Giuseppe<br />

Garofalo Ottavio<br />

Giambrone Vincenzo<br />

Lo Curto Eleonora<br />

Miccichè Calogero<br />

Panarello Filippo<br />

Turano Girolamo<br />

Virzì Giocchino<br />

COMMISSIONE IV<br />

AMBIENTE E TERRITORIO<br />

Presidente Beninati Antonino Angelo<br />

Vice Presidente Sbona Sebastiano<br />

Vice Presidente Zago Salvatore<br />

Segretario Confalone Giancarlo<br />

Componenti<br />

Acierno Alberto<br />

De Benedictis Roberto<br />

Gurrieri Sebastiano<br />

Infurna Giuseppe<br />

Lo Curto Eleonora<br />

Maurici Giuseppe<br />

Raiti Salvatore<br />

Spampinato Giuseppe<br />

Vicari Simona<br />

COMMISSIONE V<br />

CULTURA FORMAZIONE E LAVORO<br />

Presidente Antinoro Antonio<br />

Vice Presidente Baldari Nicola<br />

Vice Presidente Villari Giovanni<br />

Segretario Leanza Nicola<br />

Componenti<br />

Catania Franco<br />

Ferro Giovanni<br />

Fratello Onofrio<br />

Giambrone Vincenzo<br />

Giannopolo Domenico<br />

Sammartino Bartolo<br />

Segreto Giuseppe<br />

Tumino Carmelo<br />

Vitrano Gaspare<br />

COMMISSIONE VI<br />

SERVIZI SOCIALI E SANITARI<br />

Presidente .................<br />

Vice Pres. vicario Formica Santi<br />

Segretario Dina Antonino<br />

Componenti<br />

Basile Giuseppe Mario<br />

Confalone Giancarlo<br />

Cracolici Antonino<br />

Cristaudo Giovanni<br />

Manzullo Giovanni<br />

Mercadante Giovanni<br />

Morinello Salvatore<br />

Moschetto Angelo<br />

................<br />

Zangara Andrea<br />

COMMISSIONE CEE<br />

Presidente Vicari Simona<br />

Vice PresidenteIoppolo Giovanni<br />

Vice Presidente Spampinato Giuseppe<br />

Segretario Amendolia Antonino<br />

Componenti<br />

Burgaretta Aparo Sebastiano<br />

Crisafulli Vladimiro Adolfo<br />

Fratello Onofrio<br />

Incardona Carmelo<br />

Leanza Edoardo<br />

Manzullo Giovanni<br />

Misuraca Salvatore<br />

Paffumi Angelo<br />

COMMISSIONE<br />

PER IL REGOLAMENTO<br />

(DPA n. 8 dell’1/8/2001)<br />

Presidente Lo Porto Guido Pres. ARS<br />

Componenti<br />

Acierno Alberto<br />

Capodicasa Angelo<br />

Cristaudo Giovanni<br />

Fleres Salvo<br />

Formica Santi<br />

Liotta Santo<br />

................<br />

Spampinato Giuseppe<br />

COMMISSIONE<br />

PER LA VERIFICA DEI POTERI<br />

(DPA n. 9 dell’1/8/2001)<br />

Presidente Lo Porto Guido Pres. ARS<br />

Vice presidente ................<br />

Segretario Tulino Carmelo<br />

Componenti<br />

Antinoro Antonio<br />

Ioppolo Giovanni<br />

Misuraca Salvatore<br />

Morinello Salvatore<br />

Nicotra Raffaele Giuseppe<br />

Panarello Filippo<br />

Virzì Gioacchino<br />

COMMISSIONE PER<br />

LA VIGILANZA SULLA BIBLIOTECA<br />

(DPA n. 11 dell’1/8/2001)<br />

Componenti<br />

................<br />

Liotta Santo<br />

Savarino Giuseppa<br />

COMMISSIONE PARLAMENTARE<br />

D’INCHIESTA E VIGILANZA<br />

SUL FENOMENO<br />

DELLA MAFIA IN SICILIA<br />

Presidente Incardona Carmelo<br />

Vice Presidente Catania Giuseppe<br />

Vice Presidente Mancuso Fabio<br />

Maria<br />

Vice Presidente Barbagallo Giovanni<br />

Segretario Segreto Giuseppe<br />

Componenti<br />

Amendolia Antonino<br />

Burgaretta Aparo Sebastiano<br />

Forgione Francesco<br />

Formica Santi<br />

Garofalo Ottavio<br />

Maurici Giuseppe<br />

Papania Antonino<br />

Rotella Domenico<br />

Savarino Giuseppa<br />

Speziale Calogero Arturo<br />

COMMISSIONE SPECIALE<br />

PER LA REVISIONE<br />

DELLO STATUTO REGIONALE<br />

Presidente .....<br />

Vice Presidente Capodicasa Angelo<br />

Vice Presidente ................<br />

Segretario Cristaudo Giovanni<br />

Componenti<br />

Acierno Alberto<br />

Baldari Nicola<br />

................<br />

D’Antoni Sergio Antonio<br />

Fleres Salvatore Eugenio<br />

Forgione Francesco<br />

Formica Santi<br />

Gurrieri Sebastiano<br />

................<br />

Orlando Leoluca<br />

Ortisi Egidio<br />

Virzì Gioacchino

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