Cronache mastro - Assemblea Regionale Siciliana
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ANNO 3 - NUMERO 45 - 15/30 Nov. 2004-Quindicinale-Testata fondata dall’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana nel 1962-Fondazione Federico II editore<br />
Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Palermo - <strong>Cronache</strong> Parlamentari Siciliane-Agenda della Sicilia 15 Novembre 2004 - € 0,50<br />
PRESENTATO TO IL NUOVO SITO DELL’ARS<br />
LEGITTIME PER LA CONSULTA A LE NORME SUL C.G.A.<br />
REPORT T SUD: STAGNA L’ECONOMIAL<br />
E-WAY: : DEMOCRAZIA IN RETE<br />
CATTOLICESIMO E POLITICA IN GIUSEPPE D’ANGELO
S O M M A R I O<br />
3 SICILIA CONDIZIONI ECONOMICHE E SVILUPPO POSSIBILE<br />
5 E-WAY, IL FUTURO È GIÀ OGGI<br />
8 L’ASSEMBLEA AL SALONE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA<br />
10 CGA: LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LA LEGITTIMITÀ<br />
DELLE NORME DI ATTUAZIONE<br />
11 PELAGIE: ISOLE DIMENTICATE<br />
14 UE: SI ROMPE IL DIALOGO SULLA PESCA MEDITERRANEA<br />
15 CALCIO: CUFFARO E LO PORTO PREMIANO MESSINA E PALERMO<br />
16 DISEGNI DI LEGGE<br />
16 NASCE IL GRUPPO “UDC-DEMOCRATICI PER LE LIBERTÀ”<br />
PRESIDENTE FABIO MANCUSO<br />
16 CATTOLICESIMO E POLITICA IN GIUSEPPE D’ANGELO<br />
18 DA DETENUTI AD ARTIGIANI<br />
19 ALLA SICILIA IL GETTITO DELLE IMPOSTE<br />
SULLE ASSICURAZIONI CON SEDE FUORI DALL’ISOLA<br />
20 INIZIA L’OPERAZIONE BUONO SCUOLA<br />
21 DECRETI ASSESSORIALI<br />
22 T.A.R. PALERMO<br />
24 T.A.R. CATANIA<br />
25 SICILIANI D’AMERICA<br />
26 A PALERMO UNA MOSTRA SULL’IMMACOLATA<br />
28 IL TEATRO DI PERRIERA<br />
• COMMISSIONI PARLAMENTARI<br />
• I DEPUTATI REGIONALI PER GRUPPO PARLAMENTARE<br />
• IL GOVERNO REGIONALE<br />
• Avvisi di gara a pagina 29, 30, 31, 32, 33 e 34<br />
In copertina: La nuova homepage del sito dell’Ars<br />
La Fondazione Federico II<br />
si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali pendenze, relative a testi<br />
e illustrazioni, con gli aventi diritto che non sia stato possibile reperire.<br />
Il giornale dà ampia libertà ai propri collaboratori; le opinioni espresse<br />
non impegnano la linea editoriale della testata.<br />
AGENDA DELLA SICILIA<br />
Nuova serie, anno 3, numero 45<br />
15 Novembre 2004<br />
Periodico edito dalla Fondazione Federico II<br />
Cadenza: quindicinale<br />
Prezzo di copertina € 0,50<br />
Abbonamento annuo € 10,00 (N° 24 uscite)<br />
Registrazione presso il Tribunale di Palermo<br />
n. 39 del 23 ottobre 1997<br />
Direttore Responsabile<br />
Vito Orlando<br />
e.mail direttore.cronache@federicosecondo.org<br />
Amministrazione<br />
Via Nicolò Garzilli, 36 - Palermo<br />
tel. 091.6262833 - 091.6262445 fax 091.6262962<br />
e.mail antonella.razete@federicosecondo.org<br />
FONDAZIONE FEDERICO II<br />
Consiglio di amministrazione<br />
Presidente: Guido Lo Porto.<br />
Componenti: Salvatore Fleres,<br />
Vladimiro Crisafulli, Francesco Catania,<br />
Andrea Zangara, Girolamo Turano,<br />
Sebastiano Burgaretta Aparo, ..........,<br />
Giuseppe Basile, Angelo Paffumi, Giuseppe<br />
Galletti, Salvatore Cintola, Giovanni Tranchina,<br />
Giuseppe Silvestri, Francesco Tomasello,<br />
Ferdinando Latteri<br />
Sindaci revisori: Francesco Faraci,<br />
Filippo Mannone, Salvatore Quattrocchi.<br />
Impaginazione:<br />
Rosa Ingrassia<br />
Fotografie: Publi Photo<br />
Via S. Meccio 6, Palermo<br />
Distribuzione: Promoeditor<br />
Via Generale Giuseppe Sirtori 25, Palermo<br />
Stampa: Eurografica Srl<br />
Via Saladino 1, Palermo<br />
Questo numero è stato chiuso<br />
in redazione il 12 Novembre 2004<br />
www.ars.sicilia.it<br />
http://new.ars.sicilia.it/informazione/cronache/<br />
default.jsp
Economia<br />
Le analisi dello Studio Ambrosetti e del Diste<br />
SICILIA: CONDIZIONI ECONOMICHE<br />
E SVILUPPO POSSIBILE<br />
Due analisi sulle condizioni<br />
socioeconomiche del Sud, e<br />
della Sicilia in particolare, sono state<br />
presentate a Palermo nei giorni scorsi.<br />
La prima è dello Studio Ambrosetti,<br />
la seconda è contenuta nel consueto<br />
Report Sud realizzato a cadenza<br />
annuale dal Diste in collaborazione<br />
con la Fondazione Curella.<br />
A fronte di una popolazione residente<br />
pari all’8,78% del totale nazionale,<br />
e con un’elevata presenza di<br />
giovani, la Sicilia contribuisce al Pil<br />
italiano solo per il 5,78%, differenziale<br />
che comporta un gap in termini<br />
di reddito pro-capite nei confronti<br />
della media nazionale che, affiancato<br />
a un divario in termini di infrastrutture,<br />
rende lo sviluppo dell’Isola<br />
più difficoltoso. Tra i principali fattori<br />
che ostacolano lo sviluppo economico<br />
dell’Isola: inefficienza delle connessioni<br />
interne e tra l’Isola e il Continente;<br />
scarsa intermodalità dei trasporti;<br />
basso livello di servizio delle<br />
utility per l’acqua, l’energia elettrica e<br />
il gas; bassi livelli di iniziativa imprenditoriale<br />
e di formazione specifica.<br />
Il bilancio emerge dai dati raccolti<br />
da Ambrosetti, uno studio focalizzato<br />
prioritariamente sulle infrastrutture<br />
isolane, presentato a<br />
Palazzo dei Normanni. Ospite l’economista<br />
Paolo Savona. Secondo<br />
l’ex ministro, “il problema non sta<br />
nell’individuare su quali infrastrutture<br />
investire ma nell’individuare le<br />
priorità con le quali vanno realizzate”.<br />
L’investimento nelle infrastrutture,<br />
ha fatto presente il docente,<br />
garantisce un ritorno economico<br />
quasi doppio rispetto a quanto speso<br />
inizialmente. “In Sicilia per esempio<br />
– ha commentato Savona – dove<br />
sono stati stanziati quasi 24 miliardi<br />
di euro, ci si dovrebbe attendere un<br />
rientro di 45 miliardi con un incremento<br />
di 100 mila posti di lavoro. I<br />
settori individuati dalla ricerca per lo<br />
sviluppo dell’economia regionale<br />
sono il turismo, la pesca e l’industria<br />
agroalimentare”.<br />
“È doloroso osservare che uomini<br />
come il professore Savona insistano<br />
su temi già affrontati parecchi<br />
decenni fa come pesca, turismo e<br />
agricoltura, che sono piaciuti a molti<br />
che, magari con eccesso di dilettantismo,<br />
si occupano dei temi dello sviluppo<br />
dell’Isola” ha ribattuto il presidente<br />
dell’Ars, Guido Lo Porto.<br />
“La Sicilia ne ha certo bisogno –<br />
prosegue Lo Porto – ma di certo il<br />
territorio è già più che sfruttato e ci<br />
sono livelli oltre ai quali si rischia di<br />
danneggiare la politica territoriale.<br />
C’è chi, come noi legislatori, si sforza<br />
di trovare attività che garantiscano<br />
altissimi livelli di valori aggiunti”.<br />
Il presidente dell’<strong>Assemblea</strong> propone<br />
anche la sua ricetta: “Bisogna<br />
insistere, per la Sicilia e il Mezzogiorno,<br />
sulle infrastrutture – afferma –.<br />
Con gli investimenti previsti, se si utilizzassero<br />
tutte le risorse degli enti<br />
pubblici, avremmo due punti nel Pil<br />
e centomila posti di lavoro in più. Per<br />
combattere il divario fra la Sicilia e le<br />
altre regioni c’È bisogno di una veloce<br />
politica di sostegno e incremento<br />
del Pil”.<br />
“Per imprimere questa accelerazione<br />
– ha proseguito Lo Porto –<br />
serve non il consociativismo, come<br />
qualcuno lo chiama, bensì una politica<br />
di unità, che è una cosa ben diversa.<br />
È necessaria la ricerca di due-tre<br />
punti essenziali e condivisi da tutti e<br />
bisogna concentrare gli sforzi per<br />
raggiungerli. Per essere forti nella<br />
contrattazione con lo Stato serve<br />
l’unità”.<br />
Perplesso proprio sulla ricerca<br />
dello studio Ambrosetti, il viceministro<br />
Gianfranco Miccichè, sia per<br />
quanto riguarda le indicazioni sui<br />
settori economici di rilancio, sia per<br />
lo sfruttamento dei finanziamenti,<br />
in particolare di quelli del Programma<br />
quadro, fermi secondo Ambrosetti,<br />
al 17,9 per cento e invece<br />
quasi interamente stanziati per il<br />
vice di Siniscalco.<br />
Ma vediamo il quadro secondo il<br />
Report curato da Fondazione Curella<br />
e dal Dipartimento Studi Territoriali<br />
(Diste) di Palermo, cui ha collaborato<br />
MeliorConsulting, la società del<br />
Gruppo Meliorbanca specializzata<br />
nella finanza per lo sviluppo del Sud.<br />
Secondo il giudizio degli operatori<br />
bancari che costituiscono il<br />
panel dell’indagine, la lancetta degli<br />
indicatori macroeconomici, nel 2004,<br />
è rimasta stazionaria o peggio con<br />
intonazioni negative in tutte le<br />
regioni.<br />
Stagnanti i consumi, il Pil cresce<br />
dello 0,7%. Per il 2005 stimata una<br />
crescita dell’1,5%, inferiore rispetto<br />
al Nord. Rimane elevata la disoccupazione<br />
(+16%); gli investimenti<br />
sono cresciuti del 4%.<br />
Occupazione. Nell’intero primo<br />
semestre 2004 l’occupazione ha<br />
accusato una flessione dello 0,5%<br />
(31 mila posti di lavoro in meno) a<br />
fronte di un aumento dello 0,9% sull’intero<br />
territorio nazionale. Nel contempo<br />
cala anche il tasso di disoccupazione<br />
16,1% nel 2003; 15,8% nel<br />
2004.<br />
Prodotto interno lordo. Si prevede<br />
di chiudere il 2004 con lo 0,7%<br />
di incremento a fronte dell’1,2%<br />
dell’Italia. Il contributo maggiore<br />
viene dall’agricoltura con il 2% e<br />
dalle costruzioni con il 2,1%. Per il<br />
2005 secondo le previsioni Diste-<br />
Fondazione Curella si dovrebbe arrivare<br />
all’1,5%. Un dato più basso di<br />
quello nazionale che dovrebbe attestarsi<br />
attorno all’1,8%.<br />
3
Economia<br />
4<br />
Industria in senso stretto. Nel<br />
secondo trimestre 2004, lievi segnali<br />
di miglioramento non sono sufficienti<br />
a far superare la stagnazione<br />
del settore. Rispetto al I trimestre<br />
2004 risultano in crescita: fatturato<br />
totale +0,4%, fatturato nazionale<br />
+0,3%, fatturato estero +0,8% e<br />
ordinativi esteri +1%. In calo: ordinativi<br />
totali -1,3% e ordinativi nazionali.<br />
In aumento le situazioni di crisi,<br />
come quelle del polo tecnologico<br />
aquilano (Siemens e Flextronics),<br />
degli insediamenti campani delle<br />
telecomunicazioni e della cantieristica<br />
in Sicilia.<br />
Costruzioni. Sebbene in decelerazione<br />
lo strumento delle ristrutturazioni<br />
edilizie continua a trainare il<br />
settore. Tirano ancora la Sardegna<br />
(+8,1% gennaio-luglio 2004) e la<br />
Campania (+6,7%). Forte contrazione<br />
in Puglia (-20,5%). Inoltre, nel primo<br />
semestre del 2004, decisivo l’aumento<br />
degli importi dei bandi per opere<br />
pubbliche nel Sud (-13,7% per numero<br />
e +110,3% per gli importi). Un settore,<br />
quello delle costruzioni, nel<br />
quale si prevede per il 2004 una crescita<br />
al Sud pari al 2,1% superiore a<br />
quella stimata a livello nazionale<br />
(+1,1%).<br />
Commercio. Il settore è dominato<br />
dalla stagnazione dei consumi in<br />
quasi tutti i comparti. Il terziario<br />
avanzato è generalmente stazionario.<br />
È confermato il divario tra la piccola<br />
e la grande distribuzione. I giudizi<br />
degli operatori bancari sono improntati<br />
al pessimismo o alla stasi in<br />
quasi tutte le regioni, ma fa eccezione<br />
la Calabria con investimenti e qualità<br />
del credito con segno positivo.<br />
Turismo. Diminuiscono le presenze<br />
dei turisti italiani (con un calo pari<br />
al 3,4%, in linea con la contrazione<br />
nazionale del 3,6%). Analogo andamento<br />
negativo si registra per la componente<br />
straniera; +2,7% nel<br />
Mezzogiorno a fronte di una contrazione<br />
nazionale pari al 2,3%. Restano<br />
negative le prospettive per l’occupazione.<br />
Da sottolineare che il 47% dei<br />
turisti ha preferito le località stagionali<br />
(montagna, mare, laghi, terme e<br />
collina) mentre, e questa è una novità,<br />
il 53% si è recato in città d’arte e<br />
capoluoghi di provincia. A livello<br />
nazionale le percentuali sono all’opposto,<br />
rispettivamente 58% e 42%.<br />
In questa edizione il Report, per<br />
la prima volta, riporta una graduatoria<br />
delle città e delle regioni secondo<br />
la spesa giornaliera dei turisti stranieri<br />
ed i soggiorni medi per provincia e<br />
per regione. La prima delle province<br />
meridionali è Napoli, al sesto posto<br />
nazionale, con 388 milioni di euro di<br />
spesa. Si deve scivolare al 26° posto<br />
per trovare Palermo con 111 milioni.<br />
Seguono: Catania al 29° (98 mln),<br />
Messina 30° (94 mln), Bari 36° (70<br />
mln), Sassari 37° (67 mln). Nella graduatoria<br />
delle regioni, la prima del<br />
Sud ma la decima nazionale è la<br />
Campania con 493 mln. Tutte le altre<br />
regioni sono nelle ultimi dieci posizioni.<br />
Politiche di sviluppo. Nel<br />
periodo 1999-settembre 2003 le<br />
misure multiregionali hanno attuato<br />
programmi per 12 miliardi di euro<br />
(circa il 25% delle spese programmate)<br />
di cui il 50% circa coperto da<br />
fondi Ue. Per l’asse più consistente,<br />
lo sviluppo imprenditoriale locale,<br />
sino a settembre 2003 erano stati<br />
effettuati pagamenti per due miliardi<br />
di euro pari al 56% del costo totale<br />
programmato. Nello stesso periodo<br />
(1999-2003) le misure regionali<br />
che passano attraverso i Por, Area<br />
obiettivo 1, hanno fatto registrare<br />
risultati peggiori. Dei 38 miliardi di<br />
euro programmati, comprensivi<br />
delle quote dei privati (con contributi<br />
Ue sui 15 miliardi), ne sono stati<br />
spesi appena il 13%.<br />
Particolarmente alta la capacità<br />
di spesa di Basilicata (24%) e Sardegna<br />
(20%), eccessivamente bassa<br />
quella di Campania (9,72%) e Sicilia<br />
(9,55%). “Un aspetto su cui riflettere<br />
– sottolinea Pietro Busetta – se si<br />
considera che, in queste ultime due<br />
regioni, si concentra ben il 50% delle<br />
spese programmate per il periodo”.<br />
Per il 2004, inoltre, si riducono le<br />
assegnazioni Cipe per le aree sottoutilizzate.<br />
Di contro è positivo il fatto<br />
che, a settembre scorso, su sette contratti<br />
di programma varati dal Cipe,<br />
sei siano allocati in regioni del sud:<br />
tre in Campania, due in Sicilia due e<br />
uno in Sardegna. Prevedono investimenti<br />
per circa 420 milioni di euro di<br />
cui poco più della metà, 230 milioni,<br />
agevolati.<br />
“Nonostante gli investimenti siano<br />
in crescita – afferma l’amministratore<br />
delegato di Meliorconsulting<br />
Michelangelo Marinelli – non vedo<br />
rosee prospettive per il futuro, in<br />
assenza di una politica industriale di<br />
sostegno alla competitività. Le questioni<br />
di ordine strutturale alle quali<br />
bisogna trovare una risposta sono<br />
due: la persistente difficoltà di accesso<br />
al credito e l’inadeguatezza delle<br />
politiche di sostegno per la ricerca e<br />
l’innovazione tecnologica”.<br />
L.P.
All’assemblea siciliana il nuovo portale internet<br />
E-WAY, IL FUTURO È GIÀ OGGI<br />
Comunicazione<br />
La presentazione del nuovo portale dell’Ars<br />
Un’informazione<br />
chiara,<br />
completa e aggiornata<br />
sulle attività del Parlamento siciliano<br />
ma, soprattutto, un’interazione<br />
continua e in tempo reale<br />
con i cittadini.<br />
Sono i capisaldi del nuovo<br />
progetto di comunicazione dell’Ars,<br />
che, nei primi giorni del mese<br />
di dicembre, si presenterà in<br />
Rete con il suo portale Internet<br />
completamente rinnovato.<br />
Più di un semplice sito, si tratta<br />
di una vera iniziativa di e-<br />
democracy, che sfrutta le opportunità<br />
offerte dalle nuove tecnologie<br />
per abbattere le barriere tra<br />
cittadini e Istituzione, e capace –<br />
se opportunamente sfruttata – di<br />
consentire una piena partecipazione<br />
dei primi all’attività parlamentare<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
“Con E-way – dice il claim<br />
scelto per la presentazione – il<br />
futuro è già oggi, il presente è<br />
ieri”. E-way, in effetti, sarà proprio<br />
il cuore dell’e-democracy<br />
dell’Ars, “la via telematica per fare<br />
progredire la democrazia”. E-way<br />
è il software che consentirà di<br />
interagire nel processo di approvazione<br />
di una legge. Ma non solo:<br />
nel progetto – curato dal direttore<br />
del servizio Comunicazione Salvatore<br />
Parlagreco e da quello del<br />
servizio Informatica, Gaetano Savona,<br />
– con la collaborazione del<br />
capo ufficio stampa della Presidenza<br />
Vito Orlando (Marcello Fiorani<br />
portal manager e web<br />
master) – è previsto che gli utenti,<br />
accendendo al portale, possano<br />
avere un’informazione a 360<br />
gradi, in tempo reale, di tutta l’attività<br />
di Palazzo dei Normanni,<br />
dialogare con i deputati e i vertici<br />
dell’amministrazione, o iscriversi<br />
ad una newsletter grazie alla<br />
quale ricevere gratuitamente nella<br />
propria casella di posta elettronica<br />
gli aggiornamenti desiderati.<br />
Una vera e propria sfida dunque<br />
per politici e burocrati, visto che<br />
obiettivo di E-way è proprio quello<br />
di consentire la massima trasparenza<br />
di tutta l’attività parlamentare.<br />
Accanto ad una grande quantità<br />
di informazioni sull’attività<br />
del parlamento – tipica di tutti i<br />
siti istituzionali –, E-way prevede<br />
una serie di strumenti che riconoscono<br />
agli elettori la possibilità di<br />
proporre opzioni politiche, di<br />
intervenire nel dibattito politico e<br />
di indirizzarne le scelte. Una<br />
comunicazione non più dunque<br />
dal basso verso l’alto, come avvenuto<br />
fino ad oggi, ma una vera e<br />
propria interazione continua<br />
lungo tutto l’arco temporale dei<br />
processi decisionali, che permetterà<br />
non solo all’uomo della strada<br />
di essere più informato, ma<br />
anche ai singoli deputati di conoscere<br />
orientamenti e umori del<br />
momento sulle singole materie,<br />
oggetto di iniziative legislative e<br />
ispettive.<br />
E-way infatti – primo esempio<br />
al mondo di e-democracy appli-<br />
5
Comunicazione<br />
cata ad un parlamento, come tengono<br />
a sottolineare i suoi ideatori<br />
– è stato appositamente realizzato<br />
dal Servizio informatico dell’Ars<br />
per promuovere la e-legislation,<br />
la possibilità che i cittadini possano<br />
manifestare il proprio punto<br />
di vista prima della<br />
valutazione finale di<br />
ogni singola legge da<br />
parte degli organi legislativi,<br />
affinché i loro<br />
commenti possano essere<br />
presi in conside-<br />
6<br />
rale, grazie a<br />
quel rapporto<br />
bilaterale, a<br />
due vie, al<br />
quale si accennava<br />
prima.<br />
In una prima<br />
fase il target<br />
privilegiato<br />
del progetto<br />
dell’Ars è costituito<br />
dagli amministratori<br />
pubblici e privati<br />
di enti<br />
locali, aziende regionali, imprese.<br />
Un target “evoluto”, dunque, cui<br />
l’Ars offre adesso informazioni<br />
“di prima mano”, in tempo reale,<br />
sulla propria attività.<br />
Si tratta però solo di un passo,<br />
verso il successivo ampliamento<br />
razione. Permette<br />
inoltre di fornire pareri,<br />
sia in forma quantitativa<br />
(rispondendo a<br />
domande con un set<br />
chiuso di risposte) che<br />
in forma qualitativa<br />
(risposte aperte, commenti)<br />
e la consultazione<br />
elettronica, sin<br />
dalle prime fasi, del<br />
processo decisionale.<br />
Il primo obiettivo<br />
è senz’altro quello di<br />
rispondere all’accresciuta<br />
domanda, da<br />
parte della società civile,<br />
di trasparenza,<br />
ma anche di contrastare<br />
il declino della<br />
partecipazione elettodella<br />
partecipazione ad aree culturalmente<br />
ed economicamente<br />
meno “attrezzate”, al cittadino<br />
comune, che comunque già da<br />
subito, se vorrà, avrà la possibilità<br />
di poter usufruire liberamente<br />
e gratuitamente di tutte le opportunità<br />
offerte dal nuovo portale,<br />
dalla newsletter e dal software di<br />
e-democracy.<br />
“E-way è una iniziativa<br />
moderna, funzionale e aderente<br />
agli interessi del popolo siciliano<br />
– ha commentato il presidente<br />
Guido Lo Porto –, che consentirà<br />
di giudicare meglio l’attività del<br />
Parlamento e dei deputati. Le<br />
società postmoderne ricorrono a<br />
strumenti di comunicazione che<br />
avvicinano i cittadini alle istituzioni.<br />
Proprio per questo è importante<br />
possedere un mezzo simile,<br />
LE TAPPE DELLO SVILUPPO INFORMATICO DELL’ARS<br />
Ottobre 1980 - Vengono realizzati i primi servizi on line (4 terminali) per la gestione del bilancio<br />
interno, le retribuzione e per gli emolumenti ai deputati.<br />
Marzo 1982 - È il linea il catalogo bibliografico con gestione amministrativa integrata.<br />
Aprile 1983 - Viene resa operativa la banca dati della legislazione regionale.<br />
Febbraio 1986 - Vengono realizzate le banche dati degli atti ispettivi (interrogazioni ed interpellanze)<br />
e di controllo (mozioni) e di indirizzo politico (ordini del giorno).<br />
Marzo 1988 - L’Ars effettua la prima connessione intercomputer tra il suo sistema di elaborazione<br />
e quello dei principali organi costituzionali (Camera dei Deputati, Senato, Corte di Cassazione)<br />
e d’informazione (Poligrafico, Ansa). In questo modo ogni utente connesso all’ARS ha a disposizione<br />
un notevole patrimonio informativo legislativo, giurisprudenziale, e di notiziari stampa.<br />
Settembre 1992 - Utilizzando la rete ITAPAC e concentratori a livello provinciale l’Ars è la prima<br />
regione a sperimentare una rete regionale per la connettività dei deputati dalle loro sedi elettorali<br />
e per semplificare l’accesso delle associazioni di categoria e professionisti per il mezzo dei nodi<br />
periferici. Con un software distribuito gratuitamente è consentito l’accesso a tutte le banche dati<br />
legislative ispettive e di controllo dell’Ars e, per gli utenti autorizzati, attraverso il sistema dell’Ars,<br />
l’accesso ai sistemi d’informazione nazionali.<br />
Dicembre 1997 - L’Ars è tra le prime regioni ad aprire al mondo Internet. Sono resi disponibili sul<br />
web le attività e le informazioni parlamentari. L’accesso agli archivi elettronici viene semplificato.<br />
Dicembre 2001 - L’Ars sperimenta la locazione delle stazioni di lavoro e dei server e della relativa<br />
manutenzione sgravando gli uffici dalla gestione del complesso parco hardware. Gli strumenti<br />
informatici, prima circa 50, vengono estesi ad ogni dipendente con un rapporto di 1:1. Il parco<br />
si compone di circa 230 postazioni di lavoro.<br />
Marzo 2003 - I 90 deputati dell’<strong>Assemblea</strong> vengono dotati di un personal computer portatile con<br />
collegamenti in rete via Gprs per la gestione e l’acquisizione di informazioni e per la posta elettronica.<br />
Un corso di formazione del tipo self service, per un periodo di tre mesi, viene erogato per<br />
l’acquisizione delle nozioni di base nell’uso degli strumenti informatici.<br />
Settembre 2003 - Sono aboliti telegrammi e fax per le convocazioni e per le comunicazioni. E-<br />
mail e Sms costituiscono i nuovi “vettori” di comunicazione.<br />
Ottobre 2004 - Viene presentato alla stampa il nuovo sito dell’Ars e la prima realizzazione applicativa<br />
di e-Democracy per l’area parlamentare.
Comunicazione<br />
che consenta a tutti di partecipare<br />
alla vita politica. Insomma una<br />
autentica tappa di democrazia”.<br />
“È un progetto – ha precisato<br />
il vicepresidente Salvo Fleres –<br />
realizzato a costo zero. Un sistema<br />
che si alimenta direttamente e<br />
automaticamente con il lavoro<br />
degli uffici dell’<strong>Assemblea</strong>, non<br />
prevede, dunque neanche nella<br />
fase di gestione, un aggravio economico,<br />
o di lavoro”.<br />
Nel nuovo sito dell’Ars il navigatore<br />
trova tutte le informazioni<br />
utili per sapere cosa sta avvenendo<br />
nel Parlamento siciliano in<br />
quel momento. Sono gli stessi<br />
uffici dell’<strong>Assemblea</strong> che, in<br />
tempo reale, volta per volta<br />
ARSENIO,<br />
IL PARLAMENTO<br />
PER I PIÙ GIOVANI<br />
ARSenio è un bimbo di sette anni o<br />
poco più. Scarpe da ginnastica, cappellino,<br />
zaino in spalla, nonostante<br />
la sua aria da discolo è un vero<br />
sapientone. Di più… è la guida, il<br />
padrone di casa della sezione che<br />
l’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana, nel<br />
nuovo portale, dedica ai più giovani. Un vero e proprio sito nel sito, per avvicinarli<br />
al mondo del “Palazzo”. Proprio grazie al loro coetaneo virtuale, i<br />
ragazzi possono addentrarsi in modo simpatico e piacevole ai meccanismi di<br />
funzionamento delle istituzioni.<br />
ARSenio ha una risposta pronta per tutti. Risposte semplici, sintetiche, ma<br />
puntuali. Ad esempio sui diritti dell’uomo, o sui contenuti dello Statuto siciliano,<br />
o ancora sull’iter delle leggi. Il bimbo dall’aria buffa tira fuori ogni volta<br />
un libro diverso dal suo zainetto e soddisfa ogni curiosità. Ma con lui si può<br />
anche imparare giocando, o scrivere ad un deputato, o ancora prenotare una<br />
visita a Palazzo dei Normanni.<br />
Particolarmente interessante la sezione “È vero che…” nella quale si prova a<br />
sfatare tutta una serie di luoghi comuni legati alla politica e ai rappresentanti<br />
delle istituzioni. Un esempio Eccolo: è vero che gli stipendi dei parlamentari<br />
sono troppo alti Se pensate di avere già la risposta vi sbagliate. Per<br />
ARSenio “gli stipendi dei deputati sono alti perché i parlamentari svolgono un<br />
lavoro importante che può anche fare la fortuna di tanta gente. Conducono<br />
una vita dispendiosa e intensa e ricevono molte pressioni. L’indipendenza dei<br />
deputati può essere meglio salvaguardata se essi non hanno bisogno di incrementare<br />
il loro reddito”.<br />
Il Parlamento siciliano non è nuovo d’altronde a iniziative dedicate ai più giovani:<br />
una per tutte, “Deputati per un giorno”, la seduta pubblica<br />
dell’<strong>Assemblea</strong> che, anni fa, ha avuto come protagonisti novanta studenti<br />
delle scuole medie superiori e inferiori della Sicilia. L’iniziativa è stata ripresa<br />
poi dalla Camera dei deputati con “Ragazzi in aula”.<br />
aggiornano le singole sezioni. Il<br />
sito, infatti, viene costruito giorno<br />
dopo giorno proprio da coloro<br />
che lavorano ai processi decisionali.<br />
Si tratta di una delle novità<br />
più importanti perché tale sistema<br />
consente di ottimizzare il<br />
lavoro del personale, non prevede<br />
alcun filtro e si affida alla responsabilità<br />
dei titolari delle procedure.<br />
Coloro che lavorano all’attività<br />
legislativa aggiornano i contenuti,<br />
che automaticamente e senza<br />
ulteriori passaggi intermedi si<br />
trasformano in pagine disponibili<br />
immediatamente per la consultazione.<br />
I visitatori, poi, attraverso<br />
E-way sanno subito a chi si rivolgono,<br />
possono facilmente individuare<br />
i loro interlocutori, pretendere<br />
risposte e darne a loro volta.<br />
“Si tratta – spiega Salvatore<br />
Parlagreco – di una grande occasione<br />
per i cittadini, e al tempo<br />
stesso di una sfida senza precedenti<br />
per l’Amministrazione. Il<br />
Palazzo per la prima volta si apre<br />
alla società, in maniera completa<br />
e trasparente. Chiunque sarà in<br />
condizione di poter giudicare il<br />
lavoro di burocrati e politici”. Per<br />
il direttore del servizio Informatica,<br />
Gaetano Savona, “è necessario<br />
adesso coinvolgere attivamente<br />
la società civile. A partire da<br />
associazioni di categoria, sindacati,<br />
gruppi di interesse, fino ai<br />
singoli, per riempire di significato<br />
le opportunità offerte da E-way”.<br />
Le sezioni informative integrano<br />
con i propri contenuti le<br />
funzioni del sofware interattivo.<br />
Numerose immagini, testi e un<br />
linguaggio diretto e amichevole<br />
caratterizzano sezioni e sottosezioni.<br />
Su una barra, in alto, si trovano<br />
le opzioni di ricerca, e le risposte<br />
ai quesiti più comuni. Sulla<br />
barra di navigazione inferiore è<br />
schematizzata l’organizzazione<br />
interna del Parlamento: uffici e<br />
servizi, informazioni istituzionali<br />
e culturali e il link al minisito<br />
“Ars ragazzi” (v. box). Su una<br />
colonna verticale, a sinistra, la<br />
notizia del giorno, ed altre opzioni<br />
offerte dal portale. Tra queste,<br />
la possibilità di leggere il resoconto<br />
della seduta d’Aula, o di seguire<br />
quest’ultima in diretta audio o<br />
video.<br />
Il frame centrale espone in<br />
modo chiaro e intuitivo i contenuti<br />
principali. Cliccando su una<br />
delle immagini si inizia un “viaggio”<br />
guidato o si accede alla pagina<br />
dell’e-democracy.<br />
Angelo Brocato<br />
7
COM.PA<br />
8<br />
L’ASSEMBLEA AL SALONE<br />
DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA<br />
L<br />
a presenza dell’<strong>Assemblea</strong><br />
<strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> al<br />
salone della Comunicazione<br />
Pubblica, svoltosi a Bologna dal<br />
3 al 6 novembre, è stata contrassegnata<br />
dalla consueta offerta di<br />
pubblicazioni che ha richiamato<br />
l’interesse dei visitatori e degli<br />
addetti ai lavori.<br />
Lo stand dell’Ars, divenuto<br />
ormai un vero e proprio punto<br />
di riferimento per l’intera Cittadella<br />
dei Parlamenti regionali,<br />
ha messo a disposizione del<br />
pubblico una ricca collana di<br />
libri, opuscoli e prodotti multimediali,<br />
con l’obiettivo di offrire<br />
un’informazione esaustiva sulle<br />
istituzioni dell’Isola e di stimolare<br />
l’impegno e la partecipazione<br />
dei cittadini.<br />
La raccolta di opuscoli rivolta<br />
ai giovani e a tutti coloro che<br />
sono lontani dalla vita delle istituzioni<br />
è stata allargata con altri<br />
interessanti titoli, replicando il<br />
successo riscosso lo scorso anno;<br />
particolarmente gradite anche le<br />
iniziative a carattere ludico,<br />
mentre la collana di raccolte<br />
normative è stata impreziosita<br />
da ulteriori quaderni legislativi,<br />
realizzati dagli uffici e dai funzionari<br />
dell’Ars.<br />
Apprezzati e seguiti anche i<br />
dibatti dibattiti organizzati all’interno<br />
dello stand siciliano:<br />
“Autonomia speciale e ordinamento<br />
costituzionale” e “Il parlamento<br />
come motore dell’innovazione<br />
e luogo della diversità”.<br />
Salvo Fleres, vicepresidente<br />
Vicario dell’Ars, Salvatore Parla-<br />
ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI REALIZZATE DALL’ARS<br />
ED ESPOSTE AL COMPA<br />
- Normativa uffici stampa (Sebastiano Di Bella, Renato Gullo)<br />
- Attuazione POR (Sebastiano Di Bella)<br />
- Attività lavorative autonome da parte di detenuti in espiazione di pena<br />
(Sebastiano Di Bella, Renato Gullo)<br />
- L’ABC della politica (Salvatore Parlagreco)<br />
- Autonomia dell’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> e insindacabilità dei suoi deputati<br />
(Giovanni Tomasello)<br />
- Ars: il potere estero delle Regioni (Paolo Modica)<br />
- La disciplina degli aiuti di Stato alle imprese fra sviluppo regionale e principio<br />
di coesione economico-sociale (Elisa Giudice)<br />
- Normativa regionale in materia di assistenza sociale (Sebastiano Di Bella,<br />
Renato Gullo)<br />
- Potestà elettorale siciliana e requisiti per l’accesso alla carica di deputato<br />
regionale<br />
- Tutela e valorizzazione della famiglia
COM.PA<br />
greco, direttore del servizio<br />
Informazione e Comunicazione,<br />
e Gaetano Savona, direttore del<br />
Servizio Informatica, hanno illustrato<br />
il nuovo portale dell’Ars<br />
che ospita E-way, il sistema di<br />
partecipazione diretta dei cittadini<br />
all’attività parlamentare.<br />
Il sistema, che sarà on line<br />
(www.ars.sicilia.it) dal 1° dicembre,<br />
pone l’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong><br />
<strong>Siciliana</strong> all’avanguardia nelle<br />
innovazioni applicate all’edemocracy.<br />
La presentazione del portale è<br />
stata preceduta dagli interventi<br />
del professore Francesco Pira,<br />
docente di Comunicazione pubblica<br />
e sociale dell’Università di<br />
Udine, e di Nicola Strizzalo, saggista<br />
e docente presso l’Università<br />
di Udine.<br />
Infine, consultando le offerte<br />
dei vari stand del ComPa e in particolare<br />
della Cittadella di Parlamenti<br />
Regionali agli osservatori<br />
attenti non sono sfuggite una lunga<br />
serie di iniziative (“Il gioco<br />
della Grolla”, “Il gioco dello<br />
Statuto”, “Il vocabolario del<br />
Parlamento”) inspirate a<br />
quelle presentate dall’Ars<br />
nella scorsa stagione. Ennesima<br />
dimostrazione del ruolo<br />
di capofila ormai assunto dall’<strong>Assemblea</strong>.<br />
COM-PA 2004,<br />
I PREMI ASSEGNATI<br />
AI CONSIGLI REGIONALI<br />
Premio Qualità 2004 a:<br />
Consiglio regionale della<br />
Toscana, per aver realizzato<br />
con Province e Comuni del<br />
territorio “Pianeta Galileo”<br />
Due vetrine dello spazio espositivo dell’Ars<br />
a Bologna.<br />
Nella pagina accanto,<br />
il vicepresidente dell’Ars Salvo Fleres<br />
con il ministro delle Comunicazioni<br />
Maurizio Gasparri in visita allo stand<br />
del Parlamento siciliano.<br />
In basso,<br />
altre immagini del Salone<br />
della Comunicazione Pubblica<br />
un programma di educazione e<br />
comunicazione della cultura<br />
scientifica;<br />
Consiglio regionale del Veneto<br />
per aver realizzato la “Galleria<br />
Istituzionale” che rappresenta in<br />
modo chiaro ed esauriente i diversi<br />
percorsi della vita dell’Ente;<br />
Consiglio regionale del Lazio,<br />
per aver realizzato, assieme ad<br />
AdnKronos, un esauriente documentario<br />
sul nuovo Statuto<br />
regionale;<br />
Consiglio regionale dell’Umbria,<br />
per il progetto “Tele Cru”,<br />
servizio di informazione ai cittadini<br />
via web;<br />
Il premio “Città di Cento alla<br />
stampa locale” è stato assegnato,<br />
per la categoria testate pubbliche,<br />
a Mondo Basilicata, la rivista<br />
edita dal Consiglio regionale<br />
della Basilicata.<br />
E.C.<br />
Pubblicato un nuovo<br />
volume della serie<br />
“Quaderni dell’Ars”,le<br />
pubblicazioni legislative<br />
curate dei funzionari<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
“Potestà elettorale<br />
siciliane e requisiti per<br />
l’accesso alla carica di<br />
deputato regionale” è<br />
il titolo dell’opera.<br />
Autore il consigliere<br />
parlamentare Mario Di<br />
Piazza, del servizio<br />
Lavori d’Aula dell’Ars. Il<br />
volume contiene anche<br />
la nuova legge<br />
elettorale regionale<br />
appena approvata<br />
dall’Ars e un’ampia<br />
giurisprudenza<br />
costituzionale in<br />
materia elettorale.<br />
9
Statuto<br />
CGA: LA CORTE COSTITUZIONALE<br />
CONFERMA LA LEGITTIMITÀ<br />
DELLE NORME DI ATTUAZIONE<br />
La Corte Costituzionale ha<br />
posto la parola “fine” alla<br />
questione della legittimità delle<br />
norme di attuazione sulla composizione<br />
ed il funzionamento del<br />
Consiglio di Giustizia amministrativa,<br />
poste dal suo Presidente protempore.<br />
La sentenza è stata salutata con<br />
particolare soddisfazione dalle istituzioni<br />
regionali, poiché conferma,<br />
e in maniera netta, la legittimità<br />
della specialità dello Statuto siciliano<br />
in un ambito particolarmente<br />
delicato quale quello degli organi<br />
di giustizia amministrativa, e in un<br />
momento storico di ripensamento<br />
dell’istituto autonomistico nel quadro<br />
della riforma federale dello<br />
Stato.<br />
“Si tratta – ha commentato il<br />
presidente della Regione, Salvatore<br />
Cuffaro – del più autorevole riconoscimento<br />
nei confronti del<br />
nostro assetto autonomistico che,<br />
proprio nell’attività e nell’articolazione<br />
organizzativa del Cga, trova<br />
uno dei più significativi punto di<br />
concretizzazione”.<br />
In via preliminare, i giudici della<br />
Consulta hanno sottolineato il fatto<br />
che il Presidente del CGA ha sollevato<br />
le questioni di legittimità costituzionale<br />
sulla composizione<br />
“mista” (giudici togati e giudici<br />
laici) dell’Organo da egli presieduto<br />
in sede di trattazione monocratica<br />
di una domanda “cautelare”. Tale<br />
fatto è stato ritenuto inammissibile<br />
per difetto di rilevanza, perché non<br />
è in sede cautelare che vanno<br />
discusse questioni che riguardano<br />
la composizione del collegio che<br />
10<br />
deve costituirsi immediatamente<br />
dopo per trattare nel merito la controversia.<br />
Dette questioni di legittimità<br />
sono state ritenute non fondate per<br />
i seguenti motivi. Il decentramento<br />
degli organi di giustizia amministrativa<br />
nella Regione <strong>Siciliana</strong> corrisponde<br />
ad una consolidata tradizione<br />
che risale fino ai tempi che<br />
precedono l’Unità d’Italia. L’art. 23<br />
dello Statuto siciliano reca pertanto<br />
una norma che conferma un principio<br />
di specialità che, ancorché con<br />
termini non coordinati con la vigente<br />
Costituzione repubblicana a<br />
causa del mancato coordinamento<br />
con essa dello Statuto che l’ha temporalmente<br />
preceduta, risponde ad<br />
una robusta aspirazione alla realizzazione<br />
di forme di decentramento<br />
giurisdizionale nell’Isola.<br />
Il recente D. Lgs. 373/2003 aveva<br />
già recepito una serie di anomalie<br />
già sottolineate dalla Corte costituzionale,<br />
nel senso delle realizzazione<br />
di un disegno conforme al<br />
modello statutario nell’organizzare<br />
il CGA su due sezioni staccate del<br />
Consiglio di Stato.<br />
Le norme di attuazione contenute<br />
nel D. Lgs. 373/2003, che prevedono<br />
la composizione mista del<br />
CGA, appaiono pertanto compatibili<br />
con le previsioni statutarie che,<br />
anche in assenza di modalità organizzative<br />
prestabilite, sono apparse<br />
condivisibili dalla Consulta. Che il<br />
modello siciliano fosse conforme<br />
al disegno costituzionale viene<br />
confermato dal fatto che, a distanza<br />
di diversi anni dalla promulgazione<br />
della Carta siciliana, anche lo<br />
statuto del Trentino Alto Adige con<br />
relativa norma di attuazione si sia<br />
ispirato al modello siciliano, basato<br />
sulla composizione mista dell’Organo<br />
di giustizia amministrativa<br />
decentrato.<br />
Alla luce di queste considerazioni,<br />
la Corte Costituzionale ha rigettato<br />
la censura principale mossa dal<br />
Presidente del CGA, e cioè che la<br />
composizione mista dell’Organo<br />
fosse contro le previsioni dello<br />
Statuto. I particolari requisiti necessari<br />
per la nomina a giudice del<br />
CGA e soprattutto le recenti novità<br />
legislative che hanno limitato la prorogatio<br />
degli stessi a sessanta giorni<br />
dalla scadenza della carica – come<br />
previsto dal D. Lgs. 373/2003 – e la<br />
mancanza di ipotesi di riconferma<br />
hanno vieppiù ribadito il carattere<br />
di indipendenza ed imparzialità di<br />
detti giudici non togati.<br />
Inoltre, i giudici costituzionali<br />
hanno ritenuto che non esistesse<br />
nessuna incongruenza tra norme di<br />
attuazione e norme statutarie;<br />
ancora, gli artt. 4 e 6 del D. Lgs.<br />
373/2003 non hanno potuto violare,<br />
in quanto norme di rango costituzionale,<br />
la riserva di legge prevista<br />
dall’art.108 della Costituzione. Si<br />
deve pertanto parlare di fonti con<br />
competenza riservata e separata,<br />
rispetto alle normali leggi della<br />
Repubblica Italiana.<br />
È un’importante pronuncia,<br />
quella dei giudici della Consulta,<br />
che conferma la peculiarità e la specialità<br />
dell’autonomia siciliana, che<br />
consentirà la ripresa di un ordinato<br />
funzionamento della giustizia amministrativa<br />
in Sicilia.<br />
V.O.
PELAGIE: ISOLE DIMENTICATE<br />
Reportage<br />
Ormai, quando si parla di<br />
Lampedusa si pensa agli<br />
sbarchi di clandestini. Alle carrette<br />
del mare. Alle centinaia di<br />
disperati che arrivano dall’Africa<br />
per sfuggire alla fame e, talvolta,<br />
alla morte. L’altro volto dell’isola<br />
è rappresentato dal turismo e dal<br />
verde cristallino del mare. Ma<br />
Lampedusa è solo questo Non<br />
esattamente. Nella piccola isola<br />
incastonata nel cuore del<br />
Mediterraneo, oltre al duo turismo-clandestini,<br />
c’è dell’altro.<br />
Spiagge, tratti di costa che digradano<br />
a strapiombo sul mare. Ma<br />
anche grandi problemi irrisolti.<br />
Per esempio, due discariche a<br />
cielo aperto, una abusiva e l’altra<br />
legale (o quasi). Quindi disordine<br />
e abusivismo edilizio. E poi tanta<br />
trasandatezza e abbandono.<br />
Nelle scorse settimane giornali<br />
e televisioni hanno acceso i<br />
riflettori sulle isole Eolie. Per<br />
scongiurare l’ulteriore cementificazione<br />
di Lipari e Vulcano.<br />
Lampedusa, invece, si guadagna<br />
gli onori delle cronache solo per<br />
gli sbarchi degli extracomunitari.<br />
Per il resto, l’isola sembra non<br />
esistere. Eppure Lampedusa<br />
meriterebbe maggiore interesse<br />
da parte di chi ha a cuore le sorti<br />
delle isole minori. Perché qui il<br />
degrado del territorio non è di là<br />
da venire: al contrario, è sotto gli<br />
occhi di tutti.<br />
Qui anche in autunno inoltrato,<br />
quando splende il sole, si va al<br />
mare. Lo fanno i turisti e qualche<br />
abitante dell’isola. La meta preferita<br />
è la spiaggia dell’isola dei<br />
Conigli. Uno scoglio quasi legato<br />
alla terra ferma, cuore pulsante<br />
della Riserva naturale istituita a<br />
Lampedusa dalla Regione<br />
<strong>Siciliana</strong>. Un posto incantevole<br />
che, in realtà, più che dei conigli,<br />
sembra – e forse lo è – il luogo dei<br />
gabbiani. Se ne contano centinaia,<br />
forse un migliaio. Gli uomini<br />
non hanno accesso sulla piccola<br />
isola. Ci va soltanto qualche<br />
naturalista per i propri studi. E<br />
deve pure fare attenzione.<br />
Perché, quando nidificano, i gabbiani<br />
diventano aggressivi. Se<br />
qualcuno prova ad avvicinarsi<br />
alle uova può anche essere attac-<br />
cato da questi volatili, proprio<br />
come in un celebre film di Alfred<br />
Hitchcock.<br />
In questa zona, e precisamente<br />
sulla spiaggia, ogni anno, si<br />
fanno vedere le tartarughe.<br />
Arrivano nelle notti d’estate per<br />
deporre le uova. Lo fanno scavando<br />
nella sabbia. “Far convivere<br />
le tartarughe con i turisti non<br />
è una cosa facile – ci dice Giusy<br />
Nicolini, direttore della Riserva<br />
naturale di Lampedusa –. In estate,<br />
ogni mattina, alle prime luci<br />
dell’alba, insieme con i volontari,<br />
ci rechiamo sulla spiaggia per<br />
vedere se qualche tartaruga ha<br />
deposto le uova. Quando questo<br />
avviene si nota subito, perché la<br />
tartaruga lascia grandi segni<br />
nella sabbia. Quando avvistiamo<br />
il punto dove sono state depositate<br />
le uova lo proteggiamo con<br />
opportuni recinti. E preghiamo i<br />
bagnanti di fare attenzione”.<br />
Arrivare all’isola dei Conigli<br />
non è facile. L’automobile ci<br />
lascia ad una certa distanza,<br />
nella parte alta. Poi bisogna scendere<br />
a piedi lungo una strada<br />
11
Reportage<br />
ripida dove il suolo, completamente<br />
scomparso, ha ormai<br />
lasciato il posto alla dura roccia<br />
madre. Tutto sommato, la mancanza<br />
di una strada ha protetto<br />
questo luogo dalle automobili.<br />
Anche se i turisti, in estate, non si<br />
fanno certo scoraggiare dai circa<br />
dieci minuti di strada a piedi.<br />
Un’immagine dell’isola dei conigli<br />
Qui, proprio di fronte la spiaggia,<br />
Domenico Modugno si<br />
costruì la sua spettacolare abitazione.<br />
Inutile chiedersi perché è<br />
stata concessa l’autorizzazione<br />
per consentire ad un privato di<br />
edificare in un luogo unico che<br />
dovrebbe essere patrimonio dell’umanità.<br />
Del resto, in Sicilia, tra<br />
gli anni Settanta e Ottanta, è stato<br />
fatto questo ed altro. Gli eredi di<br />
Modugno hanno venduto la casa<br />
che si affaccia sulla spiaggia. Da<br />
qualche anno la villa è meta fissa<br />
di un gruppo di giovani – i nuovi<br />
proprietari e i loro amici – che si<br />
godono questa meraviglia.<br />
Di giorno non ci sono problemi,<br />
visto che la spiaggia, come<br />
già detto, è meta di centinaia di<br />
turisti. Di notte, però, bisognerebbe<br />
fare attenzione. Le tartarughe,<br />
infatti, depongono le uova<br />
solo se al buio si unisce il silenzio.<br />
I fari delle automobili, le<br />
12<br />
luci, la musica, le feste le allontanano.<br />
Forse sarebbe necessario<br />
trovare una soluzione per mettere<br />
d’accordo le esigenze delle tartarughe<br />
con gli abitanti di una<br />
villa che si trova nel cuore della<br />
Riserva naturale.<br />
Lampedusa è un’isola di origine<br />
calcarea. Nel lontano passato<br />
faceva parte dell’Africa. Con lo<br />
scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento<br />
del livello del mare è<br />
diventata un’isola. La più meridionale<br />
delle isole minori italiane.<br />
È un’isola pelagica, cioè di<br />
alto mare. Un tempo doveva essere<br />
rigogliosa e lussureggiante.<br />
Nella seconda metà del Seicento<br />
divenne proprietà della famiglia<br />
Tomasi, gli avi dello scrittore<br />
Giuseppe Tomasi di Lampedusa,<br />
il celebre autore del Gattopardo.<br />
Le cronache raccontano che i<br />
Tomasi visitavano raramente<br />
questo luogo. Anzi, non lo visitavano<br />
affatto. Lo diedero in affitto<br />
a certi imprenditori maltesi.<br />
Furono questi ultimi ad avviare<br />
lo sfruttamento irrazionale delle<br />
risorse di questa piccola isola. Un<br />
depauperamento del territorio<br />
che si accentuò con la dominazione<br />
borbonica, che portò a termine<br />
il radicale quanto dissennato<br />
disboscamento di Lampedusa.<br />
Dall’Unità d’Italia ad oggi la<br />
situazione non è migliorata.<br />
Anzi, per molti versi è peggiorata.<br />
Il degrado del territorio, a<br />
Lampedusa, si tocca con mano.<br />
In molte parti dell’isola, come già<br />
accennato, il suolo agrario è praticamente<br />
scomparso. La roccia<br />
madre, indicatore della morte di<br />
un suolo, la fa da padrona. Lo<br />
sviluppo turistico tumultuoso,<br />
con grande presenza di visitatori<br />
nella stagione estiva, ha fatto il<br />
resto. Da anni gli scienziati lanciano<br />
l’allarme, cercando di fare<br />
capire a tutti, autorità in testa,<br />
che continuando così, tra cemento,<br />
degrado e abbandono,<br />
Lampedusa rischia di diventare<br />
simile allo scoglio di Lampione,<br />
isolotto abbandonato che si trova<br />
a qualche miglio da Lampedusa.<br />
Ma i continui richiami non sembrano<br />
sortire effetto alcuno.<br />
I circa 5 mila e 800 abitanti<br />
dell’isola vivono per lo più di turismo,<br />
di pesca e di un po’ di terziario.<br />
Quasi del tutto assente<br />
l’agricoltura. Le abitazioni non<br />
sembrano un esempio di perfezione<br />
architettonica. Il disordine,<br />
come già detto, è sovrano. A differenza<br />
di altre isole minori siciliane,<br />
dove è possibile riscontrare<br />
un unico motivo architettonico<br />
conduttore, a Lampedusa le abitazioni<br />
sembrano “monadi senza<br />
finestre”, case che parlano linguaggi<br />
diversi senza mai capirsi.<br />
Una sensazione di entropia diffusa<br />
accentuata da un policromatismo<br />
confuso ed incerto.<br />
Alberghi, ristoranti e pizzerie in<br />
abbondanza modello isola<br />
gastronomica. Il prezzo da pagare<br />
allo sviluppo turistico.<br />
Qualche anno fa l’Ufficio speciale<br />
della Regione siciliana<br />
(Ufficio che fa capo all’assessora-
Reportage<br />
Il porto di Lampedusa<br />
to regionale dei Beni culturali e<br />
ambientali) ha elaborato un<br />
Piano del colore. Una soluzione,<br />
alternativa in parte alle ruspe,<br />
per eliminare il cattivo gusto di<br />
una certa pseudo-architettura<br />
siciliana di fine Novecento (leggere<br />
in buona sostanza abusivismo<br />
edilizio). Lampedusa avrebbe<br />
veramente bisogno di una rivisitazione<br />
cromatica delle case (e<br />
non soltanto di questa, in verità).<br />
Invece si preferisce la confusione<br />
e l’abbandono. Peccato.<br />
Al disordine edilizio si accompagna<br />
il disinteresse per la<br />
gestione dei rifiuti. La legge prevede<br />
che nelle isole minori non ci<br />
debbano essere discariche. I<br />
rifiuti vanno caricati sulle navi e<br />
smaltiti altrove. Una regola che<br />
viene fermamente rispettata nelle<br />
isole Eolie. A Lampedusa, invece,<br />
nella totale indifferenza delle<br />
autorità, quasi per forza d’inerzia,<br />
sono state create due discariche.<br />
Una sembra ufficiale (sembra<br />
perché, lo ripetiamo, nelle<br />
isole minori non sono previste<br />
discariche). Accanto a queste ce<br />
n’è un’altra dove si trova di tutto:<br />
carcasse di automobili e di elettrodomestici,<br />
bottiglie di vetro e<br />
di plastica, stracci, lattine, piatti,<br />
resti di mobili e di suppellettili<br />
varie. Superfluo aggiungere che<br />
quando si passa dalle due discariche<br />
bisogna chiudere i finestrini<br />
dell’automobile se non si vuole<br />
essere travolti da un odore nauseante.<br />
La tradizione, che poi forse è<br />
una regola, vuole che le isole di<br />
origine vulcanica (per esempio le<br />
Eolie, Ustica, Pantelleria e Linosa)<br />
siano isole di agricoltori (grazie<br />
anche al fatto che i suoli di<br />
origine vulcanica sono particolarmente<br />
fertili). Mentre le isole di<br />
origine calcarea (le Egadi e, per<br />
l’appunto, Lampedusa) sono per<br />
lo più isole di pescatori. E così è<br />
Lampedusa: isola di grandi tradizioni<br />
pescherecce. Con una buona<br />
flotta da pesca (una novantina<br />
di imbarcazioni tra piccola pesca<br />
e strascico). Una realtà che, negli<br />
ultimi tempi, è stata messa in<br />
crisi dal caro gasolio. Tanto che<br />
nell’ultimo assestamento di<br />
Bilancio l’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />
siciliana ha approvato una norma<br />
che consente di abbattere il costo<br />
del gasolio per le imbarcazioni da<br />
pesca (contributo per le spese di<br />
trasporto dello stesso carburante).<br />
Agevolazioni per la benzina e<br />
le bombole di gas sono state concesse<br />
qualche mese fa agli abitanti<br />
dell’isola.<br />
Fino a qualche anno fa quasi<br />
tutto il pescato della flotta di<br />
Lampedusa finiva sul mercato di<br />
Milano. Oggi che l’Alitalia non è<br />
più, nell’isola il pesce va tutto nel<br />
mercato siciliano passando per<br />
lo più da Porto Empedocle. Lo<br />
strascico e la piccola pesca vanno<br />
bene. È crollata, invece, la pesca<br />
del pesce azzurro. “Oggi i tunisini,<br />
in questa particolare pesca,<br />
sono molto più organizzati di noi<br />
– dice Pietro Billeci, presidente<br />
dell’associazione pescatori di<br />
Lampedusa –. E non si accontentano<br />
di pescare nel loro mare.<br />
Sconfinano anche nel nostro<br />
mare. Ma le autorità spesso non<br />
intervengono per non creare problemi<br />
con lo stato tunisino”.<br />
Negli anni Ottanta, quando a<br />
sconfinare erano le imbarcazioni<br />
siciliane (che poi in molti casi<br />
non sconfinavano affatto: pescavano<br />
in una zona di mare interdetta<br />
solo ai pescherecci siciliani),<br />
le motovedette tunisine<br />
erano inflessibili. Noi, invece,<br />
siamo piuttosto flessibili.<br />
L’ultima riflessione la dedichiamo<br />
alla forestale. Negli anni<br />
passati l’Azienda foreste demaniali<br />
per la Regione siciliana ha<br />
rimboschito circa 200 ettari di<br />
territorio isolano. Un’opera meritoria.<br />
Da qualche tempo a questa<br />
parte anche i pochi alberi presenti<br />
a Lampedusa sono stati abbandonati.<br />
I vertici dell’Azienda foreste<br />
hanno sbaraccato l’ufficio.<br />
Avevano detto che sarebbe stata<br />
questione di qualche mese e poi<br />
il territorio sarebbe stato come<br />
sempre presidiato. Ancora li<br />
aspettano.<br />
Giulio Ambrosetti<br />
13
Bruxelles<br />
UE: SI ROMPE IL DIALOGO<br />
SULLA PESCA MEDITERRANEA<br />
Con una decisione presa all’unanimità, la<br />
maggioranza delle organizzazioni<br />
nazionali della Pesca mediterranea (Italia,<br />
Spagna, Francia, Grecia, Slovenia), ha deciso di<br />
abbandonare la riunione che la Commissione<br />
Europea aveva organizzato a Bruxelles per<br />
ridiscutere la proposta di Regolamento sulla<br />
pesca nel Mediterraneo.<br />
“Cercavamo il dialogo e una discussione vera<br />
sulla gestione della pesca in Mediterraneo anche<br />
con diversi documenti ai quali non abbiamo mai<br />
ricevuto risposta, ma l’impostazione con cui la<br />
Commissione intendeva avviare i lavori ci ha<br />
convinto a chiedere prima un aggiornamento dei<br />
lavori e poi, di fronte al rifiuto, di abbandonare la<br />
sala, nella speranza che il nuovo Commissario ci<br />
consenta di ridiscutere la proposta su basi e con<br />
metodi diversi per portare la pesca mediterranea<br />
verso i criteri della sostenibilità biologica,<br />
economica e sociale” .<br />
Traspariva una cauta apertura della<br />
Commissione Pesca del Parlamento europeo a<br />
rivedere le sue posizioni circa le norme europee<br />
da adottare per la pesca nel Mediterraneo. Dalla<br />
riunione che si è avuta a Bruxelles il 22 settembre<br />
2004 per discutere sulla modifica del Reg.<br />
2847/93, relativo allo sfruttamento sostenibile<br />
della pesca nel Mediterraneo, era emersa, infatti,<br />
la concreta possibilità di una revisione del testo<br />
del regolamento. Un regolamento, quello<br />
proposto dall’allora Commissario Fischler<br />
nell’ottobre del 2003, che il settore pesca del<br />
Mediterraneo ha, da sempre, rigettato perché<br />
metterebbe in ginocchio storici settori del mondo<br />
produttivo italiano come la pesca a strascico e<br />
quella dei molluschi bivalvi.<br />
Le Organizzazioni, con il loro gesto, hanno<br />
voluto evitare che la Commissione potesse ancora<br />
una volta imporre misure inaccettabili vantando<br />
consultazioni inesistenti con i rappresentanti<br />
della categoria. Con ciò, ribadendo la richiesta di<br />
ridiscutere la proposta da zero, partendo dalla<br />
valutazione degli impatti economici e sociali e dai<br />
dati scientifici alla base della proposta di<br />
Regolamento, attraverso consultazioni reali. La<br />
14<br />
decisione adottata nasce da comuni obiettivi<br />
espressi da tutte le delegazioni che hanno aderito<br />
all’iniziativa e che, condannando l’impostazione<br />
della proposta della Commissione, lamentano che<br />
la sua applicazione porterebbe crisi e disordini<br />
al settore della pesca nel Mediterraneo.<br />
Confidando nella disponibilità del nuovo<br />
Commissario europeo alla Pesca, il maltese Joe<br />
Borg, le Organizzazioni con questa protesta<br />
intendono inviare un messaggio forte che esprime<br />
il disagio della categoria, già colpita in questi<br />
giorni da un grave stato di crisi dovuto<br />
all’aumento del gasolio, che sta motivando dure<br />
forme di protesta nei porti della Francia. A breve<br />
ciò avverrà anche negli altri Paesi. È in atto una<br />
protesta della marineria di Mazara del Vallo ed<br />
una richiesta delle marinerie delle isole minori<br />
per il riequilibrio del prezzo (richiesta di un<br />
contributo sulle spese di trasporto).<br />
Strumenti di pesca, distanza e profondità,<br />
dimensioni minime del pescato e specie<br />
migratorie: sono questi gli argomenti che devono<br />
essere trattati. Le modifiche al testo dovrebbero<br />
avvenire sulla base di un compromesso su cinque<br />
articoli controversi:<br />
- Strumenti di pesca (Art.8): il Parlamento<br />
rigetta il passaggio a 60mm delle maglie delle reti<br />
per la pesca a strascico;<br />
- Distanza e profondità (Art. 17): l’idea è quella<br />
di dare un valore a questi parametri, ma allo<br />
stesso tempo prevedere delle eccezioni;<br />
- Dimensioni minime (Art. 13): per nasello e<br />
sardine si dovrebbe fissare un livello di “prima<br />
maturità” della specie;<br />
- Specie migratorie, in particolare tonno e<br />
pesce spada (Art. 22 e 23): il Parlamento rifiuta le<br />
tre proposte della Commissione (amo, divieto<br />
temporaneo e dimensione minima).<br />
La Commissione in un nuovo incontro che si è<br />
svolto nel Lussemburgo il 18 ottobre (ultima<br />
riunione presieduta dal Commissario Franz<br />
Fischler) ha solamente preso in considerazione il<br />
caro gasolio e l’Agenzia europea di controllo della<br />
pesca che verrà allocata a Vigo (Spagna).<br />
Giuseppe Asaro
CALCIO: CUFFARO E LO PORTO<br />
PREMIANO MESSINA E PALERMOP<br />
Sport<br />
La Sicilia in serie A. Per celebrare il primo<br />
incontro nella massima serie disputato tra le<br />
squadre del Messina e del Palermo i vertici delle istituzioni<br />
regionali hanno voluto promuovere una cerimonia<br />
per ricordare l’evento.<br />
Il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il<br />
presidente dell’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana Guido<br />
Lo Porto,hanno consegnato due targhe in oro ai<br />
responsabili delle due società giovedì sera, nell’intervallo<br />
della gara. Hanno<br />
ricevuto il riconoscimento<br />
il presidente<br />
del Messina Pietro<br />
Franza e il vice presidente<br />
del Palermo<br />
Guglielmo Miccichè.<br />
Le targhe sono<br />
state realizzate a mano dall’artigiano palermitano<br />
Antonino Amato. “Incontro Messina – Palermo. A<br />
ricordo della prima partita nella massima serie<br />
disputata tra le due squadre”, è inciso nella targa.<br />
“Con questi riconoscimenti – ha dichiarato Lo<br />
Porto, promotore dell’iniziativa - vogliamo sottolineare<br />
il grande successo del calcio siciliano. L’evento<br />
calcistico - ha aggiunto- evoca sentimenti che trascendono<br />
lo sport e ispirano pensieri di orgoglio per<br />
l’intera Sicilia. Possa il successo del calcio siciliano<br />
tradursi in breve tempo in successi di natura economica,<br />
sociale e morale”.<br />
“Vedere due squadre siciliane competere con il<br />
gotha del calcio nazionale – ha sottolineato Cuffaro -<br />
riempie di gioia e di orgoglio. Di gioia, per la possibilità<br />
che si offre a tanti sportivi di assistere a competizioni<br />
di alto livello e di godere delle raffinate giocate<br />
di tanti campioni. Di orgoglio per la consapevolezza<br />
del contributo che tifoserie, tra le più appassionate e<br />
civili, stanno dando, con costante incitamento, al<br />
procedere delle loro squadre nella massima serie.<br />
Un grazie, dunque – ha concluso il presidente<br />
della Regione - ai calciatori ed ai tifosi, ma anche a<br />
coloro che hanno creduto nella passione sportiva di<br />
queste due grandi città ed hanno approntato mezzi e<br />
competenze tecniche per fare vivere ai loro abitanti e<br />
a tutti i siciliani questo grande sogno”.<br />
Il presidente<br />
dell’Ars Lo Porto<br />
consegna la targa<br />
al presidente<br />
del Messina Franza,<br />
il presidente<br />
della Regione<br />
Cuffaro<br />
al vicepresidente<br />
del Palermo<br />
Miccichè.<br />
In basso,<br />
due momenti<br />
della partita<br />
15
Sala D’Ercole<br />
DISEGNI DI LEGGE<br />
D’iniziativa parlamentare<br />
ddl 930 del 28 ottobre 2004<br />
Istituzione del Fondo regionale<br />
per la tutela delle persone non<br />
autosufficienti<br />
Ioppolo Giovanni (AN). Formica<br />
Santi (AN). Incardona Carmelo (AN).<br />
Infurna Giuseppe (AN). Neri Sebastiano<br />
(AN). Virzì Gioacchino (AN).<br />
ddl 931 del 28 ottobre 2004<br />
Interventi della Regione per la<br />
regolamentazione dell’introduzione<br />
nel territorio siciliano di organismi<br />
geneticamente modificati<br />
Giannopolo Domenico (DS). Panarello<br />
Filippo (DS). Oddo Camillo<br />
(DS). Speziale Calogero (DS). Capodicasa<br />
Angelo (DS). Crisafulli Vladimiro<br />
(DS). Cracolici Antonino (DS).<br />
De Benedictis Roberto (DS). Villari<br />
Giovanni (DS). Zago Salvatore<br />
(DS).<br />
Si è costituito all’Ars il gruppo “Udc -<br />
Democratici per le Libertà”.<br />
Ne danno notizia i quattro componenti<br />
del gruppo Fabio Mancuso,<br />
Davide Costa, Giuseppe Ardizzone e<br />
il deputato-questore Domenico<br />
Turano, che in una nota ringraziano,<br />
“per la sensibilità politica e istituzionale<br />
dimostrata”, il presidente<br />
dell’<strong>Assemblea</strong> siciliana Guido Lo<br />
Porto e i componenti del Consiglio di<br />
presidenza dell’Ars.<br />
“Questo atto - spiegano - è il giusto<br />
riconoscimento della legittimità e<br />
genuinità della nostra azione politica<br />
tesa a recuperare le ragioni più profonde<br />
di un impegno per un nuovo<br />
Udc siciliano, più forte e più autorevole,<br />
più radicato nel cuore dei siciliani”.<br />
“Ringraziamo l’on. Volonté e tutto il<br />
gruppo dirigente nazionale del<br />
ddl 932 del 9 novembre 2004<br />
Interventi per la promozione e l’incentivazione<br />
delle attività teatrali<br />
private, della danza e del balletto,<br />
cinematografiche e audiovisive<br />
Villari Giovanni (DS). Speziale Calogero<br />
(DS). Cracolici Antonino (DS).<br />
Capodicasa Angelo (DS). Crisafulli<br />
Vladimiro (DS). De Benedictis Roberto<br />
(DS). Giannopolo Domenico<br />
(DS). Oddo Camillo (DS). Panarello<br />
Filippo (DS). Zago Salvatore (DS).<br />
ddl 933 del 9 novembre 2004<br />
Norme per la salvaguardia, il pieno<br />
utilizzo e fruizione della riserva<br />
naturale orientata “Pino d’Aleppo”<br />
Zago Salvatore (DS). Oddo Camillo<br />
(DS). Panarello Filippo (DS).<br />
ddl 934 del 11 novembre 2004<br />
Norme in materia di assunzione di<br />
personale dei consorzi di bonifica<br />
Morinello Salvatore (Sicilia 2010).<br />
a cura di Gaspare Sardella<br />
NASCE IL GRUPPO “UDC-<br />
DEMOCRATICI PER LE LIBERTÀ”<br />
PRESIDENTE FABIO MANCUSO<br />
Partito - continua la<br />
nota - che hanno<br />
compreso il coraggio<br />
di un impegno che<br />
non è strumentale<br />
ma è solo al servizio<br />
del partito e dell’intera<br />
comunità siciliana. Ci auguriamo<br />
che da oggi possa partire una nuova<br />
fase dell’esperienza dei Democratici<br />
cristiani siciliani”.<br />
All’unanimità. è stato eletto presidente<br />
del gruppo parlamentare Fabio<br />
Mancuso.<br />
“Esprimo grande soddisfazione - ha<br />
detto Mancuso - per l’inizio di un<br />
grande progetto dell’Udc, che procede<br />
nella linea della segreteria nazionale.<br />
Ciò a servizio dei siciliani per il<br />
riconoscimento di tutti gli obiettivi<br />
che contraddistinguono il partito<br />
dell’Udc a livello nazionale”.<br />
I padri dell’Autonomia<br />
CATTOLICESIMO<br />
E POLITICA<br />
IN GIUSEPPE<br />
D’ANGELO<br />
La figura di Giuseppe<br />
D’Angelo, deputato di<br />
Enna più volte presidente della<br />
Regione, è una delle più<br />
controverse della storia<br />
dell’Autonomia regionale<br />
siciliana, il suo nome si lega<br />
infatti alla nascita del<br />
centrosinistra in Sicilia ma,<br />
anche, alla lotta contro i<br />
potentati finanziari, i signori<br />
delle esattorie, che inquinavano<br />
la vita politica regionale.<br />
D’Angelo era nato a<br />
Calascibetta, la cittadina che fu<br />
fatale a Pietro d’Aragona, il 15<br />
novembre del 1913. Professore<br />
di filosofia si dedica, nel<br />
dopoguerra, al movimento<br />
reduci e combattenti dei quali<br />
diviene il leader riconosciuto. La<br />
sua vocazione politica lo porta,<br />
ben presto, ad aderire, come<br />
cattolico molto vicino alle<br />
gerarchie ecclesiastiche ennesi,<br />
alla formazione democristiana.<br />
Eletto sindaco di Calascibetta,<br />
nel 1947 è capolista, nella sua<br />
circoscrizione, alle elezioni per<br />
la prima <strong>Assemblea</strong> regionale<br />
siciliana. Eletto, con 5.416 voti, è<br />
chiamato a fare parte del primo<br />
governo regionale, guidato da<br />
Giuseppe Alessi, con la delega<br />
alla Alimentazione.<br />
L’equilibrio mostrato e la<br />
capacità politica lo confermano<br />
nei successivi governi della<br />
prima e della seconda<br />
legislatura.
Ritratti<br />
Nella terza legislatura,<br />
rieletto con 18.168 voti, non<br />
viene confermato nelle<br />
compagini governative che si<br />
succedono mentre la sua<br />
posizione si sposta verso la<br />
sinistra del partito.<br />
Proprio nella terza legislatura<br />
è uomo di punta<br />
nell’opposizione al governo<br />
Milazzo.<br />
Nella quarta legislatura,<br />
nonostante la caduta dei<br />
consensi che la Democrazia<br />
cristiana fa registrare negli altri<br />
collegi, incrementa i propri voti<br />
e si prepara, da segretario<br />
regionale del partito, a gestire il<br />
postmilazzismo.<br />
Il 9 settembre 1961, dopo una<br />
lunga crisi che vede alternarsi<br />
tre presidenti della Regione,<br />
viene eletto presidente del primo<br />
governo organico di<br />
centrosinistra, formula che fa<br />
della Regione siciliana una sorta<br />
di laboratorio politico.<br />
Per D’Angelo il centrosinistra<br />
era l’unica formula praticabile<br />
per realizzare i consensi<br />
necessari a fare uscire la regione<br />
dalle secche dello stallo socioeconomico<br />
nel quale si trovava e<br />
per riscattare l’Isola dalle spire<br />
della criminalità mafiosa. Il<br />
centrosinistra doveva, nel suo<br />
progetto, peraltro, riequilibrare<br />
il sistema fortemente incrinato<br />
dalla crisi milazzista.<br />
Ma la formula, preceduta da<br />
un lungo travaglio politico,<br />
mostra subito le proprie<br />
debolezze in questo certamente<br />
agevolata dalle posizioni poco<br />
chiare espresse dal partito<br />
socialista.<br />
L’idea nenniana della<br />
conquista delle stanze dei<br />
bottoni per imprimere un corso<br />
diverso alla vita politica italiana<br />
trovò infatti una interpretazione<br />
riduttiva e, per certi aspetti, poco<br />
edificante: si ridusse, infatti, alla<br />
semplice spartizione delle fette<br />
di potere.<br />
I buoni propositi del<br />
presidente della Regione si<br />
infransero, di fronte ad una<br />
realtà fatta di risse e di veti<br />
incrociati. Nella primavera<br />
dell’anno successivo il governo è<br />
già in crisi e D’Angelo è costretto<br />
a varare un altro governo la cui<br />
durata non supera i tre mesi.<br />
Un terzo governo D’Angelo<br />
conclude la legislatura.<br />
Rieletto nella quinta<br />
legislatura, forma altri tre<br />
governi, di brevissima durata, e<br />
nel 1964 viene sostituito dal<br />
barone Coniglio, un aristocratico<br />
catanese più in sintonia con quei<br />
poteri forti che D’Angelo si era<br />
sforzato di combattere con la<br />
sua azione di governo.<br />
Proprio quei poteri forti,<br />
soprattutto i grandi esattori,<br />
sono in prima fila per<br />
combatterlo nel momento in cui<br />
ripropone la sua candidatura per<br />
la sesta legislatura<br />
dell’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />
siciliana. Giuseppe D’Angelo<br />
infatti, nonostante la sua<br />
militanza fatta di grande<br />
correttezza e capacità politica,<br />
nonostante la sua attenzione per<br />
il territorio che gli aveva sempre<br />
espresso fiducia, non viene<br />
riconfermato.<br />
Sconfitto, ma non prostrato,<br />
continuò, da non parlamentare,<br />
la sua battaglia politica tornando<br />
alla guida del partito e quindi<br />
alla presidenza dell’Espi, l’ente<br />
che gestiva le partecipazioni<br />
regionali.<br />
Al suo impegno si deve la<br />
scelta della metanizzazione<br />
dell’Isola e proprio della società<br />
che gestiva la metanizzazione,<br />
cioè la siciliana Gas, fu il primo<br />
presidente.<br />
D’Angelo muore, nel<br />
dicembre del 1991, a Palermo,<br />
dove, pur continuando a<br />
mantenere solidi legami con la<br />
sua provincia d’origine, si era<br />
definitivamente trasferito.<br />
Pasquale Hamel<br />
17
Lavoro<br />
Grazie ad un intervento legislativo dell’Ars<br />
DA DETENUTI AD ARTIGIANI<br />
Carcere, lavoro e reinserimento sociale. Il<br />
tracciato della speranza per i detenuti nelle<br />
case di reclusione siciliana può divenire un reale<br />
percorso di riabilitazione le cui coordinate sono<br />
dettate dalla legge regionale n.16 del 99,<br />
“Interventi a favore di attività lavorative autonome<br />
da parte di detenuti in espiazione di pena”.<br />
Approvata all’unanimità dall’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong><br />
<strong>Siciliana</strong>, la legge in questione consente a<br />
quei detenuti, la cui idoneità professionale sia<br />
stata accertata per mezzo di un esame di verifica e<br />
che abbiano eseguito in carcere degli appositi<br />
corsi di formazione professionale, di tentare l’avventura<br />
di una propria indipendente attività di<br />
lavoro.<br />
Le agevolazioni finanziarie consistono nella<br />
concessione di una sovvenzione, a fondo perduto e<br />
per un massimo di 50 milioni di lire, finalizzata<br />
all’acquisto di macchine ed attrezzature necessarie<br />
allo svolgimento delle attività ed anche per le spese<br />
conseguenti al rispetto della normativa sulla sicurezza<br />
e sulle condizioni igienico-sanitarie del<br />
luogo di lavoro, sulla base della documentazione<br />
di spesa sostenuta; il costo delle materie prime e<br />
del materiale di consumo non può superare il 20<br />
per cento del costo complessivo. L’accesso ai benefici<br />
è disciplinato da un articolato<br />
bando pubblicato annualmente dall’assessorato<br />
alla Cooperazione (l’ultimo<br />
è disponibile all’indirizzo<br />
http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g04-<br />
36/g04-36-p23.htm).<br />
Per un volta il carcere, quindi,<br />
non è un assioma di aula bunker,<br />
416 bis e stragi di mafia. La legge<br />
16/99, unica nel panorama nazionale,<br />
ha immediatamente prodotto i<br />
risultati auspicati dal legislatore.<br />
“Sono oltre settanta i detenuti che<br />
hanno avviato attività d’impresa grazie<br />
alle facilitazioni ed ai finanziamenti<br />
previsti – afferma Salvo<br />
Fleres, relatore e primo firmatario<br />
della norma –, che<br />
La copertina<br />
del video realizzato<br />
non possono certo<br />
rappresentare un<br />
intervento risolutivo del problema riguardante il<br />
recupero e il reinserimento sociale dei detenuti,<br />
ma sono sicuramente un contributo per il raggiungimento<br />
di tale obiettivo”.<br />
Di recente, nella sala stampa dell’Ars, è stato<br />
presentato il video illustrativo della legge 16/99.<br />
Il supporto multimediale, realizzato in collaborazione<br />
con il Dipartimento per l’Amministrazione<br />
penitenziaria (Dap) e con la Casa di reclusione di<br />
Augusta, è stato prodotto dall’Intergruppo per i<br />
diritti umani e civili dell’Ars in circa 200 unità ed<br />
è già in distribuzione nelle carceri siciliane.<br />
Protagonista del video è Alessandro Bronzini,<br />
primo di circa settanta detenuti ad aver usufruito<br />
dei benefici previsti dalla legge n.16 del 99, grazie<br />
ai quali, nel carcere di Augusta, ha iniziato da<br />
alcuni anni un’apprezzata attività artigianale.<br />
“L’esplicazione delle modalità di accesso e dei<br />
benefici concessi dalla legge in questione – spiega<br />
Fleres, coordinatore dell’Intergruppo – effettuata<br />
dalla viva voce di un detenuto che ne ha già usufruito<br />
avviando una propria attività, non potrà che<br />
suscitare un maggiore interesse nei confronti delle<br />
possibilità di reinserimento offerte”. Perché il carcere<br />
non sia solo una prigione.<br />
Lu. Li.<br />
18
Corte Costituzionale<br />
ALLA SICILIA IL GETTITO DELLE IMPOSTE<br />
SULLE ASSICURAZIONI<br />
CON SEDE FUORI DALL’ISOLA di Riccardo Anselmo (*)<br />
La Corte Costituzionale ha stabilito che spetta alla<br />
Sicilia il gettito delle imposte sulle assicurazioni con<br />
sede fuori dall’Isola. La Consulta, con sentenza n. 306<br />
depositata il 21 ottobre 2004, ha deciso in sede di conflitto<br />
di attribuzione una controversia insorta tra la<br />
Regione <strong>Siciliana</strong> ed il ministero dell’Economia e delle<br />
Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello<br />
Stato.<br />
L’Amministrazione dello Stato, con nota n. 60133<br />
del 28 maggio 2002, in risposta ad una precisa istanza<br />
della Regione <strong>Siciliana</strong>, ha stabilito la non spettanza alle<br />
Regioni del gettito delle imposte riscosse sulle assicurazioni<br />
ai sensi della L.1216/1961, per polizze di assicurazione<br />
relative a veicoli a motore iscritti in pubblici registri<br />
automobilistici con sede nelle province siciliane,<br />
nei casi in cui le compagnie di assicurazione abbiano il<br />
domicilio fiscale al di fuori del territorio regionale.<br />
La Regione siciliana ha eccepito la violazione degli<br />
artt. 36 e 37 dello Statuto e delle relative norme di attuazione<br />
in materia ex D.P.R.1074/1965, in forza dei quali<br />
è di spettanza regionale qualsiasi tributo erariale il cui<br />
presupposto d’imposta si sia verificato nell’ambito del<br />
suo territorio.<br />
A parere della Regione, il fatto che il gettito delle<br />
imposte di cui sopra spetti alle province ove hanno sede<br />
i pubblici registri automobilistici in cui sono iscritti i<br />
veicoli sulla base dell’art. 60 del D. Lgs. 446/97, è argomento<br />
che vieppiù rafforza la completa spettanza regionale<br />
delle imposte sulle assicurazioni, vista la competenza<br />
regionale esclusiva in materia di enti locali.<br />
La nota della Ragioneria generale dello Stato, viceversa,<br />
circoscrive la portata del D.P.R.1074/1965 unicamente<br />
all’imposta riscossa nell’ambito del territorio<br />
siciliano in relazione a polizze contratte con istituti di<br />
assicurazione con domicilio fiscale nel territorio regionale,<br />
escludendo pertanto quelle polizze contratte per<br />
mezzi registrati nei P.R.A. delle province siciliane con<br />
compagnie assicuratrici aventi sede al di fuori della<br />
Sicilia. Inoltre, ad avviso della Ragioneria dello Stato, la<br />
modifica legislativa di cui agli artt. 60 e 61 del D. Lgs.<br />
446/97 (che per le Regioni a Statuto ordinario hanno<br />
attribuito il gettito della citata imposta alle Province a<br />
decorrere dal 1° gennaio 1999) è rafforzativa della tesi<br />
statale. Secondo la tesi ministeriale, considerato che la<br />
Regione <strong>Siciliana</strong> con propria legge regionale n. 2/2002<br />
attuativa del D. Lgs. 446/97 ha attribuito il gettito delle<br />
imposte sulle assicurazioni alle Province, nulla più ha la<br />
Regione stessa da pretendere a riguardo.<br />
Tale tesi è stata in radice smontata dalla sentenza<br />
della Corte Costituzionale. A parere dei giudici della<br />
Consulta, le norme di attuazione dello Statuto hanno<br />
chiarito definitivamente che il sistema di finanziamento<br />
della Regione siciliana è basato sulla devoluzione alla<br />
Regione del gettito dei tributi erariali riscossi nel suo<br />
territorio. Ma è fondamentale che per intendere compiutamente<br />
l’ambito di riscossione non sempre risulta<br />
esauriente il criterio dell’individuazione del luogo fisico<br />
in cui avviene la materiale operazione contabile; ciò che<br />
conta è l’identificazione della capacità fiscale derivante<br />
dai rapporti tributari che avvengono nel territorio<br />
regionale, in relazione o alla residenza del soggetto colpito<br />
dal presupposto del tributo, o della collocazione in<br />
ambito regionale del fatto cui è connessa l’obbligazione<br />
tributaria. A tal proposito soccorre l’art. 4 del<br />
D.P.R.1074/65 laddove recita che “sono comprese anche<br />
quelle (entrate) che, sebbene relative a fattispecie tributarie<br />
maturate nell’ambito regionale, affluiscono, per<br />
esigenze amministrative, ad uffici finanziari situati<br />
fuori dal territorio della Regione”; inoltre, l’art.7 delle<br />
norme di attuazione in materia finanziaria ha stabilito<br />
i criteri di riparto dei redditi soggetti ad imposizione<br />
proprio nel caso di imprese operanti sia nel territorio<br />
siciliano che fuori.<br />
Altro passo importante della sentenza concerne la<br />
violazione, da parte statale, del principio costituzionale<br />
di “leale collaborazione”, in quanto la impugnata nota<br />
della Ragioneria Generale dello Stato si pone in palese<br />
e clamorosa contraddizione con la posizione pari oggetto<br />
assunta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,<br />
che viceversa con propria nota non solo concordava con<br />
la posizione regionale, ma aveva in seguito sollecitato il<br />
ministero dell’Economia e delle Finanze a porre in essere<br />
tutti gli adempimenti nei confronti delle compagnie<br />
di assicurazione volti ad evitare indebite sottrazioni di<br />
risorse al bilancio della Regione siciliana.<br />
(*) Consigliere parlamentare Ars<br />
19
Famiglia<br />
Leggi, decreti, circolari, direttive della Regione in favore delle famiglie siciliane<br />
INIZIA L’OPERAZIONE BUONO SCUOLA<br />
Con la pubblicazione nella Gazzetta<br />
Ufficiale della Regione <strong>Siciliana</strong><br />
n. 42/2004 del Decreto Presidenziale 1<br />
ottobre 2004, è entrato nella fase<br />
operativa l’intervento a favore delle<br />
famiglie i cui figli frequentino scuole<br />
e istituti di ogni ordine e grado. Il D.P.<br />
individua i beneficiari, i requisiti per<br />
la concessione del beneficio, i tempi<br />
e, ovviamente, il quantum.<br />
Destinatari del sussidio possono<br />
essere non soltanto, ovviamente, i<br />
genitori ma altresì i responsabili di<br />
strutture pubbliche o private alle<br />
quali siano stati affidati minori in età<br />
scolare. L’istanza, inoltre, potrà essere<br />
presentata direttamente dallo studente<br />
nel caso in cui il medesimo sia<br />
già maggiorenne. Il beneficio è infine<br />
concesso anche a favore dei figli di<br />
soggetti di nazionalità non italiana,<br />
legalmente presenti nello Stato.<br />
L’erogazione del buono scuola è<br />
subordinata alla presenza di determinate<br />
condizioni:<br />
spesa complessiva, di cui si chiede<br />
il rimborso, di importo superiore<br />
ai 260 euro (in pratica, pur in presenza<br />
di tutti gli altri requisiti, non<br />
verranno rimborsati importi inferiori);<br />
reddito familiare complessivo<br />
imponibile ai fini Irpef per il precedente<br />
anno 2003 inferiore alla sommatoria<br />
degli importi assegnati dal<br />
D.P. ai singoli componenti del<br />
nucleo familiare (15.000 euro per<br />
ogni componente studente del<br />
nucleo familiare; 13.000 per i rimanenti<br />
componenti).<br />
La prova che i tutti i componenti<br />
(studenti e non) appartengono al<br />
medesimo nucleo familiare deve<br />
essere fornita tramite la presentazione<br />
di un certificato di stato di<br />
famiglia. Il buono scuola può essere<br />
concesso per più studenti della<br />
20<br />
medesima famiglia e non può avere<br />
un importo superiore a 1.500 euro.<br />
L’importo concretamente rimborsabile<br />
per ciascuno studente è pari al<br />
75 per cento delle spese documentate,<br />
se il reddito complessivo del nucleo<br />
familiare non supera il 60% della sommatoria<br />
degli importi individuali cui<br />
più sopra accennato; è pari al 50% se<br />
il reddito del nucleo familiare non<br />
supera il 60 della medesima sommatoria;<br />
è infine pari al 25% se non supera<br />
l’importo totale della sommatoria. In<br />
tutti e tre i casi la percentuale di rimborso<br />
è comunque elevata al 90% se<br />
le spese sono sostenute a favore di<br />
studenti portatori di handicap.<br />
Le spese che il Decreto ammette al<br />
rimborso sono: la retta di iscrizione e<br />
di frequenza; le rette e/o spese di frequenza;<br />
altre spese connesse alla frequenza,<br />
deliberate dagli organi collegiali<br />
delle istituzioni scolastiche con<br />
esclusione delle spese per i viaggi di<br />
istruzione. Non sono ammesse a rimborso<br />
tutte le spese che, ai sensi della<br />
normativa in vigore nel periodo di<br />
riferimento, possono essere utilizzate<br />
come oneri fiscali deducibili. Per ottenere<br />
il sussidio i richiedenti predispongono<br />
un’apposita istanza, utilizzando<br />
il modello allegato al D.P., indirizzata<br />
all’Ufficio speciale buono scuola. Tale<br />
istanza deve essere presentata direttamente<br />
alla segreteria dell’istituzione<br />
scolastica frequentata dallo studente.<br />
Quest’ultima verifica la regolarità<br />
dell’iscrizione e l’avvenuto pagamento<br />
di cui si chiede il rimborso e<br />
successivamente inoltra tutta la documentazione<br />
al suddetto Ufficio speciale<br />
che dispone, infine, il pagamento.<br />
Si decade dal beneficio se lo studente,<br />
qualunque ne sia il motivo,<br />
interrompe la frequenza dell’istituzione<br />
scolastica tramite la quale era stata<br />
presentata l’istanza. La materiale erogazione<br />
dell’importo agli aventi diritto<br />
sarà effettuata compatibilmente<br />
con le risorse finanziarie disponibili.<br />
PRESIDENZA DELLA REGIONE<br />
DECRETO PRESIDENZIALE 5 agosto 2004<br />
Criteri per la compilazione delle liste di<br />
assegnazione degli alloggi di edilizia<br />
residenziale pubblica convenzionata o<br />
sovvenzionata di cui all’art. 4, comma<br />
3 della legge regionale 31.7.2003 n. 10<br />
(G.U.R.S. n. 39 del 17.9.2004)<br />
ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA,<br />
DELLE POLITICHE SOCIALI<br />
E DELLE AUTONOMIE LOCALI<br />
DIPARTIMENTO REGIONALE<br />
DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI<br />
E DELLE AUTONOMIE LOCALI<br />
SERVIZIO 3 - INTERVENTI PER L’AREA MINORILE<br />
E PER L’ATTUAZIONE DELLA L.R. 10/2003<br />
CIRCOLARE N. 948 del 9.9.2004<br />
Bonus di 1000 euro ex art. 6, comma 5 L.R.<br />
n. 10/2003<br />
Chiarimenti relativi alla corresponsione del<br />
bonus di 1000 euro a favore di bambini nati<br />
o adottati nell’anno 2003<br />
(G.U.R.S. n. 39 del 17.9.2004)<br />
ASSESSORATO DEL LAVORO,<br />
DELLA PREVIDENZA SOCIALE,<br />
DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />
E DELL’EMIGRAZIONE<br />
CIRCOLARE 22 OTTOBRE 2004 N. 3<br />
Borse di studio per i figli dei lavoratori<br />
emigrati all’estero, art. 13 della legge<br />
regionale n. 55/80 modificato dall’art. 1<br />
della legge regionale n. 38/84, anno scolastico<br />
ed accademico 2003-2004<br />
(G.U.R.S. n. 46 del 5.11.2004)<br />
ASSESSORE ALLA PRESIDENZA<br />
DECRETO 19 OTTOBRE 2004<br />
Programma assistenziale per l’anno 2004 a<br />
favore del personale dell’Amministrazione<br />
regionale in servizio o in quiescenza, dei<br />
relativi familiari a carico, nonché dei titolari<br />
di pensioni indirette o di reversibilità o di<br />
assegni vitalizi obbligatori o di assegno<br />
integrativo<br />
(G.U.R.S. n. 46 del 5.11.2004)<br />
(a cura di Mauro Lo Tennero)
GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />
DECRETI ASSESSORIALI<br />
Decreti eti pubblicati<br />
sulla Gazzetta ufficiale<br />
ficiale<br />
della Regione <strong>Siciliana</strong><br />
numeri 31 e 32<br />
del 23 e 30 luglio 2004<br />
LEGGI E DECRETI<br />
PRESIDENZIALI<br />
DECRETO PRESIDENZIALE<br />
16 giugno 2004.<br />
Approvazione di un accordo di<br />
programma relativo alla realizzazione<br />
di alloggi per le Forze<br />
dell’ordine in Acireale<br />
DECRETI ASSESSORIALI<br />
ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA<br />
E DELLE FORESTE<br />
DECRETO 16 giugno 2004.<br />
Calendario venatorio 2004/2005<br />
DECRETO 25 giugno 2004.<br />
Autorizzazione per un allevamento<br />
di fauna selvatica autoctona<br />
nel comune di Palermo<br />
DECRETO 2 luglio 2004.<br />
Approvazione dei programmi<br />
dell’azienda faunistico-venatoria<br />
Casazza, sita in agro di Cesarò,<br />
per il quinquennio 2003/2008<br />
DECRETO 2 luglio 2004.<br />
Rinnovo della concessione dell’azienda<br />
faunistico-venatoria<br />
Maestro, sita in agro di Ragusa e<br />
Scicli<br />
ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI<br />
ED AMBIENTALI<br />
E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE<br />
DECRETO 19 marzo 2004.<br />
Dichiarazione di importante<br />
interesse demo-etno-antropologico<br />
della condotta idrica sita<br />
nell’area adiacente la Chiesa di<br />
Santo Spirito, nel territorio del<br />
comune di Naro<br />
DECRETO 23 marzo 2004.<br />
Dichiarazione di interesse storico<br />
ed architettonico particolarmente<br />
importante del complesso<br />
architettonico denominato<br />
Palazzo Benintende, sito nel<br />
comune di Caltanissetta<br />
DECRETO 23 marzo 2004.<br />
Dichiarazione di interesse archeologico<br />
particolarmente importante<br />
dei terreni siti in località<br />
Grattavole, nel territorio dei<br />
comuni di Sciacca e<br />
Caltabellotta<br />
DECRETO 8 giugno 2004.<br />
Rettifica del decreto 19 marzo<br />
2004, concernente dichiarazione<br />
di importante interesse demoetno-antropologico<br />
della condotta<br />
idrica sita nell’area adiacente<br />
la Chiesa di Santo Spirito,<br />
nel territorio del comune di<br />
Naro<br />
DECRETO 8 giugno 2004.<br />
Rettifica del decreto 23 marzo<br />
2004, concernente dichiarazione<br />
di interesse storico ed architettonico<br />
particolarmente importante<br />
del complesso architettonico<br />
denominato Palazzo<br />
Benintende, sito nel comune di<br />
Caltanissetta<br />
DECRETO 8 giugno 2004.<br />
Rettifica del decreto 23 marzo<br />
2004, concernente dichiarazione<br />
di interesse archeologico particolarmente<br />
importante dei terreni<br />
siti in località Grattavole,<br />
nel territorio dei comuni di<br />
Sciacca e Caltabellotta<br />
DECRETO 23 luglio 2004.<br />
Proroga del vincolo di immodificabilità<br />
temporanea imposto<br />
sulle località Pirale, Guidaloca,<br />
Scopello, Mazzo di Sciacca,<br />
ricadenti nel territorio comunale<br />
di Castellammare del Golfo<br />
DECRETO 23 luglio 2004.<br />
Proroga del vincolo di immodificabilità<br />
temporanea imposto<br />
sull’arcipelago delle isole Egadi,<br />
ricadente nel territorio comunale<br />
di Favignana<br />
ASSESSORATO DEL BILANCIO<br />
E DELLE FINANZE<br />
DECRETO 31 maggio 2004.<br />
Variazioni al bilancio della Regione<br />
per l’esercizio finanziario<br />
2004<br />
DECRETO 24 giugno 2004.<br />
Variazioni al bilancio della Regione<br />
per l’esercizio finanziario<br />
2004<br />
DECRETO 24 giugno 2004.<br />
Variazioni al bilancio della Regione<br />
e al quadro delle previsioni<br />
di cassa per l’esercizio finanziario<br />
2004<br />
DECRETO 29 giugno 2004.<br />
Variazioni al bilancio della Regione<br />
per l’esercizio finanziario<br />
2004<br />
ASSESSORATO<br />
DELLA COOPERAZIONE,<br />
DEL COMMERCIO,<br />
DELL’ARTIGIANATO E DELLA PESCA<br />
DECRETO 27 maggio 2004.<br />
Disciplina per l’acquisto in economia<br />
di beni e servizi da parte<br />
dell’Assessorato della cooperazione,<br />
del commercio, dell’artigianato<br />
e della pesca, entro il<br />
limite d’importo di 50.000 euro<br />
ASSESSORATO DEL LAVORO,<br />
DELLA PREVIDENZA SOCIALE,<br />
DELLA FORMAZIONE<br />
PROFESSIONALE<br />
E DELL’EMIGRAZIONE<br />
DECRETO 19 novembre 2003.<br />
Finanziamento del progetto dell’ente<br />
CIAPI di Palermo e Priolo<br />
denominato “Verso un accreditamento<br />
di qualità”, a valere<br />
della misura 3.05 del P.O.R.<br />
Sicilia 2000/2006<br />
21
GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />
ASSESSORATO<br />
DEI LAVORI PUBBLICI<br />
DECRETO 23 luglio 2004.<br />
Graduatoria provvisoria delle<br />
istanze di cui al decreto 1 dicembre<br />
2003, concernente “Fondo di<br />
rotazione per la copertura finanziaria<br />
delle spese occorrenti per<br />
la progettazione definitiva ed il<br />
perfezionamento delle procedure<br />
tecniche, amministrative ed<br />
operative necessarie per l’accesso<br />
ai flussi di finanziamento,<br />
anche di provenienza extraregionale,<br />
per la realizzazione di<br />
interventi per la riqualificazione<br />
urbana ed il recupero del tessuto<br />
urbanistico, edilizio ed<br />
ambientale, ai sensi dell’art.<br />
17bis della legge 11 febbraio<br />
1994, n. 109 nel testo coordinato<br />
con la legge regionale 2 agosto<br />
2002, n. 7 e successive modifiche<br />
ed integrazioni”<br />
ASSESSORATO<br />
DELLA SANITÀ<br />
DECRETO 15 giugno 2004.<br />
Individuazione di alcuni centri<br />
della Regione specializzati per la<br />
diagnosi e il piano terapeutico di<br />
medicinali per la terapia della<br />
sindrome da iperattività con<br />
deficit da attenzione (ADHD)<br />
DECRETO 9 luglio 2004.<br />
Disciplina relativa al rilascio del<br />
nulla osta per l’impiego di sorgenti<br />
di radiazioni ionizzanti<br />
DECRETO 9 luglio 2004.<br />
Autorizzazione all’unità operativa<br />
di oculistica del presidio<br />
ospedaliero S. Marta e S. Venera<br />
di Acireale alla somministrazione<br />
della specialità medicinale<br />
Visudyne<br />
ASSESSORATO DEL TERRITORIO<br />
E DELL’AMBIENTE<br />
DECRETO 15 giugno 2004.<br />
Approvazione del piano regolatore<br />
generale, delle prescrizioni<br />
esecutive e del regolamento edilizio<br />
del comune di San Pietro<br />
Clarenza<br />
DECRETO 15 giugno 2004.<br />
Autorizzazione del progetto della<br />
Rete ferroviaria italiana -<br />
Italferr, relativo ai lavori di completamento<br />
del raddoppio Catania<br />
Ognina-Catania centrale<br />
DECRETO 17 giugno 2004.<br />
Aggiornamento del piano straordinario<br />
per l’assetto idrogeologico<br />
del territorio comunale di Alì<br />
DECRETO 28 giugno 2004.<br />
Deroga a quanto previsto dalla<br />
lettera a) dell’art. 15 della legge<br />
regionale n. 78/76, relativamente<br />
al progetto per la riqualificazione<br />
e ristrutturazione della tonnara<br />
di Capo Granitola nel territorio<br />
del comune di Campobello<br />
di Mazara<br />
DECRETO 6 luglio 2004.<br />
Modifica delle norme tecniche<br />
di attuazione del piano regolatore<br />
generale del comune di<br />
Comiso<br />
DECRETO 6 luglio 2004.<br />
Autorizzazione del progetto<br />
della Telecom Italia Mobile<br />
S.p.A. riguardante un intervento<br />
di telefonia cellulare da realizzare<br />
nel territorio del comune di<br />
Mezzojuso<br />
ASSESSORATO DEL TURISMO,<br />
DELLE COMUNICAZIONI<br />
E DEI TRASPORTI<br />
DECRETO 11 giugno 2004.<br />
Ulteriore modifica al decreto 2<br />
ottobre 1997, concernente percorrenze<br />
effettive delle aziende<br />
esercenti trasporto pubblico di<br />
linea beneficiarie dei contributi<br />
di esercizio di cui alla legge<br />
regionale 14 giugno 1983, n. 68<br />
a cura di Angelo Brocato<br />
T.A.R. PALERMO<br />
RESPONSABILITÀ<br />
PRECONTRATTUALE<br />
TTUALE<br />
DELLA P.A. . - RISARCIMENTO<br />
NEI LIMITI DEL C.D.<br />
INTERESSE NEGATIVO<br />
Incorre nella responsabilità<br />
precontrattuale nei confronti di<br />
un privato (che vanta il diritto al<br />
risarcimento del cosiddetto “interesse<br />
negativo”) la P.A. che, dopo<br />
aver approvato uno schema di<br />
convenzione edilizia, ingeneri<br />
l’affidamento della realizzazione<br />
del progetto prefigurato omettendo,<br />
successivamente, di darvi<br />
corso per l’illegittima adozione di<br />
una variante urbanistica preclusiva<br />
alla realizzazione del programma<br />
edilizio.<br />
Sul punto si riportano i passi<br />
salienti della motivazione.<br />
“Il comportamento tenuto dal<br />
comune di P. integri gli estremi<br />
dell’illecito aquiliano, e segnatamente<br />
dell’illecito precontrattuale<br />
ai sensi dell’art.1337 cod. civ.<br />
Invero tale amministrazione, per<br />
un considerevole lasso di tempo,<br />
ha ingenerato l’aspettativa circa<br />
la conclusione dell’atto di permuta,<br />
attraverso la delibera del 1981,<br />
il successivo provvedimento di<br />
sdemanializzazione ed il rilascio<br />
delle concessioni edilizie, che<br />
hanno peraltro rafforzato la convinzione,<br />
in capo alla società<br />
ricorrente, di potere realizzare il<br />
progetto edilizio prefigurato. Ciò<br />
nonostante ha poi omesso, senza<br />
alcuna ragione, di dare seguito<br />
agli impegni assunti, e nel 1989<br />
ha illegittimamente adottato una<br />
variante urbanistica preclusiva<br />
alla realizzazione del programma<br />
edilizio in questione. Rileva il<br />
Collegio che tale ingiustificato<br />
comportamento integri gli estremi<br />
della colpa ed abbia determi-<br />
22
GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />
nato un danno ingiusto in capo<br />
alla ricorrente. (omissis). In<br />
ragione degli specifici presupposti<br />
sui quali viene fondata la pretesa<br />
risarcitoria oggetto del presente<br />
giudizio (illegittimità della<br />
delibera di variante del 1989), il<br />
Collegio ritiene pertanto che il<br />
risarcimento dovuto dal comune<br />
di P. debba essere limitato al 50%<br />
di quello subito dalla ricorrente,<br />
da quantificarsi secondo i criteri<br />
che verranno precisati, ai sensi<br />
dell’art.35 co. 2° del D.Lgs.<br />
n.80/1998, come modificato dall’art.7<br />
della legge n.205/2000. In<br />
particolare, considerato che la<br />
presente fattispecie è inquadrabile<br />
nel novero della responsabilità<br />
precontrattuale, parte ricorrente<br />
ha diritto al risarcimento del così<br />
detto “interesse negativo” e cioè<br />
ad avere risarciti i danni conseguenti<br />
alle spese affrontate in<br />
dipendenza dell’affidamento<br />
creato dal comune di P. – quali<br />
spese progettuali o, in generale<br />
tecniche – che non sarebbero<br />
state effettuate in mancanza della<br />
iniziale delibera del 1981. La<br />
ricorrente dovrà fornire prova di<br />
tali spese al comune di P., che ha<br />
l’obbligo di risarcirne il valore<br />
attualizzato, nella misura del<br />
50%, per le ragioni sopra indicate.<br />
(T.A.R. Palermo - Sez. I, 19<br />
marzo 2004 n. 526)<br />
DEMANIO MARITTIMO - ORDINE<br />
DI SGOMBERO E DI DEMOLIZIONE<br />
Per la sussistenza dell’interesse<br />
pubblico riconosciuta dal<br />
legislatore, è legittimo il provvedimento<br />
di sgombero e di demolizione<br />
delle opere abusivamente<br />
realizzate su aree del demanio<br />
marittimo adottato con motivazione<br />
non particolarmente dettagliata.<br />
(T.A.R. Palermo - Sez.<br />
II, 7 aprile 2004 n. 627)<br />
ASSEGNAZIONE ALLOGGI<br />
DI RESIDENZA PUBBLICA -<br />
PROVVEDIMENTO DI REVOCA<br />
ADOTTATO<br />
TO DAL DIRIGENTE<br />
È di competenza del dirigente,<br />
e non del Consiglio né della Giunta<br />
comunale, l’adozione di un<br />
provvedimento di revoca in materia<br />
di assegnazione di alloggi di<br />
edilizia residenziale pubblica.<br />
Sul punto si riportano i passi<br />
salienti della motivazione.<br />
“Premesso che l’art. 17 della l.<br />
r. n. 1/1979, che riproduce il testo<br />
dell’art. 95 del D.P.R. 616/1977,<br />
devolve genericamente ai<br />
Comuni le attività amministrative<br />
relative all’assegnazione degli<br />
alloggi di edilizia residenziale<br />
pubblica, cosicché, per il principio<br />
del “contrarius actus”, deve<br />
ritenersi che tale devoluzione<br />
riguardi anche i provvedimenti di<br />
revoca previsti dall’art. 17 del<br />
decreto del Presidente della<br />
Repubblica n. 1035 del 1972 (vedi<br />
a tal proposito TAR Palermo, II,<br />
02 aprile 1990, n. 159), va rilevato<br />
come non vi sia alcuna disposizione<br />
specifica in materia di attribuzione<br />
delle relative competenze,<br />
che devono, pertanto, essere<br />
individuate in via interpretativa.<br />
Sotto tale profilo va evidenziato<br />
come l’attuale assetto ordinamentale<br />
degli enti locali sia fondato<br />
sul principio di distinzione tra<br />
politica e gestione, secondo il<br />
quale rientrano nella competenza<br />
degli organi burocratici tutti gli<br />
atti, che non siano espressione di<br />
indirizzo politico. L’art. 51 della<br />
legge n. 142 del 1990, come recepito<br />
in Sicilia con la l.r. 48/1991 e<br />
successivamente modificato dalla<br />
l. n. 127/1997 e n. 191/1998, recepite<br />
dalla l.r. 23/1998, attribuisce,<br />
infatti, ai “dirigenti tutti i compiti,<br />
compresa l’adozione di atti,<br />
che impegnano l’Amministrazione<br />
verso l’esterno, che la legge<br />
e lo statuto espressamente non<br />
riservino agli organi di governo<br />
dell’ente”. Considerato che i provvedimenti<br />
di revoca previsti dall’art<br />
17 comma 1 lettera b del<br />
D.P.R. n. 1035/1977 non sono atti<br />
politici, ritiene il Collegio che la<br />
competenza non spetti né al<br />
Consiglio, né alla Giunta, ma al<br />
dirigente”. (T.A.R. Palermo - Sez.<br />
II, 24 marzo 2004 n. 577)<br />
CONCESSIONE EDILIZIA TACITA<br />
Il mancato invio della perizia<br />
giurata del progettista in ordine<br />
alla conformità urbanistica delle<br />
opere (previsto dal comma 7 dell’art.<br />
2 legge regionale siciliana<br />
n. 17/1994), pur escludendo la<br />
decorrenza del termine di giorni<br />
trenta per l’eventuale esercizio<br />
del potere di annullamento o revoca<br />
e la facoltà per l’interessato<br />
di potere dare inizio ai lavori,<br />
non esclude l’intervenuta formazione<br />
della concessione tacita.<br />
(T.A.R. Palermo - Sez. I, 26<br />
marzo 2004 n. 584).<br />
CONCORSO - MODIFICAZIONE<br />
IN NEGATIVO<br />
DI GRADUATORIA<br />
È illegittima la successiva<br />
modifica in pejus del punteggio<br />
del candidato, e quindi della sua<br />
posizione in graduatoria, che, in<br />
contrasto con i noti principi di<br />
trasparenza dell’azione amministrativa<br />
e di partecipazione degli<br />
interessati stabiliti dalla L. n.<br />
241/1990, non contenga una<br />
specifica motivazione (art. 3 L.<br />
n. 241 cit.), che non può essere<br />
offerta solamente in sede di giudizio,<br />
né comunichi l’avvio del<br />
relativo procedimento (art. 7 L.<br />
n. 241 cit.). (T.A.R. Palermo Sez.<br />
II, 26 marzo 2004 n. 579).<br />
a cura di Fabio Passalacqua,<br />
avvocato<br />
23
GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />
T.A.R. CATANIA<br />
DEBITI<br />
DELLE SOPPRESSE U.S.L. -<br />
LEGITTIMAZIONE<br />
PASSIVA<br />
DELL’A<br />
’ASSESSORATO<br />
REGIONALE<br />
ALLA SANITÀ<br />
In Sicilia i debiti delle soppresse<br />
U.S.L. gravano sulla relativa<br />
Gestione Liquidatoria la quale,<br />
benché gestita dal Direttore Generale<br />
delle nuove Aziende<br />
U.S.L., ha personalità e soggettività<br />
giuridica distinta rispetto a<br />
queste ultime ed agisce in qualità<br />
di organo della Regione.<br />
Il Tribunale ha ritenuto che la<br />
ricorrente ha correttamente intimato<br />
l’Assessorato <strong>Regionale</strong> alla<br />
Sanità in quanto lo stesso, attraverso<br />
la Gestione Liquidatoria, risponde<br />
dei debiti della disciolta<br />
U.S.L.<br />
Infatti, alla luce della normativa<br />
in vigore, è proprio la Regione<br />
che, in definitiva, rimane il soggetto<br />
giuridico obbligato ad assumere<br />
integralmente a proprio carico i<br />
debiti degli organismi soppressi<br />
(così T.A.R. Lazio I n. 9075/02).<br />
In questo senso in giurisprudenza<br />
(così tra le altre Cass.<br />
SS.UU. n. 1237/00) si è riconosciuta<br />
espressamente alla Regione,<br />
oltre che alla Gestione Liquidatoria,<br />
la facoltà di impugnare la<br />
sentenza emessa nei confronti<br />
della soppressa U.S.L. con ciò presupponendo<br />
che l’ente territoriale<br />
sia dotato di un’autonoma legittimazione<br />
processuale e sostanziale<br />
(in questo senso si veda anche<br />
Cass. SS.UU. n. 102/99; Cass.<br />
SS.UU. n. 12712/98; Cass. SS.UU.<br />
n. 1989/97). (T.A.R. Catania - Sez.<br />
II, 29 settembre 2004 n. 2724)<br />
STRETTO<br />
DI MESSINA<br />
- ATTIVITÀ<br />
DI<br />
IMBARCO-SBARCO<br />
AUTOMEZZI<br />
L’attività di imbarco-sbarco<br />
24<br />
automezzi costituisce operazione<br />
portuale riservata alle imprese<br />
portuali autorizzate ai sensi dell’art.<br />
16 comma tre della legge 84<br />
del ’94.<br />
Non costituisce impedimento<br />
al libero svolgimento della concorrenza<br />
la circostanza del rilascio<br />
della concessione all’unica<br />
società avente le caratteristiche<br />
dell’impresa portuale autorizzata<br />
tra le tante che avevano avanzato<br />
istanze di concessione.<br />
Il Tribunale ha ritenuto che<br />
l’attività di imbarco-sbarco automezzi<br />
costituisce operazione portuale<br />
riservata alle imprese portuali<br />
autorizzate ai sensi dell’art.<br />
16 comma tre della legge 84 del<br />
’94, non si tratta invece di servizi<br />
di interesse generale ai sensi dell’art.<br />
6 c. 1 della stessa legge per<br />
l’affidamento in concessione dei<br />
quali è necessaria invece la gara<br />
pubblica, né di servizi tecniconautici<br />
per i quali l’art. 14 della<br />
legge 84/94 conferma la disciplina<br />
del codice navigazione e la cui<br />
regolamentazione è affidata all’autorità<br />
marittima.<br />
In conseguenza di quanto<br />
asserito, la concessione dell’area<br />
demaniale in ambito portuale per<br />
lo svolgimento delle operazioni in<br />
questione compete solo alle imprese<br />
portuali autorizzate iscritte<br />
in appositi registri.<br />
Inoltre il Tribunale ha affermato<br />
che se in linea di principio è<br />
pacifico il carattere concorrenziale<br />
dell’attività di cabotaggio nello<br />
stretto di Messina (cfr: Cons. di<br />
St., IV, n. 1868 /2004) nella fattispecie<br />
presa in esame non costituisce<br />
impedimento al libero svolgimento<br />
della concorrenza la circostanza<br />
del rilascio della concessione<br />
all’unica società avente le<br />
caratteristiche dell’impresa portuale<br />
autorizzata tra le tante che<br />
avevano avanzato istanze di concessione.<br />
(T.A.R. Catania - Sez.<br />
III, agosto 2004 n. 2111)<br />
ESPROPRIAZIONI - TERMINI FINALI<br />
- PROROGA - OBBLIGO DI COMUNI-<br />
CAZIONE AVVISO<br />
VVISO<br />
Il provvedimento di proroga<br />
dei termini finali dei lavori e delle<br />
espropriazioni, pur essendo un<br />
sub-procedimento che inerisce a<br />
procedimento già conosciuto<br />
richiede la previa comunicazione<br />
dell’avviso di cui all’art. 7 L. n.<br />
241/1990.<br />
Il tribunale ha ritenuto meritevole<br />
di accoglimento il ricorso in<br />
quanto il provvedimento di proroga<br />
dei termini finali dei lavori e<br />
delle espropriazioni, pur essendo<br />
un sub-procedimento che inerisce<br />
a procedimento già conosciuto,<br />
richiede la previa comunicazione<br />
dell’avviso di cui all’art. 7 L.<br />
n. 241/1990, dato che la conoscenza<br />
del procedimento principale<br />
esime l’Amministrazione<br />
dall’avviso di cui sopra solamente<br />
qualora siano posti in essere sub<br />
procedimenti che ordinariamente<br />
facciano parte della sequenza<br />
procedimentale; di contro, nell’ipotesi<br />
in esame il sub procedimento<br />
di proroga (e gli inerenti<br />
ulteriori provvedimenti) si profilano<br />
come eventuali e straordinari<br />
rispetto al procedimento tipico,<br />
pur essendo ad esso accessori (in<br />
materia si veda anche Consiglio<br />
Stato Sez. IV, dec. 16 marzo 2001,<br />
n. 1578). (T.A.R. Catania - Sez. II,<br />
ottobre 2004 n. 2227).<br />
a cura di Francesco Brugaletta,<br />
consigliere del T.A.R.
Emigrazione<br />
Una mostra fotografica di Bazan sull’integrazione dei nostri emigranti<br />
SICILIANI D’AMERICA<br />
Dieci fotografie, un moderno retablo, per raccontare<br />
una storia d’amore, ma anche di coraggio,<br />
di fatica, a volte di umiliazione, ma spesso di riscatto:<br />
è la storia dell’emigrazione italiana in<br />
America.<br />
“Italiani d’America” è il titolo della personale<br />
di Ernesto Bazan che in questi giorni, nella prestigiosa<br />
sede dell’Italian Accademy, presso La<br />
Columbia University di New York, raccoglie gli<br />
ultimi scampoli di pubblico.<br />
Un allestimento suggestivo, essenziale e allo<br />
stesso tempo carico di potenza evocativa. Gli scatti<br />
in bianco e nero che, risalgono alla fine degli<br />
anni Settanta, sono per tessitura e impatto immagini<br />
di cronaca e per<br />
profondità emotiva<br />
tele espressioniste.<br />
La mostra ha voluto<br />
riproporre queste<br />
foto rivisitandole<br />
alla luce delle ultime<br />
tecniche digitali.<br />
“I negativi fotografici<br />
sono stati inghiottiti<br />
da uno scanner e<br />
partoriti nuovamente,<br />
ai sali d’argento<br />
si sono sostituiti<br />
puntini invisibili<br />
dentro chip ancora<br />
più inscrutabili”,<br />
commenta Bazan. E<br />
prosegue con orgoglio<br />
misto ad un po’<br />
di nostalgia, “le<br />
nuove stampe, mi<br />
costa ammetterlo,<br />
L’ingresso della Casa Italiana a New York<br />
sono forse più belle<br />
e più ricche di gradazioni tonali e sfumature delle<br />
loro sorelle analogiche”.<br />
Ne è passato di tempo da quando, macchina al<br />
collo e scarpe da tennis, girava la sua Sicilia insieme<br />
con Letizia Battaglia, Franco Zecchini,<br />
Giovanni Carpinello, suoi compagni d’allora, in<br />
cerca di un ritratto, un frammento di memoria.<br />
Volti solcati di uomini e donne intenti in mestieri<br />
ormai estinti, visi allegri di ragazzini che giocano<br />
al pallone in una piazzetta, fanciulle ritrose davanti<br />
all’obbiettivo e ancora fiere di paese, processioni<br />
religiose, banchetti di nozze e funerali. Poi nel<br />
’79 lascia l’Italia e si trasferisce a New York, frequenta<br />
la “School of Visual Art”, entra nella prestigiosa<br />
agenzia Magnum e da qui alla definitiva consacrazione<br />
il passo è breve.<br />
Una mostra bella e intensa, quella di<br />
Amsterdam Avenue, che ha registrato un grosso<br />
successo di pubblico. Un pubblico fatto per la<br />
maggioranza di quegli “strani” americani, che oggi<br />
superano il milione in almeno quattro Stati (New<br />
York, New Jersey, California, Pennsylvania), e che<br />
pur conoscendo un’Italia raccontata dai<br />
genitori e dai nonni, continuano a sentirsi<br />
italiani; ma anche un pubblico “estraneo”<br />
che pure si riconosce nel racconto di Bazan,<br />
fotografo-cantastorie, perché nel sorriso di<br />
una sposa, nell’abbraccio di un fratello, nel<br />
bacio di una madre, ci sono i gesti di tutte le<br />
spose, di tutti i fratelli, di tutte le madri, che<br />
hanno lasciato la loro terra in cerca di un<br />
futuro migliore.<br />
La mostra, nata con il contributo dell’assessorato<br />
per l’Emigrazione della Regione<br />
<strong>Siciliana</strong>, non è che la punta di diamante di<br />
un progetto ben più ambizioso, il progetto<br />
“Sicily”, organizzato dalla Delegazione siciliana<br />
dell’A.N.F.E. (Associazione Nazionale<br />
Famiglie Emigrati), che da più di cinquant’anni<br />
svolge un lavoro di assistenza per favorire<br />
l’integrazione, in collaborazione con<br />
O.S.I.A. (Order Sons of Italy in America),<br />
una tra le più prestigiose associazioni che<br />
conta circa seicentomila iscritti in tutta<br />
l’America, con l’appoggio dell’Italian<br />
Accademy e l’Istituto Italiano di Cultura di<br />
New York.<br />
“Basta con l’Italia delle tarantelle e delle mazurche,<br />
degli spaghetti e della mafia, voglio fare un<br />
appello alle istituzioni perché siano attente alla<br />
qualità dei prodotti da esportare; lo chiedo ai<br />
Consolati, agli istituti di cultura, a tutti coloro che<br />
hanno il compito di promuovere il nostro Paese<br />
all’estero”. Deciso, perentorio, “assertive”, direbbe-<br />
25
Emigrazione<br />
Una sala dove è stata allestita la Mostra<br />
ro gli americani, Gaetano Calà, direttore della<br />
delegazione siciliana dell’A.N.F.E. non ha dubbi,<br />
per mantenere legati alla Sicilia i nostri giovani<br />
americani non si può pensare di proporre loro una<br />
Sicilia datata e stereotipata da pellicola di Coppola<br />
o di Cimino. È per questo che ha scelto come viatico<br />
la musica dei Sun, il gruppo palermitano,<br />
composto da Diego Spitaleri, Dario Sulis,<br />
Alessandro Palacino, che ha saputo reinventare la<br />
partitura utilizzando provocatoriamente il passato<br />
in una riuscita operazione musicale. La melodia di<br />
stampo new age porta una la chiara firma mediterranea<br />
e si apre a diverse suggestioni etniche, classiche<br />
e jazz che hanno entusiasmato il pubblico<br />
americano.<br />
Ma la Sicilia è anche terra di grande tradizione<br />
letteraria e non poteva mancare un omaggio ad<br />
uno dei simboli della nostra terra: Giovanni<br />
Pirandello. Roberto Alajmo, già autore di “Le scarpe<br />
di Polifemo”, “Almanacco siciliano delle morti<br />
presunte”, Premio Mondello per ”Notizie dal<br />
Disastro” e più ancora amato e odiato per il suo<br />
“Repertorio”, ha tenuto, presso la Columbia<br />
University, una conferenza sul teatro del drammaturgo<br />
agrigentino.<br />
“Il progetto Sicily è un’ulteriore tassello nel<br />
mosaico della memoria che da sessant’anni<br />
l’A.N.F.E. costruisce”, dichiara Paolo Genco, che<br />
dell’Associazione, in Sicilia, è la massima autorità.<br />
E dal tono orgoglioso si evince che di tassello, lui,<br />
in cantiere ne ha già un altro.<br />
Antonella Caradonna<br />
A PALERMO<br />
UNA MOSTRA<br />
SULL’IMMACOLATA<br />
Èstata inaugurata giovedì 4 novembre, nella<br />
Basilica di San Francesco d’Assisi a Palermo,<br />
alla presenza del Cardinale Salvatore De Giorgi la<br />
mostra “La Madonna nell’arte in Sicilia”. L’iniziativa<br />
rientra nel quadro delle celebrazioni in corso in tutta<br />
la Sicilia per la celebrazione del centocinquantesimo<br />
anno dalla promulgazione del Dogma dell’Immacolata<br />
Concezione. L’esposizione raccoglie le più<br />
significative espressioni artistiche (dipinti, disegni e<br />
stampe, sculture lignee e marmoree, opere d’argenteria<br />
e oreficeria, parati sacri, suppellettili liturgiche<br />
d’argento, monili d’oro, capezzali di corallo, sculture<br />
in avorio, composizioni in alabastro, ceramiche)<br />
dedicate all’Immacolata in Sicilia.<br />
La Sicilia è una terra che da tempi ben più lontani<br />
dalla promulgazione del Dogma ha rivolto la sua<br />
devozione all’Immacolata, alla quale sono state dedicate<br />
nei secoli numerose cappelle e chiese. Diversi<br />
sono peraltro i centri dell’Isola che hanno<br />
l’Immacolata come patrona. Inoltre la nostra regione<br />
annovera il più alto numero di santuari mariani.<br />
Da questi elementi deriva il proliferare di immagini<br />
che raffigurano la Madonna, che nel tempo sono<br />
divenute oggetto di particolare devozione.<br />
Curatore della mostra è Maria Concetta Di<br />
Natale, che si è avvalsa della collaborazione di<br />
Maurizio Vitella. L’esposizione è frutto di una capillare<br />
ricerca in tutta la regione, che ha “inventariato”<br />
il maggior numero di opere possibile.<br />
“La mostra è un canto di lode all’Immacolata<br />
Concezione che si eleva attraverso l’arte, per farci<br />
comprendere la bellezza di Dio che nell’Immacolata<br />
risplende in maniera singolare. Manifesta in piena<br />
luce quello che fu il disegno d’amore dell’Altissimo<br />
sulla creatura umana sin dal primo mattino del<br />
mondo” dice nell’introduzione al catalogo padre<br />
Gaspare La Barbera, ministro provinciale dei<br />
Francescani.<br />
Questa iniziativa testimonia nello specifico<br />
campo artistico quell’attaccamento e quell’amore<br />
filiale che i siciliani nei secoli hanno dimostrato per<br />
la Madonna. Un attaccamento ribadito il 24 ottobre<br />
in piazza Politeama, a Palermo, da oltre 25 mila pel-<br />
26
Il dipinto dell’Immacolata di Pietro Noemi che si trova presso la Chiesa<br />
del Capo a Palermo<br />
LA STORIA DEL CULTO DELL’IMMACOLATA<br />
La proclamazione del dogma nel 1854 segna il<br />
punto d’arrivo di un processo secolare che vede<br />
protagonista la devozione del popolo siciliana,<br />
recepita e fatta propria dall’autorità religiosa e<br />
civile.<br />
Dalla Spagna il movimento devozionale si propagò<br />
in Sicilia, tanto che sia il re di Spagna Filippo<br />
III, che tutta la Sicilia, presentarono a papa Paolo<br />
V una richiesta di proclamare il dogma<br />
dell’Immacolata.<br />
Ma non tutti sanno che nel corso della epidemia<br />
di peste del 1624 il Senato di Palermo ricorse<br />
all’intercessione non solo di S. Rosalia, ma anche<br />
della Madonna, promettendo “di onorare la<br />
sua Immaculata Conceptione con fare la festa<br />
nel suo giorno a sue spese nella chiesa di Santo<br />
Francisco di Assisi di questa città con intervenire<br />
il Senato presentialmente alla festa con tucti li<br />
soi ufficiali”.<br />
Il cardinale Doria il 15 agosto 1624 fece sua la<br />
volontà del popolo proclamando nella<br />
Cattedrale il voto di credere e difendere<br />
l’Immacolata Concezione di Maria. Come narra il<br />
canonico Mongitore i fedeli accolsero la decisione<br />
del cardinale al grido “Viva l’Immacolata<br />
Concezione di Maria Vergine, concetta senza<br />
peccato originale”, accompagnato dall’immancabile<br />
sparo di fuochi d’artificio.<br />
La peste però continuava a mietere vittime, così<br />
il 16 novembre 1624 il Pretore di Palermo don<br />
Placido Branciforte, assieme al Senato si rivolse<br />
nuovamente all’Immacolata eleggendo “la<br />
Vergine Madre di Dio sotto il titolo<br />
dell’Immacolata Concezione come principale e<br />
Primaria Patrona e Protettrice di questa città”, e<br />
alla vigilia della festa tutti i cittadini “debbiano<br />
fare luminarii per tutte le finestre et strade di<br />
questa città”. Si stabilì la donazione annuale di<br />
100 onze, che venne offerta alla statua in argento<br />
custodita nella chiesa di San Francesco d’Assisi.<br />
Vent’anni dopo, Don Giovanni de Cabrera, il 23<br />
febbraio del 1643 comunicava a tutti i Comuni<br />
dell’isola di avere scelto e nominato “come principale<br />
patrona di tutto il regno” l’Immacolata<br />
Concezione, e per conseguenza ordinava di celebrare<br />
la festa l’8 dicembre successivo.<br />
Il 2 agosto 1655 il viceré Rodrigo de Sandoval<br />
inviava una lettera a tutti i vescovi dell’isola, invitandoli<br />
a emettere il voto come aveva fatto la<br />
città di Palermo nel 1624, e nello stesso anno il<br />
Cultura<br />
legrini. Proprio a conclusione di quella manifestazione<br />
(cui hanno partecipato tra gli altri il presidente<br />
dell’Ars Guido Lo Porto, il sindaco Diego<br />
Cammarata e numerosi parlamentari regionali), il<br />
presidente della Regione <strong>Siciliana</strong> Salvatore Cuffaro<br />
ha ricordato che nel 1954, l’allora Presidente della<br />
Regione Franco Restivo, di fronte a tutto l’episcopato<br />
siciliano e ad una gran folla di siciliani, ha proclamato<br />
la formula di consacrazione della Sicilia a<br />
Maria: “L’affetto dei siciliani per l’Immacolata ha<br />
costituito, e credo tutt’oggi costituisca, il legame<br />
d’intere generazioni d’uomini e donne che attorno al<br />
rito del pellegrinaggio mariano hanno condensato<br />
l’espressione più semplice e concreta di un vivere,<br />
gioire e soffrire, disvelato nella sua dimensione religiosa.<br />
Il quotidiano diventa degno d’essere vissuto in<br />
tutte le sue espressioni autenticamente umane, perché<br />
il sì di Maria lo rende luogo di manifestazione<br />
dell’Eterno”.<br />
Nel suo intervento Cuffaro ha individuato nella<br />
Madonna alcuni tratti emblematici del popolo siciliano,<br />
primo quello dell’accoglienza: “Nessuno più di<br />
Maria è il segno dell’accoglienza, proprio perché<br />
nessuno come lei ha accolto il Figlio di Dio nel suo<br />
corpo e noi tutti suoi figli nel Suo cuore. Maria ci<br />
addita poi un altro compito, di cui la sua figura è<br />
modello e guida: la cultura della relazione. Ma non<br />
una relazione qualunque, bensì quella di un uomo<br />
capace di confrontarsi con tutti i popoli, le diversità<br />
religiose, culturali e sociali, perché definito e ben<br />
fondato nella propria identità e, pertanto, capace di<br />
dialogo con le altre”.<br />
Cuffaro ha citato l’intervento di Restivo che ha<br />
espresso la riconoscenza dei siciliani alla Vergine<br />
“per avere fatta tua la nostra diletta terra, che hai<br />
difeso, protetto, beneficato largamente nel corso dei<br />
secoli”. A testimonianza di ciò Restivo citò “le cento<br />
e cento chiese erette in tuo onore, le innumerevoli<br />
immagini che ti rappresentano, con illimitato sforzo<br />
di artisti, nella tua sovrana bellezza e ineffabile<br />
bontà”.<br />
Francesco Inguanti<br />
Senato cittadino ratificava nuovamente<br />
e solennemente il voto fatto.<br />
Nel 1661 Alessandro VII pubblicò la<br />
bolla Sollicitudo omnium Ecclesiarum con la<br />
quale poneva le basi della definizione del dogma<br />
che avverrà nel 1854 sotto Pio IX. Quando la notizia<br />
della pubblicazione della bolla pervenne a<br />
Palermo “sonaro tutti li campani e nello Cassaro<br />
alcuni fecero luminarii et li Padri del Collegio spararo<br />
diversi furgarelli (fuochi d’artificio)”.<br />
Striscioni con la scritta “Viva la gran Madre di Dio<br />
Maria Concetta senza peccato originale” furono<br />
affissi in tutti i cantoni delle strade.<br />
Nel 1849 papa Pio IX con l’Enciclica Ubi primum,<br />
chiese a tutti i vescovi di comunicargli il loro pensiero<br />
e i sentimenti dei fedeli in merito<br />
all’Immacolata Concezione. I vescovi della Sicilia<br />
non solo si pronunziarono a favore del dogma<br />
dell’Immacolata, ma assicurarono il Sommo<br />
Pontefice che “l’Immacolata Concezione è talmente<br />
fissa nella mente dei siciliani, che da molti<br />
secoli, con decreto solenne della città, è stata<br />
costituita sotto questo titolo Patrona di tutto il<br />
regno e tutti giurano di difendere questo privilegio<br />
fino al sangue”, testimoniando così della<br />
fede profonda del popolo.<br />
Rita Tusa Martorana<br />
27
Cultura<br />
Incontro con il noto regista palermitano<br />
IL TEATRO DI PERRIERA<br />
Per quarant’anni ha parlato a voce bassa, ma ferma.<br />
Con gli occhi puntati lontano.<br />
Ed è successo che piano piano, nel corso di questi quarant’anni<br />
– passati a scrivere, fare teatro, a meditare, a<br />
contrastare con Palermo, a lavorare con la gente – in molti<br />
sono stati zitti e hanno fatto agli altri segno di tacere per<br />
ascoltare meglio quella voce. Bassa, ma ferma.<br />
Che cosa cerca Michele Perriera, oggi, nel teatro che<br />
non abbia già trovato Oggi che tutto, anche il teatro,<br />
risente della globalizzazione culturale è possibile pensare<br />
un’altra cultura in termini di avanguardia<br />
“Non credo – dice Perriera – perché adesso è la stessa<br />
parola avanguardia a ingenerare equivoci. Rispetto al<br />
Gruppo ’63 i tempi sono cambiati”.<br />
È l’amore la chiave di volta del teatro di Perriera, e te<br />
ne accorgi subito. Ma anche la ricerca ha un suo peso. Una<br />
ricerca continua, condotta con il rigore scientifico di chi<br />
verifica costantemente la giustezza delle ipotesi di partenza.<br />
“Mi sono dedicato alla ricerca dello spirito del teatro –<br />
dice il regista – in un rapporto d’amore con il pubblico e<br />
con il futuro”.<br />
Perriera lo ha mostrato, lo spirito del teatro, mettendo<br />
a nudo l’anima nella proprie complessità, nella precarietà,<br />
soprattutto in questi anni in cui il teatro è diventato dimostrazione<br />
superficiale di un teorema imparato malamente<br />
a memoria. Lo colpisce la perdita della capacità di indagare<br />
a fondo. La mancanza d’amore camuffata da speranza.<br />
E un futuro, allora, è ancora possibile trovarlo senza<br />
perdersi, senza smarrirsi in questa superficialità che molti<br />
assumono come una medicina<br />
“Io ho messo davanti ai miei attori prima il mio pubblico<br />
poi la realtà, quella che non vogliamo vedere e che<br />
invece ci circonda. Aprendo gli occhi, soltanto aprendo gli<br />
occhi, si può scrutare il segreto autentico della vita”.<br />
Il teatro di Perriera non è solo teatro. E parte da quella<br />
meditazione che dà una lettura attenta, precoce. Inizia<br />
da bambino a leggere Dostojevski e Pirandello, ed è dalla<br />
lettura che si snoda un percorso parallelo tra letteratura e<br />
teatro. Fiume che diventa sotterraneo e vena d’acqua che<br />
esce alla luce del sole. Il teatro ha in sé narrativa e la narrativa<br />
contiene gli elementi per una lettura teatrale, per<br />
restituire la palpitazione della parola detta e vibrata dall’attore.<br />
Emozione, certo. Ma anche grande volontà di<br />
costruire, di riordinare le proprie riflessioni in una progettualità.<br />
“Sono arrivato a fondare il Teatés perché volevo fare<br />
del teatro un vero e proprio servizio sociale, di partecipazione<br />
– prosegue Perriera –. Ho voluto coniugare il fenomeno<br />
dell’indagine con la passione per il teatro. Mentre<br />
28<br />
scrivevo e facevo teatro,<br />
la città veniva<br />
tartassata da orrori.<br />
In questo panorama<br />
di atrocità, ho voluto<br />
offrire la mia chiave<br />
di lettura per un<br />
riscatto. E nello stesso<br />
tempo di coscienza<br />
davanti al mistero<br />
Regista e scrittore Michele Perriera dirige il Teatro e la<br />
scuola di teatro Teatés di Palermo. Tra i molti suoi lavori,<br />
Anticamera, La spola infinita, Qui è quasi giorno,<br />
Delirium cordis.<br />
del dolore. Perché la catarsi di cui parla Aristotele è possibile<br />
solo attraverso la coscienza”.<br />
Il palcoscenico di queste riflessioni è Palermo, da cui<br />
non si è mai voluto staccare, muovendo proprio da qui le<br />
proprie pedine e guardando all’universale umano.<br />
Palermo come città tracotante, che non sa (non vuole non<br />
può) nascondere la propria ferocia.<br />
Il filo rosso che lega questa costruzione intellettuale è,<br />
si diceva, l’amore. Forte, passionale, che vibra in quella<br />
voce calma.<br />
“Fare teatro è come amare perdutamente una persona<br />
– dice ancora il regista – e ai miei attori lo ripeto spesso.<br />
Devono sapere che possono rischiare di perdere equilibri e<br />
strutture mentali che credevano ormai consolidati. Fare<br />
teatro è essere lo stregone dell’esistenza, e come gli stregoni<br />
alludere continuamente alla vita come grande scommessa.<br />
Nelle mie lezioni, io assisto alla diffusione di un<br />
vero e proprio risveglio negli attori, che porta alla coscienza<br />
della pochezza dell’uomo e a un tempo della sua grandezza.<br />
Io penso di aiutare i miei allievi a sognare, a rappresentare<br />
un segreto nella consapevolezza che si è uno e si è<br />
tanti. Che si vive nel presente pur essendo universali”.<br />
Per lungo tempo Perriera ha lavorato esclusivamente<br />
con un gruppo di attori formati alla sua scuola. “Ma in<br />
seguito ad alcune difficoltà economiche c’è stata una diaspora<br />
– dice –, si sono formati sottogruppi, c’è chi ha preso<br />
la propria strada. Ma la solitudine non mi ha vinto. Anzi.<br />
Ne ho tratto il silenzio necessario per pensare”.<br />
E che cos’è, l’uomo, per Perriera Il bradipo dei suoi<br />
Atti oppure un pavone, anch’esso parte del suo glossario<br />
teatrale “Il mondo tende a farsi bradipo, a riconquistare<br />
la lentezza, a ripiegarsi verso le proprie origini – spiega – è<br />
per questo che si diventa bradipi, tra i più antichi primati<br />
che popolarono la terra. È attraverso la regressione che si<br />
può fondare il progresso. Il pavone – continua il regista –<br />
è simbolo di superficialità, ma anche in questo caso i risvolti<br />
sono molteplici. Il pavone può essere straziato dal fatto<br />
che non è più uomo. Anche in questo caso, sta tutto nella<br />
consapevolezza”.<br />
Alessia Franco
Gli avvisi di gara (Ai sensi della Legge regionale 2 agosto 2002 n. 7, Art. 23)<br />
COMUNE DI BIANCAVILLA<br />
PROVINCIA DI CATANIA<br />
AVVISO DI GARA<br />
Questo Comune ha indetto gara di pubblico incanto per<br />
l’appalto del lavori di “Progetto per gli eventi preliminari di<br />
messa in sicurezza di emergenza per il sito di interesse<br />
nazonale – area di cava” per l’importo di €. 1.948.533,31<br />
compresi oneri per la sicurezza, di cui €. 1.899.300,09 per<br />
lavori a base d’asta da esperirsi in data 30 novembre 2004.<br />
Il bando di gara è pubblicato per estratto nella GURS n. 44<br />
del 29.10.2004.<br />
Il progetto è visionabile presso il Comune di Biancavilla - V<br />
Area 1° Servizio - Via F.lli Cervi s.n, da lunedì a venerdì (ore<br />
8,30 - 13,30) e martedì e giovedì (ore 15,30 - 18,30).<br />
RUP - Capo Area V P.O.<br />
Ing. P. Mancari<br />
COMUNE DI CARLENTINI<br />
PROVINCIA DI SIRACUSA<br />
ESTRATTO ESITO DI GARA<br />
Ai sensi dell’art. 20 della Legge n° 55/90, si rende noto che<br />
in data 03/08/2004 è stata esperita la gara di P:I. per l’appalto<br />
dei “LAVORI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO<br />
SCUOLA MEDIA SCAVONETTO IN CARLENTINI”.<br />
Importo a base d’asta €. 1.974.166,58 (compresi oneri per<br />
la sicurezza).<br />
Hanno partecipato alla gara n° 112 imprese, è rimasta<br />
aggiudicataria l’Impresa PISCIOTTA di RASPANTE<br />
MARIA & C. sas con il ribasso del 21,08% e per l’importo,<br />
al netto di detto ribasso, di €. 1.517.794,64.<br />
L’elenco completo delle imprese partecipanti alla suddetta<br />
gara è pubblicato sulla GURS n° 45 del 5/11/2004.<br />
Il Responsabile U.T.C.<br />
Arch. G. Spognolello<br />
COMUNE DI CARLENTINI<br />
PROVINCIA DI SIRACUSA<br />
ESTRATTO ESITO DI GARA<br />
Ai sensi dell’art. 20 della Legge n° 55/90, si rende noto che<br />
in data 03/08/2004 è stata esperita la gara di P:I. per l’appalto<br />
dei “LAVORI DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEL-<br />
LIMMOBILE DENOMINATO SCUOLA DE AMICIS SITO<br />
IN CARLENTINI - 1° STRALCIO”.<br />
Importo a base d’asta €. 1.250.706,16 (compresi oneri per<br />
la sicurezza).<br />
Hanno partecipato alla gara n° 91 imprese, è rimasta aggiudicataria<br />
l’Impresa I.P.A. COSTRUZIONI Srl con il ribasso<br />
del 21,29% e per l’importo, al netto di detto ribasso, di<br />
€. 945.053,58.<br />
L’elenco completo delle imprese partecipanti alla suddetta<br />
gara è pubblicato sulla GURS n° 45 del 5/11/2004.<br />
Il Responsabile U.T.C.<br />
Arch. G. Spognolello<br />
REGIONE SICILIANA<br />
ASSESSORATO BENI CULTURALI<br />
ED AMBIENTALI E DELLA P.I.<br />
SOPRINTENDENZA BENI CULTURALI ED AMBIENTALI<br />
VIA CALVI, 13<br />
PALERMO<br />
Fax Soprintendenza: 0917071213<br />
Si rende noto che il giorno 26 novembre 2004, alle ore<br />
11,00, avrà luogo il pubblico incanto per lavori di completamento<br />
del restauro della casina Cinese in Palermo, per<br />
l’importo a base d’asta di €. 2.823.795,00, di cui oneri per<br />
l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso:<br />
euro 141.189,75.<br />
La data contrattuale prevista è di mesi 24 (ventiquattro).<br />
Categorie richieste: OS2 (categoria prevalente) per €.<br />
2.391.154,77, e OG2 (opere scorporabili non subappaltabili)<br />
per €. 432.640,23.<br />
Le imprese interessate potranno presentare le offerte<br />
secondo le modalità previste nel bando di gara, di cui si<br />
potrà prendere visione tutti i giorni dalle ore 09,30 alle ore<br />
12,30, presso i locali della Soprintendenza Beni Culturali<br />
ed Ambientali, in via Pasquale Calvi, 13 - Palermo.<br />
Il Dirigente Responsabile<br />
Dott. Lucio Caracausi<br />
Il Soprintendente<br />
Dott.ssa Adele Mormino<br />
29
Gli avvisi di gara<br />
CITTÀ DI SIRACUSA<br />
11° SETTORE GARE E PATRIMONIO<br />
DIVISIONE GARE E CONTRATTI<br />
Si rende noto che il giorno 25 novembre 2004 alle ore<br />
10.00 sarà esperita l’asta pubblica per l’affidamento dei<br />
Lavori di deminizione e ricostruzione dell’edificio scolastico<br />
di Via Basilicata in Siracusa.<br />
Pubblico incanto ai sensi della legge 109/1994 e successive<br />
modifiche ed integrazioni, coordinata con le norme della<br />
L.R. n. 7 del 02/08/2002 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
Importo a base d’asta Euro 2.453.191,64,85 di cui €.<br />
21.543,00 per oneri di sicurezza.<br />
Categoria prevalente: OG 1 classifica IV°.<br />
Finaziamento: Mutuo e Bilancio Comunale.<br />
Gli atti sono visionabili presso la Divisione Gare Piazza<br />
Adda n. 9 - 96100 Siracusa nei giorni dal lunedì al venerdì<br />
dalle ore 9,00 alle ore 12,30.<br />
Dalla sede Municipale, lì 3 novembre 2004<br />
Il Capo Servizio<br />
Sig. Paolo Rina<br />
COMUNE DI BIANCAVILLA<br />
PROVINCIA DI CATANIA<br />
AVVISO DI GARA<br />
Il Capo Settore<br />
Dott.ssa Loredana Caligiore<br />
Questo Comune ha indetto gara di pubblico incanto per<br />
l’appalto del lavori di “Progetto per il completamento della<br />
rete idrica a copertura del servizio idrico” per l’importo<br />
complessivo di €. 1.866.776,24 compresi oneri per la sicurezza,<br />
di cui €. 1.796.436,95 per lavori a base d’asta da<br />
esperirsi in data 07 dicembre 2004.<br />
Il bando di gara è pubblicato per estratto nella GURS n. 45<br />
del 05.11.2004.<br />
La documentazione della gara è visionabile presso il<br />
Comune di Biancavilla - V Area, 1° Servizio, Via F.lli Cervi<br />
s.n, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 da lunedì a venerdì e martedì<br />
e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30.<br />
REGIONE SICILIANA<br />
ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE<br />
AVVISO DI GARA PER ESTRATTO<br />
Si rende noto che il giorno 12/01/2005 sarà asperito un<br />
pubblico incanto presso il Servizio Antincendio Boschivi -<br />
Via Pietro Bonanno, 2 - 90100 Palermo - Tel. 0916319411 -<br />
Fax 091 545785 - E-mail: sab.foreste@regione.sicilia.it relativo<br />
alla fornitura di n°45 automezzi leggeri, dotati di<br />
modulo antincendio da 400 litri.<br />
Importo a base d’asta € 1.310.175,00 oltre I.V.A.<br />
Il testo integrale del bando di gara è stato trasmesso alla<br />
G.U.C.E. il 03/11/2004<br />
Il Dirigente Generale delle Foreste<br />
Ing. Ignazio Sciortino<br />
COMUNE DI BALESTRATE<br />
PROVINCIA DI PALERMO<br />
AVVISO DI GARA<br />
È indetto un pubblico incanto per il giorno 22/11/2004 alle<br />
ore 10, per l’appalto dei “Lavori di adeguamento al D. L.vo<br />
n° 152/99 dell’impianto di depurazione comunale con trattamento<br />
terziario e condotta di allontanamento” per l’importo<br />
a b.a. di €. 1.502.580,35 oltre €. 27.230,40 per attuazione<br />
piani sicurezza, non soggetti a ribasso. La categoria<br />
dei lavori è la “OS 22” classifica III^ - Opere scorporabili<br />
“OG 11” classifica II^. Il bando di gara integrale è pubblicato<br />
all’Albo Pretorio di questo Comune e per estratto nella<br />
G.U.R.S. n° 45 del 5/11/2004. Il Capitolato S.A. e gli elaborati<br />
tecnici sono visionabili presso questo U.T.C. nelle ore di<br />
Ufficio.<br />
Il R.U.P.<br />
Arch. Patrizia Pellecchia<br />
Il Responsabile del Procedimento<br />
Arch. S. Grasso<br />
30
Gli avvisi di gara<br />
CITTÀ DI SIRACUSA<br />
Si rende noto che il giorno 02.12.2004 alle ore 10.00 sarà<br />
esperita l’asta pubblica per l’affidamento dei servizi assicurativi<br />
del Comune di Siracusa ai sensi del D.LGS. 157/95 e<br />
per l’importo presunto complessivo annuo di €<br />
1.107.000,00<br />
Così distinti:<br />
1° Lotto RCT/RCO per € 900.000,00<br />
2° Lotto FURTO E RAPINA per € 8.000,00<br />
3° Lotto INCENDIO per € 45.000,00<br />
4° Lotto LIBRO MATRICOLA RCA per € 40.000,00<br />
5° Lotto INFORTUNI E DANNI ACCIDENTALI per €<br />
12.000,00<br />
6° Lotto INFORTUNI SINDACO, ASSESSORI E CONSI-<br />
GLIERI COMUNALI per € 12.000,00<br />
7° Lotto RC PATRIMONIALE per € 90.000,00<br />
Finanziamento: Fondo Bilancio Comunale<br />
Categoria: Iscrizione C.C.I.A.A. per oggetto e autorizzazione<br />
di cui all’art.9 D.LGS. 175/95<br />
Gli Atti sono visionabili presso la Divisione Gare e Contratti<br />
Piazza ADDA N. 9 - 96100 Siracusa nei giorni dal lunedì al<br />
venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30<br />
Dalla sede Municipale, li 08/11/2004<br />
IL DIRIGENTE SETTORE<br />
Dott.ssa Loredana Caligiore<br />
ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI<br />
DELLA PROVINCIA DI ENNA<br />
ESTRATTO RISULTANZE DI PUBBLICO INCANTO<br />
COMUNE DI PIANA DEGLI ALBANESI<br />
PROVINCIA DI PALERMO<br />
“DIREZIONE INFRASTRUTTURE<br />
E GESTIONE DEL TERRITORIO.”<br />
ESTRATTO AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
STAZIONE APPALTANTE: Comune di Piana degli Albanesi,<br />
via P. Togliatti n° 2 - 90037 Piana degli Albanesi (PA) tel.<br />
091 8574144 fax 091 8574796.<br />
PROCEDURA DI GARA: pubblico incanto ai sensi della<br />
legge 109/1994 nel testo coordinato dalla L. r. n. 7/2002 e<br />
s.m.i.;<br />
LUOGO DI ESECUZIONE: c/da Montagneri - Piana degli<br />
Albanesi;<br />
NATURA DELLA PRESTAZIONE: “Lavori per la<br />
Realizzazione di un Centro Sportivo Polivalente<br />
“PALAZZETTO DELLO SPORT”<br />
Importo complessivo dell’appalto: € 1.579.916,04 (euroumilionecinquecentosettantanovemilanovecentosedici/04<br />
compreso gli oneri sulla sicurezza;<br />
Termine per la presentazione delle offerte: l’anno duemilaquattro<br />
il giorno venticinque del mese di Novembre alle ore<br />
9,30;<br />
Esperimento della gara: L’anno duemilaquattro il giorno<br />
venticinque del mese di Novembre alle ore 10,30;<br />
Il bando nella sua forma integrale è stato pubblicato sulla<br />
G.U.R.S. Parte II e III N. 45 del 05/11/2004;<br />
Gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni<br />
presso la direzione Infrastrutture E Gestione del Territori<br />
Via P. Togliatti, 2 - 90037 Piana degli Albanesi (PA) tel. 091/<br />
8574144 fax 091 8574796.<br />
IL RESPONSABILE DELLA DIREZIONE<br />
Arch. Aurelio Mancuso<br />
Si rende noto che questo Istituto ha appaltato a pubblico<br />
incanto con il criterio del massimo ribasso, ai sensi della L.<br />
n. 109/94 e s.m.i. e della L.R. n. 7/02 i seguenti lavori:<br />
Lavori di recupero del Nuovo Quartiere S. Ignazio nel<br />
comune di Regalbuto - b.a. €. 3.371.172,40;<br />
gara del 06/10/2004; concorrenti n. 44 di cui n. 04 esclusi,<br />
aggiudicata l’08/11/04 alla ATI costituita dalle ditte<br />
COSTRUZIONI GENERALI ALAIMO ANGELO S.r.l.<br />
Favara, e ALAIMO COSTRUZIONI S.r.l., Favara, con il<br />
ribasso del 21,60%.<br />
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:<br />
ing. Calogero Curto<br />
31
Gli avvisi di gara<br />
CITTÀ DI ALCAMO<br />
PROVINCIA DI TRAPANI<br />
Settore Lavori Pubblici<br />
Urbanistica, Pianificazione Ed. Priv.<br />
ESTRATTO AVVISO BANDO DI GARA<br />
Metodo di Gara: Pubblico incanto da esperirsi col criterio<br />
previsto dall’art. 21 L. 109/94, mediante offerta espressa in<br />
cifra percentuale di ribasso, con 2 cifre decimali, sull’importo<br />
a base d’asta, da applicare uniformemente a tutto<br />
l’elenco prezzi posto a base di gara. Responsabile del procedimento<br />
Arch. Giovanna Giordano tel. 0924590248.<br />
Tipologia dei lavori: Lavori di realizzazione di un parcheggio<br />
interrato ed a raso ed opere connesse in Piazza<br />
Bagolino.<br />
Importo dei lavori a base d’asta: €. 1.843.265,22;<br />
Oneri per la sicurezza: €. 76.802,72;<br />
Lovalità esecuzione lavori: Comune di Alcamo, Piazza<br />
Bagolino;<br />
Qualificazione richiesta: è richiesta l’attestazione di qualificazione<br />
rilasciatala una società di attestazione (SOA)<br />
regolarmente autorizzata ai sensi degli artt. 3 e30 del D.P.R.<br />
25/01/2000 n° 34, per la categoria prevalente OS 21, e per la<br />
classifica d’importo fino a III (Testo della legge 11/02/1994,<br />
n. 109 coordinato con le norme della L.R. 7/2002 e con le<br />
norme della L.R. 7/2003).<br />
Per la riunione di concorrenti valgono le disposizioni di cui<br />
agli artt. 10, 11, 12 e 13, della Legge n. 109/94 coordinato<br />
con le norme della L.R. 7/2002 e con le norme della L.R.<br />
7/2003 e degli artt. 93, 94, 95, 96, e 97 del DPR n. 554/99.<br />
Data di pubblicazione nella GURS: N° 46 del 12/11/2004;<br />
Data di presentazione dell’offerta e di partecipazione<br />
alla gara: entro le ore 9,00 del 2/12/2004 e come previsto<br />
al punto 1 “Modalità di presentazione e criteri di ammissibilità<br />
delle offerte” del disciplinare di gara;<br />
Esperimento gara: ore10,00 del 2/12/2004 aula consiliare;<br />
Indirizzo dove potere acquisire il bando e documenti:<br />
Settore LL.PP.;<br />
Responsabile unico del procedimento: Arch. Giovanna<br />
Giordano;<br />
Il bando di gara ed il Disciplinare di gara sono altresì disponibili<br />
sul sito ufficiale www.comune.alcamo.tp.it.<br />
Gli interessati possono richiedere copia degli elaborati tecnici<br />
e documenti complementari, fino a sette giorni antecedenti<br />
il termine di presentazione delle offerte, previo versamento<br />
di €. 0,10 a facciata su c.c.p. n° 262915 intestato al<br />
Comune di ALcamo - Servizio Tesoreria.<br />
Alcamo lì, 4 Novembre 2004<br />
IL DIRIGENTE<br />
Settore LL.PP.<br />
Settore Urbanistica Pianificazione Ed. Priv.<br />
Ing. Giambattista Impellizzeri<br />
REGIONE SICILIANA<br />
AZIENDA OSPEDALIERA<br />
DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE<br />
“GARIBALDI - S. LUIGI - CURRÒ - ACOLI - TOMASELLI”<br />
CATANIA<br />
Avviso di gara<br />
Deliberazione n. 2477 del 28/10/2004<br />
Questa Azienda ha indetto gara apubblico incanto per il<br />
giorno 25/11/2004 ore 10,00 per i Lavori per la costruzione<br />
di Sale Operatorie per il servizio di Day-Surgery nella<br />
Palazzina “B” del P.O. Garibaldi di Nesima, per un importo<br />
complessivo (compresi oneri per la sicurezza) di<br />
€. 1.257.704,44 Categoria prevalente: Opere edili importo<br />
€. 771.935,64 Categoria OG1 classifica III; Opere non<br />
subappaltabili: Impianto elettrico importo €. 204.428,11<br />
Categoria OS 30 Classifica I; Impianto termico importo<br />
€. 221421,37 Categoria OS 28 Classifica I; Opere subappaltabili:<br />
Impianto idrico sanitario importo €. 7.889,41;<br />
Impianto Gas medicali importo €. 52.029,91. Termine ultimo<br />
per la presentazione delle offerte 25/11/2004 ore 9,00.<br />
Il bando è disponibile sul sito internet www.aziendaospedalieragaribaldi.it<br />
ed è stato pubblicato sulla G.U.R.S. n. 45<br />
del 05/11/2004.<br />
Ulteriori informazioni potranno essere richieste al Settore<br />
Tecnico dell’Azienda, tel. 095/7594666.<br />
Catania 28/10/2004<br />
Il Direttore Generale<br />
Dott. Francesco Poli<br />
COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIA<br />
(PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA)<br />
Avviso di Gara<br />
Si rende noto che in data 20/12/2004 alle ore 9,30 presso<br />
il Palazzo Municipale, sarà esperito, con le modalità al 1°<br />
comma dell’art. 21 della legge n° 109/94, nel testo coordinato<br />
con le norme della L.R. n° 7/02 e s.m.i..Il pubblico incanto<br />
per l’affidamento dei lavori di “Riuso ad Auditorium<br />
della ex Chiesa di San Domenico - 2° stralcio di completamento”.<br />
L’importo a base d’asta è di €. 1.033.847,92 (compreso l’importo<br />
degli oneri per la sicurezza, non soggetto aribasso, di<br />
€. 42.904,68). È richiesto il possesso di certificazione SOA<br />
per la Categoria OG 2, Classifica III. Il bando è stato pubblicato<br />
per estratto sulla GURS Parte II n° 44 del<br />
29/10/2004 e per esteso sul sito www.comunemilitello.it.<br />
Il Responsabile AST<br />
Arch. Michele Dell’Uomini<br />
32
Gli avvisi di gara<br />
CITTÀ DI PALERMO<br />
Servizio Contratti<br />
Quest’Amministrazione dà avviso che il giorno 07 Dicembre<br />
2004 procederà alla celebrazione del Pubblico Incanto<br />
per l’affidamento dei Lavori di recupero della sede del<br />
Museo Etnografico G. Pitrè - Importo complessivo dell’appalto<br />
(compresi oneri per la sicurezza): euro 1.718.000,00#.<br />
Il relativo bando è pubblicato sul sito del Comune di<br />
Palermo all’indirizzo www.comune.palermo.it, affiso<br />
all’Albo Pretorio del Comune e può essere ritirato presso lo<br />
stesso Albo o presso il Servizio Contratti, previo pagamento<br />
dei diritto di copia.<br />
Palermo, lì 29 Ottobre 2004<br />
CITTÀ DI VITTORIA<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Si rende noto che questa Amministrazione espleterà il 06<br />
Dicembre 2004 ore 11,00 il pubblico incanto dei lavori<br />
“Completamento 2° stralcio Collettore Fognario Sud-<br />
Est dell’abitato”.<br />
Importo a base d’asta €. 1.927.739,49.<br />
Bando pubblicato per estratto sulla G.U.R.S. n. 47 del<br />
19/11/2004.<br />
Il Dirigente<br />
Bonifazio<br />
IL DIRIGENTE<br />
Dott. ALdo Di Stefano<br />
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE<br />
REGIONE SICILIANA<br />
AZIENDA SANITARIA LOCALE N° 9 - -TRAPANI<br />
AVVISO DI BANDO DI GARA<br />
Quest’Amministrazione Sanitaria Locale n. 9 indice gara<br />
per pubblico incanto, ai sensi della L.R. n. 7/2002 e del D.<br />
Lgs. n. 358/92, come sostituito e modificato dal D. Lgs. n.<br />
402/98, per la fornitura di sieri e vaccini indicati nell’elenco<br />
allegato al capitolato speciale.<br />
Importo presunto annuale della fornitura: €. 2.200.000,00<br />
I.V.A. inclusa.<br />
Data pubblicazione del bando di gara nella G.U.C.E.:<br />
28/10/2004.<br />
Data pubblicazione del bando di gara nella G.U.R.S.:<br />
28/10/2004.<br />
Le offerte dovranno pervenire a questa Azienda entro le ore<br />
9,00 del 15/12/2004, data di celebrazione della gara.<br />
Per eventuali informazioni o chiarimenti rivolgersi, nelle<br />
ore d’ufficio, all’Area Appalti-Forniture ed Economato<br />
dell’Azienda (Tel. 0923/805281-805111 Fax 0923/25180).<br />
I documenti saranno disponibili gratuitamente sul sito<br />
dell’Azienda al seguente indirizzo: www.asltrapani.it.<br />
REGIONE SICILIANA<br />
AZIENDA OSPEDALIERA<br />
DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE<br />
“GARIBALDI - S. LUIGI - CURRÒ - ASCOLI - TOMASELLI”<br />
CATANIA<br />
RISULTANZE DI GARA<br />
Il giorno 11/10/2004 è stato esperito pubblico incanto per i<br />
lavori di costruzione di una palazzina per la sede legale e<br />
gli uffici dell’Azienda nell’ambito degli spazi esistenti nel<br />
Nuovo P. O. Garibaldi in Nesima, per un importo a base<br />
d’asta di € 3.591.949,43. Il bando di gara è stato pubblicato<br />
sulla G.U.R.S. n. 39 del 24/09/2004.<br />
Imprese partecipanti: n. 57 (cinquantasette); escluse: 7<br />
(sette). Aggiudicataria: ATI IDEA Costruzioni s.r.l. (capogruppo)<br />
- I.L.P.E.S. s.r.l. (mandante) - BSP COSTRUZIONI<br />
& c. s.a.s, con sede in Agrigento, con il ribasso del 21,63%<br />
Catania, 20/10/2004<br />
Il Direttore Generale<br />
Dott. Francesco Poli<br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
Avv. Fulvio Manno<br />
33
Gli avvisi di gara<br />
COMUNE DI CENTURIPE<br />
AREA TECNICA<br />
AVVISI ESITO DI GARA<br />
Si rende noto che il pubblico incanto per l’appalto dei lavori<br />
di riqualificazione del centro storico di Centuripe - dell’importo<br />
a base d’asta di € 951.925,06, esperito nei giorni<br />
19.10.2004 e seguenti, è stato aggiudicato all’impresa<br />
“AVENI s.r.l.”, con sede in Barcellona P. G. (ME), con il<br />
ribasso del 21,70%. Imprese partecipanti n. 122; rimaste<br />
definitivamente in gara n. 119.<br />
IL DIRIGENTE Geom. Salvatore Stancanelli<br />
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N. 5 - MESSINA<br />
AVVISO DI GARA<br />
Si rende noto che questa Azienda ha indetto per il giorno<br />
09/11/2004 alle ore 10.30 il pubblico incanto per l’affidamento<br />
dei lavori per la realizzazione di un corpo aggiunto<br />
in c. a. a due elevazioni fuori terra alla Piastra del P. O. di<br />
S. Agata Militello da adibire a degenze.<br />
L’importo complessivo dell’appalto è di €.1.911.573,47. così<br />
suddiviso: Categoria Prevalente OG1 per un importo di<br />
€.1.235.084,14 e Categoria OG11 scorporabile e non subappaltabile<br />
per un importo di €.676.489,33.<br />
L’estratto del bando di gara è stato trasmesso alla G.U.R.S.<br />
il 04/11/2004.<br />
Presso il Servizio Tecnico dell’AUSL 5 di Messina sito in Via<br />
S. Alemanna 49 possono essere richiesti copie del bando di<br />
gara con allegato disciplinare nonchè copie elaborati progettuali.<br />
Il bando di gara con allegato disciplinare è pubblicato,<br />
altresì, sul sito Internet www.ausl5.messina.it<br />
CITTÀ DI SIRACUSA<br />
11° SETTORE GARE E PATRIMONIO<br />
DIVISIONE GARE E CONTRATTI<br />
Si rende noto che il giorno 23/11/2004 alle ore 10.00 sarà<br />
esperita l’asta pubblica per l’affidamento dei Lavori di consolidamento<br />
strutturale della chiesa di S. Francesco di<br />
Paola e Convento dei Minimi sito in Siracusa in via<br />
Logoteta L. 433/91.<br />
Pubblico incanto ai sensi della legge 109/1994 e successive<br />
modifiche ed integrazioni, coordinata con le norme della<br />
L.R. n. 7 del 02/08/2002 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
Importo a base d’asta Euro 1.077.349,85 di cui €.<br />
19.552,54 per oneri di sicurezza.<br />
Categoria prevalente: OG 2 classifica III°.<br />
Finaziamento: fondi Assessorato <strong>Regionale</strong> alla Presidenza<br />
Dipartimento Protezione Civile.<br />
Gli atti sono visionabili presso la Divisione Gare Piazza<br />
Adda n. 9 - 96100 Siracusa nei giorni dal lunedì al venerdì<br />
dalle ore 9,00 alle ore 12,30.<br />
Dalla sede Municipale, lì 5 novembre 2004<br />
Il Capo Servizio<br />
Sig. Paolo Rina<br />
Il Capo Settore<br />
Dott.ssa Loredana Caligiore<br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
Dott. Giuseppe Stancanelli<br />
LEGGE REGIONALE 2 AGOSTO 2002 N. 7<br />
Art. 23<br />
Pubblicità<br />
[...]<br />
3. Per i lavori di importo pari o superiore a un milione di euro ed inferiore alla soglia comunitaria, gli avvisi ed i bandi<br />
di gara sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e, per estratto, su uno dei principali quotidiani<br />
nazionali con particolare diffusione nella regione e su almeno tre quotidiani regionali, nonché su almeno un periodico<br />
a diffusione regionale e su un periodico edito dalla Fondazione Federico II per conto dell’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />
siciliana.<br />
[...]<br />
34
I SERVIZI AMMINISTRATIVI DELL’ASSEMBLEA<br />
L’Amministrazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />
dipende dal Segretario generale,<br />
che ne risponde al Presidente<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>. Due<br />
Vice Segretari generali, dei<br />
quali uno Vicario, provvedono,<br />
su delega del Segretario generale,<br />
al coordinamento di<br />
ampi settori operativi.<br />
L’apparato amministrativo è<br />
articolato in servizi e incarichi<br />
speciali, alla cui direzione sono<br />
preposti consiglieri parlamentari.<br />
I Servizi coordinano<br />
diversi uffici, secondo specifici<br />
ambiti di competenze.<br />
SERVIZI<br />
Segretariato generale<br />
Il Segretario generale, in collaborazione<br />
con i singoli direttori, indirizza<br />
e coordina l’attività dei Servizi e<br />
degli uffici e per la migliore utilizzazione<br />
del personale.<br />
Assiste il Presidente dell’<strong>Assemblea</strong><br />
durante le sedute pubbliche e<br />
sovrintende alla preparazione dei<br />
lavori parlamentari.<br />
È il capo dell’Amministrazione: ne<br />
dirige l’attività e ne risponde al Presidente.<br />
Cura la realizzazione degli<br />
indirizzi stabiliti dai competenti<br />
organi dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Rappresenta l’Amministrazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />
nella stipula dei contratti<br />
ed esercita le funzioni che gli<br />
sono attribuite dal Regolamento di<br />
amministrazione e di contabilità.<br />
È sostituito, in caso di assenza o di<br />
impedimento, dal Vice Segretario<br />
generale vicario.<br />
Commissioni<br />
Fornisce l’assistenza tecnico-burocratica<br />
in ordine a tutto l’iter formativo<br />
dei disegni di legge.<br />
Studia le questioni di ricevibilità dei<br />
disegni di legge presentati e ne cura,<br />
secondo le direttive del Presidente,<br />
l’assegnazione alle competenti<br />
commissioni legislative.<br />
Cura la redazione e la stampa dei<br />
testi nelle varie fasi procedurali ed<br />
assiste l’attività delle Commissioni e<br />
‘attività legislativa in <strong>Assemblea</strong> plenaria.<br />
Lavori d’Aula<br />
Assiste la Presidenza durante le<br />
sedute dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Svolge gli adempimenti necessari<br />
per la convocazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />
e per la predisposizione dell’ordine<br />
del giorno.<br />
Assiste la Conferenza dei Presidenti<br />
dei Gruppi parlamentari.<br />
Cura le operazioni relative alle<br />
mozioni, interpellanze, interrogazioni<br />
e agli altri atti parlamentari mantenendo<br />
i contatti con i Deputati proponenti<br />
e con i competenti organi<br />
del Governo regionale.<br />
Provvede alla Segreteria delle<br />
Commissioni per la verifica dei<br />
poteri e del regolamento interno.<br />
Cura la redazione del processo verbale<br />
delle sedute dell’<strong>Assemblea</strong><br />
regionale siciliana e provvede alla<br />
redazione e alla pubblicazione del<br />
resoconto stenografico delle sedute<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Assicura, quando richiesto, il servizio<br />
stenografico per le riunioni<br />
delle commissioni parlamentari.<br />
Biblioteca e documentazione<br />
Cura la raccolta del materiale bibliografico<br />
mettendolo a disposizione<br />
dei Deputati e dei servizi dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Detto materiale, in particolare,<br />
concerne le pubblicazioni<br />
materialmente connesse con l’attività<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>, nonché i testi<br />
ufficiali delle leggi e degli atti parlamentari.<br />
Servizio legislativo e studi<br />
Collabora agli studi e alle indagini<br />
connessi ad altri Servizi dell’<strong>Assemblea</strong><br />
e fornisce l’assistenza documentale<br />
nelle varie fasi del procedimento<br />
legislativo<br />
Appresta la consulenza alla Presidenza<br />
dell’<strong>Assemblea</strong> e agli altri<br />
organi assembleari per i problemi<br />
inerenti lo svolgimento delle loro<br />
funzioni istituzionali.<br />
Cura l’assistenza tecnico-documentaria<br />
ai lavori delle commissioni e<br />
svolge il lavoro preparatorio in ordine<br />
ai disegni di legge e le pubblicazioni<br />
dell’<strong>Assemblea</strong> relative alle<br />
tematiche di natura istituzionale.<br />
Ragioneria<br />
Predispone gli elementi per la redazione<br />
dei progetti di bilancio e dei<br />
rendiconti consuntivi dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Esercita il controllo delle spese su<br />
tutti gli atti che abbiano effetti finanziari<br />
o patrimoniali. Sovrintende al<br />
servizio di tesoreria e di cassa.<br />
Cura la corresponsione dell’indennità<br />
parlamentare, nonché dei contributi<br />
ai gruppi parlamentari e l’applicazione,<br />
l’aggiornamento e la pubblicazione<br />
del Regolamento di amministrazione<br />
e contabilità dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Personale<br />
Cura l’attuazione delle direttive generali<br />
dei competenti organi della Presidenza<br />
e dell’amministrazione dell’<strong>Assemblea</strong><br />
concernenti il personale.<br />
Dà attuazione alle norme riguardanti<br />
lo stato giuridico e il trattamento economico<br />
del personale.<br />
Cura gli atti preparatori per le riunioni<br />
del Consiglio dell’amministrazione,<br />
della rappresentanza permanente<br />
per i problemi del personale, del Collegio<br />
di conciliazione e del Collegio<br />
arbitrale e ne registra le decisioni.<br />
Cura gli adempimenti relativi ai concorsi<br />
e al collocamento a riposo del<br />
personale.<br />
Conserva ed aggiorna gli atti e i documenti<br />
dell’Amministrazione e tutta<br />
la documentazione riguardante i rapporti<br />
dell’Amministrazione con le organizzazioni<br />
sindacali dei dipendenti.<br />
Sovrintende alla procedura di valutazione<br />
delle prestazioni individuali del<br />
personale.<br />
Questura<br />
Cura tutti gli atti preparatori del collegio<br />
dei questori e gli atti esecutivi inerenti<br />
alle delibere adottate.<br />
Cura la manutenzione degli immobili<br />
facenti parte del patrimonio dell’<strong>Assemblea</strong><br />
e di quelli demaniali di cui<br />
l’<strong>Assemblea</strong> usufruisce e dei relativi<br />
impianti tecnologici.<br />
Provvede alla predisposizione e alla<br />
gestione degli adempimenti relativi<br />
all’acquisto dei beni e dei servizi e<br />
all’affidamento dei lavori, curando<br />
l’espletamento delle gare pubbliche.<br />
Provvede a predisporre gli impegni di<br />
36
spesa secondo le norme del regolamento<br />
interno di amministrazione e<br />
contabilità nei limiti dei fondi assegnati<br />
in bilancio.<br />
Provvede alla gestione dei beni mobili<br />
e alla tenuta dell’inventario generale<br />
del patrimonio<br />
Informatica<br />
Cura l’operatività, la manutenzione<br />
e la sicurezza di tutti gli apparati di<br />
rete e coordina la gestione di tutti gli<br />
apparati hardware.<br />
Cura la progettazione, l’analisi e<br />
coordina lo sviluppo, la manutenzione<br />
e la documentazione delle procedure<br />
informatizzate.<br />
Coordina lo sviluppo di applicazioni<br />
per l’integrazione tra le banche dati e<br />
l’interscambio delle informazioni,<br />
curandone i criteri di sicurezza e le<br />
limitazioni di accesso.<br />
Servizio Informazione<br />
e Comunicazione<br />
Redige e diffonde le informazioni<br />
riguardanti l’attività dell’<strong>Assemblea</strong> e<br />
tiene i rapporti con gli organi d’informazione<br />
esterni.<br />
Cura la rassegna stampa, un’agenzia<br />
di stampa quotidiana (Sala d’Ercole)<br />
e il Televideo.<br />
INCARICHI SPECIALI<br />
Ufficio di Gabinetto<br />
della Presidenza<br />
Ufficio alle dirette dipendenze del<br />
Presidente dell’<strong>Assemblea</strong>. Cura il<br />
raccordo tra il Presidente e i servizi e<br />
gli uffici dell’Amministrazione e tutte<br />
le attività di carattere istituzionale del<br />
Presidente, compresi i rapporti con<br />
gli organi esterni.<br />
Bilancio<br />
Cura l’analisi, la raccolta e la classificazione<br />
dei dati relativi ai flussi finanziari<br />
comunitari e nazionali ed alla<br />
loro utilizzazione.<br />
Cura la raccolta degli elementi<br />
necessari per la quantificazione delle<br />
entrate e delle spese della regione e<br />
per la verifica delle stime sottostanti<br />
le previsioni di bilancio.<br />
Provvede al monitoraggio dei principali<br />
flussi di finanza pubblica anche<br />
attraverso la predisposizione di un<br />
archivio informatizzato.<br />
Controllo parlamentare<br />
Verifica l’attuazione delle leggi e<br />
l’adempimento, da parte del Governo<br />
e delle Amministrazioni ed Enti regionali,<br />
degli obblighi che scaturiscono<br />
da leggi o altri atti approvati dall’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Predispone, con l’ausilio<br />
di altri Servizi od organismi interessati,<br />
la documentazione necessaria<br />
per la redazione di testi unici e<br />
testi coordinati.<br />
Rapporti Ue<br />
Coordina l’ufficio di rappresentanza<br />
per i rapporti con le Istituzioni dell’Unione<br />
europea acquisendo la<br />
documentazione dalle stesse prodotta<br />
e verificando le procedure di controllo<br />
comunitario dei disegni di legge<br />
regionali.<br />
Segue la legislazione dell’Unione<br />
Europea ai fini delle refluenze legislative<br />
nell’ambito della regione.<br />
Espleta, relativamente alla sede di<br />
Bruxelles, attività di informazione istituzionale<br />
sulle funzioni e sulle iniziative<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Rapporti istituzionali<br />
Cura i rapporti istituzionali con gli<br />
organi Costituzionali, con i Consigli<br />
regionali e con gli organismi rappresentativi<br />
delle regioni italiane ed<br />
europee, acquisendone la documentazione<br />
a supporto dell’attività degli<br />
apparati dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Cura l’organizzazione e il funzionamento<br />
delle sedi decentrate dell’<strong>Assemblea</strong><br />
ed espleta attraverso esse<br />
l’attività di informazione istituzionale<br />
sulle funzioni e sulle iniziative dell’<strong>Assemblea</strong>.<br />
Formazione e aggiornamento<br />
Cura la formazione e l’aggiornamento<br />
professionale del personale, proponendo<br />
le iniziative necessarie in<br />
rapporto ai diversi profili formativi e<br />
tenendo conto anche delle esigenze<br />
rappresentate dai Servizi.<br />
Mantiene i necessari contatti con le<br />
istituzioni esterne di alta formazione,<br />
promuovendo iniziative di studio sul<br />
ruolo degli apparati interni dell’<strong>Assemblea</strong><br />
e delle altre Istituzioni legislative<br />
e sull’evoluzione dei compiti<br />
affidati alla burocrazia parlamentare.<br />
LA FONDAZIONE FEDERICO II<br />
È stata istituita nel dicembre del 1996, con la legge regionale<br />
n. 44, “al fine della più ampia conoscenza e della diffusione<br />
dell’attività degli organi istituzionali della Regione e dell’<strong>Assemblea</strong><br />
in particolare, e dei valori e del patrimonio culturale della Sicilia”.<br />
È un ente di diritto privato la cui personalità giuridica è stata riconosciuta<br />
nell’agosto 1997 con un decreto del Presidente della Regione<br />
<strong>Siciliana</strong>.<br />
La Fondazione Federico II ha il compito di valorizzare la tradizione<br />
politica e culturale della Sicilia promuovendo iniziative finalizzate alla<br />
più ampia conoscenza del retaggio storico del Parlamento e delle istituzioni<br />
giuridiche siciliane, dando una puntuale informazione sull’attività<br />
degli organi istituzionali della Regione, in particolare dell’<strong>Assemblea</strong>,<br />
attraverso “la pubblicazione e diffusione di volumi, di riviste e notizie<br />
sull’autonomia e le sue istituzioni; la promozione di convegni di studio,<br />
di ricerche giuridiche e storiche sull’autonomia e le sue istituzioni, di<br />
borse di studio e la collaborazione con istituti universitari e di ricerca<br />
italiani ed esteri e con i provveditorati agli studi siciliani; la conservazione<br />
e l’ordinamento dell’archivio storico dell’autonomia e dell’attività<br />
dell’<strong>Assemblea</strong>”. Tra le sue finalità anche “la promozione di iniziative<br />
volte alla valorizzazione del patrimonio culturale della Sicilia e delle<br />
opere di artisti siciliani”.<br />
La Fondazione è presieduta dal Presidente dell’<strong>Assemblea</strong> regionale<br />
siciliana. Il suo Consiglio di amministrazione è composto dai membri dell’ufficio<br />
di Presidenza dell’Ars, dai rettori delle tre<br />
Università siciliane e da tre componenti nominati dal<br />
presidente dell’<strong>Assemblea</strong>, scelti fra i deputati in carica<br />
e/o tra rappresentanti del mondo della cultura.<br />
37
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA<br />
XIII LEGISLATURA<br />
I DEPUTATI PER GRUPPO PARLAMENTARE<br />
Forza Italia (19)<br />
Presidente: Misuraca Salvatore (Palermo);<br />
Leontini Innocenzo (Ragusa)<br />
Baldari Nicola (Messina)<br />
Beninati Antonino Angelo (Messina);<br />
Cascio Francesco (Palermo);<br />
Catania Giuseppe (<strong>Regionale</strong>);<br />
Cimino Michele (Agrigento);<br />
Antonio Garozzo (Palermo);<br />
Confalone Giancarlo (Siracusa);<br />
D’Aquino Antonino (Messina);<br />
Fleres Salvatore Eugenio (<strong>Regionale</strong>);<br />
Giambrone Vincenzo (Agrigento);<br />
Leanza Edoardo (Enna);<br />
Maurici Giuseppe (Trapani);<br />
Mercadante Giovanni (Palermo);<br />
Moschetto Angelo (Catania);<br />
Pagano Alessandro (Caltanissetta);<br />
Scoma Francesco (Palermo);<br />
Vicari Simona (Palermo).<br />
Unione Democratica Cristiana<br />
e di Centro (12)<br />
Presidente: Dina Antonino (Palermo)<br />
Brandara Maria Grazia Elena (<strong>Regionale</strong>);<br />
Burgaretta Aparo Sebastiano (Siracusa);<br />
Cintola Salvatore (Palermo);<br />
Cuffaro Salvatore (<strong>Regionale</strong>);<br />
Di Mauro Giovanni (Agrigento);<br />
Franchina Giuseppe (Messina);<br />
Fratello Onofrio (Trapani);<br />
Leanza Nicola (Catania);<br />
Pistorio Giovanni (Catania);<br />
Savarino Giuseppa (Agrigento);<br />
Savona Riccardo (Palermo).<br />
Democratici di Sinistra (10)<br />
Presidente: Speziale Calogero Arturo<br />
(Caltanissetta)<br />
Capodicasa Angelo (Agrigento);<br />
Cracolici Antonino (Palermo);<br />
Crisafulli Vladimiro Adolfo (Enna);<br />
De Benedictis Roberto (Siracusa);<br />
Giannopolo Domenico (Palermo);<br />
Oddo Camillo (Trapani);<br />
Panarello Filippo (Messina);<br />
Villari Giovanni (Catania);<br />
Zago Salvatore (Ragusa).<br />
Alleanza Nazionale (10)<br />
Presidente: Formica Santi (Messina)<br />
Granata Benedetto Fabio (Siracusa);<br />
Incardona Carmelo (Ragusa);<br />
Infurna Giuseppe (Agrigento);<br />
Ioppolo Giovanni (Catania);<br />
Lo Porto Guido Giacomo (<strong>Regionale</strong>);<br />
Neri Sebastiano (<strong>Regionale</strong>);<br />
Sammartino Bartolo (Palermo);<br />
Stancanelli Raffaele (Catania);<br />
Virzì Gioacchino (Palermo).<br />
Margherita per l’Ulivo (6)<br />
Presidente: Ortisi Egidio (Siracusa)<br />
Galletti Giuseppe (Caltanissetta);<br />
Manzullo Giovanni (Agrigento);<br />
Papania Antonino (Trapani);<br />
Spampinato Giuseppe (Catania),<br />
Vitrano Gaspare (Palermo).<br />
La Margherita Democrazia è<br />
Libertà (5)<br />
Presidente: Barbagallo Giovanni<br />
(Catania)<br />
Genovese Francantonio (Messina);<br />
Gurrieri Sebastiano (Ragusa);<br />
Tumino Carmelo (Enna);<br />
Zangara Andrea (Palermo).<br />
Sicilia 2010 (5)<br />
Presidente: Ferro Giovanni (Palermo)<br />
Morinello Salvatore (Caltanissetta);<br />
Orlando Leoluca (<strong>Regionale</strong>);<br />
Raiti Salvatore (Catania);<br />
Miccichè Calogero (Agrigento).<br />
Sicilia Democratica (4)<br />
Lo Monte Carmelo (Messina)<br />
Acanto Giuseppe (Palermo);<br />
Basile Giuseppe Mario (Catania);<br />
Sbona Sebastiano (Siracusa).<br />
Nuovo PSI (2)<br />
Presidente: Segreto Giuseppe (Agrigento)<br />
Amendolia Antonino (Catania).<br />
Nuova Sicilia (2)<br />
Presidente: Rotella Domenico<br />
(<strong>Regionale</strong>)<br />
Nicotra Raffaele Giuseppe (Catania).<br />
Riformisti e Liberali Democratici<br />
per la Sicilia (2)<br />
Presidente: Antinoro Antonio (Palermo);<br />
Paffumi Angelo (Messina).<br />
Rifondazione Comunista (2)<br />
Presidente: Forgione Francesco<br />
(Palermo)<br />
Liotta Santo (Catania).<br />
UDC-Democratici per le Libertà (4)<br />
Presidente: Mancuso Fabio Maria<br />
(Catania);<br />
Ardizzone Giovanni (Messina);<br />
Costa David Salvatore (<strong>Regionale</strong>);<br />
Turano Girolamo (Trapani).<br />
Misto (7)<br />
Presidente: Garofalo Ottavio (Catania),<br />
Acierno Alberto (Palermo);<br />
Catania Franco (Catania);<br />
Cristaudo Giovanni (Catania);<br />
D’Antoni Sergio Antonio (Palermo).<br />
Lo Curto Eleonora (Trapani);<br />
Sanzeri Salvatore (Agrigento).<br />
UFFICIO DI PRESIDENZA<br />
Presidente<br />
Guido Lo Porto<br />
Vice Presidenti<br />
Salvatore Fleres<br />
Vladimiro Crisafulli<br />
Deputati Questori<br />
Franco Catania<br />
Andrea Zangara<br />
Girolamo Turano<br />
Deputati Segretari<br />
Sebastiano Burgaretta Aparo<br />
Giuseppe Basile<br />
Angelo Paffumi<br />
Giuseppe Galletti<br />
55° GOVERNO DELLA REGIONE (*)<br />
Presidente<br />
Salvatore Cuffaro<br />
Assessori<br />
Michele Cimino (Presidenza)<br />
Innocenzo Leontini<br />
(Agricoltura e Foreste)<br />
Alessandro Pagano<br />
(Beni Culturali e Pubblica Istruzione)<br />
Salvatore Cintola<br />
(Bilancio e Finanze)<br />
Carmelo Lo Monte (Cooperazione,<br />
Commercio, Artigianto e Pesca)<br />
Raffaele Stancanelli (Famiglia,<br />
Politiche Sociali e Autonomie Locali)<br />
Antonio D’Aquino (Industria)<br />
Mario Parlavecchio<br />
(Lavori Pubblici)<br />
Francesco Scoma (Lavoro,<br />
Previdenza Sociale, Formazione Prof.<br />
Emigrazione ed Immigrazione)<br />
Giovanni Pistorio (Sanità)<br />
Francesco Cascio<br />
(Territorio ed Ambiente - vice pres.)<br />
Fabio Granata<br />
(Turismo, Comunicazioni e Trasporti)<br />
(*) dal 1° settembre 2004
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA<br />
XIII LEGISLATURA<br />
LE COMMISSIONI PARLAMENTARI<br />
COMMISSIONE I<br />
AFFARI ISTITUZIONALI<br />
Presidente Ardizzone Giovanni<br />
Vice Presidente Leanza Edoardo<br />
Vice Presidente Miccichè Calogero<br />
Segretario Moschetto Angelo<br />
Componenti<br />
Barbagallo Giovanni<br />
Crisafulli Vladimiro Adolfo<br />
Franchina Giuseppe<br />
Ioppolo Giovanni<br />
................<br />
Ortisi Egidio<br />
Sanzeri Salvatore<br />
Savarino Giuseppa<br />
................<br />
COMMISSIONE II<br />
BILANCIO E PROGRAMMAZIONE<br />
Presidente ................<br />
Vice Pres. Vicario Savona Riccardo<br />
Vice Presidente Papania Antonino<br />
Segretario ................<br />
Componenti<br />
Capodicasa Angelo<br />
D’Antoni Sergio Antonio<br />
Dina Antonino<br />
Fleres Salvo<br />
Formica Santi<br />
Genovese Francantonio<br />
Liotta Santo<br />
Mancuso Fabio<br />
Mercadante Giovanni<br />
Rotella Domenico<br />
Speziale Calogero Arturo<br />
COMMISSIONE III<br />
ATTIVITÀ PRODUTTIVE<br />
Presidente Infurna Giuseppe<br />
Vice Presidente Nicotra Raffaele<br />
Vice Presidente Oddo Camillo<br />
Segretario ................<br />
Componenti<br />
Catania Giuseppe<br />
Galletti Giuseppe<br />
Garofalo Ottavio<br />
Giambrone Vincenzo<br />
Lo Curto Eleonora<br />
Miccichè Calogero<br />
Panarello Filippo<br />
Turano Girolamo<br />
Virzì Giocchino<br />
COMMISSIONE IV<br />
AMBIENTE E TERRITORIO<br />
Presidente Beninati Antonino Angelo<br />
Vice Presidente Sbona Sebastiano<br />
Vice Presidente Zago Salvatore<br />
Segretario Confalone Giancarlo<br />
Componenti<br />
Acierno Alberto<br />
De Benedictis Roberto<br />
Gurrieri Sebastiano<br />
Infurna Giuseppe<br />
Lo Curto Eleonora<br />
Maurici Giuseppe<br />
Raiti Salvatore<br />
Spampinato Giuseppe<br />
Vicari Simona<br />
COMMISSIONE V<br />
CULTURA FORMAZIONE E LAVORO<br />
Presidente Antinoro Antonio<br />
Vice Presidente Baldari Nicola<br />
Vice Presidente Villari Giovanni<br />
Segretario Leanza Nicola<br />
Componenti<br />
Catania Franco<br />
Ferro Giovanni<br />
Fratello Onofrio<br />
Giambrone Vincenzo<br />
Giannopolo Domenico<br />
Sammartino Bartolo<br />
Segreto Giuseppe<br />
Tumino Carmelo<br />
Vitrano Gaspare<br />
COMMISSIONE VI<br />
SERVIZI SOCIALI E SANITARI<br />
Presidente .................<br />
Vice Pres. vicario Formica Santi<br />
Segretario Dina Antonino<br />
Componenti<br />
Basile Giuseppe Mario<br />
Confalone Giancarlo<br />
Cracolici Antonino<br />
Cristaudo Giovanni<br />
Manzullo Giovanni<br />
Mercadante Giovanni<br />
Morinello Salvatore<br />
Moschetto Angelo<br />
................<br />
Zangara Andrea<br />
COMMISSIONE CEE<br />
Presidente Vicari Simona<br />
Vice PresidenteIoppolo Giovanni<br />
Vice Presidente Spampinato Giuseppe<br />
Segretario Amendolia Antonino<br />
Componenti<br />
Burgaretta Aparo Sebastiano<br />
Crisafulli Vladimiro Adolfo<br />
Fratello Onofrio<br />
Incardona Carmelo<br />
Leanza Edoardo<br />
Manzullo Giovanni<br />
Misuraca Salvatore<br />
Paffumi Angelo<br />
COMMISSIONE<br />
PER IL REGOLAMENTO<br />
(DPA n. 8 dell’1/8/2001)<br />
Presidente Lo Porto Guido Pres. ARS<br />
Componenti<br />
Acierno Alberto<br />
Capodicasa Angelo<br />
Cristaudo Giovanni<br />
Fleres Salvo<br />
Formica Santi<br />
Liotta Santo<br />
................<br />
Spampinato Giuseppe<br />
COMMISSIONE<br />
PER LA VERIFICA DEI POTERI<br />
(DPA n. 9 dell’1/8/2001)<br />
Presidente Lo Porto Guido Pres. ARS<br />
Vice presidente ................<br />
Segretario Tulino Carmelo<br />
Componenti<br />
Antinoro Antonio<br />
Ioppolo Giovanni<br />
Misuraca Salvatore<br />
Morinello Salvatore<br />
Nicotra Raffaele Giuseppe<br />
Panarello Filippo<br />
Virzì Gioacchino<br />
COMMISSIONE PER<br />
LA VIGILANZA SULLA BIBLIOTECA<br />
(DPA n. 11 dell’1/8/2001)<br />
Componenti<br />
................<br />
Liotta Santo<br />
Savarino Giuseppa<br />
COMMISSIONE PARLAMENTARE<br />
D’INCHIESTA E VIGILANZA<br />
SUL FENOMENO<br />
DELLA MAFIA IN SICILIA<br />
Presidente Incardona Carmelo<br />
Vice Presidente Catania Giuseppe<br />
Vice Presidente Mancuso Fabio<br />
Maria<br />
Vice Presidente Barbagallo Giovanni<br />
Segretario Segreto Giuseppe<br />
Componenti<br />
Amendolia Antonino<br />
Burgaretta Aparo Sebastiano<br />
Forgione Francesco<br />
Formica Santi<br />
Garofalo Ottavio<br />
Maurici Giuseppe<br />
Papania Antonino<br />
Rotella Domenico<br />
Savarino Giuseppa<br />
Speziale Calogero Arturo<br />
COMMISSIONE SPECIALE<br />
PER LA REVISIONE<br />
DELLO STATUTO REGIONALE<br />
Presidente .....<br />
Vice Presidente Capodicasa Angelo<br />
Vice Presidente ................<br />
Segretario Cristaudo Giovanni<br />
Componenti<br />
Acierno Alberto<br />
Baldari Nicola<br />
................<br />
D’Antoni Sergio Antonio<br />
Fleres Salvatore Eugenio<br />
Forgione Francesco<br />
Formica Santi<br />
Gurrieri Sebastiano<br />
................<br />
Orlando Leoluca<br />
Ortisi Egidio<br />
Virzì Gioacchino