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Untitled - Il Portale Regionale della Cultura

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Ascoli Piceno: prospetto est dell’opificio di Porta<br />

Cartara e particolari dei portali d’ingresso, 2001<br />

46<br />

47<br />

Al di là, dunque, del valore architettonico<br />

degli edifici in quanto tali, occorre segnalare<br />

che il loro significato in quanto fabbriche è<br />

molto diverso.<br />

Nel panorama dell'architettura degli opifici<br />

industriali le cartiere costituiscono gli esempi<br />

più direttamente riferibili a modelli “nobili”;<br />

significativi, nel nostro caso, gli esempi di<br />

Fabriano e Ascoli Piceno, per ragioni<br />

diverse. <strong>Il</strong> primo, in quanto ricalca un modello<br />

codificato, quello dell’Encyclopédie,<br />

l’altro in quanto utilizza elementi formali<br />

appartenenti non all’ambito <strong>della</strong> fabbrica,<br />

ma a quelli del palazzo rinascimentale.<br />

La cartiera Miliani, edificata nel 1782, rappresenta<br />

la manifestazione massima <strong>della</strong><br />

politica di sviluppo intrapresa da Pietro<br />

Miliani, che riporta l'attività cartaria del fabrianese<br />

ai massimi livelli 15 .<br />

L'impianto planimetrico dello stabilimento<br />

presenta una interessante forma a “C”, con<br />

un corpo longitudinale principale e due ali<br />

trasversali poste agli estremi; l’insieme<br />

viene completato da un ulteriore elemento<br />

longitudinale che collega le due ali trasversali,<br />

fungendo da ingresso, che fa<br />

assumere al complesso una forma chiusa, a<br />

corte. La struttura, come già accennato<br />

sopra, si rifà chiaramente al modello di<br />

papetterie dell'Encyclopedie di Diderot e<br />

D'Alembert (1751-1772); in tale occasione<br />

l’immagine ideale <strong>della</strong> cartiera settecentesca<br />

è rappresentata da una manifattura<br />

reale francese, rappresentativa di una<br />

tipologia produttiva privilegiata, ove il potere<br />

governativo è presente contemporaneamente<br />

come protettore e come cliente 16 .<br />

Non è un caso, quindi, che l’architettura dell’opificio<br />

scelto come esemplare abbia come<br />

referente immediato l’architettura monumentale<br />

di epoca rinascimentale e barocca,<br />

riconoscibile sia nella pianta a “C”, con il<br />

corpo principale a forte sviluppo longitudinale,<br />

nel rigore compositivo dei prospetti,<br />

nella perfetta simmetria e nel disegno formale<br />

sia del sistema idraulico antistante il<br />

prospetto principale, sia del parterre. La<br />

cartiera dell’Encyclopedie presenta, in con-<br />

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