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VIVIROMA Magazine

Bella Fratè… Questo editoriale dà il via al nuovo anno 2015 e al nostro 27° anno di pubblicazioni: nel giugno 1989 quando stampai il numero ZERO molti non avrebbero scommesso una lira sul fatto che avremmo potuto continuare in modo così regolare, ma io ero e sono un convinto estimatore di me stesso e sapevo che ci sarei riuscito per il semplice fatto che credo nel detto che dice: “volere è potere” e, comunque, nella peggiore delle ipotesi anche se non si dovesse riuscire a perseguire il proprio obiettivo occorre provarci senza risparmiarsi per non incorrere, poi, nel rischio del “rimpianto”.

Bella Fratè… Questo editoriale dà il via al nuovo anno
2015 e al nostro 27° anno di pubblicazioni: nel giugno
1989 quando stampai il numero ZERO molti non
avrebbero scommesso una lira sul fatto che avremmo potuto
continuare in modo così regolare, ma io ero e sono un convinto
estimatore di me stesso e sapevo che ci sarei riuscito per il semplice
fatto che credo nel detto che dice: “volere è potere” e, comunque,
nella peggiore delle ipotesi anche se non si dovesse riuscire a perseguire
il proprio obiettivo occorre provarci senza risparmiarsi per non
incorrere, poi, nel rischio del “rimpianto”.

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vivioff/<br />

a cura di Klaus Mondrian // klausmondrian@gmail.com<br />

BELLISSIMA AL MAXXI<br />

Fino al 5 maggio al Maxxi una grande mostra<br />

ripercorre l’Alta Moda italiana dagli anni quaranta<br />

alla fine degli anni sessanta. Oltre vent’anni di<br />

moda in un’esposizione che restituisce le atmosfere<br />

e gli stili di un periodo che ha contribuito in modo<br />

straordinario a definire il carattere italiano a livello<br />

internazionale. Una meravigliosa stagione di pura<br />

creatività italiana.<br />

Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 non è la storia<br />

dell’alta moda, è piuttosto il tentativo di ricomporre, con il<br />

filtro dell’oggi, la complessa e cangiante immagine della moda<br />

italiana, in un racconto corale fatto di tante storie esemplari che<br />

sono il tessuto che darà forma e consistenza al grande successo<br />

dell’etichetta “made in Italy”. Dalle creazioni spettacolari che<br />

hanno illuminato i grandi balli e i foyer dei teatri, all’eleganza<br />

trattenuta degli abiti da mezza sera; dal grafismo rigoroso del<br />

bianco e nero, all’esplosione cromatica tipica degli anni sessanta;<br />

dalle invenzioni per le attrici della Hollywood sul Tevere, agli esiti<br />

della sofisticata ricerca formale frutto delle collaborazioni fra<br />

sarti e artisti. A sottolineare la complicità tra arte e moda che ha<br />

profondamente segnato quegli anni, gli abiti di Emilio Schuberth<br />

e delle Sorelle Fontana, di Germana Marucelli e Mila Schön,<br />

di Sarli e Simonetta, di Capucci e Gattinoni, di Fendi, Balestra,<br />

Biki, Galitzine, Pucci e Valentino dialogano con opere di Lucio<br />

Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi e Massimo Campigli, e<br />

ancora Carla Accardi e Giuseppe Capogrossi, testimonianza<br />

della sperimentazione e della grande vitalità creativa di un’epoca<br />

eccezionale. Il dialogo con l’arte contemporanea è esaltato poi<br />

da VB74 la performance che Vanessa Beecroft ha progettato<br />

appositamente per l’inaugurazione della mostra, sul tema<br />

dell’identità femminile.<br />

In mostra anche le creazioni di Bulgari, il gioielliere italiano più<br />

celebre nel mondo, con una selezione di pezzi unici di grande<br />

sperimentazione e innovazione stilistica.<br />

Infine, oltre a importanti contributi video tratti da cinegiornali,<br />

trasmissioni televisive e cinema d’epoca, lungo il percorso di<br />

mostra gli scatti di tre grandi fotografi raccontano i paesaggi<br />

dell’alta moda italiana: Pasquale De Antonis (Teramo 1908 -<br />

Roma 2001) che mette gli abiti dell’alta moda in dialogo con<br />

la classicità della Roma antica; Federico Garolla (Napoli 1925<br />

- Milano 2012) che invece porta dentro le sue foto la Roma<br />

moderna, le architetture più grafiche e razionali; Ugo Mulas<br />

(Pozzolengo, Brescia 1928 - Milano 1973) che documenta l’intera<br />

evoluzione della moda italiana e ricrea una sorta di ottocentesco<br />

viaggio in Italia, fotografando le sue modelle in giro per il paese.

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