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VIVIROMA Magazine

Bella Fratè… Questo editoriale dà il via al nuovo anno 2015 e al nostro 27° anno di pubblicazioni: nel giugno 1989 quando stampai il numero ZERO molti non avrebbero scommesso una lira sul fatto che avremmo potuto continuare in modo così regolare, ma io ero e sono un convinto estimatore di me stesso e sapevo che ci sarei riuscito per il semplice fatto che credo nel detto che dice: “volere è potere” e, comunque, nella peggiore delle ipotesi anche se non si dovesse riuscire a perseguire il proprio obiettivo occorre provarci senza risparmiarsi per non incorrere, poi, nel rischio del “rimpianto”.

Bella Fratè… Questo editoriale dà il via al nuovo anno
2015 e al nostro 27° anno di pubblicazioni: nel giugno
1989 quando stampai il numero ZERO molti non
avrebbero scommesso una lira sul fatto che avremmo potuto
continuare in modo così regolare, ma io ero e sono un convinto
estimatore di me stesso e sapevo che ci sarei riuscito per il semplice
fatto che credo nel detto che dice: “volere è potere” e, comunque,
nella peggiore delle ipotesi anche se non si dovesse riuscire a perseguire
il proprio obiettivo occorre provarci senza risparmiarsi per non
incorrere, poi, nel rischio del “rimpianto”.

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www.viviroma.tv<br />

69 _Viviroma <strong>Magazine</strong><br />

1<br />

Fresca fresca da Mosca. Via libera ai<br />

controlli di emergenza nella metropolitana<br />

dopo che una giovane coppia si è infilata<br />

in un tunnel per consumare un rapporto sessuale<br />

sulle rotaie. Nella capitale russa esiste una<br />

categoria di appassionati chiamati "digger"<br />

che esplorano il labirinto di gallerie della città.<br />

E questa settimana una giovane coppia ha<br />

pubblicato sui social le proprie foto mentre<br />

stavano avendo un rapporto sessuale sulle<br />

rotaie, scrive il quotidiano in lingua inglese<br />

The Moscow News. L'episodio ha spinto la<br />

Direzione della metropolitana di Mosca ad<br />

intensificare i controlli di sicurezza su tutto il<br />

sistema per impedire l'ingresso illegale nelle<br />

zone sotterranee. "In particolare, tutti i pozzi di<br />

ventilazione saranno controllati". Mah!<br />

2<br />

Goccia di storia sulle radici delle<br />

usanze natalizie. L'albero di Natale è<br />

stato inventato dai popoli indoeuropei,<br />

dai Celti prima di tutti, che durante il solistizio<br />

d'inverno, tra il 19 e il 25 dicembre, elessero<br />

l’abete sempreverde e lo eressero a simbolo di<br />

vita. Nel periodo in cui diminuiva la luce e il freddo<br />

diventava più intenso, cosa c’era di meglio di un<br />

albero che forniva anche il ceppo da bruciare<br />

per scaldarsi E la Germania vanta i primi alberi<br />

addobbati con mele e noci già nel Medioevo come<br />

auspicio di rinascita ricca di prodotti della terra.<br />

Un fungo allucinogeno è stato<br />

scoperto nei giardini di Buckingham<br />

3Palace della Regina, notato dall'esperto<br />

di giardinaggio Alan Titchmarsh. Lo riporta tutta<br />

la stampa britannica. Il presentatore televisivo<br />

si è accordo dell'insolita presenza mentre stava<br />

realizzando un documentario per Itv dal titolo<br />

The Queen`s Garden. Titchmarsh si è imbattuto<br />

nel fungo velenoso rosso e giallo - una Amanita<br />

muscaria - durante una visita del parco di 40 acri<br />

con l'esperto di ecologia Mick Crawley. Titchmarsh,<br />

65 anni, ha chiesto nel programma di Itv trasmesso<br />

il giorno di Natale: "E' commestibile". Il professor<br />

Crawley gli ha risposto: "Dipende da che cosa<br />

intendi dire. Viene mangiato in alcune culture per<br />

i suoi effetti allucinogeni. Ma le persone che lo<br />

ingeriscono si sentono molto male". La curiosità<br />

mediatica scatenata dall'inaspettata scoperta ha<br />

indotto Buckingham Palace a una precisazione.<br />

"Per fugare ogni dubbio", ha detto un portavoce,<br />

"i funghi del giardino non sono usati nelle cucine<br />

del palazzo".<br />

4<br />

Se l’inverno preoccupa voi maschietti,<br />

fonte Daily Mirror, e vorreste tenere più<br />

al caldo il vostro coso (avete capito bene,<br />

ahahah!) la soluzione arriva dalla Croazia. La<br />

signora Radmilla Kus infatti ha recuperato un'antica<br />

tradizione 'befanica' croata, creando degli<br />

“scaldapeni” in lana. Nel passato, come venivano<br />

indossati i guanti e i calzini, gli abitanti della<br />

zona indossavano anche gli scaldapeni (chiamati<br />

“Nakurnjak”), specie chi andava a lavorare nei<br />

boschi o faceva lunghi viaggi a cavallo. Le mogli<br />

confezionavano personalmente gli scaldapeni,<br />

che tenendo caldi i genitali dell’uomo avrebbero<br />

dovuto proteggerne la fertilità.<br />

BUON ANNO NUOVO a tutti, arrivederci qua<br />

nel prossimo mesello, a risentirci su m2o.<br />

Strapasseratevi bene!

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