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VIVIROMA Magazine

Bella Fratè… Questo editoriale dà il via al nuovo anno 2015 e al nostro 27° anno di pubblicazioni: nel giugno 1989 quando stampai il numero ZERO molti non avrebbero scommesso una lira sul fatto che avremmo potuto continuare in modo così regolare, ma io ero e sono un convinto estimatore di me stesso e sapevo che ci sarei riuscito per il semplice fatto che credo nel detto che dice: “volere è potere” e, comunque, nella peggiore delle ipotesi anche se non si dovesse riuscire a perseguire il proprio obiettivo occorre provarci senza risparmiarsi per non incorrere, poi, nel rischio del “rimpianto”.

Bella Fratè… Questo editoriale dà il via al nuovo anno
2015 e al nostro 27° anno di pubblicazioni: nel giugno
1989 quando stampai il numero ZERO molti non
avrebbero scommesso una lira sul fatto che avremmo potuto
continuare in modo così regolare, ma io ero e sono un convinto
estimatore di me stesso e sapevo che ci sarei riuscito per il semplice
fatto che credo nel detto che dice: “volere è potere” e, comunque,
nella peggiore delle ipotesi anche se non si dovesse riuscire a perseguire
il proprio obiettivo occorre provarci senza risparmiarsi per non
incorrere, poi, nel rischio del “rimpianto”.

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Viviroma <strong>Magazine</strong>_ 56<br />

www.viviroma.tv<br />

Escher, "Belvedere", 1958<br />

// a cura di LALLA PALMA //<br />

vrmag<br />

INVITO<br />

ALLA<br />

CULTURA<br />

UNO SGUARDO<br />

sul mondo<br />

dell'arte<br />

chiostro del bramante<br />

quando n dal 20 settembre 2014<br />

al 22 febbraio 2015<br />

orari n Tutti i giorni dalle 10.00<br />

alle 20.00 - Sabato e domenica dalle<br />

10.00 alle 21.00<br />

(la biglietteria chiude un’ora prima)<br />

dove n Via Arco della Pace, 5 - Roma<br />

info n tel. 06 916 508 451<br />

web n www.chiostrodelbramante.it<br />

«... L’itinerario della mostra<br />

allarga la visuale su tutta la<br />

cultura artistica art noveau<br />

che Escher aveva assorbito da<br />

Jessurum de Mesquita.... »<br />

escher<br />

chiostro del bramante<br />

20 settembre 2014 > 22 febbraio 2015<br />

Siamo alla mostra di Escher al Chiostro del Bramante. Il percorso della mostra segue lo<br />

sguardo di Escher, che ha preso le mosse dall’osservazione diretta e puntuale della natura dal<br />

fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. L’itinerario della mostra allarga la visuale su<br />

tutta la cultura artistica art noveau che Escher aveva assorbito da Jessurum de Mesquita.<br />

“Castrovalva, Abruzzi” (1930) La tipografia è un luogo visitato da Escher. Le felci sono piante<br />

fiorite e con esse si ha interesse per la natura, monte, collina, valle e piano. Fa un viaggio con un<br />

incidente, fu accusato di un attentato al re d’Italia Umberto primo.<br />

“Emblema XVII, Stadera” (1931). Incisione con bilancia da mercato per la frutta. Opera per un<br />

libretto di 24 incisioni. Vi è un motto che descrive la scena. Sul giudizio equilibrato si basa la<br />

pace nel mondo.<br />

“Mano con sfera riflettente” (1935). Sulla mano la sfera riflettente. L’ambiente è ampio e viene<br />

rappresentato in un piccolo disco. L’ego è il centro del suo mondo. Gioca su ambiguità, la mano<br />

che tiene la sfera. Il mondo è l’occhio dell’artista e la sfera permette di entrare nell’immagine.<br />

“Monreale (Sicilia), Chiostro” (1933).E’ attratto da luoghi sperduti e isolati della Sicilia. Viaggia<br />

ai piedi delle chiese coglie la linearità. Qui il duomo famoso per l’illustrazione musiva.<br />

“Divisione regolare del piano I” (1957). Nome dell’album su tema di suddividere il piano in<br />

modo periodico. Le forme stilizzate si ripetono all’infinito. Gli ornamenti sono geometrici.<br />

“Acqua “ (1956) “Fuoco” (1955). Collezionisti amici commissionano biglietti di auguri. Per il fuoco<br />

la figura è in giallo e arancio. Evoluzione dell’uomo. Il ciclo si chiude con l’acqua associata ai pesci.<br />

“Cielo e acqua I” (1938). In un rombo ideale vi sono quattro anatre e quattro pesci su linee e<br />

orizzonte. Ricava la metamorfosi della forma.<br />

“Extase” (1922) di Samule Jessurun de Mesquita. Mentore e amico e maestro di Escher.<br />

Sperimenta tecniche di autoritratti. Donna nuda e due maschere liberty.<br />

“Espansione di primavera” (circa 1928) di Giacomo Balla. Si fa raffronto fra Escher e i futuristi. Balla<br />

rielabora i motivi floreali in linguaggio futurista. Rappresenta la natura in tutte le possibilità emotive.<br />

Escher, "Relatività", 1953

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