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Documento 15 maggio 2011_12 5 E - liceo della rovere

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INDICE<br />

1.Profilo dell’indirizzo pag. 2<br />

2.Composizione consiglio di classe pag. 4<br />

3.Variazione del Consiglio di Classe pag. 5<br />

4.Profilo <strong>della</strong> classe pag. 6<br />

5.Situazione didattico disciplinare pag. 7<br />

6.Contratto formativo pag. 8<br />

7. Attività formative pluridisciplinari pag. 10<br />

8.Mezzi didattici e spazi<br />

pag.11<br />

9.Obiettivi trasversali e strategie del Consiglio di Classe pag. 11<br />

10. Criteri e strumenti <strong>della</strong> misurazione e <strong>della</strong> valutazione pag. <strong>12</strong><br />

11. Simulazione delle prove d’esame e Commissari d’esame pag. 13<br />

<strong>12</strong>. Attività disciplinari pag. 14<br />

13. Italiano pag. 14<br />

14. Inglese pag. 22<br />

<strong>15</strong>. Chimica e biologia pag. 24<br />

16. Diritto Economia pag. 30<br />

17.Filosofia pag. 33<br />

18. Matematica pag. 36<br />

19. Educazione fisica pag. 39<br />

20.Storia pag. 40<br />

21.Francese pag. 42<br />

22.Scienze Sociali pag. 45<br />

23.Religione pag. 49<br />

1


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ESAME DI STATO <strong>2011</strong> / 20<strong>12</strong><br />

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

PREMESSA<br />

Il Consiglio <strong>della</strong> classe 5 a sezione E<br />

- Sulla base <strong>della</strong> programmazione didattico-educativa annuale;<br />

- in attuazione degli obiettivi culturali e formativi specifici dell’indirizzo delle scienze sociali;<br />

- nell’ambito delle finalità generali contenute nel Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), elaborato<br />

dal Collegio dei Docenti;<br />

- in esecuzione delle disposizioni contenute nella normativa vigente sugli Esami di Stato;<br />

elabora<br />

all’unanimità il presente documento destinato alla Commissione di Esame.<br />

Redatto a conclusione dell’anno scolastico in corso e del quinquennio liceale, esso presenta obiettivi e<br />

contenuti disciplinari, metodi e mezzi, spazi e tempi del percorso formativo, criteri e strumenti di<br />

valutazione adottati dal Consiglio di classe ed ogni altro elemento significativo ai fini dello svolgimento<br />

degli esami.<br />

1. PROFILO DELL’INDIRIZZO: LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI<br />

Il corso di scienze sociali si propone come obiettivo la formazione di un individuo autonomo e<br />

responsabile, in possesso di solide basi culturali sia nel settore umanistico che in quello scientifico,<br />

che gli consentiranno di seguire con profitto tutti i corsi universitari o di inserirsi con duttilità nel<br />

mondo del lavoro.<br />

Questo corso, nelle sue varie curvature , intende sviluppare la capacità di osservare e analizzare con<br />

mentalità scientifica il mondo reale, individuandone le leggi fondamentali e utilizzando i linguaggi<br />

specifici.<br />

Il corso riserva adeguata attenzione ai contenuti delle discipline umanistiche (italiano, storia,<br />

filosofia, inglese, francese, diritto), nella consapevolezza dell’importanza di tale tradizione,<br />

costantemente analizzata con rigorosa metodologia critica, curando nel contempo le capacità di<br />

relazione e comunicazione.<br />

Obiettivo importante è pertanto sviluppare negli studenti una adeguata sensibilità nell’integrare le<br />

discipline scientifiche con il sapere umanistico. A tal fine l’indirizzo mette in primo piano in tutti<br />

gli ambiti disciplinari il metodo scientifico, inteso come il prodotto storico più rilevante <strong>della</strong><br />

cultura occidentale, indagando criticamente le radici storiche <strong>della</strong> scienza contemporanea, il suo<br />

sviluppo nel corso del tempo, senza trascurare le problematiche etiche che tale processo oggi<br />

implica.<br />

2


L’opzione sanitaria delle scienze sociali è un indirizzo a carattere biologico/sanitario che unisce la<br />

componente educativo/culturale allo sviluppo di una formazione specifica. Le discipline scientifiche<br />

(Fisica, Chimica, Biologia) sono state sviluppate anche con l’ausilio di attività laboratoriali, la<br />

programmazione dei contenuti ha tenuto nella dovuta considerazione gli argomenti dei test di<br />

accesso alle facoltà medico-sanitarie; il curricolo è stato potenziato di 2 ore alla settimana per le<br />

Scienze in tutti i 5 anni scolastici, il che ha consentito (a differenza dell’impianto di base del Liceo<br />

delle scienze sociali) l’introduzione e l’approfondimento <strong>della</strong> Chimica.<br />

L’insegnamento <strong>della</strong> Fisica si è reso possibile potenziando il curricolo di Matematica e Fisica con<br />

l’aggiunta di 1 ora settimanale in terza e quarta.<br />

L’opzione sanitaria dovrebbe offrire agli studenti ,al termine del quinquennio, una solida cultura di<br />

base che consenta un’idonea preparazione a tutte le facoltà universitarie,in particolare ai corsi di<br />

laurea con sbocchi professionali nell’ambito sanitario/ospedaliero.<br />

L’attenzione che il nostro <strong>liceo</strong> pone circa l’approccio che deve essere messo in atto per la<br />

componente sanitaria,riveste un carattere di priorità in ambito di alternanza scuola-lavoro<br />

Il significato dello stage per questo indirizzo può essere sintetizzato in alcuni punti esplicativi:<br />

1) conoscenza del mondo del lavoro e attenzione alle dinamiche organizzativo/istituzionali;<br />

2) attenzione alle relazioni che intercorrono nell’organizzazione sanitaria in merito alle conoscenze<br />

e capacità che devono essere messe in atto;<br />

3) conoscenza diretta delle relazioni che caratterizzano il rapporto paziente malato;<br />

4) attivazione di percorsi che mirino a dare una serie di input e/o dati e conoscenze in merito alle<br />

discipline sanitarie;<br />

5) approccio al mondo complesso dell’istituzione sanitaria al fine di conoscerne le dinamiche<br />

interne.<br />

In particolare per questa classe lo stage è stato organizzato in tre fasi:<br />

A.S. 2009/2010: Progetto: “Dal curare al prendersi cura” presso il reparto di Pediatria<br />

dell’Ospedale S. Paolo di Savona<br />

Tutor Prof.ssa Patrizia Maiullari<br />

Obiettivi specifici:<br />

- conoscere direttamente l’ambiente ospedaliero in cui è accolto il bambino malato con la sua<br />

famiglia<br />

- riflettere in particolare sull’importanza <strong>della</strong> relazione umana e comunicativa per<br />

un’effettiva “alleanza terapeutica” di tutti i soggetti coinvolti<br />

- conoscere e riflettere sugli interventi predisposti da parte del Servizio educativo operante<br />

all’interno del Reparto, in collaborazione con Volontari, Operatori A.V.O., attori-clown<br />

<strong>della</strong> Fondazione Theodora e <strong>della</strong> Compagnia di Mastro Ciliegia e di tutti coloro che<br />

lavorano per favorire il benessere del bambino malato e <strong>della</strong> sua famiglia<br />

3


- attivare percorsi di osservazione, proposta e costruzione di interventi ludico-educativi<br />

concreti rivolti ai bambini<br />

-<br />

A.S. 2010/<strong>2011</strong>: SOCCORSO SICURO (in collaborazione ed attuato grazie alla Croce<br />

Rossa Italiana e professionisti del 118)<br />

Tutor Prof.ssa Laura Bragantini<br />

Obiettivi specifici:<br />

- conoscenza di nozioni mediche di base su come intervenire e comportarsi di fronte ad incidenti<br />

accorsi nella vita quotidiana<br />

- conoscenza di pratiche di primo soccorso e rianimazione<br />

A.S. <strong>2011</strong>/20<strong>12</strong> :LA SCUOLA IN OSPEDALE (collaborazione con l’ASL n°2)<br />

Tutor Prof.ssa Laura Bragantini<br />

Obiettivi specifici:<br />

- conoscenza delle istituzioni connesse alla sanità del nostro territorio<br />

- conoscenza dell’organigramma<br />

- analisi delle singole funzioni<br />

- conoscenza del bacino di utenza e diversificazione del servizio<br />

- introduzione agli aspetti chimico-biologici <strong>della</strong> professione e loro ricaduta<br />

2. Composizione del Consiglio di Classe<br />

Consiglio di Classe: 5 a Sez. E<br />

Elenco docenti<br />

RAVERA Simona Italiano<br />

VIVALDA Silvia Storia<br />

PETRAZZINI<br />

Alessandro Diritto ed Economia<br />

MAIULLARI Patrizia Scienze sociali<br />

TASSISTRO Giovanni Filosofia<br />

BRAGANTINI Laura Chimica e Biologia<br />

MACCO Cristina Matematica<br />

LORENZINI Maria Lingua francese<br />

MARCHIONNI Emanuela Lingua inglese<br />

ALTOMARE Angela Educazione fisica<br />

VINCALLI Giovanni Religione<br />

Coordinatrice di classe Prof.ssa Silvia Vivalda<br />

Segretaria del Consiglio di classe Prof.ssa Maria Lorenzini<br />

Dirigente Scolastico Prof.ssa Graziella Rosso<br />

4


3. Variazione nel consiglio di classe<br />

DISCIPLINE ANNI CLASSI<br />

CURRICOLO CORSO III° IV° V°<br />

Italiano 3°- 4° - 5°<br />

Storia 3°- 4° - 5°<br />

Diritto – Economia 3°- 4° - 5°<br />

Filosofia 3°- 4° - 5° *<br />

Scienze sociali 3°- 4° - 5°<br />

Lingua francese 3°- 4° - 5° * *<br />

Lingua inglese 3°- 4° - 5° *<br />

Matematica 3°- 4° - 5° *<br />

Biologia e Chimica 3°- 4° - 5°<br />

Educazione fisica 3°- 4° - 5° * *<br />

Religione 3°- 4° - 5°<br />

Sostegno 3°- 4° - 5°<br />

L’asterisco indica l’anno in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all’anno precedente.<br />

5


4. PROFILO DELLA CLASSE:<br />

Elenco degli alunni che hanno frequentato la classe V<br />

1 ALESIANI Davide<br />

2 BARISONE Camilla<br />

3 BARONE Concetta Jessica<br />

4 CAVIGLIA Simona<br />

5 DAMONTE Giulia<br />

6 FERRANDINO Elena<br />

7 FOLCO Ambra<br />

8 GAIBAZZI Francesco Valeriano<br />

9 GASTI Sara<br />

10 GASTI Serena<br />

11 MENDOZA GARCIA Jennifer Cristina<br />

<strong>12</strong> PASSERINI Giulia<br />

13 PELUFFO Anna<br />

14 PETTOROSSI Davide<br />

<strong>15</strong> RAPETTI Marco<br />

16 SCOTTI Rita<br />

17 SIMONE Dalila<br />

18 TARICCO Floriana<br />

19 TUVE’ Federica<br />

VARIAZIONE DEGLI STUDENTI NEL TRIENNIO<br />

Numero complessivo degli studenti candidati all’esame 19<br />

Numero di studenti regolari (per anno di nascita) 10<br />

Numero di ripetenti nel triennio 6<br />

Numero di ripetenti di quinta 4<br />

Numero di studenti provenienti da altre Scuole o altri corsi 3<br />

(nel triennio)<br />

Numero di alunni ritiratisi nel corso dell’anno 0<br />

FREQUENZA<br />

La tabella che segue precisa per fasce le percentuali delle ore di assenza calcolate sul numero ufficiale<br />

delle ore di lezione svolte nel periodo compreso fra il <strong>12</strong>/09/<strong>2011</strong> ed il 30/04/20<strong>12</strong>.<br />

1.<br />

2.<br />

Sotto il 9%<br />

Dal 9,1%<br />

al 17%<br />

otto<br />

otto<br />

3.<br />

Dal 17,1 al<br />

24 % tre<br />

6


5. SITUAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE DELLA CLASSE<br />

Frequenza Interesse Impegno Capacità/<br />

Competenze<br />

Regolare per<br />

una parte,<br />

saltuaria per<br />

alcuni.<br />

Da discreto a<br />

buono a<br />

seconda<br />

delle<br />

discipline e<br />

degli<br />

argomenti<br />

trattati<br />

Da regolare a<br />

ottimo a<br />

seconda delle<br />

discipline e<br />

dei singoli<br />

allievi.<br />

Da sufficienti<br />

a ottime, in<br />

relazione ai<br />

singoli allievi.<br />

Partecipazione<br />

al dialogo<br />

educativo<br />

Mediamente da<br />

regolare a buona.<br />

Ottima per talune<br />

discipline.<br />

Risultati<br />

conseguiti<br />

Da<br />

globalmente<br />

sufficienti a<br />

ottimi a<br />

seconda delle<br />

discipline.<br />

Indicatori: saltuario, sufficiente, discreto, regolare, buono, ottimo<br />

Profilo <strong>della</strong> classe<br />

La classe 5E, composta da <strong>15</strong> femmine e da 4 maschi è il risultato <strong>della</strong> selezione avvenuta nel<br />

quinquennio. La situazione di partenza <strong>della</strong> classe risultava nel complesso soddisfacente, pur nella<br />

necessità , per qualche elemento, di consolidare e potenziare le competenze e il metodo di studio.<br />

L’interesse e la partecipazione, che nei trascorsi anni scolastici apparivano alterni e non omogenei ,<br />

sono sensibilmente migliorati ed hanno raggiunto un buon livello, anche se non nella stessa misura<br />

per tutte le discipline; lo studio domestico è apparso tendenzialmente più costante, si sottolinea<br />

l’impegno dimostrato durante lo stage ospedaliero.<br />

Nella classe è venuto ad evidenziarsi un gruppo di allievi dotato di ottime capacità<br />

intellettive, particolarmente attenti e diligenti, che si fanno apprezzare per l’impegno e il<br />

comportamento maturo e consapevole. Altri alunni si sono distinti per senso di partecipazione attiva<br />

alla vita scolastica ed hanno conseguito, attraverso il potenziamento dell’attenzione, delle capacità<br />

di osservazione, di analisi e di sintesi, un grado di sviluppo apprezzabile sia dal punto di vista<br />

culturale che formale.<br />

Nel complesso la classe, in relazione alla situazione di ingresso, ha conseguito un livello di<br />

preparazione e di formazione adeguato.<br />

I rapporti interni al gruppo classe sono sereni ed improntati alla civile convivenza, anche il rapporto<br />

docenti/alunni, ha raggiunto un buon equilibrio, fondato sul reciproco ascolto e rispetto.<br />

I lavori presentati in sede d’esame sono frutto dell’impegno individuale degli allievi, e solo in parte<br />

sono stati seguiti dagli insegnanti.<br />

7


6. CONTRATTO FORMATIVO<br />

LICEO STATALE “GIULIANO DELLA ROVERE” SAVONA a. s. <strong>2011</strong>-20<strong>12</strong><br />

Gli insegnanti e gli allievi <strong>della</strong> classe 5E del <strong>liceo</strong> delle Scienze Sociali opzione Sanitario<br />

sottoscrivono il seguente Contratto formativo<br />

La scuola si prefigge di:<br />

- Rispondere alle nuove esigenze di formazione poste dallo sviluppo culturale, sociale ed<br />

economico<br />

- Orientare gli studenti per valorizzare le specifiche inclinazioni e attitudini<br />

- Creare un ambiente di lavoro in cui abbiano rilevanza i valori <strong>della</strong> socialità, <strong>della</strong> legalità, <strong>della</strong><br />

cittadinanza e <strong>della</strong> responsabilità.<br />

- Realizzare il successo scolastico mediante il ricorso a metodologie e strumenti adeguati al contesto<br />

<strong>della</strong> classe, quali percorsi individualizzati, attività di recupero e di potenziamento<br />

I docenti s’impegnano a:<br />

- Discutere e condividere con la classe il percorso di lavoro.<br />

- Illustrare le modalità di verifica e di valutazione.<br />

- Correggere tempestivamente le verifiche.<br />

- Rendere nota la valutazione all’interessato registrandola anche sull’apposito libretto .<br />

- Offrire possibilità di recupero e potenziamento.<br />

- Far acquisire efficaci tecniche di studio.<br />

- Aiutare gli studenti a conoscere le proprie risorse e i propri limiti.<br />

- Ascoltare gli alunni in difficoltà, offrendo percorsi il più possibile individualizzati.<br />

- Programmare le attività in modo che gli studenti siano impegnati nella stessa mattinata in una<br />

sola verifica scritta, salvo casi particolari da concordare tra le componenti alunni e docenti.<br />

- Trascrivere sul registro di classe compiti e verifiche.<br />

- Non affrontare nuovi argomenti in caso d’assenze superiori alla metà degli iscritti.<br />

Gli allievi s’impegnano a:<br />

- Conoscere e condividere gli obiettivi da raggiungere.<br />

- Fare proposte relative al percorso didattico.<br />

- Dimostrare attenzione e partecipazione durante le attività didattiche.<br />

- Rispettare il regolamento d’Istituto.<br />

- Mantenere un comportamento disciplinato e corretto.<br />

- Rispettare le persone e le cose.<br />

- Frequentare i corsi di recupero e le attività di potenziamento.<br />

- Evitare i ritardi alla prima ora di lezione<br />

- Utilizzare in modo proficuo l’assemblea di classe, dandosi un regolamento per la discussione,<br />

individuando i problemi del gruppo e redigendo un verbale da consegnare al coordinatore di<br />

classe.<br />

In particolare dal regolamento d’Istituto:<br />

OBBLIGHI<br />

- Frequentare regolarmente le lezioni<br />

- Essere puntuali<br />

- Giustificare le assenze tempestivamente<br />

- Fare i compiti<br />

- Portare il materiale scolastico<br />

- Partecipare alle attività pomeridiane programmate<br />

- Rispettare le scadenze imposte dalle circolari scolastiche<br />

- Rispettare gli orari di ricevimento <strong>della</strong> segreteria<br />

8


DIVIETI<br />

- Danneggiare il materiale e le attrezzature scolastiche<br />

- Uscire dall’aula senza autorizzazione<br />

- Uscire dalla classe durante i cambi dell’ora<br />

- Mangiare in classe al di fuori dell’intervallo<br />

- Fumare a scuola<br />

- Usare il cellulare.<br />

I genitori s’impegnano a:<br />

- Controllare la frequenza alle lezioni<br />

- Giustificare le assenze e i ritardi con sollecitudine tramite l’apposito libretto<br />

- Controllare il libretto dei voti<br />

- Partecipare assiduamente ai colloqui con gli insegnanti<br />

- Stimolare autonomia e senso di responsabilità nello studio.<br />

9


7. ATTIVITÀ FORMATIVE PLURIDISCIPLINARI<br />

Al fine di qualificare ancor più il sistema insegnamento-approfondimento delle conoscenze,<br />

sono stati offerti agli studenti progetti formativi trasversali e attività extracurriculari, che<br />

hanno fornito ulteriori strumenti e occasioni di impegno e di riflessione. Queste attività,<br />

deliberate dal Consiglio di classe e dal Collegio dei Docenti, hanno ulteriormente potenziato<br />

la formazione degli allievi, supportandone, tra l’altro, le capacità di orientamento motivato e<br />

consapevole agli studi universitari.<br />

INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE<br />

Tra le varie opportunità dell’offerta formativa del Liceo, la classe ha usufruito delle seguenti:<br />

<br />

Attività di orientamento universitario (Visita ad alcune Facoltà,visita del Campus universitario<br />

di Savona, classe IV).<br />

Visita al Salone di Genova per l'orientamento post diploma (classe V)<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Visite d’istruzione (ABOCA di San Sepolcro e Firenze classe III, Mostra per i <strong>15</strong>0 anni<br />

dell’Unità d’Italia a Torino e Madrid classe V) .<br />

Spettacoli teatrali (Programma teatrale per le scuole superiori classi III-IV-V).<br />

Progetto "Savona nel cuore dell'Africa" (classe III)<br />

Progetto la letteratura per la scienza “Premio Galileo Galilei” (classe IV)<br />

Progetto AVO (classe V, sette allievi partecipanti)<br />

Conferenza sui temi dell’energia nucleare (classe IV).<br />

Conferenza sulla sicurezza sul lavoro (classe IV).<br />

Conferenza "Ciak si dona" a cura dell'AVIS (classe IV).<br />

Conferenza dell’Associazione Libera (classe V)<br />

<br />

Conferenza di storia “la marcia su Roma” (classe V).<br />

Conferenza con il personale medico e amministrativo <strong>della</strong> RSA "Vada Sabatia" (classe V)<br />

10


8.MEZZI DIDATTICI E SPAZI<br />

Fonte principale e punto di riferimento costante nello studio di tutte le discipline sono stati i libri di<br />

testo, ma è apparso decisamente importante favorire l’approfondimento delle conoscenze attraverso<br />

la consultazione di altre fonti, purché rispondenti all’organizzazione dei contenuti e all’efficacia<br />

<strong>della</strong> trattazione. Inoltre si è fatto ricorso a sussidi multimediali e ad ulteriore materiale<br />

bibliografico per integrare la conoscenza dei nuclei tematici di <strong>maggio</strong>re interesse o per rispondere<br />

alla curiosità degli allievi più motivati.<br />

Il lavoro è stato svolto prevalentemente in aula. I docenti delle discipline scientifiche hanno anche<br />

operato nei laboratori informatico e scientifico.<br />

Interventi didattici integrativi<br />

Gli interventi didattici integrativi si sono articolati come segue:<br />

- in classe durante il normale svolgimento delle lezioni per gli allievi con lievi difficoltà<br />

- attività guidate dall’insegnante e svolte autonomamente a casa per quegli allievi<br />

con non gravi lacune pregresse;<br />

- attività di recupero pomeridiane per colmare lacune anche pregresse.<br />

9. OBIETTIVI TRASVERSALI E STRATEGIE DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

Obiettivi comportamentali<br />

• Motivazione seria allo studio<br />

• Partecipazione attiva alla vita scolastica<br />

• Capacità di progettazione e realizzazione sul<br />

piano operativo<br />

• Disponibilità alla collaborazione con i<br />

compagni<br />

• Rispetto delle norme del Regolamento d’Istituto<br />

• Puntualità, precisione, disinvoltura nei rapporti<br />

interpersonali.<br />

Strategie<br />

• Didattica flessibile e volta a sollecitare gli studenti<br />

ad operare scelte consapevoli, responsabili ed<br />

autonome.<br />

• Progettazione di percorsi formativi mirati a<br />

stimolare la ricerca e l’operatività.<br />

Obiettivi cognitivi<br />

• Capacità critiche<br />

• Capacità di analisi ed interpretazione dei testi<br />

• Capacità di connessioni logiche ed<br />

argomentative<br />

• Capacità di utilizzare i linguaggi specifici<br />

• Capacità di operare collegamenti interdisciplinari<br />

• Capacità di rielaborazione e di sintesi<br />

Strategie<br />

• Problem–solving: valorizzazione <strong>della</strong> discussione<br />

e dell’argomentazione attraverso domande di tipo<br />

problematico volte ad incoraggiare la riflessione<br />

e il ragionamento.<br />

• Lezioni frontali, lezioni partecipate, lezionilaboratorio,<br />

lavori di ricerca.<br />

• Attività di riflessione ed esegesi testuali<br />

• Costruzione di percorsi pluridisciplinare<br />

• Invito e guida all’approfondimento critico dei<br />

contenuti curriculari ed extracurriculari<br />

11


10. CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE<br />

Le verifiche scritte sono state organizzate in maniera diversa a seconda delle<br />

discipline, utilizzando prevalentemente la scala di valutazione in decimali. Le<br />

prove scritte sono state articolate in forma più o meno strutturata, alcune simili alle prove d’esame.<br />

All’orale si state oggetto di valutazione sia le interrogazioni che le micro verifiche;sono state tenute<br />

in considerazione ai fini <strong>della</strong> valutazione anche le prove espositive di lavori di ricerca, individuali<br />

o di gruppo, è si è altresì valutata la capacità di intervenire in maniera pertinente e logica in merito<br />

agli argomenti oggetto di discussione.<br />

Punteggio<br />

in decimi<br />

Giudizio<br />

sintetico<br />

Obiettivi realizzati in termini di<br />

conoscenza – competenza - capacità<br />

1 Insufficienza<br />

gravissima<br />

2 Insufficienza<br />

gravissima<br />

3 Insufficienza<br />

grave<br />

Mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi<br />

Completo disinteresse per i percorsi formativi<br />

Assenza di conoscenze e competenze<br />

Scarsa disponibilità all’ascolto<br />

Incapacità di relazionare anche su contenuti di tipo elementare<br />

Conoscenze gravemente lacunose<br />

Gravi incongruenze concettuali<br />

Linguaggio specifico carente<br />

4 Insufficienza Conoscenze lacunose dei contenuti fondamentali<br />

Disordine e confusione concettuali<br />

Difficoltà Espositive<br />

5 Mediocre Conoscenze incomplete e frammentarie o soltanto nozionistiche<br />

Comprensione parziale delle strutture fondamentali<br />

Controllo incerto delle forme linguistiche<br />

6 Sufficiente Conoscenza dei dati fondamentali<br />

Comprensione globale dei contenuti di base<br />

Lessico essenziale<br />

7 Discreto Conoscenze precise ed abbastanza documentate<br />

Competenze analitiche lineari<br />

Linguaggio corretto e generalmente elaborato<br />

8 Buono Conoscenze solide ed approfondite<br />

Capacità di connessione logica<br />

Proprietà ed efficacia espositiva<br />

9 Ottimo Conoscenze organiche e complete<br />

Disinvolte capacità logico - argomentative<br />

Padronanza dei mezzi espressivi<br />

10 Eccellente Pienamente raggiunti tutti gli obiettivi<br />

Livello di apprendimento altamente significativo<br />

<strong>12</strong>


11. SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME<br />

Simulazione <strong>della</strong> prima prova.<br />

È stata effettuata una simulazione di prima prova in data 20 febbraio 20<strong>12</strong>.<br />

Il testo <strong>della</strong> prova e le griglie di valutazione utilizzate sono inserite negli allegati del documento,<br />

tempo di svolgimento <strong>della</strong> prova 6 ore.<br />

Simulazione <strong>della</strong> seconda prova.<br />

È stata realizzata una simulazione di seconda prova in data 2 marzo 20<strong>12</strong>.<br />

Il testo <strong>della</strong> prova e le griglie di valutazione utilizzate sono inserite negli allegati del documento,<br />

tempo di svolgimento <strong>della</strong> prova 6 ore.<br />

Simulazione <strong>della</strong> terza prova<br />

E’ stata effettuata in data 13 marzo 20<strong>12</strong> una simulazione <strong>della</strong> terza prova d’esame così<br />

strutturata:<br />

MATERIE : Matematica, Lingua e civiltà francese, Biologia,Diritto;<br />

tipologia B+C tempo massimo di svolgimento <strong>della</strong> prova 2 ore.<br />

Il testo <strong>della</strong> prova è inserito negli allegati del documento.<br />

La seconda simulazione è stata attuata in data 17 aprile così articolata:<br />

MATERIE : Storia, Chimica, Filosofia, Lingua e civiltà inglese.<br />

tipologia B+C tempo massimo di svolgimento <strong>della</strong> prova 2 ore<br />

Il testo <strong>della</strong> prova è inserito negli allegati del documento.<br />

In allegato è riportata la griglia di valutazione utilizzata.<br />

Docente<br />

COMMISSARI D’ESAME INTERNI<br />

Materia__________________<br />

Prof. ssa Laura Bragantini Biologia e Chimica<br />

Prof. ssa Patrizia Maiullari Scienze sociali<br />

Prof. Alessandro Petrazzini Diritto<br />

13


<strong>12</strong>. ATTIVITA' DISCIPLINARI<br />

ITALIANO<br />

Prof.ssa Simona Ravera<br />

Ore di lezione effettuate:<br />

Primo quadrimestre: 48 ore<br />

Secondo quadrimestre: 61 ore (presunte fino al 6 giugno)<br />

TESTO IN ADOZIONE : G.Baldi, S.Giusso, M.Razetti, G.Zaccaria “La letteratura”,<br />

vol. 4 (il Romanticismo), vol. 5 (la Scapigliatura, il Verismo, il Decadentismo), vol. 6<br />

(il primo Novecento e il periodo tra le due guerre), vol. 7 (dal dopoguerra ai nostri giorni),<br />

ed. Paravia<br />

OBIETTIVI:<br />

Pur con le dovute differenze, determinate dalla disomogeneità degli alunni sia in termini di impegno<br />

e partecipazione al dialogo didattico, sia di attitudini e di capacità individuali, in relazione alla<br />

programmazione curricolare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:<br />

CONOSCENZE: dei principali contenuti del programma svolto (autori, testi esemplari e contenuti<br />

storico-culturali); dei principali generi letterari, stili, strutture retoriche dei testi studiati.<br />

COMPETENZE: linguistica per quanto concerne la contestualizzazione dei testi e l’indagine dello<br />

spessore storico-culturale dei principali fatti letterari.<br />

CAPACITA’: di analisi dei testi scritti (narrativa, poesia, saggi); di sintesi degli oggetti dell’analisi;<br />

di espressione corretta e coerente; di confronto tra testi e autori oggetto dello studio; di elaborazione<br />

di essenziali collegamenti tra le diverse discipline; di rielaborazione sulla base di stimoli e letture.<br />

RISULTATI RAGGIUNTI<br />

La classe possiede i contenuti del lavoro svolto in modo non del tutto omogeneo, con differenze<br />

in rapporto alla costanza dell’impegno e alla preparazione pregressa.<br />

Un gruppo di alunni, dotati di buone capacità e motivazione, ha raggiunto risultati buoni, avendo<br />

conseguito una esauriente conoscenza critica dei fenomeni letterari, per il cui apprendimento ha<br />

fatto ricorso, oltre che ai normali strumenti didattici, anche a letture ed approfondimenti<br />

personali. Un ulteriore gruppo, che potremmo definire intermedio, il quale, pur non raggiungendo<br />

risultati esaltanti, ha comunque ottenuto una preparazione discreta in ogni aspetto <strong>della</strong> disciplina.<br />

Rimane infine un esiguo numero di alunni che, per poca determinazione e serietà nello studio,<br />

nonché forse per poco interesse o diverse attitudini, ha raggiunto risultati appena accettabili di<br />

stretta sufficienza.<br />

VERIFICHE E VALUTAZIONE<br />

Le verifiche hanno tenuto conto degli obiettivi e dei contenuti svolti e sono state diversificate nel<br />

corso dell’anno sulla base delle diverse tipologie previste dagli Esami di Stato. Hanno costituito<br />

oggetto di valutazione colloqui individuali, mappe concettuali, analisi testuali, saggi brevi, articoli,<br />

relazioni, recensioni, trattazioni sintetiche, questionari.<br />

La valutazione è stata espressa con voto numerico <strong>della</strong> scala decimale (3-10).<br />

14


Per le prove orali sono stati adottati i seguenti criteri:<br />

- conoscenza dell’argomento<br />

- capacità di elaborare percorsi pertinenti cogliendo i nessi tematici e operando opportuni<br />

collegamenti<br />

- capacità di commentare e analizzare un testo cogliendone i rapporti col contesto storico –<br />

culturale<br />

- coerenza espositiva e uso del lessico<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

Nel vasto panorama <strong>della</strong> letteratura italiana, in particolare dell’Ottocento e del Novecento, sono<br />

state operate scelte al fine di creare un percorso il più possibile significativo di conoscenza,<br />

comprensione e analisi dei <strong>maggio</strong>ri Autori e dei principali movimenti letterari che hanno<br />

contribuito a formare la cultura letteraria moderna.<br />

L’obiettivo finale è stato principalmente quello di stimolare l’interesse e la curiosità per la<br />

letteratura, quale riflesso <strong>della</strong> nostra storia, intesa come comunione di ideali, valori,<br />

mentalità, slanci, realizzazioni e sofferenze, senza dimenticare il rispetto, l’attenzione,<br />

l’accettazione e la valorizzazione delle altre culture.<br />

In ragione delle risonanze novecentesche <strong>della</strong> sua opera e, insieme, <strong>della</strong> complessità<br />

<strong>della</strong> sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi è stato studiato<br />

all’inizio dell’ultimo anno dopo un veloce ripasso, nel primo mese di frequenza scolastica,<br />

di Foscolo e Manzoni. Il disegno storico, che è andato dall’unità d’Italia ad oggi, prevede<br />

che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi,<br />

temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con gli eventi che<br />

hanno modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro lato con i fenomeni<br />

che contrassegnano più generalmente la modernità e la postmodernità.<br />

Al centro del percorso sono stati gli autori e i testi che più hanno marcato l’innovazione<br />

profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e<br />

Novecento, segnando le strade lungo le quali sono state definite la poesia e la prosa nel<br />

corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende <strong>della</strong> lirica , meno che mai riducibili ai<br />

confini nazionali, non hanno potuto che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana<br />

<strong>della</strong> stagione simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto il<br />

Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; così<br />

come, sul versante <strong>della</strong> narrativa, la rappresentazione del “vero” in Verga e la<br />

scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti<br />

momenti non eludibili nel costituirsi <strong>della</strong> “tradizione del Novecento”. Dentro il secolo<br />

XX e fino alle soglie dell’attuale il percorso <strong>della</strong> poesia è stato effettuato analizzando le<br />

esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale. Il percorso <strong>della</strong> narrativa, dalla stagione<br />

neorealista ad oggi, comprende letture da autori significativi come Fenoglio, Calvino,<br />

P. Levi, Pavese,…).<br />

CONTENUTI (Svolti lo scorso A.s. e ripassati ad inizio anno)<br />

L’età del NEOCLASSICISMO<br />

UGO FOSCOLO : la vita, il pensiero e le opere.<br />

Ultime lettere di Jacopo Ortis ( brani scelti proposti dall’antologia )<br />

Sonetti : Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni.<br />

Dei Sepolcri<br />

L’età del ROMANTICISMO<br />

<strong>15</strong>


Le origini in Germania, Francia e Inghilterra<br />

La duplice accezione (categoria storica e movimento) del termine “Romanticismo”<br />

ALESSANDRO MANZONI : la vita, il pensiero e le opere.<br />

La concezione <strong>della</strong> storia e <strong>della</strong> letteratura: l’utile, il vero, l’interessante<br />

Gli Inni sacri: La Pentecoste<br />

Le odi civili: Il cinque Maggio<br />

Le tragedie.<br />

I promessi sposi (Lettura integrale in classe 1^ - 2^) il Romanzo storico<br />

La Provvidenza; il messaggio del romanzo<br />

Giacomo Leopardi<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA, LA FORMAZIONE CULTURALE, IL RAPPORTO CON IL NASCENTE MOVIMENTO ROMANTICO IN ITALIA E CON IL<br />

ROMANTICISMO NORDICO, LE OPERE PRINCIPALI, L’EVOLUZIONE DELLA POETICA, LA CONCEZIONE DEL COMPITO DELL’INTELLETTUALE;<br />

CONOSCERE I CONCETTI DI “VAGO” E DI “INDEFINITO”, DI PESSIMISMO “STORICO” E “COSMICO”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 4<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

IL PENSIERO<br />

LA NATURA BENIGNA<br />

IL PESSIMISMO STORICO<br />

LA NATURA MALVAGIA<br />

IL PESSIMISMO COSMICO<br />

LA POETICA DEL «VAGO E INDEFINITO»<br />

IL RAPPORTO CON IL ROMANTICISMO<br />

LE OPERE: I CANTI<br />

LE OPERETTE MORALI<br />

L’INFINITO DELL’IMMAGINAZIONE<br />

T1A LA TEORIA DEL PIACERE<br />

IL BELLO POETICO<br />

LEOPARDI, IL ROMANTICISMO ITALIANO E IL ROMANTICISMO EUROPEO<br />

M10 LE EDIZIONI DEI CANTI<br />

LE CANZONI,<br />

GLI IDILLI,<br />

T2 L’INFINITO,<br />

I “GRANDI IDILLI” DEL ’28-’30,<br />

T6 A SILVIA,<br />

T8 LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA<br />

T9 IL SABATO DEL VILLAGGIO<br />

T11 IL PASSERO SOLITARIO<br />

IL CICLO DI ASPASIA<br />

T13 A SE STESSO<br />

T14 LA GINESTRA O IL FIORE DEL DESERTO<br />

LE OPERETTE MORALI E L’«ARIDO VERO»,<br />

DIALOGO DI F. RUYSCH E LE SUE MUMMIE<br />

T<strong>15</strong> DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE<br />

Giovanni Verga<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA DI VERGA, I GENERI LETTERARI DA LUI PRATICATI E LE PRINCIPALI OPERE; IL SIGNIFICATO DEL TERMINE<br />

“VERISMO”, LA TEORIA DELL’“IMPERSONALITÀ”E QUELLA DELL’ECLISSI DELL’AUTORE, “L’ARTIFICIO DELLA REGRESSIONE”, LO “STRANIAMENTO”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 5<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

L’ADESIONE AL VERISMO<br />

LE OPERE VERISTE: LE NOVELLE<br />

POETICA E TECNICA NARRATIVA DEL VERGA VERISTA<br />

M2 IL DISCORSO INDIRETTO LIBERO<br />

T3 IMPERSONALITÀ E “REGRESSIONE”,<br />

T4 L” ECLISSE DELL’AUTORE” E LA REGRESSIONE NEL MONDO RAPPRESENTATO<br />

L’IDEOLOGIA VERGHIANA<br />

IL VERISMO DI VERGA E IL NATURALISMO ZOLIANO<br />

VITA DEI CAMPI,<br />

16


T6 ROSSO MALPELO<br />

M7 LO STRANIAMENTO<br />

Novelle rusticane<br />

LE OPERE VERISTE: I ROMANZI<br />

T14 LA ROBA<br />

IL CICLO DEI VINTI<br />

T8 I “VINTI” E LA “FIUMANA DEL PROGRESSO”<br />

M8 LOTTA PER LA VITA E “DARWINISMO SOCIALE”<br />

I MALAVOGLIA<br />

T10 I MALAVOGLIA E LA COMUNITÀ DEL VILLAGGIO: VALORI IDEALI E INTERESSE ECONOMICO<br />

T13 LA CONCLUSIONE DEL ROMANZO: L’ADDIO AL MONDO PRE-MODERNO<br />

M9 LA STRUTTURA DELL’INTRECCIO<br />

M10 IL TEMPO E LO SPAZIO NEI MALAVOGLIA<br />

MASTRO-DON GESUALDO<br />

Il Decadentismo<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE L’ORIGINE E IL SIGNIFICATO DEL TERMINE “DECADENTISMO”, LE DIVERSE ACCEZIONI E I DENOMINATORI COMUNI CHE<br />

ASSUME A SECONDA DELL’AREA GEOGRAFICA, GLI ESTREMI CRONOLOGICI, LE POETICHE DOMINANTI, I TEMI PIÙ FREQUENTI, LE OPERE E GLI<br />

ESPONENTI SIGNIFICATIVI.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

IL DECADENTISMO VOLUME 5<br />

L’ORIGINE DEL TERMINE<br />

LA POETICA<br />

L’ESTETISMO,<br />

L’OSCURITÀ DEL LINGUAGGIO E LE TECNICHE ESPRESSIVE<br />

I TEMI E I MITI<br />

DECADENZA, LUSSURIA E CRUDELTÀ<br />

LA MALATTIA E LA MORTE<br />

VITALISMO E SUPEROMISMO<br />

BAUDELAIRE, IL DECADENTE ANTE<br />

LITTERAM<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

I FIORI DEL MALE,<br />

T1 CORRISPONDENZE<br />

T2 L’ALBATRO<br />

Gabriele D’Annunzio<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA DI D’ANNUNZIO, LA SUA PARTECIPAZIONE ALLA VITA POLITICA E CULTURALE DEL TEMPO, IL SUO RAPPORTO<br />

CON IL PUBBLICO E LE LEGGI DEL MERCATO, L’EVOLUZIONE DELLA SUA POETICA, I VARI GENERI LETTERARI DA LUI PRATICATI, LE OPERE PIÙ<br />

SIGNIFICATIVE, IL SIGNIFICATO DI “ESTETISMO”, “EDONISMO”, “SUPEROMISMO” E “PANISMO”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 5<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

D’ANNUNZIO E NIETZCHE<br />

IL SUPERUOMO E L’ESTETA<br />

I ROMANZI<br />

IL PIACERE E LA CRISI DELL’ESTETISMO<br />

T1 UN RITRATTO ALLO SPECCHIO: ANDREA SPERELLI ED ELENA MUTI<br />

LE OPERE IN VERSI<br />

ALCYONE<br />

T9 LA PIOGGIA NEL PINETO<br />

T<strong>12</strong> NELLA BELLETTA<br />

T13 I PASTORI<br />

Giovanni Pascoli<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA DI PASCOLI, LA SUA POETICA E IL SIGNIFICATO DI “FANCIULLINO”, I TEMI E LE SOLUZIONI FORMALI DELLE SUE<br />

RACCOLTE POETICHE, L’IDEOLOGIA POLITICA.<br />

17


Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 5<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

LA VISIONE DEL MONDO<br />

LA CRISI DELLA MATRICE POSITIVISTICA,<br />

I SIMBOLI<br />

LA POETICA<br />

IL FANCIULLINO<br />

LA POESIA “PURA”<br />

T1 UNA POETICA DECADENTE<br />

L’IDEOLOGIA POLITICA<br />

L’ADESIONE AL SOCIALISMO<br />

DAL SOCIALISMO ALLA FEDE UMANITARIA<br />

LA MITIZZAZIONE DEL PICCOLO PROPRIETARIO RURALE<br />

IL NAZIONALISMO<br />

LA PRODUZIONE POETICA<br />

I TEMI DELLA POESIA PASCOLIANA<br />

LE RACCOLTE POETICHE:<br />

CARATTERI GENERALI,<br />

STRUTTURA E CONTENUTO<br />

Myricae<br />

T3 ARANO<br />

T4 X AGOSTO,<br />

T6 L’ASSIUOLO,<br />

Poemetti<br />

T<strong>12</strong> ITALY<br />

I Canti di Castelvecchio<br />

Movimenti di avanguardia in Italia e in Europa nel primo Novecento :il Futurismo<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE IL FUTURISMO CHE IN ITALIA ED IN EUROPA NEI PRIMI ANNI DEL NOVECENTO PROPONE UN RINNOVAMENTO NON SOLO<br />

ARTISTICO, MA ANCHE IDEOLOGICO E POLITICO.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

IL CONTESTO STORICO VOLUME 6<br />

LE COORDINATE<br />

LO SCENARIO ITALIANO<br />

LA SITUAZIONE STORICA E SOCIALE<br />

L’IDEOLOGIA<br />

IL FUTURISMO IN ITALIA<br />

IL PROGRAMMA, LE INNOVAZIONI FORMALI, I MANIFESTI, I PROTAGONISTI<br />

IL FONDATORE: FILIPPO TOMMASO MARINETTI<br />

T1 MANIFESTO DEL FUTURISMO<br />

T2 MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA<br />

T3 IL BOMBARDAMENTO<br />

Italo Svevo<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA DI SVEVO, LA SUA FORMAZIONE CULTURALE E LE SUE OPERE, IL SIGNIFICATO DI “INETTO”, “MALATTIA” ,<br />

“PSICOANALISI”, “COSCIENZA”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 6<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

LA FORMAZIONE CULTURALE<br />

I PRIMI ROMANZI<br />

UNA VITA<br />

T1 LE ALI DEL GABBIANO<br />

SENILITÀ, P. 136<br />

T3 «IL MALE AVVENIVA, NON VENIVA COMMESSO»,<br />

L’OPERA PRINCIPALE<br />

LA COSCIENZA DI ZENO<br />

Luigi Pirandello<br />

OBIETTIVI<br />

18


CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA DI PIRANDELLO, LA SUA FORMAZIONE CULTURALE, LA VISIONE DEL MONDO E L’EVOLUZIONE DELLA SUA<br />

POETICA, LA MOLTEPLICITÀ DEI GENERI DA LUI TRATTATI, LE INNOVAZIONI FORMALI E CONTENUTISTICHE DELLE SUE OPERE, IL SIGNIFICATO DI<br />

“UMORISMO”, “SENTIMENTO DEL CONTRARIO”, “VITA E FORMA”, “MASCHERA”, “TEATRO NEL TEATRO”, “QUARTA PARETE”, “FUORI DI CHIAVE”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 6<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI E LE IMMAGINI<br />

LA VISIONE DEL MONDO<br />

LA POETICA<br />

T1 UN’ARTE CHE SCOMPONE IL REALE<br />

LA PRODUZIONE POETICA E<br />

NOVELLISTICA<br />

I ROMANZI<br />

LA PRODUZIONE TEATRALE<br />

Umberto Saba<br />

T3 CIÀULA SCOPRE LA LUNA<br />

L’ULTIMO PIRANDELLO NARRATORE<br />

T10 C’È QUALCUNO CHE RIDE<br />

IL FU MATTIA PASCAL<br />

LETTURA INTEGRALE<br />

GLI ESORDI TEATRALI E IL PERIODO «GROTTESCO»<br />

IL GIUOCO DELLE PARTI<br />

T8 IL GIUOCO DELLE PARTI<br />

IL «TEATRO NEL TEATRO»,<br />

M4 PIRANDELLO E IL TEATRO: TESTO DRAMMATICO E SPETTACOLO<br />

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA DI SABA, LA FORMAZIONE LETTERARIA, LE RAGIONI DELLO PSEUDONIMO, LA POETICA, L’INCONTRO CON LA<br />

PSICOANALISI, L’OPERA POETICA E LA PRODUZIONE IN PROSA, LA STRUTTURA DEL CANZONIERE, I TEMI E LE SOLUZIONI FORMALI DELLE LIRICHE<br />

CHE NE FANNO PARTE.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 6<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

LA PRODUZIONE POETICA: IL<br />

CANZONIERE<br />

LA STRUTTURA<br />

LA POETICA<br />

T9 AMAI<br />

I TEMI PRINCIPALI<br />

LE CARATTERISTICHE FORMALI<br />

T1 A MIA MOGLIE<br />

T2 LA CAPRA<br />

T3 TRIESTE<br />

T5 MIA FIGLIA<br />

T10 ULISSE<br />

Giuseppe Ungaretti<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA E LE OPERE DI UNGARETTI, LA SUA POETICA, I TEMI E LE SOLUZIONI FORMALI DELLE SUE RACCOLTE.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 6<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

LA PRODUZIONE POETICA: L’ALLEGRIA<br />

LA FUNZIONE DELLA POESIA<br />

L’ANALOGIA E LA POESIA COME ILLUMINAZIONE<br />

GLI ASPETTI FORMALI, LE VICENDE EDITORIALI E IL TITOLO, LA STRUTTURA E I TEMI.<br />

T1 NOIA<br />

T2 IN MEMORIA<br />

T6 SAN MARTINO DEL CARSO<br />

T7 COMMIATO<br />

T10 SOLDATI<br />

Eugenio Montale<br />

OBIETTIVI<br />

19


CONOSCENZE: CONOSCERE LA VITA E LE OPERE DI MONTALE, L’EVOLUZIONE DELLA SUA POETICA, LA SUA CONCEZIONE DEL RUOLO<br />

DELL’INTELLETTUALE E IL SUO ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ, LA POETICA DEGLI OGGETTI E IL “CORRELATIVO OGGETTIVO”, IL<br />

SIGNIFICATO DELLA FORMULA “MALE DI VIVERE”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

LA VITA VOLUME 6<br />

CONOSCERE L’AUTORE ATTRAVERSO I DATI BIOGRAFICI<br />

LA PRODUZIONE POETICA: OSSI DI<br />

SEPPIA<br />

LA EDIZIONI, LA STRUTTURA E I RAPPORTI CON IL CONTESTO CULTURALE<br />

IL TITOLO E IL MOTIVO DELL’ARIDITÀ<br />

LA POETICA E LE SOLUZIONI STILISTICHE<br />

T1 I LIMONI<br />

T2 NON CHIEDERCI LA PAROLA<br />

T3 MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO<br />

T4 SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO<br />

Le occasioni<br />

La bufera e altro<br />

LA POETICA DEGLI OGGETTI<br />

LA DONNA SALVIFICA<br />

T<strong>12</strong> LA CASA DEI DOGANIERI<br />

IL CONTESTO DEL DOPOGUERRA E I TEMI<br />

T13 LA PRIMAVERA HITLERIANA<br />

Opere di narrativa italiana fra le due guerre<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE ALCUNE OPERE DI AUTORI ITALIANI E STRANIERI SCRITTE E PUBBLICATE NEL PERIODO FRA LE DUE GUERRE<br />

MONDIALI; CONOSCERE IL SIGNIFICATO DI “ESISTENZIALISMO”E DI “ASSURDO”.<br />

.<br />

Struttura<br />

IL CONTESTO STORICO, POLITICO-<br />

SOCIALE E CULTURALE<br />

1929, GLI INDIFFERENTI<br />

CONTENUTI<br />

VOLUME 6<br />

LE COORDINATE<br />

Volume 7<br />

L’AUTORE: ALBERTO MORAVIA<br />

STRUTTURA E CONTENUTO DELL’OPERA<br />

T1 «L’INDIFFERENZA» DI MICHELE, P. <strong>12</strong>5<br />

La narrativa italiana alla fine <strong>della</strong> Seconda guerra mondiale<br />

OBIETTIVI<br />

CONOSCENZE: CONOSCERE LA PRODUZIONE NARRATIVA ITALIANA DEGLI ANNI IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVI ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE<br />

NELLE SUE LINEE GENERALI E ALCUNE OPERE IN PARTICOLARE; CONOSCERE I DATI BIOGRAFICI DEGLI AUTORI CONSIDERATI; CONOSCERE IL<br />

SIGNIFICATO DI “NEOREALISMO”.<br />

Struttura<br />

CONTENUTI<br />

IL CONTESTO STORICO VOLUME 7<br />

LE COORDINATE<br />

IL CONTESTO POLITICO-SOCIALE<br />

LA “NECESSITÀ” DI RACCONTARE<br />

LA GUERRA<br />

LA REALTÀ POLITICO-SOCIALE IN ITALIA<br />

IL NEOREALISMO E LE SUE VOCI<br />

LA CASA IN COLLINA DI CESARE PAVESE<br />

LA RESISTENZA<br />

LA DEPORTAZIONE<br />

IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO DI ITALO CALVINO<br />

T «PIN SI SMARRISCE»<br />

IL PARTIGIANO JOHNNY DI BEPPE FENOGLIO<br />

T2 IL «SETTORE SBAGLIATO DELLA PARTE GIUSTA»<br />

SE QUESTO È UN UOMO DI PRIMO LEVI<br />

20


DANTE, Paradiso, lettura, analisi e commento dei seguenti canti: I,III,VI,VIII,XI,XV,XVII,XXXIII.<br />

Spettacoli teatrali:<br />

I masnadieri di F.Schiller<br />

Big Bang di L. Giagnoni ( e nel precedente A.s. <strong>della</strong> stessa autrice)<br />

Vergine Madre, Canti commenti e immagini dalla “Divina Commedia”di Dante Alighieri<br />

21


CLASSE VE<br />

10.1 Materia: INGLESE<br />

10.2 Docente: Emanuela Marchionni<br />

10.3 Libro di testo<br />

Caring for People-English for Social Services di D Bellomari, L.Valgiusti -ed Zanichelli<br />

10.4 Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico <strong>2011</strong>-20<strong>12</strong>:<br />

n. ore75 su n. ore 99 previste dal piano di studi<br />

10.5 Obiettivi conseguiti:<br />

Il programma è stato svolto contestualizzando lo studio <strong>della</strong> lingua inglese in ambito<br />

Professionale, in un’ottica interdisciplinare .<br />

Gli argomenti scelti con gli allievi sono stati analizzati e sviluppati in modo da favorire lo<br />

sviluppo delle quattro abilità di ‘listening, speaking, reading e writing’ attraverso attività di<br />

comprensione, questionari, esercizi di completamento, matching , vero.falso e l’acquisizione<br />

dei contenuti anche e soprattutto attraverso esercizi atti a rinforzare il lessico specifico.<br />

La classe ha partecipato con impegno ed interesse nel corso dell’intero a.s.,dimostrando<br />

rispetto delle consegne e dei tempi richiesti, conseguendo risultati soddisfacenti per circa un<br />

terzo degli allievi, discreti o sufficienti per quanto riguarda la parte restante.<br />

10.6 Contenuti<br />

Testo: Caring for People ed Zanichelli<br />

Module A . Childcare<br />

Le Farfalle Day Nursery- Document<br />

What will your child do at ‘Le Farfalle’<br />

Who takes care of your child at ‘Le Farfalle’<br />

Teaching with a Multicultural Perspective<br />

Childcare Options<br />

Babies’Health- Baby Ailments<br />

Childhood Infectuous Diseases<br />

Healthy Eating- Document<br />

The Food Pyramid<br />

Joy in Paediatric Wards- Document<br />

Child Development Stages<br />

Freud’s Stages of Psychosexual Development- Document<br />

Piaget’s Stages of Cognitive Development<br />

Food for Thought- Document<br />

Module B . Care for Elderly<br />

Social Centres<br />

Day Centres in Italy<br />

Care for the Elderly in the UK<br />

Ageing and Ailments<br />

Heart Disease – Document<br />

22


Alzheimer ‘s Disease – Document<br />

Parkinson’s Disease – Document<br />

Healthy Eating<br />

The Father of Psychological Development: Eric Erikson<br />

Old Age :Past and Present<br />

Module C – People with special Needs and Families at Risk<br />

Teenage Problems – Adolescence: A difficult Period of Time<br />

Being Thin: A fatal Belief<br />

Child Abuse – Document<br />

10.7 Criteri metodologici:<br />

Lezioni di tipo frontale.<br />

Per facilitare lo svolgimento dei vari argomenti e l’apprendimento da parte degli allievi dei<br />

contenuti , si è proceduto con l’analisi dei brani e dei documenti proposti, con attività di<br />

comprensione ed esercizi finalizzati all’acquisizione e all’uso del nuovo lessico.<br />

Gli allievi hanno lavorato individualmente e a coppie utilizzando il loro libro di testo per quanto<br />

riguarda le attività di rinforzo linguistico e dei contenuti .Particolare attenzione è stata posta allo<br />

‘speaking’ ed alla correttezza <strong>della</strong> pronuncia.<br />

10.8 Mezzi e strumenti di lavoro:<br />

Libro di testo in adozione.<br />

10.9 Strumenti di verifica<br />

N° 3 prove di verifica scritta nel primo quadrimestre.<br />

N° 4 prove di scritta nel secondo quadrimestre.<br />

Le prove sono state proposte secondo la tipologia <strong>della</strong> terza prova d’esame (2 domande a risposta<br />

aperta con numero limitato di righe, 4 a scelta multipla).<br />

Nel corso dell’anno scolastico sono state anche somministrate prove con questionari a risposta<br />

aperta.<br />

Prove orali in entrambi i periodi scolastici.<br />

Emanuela Marchionni<br />

23


LICEO DELLE SCIENZE UMANE “ G. DELLA ROVERE “ – SAVONA<br />

Anno Scolastico : <strong>2011</strong>/20<strong>12</strong><br />

<strong>Documento</strong> Esame di Stato classe V^E<br />

Materie : CHIMICA E BIOLOGIA-Indirizzo sanitario<br />

Docente : Prof. BRAGANTINI LAURA<br />

La classe ,che conosco dalla prima ,si può suddividere in tre fasce:<br />

a)Alunni/e dotati di buone capacità logico-deduttive, precisi nell’esposizione e che mostrano di<br />

possedere un metodo di lavoro organico ed autonomo, per cui apprendono con velocità e<br />

sicurezza.<br />

b)Altri che, pur non mancando di capacità, si applicano in modo più frammentario e superficiale, o<br />

troppo mnemonico e meccanico, presentando di conseguenza un profitto più saltuario ma comunque<br />

globalmente positivo(è la situazione più diffusa).<br />

c)Un piccolo gruppo , infine, denuncia <strong>maggio</strong>re lentezza nei ritmi d’apprendimento, unita a<br />

difficoltà di esposizione e, in alcuni casi, a mancanza di studio.<br />

.<br />

La frequenza è stata regolare(salvo poche eccezioni).<br />

Non si registrano problemi disciplinari perché tutti gli allievi hanno sempre mostrato un<br />

atteggiamento amichevole,collaborativo e rispettoso nei confronti dell’insegnante.<br />

Nell’impostare l’attività didattica sono partita, oltre che dalla realtà del gruppo classe,<br />

da un’attenta lettura dei teoritest di preparazione alle prove di selezione preliminare delle facoltà di<br />

Medicina e Chirurgia,Odontoiatria,Veterinaria,Logopedia,Fisioterapia ecc.<br />

Globalmente, la classe ha mostrato buona disponibilità nei confronti delle mie discipline;soprattutto<br />

rispetto ai nuovi argomenti trattati in Biologia gli alunni, opportunamente stimolati,hanno dato<br />

prova di crescente interesse. Gran parte <strong>della</strong> classe ha partecipato con regolarità alle lezioni e ha<br />

dato prova di continuità nell’applicazione e nello studio, ma il metodo di lavoro rimane per alcuni<br />

non abbastanza organico ed accurato, per altri ancora troppo mnemonico,superficiale e dispersivo.<br />

Di conseguenza, accanto agli elementi di spicco che presentano un’ottima acquisizione culturale dei<br />

contenuti, accompagnata da soddisfacenti capacità di rielaborazione personale, altri colgono solo in<br />

parte gli aspetti più salienti e significativi delle discipline(in modo particolare per quanto riguarda la<br />

Chimica ) ed operano con difficoltà / solo se guidati collegamenti opportuni fra gli argomenti<br />

proposti. Gli obiettivi programmati sono stati conseguiti, ma alcuni solo parzialmente: infatti la<br />

fascia più bassa <strong>della</strong> scolaresca presenta ancora un profitto non sempre soddisfacente ;inoltre la<br />

trattazione <strong>della</strong> Chimica organica è stata ridotta per limiti di tempo ed ho ritenuto opportuno<br />

svilupparla,come potenziamento,soltanto con gli alunni più continui nel rendimento.<br />

-CHIMICA:<br />

Per quanto riguarda le finalità del corso di chimica(2 ore settimanali), la programmazione di<br />

questa disciplina, prevista a partire dal triennio, ha richiesto un’attenzione particolare . La<br />

complessità del libro in adozione(“Chimica”di M.Bosia,Ed.Paravia), che richiede particolari<br />

capacità di interpretazione e di sintesi da parte degli alunni e soprattutto conoscenze di base in<br />

campo matematico e fisico, ha comportato una guida costante nella lettura, comprensione e<br />

rielaborazione dei contenuti, mediata dal confronto con altri testi e documenti scientifici;spesso ho<br />

fornito materiale integrativo, vuoi sotto forma di dispense, vuoi curando personalmente la redazione<br />

di appunti e fotocopie.<br />

24


Il lavoro svolto nel corso dell’anno ha cercato di sviluppare un percorso preferenziale, adattato in<br />

sede di C.d.C., e volto al conseguimento dei seguenti obiettivi generali:<br />

-La comprensione del Metodo Sperimentale : osservare – trarre dalle osservazioni alcune<br />

elementari conclusioni – suddividere ordinatamente in gruppi i fatti ed i fenomeni osservati –<br />

abituarsi alla verifica, sperimentale o indiretta delle ipotesi formulate.<br />

- La crescita culturale,attraverso lo studio dell’apporto che la Chimica ha<br />

dato,storicamente,all’evoluzione del sapere umano.<br />

-Lo sviluppo ed il potenziamento delle capacità logiche e linguistiche.<br />

Per il raggiungimento, almeno parziale, di tali finalità ho ritenuto indispensabili i seguenti obiettivi<br />

cognitivi specifici :<br />

-Acquisire consapevolezza che la gran parte dei fenomeni macroscopici consiste in<br />

trasformazioni chimiche ed energetiche.<br />

-Recepire che tali trasformazioni sono interpretabili facendo riferimento alla natura ed al<br />

comportamento di molecole, atomi, ioni.<br />

-Correlare denominazione e formule dei composti, riconoscendo che la combinazione degli<br />

atomi è determinata da regole di valenza.<br />

-Correlare la varietà ed il numero elevato delle sostanze organiche con le caratteristiche del<br />

carbonio.<br />

-Riconoscere che il comportamento chimico delle sostanze organiche è determinato dalla<br />

presenza di alcuni gruppi funzionali.<br />

-Descrivere le proprietà chimiche di alcuni composti organici con rilevante interesse<br />

tecnologico o biologico.<br />

Metodi, mezzi, strumenti e spazi di lavoro :Come in tutte le classi ho individuato i principali<br />

contenuti idonei al raggiungimento degli obiettivi prefissati, articolandoli poi in semplici unità<br />

didattiche, segmenti di apprendimento omogeneo.<br />

La trattazione degli argomenti cercava di stimolare nei ragazzi l’osservazione personale e le<br />

capacità riflessive ed analitiche, sollecitando domande, discussioni e dibattiti che facessero luce sui<br />

loro interessi .<br />

La lezione frontale è stata privilegiata, alternandola con letture di articoli e dati statistici,<br />

l’osservazione di plastici, lucidi, fotografie, l’utilizzo di sussidi audiovisivi, tavole schematiche e<br />

materiale di laboratorio.<br />

Strumenti di verifica:le verifiche sono state quanto più possibile frequenti (anche se non<br />

necessariamente esaustive), in modo da accertare, man mano che le U.D. venivano completate, il<br />

livello di conoscenza e di comprensione degli argomenti proposti.<br />

Il controllo del raggiungimento degli obiettivi ha utilizzato i seguenti strumenti:<br />

a)Verifiche scritte, contenenti : reazioni , quesiti del tipo vero/falso o a scelta multipla, problemi,<br />

quesiti del tipo a completamento, domande a risposta aperta, quesiti del tipo a corrispondenza,.<br />

b)Verifiche orali, sotto forma o di colloquio breve esteso a più soggetti (in modo da evitare un<br />

impiego eccessivo di tempo, la distrazione dei non interrogati, la prevedibilità dell'interrogazione, la<br />

tensione emotiva del singolo) o di interrogazioni programmate, concordate con la classe.<br />

Nella valutazione, espressa in decimi o in quindicesimi, ho considerato i seguenti punti:<br />

-Comprensione del quesito.<br />

-Conoscenza corretta e completa dei contenuti.<br />

-Capacità di collegamento.<br />

-Esposizione, con utilizzo di termini specifici.<br />

-Interesse individuale all’apprendimento<br />

25


Gli obiettivi didattici minimi sono stati i seguenti:<br />

a)conoscenza essenziale dei contenuti previsti nei diversi moduli<br />

b)capacità di sapersi orientare,con l’aiuto dell’insegnante,sulle conoscenze man mano acquisite,in<br />

modo da effettuare gli opportuni collegamenti<br />

c)acquisizione accettabile del lessico specifico<br />

Ho considerato raggiunto il livello minimo se sono stati realizzati tutti e tre gli obiettivi<br />

Contenuti del corso di chimica:<br />

U.D. I – I LEGAMI CHIMICI-(Ripasso ed approfondimento)(settembre/ottobre)<br />

-Energie di legame, potenziale di ionizzazione, affinità per l’elettrone, elettronegatività-Formule di<br />

Lewis- – Legame omeopolare puro e legame dipolare(legame sigma e legame pi greco) – Legame<br />

ionico:struttura reticolare e caratteristiche dei composti ionici – Legame dativo o di<br />

coordinazione:esempio dell’ossigeno come accettore e del cloro come datore – Legame metallico<br />

:reticoli metallici(esempi)-Le leghe–La risonanza-Legame ad elettroni delocalizzati:l’anello del<br />

benzene e dei composti aromatici-Ibridizzazione degli orbitali(sp3,sp2,sp,angoli di legame<br />

corrispondenti)-I legami molecolari:forze di adesione e di coesione- Molecole polari e apolari –<br />

Legame ione-dipolo(l’acqua ed i complessi di solvatazione)-Legame dipolo-dipolo - Dipoli indotti-<br />

Teoria VSEPR e geometria delle molecole(cenno) – Forze di Van der Waals/di London – Legame<br />

(o ponte) H.<br />

U.D.II-SOLUZIONI E LORO PROPRIETA’(approfondimento)(Novembre)<br />

Caratteristiche di un miscuglio omogeneo ed eterogeneo-Soluzioni vere/molecolari(con particolare<br />

riferimento alle soluzioni acquose)-Soluzioni colloidali-Effetto Tyndall-Il processo di<br />

dissoluzione:solubilità e fattori che influenzano la velocità di dissoluzione-Concentrazione(o<br />

titolo)di una soluzione:frazione percentuale,molalità,molarità.-Definizione di elettrolita e di grado<br />

di dissociazione-Dissociazione elettrolitica di acidi ,basi e Sali-Acido e base secondo Arrenhius-<br />

Proprietà colligative delle soluzioni:abbassamento <strong>della</strong> tensione di vapore,innalzamento<br />

ebullioscopio,abbassamento crioscopico,pressione osmotica-Le proprietà colligative di soluzioni<br />

elettrolitiche:calcolo del coefficiente di Van’t Hoff e formule conseguenti-<br />

U.D.III–ENERGIA TERMICA NELLE REAZIONI CHIMICHE(Dicembre)<br />

Sistema chimico e ambiente-Primo principio <strong>della</strong> termodinamica-Reazioni endotermiche e reazioni<br />

esotermiche:la combustione-Una nuova funzione di stato:l’entalpia-Calore di reazione-Legge di<br />

Hess-Il secondo principio <strong>della</strong> termodinamica e la spontaneità delle reazioni:l’entropia ed il<br />

disordine(terzo principio <strong>della</strong> termodinamica)-Energia libera ed equazione di Gibbs-<br />

U.D. IV – LA CINETICA CHIMICA(Gennaio/Febbraio)<br />

Reazioni chimiche:aspetti dinamici-Che cos’è e come si misura la velocità di una reazione-Fattori<br />

che influenzano la velocità delle reazioni:natura e concentrazione dei reagenti,temperatura,stato di<br />

suddivisione dei reagenti solidi-L’energia di attivazione,la teoria delle collisioni,i catalizzatori-<br />

Reazioni irreversibili e reversibili-L’equilibrio chimico: le condizioni di equilibrio e il rendimento<br />

di una reazione-La costante di equilibrio ed il suo significato-Legge dell’azione di massa-La<br />

costante di equilibrio in fase gassosa-Principio dell’equilibrio mobile( Le Chatelier):aggiunta o<br />

sottrazione di componenti,variazione <strong>della</strong> pressione,variazione <strong>della</strong> temperatura-Il prodotto di<br />

solubilità-<br />

26


U.D. V– L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE(Marzo/Aprile)<br />

I limiti <strong>della</strong> teoria di Arrhenius -Reazione di neutralizzazione acido/base - La teoria di Bronsted e<br />

Lowry:coppie acido/base coniugata(esempi)-La teoria di Lewis(esempi)-<br />

Le costanti di acidità e di basicità di una soluzione-Relazione fra costante di ionizzazione e forza<br />

dell’acido/<strong>della</strong> base-Prodotto ionico dell’acqua- pH e pOH- Gli indicatori e il punto di viraggio-<br />

L’idrolisi salina(esempi)-Le soluzioni tampone-<br />

U.D.VI– LE REDOX-ELETTROCHIMICA(Maggio)<br />

Ossidazione e riduzione-Calcolo del numero di ossidazione-Reazioni redox e relativo<br />

bilanciamento(esempi)-Reazioni di dismutazione(esempi)-Energia chimica ed energia elettrica:scala<br />

dei potenziali di riduzione-Le soluzioni elettrolitiche,conduttori di seconda specie-Conduttanza<br />

specifica di una soluzione elettrolitica-La pila Daniell-la pila di Volta(cenno)-Il processo di<br />

elettrolisi e le leggi di Faraday-Esempi:elettrolisi dell’acqua,elettrolisi dell’idrato di sodio fuso o in<br />

soluzione acquosa-Applicazioni tecniche dell’elettrolisi: cenni su raffinazione dei<br />

metalli,galvanostegia,elettroforesi.<br />

U.D. VII–CENNI ALLA CHIMICA DEL CARBONIO(Maggio/Giugno)<br />

Particolari caratteristiche del carbonio: tipi di ibridizzazione dell’atomo di carbonio(esempi)-Cenno<br />

agli idrocarburi saturi ed insaturi(alcani,alcheni,alchini)-Il legame ad elettroni delocalizzati:l’anello<br />

del benzene(cenno ai composti aromatici)—Principali gruppi funzionali e classi di composti<br />

organici corrispondenti (cenni) – Isomeria (esempi) -Biomolecole: carboidrati (monosaccaridi,<br />

disaccaridi, polisaccaridi) – lipidi (trigliceridi, fosfolipidi, glicolipidi, steroidi) - amminoacidiproteine(struttura<br />

primaria,secondaria,terziaria e quaternaria)-acidi nucleici-<br />

BIOLOGIA(2 ore settimanali)<br />

FINALITA’ DEL CORSO :<br />

Il lavoro che ho svolto nel corso dell’anno si proponeva di sviluppare un percorso preferenziale,<br />

adattato in sede del C.d.C. e volto al conseguimento dei seguenti OBIETTIVI :<br />

a) La consapevolezza del valore delle Scienze quale componente culturale fondamentale per la<br />

lettura e l’interpretazione <strong>della</strong> realtà quotidiana.<br />

b) Il recupero e la sistemazione in un quadro unitario coerente di alcune conoscenze biologiche<br />

precedentemente acquisite (evitando un’eccessiva frammentazione del sapere) .<br />

c) Una valutazione più critica ed autonoma delle informazioni fornite dai mass-media su<br />

argomenti e problemi scientifici.<br />

d) L’acquisizione di un comportamento più consapevole e responsabile nella tutela <strong>della</strong> salute<br />

(propria ed altrui) .<br />

e) Approfondire la conoscenza e la riflessione su alcune caratteristiche specifiche dell’uomo-<br />

Spiegare i meccanismi <strong>della</strong> ereditarietà, con particolare riferimento alla Genetica umana ed<br />

alla Genetica molecolare.<br />

f) Far acquisire la capacità di reperire autonomamente e criticamente informazioni<br />

specifiche consultando fonti opportune..<br />

g) Individuare caratteristiche comuni a tutti gli esseri viventi, ai diversi livelli di organizzazione.<br />

h) Illustrare per sommi capi le classi dei componenti molecolari e macromolecolari che<br />

caratterizzano gli organismi viventi.<br />

i) Far acquisire un lessico specifico sufficientemente corretto, chiaro e preciso<br />

l) Fornire spunti e stimoli per un raccordo con strutture sanitarie e facoltà paramediche del<br />

territorio(anche in relazione allo stage triennale)<br />

27


Metodi, mezzi, strumenti e spazi di lavoro:vedi programmazione di chimica-<br />

Strumenti di verifica :vedi programmazione di chimica-<br />

Contenuti del corso di biologia<br />

U.D.I - LE GHIANDOLE ENDOCRINE(ripasso ed approfondimento)settembre/ottobre<br />

Differenza fra secrezione esocrina ed endocrina- Meccanismo di regolazione a feedback <strong>della</strong><br />

produzione ormonale(Esempio del ciclo mestruale)- La tiroide e la regolazione del metabolismo<br />

basale; ipertiroidismo, ipotiroidismo. Importanza dello iodio nell’alimentazione- Calcitonina-<br />

Paratiroidi , paratormone e regolazione ormonale <strong>della</strong> calcemia(richiamo al ruolo degli osteoblasti<br />

ed osteoclasti nei processi di ossificazione condrale e membranosa-Osteoporosi-Rachitismo)- Il<br />

pancreas: cenno alla componente esocrina. Distinzione tra zuccheri monosaccaridi, disaccaridi e<br />

polisaccaridi .Richiamo alla glicolisi. Glicogenosintesi, glicogenolisi ,glicogenosi. Insulina e<br />

glucagone, ormoni regolatori del metabolismo glucidico. Il diabete-L’ipofisi: lobo anteriore e le<br />

stimuline ipofisarie( ormone somatotropo, lattogeno, tireotropo, ACTH e gonadostimuline); il lobo<br />

posteriore e la liberazione di ossitocina, vasopressina, ormone antidiuretico. Disordini ipofisari-<br />

Ghiandole surrenali:principali ormoni corticosteroidi e loro azione sul metabolismo proteico,<br />

glucidico, dei sali minerali e sul differenziamento dei caratteri sessuali secondari; azione<br />

antinfiammatoria ed antiallergica del cortisone. Effetti sistemici <strong>della</strong> adrenalina e noradrenalina<br />

secrete dalla midollare- Cenno al ruolo delle gonadi- Epifisi e timo-<br />

U.D.II - GENETICA UMANA ( con richiami alla Genetica classica )novembre/gennaio<br />

Genotipo e Fenotipo-.Richiamo agli studi di Mendel.- Cariotipo umano : autosomi ed<br />

eterocromosomi – Cromosomi omologhi ed alleli – Omozigosi ed eterozigosi - Legge <strong>della</strong><br />

dominanza e <strong>della</strong> recessività. Dominanza incompleta/intermedia , dominanza irregolare,<br />

codominanza-Ereditarietà poligenica/polifattoriale-Pleiotropia- – Significato ed importanza <strong>della</strong><br />

meiosi –Aploidia e diploidia, gametogenesi e determinismo del sesso nella specie umana –- Legge<br />

<strong>della</strong> segregazione e dell’assortimento indipendente (richiami a Mendel e Sutton) – Probabilità<br />

applicata a Genetica –Esempi di incroci;quadrato di Punnet– Linkage e Crossing-over-Mappatura<br />

del DNA- – Malattie ereditarie autosomiche, dominanti o recessive (modalità di trasmissione,<br />

esempi : nanismo acondroplastico, morbo di Bourneville, neurofibromatosi, corea di Hungtington,<br />

albinismo, fenilchetonuria, morbo di Tay-Sachs, anemia mediterranea –La malaria e la superiorità<br />

dell’eterozigote portatore rispetto all’omozigote sano) - Consanguineità –Esperimenti di Morgan e<br />

Bridges- Malattie diaginiche (caratteristiche <strong>della</strong> ereditarietà, esempi: daltonismo, emofilia,<br />

distrofia muscolare progressiva tipo Duchenne, adrenoleucodistrofia.) – Sindromi da non<br />

disgiunzione meiotica : trisomie(sindrome di Down, trisomia D, trisomia E, sindrome di<br />

Klynefelter, trisomia X), monosomie(sindrome di Turner), aberrazioni cromosomiche (delezioni,<br />

traslocazioni) – Ereditarietà dei gruppi sanguigni (Sistema ABO – Sistema Rh) – Malattia emolitica<br />

del neonato – Applicazioni medico-legali dei gruppi sanguigni(ricerca di paternità)- Analisi<br />

prenatali – La gemellarità: gemelli mono-dizigoti, frequenza del parto gemellare, gemellarità<br />

multipla, gemelli siamesi – Gli alberi genealogici-Ereditarietà e ambiente-<br />

U.D.III – GENETICA MOLECOLARE E SINTESI PROTEICA febbraio/aprile<br />

Struttura di un alfa amminoacido: gruppi funzionali caratteristici- Condensazione di due aa. e<br />

formazione del legame peptidico- Struttura primaria, secondaria, ternaria e quaternaria delle<br />

proteine- Definizione di organismo procariote ed eucariote- Ciclo vitale di una cellula eucariote-<br />

28


Eterocromatina ed eucromatina- Struttura del DNA(modello di Watson e Crick) : struttura dei<br />

nucleotidi, ponti H e legami fosfodiestere, complementarità delle basi azotate- Possibili spiegazioni<br />

<strong>della</strong> “ridondanza del DNA”- Proteine nucleari(istoniche e non istoniche) associate al DNA degli<br />

Eucarioti e loro significato funzionale- RNA nucleare- Esperimenti che provano come il DNA sia<br />

portatore del codice genetico: Avery, Chase, Chargaff- Duplicazione semiconsevativa del DNA<br />

(ipotesi di Watson e Crick, verifica sperimentale di Meselson e Sthal)- Cenno alle modalità di<br />

azione <strong>della</strong> DNA polimerasi- Duplicazione del DNA virale a catena singola- La trascrizione del<br />

messaggio genetico: sintesi dell’RNA, azione dell’RNA polimerasi (cenno)- Tipi diversi di RNA(<br />

HRNA, messaggero, ribosomiale, transfert) e loro struttura- Messaggeri mono / policistronici-<br />

Traduzione del codice genetico, sintesi proteica e sua regolazione: ribosomi e loro sub-unità;<br />

reticolo endoplasmatico liscio o ruvido, differenziamento funzionale delle proteine sintetizzate dai<br />

polisomi o dai ribosomi associati al reticolo- Meccanismo di crescita <strong>della</strong> catena peptidica in<br />

formazione: sticky points, codice d’inizio( ruolo <strong>della</strong> formilmetionina), codice degenerato e basi<br />

“ballerine”, codici di termine- Manipolazioni post-ribosomiche delle proteine sintetizzate( es.<br />

dell’insulina)- Teoria dell’”un gene,un enzima”(richiamo al concetto di catalisi enzimatica)- Errori<br />

innati del metabolismo- Le mutazioni: definizione di de Vries- Mutazioni puntiformi missense(es.:<br />

anemia falciforme)- Mutazioni non-sense, mutazioni somatiche- Agenti mutageni-Le nuove<br />

frontiere <strong>della</strong> genetica:le moderne biotecnologie(l’ingegneria genetica,il DNA ricombinante,la<br />

clonazione,gli organismi transgenici)-<br />

U.D.IV- EVOLUZIONE- (Maggio)-<br />

Le teorie fissiste e creazioniste: Aristotele e la “Scala Naturae”, Linneo, Cuvier e la teoria delle<br />

catastrofi- Le teorie evolutive prima di Lamarck( Anassimandro, Buffon, E. Darwin)- Lo studio dei<br />

fossili e l’età <strong>della</strong> terra( cenno ai processi di fossilizzazione)- Il finalismo di Lamarck: punti nodali<br />

<strong>della</strong> teoria e suoi limiti- L’attualismo di Hutton, gli studi di William Smith, Lyell e Malthus- Il<br />

viaggio del brigantino Beagle e le osservazioni di Darwin –Capisaldi dell’evoluzionismo:<br />

variabilità, lotta per l’esistenza, selezione naturale- Evoluzione convergente, evoluzione divergente;<br />

fattori che condizionano la speciazione- Un esempio di microevoluzione: Biston Betularia-<br />

Macroevoluzione: prova embriologica del collegamento evolutivo fra le varie classi di Vertebrati;<br />

“fossili viventi”( Dipnoi, Necturus)- Il neodarwinismo e la teoria sintetica dell’evoluzione- Cenno<br />

alla genetica di popolazione( definizione di popolazione e di pool genico,fonti <strong>della</strong> variabilità<br />

genetica la deriva genetica)-<br />

Savona,<strong>15</strong> <strong>maggio</strong> 20<strong>12</strong><br />

Laura Bragantini<br />

29


MATERIA: DIRITTO ED ECONOMIA<br />

TESTO ADOTTATO: FONDAMENTI DI DIRITTO ED ECONOMIA 3 a cura <strong>della</strong><br />

Redazione Simone per la scuola<br />

ORE DI LEZIONE PREVISTE DAL PIANO DI STUDI: 66<br />

ORE EFFETTUATE al <strong>15</strong>/5/20<strong>12</strong>: 55<br />

FINALITA’ EDUCATIVE GENERALI<br />

<br />

<br />

<br />

Promuovere una partecipazione consapevole alla vita di relazione (famiglia, scuola,<br />

lavoro, Stato)<br />

Far comprendere le interazioni società-ordinamento giuridico<br />

Evidenziare le varie forme di solidarietà attuabili attraverso l’intervento dello Stato e<br />

degli enti pubblici territoriali nei rapporti economici e sociali<br />

OBIETTIVI<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Conoscenza degli aspetti fondamentali e comprensione <strong>della</strong> ratio dei diversi istituti<br />

giuridici<br />

Conoscenza dell’evoluzione storica delle norme giuridiche in materia di tutela del lavoratore<br />

e del cittadino<br />

Capacità di individuare la rilevanza giuridica di fatti e atti <strong>della</strong> vita quotidiana e delle<br />

diverse formazioni operanti nella società<br />

Conoscenza dei più significativi fenomeni macroeconomici, sia nelle loro manifestazioni,<br />

sia nella dimensione causa-effetto<br />

Comprensione dell’opportunità economica e sociale dei principali strumenti di politica<br />

economica e monetaria<br />

Capacità di esporre con linguaggio tecnico appropriato i concetti appresi<br />

CONTENUTI<br />

Modulo 1 – Gli organi costituzionali<br />

1) Gli organi costituzionali: presentazione<br />

2) Il Parlamento: il sistema bicamerale; l’organizzazione; le funzioni (schemi)<br />

3) Il Governo: funzioni; struttura e formazione (schemi)<br />

4) Il Presidente <strong>della</strong> Repubblica: posizione costituzionale, elezione e funzioni (schemi)<br />

5) La Magistratura: posizione costituzionale; la pluralità dei gradi di giudizio (schemi)<br />

6) La Corte costituzionale: struttura e funzioni (schemi)<br />

Modulo 2 – Il diritto del lavoro<br />

1) Il lavoro nella Costituzione<br />

2) Lavoro subordinato e lavoro autonomo<br />

3) I soggetti del rapporto di lavoro subordinato<br />

4) Gli obblighi del lavoratore<br />

5) I diritti del lavoratore<br />

6) Gli obblighi del datore di lavoro<br />

7) I poteri del datore di lavoro<br />

8) L’estinzione dl rapporto di lavoro<br />

30


Modulo 3 (svolto nell’ora di compresenza con Storia) - Le legislazioni di settore: il sistema<br />

previdenziale e assistenziale; la tutela giuridica degli stranieri<br />

1) La sicurezza sociale e la Costituzione<br />

2) La previdenza sociale: oggetto e soggetti<br />

3) La previdenza sociale e le assicurazioni sociali<br />

4) I diversi tipi di Stato: stato assoluto e stato di diritto; stato liberale, stato democratico e stato<br />

sociale<br />

5) L’evoluzione storica del sistema previdenziale<br />

6) L’assistenza sanitaria: dalla L 2248/1865 alla 833/1978<br />

7) L’assistenza sociale: fondamento costituzionale e cenni relativi ai principali interventi<br />

8) Lo stato sociale: crisi e prospettive<br />

9) Gli stranieri: tipologie e posizione giuridica<br />

10) Immigrati e legislazione<br />

Modulo 4 – Moneta, inflazione e ruolo delle banche<br />

1) Il sistema bancario italiano<br />

2) Le autorità creditizie<br />

3) Le funzioni delle banche<br />

4) Moneta e inflazione<br />

5) Definizione e misura dell’inflazione<br />

6) Gli effetti dell’inflazione<br />

7) Le cause dell’inflazione<br />

8) Le politiche anti-inflazionistiche<br />

Modulo 5 - Le politiche economiche<br />

1) La politica economica: definizione, obiettivi e strumenti<br />

2) La politica di bilancio: obiettivi, strumenti ed effetti<br />

3) Gli obiettivi <strong>della</strong> politica monetaria<br />

4) Gli strumenti <strong>della</strong> politica monetaria<br />

METODOLOGIA<br />

<br />

<br />

<br />

Presentazione dei contenuti fondamentali<br />

Approfondimento mediante presentazione di casi e situazioni<br />

Ricerca <strong>della</strong> ragione storica e sociale degli istituti giuridici e dei fenomeni economici<br />

MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI<br />

<br />

<br />

<br />

Libro di testo<br />

Fonti normative<br />

Appunti e schemi<br />

STRUMENTI DI VERIFICA<br />

I livelli di profitto raggiunti sono stati verificati mediante:<br />

1 prova scritta (quesiti a risposta singola)<br />

interrogazioni orali<br />

1 simulazione <strong>della</strong> terza prova (tipo B + tipo C)<br />

31


CRITERI DI VALUTAZIONE<br />

La valutazione si è basata sui seguenti elementi:<br />

conoscenze acquisite<br />

chiarezza espositiva e capacità di usare linguaggi specifici<br />

capacità di rielaborazione e di collegamento tra le diverse parti <strong>della</strong> materia e con le altre<br />

discipline<br />

Requisiti per il raggiungimento di un livello minimo (sufficienza):<br />

comprensione e conoscenza dei concetti fondamentali<br />

esposizione con un linguaggio specifico semplice, ma appropriato<br />

Requisiti per il raggiungimento di un livello massimo:<br />

rielaborazione autonoma e critica delle conoscenze acquisite<br />

individuazione di relazioni in senso interdisciplinare<br />

acquisizione di una capacità espositiva organizzata e di un lessico giuridico – economico<br />

appropriato<br />

VALUTAZIONE GENERALE<br />

Nel corso dei cinque anni la classe ha partecipato all’attività didattica dimostrando interesse nei<br />

confronti delle tematiche giuridico - economiche ed impegno nello studio individuale.<br />

Conseguentemente, considerati le finalità e gli obiettivi fissati, la valutazione del profitto medio<br />

raggiunto è positiva. Inoltre, alcuni elementi si sono sempre distinti per impegno, serietà e costanza<br />

ed hanno raggiunto livelli di eccellenza.<br />

32


LICEO STATALE “GIULIANO DELLA ROVERE”<br />

Via Monturbano n. 8 - Savona<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

ANNO SCOLASTICO <strong>2011</strong>/20<strong>12</strong><br />

MATERIA: FILOSOFIA<br />

Classe: V E - Liceo delle Scienze Sociali ad<br />

Indirizzo Sociosanitario<br />

Insegnante: Giovanni Tassistro<br />

Libri di testo: Nicola Abbagnano – Giovanni Fornero<br />

Il Nuovo Protagonisti e testi <strong>della</strong> Filosofia<br />

volume 2B – dall’Illuminismo a Hegel<br />

volume 3A – da Schopenhauer alle “nuove teologie”<br />

Paravia Bruno Mondadori Editori, Milano-Torino, 2007<br />

Ore di lezione di Filosofia:<br />

I trimestre n. 37<br />

II pentamestre sino al <strong>15</strong>/5/20<strong>12</strong> n. 49<br />

e così complessivamente n. 86<br />

ore previste dal <strong>15</strong>/5/20<strong>12</strong> al termine delle lezioni n. <strong>12</strong><br />

Ore di compresenza con Scienze Sociali:<br />

I trimestre n. 11<br />

II pentamestre sino al <strong>15</strong>/5/20<strong>12</strong> n. 16<br />

e così complessivamente n. 27<br />

ore previste dal <strong>15</strong>/5/20<strong>12</strong> al termine delle lezioni n. 4<br />

33


MODULI SVOLTI<br />

MODULO N. 1: LA RAGIONE CRITICA: IMMANUEL KANT<br />

1) La Critica <strong>della</strong> Ragion pura e il problema <strong>della</strong> conoscenza: i giudizi analitici a priori, i giudizi<br />

sintetici a posteriori. I giudizi sintetici a priori come tipologia di giudizio scientifico. a) L’estetica<br />

trascendentale: lo spazio, il tempo, la conoscenza sensibile. b) L’Analitica trascendentale: le<br />

categorie. b.1) L’io penso. b.2) Fenomeno e Noumeno. c) La Dialettica trascendentale: i concetti di<br />

Anima, Mondo, Dio. c.1) La critica alle prove dell’esistenza di Dio di Anselmo d’Aosta e Tommaso<br />

d’Aquino: contro la prova ontologica, cosmologica, teleologica. 2) La Critica <strong>della</strong> Ragion pratica e<br />

il problema morale. a) Massime, imperativi ipotetici e imperativi categorici. Le “massime<br />

universalizzanti”. b) La morale interna: “devi perché devi”. c) I postulati etici: l’immortalità<br />

dell’anima, l’esistenza di Dio, la libertà. 3) La Critica del giudizio. a) Il bello e i suoi caratteri. b) Il<br />

sublime, matematico e dinamico. c) Il genio e l’arte. d) Il giudizio teleologico. 4) La storia e la<br />

politica: “Per la pace perpetua”.<br />

ore tredici + cinque di interrogazioni<br />

MODULO N. 2: FILOSOFIA E ASSOLUTO: FRIEDRICH HEGEL<br />

1) I concetti di finito e infinito. 2) “Ciò che è reale è razionale, ciò che è razionale è reale”. 3)<br />

L’Idea in Sé, l’Idea fuori di Sé, l’Idea in Sé e per Sé. 4) “La Fenomenologia dello Spirito”. a)<br />

Coscienza, autocoscienza: la dinamica del servo-padrone. b) Stoicismo, scetticismo, la coscienza<br />

infelice. c) La Ragione. d) Spirito, Religione, Sapere assoluto. 5) La logica (cenni). 6) La Filosofia<br />

<strong>della</strong> Natura. 7) La Filosofia dello Spirito. a) Lo Spirito soggettivo. b) Lo Spirito oggettivo: diritto,<br />

moralità, eticità. b.1) Famiglia, società civile, Stato. b.1.1) La Filosofia <strong>della</strong> Storia: l’astuzia <strong>della</strong><br />

Ragione e gli individui cosmico-storici. c) Lo Spirito Assoluto: arte, religione, filosofia.<br />

ore diciotto, comprensive di interrogazioni + una di verifica<br />

MODULO N. 3: STORIA E RIVOLUZIONE: KARL MARX<br />

1) Destra e Sinistra hegeliana. Feuerbach: la critica alla religione. Dio come creazione dell’uomo.<br />

Alienazione e ateismo. 2) Il pensiero di Karl Marx. a) La critica a Hegel e a Feuerbach. b)<br />

L’alienazione del lavoro operaio. c) Struttura e sovrastruttura. La concezione materialistica <strong>della</strong><br />

Storia. d) “Il Manifesto”: borghesia, proletariato e lotta di classe. La critica dei “falsi socialismi”. e)<br />

“Il Capitale”: merce, plusvalore e pluslavoro. I modelli produttivi: M-D-M, D-M-D 1 . f) La caduta<br />

tendenziale del saggio di profitto. La rivoluzione socialista e la dittatura del proletariato. La<br />

funzione dello Stato e il conflitto con Bakunin. g) I socialisti utopisti: Proudhon, Owen, Fourier. h)<br />

La società socialista e comunista.<br />

ore undici<br />

MODULO N. 4: IL RECUPERO DELL’ESISTENZA: ARTHUR SCHOPENHAUER<br />

1) “Il mondo come Volontà e rappresentazione”. Il velo di Maya. 2) I caratteri <strong>della</strong> Volontà. 3) La<br />

condizione umana. L’esistenza come infelicità: “La vita è un pendolo tra il dolore e la noia”. 4) La<br />

sofferenza universale. L’illusione dell’amore. Contro l’ottimismo sociale e storico. 5) La<br />

liberazione dalla Volontà: l’arte, la compassione, l’ascesi. La negazione <strong>della</strong> volontà e il nirvana.<br />

ore sei<br />

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MODULO N. 5: CRISI DEI VALORI E NICHILISMO: FRIEDRICH NIETZSCHE<br />

1) Apollineo e dionisiaco. 2) La morale “contro” la vita. 3) La morte di Dio. 4) L’annuncio di<br />

Zarathustra e il Superuomo. 5) L’eterno ritorno. 6) La trasvalutazione dei valori. La volontà di<br />

potenza. 7) Il Nichilismo.<br />

ore otto<br />

MODULO N. 6: LA SCOPERTA DI UN MONDO: SIGMUND FREUD<br />

1) La vicenda di Anna O. La “scoperta” dell’inconscio. 2) Il metodo psicoanalitico. Le associazioni<br />

libere e il transfert. 3) La prima e la seconda topica. 4) Significato e funzione del sogno. 5) Gli atti<br />

mancati. 6) Il motto di spirito. 7) Il sintomo. 8) Il “Disagio <strong>della</strong> civiltà”.<br />

ore dieci<br />

* * * * *<br />

Il corso di compresenza con Scienze sociali si è articolato su tre temi specifici. Il primo argomento<br />

trattato (nel corso del I trimestre) ha riguardato i gruppi e le dinamiche che li caratterizzano. È stato<br />

letto e commentato in classe il testo freudiano “Psicologia delle masse ed analisi dell’io”, con i<br />

dovuti richiami agli scritti di Le Bon, Mc Dougall, Trotter. È stato altresì esaminato il pensiero di<br />

Wilfred Bion relativo alle stesse dinamiche gruppali, dando lettura in aula di alcuni passi<br />

significativi dell’opera “Esperienze nei gruppi”.<br />

Nella prima parte del II pentamestre è stato esaminato il pensiero di E. Erikson, in merito agli otto<br />

stati dello sviluppo dell’uomo, con lettura del testo relativo tratto dall’opera “Infanzia e società”.<br />

Nell’ultima parte del secondo periodo scolastico è stata sviluppata una panoramica su<br />

problematiche e autori <strong>della</strong> Criminologia, richiamandone le origini storiche, gli autori classici<br />

(Beccaria, Lombroso, Ferri) e gli studi del novecento (le teorie <strong>della</strong> “personalità criminale”,<br />

dell’etichettamento sociale, <strong>della</strong> criminologia critica), riservando la parte conclusiva del corso<br />

all’esame di alcuni autori di matrice psicoanalitica.<br />

* * * * *<br />

Alla data <strong>della</strong> redazione del presente documento (07/05/20<strong>12</strong>) non è stato ancora completato il<br />

modulo relativo a Nietzsche, mentre pur successivo nella sequenza dei moduli indicati, è già stato<br />

svolto quello avente ad oggetto la teoria freudiana.<br />

* * * * *<br />

35


MATEMATICA<br />

CLASSE 5^E LICEO SCIENZE SOCIALI - SOCIOSANITARIO<br />

Insegnante: prof. Cristina Macco<br />

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico <strong>2011</strong>/20<strong>12</strong>: n. 78 ore su n. 90 ore previste dal piano di<br />

studi (entro il <strong>15</strong> <strong>maggio</strong>)<br />

Obiettivi programmati<br />

• la conoscenza e l’utilizzo di tecniche e procedure relative a limiti e derivate;<br />

• il rigore espositivo e l’uso corretto del lessico del simbolismo specifico;<br />

• la capacità di affrontare semplici situazioni problematiche di varia natura utilizzando<br />

consapevolmente metodi, strumenti e modelli matematici in ambiti diversi potenziando le<br />

capacità di astrazione e di formalizzazione;<br />

• lo sviluppo <strong>della</strong> capacità di ragionamento coerente e argomentato;<br />

• il potenziamento delle capacità di analisi e sintesi.<br />

Obiettivi conseguiti<br />

Sono diventata insegnante di questa classe solo nel corrente anno scolastico ed ho incontrato diverse<br />

difficoltà dovute a differenti fattori. Molti allievi presentano alcune lacune nella preparazione di<br />

base del biennio e non tutti hanno dedicato un impegno adeguato per migliorare la propria<br />

situazione iniziale, a partire dalla partecipazione alle lezioni che, per un certo numero di essi,<br />

avrebbe dovuto essere più attenta, assidua e soprattutto motivata.<br />

Spesso mi è sembrato di lavorare solo con una parte di alunni perché la classe risulta spaccata in<br />

due sia per l’impegno a scuola e a casa, che per i risultati.<br />

Le molte attività a cui la classe ha partecipato, e che hanno fatto perdere molte ore di lezione, non<br />

hanno aiutato lo svolgimento del programma.<br />

La preparazione di base <strong>della</strong> classe, non completamente sufficiente, le capacità ed i tempi di<br />

apprendimento non omogenei e l’impegno per alcuni discontinuo, non hanno permesso a tutti di<br />

conseguire i seguenti obiettivi:<br />

• la capacità di classificare una funzione e di determinare il campo di esistenza delle funzioni<br />

algebriche;<br />

• la conoscenza dei termini (dominio o campo di esistenza, codominio, simmetrie, zeri di una<br />

funzione, limiti, asintoti,derivata, continuità, crescenza, concavità), delle regole e delle<br />

tecniche per calcolare limiti e derivate;<br />

• la capacità di calcolare semplici limiti che si presentano nelle forme indeterminate introdotte<br />

∞ 0<br />

( ∞ − ∞; ; ); ∞ 0<br />

• la capacità di analizzare l’andamento del grafico di una funzione, valutando gli elementi di<br />

continuità e di tendenza;<br />

• la capacità di applicare le regole di derivazione in semplici esercizi.<br />

36


E’ opportuno osservare che lo studio di funzione è stato svolto relativamente alle sole funzioni<br />

razionali intere o fratte e che i teoremi inerenti il programma sono stati enunciati (senza<br />

dimostrazione). Inoltre il cambio di insegnante in una classe terminale ha determinato delle<br />

difficoltà oggettive da parte degli alunni ad adattarsi ad un metodo di insegnamento sicuramente<br />

differente sia come impostazione che come metodologia. Questo cambio, insieme a problemi di<br />

concentrazione ed apprendimento, hanno portato alcuni componenti la classe ad un rifiuto dello<br />

studio <strong>della</strong> matematica o alla rassegnazione e passività. Alcuni alunni risultano pertanto non<br />

conoscere gran parte del programma svolto e non tutti hanno dimostrato un reale impegno, sia a<br />

scuola che a casa, oltre a quello puramente figurato.<br />

Per facilitare lo studio <strong>della</strong> materia sono stati utilizzati prevalentemente due accorgimenti:<br />

• i risultati nelle verifiche sono stati quasi sempre numeri interi o comunque non contenenti<br />

radicali;<br />

• le disequazioni o equazioni sono state quasi sempre di 1° o 2° grado.<br />

Metodo di insegnamento<br />

I vari temi sono stati introdotti in forma problematica, partendo soprattutto da situazioni adeguate<br />

sia al livello delle esperienze conoscitive degli allievi sia alle loro precedenti conoscenze.<br />

Le lezioni sono state proposte con lezione frontale.<br />

Il consolidamento delle conoscenze si è attuato attraverso esercizi svolti in classe o assegnati per<br />

compito e successivamente corretti in classe.<br />

Mezzi e strumenti di lavoro<br />

Libro di testo adottato: Bergamini Trifone Barozzi Corso base verde di matematica volume 4<br />

PLUS Zanichelli<br />

Strumenti di verifica<br />

Il controllo del processo di apprendimento è avvenuto attraverso:<br />

1. l’osservazione sistematica dei comportamenti <strong>della</strong> classe e dei singoli alunni;<br />

2. la registrazione puntuale degli interventi, atta stimolare un attivo coinvolgimento<br />

dell’alunno;<br />

3. interrogazioni orali, importanti per controllare anche le capacità espositive, per chiarire<br />

eventuali dubbi e per comprendere il processo logico seguito nell’applicazione e nella<br />

rielaborazione dei contenuti;<br />

4. prove scritte di vario tipo: quesiti a risposta singola, verifiche tradizionali, verifiche di<br />

recupero.<br />

Le valutazioni assegnate hanno spesso tenuto conto dell’impegno volto a superare le naturali<br />

difficoltà per la matematica da parte di alcuni alunni; a questo proposito bisogna considerare che<br />

l’indirizzo <strong>della</strong> scuola non è di tipo prettamente scientifico e perciò occorre evidenziare gli<br />

innegabili progressi che alcuni allievi hanno compiuto nel corso dell’anno.<br />

La scala decimale usata è stata da 2 a 10 (il 2 è stato utilizzato per prove lasciate in bianco oppure<br />

quando gli allievi si sono rifiutati di farsi interrogare).<br />

La prova è stata valutata in modo sufficiente quando gli allievi ne hanno svolto correttamente<br />

almeno il 51%.<br />

37


Le prove di verifica proposte nel corso dell’anno prevedevano domande di diversa tipologia alle<br />

quali veniva attribuito un peso differente in relazione alle difficoltà.<br />

Contenuti<br />

Unità 1<br />

Ripasso programma degli anni precedenti<br />

Equazioni di 2° grado, disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte, sistemi di disequazioni, sistemi<br />

di equazioni, disequazioni di grado <strong>maggio</strong>re del 2° riconducibili a disequazioni di 2° grado<br />

utilizzando il raccoglimento a fattor comune totale.<br />

Unità 2<br />

Funzioni reali di variabile reale<br />

Rappresentazione di intervalli nell’insieme dei numeri reali. Concetto di funzione. Dominio e<br />

condominio di una funzione.<br />

Classificazione delle funzioni: algebriche (razionali ed irrazionali) intere e fratte, cenni alle funzioni<br />

trascendenti.<br />

Ricerca del dominio di funzioni razionali intere, razionali fratte, irrazionali e trascendenti.<br />

Simmetrie delle funzioni: funzioni pari e dispari. Segno di una funzione.<br />

Unità 3<br />

Limiti e continuità<br />

Limiti delle funzioni numeriche reali. Concetto intuitivo di limite di una funzione: f ( x) l<br />

lim = (nei<br />

x → a<br />

vari casi: l ed a finiti, l finito ed a infinito, l infinito ed a finito, l ed a infiniti), limite destro e limite<br />

sinistro, operazioni sui limiti: somma, differenza, prodotto e quoziente (senza dimostrazione),<br />

∞ 0<br />

calcolo di limiti nelle forme indeterminate del tipo: ∞ − ∞; ; . ∞ 0<br />

Funzioni continue. Definizione di funzione continua in un punto ed in un intervallo. Punti di<br />

discontinuità di una funzione e classificazione dei punti di discontinuità. Ricerca degli asintoti di<br />

una funzione: asintoti orizzontali, verticali e obliqui.<br />

Unità 4<br />

Derivate e calcolo differenziale<br />

Definizione e significato geometrico <strong>della</strong> derivata. Derivata di alcune funzioni elementari:<br />

n<br />

f x = k, f x = x, f x = x con n ∈ Ν, f x =<br />

( ) ( ) ( ) ( ) x<br />

x<br />

( x) = ln x,<br />

f ( x) = e , f ( x) = sin x,<br />

f ( x) = cos x .<br />

f<br />

Le operazioni relative alla derivazione: derivata del prodotto di una costante per una funzione,<br />

derivata <strong>della</strong> somma di due funzioni, derivata <strong>della</strong> differenza di due funzioni, derivata del<br />

quoziente di due funzioni.<br />

Applicazioni allo studio di una funzione: esistenza di punti di massimo e minimo relativi ed assoluti<br />

e di punti di flesso a tangente orizzontale.<br />

Cenni alla derivata seconda ed all’applicazione nello studio di funzione.<br />

Unità 5<br />

Studio delle funzioni e loro diagramma<br />

Schema generale per lo studio di una funzione e relativo diagramma. Studio delle funzioni<br />

algebriche razionali intere e fratte. Applicazioni allo studio di una funzione: massimi e minimi<br />

assoluti e relativi. Analisi del grafico di una funzione valutando continuità e limiti negli estremi<br />

del dominio<br />

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EDUCAZIONE FISICA<br />

Docente: Angela Altomare<br />

Testo adottato: “Movimento-Sport-Salute” di Balboni – Dispenza Ed. Il Capitello<br />

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico <strong>2011</strong>/20<strong>12</strong><br />

n. ore 42 su n. ore 60 previste dal piano di studi (entro il <strong>15</strong> <strong>maggio</strong>)<br />

Obiettivi conseguiti:<br />

Gli obiettivi sottoelencati risultano conseguiti dagli alunni più motivati e desiderosi di<br />

apprendere. Sono stati parzialmente conseguiti da quelli che hanno dimostrato scarso<br />

interesse e impegno settoriale:<br />

- Hanno consapevolezza del percorso da effettuare per conseguire il miglioramento<br />

delle capacità di resistenza, forza, velocità e mobilità.<br />

- Sanno coordinare azioni efficaci in situazioni complesse.<br />

- Sanno utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse<br />

esperienze e ai vari contenuti tecnici.<br />

- Sanno organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati.<br />

Contenuti:<br />

- Stretching: conoscenza delle posizioni ed esecuzione dei principali esercizi di allungamento<br />

- Attività sportive di squadra: pallavolo - pallacanestro<br />

• Approfondimento di un argomento scelto tra : apparati e sistemi del corpo umano, capacità<br />

condizionali e coordinative , funzione sociale dello sport, sport individuali e di squadra,<br />

doping, storia dello sport.<br />

Metodi<br />

La metodologia è stata basata sull’organizzazione di attività “in situazione”. Spesso si è ricorsi<br />

al metodo analitico specialmente per l’apprendimento delle diverse tecniche dei gesti sportivi.<br />

Si è sempre seguito il criterio <strong>della</strong> gradualità nella progressione di lavoro e sulla continua indagine,<br />

individuazione e correzione autonoma dell’errore. In diverse attività si è cercato di dare spazio al<br />

contributo creativo e di elaborazione di ciascun allievo, nella progettazione, organizzazione e<br />

realizzazione dei percorsi operativi da adottare.<br />

Per ciò che riguarda le informazioni sulla teoria del movimento si sono individuati i temi più<br />

importanti che sono stati sviluppati con l’ausilio del libro di testo e ricerche on-line.<br />

Il tipo di lezione più comunemente utilizzata è stata quella frontale per ciò che ha riguardato i<br />

contenuti teorici e la lezione “stimolo” per ciò che ha interessato la parte pratica.<br />

Tempi:<br />

Mediamente ogni modulo pratico ha avuto una durata di circa 8/10 ore<br />

Valutazione:<br />

L’Educazione Fisica è una disciplina operativa che coinvolge e mette in gioco tutta la persona<br />

dell’alunno e le prestazioni di carattere cognitivo che essa può richiedere devono essere funzionali a<br />

questa sua peculiarità.<br />

Conseguentemente la valutazione deve tenere conto <strong>della</strong> situazione iniziale dello studente ed è<br />

basata sulla continua e sistematica osservazione e verifica da parte dell’insegnante.<br />

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Liceo Statale Giuliano Della Rovere Savona<br />

Anno scolastico <strong>2011</strong>/<strong>12</strong><br />

PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA CLASSE V E<br />

Insegnante Silvia Vivalda<br />

Obiettivi didattici<br />

• Adoperare correttamente gli strumenti concettuali, approntati dalla storiografia, per<br />

individuare e descrivere, in particolare, persistenze e mutamenti;<br />

• Conoscere e saper utilizzare un lessico appropriato;<br />

• Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare fenomeni storici di scala<br />

diversa (locale, regionale, continentale, planetaria);<br />

• Individuare e descrivere le interazioni tra i soggetti storici singoli e collettivi, riconoscere gli<br />

interessi in campo, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali,<br />

religiosi, di genere e ambientali;<br />

• Servirsi dei sussidi fondamentali per lo studio <strong>della</strong> storia;<br />

• Esporre in forma chiara e coerente le conoscenze storiche;<br />

• Possedere le conoscenze essenziali che danno conto <strong>della</strong> complessità dell’epoca studiata;<br />

• Utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi nel<br />

mondo contemporaneo.<br />

Metodologia<br />

Lezione frontale e interattiva, lavori di gruppo, questionari a risposta individuale e collegiale,<br />

discussioni collegiali guidate, costruzioni di schemi e mappe concettuali, visione di documentari<br />

storici, analisi guidate di alcune fonti, lettura collegiale e individuale di alcuni testi storiografici,<br />

visite di istruzione in luoghi significativi inerenti ai contenuti del programma.<br />

Strumenti e sussidi<br />

Libro di testo, appunti dalle lezioni, eventuale materiale integrativo fornito dal docente in fotocopia.<br />

Testo in adozione: Fossati, G.Luppi, E.Zanette, “Passato Presente Ed. Scolastiche B.Mondadori.<br />

Verifiche e valutazioni<br />

Tipologia e periodicità delle verifiche<br />

Saranno svolte prove strutturate e/o semistrutturate al termine di un nucleo didattico e verifiche<br />

orali individuali, questionari di comprensione e approfondimento.<br />

Criteri di valutazione<br />

La valutazione riguarda il raggiungimento degli obiettivi preposti generali e del singolo modulo.<br />

I criteri di valutazione sono esposti e motivati ai ragazzi.<br />

Viene favorita in ogni modo l’autovalutazione (l’alunno deve conoscere quali sono gli obiettivi<br />

raggiunti, quali non raggiunti e in quali moduli é necessario il recupero).<br />

La valutazione finale tiene conto <strong>della</strong> situazione di partenza, degli obiettivi generali e degli<br />

obiettivi di modulo raggiunti completamente/parzialmente o non raggiunti.<br />

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Contenuti disciplinari esposti per moduli :<br />

1) La grande guerra come svolta storica<br />

L’Europa agli inizi del Novecento.<br />

L’Italia industriale e l’età giolittiana.<br />

Che cos’è la “questione meridionale”<br />

Il riformismo liberale di Giolitti.<br />

Lo scoppio <strong>della</strong> prima guerra mondiale.<br />

Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’Intesa.<br />

Il significato storico e le eredità <strong>della</strong> guerra.<br />

2) La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica<br />

Il crollo dello zarismo.<br />

La Russia rivoluzionaria e la nascita dell’Unione Sovietica.<br />

3) Fra le due guerre: totalitarismi e democrazie<br />

Il quadro economico e la crisi del 1929<br />

Il fascismo: La crisi del dopoguerra In Europa e in Italia. Il fascismo al potere. Il regime<br />

fascista.<br />

Il nazismo: Il dopoguerra nell’Europa centrale e la Repubblica di Weimar. L’ascesa di<br />

Hitler. Il regime nazista.<br />

Lo stalinismo: L’Unione Sovietica negli anni venti e l’ascesa di Stalin. Il regime staliniano.<br />

L’alternativa democratica: il New Deal americano, la Gran Bretagna e la Francia.<br />

4) La Seconda guerra mondiale<br />

I fascismi in Europa e la guerra civile spagnola. Le aggressioni hitleriana e lo scoppio del<br />

conflitto. La Seconda guerra mondiale: gli eventi.<br />

La guerra totale, la Shoah, la Resistenza: Il nuovo ordine nazista e la Shoah. La<br />

Resistenza in Europa e in Italia.<br />

Il confine orientale italiano.<br />

5) Il mondo del dopoguerra<br />

Lo scenario politico: il mondo bipolare.<br />

Lo scenario economico: i “Trenta gloriosi”.<br />

Il sessantotto.<br />

6) L’Italia repubblicana<br />

La scelta repubblicana e l’età del centrismo.<br />

Il “Miracolo economico” e il centro sinistra.<br />

L’Italia negli anni settanta – novanta cenni.<br />

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10.1Materia: FRANCESE<br />

10.2 Docente: Prof. Maria Lorenzini<br />

10.3 Libri di testo adottati:<br />

- Vietri, “Fiches de grammaire”, Edisco<br />

- Mourlhon/Tolas, “Santé-médecine.com”, CLE International<br />

I contenuti specialistici sono stati inoltre presentati attraverso schede di approfondimento,<br />

materiale autentico, articoli e testi di settore.<br />

Il taglio professionalizzante previsto dalla programmazione nella classe 5 dell’indirizzo Socio-<br />

Sanitario ha tenuto comunque conto <strong>della</strong> necessità di aiutare gli allievi a perfezionare le<br />

competenze linguistiche e comunicative di base.<br />

10.4 Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico <strong>2011</strong>-20<strong>12</strong><br />

Numero ore: 50 , sulle 64 previste dal piano di studi entro il <strong>15</strong> <strong>maggio</strong>.<br />

10.5 Obiettivi conseguiti.<br />

Nel complesso, la classe è apparsa decisamente motivata e, grazie alla disponibilità e<br />

all’impegno dimostrati, gli allievi hanno raggiunto i seguenti obiettivi di apprendimento in maniera<br />

adeguata:<br />

- comprendere in modo analitico testi scritti relativi a tematiche di indirizzo;<br />

- confrontare sistemi linguistici e culturali diversi cogliendone sia gli elementi comuni, sia le<br />

identità specifiche;<br />

- sistematizzare strutture e meccanismi linguistici;<br />

- comprendere messaggi orali, anche di natura specifica.<br />

In generale, si è riscontrato un buon livello di interesse. Alcuni allievi, in particolare, si sono distinti<br />

per serietà, volontà di partecipazione e qualità del profitto.<br />

Tuttavia, non tutti gli studenti sono riusciti a colmare le lacune pregresse e pertanto hanno<br />

incontrato difficoltà nel conseguimento dei sottoindicati obiettivi:<br />

- produrre testi orali di tipo espositivo e argomentativo;<br />

- produrre brevi testi scritti coerenti e funzionali;<br />

- attivare modalità di apprendimento autonomo.<br />

Le cause vanno probabilmente ricercate in fragilità individuali, in una certa frammentarietà del<br />

percorso dovuta alla molteplicità degli impegni, nonché nell’incapacità da parte di alcuni a gestire<br />

nel suo complesso il carico di lavoro obiettivamente impegnativo dell’ultimo anno di corso.<br />

10.6 Contenuti.<br />

Langue de spécialité: le domaine de la santé<br />

1° MODULO<br />

Professions médicales<br />

« Feriez-vous un bon secouriste » - Test, Ça m’intéresse, janvier <strong>2011</strong><br />

« Sage-femme, au service de la vie » - Article, Le Français dans le monde n° 375, mai-juin <strong>2011</strong><br />

42


Tenues du personnel médical et paramédical<br />

Etre infirmier/ère :<br />

Principales catégories professionnelles<br />

Connaissances requises<br />

Rôle et fonction de l'infirmier<br />

Le compte-rendu des gestes professionnels<br />

Travail d'équipe: exemples pratiques<br />

2° MODULO<br />

La relation médecin-patient<br />

1. « Ce n’est qu’une dépression ! »<br />

2. Le médecin et son cabinet<br />

3. « Stéthoscope électronique : quels avantages » - Ça m’intéresse n. 362, avril <strong>2011</strong><br />

4. Prendre rendez-vous<br />

5. Les phases de la visite médicale :<br />

6. questionnement<br />

7. auscultation<br />

8. diagnostic<br />

9. prescription<br />

10. règlement<br />

11. « Feriez-vous un bon médecin » - Test, Ça m’intéresse, mars 2006<br />

3° MODULO<br />

Soins et médicaments<br />

<strong>12</strong>. Les différentes typologies<br />

13. Les aspects productifs<br />

14. Les classes des médicaments<br />

<strong>15</strong>. Les notices<br />

16. Le rôle du pharmacien<br />

17. Les médicaments génériques<br />

18. On vous propose un médicament générique : que faites-vous – Publicité progrès, juin 2005<br />

19. Se soigner tout seul<br />

20. « Joindre le médical à l’agréable » - Article, Le Français dans le monde, n.364, août 2009<br />

10.7 Metodi di insegnamento<br />

La presenza <strong>della</strong> lingua straniera nel curricolo del Liceo delle Scienze Sociali concorre al<br />

raggiungimento di alcuni tra gli obiettivi previsti dal profilo formativo di indirizzo e<br />

precisamente :<br />

- la maturazione <strong>della</strong> consapevolezza di sé attraverso il contatto con altre realtà socioculturali<br />

;<br />

- l’acquisizione <strong>della</strong> consapevolezza <strong>della</strong> molteplicità e dell’articolazione dei<br />

processi comunicativi ;<br />

- il riconoscimento delle specificità dei linguaggi.<br />

43


Nei due ultimi anni di corso, in particolare, si dà ampio spazio alla lingua di settore.<br />

I contenuti vengono presentati attraverso schede di approfondimento, materiale autentico, articoli e<br />

testi specialistici, tenendo comunque conto <strong>della</strong> necessità di aiutare gli allievi a perfezionare le<br />

competenze linguistiche e comunicative di base.<br />

10.8 Mezzi e strumenti di lavoro<br />

Ci si è avvalsi di materiale didattico non necessariamente “scolastico”, ma avente<br />

caratteristiche di autenticità e di specificità.<br />

Il dizionario è risultato essere un utile strumento di lavoro individuale per l’arricchimento<br />

lessicale e per il controllo <strong>della</strong> correttezza ortografica, morfologica e <strong>della</strong> pronuncia.<br />

10.9 Strumenti di verifica<br />

Per quanto riguarda in particolare la valutazione scritta, sono state scelte le seguenti modalità:<br />

- quesiti a risposta multipla volti a verificare sia la competenza linguistica a livello lessicale,<br />

sia la comprensione di testi scritti;<br />

- quesiti a risposta aperta;<br />

- vrai/faux;<br />

- test de closure<br />

Per la misurazione delle prove di tipo oggettivo si sono utilizzate scale numeriche corrispondenti ai<br />

vari livelli di formulazione linguistica; per quelle di tipo soggettivo si è fatto ricorso a griglie<br />

coinvolgenti gli aspetti formali, contenutistici e comunicativi.<br />

Per la valutazione <strong>della</strong> produzione orale, il giudizio sull’efficacia <strong>della</strong> prestazione ha tenuto conto<br />

<strong>della</strong> capacità di comprensione e di interazione, <strong>della</strong> padronanza lessicale, <strong>della</strong> scorrevolezza,<br />

dell’accuratezza e <strong>della</strong> correttezza espositiva. Tale giudizio è stato poi espresso in voto.<br />

44


LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI<br />

“G. DELLA ROVERE”<br />

DOCENTE: Patrizia Maiullari<br />

Programma svolto di Scienze Sociali<br />

Classe 5^E- Anno Scolastico <strong>2011</strong>/20<strong>12</strong><br />

Libri di testo:Vol. 4 “ La società”<br />

Vol. 6 “ L’individuo nella vita sociale”<br />

Vol. 7 “ Socializzazione e formazione”<br />

Vol. 8 “ Politica, economia e giustizia”<br />

Vol.10 “Tempo e trasformazioni evolutive”<br />

di Adele Bianchi e Parisio Di Giovanni ed. Paravia<br />

Finalità disciplinari<br />

Nell’ambito del progetto di formazione, caratteristica fondamentale <strong>della</strong> materia di<br />

indirizzo del <strong>liceo</strong> delle scienze sociali è l’impostazione interdisciplinare, pertanto finalità<br />

essenziale è quella di imparare a muoversi tra le varie discipline dell’area sociale attraverso lo<br />

studio su grandi temi presi in esame trasversalmente .<br />

Lo studio interdisciplinare presuppone peraltro le conoscenze disciplinari, che nell’ambito<br />

<strong>della</strong> trattazione modulare manterranno contatti con la complessità delle scienze sociali e con la<br />

struttura epistemologica di ogni disciplina.<br />

Obiettivi, abilità e competenze<br />

Acquisire la competenza d’uso del linguaggio specifico proprio delle discipline sociali<br />

Saper orientarsi negli attuali studi <strong>della</strong> società: lessico specifico per definire le<br />

scienze sociali, metodi e strumenti di indagine e di studio propri delle scienze sociali<br />

Conoscere le principali teorie dello studio sociologico<br />

Conoscere le principali teorie dello studio antropologico<br />

Saper rivedere la storia <strong>della</strong> società e dell’umanità alla luce <strong>della</strong> ricostruzione delle<br />

linee essenziali di sviluppo <strong>della</strong> sociologia e dell’antropologia<br />

Saper illustrare a grandi linee i rapporti tra aspetti culturali, sociali e filosofici <strong>della</strong><br />

società e <strong>della</strong> vita sociale nel corso <strong>della</strong> storia delle scienze sociali<br />

Acquisire una sensibilità per i fenomeni sociali , riconoscerli, inquadrarli e considerarli<br />

criticamente<br />

Saper leggere in modo multifattoriale e dinamico le condizioni di vita nell’ambito di<br />

una logica <strong>della</strong> complessità naturale, sociale, culturale e politica <strong>della</strong> realtà sociale<br />

Saper interpretare l’attualità e le vicende nazionali e internazionali alla luce del quadro<br />

concettuale offerto dalle scienze sociali<br />

Sapere orientarsi negli attuali studi di psicologia sociale<br />

Saper collegare il versante individuale dell’esperienza sociale con le grandi realtà<br />

sociali<br />

Essere orientati negli attuali studi sulla socializzazione e sul suo significato (concetti,<br />

principi teorici, linguaggio, metodi di studio, interesse storico e approcci teorici)<br />

Saper descrivere le principali agenzie di socializzazione<br />

Saper orientarsi negli attuali studi di psicologia dello sviluppo<br />

Modulo 0:<br />

Definizione delle Scienze sociali<br />

Metodi e strumenti di indagine sociale, antropologica e psicologica<br />

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Modulo 1: La Psicologia sociale<br />

Contenuti<br />

1. La nascita <strong>della</strong> Psicologia sociale e i suoi presupposti<br />

2. La social cognition quale attività cognitivo-sociale<br />

Definizione<br />

Il processo di comprensione<br />

Le attribuzioni<br />

I Biases<br />

3. Le conoscenze sociali<br />

Le opinioni<br />

Gli atteggiamenti<br />

I valori<br />

Gli stereotipi<br />

Le rappresentazioni sociali<br />

4. Motivazioni ed emozioni<br />

Tipologie di motivazioni<br />

La regolazione e la comunicazione delle emozioni<br />

5. Interazioni e relazioni<br />

6. I gruppi<br />

Definizione<br />

Evoluzione degli studi sui gruppi<br />

La coesione<br />

La leaderschip<br />

I gruppi di lavoro e la produttività<br />

Modulo 2: Linee essenziali di storia dell’antropologia culturale<br />

Per il seguente modulo sono stati forniti appunti e materiale in fotocopia dall’Insegnante<br />

tratto dalla seguente dispensa universitaria: “Lineamenti essenziali di storia<br />

dell’Antropologia Culturale” – Università Cattolica di Milano a cura di Anna Paltrinieri<br />

Casella<br />

1. L’antropologia delle origini<br />

2. La scuola antropologica evoluzionista sullo sfondo filosofico del Positivismo<br />

3. La svolta antropologica post-evoluzionista<br />

Dal crollo del pensiero idealista e positivista a Franz Boas e al diffusionismo<br />

4. Il relativismo culturale: cultura e personalità di Ruth Benedict e Mrgaret Mead<br />

5. Il funzionalismo in Malinowski<br />

6. Lo struttural –funzionalismo di Radcliffe - Brown<br />

7. Dallo strutturalismo filosofico allo strutturalismo antropologico di L.Strauss<br />

8. Nuove correnti dell’antropologia contemporanea (CENNI)<br />

Antropologia interpretativa di Clifford Geertz<br />

Antropologia radicale<br />

Modulo 3: Linee essenziali di storia <strong>della</strong> sociologia e temi oggetto di studio<br />

1. Definizione completa e complessa di società<br />

2. Le discipline che studiano la società: prospettive, interessi, metodi e approcci<br />

3. Componenti strutturali e processi<br />

4. La nascita <strong>della</strong> sociologia<br />

5. Positivismo sociale, utilitaristico e evoluzionistico:<br />

Saint Simon<br />

46


Comte<br />

Spencer<br />

6. Le teorie <strong>della</strong> società :<br />

Il funzionalismo: Durkheim – Parsons - Merton<br />

Le teorie del conflitto: Marx e Weber – Mills (sociologie critiche<br />

nordamericane) – Adorno, Horkeimer e Fromm (scuola di Francoforte)<br />

Sociologie comprendenti: Mead – Goffman - Garfinkel<br />

7. Le società umane: definizione<br />

Classificazione: tra società tradizionali, moderne e di nuova modernizzazione<br />

(concetti di modernizzazione, colonizzazione e globalizzazione – il sistema mondo)<br />

8. La politica e lo Stato<br />

9. Il lavoro: modernizzazione, conflitti e disoccupazione<br />

11. Il Welfare State e la sua crisi<br />

Modulo 4: Socializzazione e formazione<br />

1. La socializzazione<br />

Definizione, processo, tipi e significato<br />

Le agenzie di socializzazione : famiglia, scuola, mass-media, gruppo dei pari e<br />

cultura giovanile<br />

2. La formazione<br />

Definizione, processo, azioni formative e loro rapporti<br />

Assetto disciplinare<br />

Apprendimento e motivazione<br />

Modulo 5: Psicologia dello sviluppo<br />

1. Età evolutiva, ciclo di vita, arco di vita<br />

2. Teorie dello sviluppo<br />

Gli stadi cognitivi di J. Piaget<br />

La genesi storico – sociale del pensiero di Lev Vygotskij<br />

La teoria psicoanalitica di S. Freud dello sviluppo <strong>della</strong> personalità<br />

La teoria di sviluppo psico-sessuale di E. Erikson<br />

La teoria di sviluppo del linguaggio e <strong>della</strong> comunicazione<br />

Metodologia<br />

Lezioni frontali<br />

Discussioni guidate<br />

Lettura individuale, collettiva o di gruppo di testi significativi<br />

all’esplicitazione <strong>della</strong> tematica (lettura di parte di testi specifici )<br />

Visione di film o di filmati significativi per l’approfondimento delle<br />

tematiche proposte<br />

Durante l’arco dei cinque anni sono state richieste attività a piccoli gruppi o a coppie<br />

per favorire la gestione autonoma e organizzata del lavoro<br />

Mezzi e strumenti<br />

Libro di testo<br />

Appunti dell’insegnante<br />

Materiali audiovisivi<br />

Elaborati degli alunni<br />

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Valutazione e osservazioni<br />

Scritte Fino all’ anno precedente prove scritte a risposta sintetica e/o multipla<br />

(sommative)<br />

Prove scritte a commento di testi (sotto forma di testo argomentativo)<br />

Simulazioni di seconda prova<br />

Orali Brevi relazioni o commenti su argomenti studiati e su tematiche<br />

particolarmente significative per gli alunni (approfondimenti individuali e/o a<br />

piccoli gruppi )<br />

Colloqui<br />

Nella valutazione periodica sono stati presi in considerazione anche la disponibilità a partecipare al<br />

proprio percorso didattico e l’impegno nell’approccio scientifico alla disciplina, nonché la<br />

collaborazione attiva alle attività proposte.<br />

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DISCIPLINA :INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA<br />

A.S. <strong>2011</strong>-20<strong>12</strong><br />

Docente: Giovanni Vincalli<br />

Contenuti:<br />

L’uomo, elementi di antropologia cristiana (ottobre\novembre)<br />

La coscienza (dicembre\febbraio)<br />

La libertà (marzo)<br />

Un progetto per la vita. Uomo e natura, uomo ed economia. Temi di teologia<br />

morale e dottrina sociale. (aprile)<br />

Obiettivi raggiunti: Rapportarsi con la realtà per scoprire i valori morali e confronto con il<br />

messaggio cristiano<br />

Confrontare il personale progetto di vita con il modello cristiano.<br />

Sapere effettuare una corretta rielaborazione personale in vista di scelte responsabili.<br />

Maturare giudizi critici razionalmente fondati.<br />

In particolare: Obiettivo comune curare connessioni interdisciplinari, ma con particolare<br />

attenzione agli aspetti etico problematici piuttosto che culturali - storici.<br />

La classe 5 a E è caratterizzata, per la stragrande <strong>maggio</strong>ranza degli alunni<br />

avvalentisi, da un approccio con la materia ed i temi proposti, piuttosto vivace<br />

ed esigente. Si è cercato, pertanto, di offrire stimoli alla riflessione<br />

privilegiando il confronto diretto basato sul “vissuto” degli studenti<br />

valorizzandone le esperienze personali.<br />

In sintesi, devo rilevare che il rapporto con l’I.R.C. è stato piuttosto positivo. I ragazzi hanno<br />

risposto con interesse alle sollecitazioni che prevedeva il programma loro destinato. La figura<br />

dell’uomo, la sua dignità, la possibilità ed il diritto alle scelte fondamentali dell’esistenza, collegati<br />

all’uso di materiali multimediali adeguati, hanno generato una risposta attenta, critica e, debbio<br />

ammettere, anche, in alcuni casi, inaspettata. Solo in quest’ultimo scorcio d’anno scolastico, a causa<br />

dell’imminente esame di fine corso, le preoccupazioni ad esso collegate, hanno un poco allentato<br />

questo trend positivo. Posso comunque affermare che sono stati ampiamente raggiunti gli obiettivi<br />

che ci eravamo prefissati.<br />

Il rapporto con gli allievi, globalmente, è stato positivo: la ricerca del contatto diretto ed<br />

individuale è stata per me prioritaria. D'altronde l’esperienza dei precedenti anni mi ha confermato<br />

nell’idea che il giovane, quando se ne ravvisa la necessità, deve ottenere da parte del docente<br />

l’attenzione diretta che richiede. Ritengo, a tal proposito, che, nonostante i tempi limitati, sia uno<br />

dei compiti specifici dell’insegnante di religione. Questo non certo a causa di qualche particolare<br />

carisma ma per la posizione <strong>maggio</strong>rmente vicina all’ascolto che la disciplina prevede. Sono, infatti,<br />

privilegiati i momenti di intervento diretto, spontaneo, non obbligato che permettono all’alunno di<br />

esporsi e di partecipare quando veramente sente di poterlo fare. Questo è l’inizio del dialogo<br />

personale, anche se inserito nell’ambito di molte altre situazioni simili nelle classi. Sta<br />

all’insegnante saper riconoscere quando è possibile instaurare questo rapporto individuale senza<br />

mai forzare la volontà dell’alunno.<br />

In conclusione posso affermare che l’esperienza didattica di quest’anno scolastico può<br />

considerarsi sostanzialmente positiva. Con queste prerogative il rapporto docente – alunni ha potuto<br />

avvalersi di connotazioni più precise e gli interventi sono sicuramente stati più efficaci e mirati.<br />

Prof. Giovanni Vincalli<br />

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