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aniana<br />

ANNO XXXVI<br />

Periodico<br />

della <strong>Pontificia</strong><br />

Università<br />

<strong>Urbaniana</strong><br />

Gennaio 2011<br />

U<br />

La via della coscienza<br />

è apertura a Colui che<br />

è Via, Verità e Vita


INDICE-GENNAIO-2011<br />

<strong>Rivista</strong> Quadrimestrale<br />

a carattere informativo<br />

della <strong>Pontificia</strong> Università<br />

<strong>Urbaniana</strong> di Roma<br />

ANNO XXXVI<br />

Gennaio 2011<br />

A cura del<br />

CENTRO<br />

COMUNICAZIONI<br />

SOCIALI<br />

Direttore<br />

Prof. D. Luca Pandolfi<br />

Redazione<br />

Paula Daud<br />

Prof. Emanuele Di Marco<br />

Sr. Irma Dominguez<br />

Prof.ssa Cecilia Gobbi<br />

Luciano Pezzella<br />

Vincezo Puca<br />

Anthony Situma<br />

Sr. Roberta Tremarelli<br />

Collaborano<br />

D. Roberto Cherubini<br />

Segretario Generale<br />

P. Marek Rostkowski, omi<br />

Direttore della Biblioteca<br />

P. Giuseppe Iuliano, sx<br />

Direttore Istituti Affiliati<br />

Sede<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Tel. +39 06.69889662<br />

Fax +39 06.69881871<br />

E.mail<br />

communication@urbaniana.edu<br />

Grafica, impaginazione<br />

e stampa a cura di<br />

Inprinting srl, Roma<br />

1<br />

2<br />

8<br />

16<br />

18<br />

21<br />

Editoriale<br />

Verso nuovi accounts di Don Cataldo Zuccaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1<br />

L’incontro<br />

L’inaugurazione del Nuovo Anno Accademico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2<br />

John Henry Newman e l’ermeneutica dei Concili<br />

Dalla prolusione del prof. Ian Ker, dell’Università di Oxford . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

Vita dell’Università<br />

Dalle Facoltà e dagli Istituti<br />

• “Lectio Inauguralis” del Prof. Tuninetti<br />

Riprende la tradizione delle Lezioni Inaugurali nella Facoltà di Filosofia . . . . . . . . 8<br />

• La riforma legislativa delle<br />

“Normae de delictis gravioribus”<br />

Giornata di Studi della Facoltà di Diritto Canonico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8<br />

• Ricordo di P. Gianni Colombo<br />

Indimenticabile professore e cappellano dell’Università . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9<br />

Iniziative:<br />

• Incontro con la Roma cristiana<br />

Simboli antichi del Cristianesimo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10<br />

La voce degli studenti:<br />

• Omnes gentes. Le nuove commissioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13<br />

• Un esperienza “missionaria” in Cina e Bangladesh . . . . . . . . . . . 14<br />

• Visita a Pompei. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15<br />

Voci dal mondo<br />

Nuova affiliazione:<br />

Il “Saint-Augustin” di Kinshasa nella RDC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16<br />

Rinnovi delle affiliazioni ed erezioni accademiche . . . . . . . . . . . . . . 17<br />

La biblioteca dell’Università<br />

• <strong>Urbaniana</strong> splendors<br />

I tesori della Biblioteca dell’<strong>Urbaniana</strong> nel mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18<br />

<strong>Urbaniana</strong> University Press<br />

• Novità editoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21<br />

Finito di stampare<br />

nel Gennaio 2011<br />

27<br />

Tesi di Laurea e Nomine. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27


EDITORIALE<br />

Verso nuovi<br />

accounts<br />

di Don Cataldo Zuccaro<br />

Rettore<br />

Da alcuni mesi abbiamo iniziato<br />

il nuovo Anno Accademico,<br />

tra molte novità. Il<br />

corpo docente si è arricchito<br />

di nuovi professori<br />

straordinari e ordinari. Abbiamo avuto<br />

l’avvicendamento dei decani delle Facoltà<br />

di Filosofia e di Diritto Canonico:<br />

ai professori Vendemiati e Sabbarese<br />

che hanno lasciato un grazie sincero<br />

per il lavoro svolto; ai nuovi decani,<br />

professori Mazzotta e D’Auria, gli auguri<br />

di un buon lavoro; a tutti i Decani e i Direttori<br />

la gratitudine per il loro insostituibile<br />

servizio. P. Paolo Fedrigoni, missionario<br />

della Consolata, è il nuovo E-<br />

conomo dell’Università e P. Gottardo<br />

Pasqualetti, conosciuto da molti come<br />

docente di liturgia, ha accettato il compito<br />

di animare la vita spirituale dell’Università<br />

come nuovo Cappellano. Sostituisce<br />

il compianto P. Gianni Colombo,<br />

che Gesù ha chiamato a sé in giugno:<br />

per lunghi anni docente di teologia<br />

morale è stato anche cappellano dell’Università.<br />

Lo ricordiamo con commozione.<br />

Tutti quelli che l’hanno incontrato<br />

hanno avuto modo di sperimentare<br />

la sua umanità e l’attenzione<br />

profonda alle persone.<br />

Abbiamo iniziato quest’anno accademico anche con una novità strutturale.<br />

Mi riferisco ai locali rinnovati dell’Edificio Paolo VI che ospitano il Rettorato,<br />

la Facoltà di Diritto Canonico, l’Istituto Superiore di Catechesi e Spiritualità<br />

Missionaria e il Centro di Comunicazioni Sociali. Inoltre, nei medesimi locali<br />

hanno trovato posto gli Uffici dell’Economato, della Segreteria, degli Istituti<br />

Affiliati e dell’<strong>Urbaniana</strong> University Press.<br />

L’inaugurazione, avvenuta durante il solenne inizio dell’Anno Accademico,<br />

ha costituito un’occasione propizia per ringraziare tutti coloro che hanno reso<br />

possibile la realizzazione di quest’opera, a partire dal nostro Gran Cancelliere<br />

il Cardinale Ivan Dias. La struttura è bella, accogliente e arredata a<br />

dovere. Sappiamo tuttavia che l’Università vive perché ci sono tante persone<br />

che vi interagiscono e si pongono al servizio del bene di tutti, nel rispetto del<br />

peculiare compito di ciascuno. Questo ci porta oltre la prospettiva d’essere<br />

una rete accademica di servizi. È infatti necessaria una cura sempre maggiore<br />

della qualità umana dei rapporti dove lo sguardo diretto e la stretta di<br />

mano non perdono mai la loro attualità, rispetto ad altri accounts fittizi e<br />

sfuggevoli.<br />

In quest’anno accademico faremo bene inoltre a ricordare la testimonianza<br />

di John Henry Newman, dichiarato beato da Benedetto XVI, a Birmingham il<br />

19 settembre scorso. Il Santo Padre, durante la veglia di preghiera svoltasi a<br />

Londra in preparazione alla beatificazione, ricorda che il suo «messaggio<br />

spirituale si può sintetizzare nella testimonianza che la via della coscienza<br />

non è chiusura nel proprio “io”, ma è apertura, conversione e obbedienza a<br />

Colui che è Via, Verità e Vita». Il richiamo alla coscienza come criterio fondamentale<br />

che ispira le nostre decisioni, ci guidi quest’anno nello studio e nella<br />

scoperta della voce di Dio e della sua volontà. Ad essa dobbiamo obbedire<br />

in modo incondizionato, superando la tentazione di mentire lucidamente a<br />

noi stessi quando parole e azioni sono in realtà motivate da criteri umani<br />

spesso lontani dalla volontà di Dio, ma esteriormente giustificati e mascherati<br />

proprio dall’appello alla coscienza.<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

1


L’incontro<br />

Solenne Inaugurazione del Nuovo Anno<br />

“L’Università<br />

vive perchè ci sono<br />

tante persone<br />

che interagiscono e<br />

si pongono al servizio<br />

del bene di<br />

”<br />

tutti<br />

UNA RETE DI<br />

CURA SEMPRE<br />

NELLA QUALITÀ<br />

a cura di<br />

Antony Situma<br />

Martedì 26 ottobre del<br />

2010, abbiamo celebrato<br />

la Solenne Inaugurazione<br />

dell’Anno Accademico.<br />

L’intera giornata è<br />

stata occasione di incontri significativi.<br />

Prima di ogni altro evento, abbiamo celebrato<br />

l’Eucaristia “De Spiritu Sancto”,<br />

presieduta dal nostro Gran Cancelliere,<br />

il Cardinale Ivan Dias. Subito dopo il Cardinale<br />

ha visitato e benedetto i locali<br />

restaurati e rinnovati dell’Edificio “Paolo<br />

VI”. Da questo anno accademico o-<br />

spiteranno il Rettorato, la Facoltà di Diritto<br />

Canonico, l’Istituto Superiore di Catechesi<br />

e Spiritualità Missionaria e il<br />

Centro di Comunicazioni Sociali. Inoltre,<br />

nei medesimi locali hanno trovato posto<br />

2


Accademico 2010-2011 - Martedì 26 ottobre del 2010<br />

SERVIZI, UNA<br />

MAGGIORE<br />

DEI RAPPORTI<br />

anche gli Uffici degli Istituti Affiliati, dell’<strong>Urbaniana</strong><br />

University Press, della Segreteria<br />

e dell’Economato. Anche il nuovo<br />

Cappellano dell’Università, P. Gottardo<br />

Pasqualetti, ha una piccola stanza<br />

per ricevere quanti, studenti e dipendenti,<br />

desiderano incontrarlo.<br />

Dopo l’inaugurazione e la benedizione<br />

dei nuovi locali, ci siamo ritrovati nell’Aula<br />

Foto di Fábia Carolina Hafermann - 2010<br />

Magna dove il rettore, Don Cataldo Zuccaro,<br />

ha salutato le autorità presenti e<br />

svolto la relazione annuale circa le iniziative<br />

svolte in <strong>Urbaniana</strong> nel precedente<br />

Anno Accademico, da Facoltà, I-<br />

stituti, Uffici e Centri di animazione dell’attività<br />

accademica e studentesca. Ha<br />

ringraziato tutti coloro hanno reso possibile<br />

le numerose iniziative ordinarie e<br />

straordinarie del precedente Anno Accademico<br />

e coloro che, ricevendo un<br />

nuovo incarico, saranno responsabili di<br />

Facoltà, Uffici e incarichi di animazione<br />

e gestione per l’anno che abbiamo iniziato.<br />

Ha infine tratteggiato gli impegni e<br />

le prospettive della nostra Università<br />

per il 2010-2011. Prima di dichiarare a-<br />

perto il nuovo Anno Accademico, ha<br />

però offerto la parola al noto Prof. Ian<br />

Ker, dell’Università di Oxford: costui ha<br />

tenuto la solenne prolusione sulla vita e<br />

l’opera di John Henry Newman, di recente<br />

proclamato “Beato”, ex alunno<br />

nel 1846-1847 del Collegio Urbano e<br />

studente dell’allora Facoltà Teologica,<br />

connessa con il Collegio e poi divenuta<br />

parte dell’Università <strong>Urbaniana</strong>.<br />

Incontrare il Prof. Ian Ker, docente nella<br />

Facoltà di Teologia dell’Università di<br />

Oxford, ha permesso a tutti noi presenti<br />

di incontrare in modo particolare la figura<br />

e l’opera di John Henry Newman,<br />

L’intervento del Prof. Ker intitolato “Newman<br />

on Councils and their Aftermaths”,<br />

ha approfondito un orizzonte importante<br />

della relazione tra l’opera di Newman<br />

e l’attualità della sua riflessione<br />

teologica: a partire dal suo contributo, recuperando<br />

una riflessione che fu già dei<br />

Padri della Chiesa, possiamo leggere i<br />

Concili fondanti la riflessione teologica<br />

cristiana, come un processo lungo e<br />

complesso. Ogni Concilio ha una storia:<br />

dei precedenti, un dibattito serrato e<br />

delle conseguenze (aftermaths), in termini<br />

di conoscenze e prassi ecclesiali,<br />

che si dispiegano lentamente nel tempo<br />

e che possiamo/dobbiamo interpretare<br />

con pazienza e con sapienza. Il<br />

prof. Ian Ker ci ha aiutato a riscoprire<br />

un’ermeneutica dei processi e dei testi<br />

conciliari che in più parti aveva suggerito<br />

la riflessione teologica di Newman e<br />

che, in qualche modo, aveva anticipato<br />

alcune intuizioni ecclesiologiche del<br />

Concilio Vaticano II. Lo stesso Concilio<br />

Vaticano II (e le sue conseguenze) lo<br />

possiamo rileggere con questa ermeneutica<br />

storica e teologica che suggerisce<br />

la teologia di Newman. Nelle righe<br />

che seguono proverò a fare una sintesi<br />

della “Prolusione” di Ian Ker all’inaugurazione<br />

del nostro Anno Accademico<br />

2010-2011.<br />

n.1/11 URBANIANA 3


L’incontro<br />

Foto di Fábia Carolina Hafermann - 2010<br />

JOHN HENRY NEWMAN<br />

EL’ERMENEUTICA<br />

DELLA CONTINUITÀ<br />

Sintesi della Prolusione del Prof. Ian Ker<br />

a cura di Antony Situma<br />

Tutti sappiamo che il Concilio Vaticano II<br />

si è occupato molto della natura e dell’essenza<br />

della Chiesa, una chiesa popolo<br />

di Dio in dialogo con il mondo. L’ecclesiologia<br />

di Newman anticipò alcune delle<br />

riflessioni che la Chiesa verrà poi ad e-<br />

laborare nella Costituzione Conciliare Lumen<br />

Gentium. Per questo viene visto<br />

spesso come un pioniere anche se, per<br />

certi aspetti, solitario. In una chiesa del XIX<br />

Secolo ancora fortemente gerarchica,<br />

Newman si occupò con dedizione del<br />

ruolo dei laici, dei fedeli cristiani laici ma<br />

anche del ruolo dei vescovi. Non a caso<br />

uno dei suoi più noti articoli, On Consulting<br />

the Faithful in Matters of Doctrine, lo<br />

aveva dedicato proprio al ruolo dei laici all’interno<br />

della Chiesa. Sicuramente, il capitolo<br />

sui laici e quello sui vescovi della Lumen<br />

Gentium sarebbero molto piaciuti a<br />

Newman.<br />

Tuttavia, ci sono altri due capitoli, che riguardano<br />

da vicino la natura e l’essenza<br />

della Chiesa, che Newman avrebbe quainglese<br />

Ian Ker outlines Newman’s mini-theology of the councils. He demonstrates how Newman’s<br />

ideas on the phenomenon of the councils coincide with what actually happened in the Vatican<br />

Council II; especially as regards what the first two chapters of the Apostolic Constitution<br />

Lumen Gentium elucidated. For Newman, any ecclesial council is not meant to break<br />

up with the past/tradition but it is meant to insist on its identity, thus maintaining continuity<br />

with the past yet changing, explaining and modifying some elements. Such operations are<br />

never immediate and their results are never sudden, but they remain a gradual process of<br />

perfection and completion. This view of Newman is stamped in the phenomenon of the ecclesial<br />

movements of the 21 st C which is a result of Vatican Council II.<br />

I Concili e le loro conseguenze.<br />

4


JOHN HENRY NEWMAN<br />

Un cristiano che interroga la modernità<br />

John Henry Newman nacque a Londra il 21 febbraio 1801 da una famiglia benestante<br />

di tradizione anglicana e protestante. Nel 1817 entrò al Trinity College di<br />

Oxford e, dopo un periodo di studi, nel 1824, divenne diacono della Chiesa anglicana.<br />

Nominato poi parroco della chiesa universitaria e cappellano degli studenti si dedicò<br />

agli studi filosofici e teologici. In questo periodo della vita fondò quello che sarà chiamato<br />

movimento di Oxford, che aveva lo scopo di contrastare l’ascesa del liberalismo<br />

religioso e delle posizioni illuministiche e razionalistiche all’interno delle università inglesi<br />

e della chiesa anglicana. Nel 1832, dopo un viaggio svolto nel Mediterraneo, a Roma<br />

ed in Sicilia, anche a seguito di una grave malattia visse un tempo di riposo e ripensamenti.<br />

Già da tempo sostenitore di un avvicinamento e di una mediazione necessaria<br />

con la tradizione dogmatica della Chiesa cattolica ebbe frequenti scontri e condanne da<br />

parte dell’università di Oxford e dei vescovi anglicani. Dal 1842 al 1845 lasciò Oxford e si ritirò a Littlemore, per studiare e<br />

scrivere. Proprio nel 1845 giunse alla conclusione “la Chiesa Cattolica era formalmente dalla parte della ragione” e chiese di<br />

esserne accolto. Il 9 novembre1846 arrivò a Roma e, dopo i primi contatti con le autorità di Propaganda Fide iniziò la sua<br />

permanenza al Pontificio Collegio Urbano, dove seguì le lezioni di teologia dogmatica e di morale e si preparò per la sua ordinazione<br />

sacerdotale con gli esercizi spirituali dall’8 al 17 aprile 1847. Entrato nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo<br />

Neri si trasferì a Birmingham. Dal 1851 al 1858 fu rettore, in Irlanda, dell’Università Cattolica di Dublino, appena fondata.<br />

Nel 1879, quando aveva ottant’anni, Leone XIII lo creò Cardinale Diacono del titolo di San Giorgio in Velabro. Morì in<br />

Inghilterra, nell’Oratorio di Edgbaston vicino Birmingham, l’11 agosto del 1890. Nella sua vita pubblicò numerosissimi articoli,<br />

discorsi, studi e testi di filosofia e teologia.<br />

“Le ragioni per cui vale la pena conoscere Newman sono tante. Nel 1845 egli abbandonò la posizione prestigiosa e a lui<br />

particolarmente cara di docente dell’Università di Oxford e di membro del clero anglicano per entrare nella Chiesa di Roma,<br />

avendola riconosciuta come la legittima custode della verità rivelata da Dio agli uomini. L’azione da lui esercitata nella<br />

Chiesa d’Inghilterra fino a quel momento ebbe un’importanza storica notevole per la vita di quella nazione. La sua attività<br />

come cattolico e come prete dell’Oratorio ebbe risultati meno vistosi ma profondi e duraturi.<br />

I suoi scritti prima e dopo la conversione al cattolicesimo spaziano nei più diversi generi letterari: saggio teologico e filosofico,<br />

ricerca storica, oratoria sacra, polemica, satira, autobiografia, epistolario, romanzo, poesia. Per la bellezza del suo stile<br />

Newman è considerato come uno dei più grandi scrittori di lingua inglese del XIX secolo. Nelle sue opere si trovano idee<br />

che si sono mostrate e continuano a mostrarsi feconde: sull’opera salvifica di Cristo, sulla natura della rivelazione e della<br />

Chiesa, sulla ragionevolezza della fede, sull’educazione ecc. La personalità di Newman è tale da non lasciare indifferente<br />

chi la incontra. Il suo carattere e il suo modo di comportarsi sono stati l’oggetto, in vita e dopo la morte, di critiche feroci e<br />

malevole da parte di alcuni. Ma sono probabilmente molti di più coloro che sono rimasti conquistati dalla figura di Newman.<br />

Può essere che in qualcuno l’ammirazione abbia prevalso addirittura sul desiderio di conoscere e che si sia manifestata talvolta<br />

una preoccupazione eccessiva di difendere il convertito inglese dalle accuse dei suoi detrattori. Non c’è dubbio però<br />

che Newman sia una persona affascinante: colpiscono in lui in particolare la passione per la verità, la serietà estrema unita<br />

alla capacità di humour, l’amore alla Chiesa, la fedeltà agli amici. (…) Newman è un cristiano per cui la fede è adesione<br />

alla verità rivelata e che per questa verità è disposto a rinunciare a qualsiasi altra cosa. Ma che la fede del cristiano di ogni<br />

epoca sia la stessa fede degli Apostoli non significa per lui che essa non viva nel presente. Qui sta l’origine del modo peculiare<br />

in cui Newman vive il rapporto con il proprio tempo. Nell’Inghilterra della prima metà del XIX secolo egli aveva conosciuto<br />

quello che possiamo caratterizzare come il mondo moderno, avendone visto chiaramente i risultati più brillanti e<br />

le pretese più illusorie. La sua conversione al cattolicesimo fu uno scandalo: come è possibile che un uomo che ha conosciuto<br />

la luce del progresso voglia tornare alle tenebre dell’ignoranza Ma in realtà il vero scandalo è che Newman non propone<br />

un ritorno al passato. Egli vive in un’epoca in cui sembra che le decisioni della modernità (individualismo, razionalismo,<br />

secolarismo) siano ormai fatti irreversibili che devono essere accettati o possono essere respinti soltanto con una protesta<br />

velleitaria. Newman, però, certo della verità insegnata dal cristianesimo, non accetta la modernità come un destino<br />

ineludibile né la rifiuta in blocco, ma piuttosto la interroga facendola riflettere su sé stessa: è proprio vero che il secolarismo<br />

è il destino di una società illuminata È proprio vero che il razionalismo è la realizzazione della ragione È proprio vero che<br />

l’individualismo è l’esaltazione dell’individuo La Chiesa cattolica ha riconosciuto in Newman le virtù di un santo…”.<br />

(Tratto dalla Prefazione del libro TUNINETTI L.F. (a cura di), John Henry Newman Un cristiano che interroga la modernità, <strong>Urbaniana</strong> University Press, Roma 2010, 7 ss.)<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

5


L’incontro<br />

si anticipato nella sua mini-teologia dei<br />

Concili. Questi sono esattamente i primi<br />

due capitoli della costituzione conciliare:<br />

il mistero della Chiesa e il popolo di Dio.<br />

Essi descrivono in modo accurato, in termini<br />

scritturistici e patristici, la definizione<br />

conciliare di ciò che Newman avrebbe<br />

chiamato “l’idea della Chiesa” (the idea of<br />

the Church). Il concetto nasce in Newman<br />

dopo aver letto gli scritti dei padri sulla<br />

Chiesa, i quali la definiscono spesso come<br />

la comunione di quelli che hanno ricevuto<br />

il dono dello Spirito Santo nel battesimo.<br />

In questo modo, Newman definisce<br />

la Chiesa come la dimora speciale<br />

dello Spirito Santo. È lo stesso Spirito<br />

che ci fa uno, che ci riunisce in Colui che<br />

è morto e risorto, e che così forma la<br />

Chiesa. La Chiesa è quel unico corpo mistico<br />

di Cristo formata dallo Spirito Santo;<br />

unico proprio per virtù della vita datale dallo<br />

Spirito. Nella stessa linea, Lumen Gentium<br />

afferma: “Lo Spirito dimora nella<br />

Card. John Henry Newman - Dipinto di Sir John Everett Millais<br />

Chiesa e nei cuori dei fedeli come in un<br />

tempio... essendo stati rigenerati ... dall’acqua<br />

e dallo Spirito Santo (cfr. Gv 3,5-<br />

6) [...] Quello che un tempo non era neppure<br />

popolo, ora invece è popolo di Dio [...]<br />

popolo messianico [...] nel cuore dei<br />

quali dimora lo Spirito Santo come in un<br />

tempio.” (LG 4 e 9). Nel suo articolo, egli<br />

menziona la realtà dei laici includendo fra<br />

loro anche i monaci e le monache. Come<br />

se non bastasse, nell’appendice della<br />

terza edizione della sua opera The A-<br />

rians of the Fourth Century, pubblicata nel<br />

1871, egli include anche i parroci fra i laici.<br />

In altre parole, per laici Newman non<br />

intende semplicemente i “fedeli” non ordinati<br />

ma ciò che Lumen Gentium chiama<br />

‘La totalità dei fedeli’ (LG 12).<br />

Prima, durante e dopo il Concilio Vaticano<br />

II, Newman ha fornito quella che viene<br />

definita una mini-teologia dei concili<br />

che se ha aiutato durante lo svolgimento<br />

del Concilio, ha una grande rilevanza an-<br />

cora ai nostri tempi post-conciliari. Egli sapeva<br />

che i concili sono momenti di grande<br />

prova per la Chiesa. Storicamente, essi<br />

hanno due caratteristiche: lotte e conflitti<br />

da parte dei partecipanti e enormi<br />

resistenze alle sue definizioni da parte del<br />

“Christendom” (la cristianità, il popolo dei<br />

fedeli). Dai suoi studi sulla Chiesa antica,<br />

Newman ha mostrato come la Chiesa si<br />

muova verso la verità perfetta attraverso<br />

fasi diverse, varie dichiarazioni, che modificano,<br />

perfezionano e completano l’una<br />

l’altra. Sulla definizione dell’infallibilità<br />

del Papa, Newman sollecitava la pazienza<br />

fino a quando un nuovo Papa e/o<br />

un’altra assemblea conciliare l’avrebbe<br />

completata/migliorata. La sua profezia si<br />

è verificata con il Papa Giovanni XXXIII<br />

e con il Concilio Vaticano II. L’attività del<br />

”completare”, per Newman, non consiste<br />

semplicemente nell’aumento delle<br />

dichiarazioni né nella convocazione di<br />

più concili. Newman osserva che i dogmi<br />

della Chiesa antica non venivano e-<br />

laborati tutti improvvisamente ma tramite<br />

vari Concili: una cosa veniva aggiunta<br />

e un’altra migliorata fino a quando<br />

il dogma era stabilito. Ciò che sembrava<br />

un estremo veniva spiegato e<br />

completato. È il processo stesso che fa<br />

crescere la Chiesa.<br />

A proposito del Concilio Vaticano I, Newman<br />

aveva osservato che la Chiesa a-<br />

veva avuto 300 anni per poter recepire e<br />

assimilare il Concilio di Trento, e che non<br />

si poteva sapere quanto tempo ci sarebbe<br />

voluto per assimilare il medesimo<br />

Concilio Vaticano I. La cosa sconcertante<br />

è che i concili, come osservava Newman,<br />

agiscono come una leva, cambiando,<br />

disordinando, e spostando porzioni<br />

del sistema teologico corrente; e<br />

quindi generando controversie profonde.<br />

Lo stesso è successo e succede con<br />

il Concilio Vaticano II, che pur non è stato<br />

un concilio dogmatico, i suoi insegnamenti<br />

tuttavia hanno causato delle discordie.<br />

Perciò, gli insegnamenti dei concili<br />

hanno bisogno di essere a lungo interpretati.<br />

Esiste ciò che Newman chiama<br />

l’infallibilità attiva dei Papi e dei concili ed<br />

esiste anche l’infallibilità passiva di tutto il<br />

corpo dei fedeli che determinano la forza<br />

e il significato degli insegnamenti.<br />

All’inizio della sua dissertazione An Essay<br />

on the Development of Christian Doctrine,<br />

egli delinea il processo di sviluppo delle i-<br />

dee. Newman spiega che un’idea vivente<br />

non può essere separata dal mondo<br />

con il quale interagisce. Egli insiste che<br />

questo rapporto con il mondo circostante<br />

è necessario per poter capire ed esibire<br />

6


una tale idea. Nella comprensione di<br />

Newman, il Cristianesimo è giustamente<br />

una tale idea. Nonostante il fatto che un<br />

elemento perde la sua forma originaria se<br />

s’allontana dalla sua sorgente, Newman<br />

insiste che questo non è applicabile all’idea<br />

di cui parla lui. Qualunque sia l’uso<br />

che viene fatto di questa immagine, egli<br />

dice che essa non è applicabile alla storia<br />

di una filosofia o di una credenza. Per<br />

Newman, una filosofia o una credenza diventa<br />

più salda e vera col tempo e con i<br />

cambiamenti; in fatti “in cielo” è diverso ma<br />

quaggiù vivere è cambiare, ed essere<br />

perfetto significa essere cambiato spesso.<br />

Il punto non è che il cattolicesimo<br />

debba cambiare o sviluppare o essere diverso<br />

ma che per rimanere identico/unico/se<br />

stesso, debba cambiare con l’ambiente<br />

circostante, per mantenere la sua<br />

identità.<br />

In questo modo, se una idea diventa più<br />

forte, pura ed equilibrata sviluppandosi, allora<br />

anche gli insegnamenti del Concilio<br />

Vaticano II ad esempio, saranno più e-<br />

quilibrati, puri e forti col tempo, trasformandosi,<br />

attualizzandosi. Andando indietro<br />

nel tempo, possiamo vedere meglio<br />

lo scopo limitato della definizione dell’infallibilità,<br />

ed apprezzare l’accuratezza<br />

dell’interpretazione di Newman. Se, come<br />

dice Ker, ci sembra appropriato chiamare<br />

Newman “il padre del Concilio Vaticano<br />

II”, allora sarà ragionevole applicare la<br />

sua mini-teologia dei concili, che ha abbozzato<br />

dopo il Concilio Vaticano I, insieme<br />

alla sua teologia dello sviluppo,<br />

alla questione della ricezione e interpretazione<br />

degli insegnamenti del Concilio<br />

Vaticano II e altri sviluppi nel futuro. Se<br />

prendiamo Newman come la nostro guida,<br />

allora possiamo utilizzare il messaggio<br />

della sua dissertazione per affermare<br />

che quelli che hanno partecipato o vissuto<br />

il Concilio Vaticano II, può darsi, sono<br />

meno capaci di comprendere, recepire ed<br />

interpretare il vero significato e importanza<br />

del Concilio Vaticano II che le generazioni<br />

future. La idea del Concilio Vaticano<br />

II, se Newman è corretto, crescerà<br />

e diventerà più equilibrata, pura e forte con<br />

lo “scorrere del fiume lontana dalla sua<br />

sorgente”. Siccome il Concilio Vaticano II<br />

è stato convocato durante momenti di<br />

forte agitazione e devastazione spirituale<br />

in Occidente, i suoi componenti vitali<br />

hanno bisogno d’essere liberati da tutto<br />

ciò che gli sono estranei e ignoti.<br />

Dopo il Concilio Vaticano I, Newman ammoniva<br />

i suoi preoccupati contemporanei<br />

di stare calmi, “our duty is patience...our<br />

wisdom is to ... pray that He, who before<br />

now has completed a fifth council by a second,<br />

may do so now” (LD xxv.278). Newman<br />

non auspicava che ci fosse un nuovo<br />

concilio per fortificare la definizione dell’infallibilità<br />

come volevano gli ultramontani,<br />

ma per poterla spiegare meglio e modificare<br />

alla luce dell’insegnamento accurato<br />

sulla Chiesa.<br />

Nei nostri tempi, non c’è stato un Concilio<br />

Vaticano III, ma i Papi da Paolo VI a Benedetto<br />

XVI hanno cercato di arricchire<br />

questi insegnamenti alla luce della storia<br />

e della tradizione, cosicché il Concilio<br />

viene capito non come una rottura ma come<br />

una continuità col passato.<br />

Il secondo punto nello sviluppo della mini-teologia<br />

dei concili è su “ciò che non è<br />

stato detto”. Secondo Newman, i concili<br />

aprono nuovi orizzonti tramite ciò che<br />

non dicono. A proposito del Concilio Vaticano<br />

I, Newman ha osservato che l’insegnamento<br />

isolato e scarso sull’infallibilità<br />

e sulla natura della Chiesa troverà un<br />

suo sviluppo col tempo; e ciò è accaduto<br />

con la costituzione Lumen Gentium. Ci sono<br />

due sviluppi del Concilio Vaticano II che<br />

sono nettamente connessi con l’evangelizzazione:<br />

il fiorire di nuovi movimenti<br />

e di nuove comunità ecclesiali da una<br />

parte, e dall’altra parte le esplicitazioni dei<br />

primi due capitoli della Costituzione. Le<br />

nuove comunità non sono propriamente<br />

realtà “laiche” perché fanno parte di esse<br />

anche religiosi/e, preti e vescovi, e perciò<br />

sono veramente comunità/movimenti ecclesiali.<br />

Ciò che è anche significativo è che<br />

queste realtà raccolgono insieme tutti i<br />

battezzati, nonostante il loro status particolare<br />

nella Chiesa, in una comunione organica.<br />

Era questa comunione organica<br />

che Newman descriveva parlando della<br />

Chiesa del 4° secolo nel saggio On Consulting<br />

the Faithful in Matters of Doctrine.<br />

Questa è la stessa comunione organica<br />

che si riflette nei primi due capitoli di Lumen<br />

Gentium.<br />

Il movimento dello Spirito è stato un fenomeno<br />

nuovo anche se è rimasto meno<br />

popolare in una chiesa che era fortemente<br />

clericale fino al Concilio Vaticano<br />

II. Il fenomeno era interamente in continuità<br />

con la tradizione della Chiesa. Esso<br />

non era in nessun modo una distrazione<br />

dalla tradizione anche perché dimostrava<br />

la dimensione carismatica e<br />

non gerarchica della Chiesa. Questa dimensione<br />

carismatica della Chiesa venne<br />

discussa anche nei primi due capitoli<br />

di Lumen Gentium e Giovanni Paolo II la<br />

descriveva come la più importante conquista<br />

del Concilio. Newman certamente<br />

non ha usato il termine “carisma” nello<br />

stesso senso di Lumen Gentium. Il Concilio<br />

lo prende dal termine Greco charisma<br />

del NT, che San Tommaso d’Aquino chiama<br />

gratia gratis data. Newman invece<br />

parla delle grazie speciali date agli individui<br />

per il bene di tutta la Chiesa.<br />

Il Newman anglicano capiva il significato<br />

vitale del carisma monastico quando il cristianesimo<br />

era la religione dello stato e rischiava<br />

d’essere assorbito dal mondo. Il<br />

ruolo importante giocato dal monachesimo<br />

era di mantenere la Verità nei momenti<br />

e nei luoghi nei quali un gran numero<br />

dei cattolici l’aveva abbandonata.<br />

Nel periodo in cui i cristiani rischiavano<br />

d’essere secolarizzati, i monasteri diventarono<br />

luoghi di riparo per la pietà e<br />

santità. La dimensione carismatica della<br />

Chiesa è quindi importante ed essenziale<br />

per i cristiani che desiderano<br />

praticare la loro fede in modo devoto.<br />

Come aveva insistito Newman, il Concilio<br />

raccomandava che i carismi siano<br />

regolati dalla gerarchia. Newman era<br />

cosciente che i carismi erano dati non<br />

per il bene di colui che li riceve ma per<br />

tutta la Chiesa. Essi sono infatti la risposta<br />

dello Spirito Santo ai bisogni<br />

particolari della Chiesa.<br />

È notevole ricordare che Newman stesso<br />

aveva anticipato la realtà dei movimenti<br />

e comunità ecclesiali non solo nella sua<br />

ecclesiologia ma anche nella pratica. E-<br />

gli guidava di fato per ungo tempo guidò<br />

il Oxford or Tractarian Movement che e-<br />

ra composta sia da preti che da fedeli laici.<br />

Il modo nel quale successivamente, intese<br />

la nascita e crescita dell’Oratorio di<br />

San Filippo Neri mostra come fosse convinto<br />

del ritorno alle radici cristiane della<br />

semplicità e purezza con la partecipazione<br />

dei laici. All’origine infatti, l’Oratorio<br />

di San Filippo Neri, era di soli laici, non<br />

nacque come una congregazione o un ordine<br />

religioso.<br />

L’importanza della dimensione carismatica<br />

della Chiesa che Newman discusse,<br />

venne poi ribadita dal Concilio<br />

Vaticano II in Lumen Gentium. Possiamo<br />

quindi affermare che la vera realizzazione<br />

degli insegnamenti del Concilio<br />

Vaticano II, una realizzazione in continuità<br />

e non in rottura con la tradizione, è<br />

inseparabile dai carismi che lo Spirito<br />

Santo dona alla Chiesa nella seconda<br />

metà del 20° secolo. Certamente, i movimenti<br />

e le varie comunità ecclesiali, che<br />

il Papa Benedetto XVI chiama il 5° grande<br />

movimento dello Spirito nella storia<br />

della Chiesa, manifestano i risultati caratteristici<br />

del Concilio.<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

7


Vita-dell’Università<br />

Lectio inauguralis del prof. Tuninetti alla Facoltà<br />

RAGIONE,<br />

AUTORITÀ E<br />

VERA RELIGIONE<br />

Quella<br />

8<br />

“<br />

Vivere la fede<br />

nell’attuale<br />

contesto culturale<br />

”<br />

della lectio i-<br />

nauguralis è una tradizione<br />

antica quanto<br />

le prime Università<br />

del Medioevo. Allora i<br />

nuovi maestri venivano<br />

accolti con un atto solenne nel collegio<br />

dei docenti. Ancora oggi, in molti<br />

paesi del mondo, i nuovi professori si<br />

presentano alla comunità accademica<br />

con una speciale lezione pubblica. La<br />

Facoltà di Filosofia ha ripreso questa<br />

usanza in occasione della nomina a<br />

professore straordinario di Luca Tuninetti<br />

avvenuta il 1° ottobre scorso.<br />

Il prof. Tuninetti insegna da diversi<br />

anni nella Facoltà di Filosofia della<br />

nostra Università, ma soltanto adesso<br />

occupa a pieno titolo la cattedra di<br />

Filosofia della conoscenza. Il 10 novembre<br />

scorso è così arrivato per lui<br />

il momento di tenere la sua lectio<br />

inauguralis davanti agli studenti e ai<br />

docenti della Facoltà di Filosofia a<br />

LA RIFORMA LEGISLATIVA DELLE “NORMAE DE<br />

Giornata di Studio della Facoltà di Diritto Canonico<br />

a cura del Prof. Don Andrea D’Auria, Decano della Facoltà di Diritto Canonico<br />

Il giorno 1 dicembre 2010 si è svolto, presso la nostra Università, un incontro di studio<br />

dal titolo: “La riforma legislativa delle Normae de delictis gravioribus”, (si tratta quei<br />

delitti la cui competenza è riservata alla Congregazione per la Dottrina della Fede).<br />

All’incontro hanno partecipato il prof. John Paul Kimes, del Pontificio Istituto Orientale,<br />

il prof. Claudio Papale, della nostra Università e il prof. Carlo Dezzuto della Facoltà<br />

Teologica dell’Italia Settentrionale. Il convegno è stato moderato da chi scrive.<br />

Il prof. Kimes ha tenuto una relazione introduttiva al tema, illustrando l’iter storico del<br />

documento legislativo in esame e operando alcune considerazioni di carattere generale.<br />

Il prof. Papale ha parlato poi del delitto di “pedopornografia on line” ed infine il prof. Dezzuto,<br />

affrontando il tema del delitto di tentata ordinazione di una donna, ha illustrato il<br />

fondamento antropologico e dogmatico per il quale la Chiesa ha ritenuto opportuno<br />

impedire l’accesso delle donne al sacramento dell’Ordine.<br />

Già la Pastor Bonus del 1988, riordinando le competenze e il funzionamento dei Dicasteri<br />

della Curia Romana, prevedeva al n. 52, che la Congregazione per la Dottrina<br />

della Fede: “giudica i delitti contro la fede e i delitti più gravi commessi sia contro<br />

la morale sia nella celebrazione dei sacramenti, che vengano ad essa segnalati e, all’occorrenza,<br />

procede a dichiarare o ad infliggere le sanzioni canoniche a norma del<br />

diritto, sia comune che proprio.”<br />

Con la lettera apostolica data in forma di «Motu Proprio» Sacramentorum Sanctitatis<br />

Tutela, emanata da Giovanni Paolo II nel 2001, si è voluto integrare e completare tale<br />

disciplina. Di fronte alle crescenti problematiche e alle nuove sfide si è sentita la ne-


di Filosofia<br />

cui si erano aggiunti per l’occasione anche ospiti provenienti<br />

da altre istituzioni accademiche.<br />

Il tema scelto era «Ragione, autorità e vera religione». Il<br />

relatore si è confrontato con l’obiezione illuminista, ancora<br />

oggi molto diffusa, secondo cui i credenti sarebbero irragionevoli<br />

per il fatto stesso di affidarsi alle parole di<br />

un’autorità invece che alla propria ragione. Il prof. Tuninetti<br />

ha osservato che riconoscere certe persone come<br />

autorevoli in un particolare ambito ci permette di selezionare<br />

tra le innumerevoli opinioni a cui siamo esposti quelle<br />

meritevoli di un esame più approfondito. Il rifiuto illuminista<br />

dell’autorità ha la conseguenza paradossale di rendere<br />

più difficile se non addirittura impossibile tale confronto<br />

critico. Il cristianesimo, d’altra parte, sottolineando<br />

l’assolutezza dell’autorità divina, per un verso si espone<br />

più di altre religioni alla critica illuminista, ma per un altro<br />

verso è in grado di chiedere un’adesione personale e consapevole<br />

alla verità rivelata.<br />

La lezione del prof. Tuninetti ha offerto un esempio di come<br />

la filosofia della conoscenza possa affrontare questioni<br />

rilevanti per coloro che sono chiamati a vivere la fede<br />

nell’attuale contesto culturale. E’ questo un buon auspicio<br />

per l’attività di insegnamento che egli ha così ufficialmente<br />

inaugurato.<br />

DELICTIS GRAVIORIBUS”<br />

- 1 Dicembre 2010<br />

cessità di riformare ulteriormente<br />

questo testo legislativo, per renderlo<br />

più efficace ed incisivo. La Congregazione per<br />

la Dottrina della Fede ha quindi emanato, in data 15 luglio<br />

2010, un nuovo testo legislativo che disciplina e riordina integralmente<br />

la materia dei delicta graviora.<br />

Questo dice della capacità dell’ordinamento giuridico della Chiesa<br />

di adattarsi in modo flessibile ed agile alle nuove problematiche,<br />

senza mai venir meno a quelli che sono i capisaldi di<br />

giustizia penale e processuale della tradizione canonistica.<br />

Come è emerso dal convegno, la realtà eccede sempre qualsiasi<br />

sistema giuridico e qualsiasi comprensione che noi ne possiamo<br />

avere. Il diritto è in tal senso anche la dimostrazione che<br />

la Chiesa è sempre capace di lasciarsi continuamente provocare<br />

ed essere al passo coi tempi, secondo le innegabili e-<br />

sigenze di giustizia ed equità.<br />

Il diritto sorge e si approfondisce quindi anche suscitato dagli<br />

eventi attuali. La produzione giuridica è stimolata da problemi<br />

nuovi che la Chiesa incontra sul suo cammino. Il diritto è<br />

quindi al servizio della Chiesa e non ha una mera funzione<br />

tecnica tesa a risolvere problemi pratici, ma esercita una forza<br />

propulsiva quanto alla tutela della giustizia e del bene comune.<br />

P. GIOVANNI COLOMBO<br />

UOMO DELL’ASCOLTO<br />

di Paola Daud<br />

Il 3 giugno scorso il cielo ha visto in arrivo, un grande e amato<br />

professore della nostra università: padre Gianni Colombo,<br />

Missionario Oblato di Maria Immacolata; nato il 15 settembre<br />

del 1936 a Dalmine, in provincia di Bergamo e ordinato<br />

sacerdote alla fine degli anni ’70, fu, insieme a p. Luciano<br />

Cupia, tra i fondatori a Roma del Centro di Formazione<br />

e Consultorio “La Famiglia”, che ha sempre seguito in<br />

qualità di consulente etico. P. Colombo è stato consigliere<br />

della Penitenzieria Apostolica (dal 2004), Membro dell’ATI-<br />

SM (Associazione Teologica Italiana Studiosi di Morale) e<br />

ha svolto una molteplice attività accademica presso vari Istituti<br />

e Università. Nella nostra Università <strong>Urbaniana</strong>, è stato<br />

docente di teologia morale e dal 2007 anche cappellano.<br />

Ha partecipato a varie commissioni di lavoro per la preparazione<br />

di testi catechistici o per la produzione di testi di<br />

morale; ha scritto molteplici articoli per riviste specializzate<br />

e ha partecipato a numerose collane di libri. Nella sua<br />

intensa vita offerta alla missione, ha collaborato con corsi<br />

di teologia per laici, corsi di esercizi spirituali, ritiri, corsi<br />

per fidanzati e gruppi di accompagnamento per giovani<br />

coppie.<br />

Durante il lungo periodo di docenza ha sempre voluto vivere<br />

in una comunità collegata ad una parrocchia dove poter<br />

svolgere le funzioni peculiari del sacerdote, sacerdote al<br />

quale molti si sono rivolti ricevendone incoraggiamenti,<br />

conforto ed aiuti spirituali.<br />

Un suo confratello, p. Alfonso Barlotta, lo descrive come<br />

«uomo d’ascolto, comprensivo, e di poche parole. Diceva<br />

quelle giuste e quelle che bisogna dire – senza gironzolare<br />

– andando all’essenziale e presentando il cammino per<br />

raggiungere l’Essenziale».<br />

Noi studenti, quelli che abbiamo avuto la grazia di condividere<br />

con lui qualcosa di più delle sole lezioni, abbiamo<br />

visto e sperimentato non solo il professore o il sacerdote,<br />

ma un padre amoroso, sempre sorridente, sempre disposto<br />

ad ascoltarci; era paziente con i nostri interrogativi e<br />

soprattutto con quelli che avevano difficoltà con la lingua;<br />

riusciva sempre a trovare il tempo per un accompagnamento<br />

spirituale e mai si è vista in lui la stanchezza ma<br />

solo l’allegria. Una volta gli dissi: “Padre, lei non conosce<br />

il “no” come risposta!” Lui sorrise.<br />

n.1/11 URBANIANA 9


Vita-dell’Università<br />

Dalle Facoltà e dagli Istituti - Incontro<br />

IL BUON<br />

“<br />

Concetti di fede<br />

attraverso<br />

raffigurazioni<br />

semplificate<br />

e simboliche,<br />

un potenziale evocativo<br />

tutt’oggi vivo e operante<br />

”<br />

10<br />

a cura della Prof.ssa<br />

Cecilia Gobbi<br />

EL’<br />

I simboli dell’<br />

delle origini del cristianesimo<br />

stupisce per<br />

la sua straordinaria forza<br />

evocativa. Si tratta spesso<br />

L’arte<br />

di immagini semplici, tratteggiate<br />

con pennellate che sembrano<br />

infantili sulle pareti delle gallerie<br />

delle catacombe, ma sono sufficienti<br />

ad aprire la via verso un intenso mondo<br />

spirituale, a richiamare subito alla<br />

mente le letture bibliche ascoltate nelle<br />

adunanze domenicali, ad evocare<br />

interi e complessi concetti di fede,<br />

come l’eucaristia.<br />

Dobbiamo immaginare che nell’epoca<br />

dei primi cristiani, a partire dal II secolo<br />

d.C., l’arte fu un utile mezzo di catechesi:<br />

la società era per la maggior<br />

parte analfabeta e sussisteva una<br />

reale difficoltà a procurarsi testi scritti.<br />

Tutto ciò rendeva la comunicazione<br />

parlata l’unico modo per trasmettere<br />

i pensieri, le idee, le novità. I nuovi<br />

concetti di fede per i cristiani delle o-<br />

rigini dovevano quindi essere espressi<br />

in maniera chiara e comprensibile prima<br />

di tutto nella lingua parlata e poi in<br />

una comunicazione scritta che potesse<br />

raggiungere tutti: le immagini<br />

nelle domus ecclesiae (i primi luoghi<br />

Buon Pastore dal Museo Pio Cristiano,<br />

Musei Vaticani (IV secolo d.C.)


Buon Pastore nelle catacombe di Domitilla<br />

(II-III secolo d.C.)<br />

con la Roma cristiana<br />

PASTORE<br />

ORANTE<br />

arte cristiana delle origini<br />

di riunione) e nelle catacombe (i cimiteri<br />

sotterranei utilizzati dalla comunità<br />

cristiana soprattutto a Roma<br />

tra il 180 e il 450 circa d.C.).<br />

Coloro che si accostarono alla nuova<br />

religione provenendo dal paganesimo<br />

avevano a disposizione una ricchissima<br />

serie di immagini e, per spiegare<br />

i nuovi concetti di fede, spesso si limitarono<br />

ad usare vecchie immagini<br />

e ad attualizzarle, investendole di<br />

nuovi e più profondi significati. Così u-<br />

na colomba, che nell’arte pagana era<br />

Sarcofago cristiano con al centro il Buon Pastore e l’orante<br />

un animale sacro alla dea Venere ed<br />

era spesso utilizzato come semplice<br />

motivo decorativo, per i cristiani divenne<br />

simbolo di pace e di comunione<br />

con Dio, giustificandosi con il racconto<br />

veterotestamentario della fine<br />

del Diluvio Universale; o ancora giardini<br />

e pascoli,che prima erano semplicemente<br />

immagini suggestive dell’aldilà<br />

dei pagani, divennero emblema<br />

del paradiso dei cristiani.<br />

Naturalmente non tutte le immagini<br />

pagane erano adatte a questa rilettura<br />

in chiave cristiana, Clemente A-<br />

lessandrino nel suo Pedagogus raccomandava:<br />

“Le nostre incisioni siano<br />

una colomba, un’ancora, un pescatore<br />

[…] non una spada o un arco, perché<br />

noi cerchiamo la pace; né un bicchiere,<br />

in quanto dobbiamo rimanere<br />

sobri” (Clemente Alessandrino, Pedagogus,<br />

3, 101, 3).<br />

Le immagini dei primi cristiani erano<br />

essenzialmente di due tipi: simboliche,<br />

oppure cicliche. Le prime erano costituite<br />

da un’immagine che da sola e-<br />

ra sufficiente a richiamare un concetto<br />

o un episodio ben più complesso da<br />

trattare “a voce”; le seconde erano<br />

articolate in più scene (tre o quattro al<br />

massimo), proprio come i moderni fumetti,<br />

e raffiguravano una narrazione<br />

vetero o neotestamentaria.<br />

A partire da questo numero di “<strong>Urbaniana</strong>”<br />

inizieremo un viaggio nelle immagini<br />

dei primi secoli del cristianesimo,<br />

cominciando dal II Secolo dell’era<br />

cristiana, per scoprire la forza<br />

evocatrice che esse suscitarono e<br />

suscitano in noi ancora oggi. Infatti anche<br />

agli occhi di noi moderni subissati<br />

dalle immagini e bombardati da vecchi<br />

e nuovi simboli che spesso durano<br />

non più di una stagione, le scene<br />

raffigurate nelle catacombe possono<br />

parlare per portarci alle origini di una<br />

fede semplice ma straordinariamente<br />

efficace.<br />

All’alba dell’arte cristiana troviamo innanzitutto<br />

le immagini cristologiche,<br />

quelle cioè che rappresentano Cristo<br />

pur non dipingendolo realmente. Queste<br />

immagini infatti non sono la raffigurazione<br />

di Gesù, di un uomo giovane<br />

di circa 33 anni, così come lo potevano<br />

immaginare i fedeli del tempo,<br />

ma sono simboli che rappresentano la<br />

persona di Gesù.<br />

Uno dei primissimi simboli cristologici<br />

è il pastore. Un uomo con la pecorella<br />

sulle spalle, scolpito in statue di<br />

pietra, plasmato nella terracotta oppure<br />

dipinto in pittura, era un motivo tipico<br />

anche dell’arte pagana: era un<br />

n.1/11 URBANIANA 11


Vita-dell’Università<br />

Incontro con la Roma cristiana<br />

Statua di pastore offerente, immagine pagana, dall’Acropoli di Atene (V secolo a.C.)<br />

simbolo di filantropia per i greci e di<br />

humanitas per i latini, cioè di generi-<br />

amore verso il prossimo. Spesso<br />

1co<br />

un pastore così raffigurato era usato<br />

come statua ex-voto nella Grecia arcaica<br />

e raffigurava un uomo che offriva<br />

in sacrificio alla divinità una pecorella,<br />

altre volte invece erano le divinità<br />

ad essere rappresentate così: mi riferisco<br />

in particolare a Hermes. Per i<br />

cristiani questa immagine, già portatrice<br />

di significati positivi, poteva a-<br />

dattarsi molto bene a Cristo stesso,<br />

giustificata dai passi giovannei in cui<br />

è Gesù a paragonarsi a un pastore: “io<br />

sono il buon pastore” (Giovanni 10, 11)<br />

e alla parabola della pecorella smarrita<br />

(Giovanni 15, 4-7).<br />

Dal pastore al Cristo Buon Pastore il<br />

passo fu breve e il passaggio mentale<br />

assai facile.<br />

Molto spesso l’immagine del buon<br />

pastore era associata a un’altra, anch’essa<br />

tra le prime ad apparire nelle<br />

catacombe cristiane: l’orante. Si tratta<br />

di una donna con le braccia tese in<br />

alto nell’atteggiamento tipico della<br />

preghiera, atteggiamento usato per<br />

pregare sia dai pagani che dagli ebrei<br />

dell’Antico Testamento.<br />

Ben presto questa immagine pagana<br />

generica venne interpretata come<br />

quella di un’anima<br />

che prega non per<br />

chiedere qualcosa,<br />

bensì per ringraziare<br />

Dio della salvezza<br />

già ottenuta per mezzo<br />

del sacrificio di Cristo.<br />

È questa un’immagine<br />

molto positiva,<br />

che accompagnava le<br />

persone in preghiera<br />

nelle catacombe, dove<br />

si recavano per seppellire i propri cari,<br />

e che certo portava conforto poiché<br />

faceva ricordare che sia il caro defunto<br />

sia tutti gli altri fedeli erano già salvi<br />

grazie a Cristo; una semplice raffigurazione<br />

utile per rasserenare l’anima.<br />

Molto spesso nell’atteggiamento o-<br />

rante (di preghiera) sono raffigurati i<br />

defunti o alcuni personaggi biblici ritratti<br />

nel momento della difficoltà, momento<br />

in cui essi già hanno la certezza<br />

dell’intervento salvifico di Dio: è il<br />

caso di Noè nell’arca durante il Diluvio<br />

(Genesi 8, 1-14), o di Daniele tra<br />

i leoni (Daniele 14, 31-42), o ancora<br />

del tre giovani ebrei nella fornace (Daniele<br />

3, 1-33).<br />

Talvolta per il buon pastore e l’orante<br />

può essere difficile distinguere l’immagine<br />

pagana da quella cristiana; la<br />

cronologia, ma più ancora il contesto<br />

in cui l’immagine si trova, possono<br />

allora esserci utili. Una statuetta di<br />

buon pastore in un sito arcaico della<br />

Grecia certamente non è ancora un<br />

simbolo cristiano, ma un pastore dipinto<br />

in una catacomba è di sicuro un<br />

riferimento a Cristo. Lo stesso discorso<br />

vale per l’orante.<br />

Quando però i due simboli sono affiancati<br />

in un unico manufatto, come<br />

nel caso del sarcofago che vedete<br />

qui, possiamo ragionevolmente supporre<br />

di trovarci di fronte a un’opera<br />

cristiana, infatti mai i pagani abbinarono<br />

queste due immagini.<br />

L’arte paleocristiana fu dunque un’arte<br />

al servizio della comunicazione del<br />

messaggio, tutta tesa a chiarire i concetti<br />

di fede attraverso raffigurazioni<br />

semplificate e simboliche, il cui potenziale<br />

evocativo resta a tutt’oggi vivo<br />

e operante.<br />

12<br />

Noè nell’arca in atteggiamento orante


Tanti nuovi settori per la<br />

partecipazione e la comunicazione<br />

tra gli studenti<br />

a cura di Sr. Roberta Tremarelli<br />

Omnes<br />

Gentes riunisce tutti gli<br />

studenti della <strong>Pontificia</strong><br />

Università <strong>Urbaniana</strong> e<br />

L’Associazione<br />

propone durante l’anno<br />

accademico attività e iniziative di vario<br />

genere per favorire la conoscenza tra<br />

gli studenti, il loro inserimento nella<br />

comunità accademica e uno scambio<br />

culturale e religioso tra gli stessi. Per<br />

svolgere al meglio il proprio compito e<br />

raggiungere lo scopo per il quale è<br />

stata costituita, è organizzata nei seguenti<br />

settori:<br />

Attività religiose<br />

I membri di questo settore si occupano<br />

di organizzare la liturgia nelle celebrazioni<br />

comunitarie dell’Università<br />

e di proporre momenti di preghiera<br />

durante l’anno, sia secondo il tempo<br />

liturgico (es. Novena di Natale) che<br />

in caso di eventi straordinari per i<br />

quali si sente la necessità di pregare<br />

insieme (es. il terremoto di Haiti).<br />

Attività culturali<br />

Riguarda tutto ciò che può contribuire<br />

alla crescita culturale di ogni studente<br />

e va oltre lo studio personale. Tra le attività<br />

culturali ci sono il coro, il teatro, i<br />

cineforum e i concerti.<br />

Comunicazioni<br />

Cura il giornalino, il sito web e la presenza<br />

su Facebook dell’Associazione.<br />

Lo scopo è consentire a tutti coloro che<br />

non partecipano attivamente ad essa<br />

di poter conoscere le proposte e dare il<br />

proprio contributo anche dialogando su<br />

temi attuali. Lo scorso anno il primo numero<br />

del giornalino fu sul tema dell’ecologia<br />

allo scopo di sensibilizzare<br />

ogni studente al problema, alla responsabilità<br />

e alla raccolta differenziata per<br />

un mondo migliore.<br />

“Piazza dello studente”<br />

Questo nuovo settore è stato introdotto<br />

con lo scopo di rendere più visibili alcuni<br />

eventi internazionali o questioni universali<br />

riguardanti sia la dimensione ecclesiale<br />

che quella sociale, visto che siamo in<br />

un ambiente dalla forte vocazione missionaria.<br />

L’attività di questa commissione<br />

si realizza concretamente attraverso<br />

pannelli informativi e di sensibilizzazione<br />

posti nei punti strategici di<br />

passaggio degli ambienti universitari.<br />

Pubbliche relazioni<br />

Si interessa del dialogo tra le facoltà<br />

e dei rapporti interuniversitari, organizzando<br />

eventuali incontri.<br />

Promozione comunitaria<br />

È l’aspetto ricreativo dell’Associazione<br />

che organizza feste, gite e<br />

tornei sportivi tra gli studenti e le<br />

studentesse.<br />

Ogni settore è guidato da un responsabile<br />

ed ognuno dei partecipanti<br />

si rende disponibile a suscitare<br />

e raccogliere proposte da parte<br />

di tutti gli studenti.<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

13


Vita-dell’Università<br />

La voce degli studenti<br />

VI VADIFARE<br />

UN VIAGGIO<br />

di Vincenzo Puca<br />

Vi va di fare un viaggio Allora<br />

chiudete gli occhi e<br />

leggete! Scherzo, è meglio<br />

avere occhi ben aperti<br />

e attenti. Prima di<br />

partire però voglio<br />

farvi conoscere il<br />

vostro compagno<br />

di viaggio. Mi chiamo<br />

Vincenzo Puca.<br />

Sono un ragazzo<br />

di 20 anni,<br />

che si sente<br />

amato da Dio al<br />

punto da essere<br />

entrato in<br />

seminario; sì,<br />

sono un seminarista<br />

del<br />

PIME, e ho<br />

avuto la fortuna<br />

di fare<br />

due splendide<br />

esperienze<br />

di<br />

missione:<br />

una in Bangladesh e l’altra<br />

in Cina. Bene, adesso possiamo<br />

partire… allacciate le cinture che si<br />

decolla…<br />

Quando sono arrivato in Bangladesh<br />

ho trovato tutta Dhaka allagata, un’afa<br />

pazzesca e di sera, senza corrente, la<br />

prima cosa che ho pensato è stata:<br />

“ma chi me lo ha fatto fare Poi i giorni<br />

successivi ho conosciuto i bengalesi<br />

e i padri lì presenti. I bengalesi sono<br />

molto ospitali e sorridenti; girare tra le<br />

capanne di paglia e fango e trovare loro<br />

che ti offrono quel poco che hanno,<br />

ti riempie di gioia; il pomeriggio i bambini<br />

arrivavano a chiamarti per giocare<br />

e sentivi urlare: ”Bincenzooo”. I più grandi<br />

disagi sono presto diventati le cose<br />

più divertenti, come il viaggio sul fiume<br />

Ben: cercando il traghetto, mi aspettavo<br />

una bella barchetta, ma in realtà si trattava<br />

di una zattera. Ricordo anche il<br />

viaggio fino ad un lontano lebbrosario su<br />

un pulmino con la sedia rotta.<br />

Tutte le mattine vedevi i bambini che prima<br />

di andare a scuola venivano a messa<br />

che era ancora buio e i contadini che<br />

“Il Cristiano non è uno che sta seduto,<br />

ma una persona in cammino<br />

verso un futuro d’amore”.<br />

Con queste parole, l’arcivescovo<br />

di Pompei, Mons. Carlo Liberati, ha accolto<br />

i circa 3500 giovani arrivati da tutta la Diocesi<br />

di Roma per l’ormai rituale pellegrinaggio<br />

di accoglienza delle giovani matricole<br />

universitarie. Un messaggio che molto<br />

aveva in comune con il tema proposto<br />

dalla diocesi romana, “Fate quello che vi<br />

dirà”, che è stato oggetto della piccola catechesi,<br />

tenuta dal vescovo Mons. Enrico<br />

Dal Covolo, rettore della <strong>Pontificia</strong> Università<br />

Lateranense in Roma: tutti i giovani<br />

presenti hanno accolto con grande gioia,<br />

l’invito della Chiesa: seguire Maria, come<br />

14


si recavano nelle risaie… insomma alla<br />

fine del mese mi è dispiaciuto tantissimo<br />

lasciare il villaggio “Kalisha” che, in<br />

me, ha lasciato tanto di suo. Ecco, non<br />

voglio raccontarvi tutto, ma darvi solo<br />

piccoli assaggi, il resto dovete scoprilo<br />

da soli. Dopo un anno nuova esperienza:<br />

riallacciate le cinture che si riparteee!<br />

Questa volta destinazione Hong<br />

Kong, Canton e Pechino. La Cina mi ha<br />

sempre affascinato e non mi ha affatto<br />

deluso; c’è una grande differenza tra<br />

Hong Kong e il resto della Cina: la<br />

gente, la città e… ad Hong Kong possono<br />

esserci i preti stranieri, in Cina<br />

no. Spesso quando sentivo che in Cina<br />

il prete straniero non può esserci,<br />

o meglio non può rivelarsi come prete,<br />

mi chiedevo: “Ma cosa ci fanno allora<br />

i missionari in Cina Ha senso<br />

che ci siano” Inizierei col dire: non<br />

possono fare i preti, ma sono preti ed<br />

in quanto tali la loro presenza fa tanto,<br />

suscita curiosità in un popolo come<br />

quello cinese che pur essendo ricco di<br />

proprie tradizioni, è attento e curioso a<br />

quelle altrui. La piccola minoranza cristiana<br />

è molto unita, ed io, principalmente,<br />

sono stato a contatto con i disabili.<br />

Fare missione in Cina significa<br />

dare testimonianza della propria fede<br />

nell’ordinario della vita; non è permesso<br />

dire pubblicamente chi sei, ma nessuno<br />

vieta di essere testimone dell’amore<br />

di Cristo ed uno dei mille modi<br />

per esserlo è vivere a contatto con i<br />

più deboli. Ciò che mi è stato detto<br />

spesso dai padri lì presenti era: ”guardare<br />

con simpatia i cinesi”. Ecco, questa<br />

è la bellezza della missione in Cina.<br />

Queste due esperienze all’apparenza<br />

sembrano tra loro lontanissime,<br />

ma in realtà non lo sono: in entrambe il<br />

bello è scoprire l’amore di Dio per ciascuno<br />

di noi.<br />

“FATE QUELLO CHE VI DIRÀ”<br />

Visita degli studenti al Santuario della Madonna di Pompei<br />

Sabato 20 novembre 2010<br />

a cura di Luciano Pezzella<br />

modello di perseveranza nella fede. Lo stesso Santo Padre,<br />

Benedetto XVI, non ha trascurato questa occasione e anche<br />

lui, da pastore zelante, ha voluto lanciare il suo messaggio<br />

di augurio per le nuove generazioni, con un telegramma<br />

che diceva:<br />

Che questo pellegrinaggio susciti nei giovani una<br />

fervida adesione a Cristo, contemplato con Maria,<br />

mediante la preghiera del Santo Rosario, e un<br />

nuovo slancio in testimonianza dei perenni valori<br />

della fede cristiana attraverso un generoso impegno<br />

di fraterna solidarietà”.<br />

Alla fine della giornata, nonostante la molta<br />

pioggia, tutti i giovani sono tornati a Roma, sicuramente<br />

stanchi, ma forti nella fede che affidando<br />

la loro vita all’ausilio di Maria, tutto possono<br />

chiedere al Signore, certi che egli farà ciò che<br />

Lei, per noi, gli chiederà.<br />

n.1/11 URBANIANA 15


Voci-dal-mondo<br />

Dagli Istituti Affiliati<br />

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO<br />

IL “SAINT-AUGUSTIN”<br />

DI KINSHASA<br />

Nuova Affiliazione alla Facoltà di Teologia<br />

a cura del<br />

Prof. Giuseppe Iuliano, sx<br />

Direttore Istituti<br />

Affiliati della PUU<br />

Il Dipartimento di Teologia del<br />

“Philosophat-Theologate, Saint-<br />

Augustin” di Kinshasa, il 27 settembre<br />

2010 ha ottenuto dalla<br />

Congregazione per l’Educazione<br />

Cattolica l’Affiliazione alla Facoltà di<br />

Teologia della nostra Università.<br />

Anche il suo “Dipartimento di Filosofia”<br />

è Affiliato dal 1981 alla nostra<br />

Facoltà di Filosofia.<br />

Questo Seminario prevalentemente<br />

per alunni Religiosi è il frutto<br />

16<br />

Il Filosofato-Teologato “Saint Augustin” di Kinshasa


della collaborazione a livello<br />

accademico di 30 Congregazioni<br />

ed Istituti che hanno le<br />

loro Case di formazione a Kinshasa<br />

ed è patrocinato dalla<br />

locale Assemblea dei Superiori<br />

Maggiori (ASUMA).<br />

I Superiori e Responsabili ecclesiastici<br />

del Seminario sono<br />

P. Roger Wawa, Presidente Nazionale<br />

dell’ASUMA e P. Willy<br />

Okey, Rettore. Hanno raccomandato<br />

e sostenuto questa Affiliazione<br />

S. Ecc. Mons. Nicolas<br />

Djomo, Vescovo di Tshumbe e<br />

Presidente della Conferenza E-<br />

piscopale Nazionale del Congo,<br />

e Sua Eminenza il Card. L.<br />

Monsengwo Pasinya, Arcivescovo<br />

di Kinshasa.<br />

Il Corpo docente del “quadriennio<br />

teologico” appena affiliato,<br />

è costituito da 8 Professori a<br />

“tempo pieno”, tutti col Dottorato<br />

e 28 Professori a “tempo<br />

parziale”, tra i quali 17 col Dottorato.<br />

Nel corrente anno accademico il<br />

Seminario è frequentato da<br />

chierici di 29 Congregazioni ed<br />

Istituti di vita religiosa, da chierici<br />

della Diocesi di Kananga e da<br />

alcuni laici. Complessivamente<br />

nell’anno accademico 2009-<br />

2010 il solo “quadriennio teologico”<br />

ha ospitato 123 studenti<br />

(38 in I a teol.; 43 in II a ; 31 in<br />

III a ; 11 in IV a ). Il “triennio di studi<br />

filosofici”, ha ospitato nelle 3<br />

strutture di Kimbondo, di Kindele<br />

e di Limete, dislocate non<br />

lontano dalla Sede centrale,<br />

complessivamente 245 studenti.<br />

La Biblioteca, fondata nel 1981,<br />

attualmente annovera 40.000<br />

volumi con 7.900 fascicoli di Riviste<br />

e Periodici. Sono documentate<br />

le discipline teologiche<br />

e filosofiche, ma anche alcune<br />

Scienze umane come antropologia,<br />

sociologia, psicologia,<br />

linguistica e letteratura.<br />

Quattro Rinnovi di Affiliazioni<br />

alla Facoltà di Teologia<br />

1. Il “Saint Jean-Baptiste” di Ouagadougou in Burkina Faso. Affiliato dal<br />

2000, ha ottenuto il Rinnovo dell’Affiliazione dalla Congregazione per l’Educazione<br />

Cattolica il 29 aprile 2010, per cinque anni.<br />

3. Il “Saint Mary’s Malankara Seminary”<br />

di Trivandrum in India. Affiliato dal<br />

2005 ha ottenuto il Rinnovo dell’Affiliazione<br />

il 16 giugno 2010 per cinque anni.<br />

2. Il “Grand Sèminaire Jean Paul<br />

II”, Gitega, Burundi. Affiliato dal<br />

1982. Ha ottenuto il Rinnovo dell’Affiliazione<br />

il 27 maggio 2010, per<br />

dieci anni.<br />

4. Il “Christ the King Major Seminary”<br />

di Nyeri in Kenya. Affiliato<br />

dal 2005 ha ottenuto il Rinnovo il 20<br />

giugno 2010 per cinque anni.<br />

Due “Erezioni accademiche” di<br />

Istituti Superiori di Scienze Religiose<br />

La Congregazione per l’Educazione Cattolica il<br />

24 giugno 2010 ha “eretto accademicamente”<br />

il primo ciclo dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose<br />

“Joseph Vaz – Deva<br />

Dharma Niketanaya”<br />

di Colombo, “collegandolo”<br />

alla nostra Facoltà di<br />

Teologia.<br />

Il 23 agosto ha “eretto” ugualmente il primo ciclo dell’Istituto Superiore<br />

di Scienze Religiose “Maria Mae de Africa” di Maputo<br />

in Mozambico, collegandolo alla medesima Facoltà.<br />

2<br />

4<br />

1<br />

3<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

17


La-Biblioteca-dell’Università<br />

I tesori della Biblioteca dell’<strong>Urbaniana</strong><br />

“URBANIANA<br />

Tre anni di prestigiosa presenza<br />

della Biblioteca in eventi culturali<br />

P. Marek A. Rostkowski, OMI<br />

Direttore della Biblioteca<br />

Negli ultimi tre anni la Biblioteca<br />

della PUU ha<br />

avuto l’occasione di<br />

partecipare a tre diverse<br />

mostre, esponendo<br />

alcuni dei suoi tesori custoditi da circa<br />

quattro secoli.<br />

Ha partecipato all’esposizione “Vatican<br />

Splendors”, inaugurata il 7<br />

febbraio 2008 al Florida International<br />

Museum a St. Petersburg, U-<br />

SA, insieme con i Musei Vaticani, la<br />

Basilica di San Pietro e il Corpo della<br />

Guardia Svizzera <strong>Pontificia</strong>.<br />

La mostra ha presentato 2000 anni<br />

di storia della Chiesa, da San Pietro<br />

Apostolo a Benedetto XVI, ed è stata<br />

composta da quattro sezioni: Fondazione<br />

della Chiesa (Gesù, Sacra<br />

Famiglia, Apostoli; tomba di San<br />

Pietro; antica basilica vaticana), 500<br />

anni del Vaticano (500° anniversario<br />

18


nel mondo<br />

SPLENDORS”<br />

delle rare pubblicazioni<br />

internazionali<br />

della Basilica di San Pietro, dei Musei<br />

Vaticani e del Corpo della Guardia<br />

Svizzera <strong>Pontificia</strong>), Attività del<br />

papa (Cappella Sistina, Conclave,<br />

Celebrazioni, Dialogo con il mondo),<br />

Storia dei papi.<br />

Gli oggetti provenienti dalle collezioni<br />

della nostra Biblioteca sono stati e-<br />

sposti nella sezione che riguardava<br />

il dialogo con il mondo. La mostra i-<br />

tinerante ha seguito il percorso: St.<br />

Petersburg, Florida, Cleveland,<br />

Ohio, e St. Paul, Minnesota.<br />

Tra circa 50 oggetti prestati dalla<br />

nostra Biblioteca, un vivo interesse<br />

ha suscitato il così detto “Catechismo<br />

di Padre A. Lacombe” dal Canada,<br />

preparato per i nativi nordamericani<br />

della tribù Cree.<br />

Presso la Facoltà di Teologia dell’Università<br />

della Silesia di Katowice,<br />

Polonia, dal 2 al 21 giugno<br />

2009 la nostra Biblioteca ha organizzato<br />

la mostra intitolata “Ecclesia<br />

in Africa – Africa in Ecclesia:<br />

i volti dell’evangelizzazione dell’Africa”.<br />

L’esposizione metteva in risalto<br />

grandi figure della storia della Chiesa:<br />

da sant’Agostino al beato Daniele<br />

Comboni. La maggior parte<br />

del materiale esposto è stato presentato<br />

per la prima volta al pubblico.<br />

Tra i diversi oggetti esposti (libri,<br />

carte geografiche, foto, quadri,<br />

sculture), in modo particolare, bisogna<br />

menzionare la prima edizione<br />

dell’Opera omnia di Sant’Ago-<br />

stino, redatta da Erasmo da Rotterdam<br />

e stampata presso la famosa tipografia<br />

di Johann Froben di Basilea,<br />

la prima edizione della Biblia<br />

Arabica, gioiello della Tipografia Poliglotta<br />

de Propaganda Fide del 1671<br />

e, infine, l’opera di Giovanni Antonio<br />

Cavazzi, Istorica descrizione de’ tre’<br />

regni Congo, Matamba, et Angola,<br />

stampata a Bologna nel 1687.<br />

“San Paolo in Vaticano: la figura<br />

e la parola dell’Apostolo delle<br />

Genti nelle raccolte pontificie” -<br />

Musei Vaticani 25 giugno - 27 settembre<br />

2009<br />

La Biblioteca ha contribuito a questa<br />

esposizione organizzata dai Musei<br />

Vaticani, a conclusione dell’Anno<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

19


La-Biblioteca-dell’Università<br />

Paolino e dedicata a San Paolo,<br />

con il prestito di quattro opere, appartenenti<br />

al nostro Fondo Antico.<br />

Le opere prestate dalla Biblioteca<br />

sono state:<br />

la Biblia Sacra armena (Atzasounc<br />

Girk hnots en norots ktakaranats),<br />

(Bibbia di Mechitar). Venezia, 1773,<br />

2ª ed. della Bibbia armena.<br />

La Sacræ Congregationis de Propaganda<br />

Fide iussu edita ad vsum Ecclesiarum<br />

orientalium: additis è regione<br />

Bibliis latinis vulgatis. Tomus tertius,<br />

(Biblia Sacra Arabica), Roma. 1671.<br />

MAGENS, Jochum Melchior, Die<br />

Nywe Testament van ons heer Jesus<br />

Christus ka set over in die creols<br />

tael en ka giev na die ligt tot dienst<br />

van die Deen mission in America,<br />

(Biblia sacra creola). Copenhagen,<br />

1781.<br />

Te Bibiria moà: te faufaa tahito e te<br />

faufaa api iriti hia ei reo Tahiti e vetah<br />

mau perepitero i Tahiti. (Biblia<br />

Sacra Tahitana), 1913.<br />

20


<strong>Urbaniana</strong>-University-Press<br />

NOVITÀ<br />

EDITORIALI<br />

<strong>Urbaniana</strong><br />

University Press<br />

Tel. 06.69889652<br />

redazioneuup@urbaniana.edu<br />

NUOVE FO<br />

Nuove forme di<br />

Vita Consacrata<br />

A CURA DI ROBERTO FUSCO E GIANCARLO ROCCA<br />

Collana Grandi Opere<br />

PP. 304 - PREZZO € 29,00<br />

nuove forme<br />

di vita consacrata<br />

UUP<br />

URBANIANA UNIVERSITY PRESS<br />

ISBN 978-88-401-5025-3<br />

a cura di<br />

Roberto Fusco e Giancarlo Rocca<br />

Con la presentazione di studi<br />

a carattere teologico, giuridico,<br />

sociologico e storico,<br />

questo volume fa il<br />

punto - teorico e pratico<br />

insieme - sui tanti aspetti<br />

che interessano le nuove<br />

comunità: il tipo di governo<br />

e il modo di vita; il<br />

modo di intendere i<br />

consigli evangelici; il<br />

modo con cui la Congregazione<br />

per gli Istituti<br />

di Vita Consacrata<br />

ha proceduto all’approvazione<br />

di alcuni di essi;<br />

le difficoltà d’interpretazione del canone<br />

605 del Codice di diritto canonico; i rapporti non sempre<br />

facili tra la Congregazione per gli Istituti di Vita<br />

Consacrata e il Pontificio Consiglio per i Laici per il riconoscimento<br />

di quelle associazioni che prevedono un<br />

ramo di vita consacrata.<br />

Segue la raccolta di Documenti - sia della Congregazione<br />

per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di<br />

Vita Apostolica, sia del Pontificio Consiglio per i Laici -<br />

dove vengono indicati i criteri di approvazione delle<br />

nuove comunità, secondo i quali devono essere redatte<br />

le loro costituzioni. I Decreti riprodotti alla fine del<br />

volume illustrano le modalità con cui i due Dicasteri<br />

pontifici hanno approvato alcune nuove comunità.<br />

The volume is a collection of theological, juridical, sociological<br />

and historical essays which - from a theoretical<br />

and practical standpoint - takes stock of the various<br />

issues related to the new Communities: Government<br />

and way of life • Interpretation of the evangelical<br />

counsels • Process of approval by the Congregation<br />

for Institutes of Consecrated Life • Difficulties in the interpretation<br />

of canon 605 of the Canon Law Code •<br />

The not always easy relationships between the Congregation<br />

for Institutes of Consecrated Life and the<br />

Pontifical Council for the Laity concerning the approval<br />

of those associations with consecrated branch.<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

21


<strong>Urbaniana</strong>-University-Press<br />

PRIMO CENSIMEN<br />

22<br />

The volume contains also a collection of Documents<br />

(issued by the Congregation for Institutes of Consecrated<br />

Life and Societies of Apostolic Life, and by the<br />

Pontifical Council for the Laity) with a list of criteria for<br />

approval of the new communities and draft Constitutions.<br />

The volume ends with the reproduction of the<br />

Decrees of approval of new communities by the two<br />

Pontifical Dicasteries.<br />

Primo Censimento delle<br />

Nuove Comunità<br />

A CURA DI GIANCARLO ROCCA<br />

primo censimento<br />

delle nuove comunità<br />

UUP<br />

Collana Grandi Opere<br />

PP. 368 - PREZZO € 33,00<br />

ISBN 978-88-401-5026-0<br />

a cura di<br />

Giancarlo Rocca<br />

URBANIANA UNIVERSITY PRESS<br />

È il Primo censimento delle<br />

nuove forme di vita consacrata<br />

espresse dalle cosiddette<br />

“nuove comunità”, realtà di<br />

primaria importanza nella vita<br />

della Chiesa degli ultimi<br />

60 anni. Le nuove comunità<br />

censite sono oltre 800, incluse<br />

quelle nel frattempo<br />

scomparse.<br />

Di ciascuna si riportano<br />

dati e informazioni essenziali:<br />

Anno di fondazione;<br />

Nazione; Fondatore/fondatrice;<br />

Cenni storici; Finalità; Eventuale<br />

approvazione ecclesiastica; Eventuale soppressione;<br />

Indirizzi; Bibliografia (particolare e generale)<br />

This is the First census of the new forms of consecrated<br />

life, the so called “new communities” a very strong<br />

reality in the life of the Church in the last sixty years.<br />

The communities recorded in the census are more<br />

than 800 (included the now-extinct communities). Of<br />

every community fundamental data and information<br />

are given: year of foundation; nation; founder; historical<br />

account; aims; eventual ecclesiastical approval;<br />

eventual extinction; addresses; bibliography (particular<br />

and general)<br />

Marco. Il primo Vangelo<br />

DI AMBROGIO SPREAFICO<br />

II edizione - Collana Spiritualita 7<br />

PP. 192 - PREZZO € 14,00<br />

ISBN 978-88-401-9004-4<br />

Un esegeta e pastore accompagna il lettore nella comprensione<br />

del Vangelo di Marco creandogli l’opportunità<br />

di rendersi ‘contemporaneo’ del “Vangelo di Gesù,<br />

Ambrogio Spreafico MARCO IL PRIMO VANGELO<br />

il Cristo Figlio di Dio” - con queste parole infatti Marco<br />

inizia la sua narrazione. I testi che esamina l’Autore li inserisce<br />

nel loro contesto. Per ciascuno ricostruisce la<br />

struttura e ne offre il commento, fino a far emergere un<br />

Vangelo che parla a tutti, dove Gesù va oltre i confini<br />

geografici e umani imposti dal suo ambiente. I discepoli<br />

insieme ai malati e ai poveri sono i primi che Gesù incontra<br />

e con i quali ricostituisce la nuova famiglia di Dio.<br />

Ascoltare, vedere, credere in Gesù, entrare a far parte<br />

della sua comunità con un cuore che sa amare, guarire<br />

e lottare per la crescita del Regno di Dio: ecco l’itinerario<br />

proposto da Marco.<br />

AMBROGIO SPREAFICO, è professore di Lingua ebraica<br />

al Pontificio Istituto Biblico e di Esegesi di Antico Testamento<br />

all’Università <strong>Urbaniana</strong> che, per lungo tempo,<br />

ha guidato come Rettore Magnifico. Dal 2008 è Vescovo<br />

di Frosinone-Veroli-Ferentino. Per la UUP ha pubblicato:<br />

Guida allo studio dell’ebraico biblico, 1990 (con<br />

G. Deiana); La Bibbia nella cultura dei popoli, 2008 (curato<br />

con A. Gieniusz). Tra le altre numerose pubblicazioni:<br />

Sofonia (Commentario storico ed esegetico all’Antico<br />

e al Nuovo Testamento), Genova 1991; Il libro<br />

dell’Esodo (Guide Spirituali all’Antico Testamento), Roma<br />

1992; La voce di Dio. Per capire i profeti, Bologna<br />

2003 2 ; Il nome di Dio. Temi biblici dell’Antico Testamento,<br />

Milano 2002; Dio ama i poveri, Cinisello Balsamo<br />

2006.<br />

The author - which is both an exegete and a Pastor -<br />

guides the reader to the understanding of St. Mark Gospel<br />

and gives him the opportunity to become ‘contemporary’<br />

with the “Gospel of Jesus Christ, the Son of<br />

God”, as Mark’s narrative begins (Mark 1:1). Every text<br />

dealt with by the author is placed in his context, his<br />

structure is unfolded and a commentary is offered so as<br />

to disclose a Gospel speaking to everyone and where<br />

Jesus stands beyond the human and geographic limits<br />

of His own environment. The first ones to be met by Jesus<br />

were the disciples, the sick and the poor people,<br />

and together with them He restores the new family of<br />

God. Listening to Jesus, looking at Him, believing in<br />

Him, joining His community with a loving heart, healing<br />

and striving for the kingdom of God: here’s the path that<br />

Mark points out to the reader.<br />

AMBROGIO SPREAFICO served as Professor of Biblical<br />

Hebrew at Pontifical Biblical Institute and Exegesis of<br />

the Old Testament at Pontifical<br />

<strong>Urbaniana</strong> University where He<br />

was Dean for many years. Since<br />

2008 He is Bishop of Frosinone-Veroli-Ferentino.<br />

For UUP<br />

he is the author of: Guida allo<br />

studio dell’ebraico biblico,<br />

1990 (in collaboration with G.<br />

Deiana); La Bibbia nella cultura<br />

dei popoli, 2008 (edited<br />

in collaboration with A. Gieniusz).<br />

Among his numerous<br />

publications are:<br />

S P I R I T U A L I T À <strong>Urbaniana</strong> University Press<br />

UUP<br />

Ambrogio Spreafico<br />

MARCO<br />

IL PRIMO VANGELO<br />

seconda edizione


Sofonia (Commentario storico ed esegetico all’Antico e<br />

al Nuovo Testamento), Genova 1991; Il libro dell’Esodo<br />

(Guide Spirituali all’Antico Testamento), Roma 1992; La<br />

voce di Dio. Per capire i profeti, Bologna 2003; Il nome<br />

di Dio. Temi biblici dell’Antico Testamento, Milano<br />

2002; Dio ama i poveri, Cinisello Balsamo 2006.<br />

Sfide alla Chiesa in cammino<br />

Strutture di pastorale migratoria<br />

A CURA DI GABRIELE BENTOGLIO<br />

Collana Quaderni SIMI<br />

PP. 168 - PREZZO € 12,00<br />

ISBN 978-88-401-7094-7<br />

La riflessione sulle attuali strutture<br />

di pastorale migratoria<br />

chiarifica meglio quel dinamismo<br />

che porta la Chiesa a rispondere<br />

alla domanda religiosa<br />

con un’azione pastorale<br />

adatta ai migranti delle diverse<br />

nazionalità e identità,<br />

perché risulti che l’emigrazione<br />

sia quella che è, cioè<br />

un cammino di popoli verso<br />

una società più fraterna,<br />

giusta, universale, interetnica<br />

e interculturale.<br />

GABRIELE BENTOGLIO<br />

(curatore) è biblista, Preside del SIMI e<br />

Procuratore e Segretario Generale della Congregazione<br />

dei Missionari Scalabriniani. È autore di diverse<br />

pubblicazioni, tra cui Strategie comunicative nella lettera<br />

ai Galati, Paoline, Milano 2005; Stranieri e pellegrini.<br />

Icone bibliche per una pedagogia dell’incontro, Paoline,<br />

Milano 2007, e «Mio padre era un Arameo errante…».<br />

Temi di teologia biblica sulla mobilità umana,<br />

2006, di questa Collana, nella quale ha curato anche il<br />

volume Sulle orme di Paolo. Dall’annuncio tra le culture<br />

alla comunione tra i popoli, 2009. Tra gli autori: Gianromano<br />

Gnesotto, Paolo Morozzo della Rocca, Alessandro<br />

C. Ruffinoni, Aldo Giordano, Ferruccio Marzano,<br />

Francis-Vincent Anthony, Giovanni Terragni, Giovanni<br />

G. Tassello, Luigi Sabbarese, Bruno Mioli.<br />

Guido Mazzotta IL SICOMORO Iniziazione alla preghiera cristiana<br />

The analysis of the structures for the pastoral care of<br />

migrants helps us understand the dynamics that bring<br />

the Church to better respond to the spiritual needs of<br />

people on the move from many nations and cultures.<br />

As a matter of fact, migration is a journey of people and<br />

produces a joint effort to build up a more fraternal, just,<br />

universal, interethnic and intercultural society.<br />

GABRIELE BENTOGLIO (editor) is a Biblical Scholar,<br />

President of SIMI, Procurator and General Secretary of<br />

the Scalabrinian Missionary Congregation, and author<br />

of many contributions including: Strategie comunicative<br />

nella lettera ai Galati, Milano 2005; Stranieri e pellegrini.<br />

Icone bibliche per una pedagogia dell’incontro,<br />

Milano 2007, and «Mio padre era un Arameo errante…».<br />

Temi di teologia biblica sulla mobilità umana,<br />

2006; in this series he also published Sulle orme di<br />

Paolo. Dall’annuncio tra le culture alla comunione tra i<br />

popoli, 2009. Authors: Gianromano Gnesotto, Paolo<br />

Morozzo della Rocca, Alessandro C. Ruffinoni, Aldo<br />

Giordano, Ferruccio Marzano, Francis-Vincent<br />

Anthony, Giovanni Terragni, Giovanni G. Tassello, Luigi<br />

Sabbarese, Bruno Mioli.<br />

Il Sicomoro<br />

Iniziazione alla preghiera cristiana<br />

DI GUIDO MAZZOTTA<br />

Spiritualita n. 8 - Seconda edizione<br />

PP. 136 - PREZZO € 12,00<br />

ISBN 978-88-401-9007-5<br />

Parole sensate e forti dei<br />

grandi maestri dello spirito,<br />

da Origene a Teresa di Lisieux,<br />

invitano a riscoprire<br />

la fecondità della preghiera.<br />

Con scrittura piana e<br />

deliziosa viene così fatta<br />

rivivere la grande tradizione<br />

dell’umanesimo cristiano<br />

e della sapienza<br />

metafisica. I pensieri di<br />

questo libro vengono rivolti<br />

a quanti desiderano<br />

riappropriarsi della<br />

loro personale ‘storia<br />

sacra’ e amano segnare il<br />

tempo secondo i ritmi dell’anima.<br />

GUIDO MAZZOTTA, professore ordinario di Metafisica<br />

e di Teologia filosofica alla <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong><br />

è Decano della Facoltà di Filosofia. Tra le sue<br />

pubblicazioni ricordiamo Stupore della ragione (1986),<br />

La modernità compiuta (1988), Forza e debolezza del<br />

pensiero (1996), Teologia aristotelica e metafisica dell’essere<br />

(2000), Audacia della ragione e inculturazione<br />

della fede (2003), Per solo amore (2008).<br />

S P I R I T U A L I T À <strong>Urbaniana</strong> University Press<br />

UUP<br />

Guido Mazzotta<br />

IL SICOMORO<br />

Iniziazione alla preghiera cristiana<br />

seconda edizione<br />

Sensible and striking words from celebrated masters<br />

of the spirit (from Origen to Teresa of Lisieux) call upon<br />

us to rediscovery the richness of prayer. The great tradition<br />

of Christian humanism and metaphysical wisdom<br />

relives in the author’s plain and charming writing.<br />

This book is addressed to all those wishing to recover<br />

their own “sacred history” and mark time according<br />

to the rhythms of the soul.<br />

GUIDO MAZZOTTA is full Professor of Metaphysics<br />

and Philosophical Theology at Pontifical <strong>Urbaniana</strong><br />

University and is Dean of the Faculty of Philosophy.<br />

Among his numerous publications may be mentioned:<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

23


<strong>Urbaniana</strong>-University-Press<br />

Luca F. Tuninetti La ragione nei discorsi<br />

UUP<br />

F I L O S O F I A<br />

M A N U A L I<br />

Stupore della ragione (1986), La modernità compiuta<br />

(1988), Forza e debolezza del pensiero (1996), Teologia<br />

aristotelica e metafisica dell’essere (2000), Audacia<br />

della ragione e inculturazione della fede (2003), Per solo<br />

amore (2008).<br />

La ragione nei discorsi<br />

Linguaggio, logica argomentazione<br />

<strong>Urbaniana</strong><br />

University<br />

Press<br />

DI LUCA F. TUNINETTI<br />

Collana Manuali/filosofia 25<br />

PP. 240, € 24,00<br />

ISBN 978-88-401-7034-3<br />

L’Autore delinea il quadro complessivo<br />

dei temi della logica, evidenziando<br />

i principali nessi teoretici<br />

che avvicinano questa materia ad<br />

altri ambiti di studio. Dopo una ricostruzione<br />

essenziale dell’intero<br />

percorso storico (dalle origini<br />

aristoteliche e stoiche alle grandi<br />

sintesi medievali, fino agli<br />

sviluppi più recenti), il testo allarga<br />

l’attenzione alle questioni<br />

relative al linguaggio e all’argomentazione<br />

che appaiono<br />

strettamente legate<br />

alle tematiche più propriamente<br />

logiche. Avviato così allo studio di<br />

Luca F. Tuninetti<br />

La ragione<br />

nei discorsi<br />

Linguaggio, logica<br />

argomentazione<br />

questa fondamentale disciplina, lo studente, potrà<br />

inoltre avvalersi di diversi supporti presenti nel manuale,<br />

quali: sintesi dei contenuti di ciascuna sezione;<br />

domande di verifica; indicazioni di letture sussidiarie;<br />

bibliografia generale.<br />

LUCA F. TUNINETTI è professore di Logica e di Filosofia<br />

della conoscenza presso la <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>.<br />

Per la UUP ha curato il volume John Henry Newman.<br />

Un cristiano che interroga la modernità, 2009.<br />

The Author gives a general survey of the major logical<br />

issues and highlights the main theoretical links with<br />

other fields of study. After an outline of the historical<br />

development of logic (from the Aristotelian and Stoics<br />

beginnings to the great medieval synthesis till the most<br />

recent contributions), the text focuses on language<br />

and argumentation-related issues which are closely<br />

connected with the strictu sensu logical ones. The student,<br />

which the book aims to introduce to this fundamental<br />

discipline, can take advantage of aids as:<br />

chapter synthesis; examination questions; further readings;<br />

general bibliography.<br />

LUCA F. TUNINETTI teaches Logic and Philosophy of<br />

Knowledge at Pontifical <strong>Urbaniana</strong> University. For<br />

UUP He is the editor of the volume John Henry Newman.<br />

Un cristiano che interroga la modernità, 2009.<br />

“SIGNO<br />

Matteo Ricci<br />

UUP<br />

Il vero significato<br />

del “Signore del Cielo”<br />

DI MATTEO RICCI<br />

Traduzione e cura di Alessandra Chiricosta<br />

Collana Missionari nella storia<br />

Ristampa<br />

PP. 320, € 20,00<br />

ISBN 978-88-401-8098-4<br />

missionari nella storia<br />

MATTEO RICCI<br />

il vero significato del<br />

Signore del Cielo<br />

traduzione e cura<br />

Alessandra Chiricosta<br />

URBANIANA UNIVERSITY PRESS<br />

Viene tradotto per la prima<br />

volta in lingua italiana Il vero<br />

significato del Signore del<br />

Cielo (Tian shi zhi yi), composto<br />

nel 1607 in lingua cinese<br />

dal missionario gesuita<br />

Matteo Ricci (1552-<br />

1610). L’opera è costruita<br />

come un dialogo tra<br />

un letterato occidentale<br />

e un letterato cinese.<br />

Negli otto capitoli del libro,<br />

corrispondenti ad<br />

altrettante conversazioni<br />

tra i due letterati,<br />

vengono affrontati, nei termini di<br />

una “rivelazione naturale”, i temi più importanti del<br />

messaggio cristiano; tra questi, la corretta definizione<br />

della figura di Dio Creatore e Ordinatore dell’Universo.<br />

In virtù di questo suo metodo innovativo, Matteo Ricci<br />

riuscì nell’opera di inculturazione in un contesto in cui<br />

molti avevano fallito. Nel “farsi cinese tra i cinesi”, padroneggiando<br />

la difficile lingua, si conquistò l’ammirazione<br />

dei letterati locali per la sua profonda erudizione.<br />

L’Introduzione della curatrice fornisce strumenti storici,<br />

filosofici e culturali (di ambito cinese ed europeo), atti a<br />

favorire un’attenta analisi e un’utile fruibilità del testo.<br />

ALESSANDRA CHIRICOSTA, filosofa, storica delle religioni<br />

specializzata in culture del Sudest asiatico continentale<br />

dell’Asia Orientale. In particolare, si occupa di<br />

questioni relative all’intercultura, al dialogo filosoficoreligioso,<br />

alle questioni di gender e delle minoranze etniche.<br />

Ha collaborato con l’Università di Roma “La Sapienza”,<br />

con l’Università <strong>Urbaniana</strong> e con l’Università<br />

“Roma Tre”. Ha svolto ricerche presso la SOAS di Londra,<br />

l’Università di Hanoi e l’Ambasciata d’Italia in Viet<br />

Nam. Ha già pubblicato, oltre a vari saggi, I sensi del<br />

sincretismo (con Mazzoleni e Franceschelli, 2004) e Oltre<br />

i Confini (2005).<br />

Translated for the first time in the Italian language, after<br />

four hundred years of its writing, The real meaning of<br />

“The Lord of Heaven” (Tian shi zhi yi) represents the oldest<br />

attempt to express the catholic message in China.<br />

Composed in the Chinese language by the Jesuit missionary<br />

Matteo Ricci in 1607, it is a remarkable text<br />

concerning the dialogue and the comprehension<br />

among different cultures. The piece of work is structu-<br />

24


ed as if it were a dialogue between a well-read person<br />

from the west (in which it is not difficult to identify Ricci<br />

himself) and a well-read Chinese person, symbol of the<br />

imperial supremacy. In the eight chapters of the book,<br />

which correspond to as many conversations between<br />

the two and preceded by an ample introduction, the<br />

most important topics regarding the catholic message<br />

are faced in terms of a “natural revelation”, amongst<br />

these, the exact definition of the figure of God Creator<br />

and Orderer of the Universe and the confutation of the<br />

biggest errors due to the result of human theories on<br />

Divine Reality. The novelty of Ricci’s method, which allowed<br />

the Jesuit to succeed in the work of culturalization<br />

in a context where many had failed before, is in<br />

“becoming Chinese among the Chinese”: not only did<br />

he master the difficult language, but he also managed<br />

to win all the hearts of the local literary people, too<br />

thanks to his profound learning both in his language<br />

and the language of the place. The text also contributed<br />

in allowing the West to know more about that far<br />

and mysterious world and not simply seen as a place<br />

of wonderful tales, the book offers hints of singular modernity<br />

in a period where dialogue still re-presents itself<br />

in its complexity.<br />

The introduction gives us historical, philosophical and<br />

cultural tools both in the Chinese and European context<br />

and helps to better analyze the text and make it<br />

more enjoyable.<br />

ALESSANDRA CHIRICOSTA, is a philosopher and a historian<br />

of religions, specialized in Far East and South<br />

East Asia cultures. She has carried out studies of research<br />

in these areas. She has worked with the University<br />

of Rome “La Sapienza” and with the University “<br />

Roma Tre”, where she got a Master in “Science of Culture<br />

and Religion” and a doctorate in Philosophy. She<br />

also works together with the University of Hanoi and<br />

the Italian Embassy in Viet Nam. She has already published<br />

I sensi del sincretismo (with Mazzoleni and<br />

Franceschelli, 2004) and Oltre i Confini (2005).<br />

Il matrimonio canonico<br />

nell’ordine della natura<br />

e della grazia<br />

Commento al Codice di Diritto Canonico<br />

Libro IV, Parte I, Titolo VII.<br />

DI LUIGI SABBARESE<br />

Collana: Manuali/filosofia 26 - Terza edizione<br />

PP. 576, € 43,00<br />

ISBN 978-88-401-7036-7<br />

Il diritto matrimoniale canonico ha acquistato, nella revisione<br />

del 1983, una dimensione più aggiornata non<br />

solo dal punto di vista giuridico, ma anche per quanto<br />

concerne il fondamento teologico.<br />

Il<br />

nell’ordine d<br />

Commento al Codice di Diritto C<br />

Libro IV, Parte I, Titolo VII<br />

Luigi Sabbarese<br />

Il presente commento tiene conto di questa innovazione,<br />

specie nei canoni introduttivi, dove si mette in luce<br />

l’approfondimento storico, biblico e teologico, approdato<br />

al Vaticano II, fonte precipua di ispirazione dell’intera<br />

legislazione canonica sul matrimonio.<br />

Nella presentazione dei singoli canoni, si evidenziano<br />

lo spirito nuovo che ha guidato le scelte del Legislatore<br />

e le innovazioni rispetto alla precedente legislazione,<br />

come pure le differenze, quando vi sono, con i corrispondenti<br />

canoni orientali.<br />

L’itinerario storico-analitico circa lo sviluppo dottrinale<br />

e normativo sul matrimonio conduce ad esplorarne sia<br />

l’ordine della natura sia l’ordine della grazia. In quanto<br />

unione di un uomo e di una donna, il matrimonio trova<br />

il suo fondamento nel diritto naturale; in quanto unione<br />

sacramentale tra due battezzati, esso si fonda nell’ordine<br />

della grazia. Su queste acquisizioni fondamentali<br />

si snoda l’intero commento al diritto matrimoniale,<br />

che in questo manuale viene suddiviso in cinque<br />

parti: questioni introduttive; teoria generale del matrimonio<br />

canonico; celebrazione del matrimonio canonico;<br />

effetti del matrimonio, separazione e convalida;<br />

processi speciali matrimoniali.<br />

LUIGI SABBARESE, docente ordinario di Diritto matrimoniale<br />

nella Facoltà di Diritto Canonico della <strong>Pontificia</strong><br />

Università <strong>Urbaniana</strong>, giudice esterno del Tribunale<br />

di Prima Istanza del Vicariato di Roma, consultore<br />

presso la Congregazione per l’Evangelizzazione dei<br />

Popoli e Referendario del Supremo Tribunale della Segnatura<br />

Apostolica. Autore di numerose pubblicazioni,<br />

di recente ha curato per la <strong>Urbaniana</strong> University Press<br />

La Chiesa è missionaria. La ricezione nel Codice di Diritto<br />

Canonico, 2009; insieme con Elias Frank ha pubblicato<br />

Scioglimento in favorem fidei del matrimonio<br />

non sacramentale. Norme e procedura, 2010. È fondatore<br />

e direttore dell’annuario Ius Missionale.<br />

Following 1983 revision, marriage canon law has acquired<br />

a more up to date dimension, not only from a legal<br />

point of view, but also as regards his theological<br />

foundations.<br />

This comment acknowledges the aforementioned innovation,<br />

especially in the introductory canons where<br />

it highlights the historical, biblical and theological investigations<br />

which shored up in Vatican II, the main<br />

source of inspiration of marriage<br />

Canon Law.<br />

D I R I T T O<br />

M A N U A L I<br />

Luigi Sabbarese<br />

Il matrimonio canonico<br />

nell’ordine<br />

della natura e della grazia<br />

Commento al Codice di Diritto Canonico<br />

Libro IV, Parte I, Titolo VII<br />

The historical-analytical path<br />

of the doctrinal and normative<br />

development on marriage,<br />

leads the reader to<br />

explore both the order of<br />

nature and the order of<br />

grace. As a union between<br />

a man and a woman,<br />

marriage finds its foundation<br />

in the natural law; as<br />

a sacramental union between<br />

two baptised per-<br />

UUP<br />

<strong>Urbaniana</strong><br />

University<br />

Press<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

25


<strong>Urbaniana</strong>-University-Press<br />

Lorella Congiunti Lineamenti di filosofia della<br />

sons, it is founded on the order of grace. The manual<br />

is divided into five parts: introductory questions; general<br />

theory of canonical marriage; celebration.<br />

LUIGI SABBARESE is full professor of Marriage Law at<br />

Canon Law Faculty of the Pontifical <strong>Urbaniana</strong> University,<br />

External Judge of the Tribunal of First Instance of<br />

the Rome’s Vicariate and Consultor of the Congregation<br />

for the Evangelization of People and Prelate Referendarius<br />

of the Supreme Tribunal of the Apostolic<br />

Signature. He has published many books and among<br />

his latest contributions for <strong>Urbaniana</strong> University Press<br />

are La Chiesa è missionaria. La ricezione nel Codice di<br />

Diritto Canonico, 2009. With Elias Frank He is the editor<br />

of Scioglimento in favorem fidei del matrimonio<br />

non sacramentale. Norme e procedura, 2010. He is the<br />

founder and director of the annually published journal<br />

Ius Missionale.<br />

UUP<br />

F I L O S O F I A<br />

M A N U A L I<br />

Lineamenti di filosofia<br />

della natura<br />

<strong>Urbaniana</strong><br />

University<br />

Press<br />

DI LORELLA CONGIUNTI<br />

Collana Manuali/Filosofia<br />

PP. 336, € 28,00<br />

Lorella Congiunti<br />

Lineamenti<br />

di filosofia<br />

della natura<br />

ISBN 978-88-401-7035-0<br />

Il pregio e l’attualità di questo<br />

manuale universitario si colgono<br />

nella proposta “forte” di<br />

una scienza filosofica della<br />

natura. In un panorama variegato<br />

di approcci epistemologici,<br />

spesso tra loro<br />

contraddittori, l’Autrice privilegia,<br />

come via interpretativa<br />

ultima, la centralità<br />

dell’uomo-natura nella<br />

natura, sulle cui parti e<br />

ordinamenti ella concentra,<br />

con cura didattica,<br />

l’attenzione del<br />

lettore. La presenza di Excursus,<br />

su temi e questioni scientifiche, spesso di confine,<br />

arricchisce la conoscenza del quadro della riflessione<br />

contemporanea su questa scienza delle “cose più piccole”<br />

come delle “grandi”. Gli exucursus: Analogico e<br />

digitale - Complessità - Creazione, Big Bang, Design<br />

- Determinismo e indeterminazione - Disordine ed entropia<br />

- Emergenza - Evoluzione ed evoluzionismi -<br />

Filosofia della creatura e teologia della natura - Geometria<br />

euclidea e geometrie non euclidee - Infinito -<br />

La realtà di numeri e figure - La specie - Maschile e<br />

femminile - Matter, Anti-Matter, Dark Matter - Meccanica<br />

quantistica - Neuroscienze - Principio cosmologico<br />

e principio antropico - Relatività - Stringhe, superstringhe<br />

e brane.<br />

LORELLA CONGIUNTI insegna Filosofia della Natura<br />

presso la <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>. È autrice dei<br />

volumi Soggetto del sapere e scienze moderne. Il “Dialogo<br />

sopra i due massimi sistemi del mondo” di Galileo<br />

(Milano, 2005), e Studi sul pensiero di Tommaso<br />

d’Aquino (curatrice con G. Perillo, Roma 2009).<br />

The value and current relevance of this higher education<br />

manual lie in his “strong “ proposal of a “philosophical<br />

science of nature”. In a complex epistemic<br />

scenario characterized by different ad often competing<br />

approaches, the Author holds as the ultimate interpretive<br />

criterion the centrality of man-nature in nature<br />

(whose parts and organizations the reader is introduced<br />

to with educational care). Survey knowledge of<br />

contemporary thought on the “science of lesser as well<br />

of grater things” is enhanced by excursus reviewing<br />

emerging - and often boundary - scientific issues. The<br />

excursus: Analogue and digital - Creation, big bang,<br />

design - Determinism and Indeterminism - Disorder<br />

and Entropy - Emergente - Evolution and evolutionisms<br />

- Philosophy of creature and theology of nature -<br />

Euclidean Geometry and non-Euclidean geometries -<br />

Infinity - Ontological Status of numbers and geometrical<br />

figures - Species - Male and Female - Matter, Anti-<br />

Matter, Dark Matter - Quantum Mechanics - Neurosciences<br />

- Cosmological Principle and Anthropic Principle<br />

- Relativit - String, Superstring, Branes.<br />

LORELLA CONGIUNTI teaches Philosophy of Nature at<br />

Pontifical <strong>Urbaniana</strong> University. She is the author of<br />

Soggetto del sapere e scienze moderne. Il ‘Dialogo sopra<br />

i due massimi sistemi del mondo’ di Galileo (Milano,<br />

2005) and co-editor with G. Perillo of Studi sul pensiero<br />

di Tommaso d’Aquino, Roma 2009).<br />

26


Tesi-pubblicate-e-Nomine<br />

in collaborazione con Silvia Salamandra e Maurizio Visentin<br />

LAPCZYNSKI Wojciech Antoni 30/04/2010<br />

The Juridical Status of Fidei Donum Priests. The<br />

Archidiocese of Lusaka in Zambia - an example of application.<br />

Moderatore: MOSCA Vincenzo<br />

SIMBA Vincent Nyangau 07/05/2010<br />

Missionary co-operation in Kenia since Vatican II. Challenges<br />

and prospects in the light of the recent documents of the Church.<br />

Moderatore: OBORJI Francis Anekwe<br />

KIMBOWA Emmanuel 01/06/2010<br />

Implications of Delivering a Homily in the Archdiocese of<br />

Kampala. Attention to the Signs-of-the-Times in<br />

Communicating the Christian message.<br />

Moderatore: MEDDI Luciano<br />

PAGAN Mathew Daniel Padiet 01/06/2010<br />

Nilotic customary marriage and its effects on the Churches in<br />

the Sudan.<br />

Moderatore: SABBARESE Luigi<br />

SONG (PIA) Hyun-Yi 04/06/2010<br />

Dal Dio sconosciuto al Dio amore. Per una coreanizzazione.<br />

Moderatore: COLZANI Gianfrancesco<br />

GALLOTTI Alessandro 14/06/2010<br />

Concessione e privazione delle esequie ecclesiastiche. Analisi<br />

storica, giuridica e pastorale dei cann. 1183 e 1184 del CIC1983.<br />

Moderatore: SABBARESE Luigi<br />

KOTTUKAPALLY Rogit 14/06/2010<br />

Blessed are those not seeing. John 20,29 in the light of John<br />

20,30-31 and Rev 1,3; 22,7.<br />

Moderatore: BIGUZZI Giancarlo<br />

RAJAPPAN Christudasan 15/06/2010<br />

Mission as Prophetic Dialogue in the Indian Context.<br />

Moderatore: COLZANI Gianfrancesco<br />

ZHAO Hong Tao 16/06/2010<br />

L´opera pastorale dei missionari gesuiti al tempo di Matteo<br />

Ricci nella storiografia cinese contemporanea.<br />

Moderatore: DELL´ORTO Alessandro<br />

TRAN VAN THUC 17/06/2010<br />

Spiritualité et méthodologie missionnaire du Père Alexandre<br />

de Rhodes dans sa mission au Vietnam.<br />

Moderatore: DINH DUC DAO Joseph<br />

REN Ruhai 24/06/2010<br />

La verità della persona: interpretazione del personalismo<br />

ontologico di Luigi Pareyson.<br />

Moderatore: MICCOLI Paolo<br />

PONTE Antonella 30/06/2010<br />

«Oggi questa scrittura si è compiuta» La citazione di IS. 61,1-<br />

2a in Lc 4,16-30.<br />

Moderatore: BIGUZZI Giancarlo<br />

RUBAGUMYA Deogratias 06/07/2010<br />

Conflict Resolution and Management in the Recent Social<br />

Teachings of the Church. A Missiological Study in the<br />

context of Kibaale Ditsrict, Uganda.<br />

Moderatore: OBORJI Francis Anekwe<br />

MPAYEMBE NGANKWEY Patience 16/09/2010<br />

L´Église-famille de Dieu et l´évangélisation en milieu<br />

urbain. Vers une pastorale missionnaire (Cas de la ville de<br />

Kinshasa).<br />

Moderatore: MAZZOLINI Sandra<br />

CHAAYA Dolly 11/10/2010<br />

Becoming a Fool for Christ. Dispositio and Message of 2<br />

Cor 10-13.<br />

Moderatore: GIENIUSZ Andrzej<br />

YESUDAS Daisan 14/10/2010<br />

Water Symbolism of Baptism in De Mysteriis of St<br />

Ambrose in the Context of Indian Church.<br />

Moderatore: MAZZANTI Giorgio<br />

HABARUGIRA Jean-Bosco 15/10/2010<br />

L´autotranscendance entre la recherche des raisons et la<br />

découverte de la raison d´etre chez Emmanuel Mounier.<br />

Moderatore: NDRECA Ardian<br />

ATEBA Jean-Parfait 26/10/2010<br />

Les remèdes pénaux et les pénitences, une application du<br />

pouvoir coercitif de l´Eglise: un devoir de justice et de<br />

charité.<br />

Moderatore: PAPALE Claudio<br />

INIBIDE Yadja (Etienne) 15/11/2010<br />

La nullité du mariage conclu sous l´effet du dol qualifié du<br />

canon 1098 (CIC/83) est-elle rétroactive<br />

Moderatore: D´AURIA Andrea<br />

JEREMIAS DOS SANTOS MOISES 15/11/2010<br />

Retorno do exilio como libertação da escravidão. Papel de<br />

Ag 2,5a no livro de Ageu.<br />

Moderatore: RIZZI Giovanni<br />

JACOB Joachim 29/11/2010<br />

Juridical relevance of error of Law In the light of C. 1099<br />

and the recent Rotal Jurisprudence.<br />

Moderatore: SABBARESE Luigi<br />

CHIDAVAENZI Ignatius 30/11/2010<br />

Riches: a key concept in the “Sermon on the mount”<br />

(Matthew 6.19-34).<br />

Moderatore: GIENIUSZ Andrzej<br />

UMELO Nnamdi Martinkingsley 30/11/2010<br />

The effects of consanguinity and affinity in 1983 Code of<br />

Canon Law.<br />

Moderatore: SABBARESE Luigi<br />

n.1/11 URBANIANA<br />

27


Nomine<br />

(Fonte delle informazioni: Agenzia Fides).<br />

Il Santo Padre Benedetto XVI in data 6 novembre<br />

2010 ha nominato Ausiliare per il Vicariato Apostolico<br />

di El Beni (Bolivia) il Padre Roberto Bordi, O.F.M.,<br />

attualmente Parroco in Magdalena, nel Vicariato Apostolico<br />

di El Beni, assegnandogli la sede titolare vescovile<br />

di Mutugenna. Il P. Roberto Bordi, nato a Roma<br />

il 2 gennaio 1946, ha studiato Teologia all’Università<br />

<strong>Urbaniana</strong> dal 1967 al 1971. Francescano dei<br />

Frati Minori, dopo la professione e l’ordinazione sacerdotale<br />

nella Parrocchia di San Francesco in Acilia<br />

(Roma) ha svolto gran parte del suo ministero in Argentina<br />

a Yacuiba, Embarcación, Aguaray e San Miguel<br />

di Tuyunti. Dal 1999 è in Bolivia, prima a Camiri,<br />

e poi dal 2006 a Magdalena, nel Vicariato Apostolico<br />

di El Beni.<br />

Il Santo Padre Benedetto XVI in data 27 novembre<br />

2010 ha eretto la Diocesi di Bunda (Tanzania), con<br />

territorio dismembrato dall’Arcidiocesi di Mwanza e<br />

della Diocesi di Musoma, rendendola suffraganea della<br />

Sede Metropolitana di Mwanza. Il Santo Padre ha<br />

quindi nominato primo Vescovo di Bunda, il Rev. Renatus<br />

Leonard Nkwande, Amministratore Diocesano<br />

dell’Arcidiocesi di Mwanza. Nato il 12 novembre<br />

1965, nel villaggio di Mantare, parrocchia di Sumve,<br />

nell’Arcidiocesi di Manza, dopo gli studi al Kibosho<br />

Major Seminary ed al St. Charles Lwanga Seminary<br />

di Dar-es-Salaam è stato ordinato sacerdote il 2 luglio<br />

1995 ed incardinato nell’Arcidiocesi di Mwanza. Vicario<br />

Parrocchiale a Magu e poi Rettore del St. Mary’s<br />

Junior Seminary di Nyegezi, dal 2002 al 2005 ha studiato<br />

a Roma, per la Licenza in Diritto Canonico presso<br />

la <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>. Dal 2005 al<br />

2007 è Notaio, Managing Director of Self-Reliance<br />

Projects, ed Economo diocesano; dal 2008 al 2009 è<br />

Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Mwanza; dal 2009<br />

Amministratore Diocesano della medesima Arcidiocesi.<br />

Il Santo Padre Benedetto XVI in data 28 dicembre<br />

2010 ha nominato Vescovo di Manga (Burkina Faso),<br />

il Rev.do Gabriel Sayaogo, del clero di Ouahigouya,<br />

Vicario Generale della Diocesi di Ouahigouya. Nato il<br />

9 gennaio 1962 a Niességa, nella Diocesi di Ouahigouya<br />

ha studiato in patria e in Italia, presso la <strong>Pontificia</strong><br />

Università <strong>Urbaniana</strong> dal 1997 al 2001, dove si è<br />

laureato in Diritto Canonico. È stato: Vicario parrocchiale<br />

della Cattedrale di Ouahigouya dal 1991 al<br />

1997 e poi Parroco dal 2003 al 2007 e Docente di Diritto<br />

Canonico al Seminario Maggiore di Koumi; dal<br />

2007 al 2009 Vicario Generale e fino al 2010 Amministratore<br />

Apostolico della Diocesi di Ouahigouya.<br />

Mons. Robert Sarah,<br />

Mons. Velasio De Paolis,<br />

Il Rettore Magnifico della <strong>Pontificia</strong> Università <strong>Urbaniana</strong>, assieme ai suoi docenti e studenti si unisce<br />

alla gioia della Chiesa universale per la creazione dei nuovi Cardinali Mons. Robert Sarah, Presidente del<br />

Pontificio Consiglio “Cor Unum”, già Vice Gran cancelliere della PUU, e Mons. Velasio De Paolis, C.S.,<br />

Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, già docente della Facoltà di<br />

Diritto Canonico della PUU.<br />

Ai neo-porporati giungano le nostre felicitazioni e gli auguri per un proficuo lavoro pastorale<br />

al servizio della Chiesa.<br />

28


PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANA<br />

00120 Città del Vaticano<br />

www.urbaniana.edu<br />

In copertina:<br />

Anonimo, Pentecoste.<br />

Tempera a dito su tela.<br />

R.D. Congo XX secolo.<br />

Collezione Privata<br />

Sint-Andries Abdij<br />

Zevenkerken, Brugge<br />

(Belgium)

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