Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica
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economica. Si tratta <strong>di</strong> un risultato importante, che mostra la superiorità <strong>di</strong> Ise 2000 (e,<br />
ancor più, <strong>di</strong> Ise true) ai fini del <strong>di</strong>segno delle politiche sociali, in quanto questo<br />
in<strong>di</strong>catore consente una più articolata selezione dei beneficiari. Si prenda, ad esempio, il<br />
caso in cui si debbano fissare dei valori soglia per razionare l’accesso a determinati<br />
benefici o per concedere un’esenzione: se l’in<strong>di</strong>catore utilizzato è il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong>sponibile è<br />
più probabile che si verifichi un addensamento degli eligibili intorno al valore soglia, con<br />
la conseguenza che anche piccole mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> tale valore si accompagnano a<br />
rilevanti variazioni nel numero degli esclusi/inclusi (nonostante le loro con<strong>di</strong>zioni<br />
economiche non siano molto <strong>di</strong>fferenti).<br />
2.3. Gli in<strong>di</strong>ci per valutare la re<strong>di</strong>stribuzione<br />
In un dato momento del tempo la <strong>di</strong>stribuzione della capacità economica fra gli<br />
in<strong>di</strong>vidui può essere più o meno sperequata. I casi estremi che si possono considerare<br />
sono il caso <strong>di</strong> equi<strong>di</strong>stribuzione (uguale capacità economica per tutti i nuclei famigliari) e<br />
<strong>di</strong> massima concentrazione (l’intera capacità economica concentrata nelle mani <strong>di</strong> un<br />
unico nucleo). La collocazione della <strong>di</strong>stribuzione vera rispetto a questi due estremi è<br />
generalmente valutata attraverso il ricorso a in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> concentrazione e <strong>di</strong> Gini. Si tratta <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>ci sintetici (rappresentabili attraverso un unico numero) che assumono valori<br />
compresi tra 0 (equi<strong>di</strong>stribuzione perfetta) e 1 (massima <strong>di</strong>suguaglianza).<br />
Un primo importante passo per valutare gli effetti re<strong>di</strong>stributivi dell’imposta<br />
consiste nel confrontare la concentrazione dell’in<strong>di</strong>catore della con<strong>di</strong>zione economica<br />
prima dell’imposta e dopo l’imposta attraverso gli in<strong>di</strong>ci sintetici <strong>di</strong> cui sopra. Se il valore<br />
dell’in<strong>di</strong>ce utilizzato <strong>di</strong>minuisce (si avvicina a 0) l’imposta ha migliorato la <strong>di</strong>stribuzione<br />
della con<strong>di</strong>zione economica (ha comportato un avvicinamento all’equi<strong>di</strong>stribuzione).<br />
Viceversa se il valore dell’in<strong>di</strong>ce aumenta.<br />
Una misura <strong>di</strong> sintesi dell’effetto re<strong>di</strong>stributivo in questione, molto utilizzata, è<br />
l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Reynolds-Smolensky, pari alla <strong>di</strong>fferenza tra l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Gini prima dell’imposta<br />
(Gpre) e l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> concentrazione dopo l’imposta (Cpost):<br />
R= (Gpre - Cpost)<br />
La <strong>di</strong>stribuzione migliora tanto più quanto maggiore è il valore assunto da tale<br />
in<strong>di</strong>ce.<br />
L’effetto re<strong>di</strong>stributivo <strong>di</strong> un’imposta <strong>di</strong>pende da due fattori: la progressività<br />
dell’imposta e l’incidenza (l’aliquota me<strong>di</strong>a) della stessa. Un’imposta proporzionale,<br />
riducendo le risorse dei contribuenti in proporzione alla <strong>di</strong>sponibilità totale che essi<br />
hanno delle stesse, non ha effetti re<strong>di</strong>stributivi. Viceversa, un’imposta progressiva<br />
comporta un onere crescente, in misura più che proporzionale, al crescere delle risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili.<br />
La progressività dell’imposta può essere valutata ricorrendo ad appositi in<strong>di</strong>ci fra<br />
cui in particolare l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Kakwani, che in<strong>di</strong>cheremo con K 5 .<br />
11<br />
5 L’ in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Kakwani è una misura globale della progressività, che si fonda sul confronto tra la concentrazione<br />
dell’imposta (Ctax) e l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Gini del red<strong>di</strong>to prima dell’imposta (Gpre): K= (Ctax - Gpre). In un’imposta progressiva la<br />
concentrazione del gettito è infatti più alta della concentrazione del red<strong>di</strong>to imponibile e l’imposta è tanto più progressiva<br />
quanto più ampia è questa <strong>di</strong>fferenza.