Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica
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Riassunto<br />
In questo lavoro si tenta una valutazione degli effetti <strong>di</strong>stributivi comparati <strong>di</strong> una<br />
variazione dell’aliquota dell’Ici e dell’aliquota dell’ad<strong>di</strong>zionale all’Irpef a livello comunale. Lo<br />
strumento utilizzato per l’analisi è un modello <strong>di</strong> microsimulazione, MAPP98, <strong>di</strong> recentissima<br />
elaborazione da parte <strong>di</strong> uno degli autori, che si fonda sui dati dell’indagine della Banca d’Italia<br />
del 1998.<br />
L’analisi è condotta a livello nazionale, ma vengono esplorati i risultati anche con<br />
riferimento ad un sottocampione che possa meglio rappresentare una situazione simile a quella<br />
del Comune <strong>di</strong> Modena, vale a <strong>di</strong>re il sottoinsieme delle famiglie del Nord Italia che abitano in<br />
comuni con popolazione compresa tra 40 e 500 mila abitanti.<br />
Particolare attenzione è data alla <strong>di</strong>scussione dell’in<strong>di</strong>catore più appropriato per valutare il<br />
benessere economico <strong>di</strong> un nucleo familiare. Oltre al red<strong>di</strong>to familiare <strong>di</strong>sponibile, si considera<br />
anche l’In<strong>di</strong>catore della situazione economica <strong>di</strong> recente istituzione nella legislazione italiana e<br />
un nuovo in<strong>di</strong>catore, Ise true, analogo all’Ise, ma corretto per gli aspetti più critici.<br />
Il confronto tra le due forme <strong>di</strong> prelievo è effettuato a parità <strong>di</strong> gettito. La realizzazione <strong>di</strong><br />
questa ipotesi risulta laboriosa e problematica a causa della platea molto <strong>di</strong>versa dei contribuenti<br />
dei due tipi <strong>di</strong> prelievo e delle caratteristiche dei microdati utilizzati.<br />
Nell’analisi svolta sul campione nazionale, emerge una preferibilità, dal punto <strong>di</strong> vista<br />
<strong>di</strong>stributivo, del ricorso all’Ici anziché all’ad<strong>di</strong>zionale Irpef. Il <strong>di</strong>verso impatto re<strong>di</strong>stributivo<br />
delle due imposte oggetto <strong>di</strong> indagine, <strong>di</strong>pende, in misura decisiva, dalla <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>stribuzione<br />
della proprietà immobiliare assoggettata all’Ici rispetto a quella delle componenti <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to che<br />
concorrono a determinare l’imponibile dell’Irpef, una volta che le famiglie siano state or<strong>di</strong>nate,<br />
dalla più povera alla più ricca, in relazione alla loro con<strong>di</strong>zione economica. Tale giustificazione è<br />
rafforzata dal fatto che il numero <strong>di</strong> famiglie esenti dalla manovra dell’Ici sia notevolmente più<br />
elevato <strong>di</strong> quello delle famiglie esenti dall’Irpef. Esaminando la <strong>di</strong>stribuzione degli oneri anche<br />
sotto altre caratteristiche demografico-familiari, si può affermare che l’Ici è preferibile per le<br />
famiglie meno numerose, per quelle composte da soggetti più giovani, per quelle il cui<br />
capofamiglia è un lavoratore <strong>di</strong>pendente.<br />
L’esame dei dati microeconomici mostra tuttavia una grande <strong>di</strong>spersione dei risultati, che<br />
deve indurre a cautela nella valutazione degli effetti delle politiche qui esaminate. Il ricorso<br />
all’Ici, ad esempio, può avere effetti indesiderati su determinate categorie <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che per<br />
qualche ragione si voglia tutelare, quali, in particolare, i percettori <strong>di</strong> un red<strong>di</strong>to modesto, che<br />
siano però proprietari dell’immobile in cui abitano.<br />
I risultati dell’analisi del sottocampione sembrano rafforzare le conclusioni raggiunte a<br />
livello nazionale.<br />
Il lavoro argomenta anche l’utilità <strong>di</strong> costruire a livello locale un data-base in grado <strong>di</strong><br />
svolgere in modo più rappresentativo analisi <strong>di</strong> questo tipo. Uno dei vantaggi <strong>di</strong> tale<br />
investimento è la possibilità <strong>di</strong> integrare le fonti campionarie con altre fonti <strong>di</strong> dati rilevanti per<br />
queste analisi già a <strong>di</strong>sposizione delle amministrazioni comunali.<br />
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