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Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica

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8. – L’analisi per sottocampioni: le famiglie nei comuni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e<br />

<strong>di</strong>mensioni del Nord<br />

In questo paragrafo si illustrano i risultati <strong>di</strong> simulazioni analoghe a quelle presentate<br />

in precedenza (simulazione nazionale), prendendo come punto <strong>di</strong> riferimento un<br />

sottocampione del modello, con lo scopo <strong>di</strong> avvicinare maggiormente i risultati delle<br />

elaborazioni alla realtà <strong>di</strong> una città <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni come Modena.<br />

A questo fine sono state selezionate le famiglie residenti nel Nord in comuni urbani,<br />

ovvero con un numero <strong>di</strong> abitanti compresi tra 40.000 e 500.000. Il campione contiene<br />

1.007 famiglie, contro le 7.147 a livello nazionale (tabella 6). Al fine <strong>di</strong> realizzare la parità<br />

<strong>di</strong> gettito rispetto ad una variazione dell’1 per mille dell’aliquota dell’Ici, che nel<br />

sottocampione produce un onere <strong>di</strong> Ici pari a 173009 lire per famiglia, in analogia a<br />

quanto fatto per il campione nazionale, la mo<strong>di</strong>ficazione dell’aliquota dell’Ad<strong>di</strong>zionale<br />

dell’Irpef deve essere posta pari al 2,66 per mille.<br />

In alternativa al sottocampione costituito dalle famiglie urbane del Nord, avremmo<br />

potuto selezionare le famiglie residenti nei comuni urbani della sola Emilia Romagna;<br />

tale scelta, pur appetibile, in quanto riferita ad una realtà ancora più vicina a quella<br />

modenese, avrebbe però comportato un eccessivo restringimento del campione (239<br />

famiglie). È comunque interessante osservare come l’imponibile me<strong>di</strong>o Ici e Irpef delle<br />

famiglie urbane dell’Emilia Romagna non si <strong>di</strong>scosti molto da quello delle famiglie<br />

ubicate nel complesso dei comuni urbani del Nord (tabella 6).<br />

Le famiglie urbane del Nord presentano un imponibile Ici leggermente più elevato <strong>di</strong><br />

quello me<strong>di</strong>o nazionale (95,1 milioni contro 92,7) e un imponibile Irpef sensibilmente<br />

più alto (62,6 milioni contro 50,5). Nel passaggio dal campione nazionale a quello locale<br />

si registrano tendenze contrastanti: da un lato la considerazione dei soli comuni urbani<br />

(40.000-500.000) ha l’effetto <strong>di</strong> ridurre, rispetto al campione nazionale, l’imponibile<br />

me<strong>di</strong>o familiare dell’Ici, probabilmente come conseguenza della minor <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a<br />

delle abitazioni urbane rispetto a quelle dei comuni rurali (evidentemente non<br />

compensata da una maggior valore catastale per unità <strong>di</strong> superficie); dall’altro l’ulteriore<br />

restringimento del campione ai soli comuni del Nord ha l’effetto <strong>di</strong> alzare l’imponibile<br />

me<strong>di</strong>o Ici. Diversa è invece la <strong>di</strong>namica dell’Irpef: sia la riduzione del campione sotto il<br />

profilo territoriale sia la limitazione imposta alla <strong>di</strong>mensione urbana dei comuni<br />

concorrono a determinare l’innalzamento dell’imponibile Irpef (+26%). L’aumento<br />

dell’imponibile me<strong>di</strong>o Irpef <strong>di</strong>pende, oltre che dall’aumento dell’imponibile me<strong>di</strong>o delle<br />

famiglie che pagano l’imposta, dalla sensibile <strong>di</strong>minuzione del numero <strong>di</strong> famiglie esenti<br />

dall’’Irpef: mentre infatti nel campione nazionale la percentuale <strong>di</strong> famiglie esonerate<br />

dall’Irpef è dell’11,6% nel sottocampione locale scende al 4,7% ed altrettanto forte è la<br />

riduzione delle famiglie esenti dalla Irpef nel primo decile, che passano dal 62,3% al<br />

34,9%. Come si vedrà, questa caratteristica delle famiglie urbane del Nord contribuisce a<br />

spiegare i più netti risultati della manovra nel sottocampione.<br />

Nella tabella 7 sono riportati i medesimi in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> re<strong>di</strong>stribuzione già visti per il<br />

campione nazionale. L’elaborazione riferita alle famiglie urbane del Nord mostra,<br />

rispetto a quella nazionale, una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> rilievo: il ricorso all’Ici risulta sempre<br />

preferibile all’ad<strong>di</strong>zionale Irpef, qualsiasi sia l’in<strong>di</strong>catore utilizzato per valutare la

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