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Finmeccanica Magazine N. 22 - The Business Game

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E L E T T R O N I C A P E R L A D I F E S A E L A S I C U R E z z A<br />

12/2011 FINMECCANICA MAGAZINE<br />

drs technoloGies<br />

bero comportare rischi per le persone<br />

a bordo di un veicolo. Il secondo<br />

fattore che favorisce la diffusione<br />

di queste unità è il costo.<br />

Alla luce dei tagli alla Difesa sempre<br />

più frequenti a livello mondiale,<br />

la tecnologia senza pilota diventa<br />

automaticamente la soluzione<br />

preferibile. Il prezzo di un UAV può<br />

variare da 10 mila a qualche milione<br />

di dollari per i modelli più sofisticati,<br />

mentre una piattaforma<br />

con pilota può superare abbondantemente<br />

i 100 milioni di dollari<br />

per velivolo. Anche l’addestramento<br />

di un operatore di UAV risulta<br />

molto meno oneroso in termini sia<br />

di tempo (bastano appena due<br />

Defense Solutions. “Un UAV, un<br />

UGV o un USV sono totalmente<br />

inutili se non rispondono ai bisogni<br />

dell’utente finale”.<br />

Ovviamente, la richiesta di sistemi<br />

senza pilota è alimentata principalmente<br />

dalla loro capacità di prevenire<br />

i rischi per le vite umane. Man<br />

mano che la tecnologia viene perfezionata,<br />

sempre più spesso i sistemi<br />

senza pilota soppiantano gli<br />

operatori in carne e ossa in missioni<br />

(come per esempio la sicurezza<br />

delle frontiere, il rilevamento e la<br />

segnalazione di bombe ed esplosivi,<br />

nonché la sorveglianza e la ricognizione)<br />

che richiedono un livello<br />

elevato di invisibilità o che potrebmesi<br />

per un mezzo di classe tattica,<br />

mentre occorrono fino a quattro<br />

anni per addestrare un pilota)<br />

sia di denaro.<br />

“In considerazione del continuo<br />

aumento dei costi associati ai velivoli<br />

con pilota, è giunto il momento<br />

di prendere coscienza che,<br />

sebbene questa tipologia di mezzi<br />

non venga accantonata intenzionalmente<br />

(e, anzi, ci saranno<br />

senz’altro missioni in grado di<br />

sfruttarne le qualità), al momento<br />

i programmi senza pilota presentano<br />

costi decisamente inferiori<br />

a parità di efficacia. La strada<br />

da seguire, perciò, è questa”, sottolinea<br />

Schimek.<br />

Più potenzialità grazie<br />

a tecnologie migliori<br />

È possibile che un’altra ragione alla<br />

base della recente diffusione<br />

della tecnologia senza pilota sia da<br />

ricercarsi nei prodotti aggiuntivi<br />

oggi disponibili per questi sistemi.<br />

Sul mercato sono presenti numerosi<br />

prodotti di intelligence che<br />

possono essere collegati a veicoli<br />

senza pilota. Ultimamente, tra<br />

queste funzionalità è stata introdotta<br />

la tecnologia SIGINT (Signal<br />

Intelligence), ossia l’acquisizione<br />

di informazioni mediante la intercettazione<br />

radio di segnali. In passato,<br />

per usufruire di queste funzioni,<br />

occorreva affidarsi a prodotti<br />

di dimensioni eccessive per il<br />

payload di un veicolo. Tecnologie<br />

più efficienti e avanzate, come per<br />

esempio il ricevitore HF/VHF/UHF<br />

a canale singolo 8649A sviluppato<br />

dall’unità operativa Signal Solutions<br />

di DRS Defense Solutions,<br />

rendono invece possibile l’intercettazione<br />

di segnali in pacchetti<br />

leggeri e compatti.<br />

Molti prodotti, poi, possono operare<br />

autonomamente, anche se la<br />

vera automazione resta ancora un<br />

traguardo ambizioso. Attualmente<br />

i sistemi senza pilota non sono<br />

abbastanza sofisticati per identificare<br />

e attenuare potenziali minacce<br />

senza un iniziale intervento<br />

umano. Possono, però, essere programmati<br />

in modo da portare a<br />

termine determinate missioni e<br />

prendere decisioni in base a fattori<br />

specifici che potrebbero presentarsi<br />

in azione.<br />

Per esempio, l’RQ-15 Neptune, un<br />

UAS (Unmanned Aircraft System,<br />

velivolo senza pilota) tattico di di-<br />

mensioni ridotte, sviluppato da<br />

DRS Defense Solutions, può essere<br />

gestito in modo automatico, semiautomatico<br />

o manuale da piattaforme<br />

marine o terrestri. Utilizzato<br />

principalmente per operazioni<br />

di sorveglianza e ricognizione e<br />

inizialmente progettato per essere<br />

gestito al computer, il Neptune<br />

non necessita di persone capaci di<br />

pilotare un aereo: l’operatore si limita<br />

a programmarlo affinché si<br />

sposti dal punto A al punto B. Il<br />

vantaggio di questo tipo di programmazione<br />

consiste nel fatto<br />

che il velivolo compensa tutti gli<br />

eventuali fattori avversi (per<br />

esempio il vento forte) per portare<br />

a termine la missione, un obiettivo<br />

difficile da raggiungere con un<br />

controllo manuale.<br />

Il Neptune è un esempio di UAS<br />

compatto che ha beneficiato del<br />

recente boom di prodotti ISR (Intelligence,<br />

Reconnaissance and<br />

Surveillance) di ridotte dimensioni,<br />

quali la piccola sospensione<br />

cardanica multisensore stabilizzata<br />

elettro-ottica/a infrarossi<br />

GS207 e il sistema di puntamento<br />

laser elettro-ottico/a infrarossi<br />

GS205, sviluppati dall’unità operativa<br />

Sensors & Targeting Systems<br />

di DRS Defense Solutions. Tuttavia,<br />

a causa delle dimensioni contenute<br />

e del limite di payload fissato<br />

a 9 kg, un velivolo come questo<br />

potrebbe non essere la soluzione<br />

migliore in tutte le situazioni.<br />

“È sconsigliabile tentare di decollare<br />

con il Neptune in presenza di<br />

venti a 65-80 km/h”, precisa Schimek,<br />

“così come installarvi un<br />

sensore molto pesante. In casi del<br />

genere, probabilmente l’opzione<br />

ideale è il Sentry di DRS Defense<br />

Solutions”.<br />

Più grande del Neptune, il Sentry<br />

è utilizzato sia dalla Marina sia<br />

dall’Aeronautica Militare statunitensi.<br />

Con un volume di payload<br />

pari a 0,07 m³, può gestire fino a<br />

45,5 kg di apparecchiature ISR<br />

senza problemi di equilibrio.<br />

Cambiare i payload è facile e veloce<br />

(basta meno di un’ora). Il Sentry<br />

dispone di carrello retrattile e,<br />

secondo Schimek, “è probabilmente<br />

il velivolo più silenzioso<br />

della sua categoria”.<br />

Alla fin fine, tutto ruota<br />

attorno alle esigenze del cliente<br />

Ma torniamo alla riunione dell’AUSA,<br />

dove Butchko usa un controller<br />

per Xbox per far girare a destra<br />

e a sinistra l’AMP.<br />

“È la soluzione ideale per evitare<br />

di mettere in pericolo i propri uomini<br />

in caso di missioni che richiedono<br />

il controllo di uno scenario<br />

potenzialmente rischioso”, osserva,<br />

aggiungendo che il sistema<br />

può essere impostato come manuale,<br />

semiautomatico o automatico<br />

a seconda delle esigenze del<br />

cliente. I tecnici sono già al lavoro<br />

per ridurre le dimensioni dell’AMP<br />

e inserire nuove funzionalità, tra<br />

cui la modalità di “guida”. A differenza<br />

di quella d’inseguimento,<br />

quest’ultima consentirà al dispositivo<br />

di precedere l’operatore negli<br />

spostamenti, rispondendo<br />

esclusivamente ai suoi input.<br />

“Vogliamo avere la certezza di<br />

soddisfare tutte le richieste dei<br />

nostri clienti futuri – conclude<br />

Butchko –. Nessuno si preoccupa<br />

del suo robot finché non ne ha bisogno”.<br />

Sopra, l’UAS RQ-15 Neptune di DRS che<br />

è completamente impermeabile e può essere utilizzato<br />

sia su piattaforme terrestri sia acquatiche.<br />

Nella pagina accanto, un UAV Predator<br />

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