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Finmeccanica Magazine N. 22 - The Business Game

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S I S T E M I D I D I F E S A<br />

12/2011 FINMECCANICA MAGAZINE<br />

il marte er diventa realtà<br />

mbda<br />

ul’antinave di mbda più<br />

veloce e più lontano<br />

La famiglia di sistemi missilistici<br />

Marte di MBDA è nata negli<br />

anni Ottanta con la versione<br />

del missile MK2 per elicottero, con<br />

una gittata di 30 km. A questo primo<br />

modello sono seguite le versioni<br />

MK2/S (dove la lettera S sta per<br />

Short e indica la riduzione della<br />

lunghezza, finalizzata a ottenere<br />

una più semplice integrazione a<br />

bordo dei velivoli), MK2/A per piattaforme<br />

ad ala fissa e la versione<br />

Marte MK2/N, destinata al’impiego<br />

a bordo delle unità navali.<br />

Le richieste di una serie di nuovi requisiti<br />

di gittata da parte di nuovi<br />

potenziali clienti, hanno portato<br />

MBDA, nel 2007, a identificare una<br />

nuova versione del missile, denominata<br />

Extended Range, che, pur<br />

conservando le caratteristiche di<br />

base della famiglia Marte, ne<br />

estende la portata. È così iniziata,<br />

per la componente italiana dell’azienda<br />

missilistica europea, una<br />

prima fase di studio, che ha portato<br />

nel 2009 all’avvio del programma<br />

con l’inizio della fase di preliminary<br />

design.<br />

Il nuovo nato nella famiglia Marte<br />

si differenzia dalle versioni precedenti<br />

per due fondamentali caratteristiche,<br />

quali la propulsione a<br />

turbogetto (che generalmente<br />

porta a un incremento di circa il<br />

400% della gittata rispetto a quella<br />

possibile con un equivalente<br />

motore a razzo) e la nuova cellula<br />

cilindrica isocalibro. Il missile, dotato<br />

di queste nuove e importanti<br />

componenti, conserva tuttavia<br />

una serie di elementi già presenti<br />

nelle versioni precedenti del missile<br />

Marte.<br />

Il missile è costituito da sei sezioni:<br />

partendo dalla parte anteriore si<br />

trovano rispettivamente la testa di<br />

guida, la testata esplosiva, la sezione<br />

di guida (con il Flight Control<br />

Computer, il radar altimetro, la sezione<br />

di guida inerziale e il GPS, la<br />

Power Control Unit del motore, le<br />

batterie e le ali cruciformi) e la zona<br />

del motore (che comprende il<br />

serbatoio del carburante e il turbogetto).<br />

Andando verso la parte di<br />

coda si trovano, invece, l’ugello e le<br />

alette caudali con i relativi controlli,<br />

i servomeccanismi e le protezioni<br />

termiche. Il sesto elemento è<br />

rappresentato dai due booster razzo<br />

laterali, molto simili a quelli del<br />

Marte MK2/S.<br />

Grazie a tutti questi interventi il<br />

nuovo missile è in grado di superare<br />

abbondantemente i 100 km di<br />

gittata, garantendo una velocità,<br />

sia di crociera che di attacco finale,<br />

fortemente incrementata rispetto<br />

alle versioni precedenti dei missili<br />

della famiglia Marte. Viceversa, la<br />

lunghezza è inferiore a quella del<br />

modello precedente, mentre i sistemi<br />

logistici, quali il canister di<br />

trasporto e stoccaggio della variante<br />

da elicottero e il carrellino<br />

per la movimentazione e l’aggancio<br />

del missile al velivolo, sono gli<br />

stessi utilizzati per il modello<br />

MK2/S, con indubbi vantaggi dal<br />

punto di vista logistico e operativo.<br />

Il missile è stato pensato in due varianti,<br />

una prima con serbatoio si-<br />

gillato (e combustibile sintetico)<br />

che non dovrebbe richiedere manutenzione<br />

per quindici anni e una<br />

seconda con carburante tradizionale.<br />

Quest’ultima prevede che<br />

l'ordigno venga immagazzinato<br />

con il serbatoio vuoto (per essere<br />

rifornito solo immediatamente<br />

prima dell’uso). La scelta tra le due<br />

configurazioni dipende dai requisiti<br />

e dalle preferenze delle singole<br />

Marine Militari. Inoltre è prevista<br />

una versione lanciata da aerei da<br />

combattimento ad ala fissa con<br />

carico pagante potenziato destinata<br />

a equipaggiare, per esempio,<br />

l’Eurofighter Typhoon e la versione<br />

Light Combat Aircraft dell’M-346.<br />

Il Marte ER è già stato presentato<br />

sul mercato in diverse competizioni<br />

nelle quali la prestazione in portata<br />

richiesta è superiore ai 35 km<br />

del Marte MK2/S. Nel contesto<br />

commerciale, vale la pena citare il<br />

programma indiano riguardante<br />

l’ammodernamento dell’elicottero<br />

Sea King di AgustaWestland e la<br />

gara MMRCA (Medium Multi-Role<br />

Combat Aircraft) dove il Typhoon è<br />

stato ammesso alla fase finale della<br />

selezione. Inoltre, MBDA sta ricercando<br />

partnership con aziende<br />

o istituzioni straniere volta a garantire<br />

sia una base più ampia sia<br />

il reperimento di fondi di sviluppo<br />

addizionali per assicurarsi nuovi<br />

mercati, specialmente nei Paesi<br />

emergenti.<br />

Sopra, il missile Marte ER.<br />

Nella pagina accanto, l’area integrazione<br />

Marte presso il sito di La Spezia<br />

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