scarica atti - Assimpredil Ance
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gegneria o negli studi professionali,<br />
ma anche nelle nostre imprese<br />
cominciamo ad avere prima di tutto<br />
donne imprenditrici, vediamo anche<br />
manager e poi, come diceva<br />
Marcora, anche molte figure importanti<br />
con un attaccamento all’azienda<br />
e una capacità professionale e<br />
di dedizione notevoli.<br />
PPV<br />
Negli ultimi tre anni abbiamo fatto<br />
un numero abbastanza importante<br />
di assunzioni, più del 50% sono<br />
donne e stanno ottenendo ottimi<br />
risultati; forse come capo cantiere<br />
no, ma come direttore dei lavori<br />
sì, quindi dal punto di vista delle<br />
società d’ingegneria abbiamo<br />
donne che svolgono ottimamente<br />
il lavoro di controllo, di supervisione<br />
e di direzione lavori sui cantieri.<br />
CDA<br />
Ingegner Patri, lei può vantare esperienza<br />
di direzione, esperienza di<br />
formazione e anche esperienza interna<br />
al nostro mondo: cosa ci dice?<br />
Furio Patri<br />
Vorrei fare alcune considerazioni che<br />
derivano dalla mia esperienza di<br />
consulente ma soprattutto da alcune<br />
esperienze nel settore delle costruzioni<br />
che ho avuto modo di maturare<br />
negli ultimi due anni nell’ambito<br />
della formazione dei giovani<br />
imprenditori di <strong>Assimpredil</strong> e del<br />
passaggio generazionale.<br />
In particolare vorrei focalizzare il ragionamento<br />
sulla figura professionale<br />
dell’imprenditore. Il settore delle<br />
Costruzioni Edili è caratterizzato,<br />
tranne alcune eccezioni di rilievo, da<br />
aziende di tipo familiare, con strutture<br />
tendenzialmente molto snelle<br />
(come conseguenza delle trasformazioni<br />
degli ultimi anni che hanno<br />
portato a una disintegrazione<br />
della filiera) e caratterizzate da un<br />
contenuto livello di managerialità.<br />
L’imprenditore, pertanto, per i cambiamenti<br />
elencati da chi mi ha preceduto,<br />
credo sia egli stesso in questo<br />
momento nel pieno di un cambiamento,<br />
perché si trova a fronteggiare<br />
le cinque dimensioni che ricordava<br />
il professor Dallocchio.<br />
In particolare, vorrei sottolineare la<br />
necessità di gestire l’ingresso in<br />
azienda di persone con elevato livello<br />
di preparazione formale, che io<br />
non esiterei a definire talenti, e di<br />
governare un sistema organizzativo<br />
magari snello, ma che ha degli<br />
elementi di complessità interna ed<br />
esterna non banali. È chiaro che<br />
l’imprenditore, che probabilmente<br />
negli anni ’50 poteva essere un signore<br />
dotato semplicemente di un<br />
grande intuito e di una grande competenza<br />
tecnico-produttiva, energia<br />
e passione, oggi, per la prospettiva<br />
che ho modo di osservare analizzando<br />
aziende, anche di settori<br />
differenti, sta diventando sempre<br />
di più – come si dice con una frase<br />
abusata – un direttore d’orchestra,<br />
una persona che deve essere in grado<br />
di mettere in campo, nel proprio<br />
sistema organizzativo, meccanismi<br />
in grado di attrarre talenti, gestirli<br />
e motivarli e soprattutto trattenerli.<br />
L’ingresso in azienda di figure come<br />
quelle fino a ora elencate richiede<br />
all’imprenditore una differente<br />
capacità di gestire le persone, attraverso<br />
leve motivazionali e leve<br />
di sviluppo che francamente – se<br />
posso usare una provocazione – attualmente<br />
non vedo molto utilizzate<br />
nel settore delle costruzioni.<br />
Nelle analisi che ho avuto modo di<br />
effettuare nel percorso Giovani Imprenditori<br />
<strong>Assimpredil</strong>, la sensazione<br />
è proprio che ci sia molto da lavorare<br />
in termini di sviluppo di competenze<br />
manageriali. In azienda, soprattutto<br />
nelle azienda familiare, è<br />
Il settore delle Costruzioni Edili è caratterizzato,<br />
tranne alcune eccezioni di rilievo, da aziende di<br />
tipo familiare, con strutture tendenzialmente<br />
molto snelle (come conseguenza delle<br />
trasformazioni degli ultimi anni che hanno<br />
portato a una disintegrazione della filiera) e<br />
caratterizzate da un contenuto livello di<br />
managerialità<br />
facile trovare dirigenti, magari il direttore<br />
tecnico piuttosto che il responsabile<br />
amministrativo, ma è<br />
meno facile trovare quella diffusione<br />
di competenza, di strumenti, di<br />
politiche di gestione che vanno sotto<br />
la definizione di tecnica manageriale.<br />
Possiamo dire che oggi l’imprenditore<br />
si trova inserito in un sistema<br />
complesso nel quale possiamo<br />
individuare quattro dimensioni:<br />
il Mercato, l’Associazionismo, gli<br />
Strumenti Gestionali, e le Persone.<br />
Naturalmente l’imprenditore è e resterà<br />
il “cuore del sistema aziendale”,<br />
il punto di riferimento dell’impresa<br />
ma dovrà implementare alcuni<br />
cambiamenti su tali fronti, come<br />
è in voga oggi dire lo circondano<br />
a 360°:<br />
1) Deve ancora avere un forte orientamento<br />
al mercato. L’imprenditore<br />
deve essere in grado di saper fare<br />
un passo avanti in questa direzione.<br />
Dovrà essere ancora attento<br />
a cogliere il singolo affare, sfruttare<br />
le opportunità (legate allo sviluppo<br />
dei bisogni di mercato, a nuove<br />
iniziative, ecc.) con un forte orientamento<br />
al mercato (senza dimenticare<br />
l’orientamento al prodotto,<br />
ovvero alla dimensione tecnica del<br />
business) anche partecipando a<br />
quelle opportunità che possono necessitare<br />
(per loro caratteristiche,<br />
per dimensione, per specializzazioni<br />
coinvolte, ecc.) una forma im-<br />
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