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bassabrescianavocemedia.it<br />

Le proposte di legge attualmente allo studio<br />

L’attenzione mediatica concentrata su Montichiari (<strong>anche</strong> <strong>per</strong> la presenza <strong>del</strong>l’exministro<br />

Michela Vittoria Brambilla) ha cominciato a smuovere <strong>anche</strong> il mondo<br />

<strong>del</strong>la politica: sono stati infatti avviate due distinte discussioni in materia, una a<br />

livello <strong>del</strong> governo centrale ed una, invece, regionale, che punterebbe essenzialmente<br />

alla chiusura degli allevamenti in Lombardia. Il presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Roberto Formigoni ha infatti già espresso la sua contrarietà al prosieguo <strong>del</strong>le<br />

attività <strong>del</strong>l’allevamento, schierandosi con gli animalisti. In realtà una proposta<br />

di legge simile era già stata avanzata nell’aprile 2010 e subito bocciata. A dicembre<br />

gli animalisti davanti al Pirellone sono tornati a sollecitare un iter legislativo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />

gennaio 2012<br />

3<br />

Il sindaco. Elena Zanola illustra i criteri che hanno guidato finora la sua azione<br />

“A me interessa soltanto<br />

il bene di Montichiari”<br />

Il primo cittadino,<br />

recentemente fatto<br />

oggetto di minacce,<br />

rispedisce al mittente le<br />

accuse relative al proprio<br />

comportamento e si<br />

augura che la vicenda si<br />

concluda al più presto<br />

di Fabrizio Giovannini<br />

Dopo aver più volte affermato che<br />

non rientra nelle sue competenze la<br />

possibilità di interrom<strong>per</strong>e l’attività<br />

di Green Hill, proprio non ci sta Elena<br />

Zanola, sindaco di Montichiari, a<br />

vedere il proprio comportamento<br />

bollato come una difesa <strong>del</strong> canile.<br />

“Io non difendo l’azienda – afferma<br />

a chiare lettere – dirimere la questione<br />

spetta alla scienza e alla politica.<br />

Io prendo le parti solamente <strong>del</strong>la<br />

città con le sue realtà positive, che<br />

sono molte e molto importanti. Noi<br />

siamo abituati a sentir parlare di noi<br />

in termini diversi, tutta la questione<br />

ha gettato cattiva luce su Montichiari<br />

e noi dobbiamo difenderci”. Ci tiene<br />

quindi a fissare i termini <strong>del</strong>la vicenda:<br />

“Bisogna che sia chiaro che<br />

a Montichiari non ci sono maltrattamenti<br />

o pratiche contro la legge.<br />

C’è un’azienda che da 22 anni o<strong>per</strong>a<br />

sul nostro territorio, ma che è avulsa<br />

dal nostro contesto economico e<br />

sociale. Quanto alla sua attività al<br />

momento è disciplinata da una normativa<br />

europea contro la quale non<br />

posso fare nulla”. Affronta <strong>anche</strong> un<br />

argomento, vale a dire le contestazioni,<br />

che la tocca da vicino, <strong>per</strong> le<br />

minacce ricevute a più riprese: “Non<br />

ci piacciono le invasioni, specie quelle<br />

dei professionisti <strong>del</strong>la protesta,<br />

finanziate da certe organizzazioni.<br />

Diverso il discorso <strong>del</strong> comitato locale.<br />

<strong>La</strong> loro azione è stata intelligente<br />

ed equilibrata e io ho portato a Roma<br />

le quasi 17mila firme che hanno<br />

raccolto”. Quanto al futuro di Green<br />

Hill non ha dubbi: “Se la s<strong>per</strong>imentazione<br />

animale seve, come quando<br />

l’allevamento fu a<strong>per</strong>to, è giusto che<br />

continui, altrimenti deve diventare<br />

un canile normale, in cui ognuno<br />

possa acquistare il proprio cane”,<br />

Anche i cittadini<br />

dicono la loro<br />

Si schiera dalla parte degli animali<br />

Vittorio Zanetto, editore, poeta ed<br />

ex libraio. “Ho sostato diverse volte<br />

vicino allo stabilimento – ci confessa<br />

– e spesso ho potuto sentire latrati e<br />

guaiti che provenivano da là dentro,<br />

insomma, qualcosa che non funziona<br />

c’è <strong>per</strong> cui prima chiude e meglio<br />

è”. Convinto è <strong>anche</strong> il sostegno agli<br />

esponenti che manifestano “<strong>per</strong>ché<br />

anch’io ho sempre avuto a cuore gli<br />

animali”. <strong>La</strong> chiusura di Green Hill?<br />

“Mi pare spetti alla Regione, deve<br />

darsi una mossa”.<br />

“Limitare l’uso di cavie, ma se devo<br />

scegliere meglio i cani degli esseri<br />

umani”: è l’opinione di Domenico<br />

Fogazzi, uno dei “volontari <strong>del</strong>la<br />

cultura” monteclarensi. Quanto alle<br />

contestazioni contro Green Hill “ritengo<br />

siano strumentali e strumentalizzate.<br />

Del resto esistono nella nostra<br />

società gruppuscoli pronti ad accorrere<br />

ovunque si possa creare tensione<br />

e lo fanno <strong>per</strong> mestiere non<br />

avendo idee concrete e cercando solo<br />

visibilità. <strong>La</strong> cosa grave – conclude<br />

Fogazzi – è che alcune frange politiche<br />

li mantengono”.<br />

Per Dino Alberti, ex giornalista,<br />

“Green Hill va certamente chiuso,<br />

ma analogamente andrebbe ricordato<br />

chi, nel lontano 1989, ne volle<br />

l’a<strong>per</strong>tura. Io sposo in pieno l’o<strong>per</strong>ato<br />

<strong>del</strong> sindaco Zanola che sta facendo<br />

il possibile e condanno le minacce<br />

e le scritte infamanti apparse contro<br />

di lei sui muri <strong>del</strong>la città”. Alberti<br />

punta il dito, poi, contro l’ex ministro<br />

Brambilla: “ È lei ad aver innescato<br />

tensioni e creato grossi problemi<br />

di ordine pubblico. Dimostra solo<br />

di aver bisogno di pubblicità”.<br />

L’azienda. Un breve profilo <strong>del</strong>la struttura, tra le indagini sulle irregolarità e i progressi <strong>del</strong>l’iter legislativo<br />

Green Hill: l’attività al vaglio di Procura e Parlamento<br />

Il nome di Green Hill è ormai indissolubilmente<br />

associato, nell’immaginario<br />

collettivo, alla vivisezione<br />

e s<strong>per</strong>imentazione animale<br />

in particolare sui cani beagle, che<br />

l’azienda, unica in Italia, alleva <strong>per</strong><br />

poi venderli a questo scopo. L’allevamento,<br />

nella cui ragione sociale<br />

compare l’anno 2001, in realtà attivo<br />

da più di 20 anni, ogni mese fornisce<br />

ai laboratori circa 250 cani<br />

<strong>per</strong> le s<strong>per</strong>imentazioni. <strong>La</strong> proprietà<br />

è <strong>del</strong>l’azienda danese Great Divide<br />

Asp di Copenaghen, nell’orbita<br />

<strong>del</strong>l’americana Marshall Farms.<br />

Dopo la chiusura nel 2010 <strong>del</strong>l’altro<br />

allevamento italiano di cani beagle<br />

da laboratorio, a San Polo d’Enza<br />

nel reggiano, è probabile che Green<br />

Hill abbia avuto una maggiore<br />

richiesta, ampliandosi e diventando<br />

uno dei principali allevamenti<br />

di cani <strong>del</strong> mercato europeo <strong>del</strong>la<br />

ricerca su animali.<br />

Su questa struttura, dopo le fortissime<br />

pressioni <strong>del</strong>l’ultimo <strong>per</strong>iodo<br />

legate all’azione di gruppi animalisti,<br />

sta attualmente indagando la<br />

Procura di Brescia, principalmente<br />

<strong>per</strong> quanto riguarda la mancanza dei<br />

registri di carico e scarico, contestata<br />

durante un “blitz” <strong>del</strong>l’Oipa, l’organizzazione<br />

<strong>per</strong> la protezione degli<br />

animali. Al vaglio inoltre il sistema<br />

di riconoscimento degli esemplari<br />

tramite tatuaggio e non microchip,<br />

come invece previsto <strong>per</strong> legge dal<br />

2005. Inoltre, è notizia di questi giorni,<br />

la Camera ha approvato un emendamento<br />

alla direttiva europea in<br />

materia, che andrà a vietare in tutta<br />

Italia l’allevamento di cani, gatti<br />

e primati destinati alla vivisezione.<br />

Abbiamo provato nei giorni scorsi<br />

a contattare l’azienda <strong>per</strong> avere un<br />

commento alla luce di questa situazione,<br />

purtroppo <strong>per</strong>ò non siamo<br />

ancora riusciti ad ottenerlo.

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