piano territoriale di coordinamento provinciale - Provincia di Forlì ...
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e capacità <strong>di</strong> ricarica naturale degli acquiferi, dell'intrusione <strong>di</strong> acque salate o<br />
inquinate.<br />
7.(D) Nelle zone A, B, C, D <strong>di</strong> cui al precedente secondo comma valgono inoltre le<br />
seguenti <strong>di</strong>rettive:<br />
- la <strong>di</strong>stribuzione agronomica del letame e delle sostanze ad uso agrario deve<br />
essere condotta in conformità al quadro normativo e pianificatorio vigente in materia<br />
ed in applicazione del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> buona pratica agricola (Dir.CEE 91/676) al fine <strong>di</strong><br />
prevenire la <strong>di</strong>spersione dei nutrienti e dei fitofarmaci nell'acquifero soggiacente;<br />
- devono essere promosse iniziative <strong>di</strong> lotta guidata/integrata/biologica, ed<br />
iniziative <strong>di</strong> razionalizzazione della fertilizzazione, anche orientando le scelte <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzi colturali tali da controllare la <strong>di</strong>ffusione nel suolo e sottosuolo <strong>di</strong> azoto ed altri<br />
nutrienti;<br />
- le derivazioni <strong>di</strong> acque superficiali devono essere regolate in modo da garantire<br />
il livello <strong>di</strong> deflusso (deflusso minimo vitale) necessario alla vita negli alvei sottesi e<br />
tale da non danneggiare gli equilibri degli ecosistemi interessati;<br />
- le fognature devono essere a tenuta e dotate dei <strong>di</strong>spositivi necessari per la loro<br />
perio<strong>di</strong>ca verifica.<br />
8.(D) Nelle zone A, B, C, D ricomprese nei perimetri definiti dal secondo comma valgono<br />
le seguenti <strong>di</strong>rettive:<br />
- devono essere attivate misure per la programmazione <strong>di</strong> un razionale uso delle<br />
acque incentivando forme <strong>di</strong> risparmio per le <strong>di</strong>verse utilizzazioni;<br />
- gli stoccaggi interrati <strong>di</strong> idrocarburi devono essere collocati in manufatto a<br />
tenuta, ovvero essere realizzati con cisterne a doppia camicia, ispezionabile;<br />
- i pozzi <strong>di</strong>smessi devono essere chiusi secondo le modalità stabilite dall’autorità<br />
competente.<br />
9.(D) Gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione comunali sono tenuti ad in<strong>di</strong>viduare le zone<br />
interessate da sorgenti naturali, da risorgive, o <strong>di</strong> valenza naturalistica, paesaggistica,<br />
ambientale, storico-culturale ed a dettare le relative <strong>di</strong>sposizioni volte a tutelare<br />
l’integrità dell'area <strong>di</strong> pertinenza anche ai fini della salvaguar<strong>di</strong>a della qualità e della<br />
quantità delle risorse idriche.<br />
10.(D) Nelle zone costiere e retro-costiere, i Comuni, nei propri strumenti urbanistici<br />
regolamentano, con <strong>di</strong>vieti ovvero limitazioni o preventive verifiche idrogeologiche, la<br />
realizzazione <strong>di</strong> nuovi vani interrati laddove ciò richieda l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> scavo<br />
con pompaggio delle acque <strong>di</strong> falda, con l’obiettivo <strong>di</strong> non alimentare il fenomeno<br />
dell’ingressione <strong>di</strong> acque saline.<br />
11.(I) Gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione comunali potranno elaborare ulteriori specificazioni <strong>di</strong><br />
zona e <strong>di</strong> norma, qualora risultino da stu<strong>di</strong> sulla vulnerabilità degli acquiferi sotterranei,<br />
che vadano a dettagliare nel passaggio <strong>di</strong> scala quanto previsto dal presente Piano.<br />
12.(D) L'inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività industriali nei settori <strong>di</strong> ricarica <strong>di</strong> tipo A va<br />
subor<strong>di</strong>nato al rispetto delle seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />
- che non sia presente uno stato <strong>di</strong> contaminazione delle acque sotterranee tale<br />
da rendere insostenibile ulteriore carico veicolato;<br />
- che gli scarichi permettano il collettamento in pubblica fognatura delle acque<br />
reflue <strong>di</strong> lavorazione;<br />
- che il prelievo <strong>di</strong> acque sotterranee a scopo produttivo sia verificato alla luce <strong>di</strong><br />
una valutazione <strong>di</strong> compatibilità con il bilancio idrico locale. Quando è richiesto un<br />
nuovo prelievo <strong>di</strong> acqua sotterranea, è necessario che venga eseguito a cura del<br />
richiedente uno stu<strong>di</strong>o idrogeologico che permetta all'Autorità idraulica competente <strong>di</strong><br />
valutare, a scala <strong>di</strong> conoide interessata o porzione <strong>di</strong> essa, le tendenze evolutive della<br />
falda (piezometria) nel tempo e gli effetti del prelievo;<br />
- che non vengano previste o potenziate attività <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> rifiuti pericolosi<br />
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