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piano territoriale di coordinamento provinciale - Provincia di Forlì ...

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- devono essere attivate misure per la programmazione <strong>di</strong> un razionale uso delle<br />

acque incentivando forme <strong>di</strong> risparmio per le <strong>di</strong>verse utilizzazioni;<br />

- gli stoccaggi interrati <strong>di</strong> idrocarburi devono essere collocati in manufatto a<br />

tenuta, ovvero essere realizzati con cisterne a doppia camicia, ispezionabile;<br />

- i pozzi <strong>di</strong>smessi devono essere chiusi secondo le modalità stabilite dall’autorità<br />

competente.<br />

9. (D) Gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione comunali sono tenuti ad in<strong>di</strong>viduare le zone<br />

interessate da sorgenti naturali, da risorgive, o <strong>di</strong> valenza naturalistica, paesaggistica,<br />

ambientale, storico-culturale ed a dettare le relative <strong>di</strong>sposizioni volte a tutelare l’integrità<br />

dell'area <strong>di</strong> pertinenza anche ai fini della salvaguar<strong>di</strong>a della qualità e della quantità delle<br />

risorse idriche.<br />

10. (D) Nelle zone costiere e retro-costiere, i Comuni, nei propri strumenti urbanistici<br />

regolamentano, con <strong>di</strong>vieti ovvero limitazioni o preventive verifiche idrogeologiche, la<br />

realizzazione <strong>di</strong> nuovi vani interrati laddove ciò richieda l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> scavo con<br />

pompaggio delle acque <strong>di</strong> falda, con l’obiettivo <strong>di</strong> non alimentare il fenomeno<br />

dell’ingressione <strong>di</strong> acque saline.<br />

11. (I) Gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione comunali potranno elaborare ulteriori specificazioni <strong>di</strong><br />

zona e <strong>di</strong> norma, qualora risultino da stu<strong>di</strong> sulla vulnerabilità degli acquiferi sotterranei,<br />

che vadano a dettagliare nel passaggio <strong>di</strong> scala quanto previsto dal presente Piano.<br />

12. (D) L'inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività industriali nei settori <strong>di</strong> ricarica <strong>di</strong> tipo A va<br />

subor<strong>di</strong>nato al rispetto delle seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

- che non sia presente uno stato <strong>di</strong> contaminazio0ne delle acque sotterranee tale<br />

da rendere insostenibile ulteriore carico veicolato;<br />

- che gli scarichi permettano il collettamento in pubblica fognatura delle acque<br />

reflue <strong>di</strong> lavorazione;<br />

- che il prelievo <strong>di</strong> acque sotterranee a scopo produttivo sia verificato alla luce <strong>di</strong><br />

una valutazione <strong>di</strong> compatibilità con il bilancio idrico locale. Quando è richiesto un<br />

nuovo prelievo <strong>di</strong> acqua sotterranea, è necessario che venga eseguito a cura del<br />

richiedente uno stu<strong>di</strong>o idrogeologico che permetta all'Autorità idraulica competente <strong>di</strong><br />

valutare, a scala <strong>di</strong> conoide interessata o porzione <strong>di</strong> essa, le tendenze evolutive della<br />

falda (piezometria) nel tempo e gli effetti del prelievo;<br />

- che non vengano previste o potenziate attività <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> rifiuti pericolosi<br />

13. (P) Nei settori <strong>di</strong> ricarica <strong>di</strong> tipo D non va consentito l'inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività<br />

industriali;<br />

14. (D) Al fine <strong>di</strong> ridurre gli scarichi <strong>di</strong>retti e <strong>di</strong>lavamenti con recapito al corpo idrico nei<br />

settori <strong>di</strong> ricarica <strong>di</strong> tipo C:<br />

- nelle aree non urbanizzate è demandata a varianti del PTCP la definizione delle<br />

quote e/o dell'ubicazione delle aree destinabili a successive e<strong>di</strong>ficazioni;<br />

- nelle aree non urbanizzate ma destinate all'urbanizzazione da strumenti<br />

urbanistici approvati o adottati alla data <strong>di</strong> entrata in vigore della variante al PTCP in<br />

recepimento del PTA Regionale, e nelle aree che saranno destinate all'urbanizzazione<br />

in conformità alle <strong>di</strong>sposizioni del PTCP gli strumenti urbanistici comunali prevedono<br />

misure per la tutela quantitativa e qualitativa della risorsa idrica in<strong>di</strong>cando le attività<br />

consentite (<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> attività comportanti scarichi pericolosi), le modalità <strong>di</strong><br />

realizzazione delle infrastrutture tecnologiche (reti fognarie separate, idonei impianti <strong>di</strong><br />

depurazione , recapito dell'impianto <strong>di</strong> depurazione in altro corpo idrico o a valle della<br />

derivazione; nel caso <strong>di</strong> prelievi idropotabili da bacino, l'effluente dovrà essere<br />

scaricato nell'emissario) e delle infrastrutture viarie (<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> recapito delle acque <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>lavamento delle strade nel corpo idrico a monte della captazione;<br />

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