In-Store Marketing – Analisi del pdv Sephora - Scuola di ...
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<strong>In</strong>-<strong>Store</strong><br />
<strong>Marketing</strong> –<br />
<strong>Analisi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>pdv</strong> <strong>Sephora</strong><br />
– Via Dante<br />
All’interno <strong>del</strong>la riconosciuta<br />
centralità rappresentata dal <strong>pdv</strong><br />
nella comunicazione <strong>di</strong> brand,<br />
spesso non viene sufficientemente<br />
sottolineato l’aspetto <strong>di</strong> percezione<br />
esperienziale <strong>del</strong>le variabili hard e <strong>di</strong><br />
quelle soft gestite a livello <strong>di</strong> layout<br />
complessivo. E’ davvero possibile<br />
comunicare efficacemente senza<br />
misurare questi aspetti?<br />
Team 2R Consulting
Sommario<br />
1. <strong>Store</strong> Check ............................................................................. 3<br />
2. <strong>Analisi</strong> dei dati anagrafici raccolti...................................... 7<br />
3. <strong>Analisi</strong> <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Personality ............................................. 8<br />
4. <strong>Analisi</strong> <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Image .................................................... 12<br />
5. Conclusioni ........................................................................... 17<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
2
Figura 1<br />
1. <strong>Store</strong> Check<br />
movimento e d’acquisto all’interno <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>.<br />
L’analisi <strong>del</strong> <strong>pdv</strong> <strong>Sephora</strong> è stata condotta con modalità<br />
quali-quantitative, utlizzando un questionario<br />
semistrutturato autosomministrato per analizzare<br />
composizione e comporatamento dei consumatori <strong>del</strong>lo<br />
specifico <strong>pdv</strong>, un’intervista, anch’essa semistrutturata,<br />
somministrata al gestore <strong>del</strong> <strong>pdv</strong> ed, in ultima istanza, il<br />
lavoro <strong>del</strong>l’analista che ha valutato l’utilizzo <strong>del</strong>le leve <strong>di</strong><br />
merchan<strong>di</strong>sing e la loro influenza sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong><br />
Il format <strong>del</strong>l’insegna è <strong>di</strong> tipo multimarca, che sceglie <strong>di</strong> operare attraverso <strong>pdv</strong> <strong>di</strong><br />
proprietà, senza dunque cedere il marchio a terzi con modalità <strong>di</strong> franchising. Tale strategia è<br />
pressoché identico nelle altre insegne che rappresentano i principali competitor <strong>di</strong> <strong>Sephora</strong><br />
(Douglas, Limoni, Mariannaud).<br />
Il <strong>pdv</strong> <strong>Sephora</strong> <strong>di</strong> via Dante, che corrisponde al best performer <strong>del</strong>l’insegna per il mercato<br />
italiano, si contrad<strong>di</strong>stingue per una metratura pari a circa 200 m 2 ed il posizionamento all’interno<br />
<strong>di</strong> un asse commerciale strategico rappresentato dal centro storico <strong>del</strong>la citta <strong>di</strong> Milano. E’ sito<br />
all’interno <strong>di</strong> un’area pedonale,<br />
facilmente raggiungibile tramite il<br />
servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico e nelle<br />
vicinanze <strong>di</strong> numerosi punti <strong>di</strong> interesse<br />
turistico.<br />
L’accesso (Fig. 2) è garantito da<br />
tre ampi ingressi (che fungono anche da<br />
uscite) con il personale che, salvo nelle<br />
ore <strong>di</strong> punta, accoglie imme<strong>di</strong>atamente il cliente. Uno scalino è presente su tutti gli ingressi e ciò<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Figura 2<br />
3
potrebbe costituire una barriera architettonica; è altresì vero che il <strong>pdv</strong> è ubicato all’interno <strong>di</strong> un<br />
palazzo storico <strong>del</strong> centro urbano quin<strong>di</strong> è facile presupporre che la possibilità <strong>di</strong> apportare<br />
mo<strong>di</strong>fiche al layout <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio sia molto limitata.<br />
Le gondole presenti all’ingresso presentano prodotti <strong>di</strong> nuovo arrivo e l’obiettivo generale<br />
<strong>di</strong> posizionamento perseguito all’ingresso appare essere quello <strong>di</strong> qualità, novità e servizio.<br />
L’<strong>In</strong>-<strong>Store</strong> Communication è gestita tramite<br />
in<strong>di</strong>cazioni testuali e colori (fucsia = donne, arancione =<br />
uomini, verde = cura <strong>del</strong> corpo) ed è privilegiata la<br />
comunicazione sulle gondole centrali, mentre sui<br />
prodotti <strong>di</strong>sposti a perimetro viene solo in<strong>di</strong>cato il brand<br />
in esposizione sulla testata <strong>di</strong> gondola, attività che aiuta a<br />
leggere il <strong>di</strong>splay merceologico (Fig. 3) che è<br />
prevalentemente <strong>di</strong> tipo verticale per famiglia e<br />
orizzontale per marca. Manca altresì l’in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong><br />
prezzo per i prodotti, in quanto riportato sul packaging<br />
degli stessi (fatta eccezione per i prodotti <strong>di</strong> make-up).<br />
Il layout generale è misto griglia/isola ed il cliente ha buona libertà <strong>di</strong> movimento.<br />
L’attività commerciale in senso stretto si svolge al piano terra, dove sono presenti 4 casse e dove<br />
lavorano un massimo <strong>di</strong> 8 <strong>di</strong>pendenti nei momenti <strong>di</strong> picco, a fronte <strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti. Al<br />
primo piano, collegato al livello sottostante tramite <strong>del</strong>le scale a chiocciola, vengono offerti dei<br />
servizi accessori quali il Brow Bar. Viene altresì offerto un servizio <strong>di</strong> confezionamento per i regali,<br />
garantito il servizio post-ven<strong>di</strong>ta (seppur limitato, data la categoria merceologica trattata) ed è in<br />
uso una carta fe<strong>del</strong>tà con associata una raccolta punti. E’ frequente inoltre l’utilizzo <strong>di</strong> pieghevoli<br />
informativi per fornire in<strong>di</strong>cazioni sulle attività promozionali ai clienti.<br />
Per quanto riguarda le attrezzature espositive esse sono state valutate con lo strumento <strong>del</strong><br />
Personality <strong>In</strong>spector, strumento che consente - a partire da punteggi che variano da 0 a 2 sulla<br />
4<br />
F<br />
a<br />
m<br />
i<br />
g<br />
l<br />
i<br />
a<br />
/<br />
s<br />
e<br />
g<br />
m<br />
e<br />
n<br />
t<br />
o<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Marca<br />
Figura 3
presenza/assenza <strong>di</strong> elementi quali materiali, colori, forme, illuminazione - <strong>di</strong> validare la rilevazione<br />
<strong>del</strong>l’analista (tramite dei punteggi generali attribuiti agli item da ca. 60 studenti <strong>del</strong>la LM in<br />
<strong>Marketing</strong>) e trasporre la stessa su 5 attributi-base che identificano la personalità <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>.<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Il minor punteggio è da<br />
intendersi come più<br />
vicino al profilo rilevato<br />
Figura 4<br />
5
Tabella 1<br />
Dallo strumento emergono informazioni interessanti (Fig. 4); le <strong>di</strong>mensioni rilevanti sono<br />
quelle <strong>del</strong>l’entusiasmo e <strong>del</strong>la genuinità (la moda ci mostra una sostanziale parità <strong>del</strong>le <strong>di</strong>mensioni,<br />
la me<strong>di</strong>a invece ci in<strong>di</strong>ca la prevalenza <strong>del</strong>l’entusiasmo). C’è una <strong>di</strong>screta presenza <strong>del</strong>la<br />
<strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>la soli<strong>di</strong>tà, mentre trascurabile è la <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>la sofisticatezza e totalmente<br />
assente è quella <strong>del</strong>l’antipatia.<br />
Sorprende molto il dato riguardante la sofisticatezza. Dalla successiva analisi <strong>del</strong><br />
consumatore e dalla sua percezione <strong>del</strong> cliente tipo sarà evidente come questa <strong>di</strong>mensione sia, a tutti<br />
gli effetti, uno dei punti <strong>di</strong> maggior debolezza <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>. Appare opportuno, alla luce dei dati emersi<br />
grazie al Personality <strong>In</strong>spector (Tab. 1), incrementare l’uso degli specchi e introdurre <strong>del</strong>le forme<br />
squadrate all’interno <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>, elementi che sposterebbero <strong>di</strong> molto la rilevazione sulla <strong>di</strong>mensione<br />
<strong>del</strong>la sofisticatezza. Allo stato attuale dunque il <strong>pdv</strong> non è in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare (o quantomeno non<br />
è in grado <strong>di</strong> comunicare in maniera efficace) il segmento <strong>di</strong> clientela che si percepisce come<br />
sofisticato. Tale dato sarà confermato in maniera inconfutabile dai dati che verranno analizzati in<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
6
seguito. Si procede adesso ad una <strong>di</strong>samina <strong>del</strong> cliente tipo <strong>di</strong> <strong>Sephora</strong>, insegna che si occupa <strong>di</strong><br />
cosmesi e che serve il processo <strong>di</strong> consumo volto alla cura <strong>del</strong> sé.<br />
2. <strong>Analisi</strong> dei dati anagrafici raccolti<br />
Il campione (non statistico) indagato si compone <strong>di</strong> 28 in<strong>di</strong>vidui, <strong>di</strong> questi il 79% sono<br />
donne e il 21% uomini. L’età è prevalentemente giovane con il 43% degli in<strong>di</strong>vidui appartenenti<br />
alla fascia 18-25 ed il 36% alla fascia 26-35. Nessun in<strong>di</strong>viduo appartenente alla fascia 56-65 o 65 e<br />
oltre è stato riscontrato nel campione. Le categorie maggiormente rappresentate sono quelle degli<br />
studenti e dei lavoratori (rispettivamente 29% e 43%) e, coerentemente con quanto appurato dalle<br />
fasce d’età, non è presente nessun pensionato. Ben il 68% degli intervistati <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> essere in<br />
possesso <strong>di</strong> una laurea, confermando il posizionamento me<strong>di</strong>o-alto <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>. I clienti sono inoltre<br />
residenti prevalentemente in un’altra zona <strong>di</strong> Milano (57%), coerentemente con le caratteristiche<br />
<strong>del</strong>l’asse commerciale rappresentato da via Dante, posta nel centro storico e a bassa densità<br />
abitativa. Solo il 14 % <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> possedere la propria residenza al <strong>di</strong> fuori <strong>del</strong> comune <strong>di</strong> Milano.<br />
100%<br />
50%<br />
0%<br />
Composizione demografica - Cliente <strong>Sephora</strong><br />
Uomini<br />
21%<br />
Donne<br />
79%<br />
46-55<br />
11%<br />
36-45<br />
11%<br />
26-35<br />
36%<br />
18-25<br />
43%<br />
Disoccupato<br />
4%<br />
Studente lavoratore<br />
18%<br />
Casalinga<br />
7%<br />
Lavoratore<br />
43%<br />
Studente<br />
29%<br />
Laurea<br />
68%<br />
Diploma<br />
25%<br />
Licenza me<strong>di</strong>a<br />
7%<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Fuori Milano<br />
14%<br />
<strong>In</strong> altra zona<br />
57%<br />
<strong>In</strong> Zona<br />
29%<br />
Stranieri<br />
14%<br />
Italiani<br />
86%<br />
Sesso Età Professione Istruzione Residenza Nazionalità<br />
Figura 5<br />
7
Essi sono, con buone probabilità, turisti (idea confermata anche da altri dati in seguito), dato<br />
che il <strong>pdv</strong> non rappresenta, per <strong>di</strong>mensioni e per categoria merceologica trattata, un negozio ancora<br />
<strong>del</strong>l’asse commerciale. Non ha dunque la capacità <strong>di</strong> attrarre a se un elevato numero <strong>di</strong> visitatori se<br />
non sfruttando la capacità attrattiva <strong>del</strong>l’asse commerciale. <strong>In</strong>fine, la nazionalità degli intervistati è<br />
prevalentemente italiana, ben l’86%. <strong>In</strong>teressante notare come ben il 66% degli in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> sesso<br />
maschile appartenga alla fascia d’età 25-36. Nessun in<strong>di</strong>viduo <strong>di</strong> sesso maschile è stato invece<br />
riscontrato nelle fasce d’età superiori. Questo dato, pur analizzato alla luce <strong>del</strong>la ristrettezza<br />
numerica <strong>del</strong> campione analizzato, fa riflettere. La presenza <strong>del</strong>la componente maschile solo nelle<br />
prime due fasce d’età può facilmente essere interpretato come un in<strong>di</strong>catore sociale. <strong>In</strong>teressante<br />
anche l’analisi dei titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o incrociata con il sesso degli intervistati, che conduce praticamente<br />
alle medesime percentuali: sono in possesso <strong>di</strong> una laurea il 66% degli uomini intervistati ed il 68%<br />
<strong>del</strong>le donne, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un comparabile grado <strong>di</strong> istruzione tra i due sottocampioni. Dall’incrocio <strong>di</strong><br />
tutti i dati anagrafici, infine, si può desumere il cliente tipo <strong>di</strong> <strong>Sephora</strong>: si tratta <strong>di</strong> una donna<br />
giovane, <strong>di</strong> età compresa tra i 18 ed i 36 anni, <strong>di</strong> nazionalità italiana e prevalentemente<br />
lavoratrice, in possesso <strong>di</strong> un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>o/alto (<strong>di</strong>ploma o laurea).<br />
3. <strong>Analisi</strong> <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Personality<br />
Lo step successivo è stato quello <strong>di</strong> procedere all’analisi <strong>del</strong>la percezione <strong>del</strong> cliente tipo <strong>di</strong><br />
<strong>Sephora</strong>. Le strade seguite sono state due: il<br />
primo obiettivo è stato un’analisi per cluster<br />
dei rispondenti alla domanda (che prevedeva<br />
una risposta aperta) “Quale aggettivo<br />
userebbe per descrivere il cliente tipo <strong>di</strong><br />
questo punto ven<strong>di</strong>ta?”. L’analisi è stata<br />
condotta tramite uno strumento Open Source,<br />
IBM Many Eyes, che consente, una volta<br />
inserito una database <strong>di</strong> qualunque tipo (nella fattispecie è stato creato, per l’analisi dei questionari,<br />
8<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Figura 6
un database Microsoft Access, Fig. 6), <strong>di</strong> creare <strong>del</strong>le Tag Cloud dove la grandezza <strong>del</strong>l’attributo<br />
riprodotto corrisponde alla sua frequenza riscontrata, mentre il colore in<strong>di</strong>ca se tra attributi <strong>di</strong>versi<br />
esistono <strong>del</strong>le congruenze <strong>di</strong> tipo anagrafico tra i rispondenti. Questo il risultato (Fig. 7):<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Figura 7<br />
Ecco i gruppi <strong>di</strong> attributi che il programma ha associato sulla base <strong>del</strong>l’analisi anagrafica:<br />
� Fashion, femminile, or<strong>di</strong>nato (donna, italiana, laureata)<br />
� Giovanile, <strong>di</strong>namico, fighetto, moderno (donna, <strong>di</strong>plomata, lavoratrice)<br />
� Annoiato, esigente, allegro, sveglio, prezzi (uomo, 25-36, lavoratore)<br />
� Elegante, vivace, curato, modaiolo, versatile, schifo (18-24, nazionalità italiana,<br />
studente)<br />
Gli attributi che sono stati riscontrati con maggiore frequenza sono: fashion, giovanile, elegante.<br />
Due attributi su tre possono essere riconducibili alla <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>la sofisticatezza, mentre<br />
l’attributo giovanile può essere ricondotto alla <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>l’entusiasmo. Ciò conferma in pieno<br />
quanto detto dal gestore, vale a <strong>di</strong>re che il consumatore che frequenta prevalentemente <strong>Sephora</strong> è:<br />
o Entusiasta<br />
o Sofisticato<br />
Possiamo dunque affermare a ragion veduta che c’è pressoché perfetta corrispondenza tra l’idea <strong>del</strong><br />
cliente <strong>Sephora</strong> che il gestore possiede (che dovrebbe essere quin<strong>di</strong> l’idea, con buona<br />
approssimazione, <strong>del</strong>l’insegna nel suo complesso) e l’idea <strong>del</strong> cliente tipo espressa dai consumatori<br />
che realmente si recano presso il <strong>pdv</strong>.<br />
9
E’ usuale riscontrare dei fenomeni <strong>di</strong> identificazione tra la personalità <strong>del</strong> <strong>pdv</strong> e la<br />
personalità <strong>del</strong> consumatore che, nei fatti, lo frequenta. Dallo strumento <strong>del</strong> Personality <strong>In</strong>spector e<br />
attraverso l’indagine empirica <strong>del</strong>l’analista abbiamo dedotto che le <strong>di</strong>mensioni rilevanti <strong>del</strong>la<br />
personalità <strong>del</strong> <strong>pdv</strong> risultano essere:<br />
o Entusiasmo<br />
o Genuinità<br />
Il gestore ci ha invece parlato <strong>di</strong> un consumatore sofisticato ed entusiasta, <strong>di</strong>mensioni confermate da<br />
parte <strong>del</strong> consumatore tramite l’analisi <strong>del</strong>la percezione <strong>del</strong> cliente tipo con il metodo <strong>del</strong>le Tag<br />
Cloud. Esiste quin<strong>di</strong> una evidente <strong>di</strong>stonia tra ciò che è stato rilevato dagli analisti e ciò che è stato<br />
espresso dal gestore e dai consumatori.<br />
Personalità Cliente<br />
Personalità Consumatore<br />
Personalità <strong>pdv</strong><br />
Tipo (Consumatore)<br />
(Gestore)<br />
(Analista)<br />
o Sofisticato OK o Sofisticato NO o Genuino<br />
o Entusiasta OK o Entusiasta OK o Entusiasta<br />
Abbiamo dunque rilevato un gap che per essere spiegato necessita <strong>di</strong> un ulteriore livello <strong>di</strong> analisi.<br />
Diviene rilevante sapere se c’è corrispondenza tra la personalità <strong>del</strong> cliente tipo percepita dal<br />
consumatore reale e la personalità che il consumatore reale stesso <strong>di</strong>chiara d’avere. I risultati<br />
possibili in questo caso sarebbero:<br />
1. Vi è corrispondenza tra la personalità <strong>del</strong> cliente tipo e quella <strong>del</strong> consumatore reale:<br />
in questo caso l’opinione <strong>del</strong> gestore e dunque <strong>del</strong>l’insegna sarebbe corretta e sarebbe da<br />
rimettere in <strong>di</strong>scussione l’opinione <strong>del</strong>l’analista.<br />
2. Non vi è corrispondenza tra il cliente tipo ed il consumatore reale: in quel caso<br />
andrebbero valutate le variabili ambientali e <strong>di</strong> servizio che spingono un consumatore a<br />
frequentare un <strong>pdv</strong> nel quale non si identifica e in<strong>di</strong>viduare i motivi per i quali l’insegna<br />
non percepisce la <strong>di</strong>stonia tra cliente tipo e consumatore reale.<br />
Per valutare la corrispondenza tra cliente tipo e consumatore reale è stata sottoposta agli intervistati<br />
la seguente batteria <strong>di</strong> aggettivi (Tab. 2), riconducibili alle 5 <strong>di</strong>mensioni rilevanti indagate:<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
10
1 2 3<br />
� Di classe � Snob � Alla moda<br />
� Duro � Vigoroso � Organizzato<br />
� Brillante � Entusiasta � Amichevole<br />
� Sincero � Genuino � Fe<strong>del</strong>e<br />
� Annoiato � Superficiale � Chiassoso<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Tabella 2<br />
Su questa batteria <strong>di</strong> aggettivi è stato chiesto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care (sempre con una risposta per colonna)<br />
prima quali attributi si ritenesse avere il cliente tipo <strong>di</strong> <strong>Sephora</strong>, poi quali attributi invece ritesse <strong>di</strong><br />
possedere l’intervistato (corrispondente al consumatore reale). Questo il risultato ottenuto:<br />
Consumatore reale Cliente Tipo Consumatore reale Cliente Tipo<br />
Sofisticatezza 18 31 0,34 1,44<br />
Soli<strong>di</strong>tà 12 7 -0,39 -0,87<br />
Genuinità 18 7 0,34 -0,87<br />
Entusiasmo 25 22 1,19 0,58<br />
Antipatia 3 13 -1,48 -0,29<br />
Me<strong>di</strong>a 15,2 16<br />
Dev.st. 8,228000972 10,39230485<br />
Figura 8<br />
11
Il risultato <strong>di</strong> questa analisi è interessante; il consumatore reale <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> essere prevalentemente<br />
entusiasta e genuino. Queste due <strong>di</strong>mensioni erano quelle risultate prevalenti dalla Personality<br />
<strong>In</strong>spector, quin<strong>di</strong> possiamo <strong>di</strong>re esiste un fenomeno <strong>di</strong> identificazione tra la personalità <strong>del</strong> <strong>pdv</strong> e la<br />
personalità <strong>del</strong> consumatore che vi si reca. Esiste però una forte <strong>di</strong>stonia tra quello che dovrebbe<br />
essere il cliente tipo, percepito allo stesso sia dal gestore sia dagli stessi consumatori, e il<br />
consumatore reale, il cui processo identificativo pare ottemperato non tanto dalle scelte <strong>di</strong><br />
posizionamento <strong>del</strong>l’insegna, che alla luce dei dati sconta un gap <strong>di</strong> conoscenza dei propri clienti<br />
reali, ma principalmente dal layout <strong>del</strong>le attrezzature, che in questo caso è l’unico elemento che<br />
pare ancorato al vero consumatore che si reca presso il <strong>pdv</strong> oggetto d’analisi.<br />
Se c’è corrispondenza tra la personalità <strong>del</strong> consumatore reale e la personalità <strong>del</strong> <strong>pdv</strong> rilevata<br />
tramite Personality <strong>In</strong>spector mentre c’è <strong>di</strong>stonia con ciò che dovrebbe essere il cliente tipo,<br />
evidentemente il problema non può essere a livello <strong>del</strong>la personalità espressa dal <strong>pdv</strong>, ma le<br />
problematiche sono da andare a cercare più in alto, dunque nell’immagine – e <strong>di</strong> riflesso nel<br />
posizionamento strategico – comunicato dall’insegna. Si è reso dunque necessario analizzare tutti i<br />
parametri <strong>di</strong> servizio offerti per riscontrare, laddove ce ne fossero, dei gap tra l’importanza data ad<br />
alcuni parametri <strong>di</strong> servizio e la sod<strong>di</strong>sfazione percepita dagli stessi.<br />
4. <strong>Analisi</strong> <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Image<br />
E’ stata sottoposta ai consumatori la seguente batteria, composta da 18 parametri <strong>di</strong> servizio, per i<br />
quali gli intervistati hanno in<strong>di</strong>cato un livello <strong>di</strong> importanza e un livello <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione variabile<br />
all’interno <strong>di</strong> una scala da 1 a 5:<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
IMP SOD<br />
Ampio assortimento <strong>di</strong> prodotti 4,30 3,81<br />
Possibilità <strong>di</strong> trovare tanti prodotti <strong>di</strong>versi (per marca e<br />
tipologia) all'interno <strong>di</strong> una stessa categoria <strong>di</strong> prodotti 4,08 3,62 3,51<br />
Disponibilità <strong>di</strong> marchi particolari che non tutti hanno 3,31 3,04<br />
Offrire sempre le novità <strong>di</strong> prodotto 3,77 3,46<br />
12
Prezzi Convenienti 4,04 3,15<br />
Promozioni interessanti 3,92 3,04 3,28<br />
Rapporto qualità/prezzo 4,37 3,62<br />
Assistenza <strong>del</strong> personale 4,26 3,77<br />
Competenza <strong>del</strong> personale <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta 4,33 3,50 3,70<br />
Cortesia <strong>del</strong> personale <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta 4,26 3,85<br />
Accessibilità (prossimità/Vicinanza casa/lavoro) 3,15 2,77 2,77<br />
Facilità <strong>di</strong> movimento e <strong>di</strong> reperimento dei prodotti 3,92 3,79 3,77<br />
Facilità <strong>di</strong> localizzare i prodotti/categorie o reparti 4,21 3,75<br />
Qualità <strong>del</strong>la merce 4,63 4,13 4,20<br />
Presenza <strong>di</strong> marche note/rilevanti/<strong>di</strong> qualità 4,08 4,29<br />
Piacevolezza <strong>del</strong>l'ambiente 4,33 3,76<br />
Capacità <strong>del</strong> punto ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> essere stimolante e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertire 3,54 2,50<br />
Or<strong>di</strong>ne e pulizia 4,67 4,00<br />
Ogni gruppo <strong>di</strong> parametri <strong>di</strong> servizio appartiene rispettivamente a:<br />
� Assortimento<br />
� Convenienza Prezzi<br />
� Qualità <strong>del</strong> servizio e <strong>del</strong> personale<br />
� Accessibilità<br />
� Fruibilità layout<br />
� Qualità <strong>del</strong>la merce<br />
� Attrattività <strong>del</strong>l’ambiente <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
3,49<br />
E’ stato possibile metterli in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> rilevanza per il consumatore applicando questa formula:<br />
Σ |Ii * Si|<br />
Ii<br />
Tabella 3<br />
Sono stati dunque generati sette in<strong>di</strong>ci multi<strong>di</strong>mensionali che sono stati conseguentemente or<strong>di</strong>nati<br />
in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>scendente:<br />
13
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Figura 9<br />
Grazie a questa chart si può notare come la qualità <strong>del</strong>la merce assolutamente in cima alla<br />
piramide dei parametri d’immagine percepiti dal consumatore. Il gestore ci ha in<strong>di</strong>cato quali punti<br />
<strong>di</strong> forza rispetta al target i seguenti due punti:<br />
� Qualità <strong>del</strong>la merce<br />
� Qualità <strong>del</strong> servizio e <strong>del</strong> personale<br />
Se sulla qualità <strong>del</strong>la merce c’è pieno accordo sia con le valutazioni espresse dai consumatori che<br />
con la valutazione derivante dallo <strong>Store</strong> Check analitico, la stessa cosa non si può <strong>di</strong>re per la qualità<br />
<strong>del</strong> servizio e <strong>del</strong> personale. Sebbene nella chart degli in<strong>di</strong>ci multi<strong>di</strong>mensionali appaia come terzo<br />
fattore, occorre osservare come lo scarto dai parametri d’immagine che si posizionano ai due livelli<br />
inferiori (assortimento e attrattività <strong>del</strong>l’ambiente <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta) sia minimo; non è quin<strong>di</strong> possibile<br />
parlare, nel caso <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> servizio e <strong>del</strong> personale, <strong>di</strong> un elemento <strong>di</strong>stintivo <strong>del</strong>l’immagine<br />
<strong>del</strong> servizio commerciale <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>.<br />
14
Il parametro <strong>del</strong>l’accessibilità in ultima posizione non deve meravigliare: il suo basso<br />
punteggio è infatti determinato anche da uno scarso livello d’importanza me<strong>di</strong>a attribuito. Il<br />
parametro <strong>del</strong>la convenienza prezzi invece è coerente con il posizionamento me<strong>di</strong>o-alto <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>,<br />
posizionamento peraltro confermato e dai dati <strong>del</strong>le anagrafiche degli intervistati e dal target<br />
rilevante espresso dal gestore durante l’intervista. Gli altri parametri, avendo mostrato <strong>del</strong>le <strong>di</strong>stanze<br />
sugli in<strong>di</strong>ci multi<strong>di</strong>mensionali decisamente contenute, hanno reso necessario il ricorso nuovamente<br />
alle Tag Cloud per capire se vi fosse effettivamente, all’interno <strong>di</strong> questi parametri, qualche fattore<br />
critico dal quale deriva, lo ricor<strong>di</strong>amo, il presunto gap <strong>di</strong> posizionamento a livello <strong>di</strong> immagine.<br />
E’ stato dunque utilizzata una Tag Cluod per la domanda nella quale si chiedeva “C’è<br />
eventualmente qualcosa che l’ha colpita negativamente?”. Di seguito il risultato:<br />
Giuseppe Marazzotta - 120752<br />
Figura 10<br />
Non è stato, in questo caso, possibile clusterizzare i rispondenti, perché presentavano caratteristiche<br />
<strong>di</strong>somogenee. Sono giunte comunque da questa ulteriore analisi <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni rilevantissime:<br />
1. Le lamentele che riguardano i prezzi alti sono minime, tendenzialmente trascurabili.<br />
2. Molte lamentele riguardano fattori ambientali: <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, caos, troppa luce. Sono<br />
impressioni negative molto <strong>di</strong>fferenziate però, che avvalorano l’idea che si tratti <strong>di</strong> episo<strong>di</strong><br />
spora<strong>di</strong>ci più che <strong>di</strong> problematiche strutturali.<br />
3. Il problema che emerge in maniera più prepotente è la freddezza <strong>del</strong> personale. L’elevata<br />
frequenza <strong>di</strong> questa specifica problematica lascerebbe intendere che vi sia <strong>di</strong>etro una<br />
con<strong>di</strong>zione strutturale.<br />
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Il gestore ha specificato con decisione che la qualità <strong>del</strong> servizio e <strong>del</strong> personale è uno dei punti<br />
<strong>di</strong>stintivi <strong>del</strong>l’insegna <strong>Sephora</strong>. Come mai allora si riscontra questo tipo <strong>di</strong> gap tra l’immagine<br />
comunicata e quella percepita?<br />
La risposta arriva dall’analisi dei parametri <strong>di</strong> servizio <strong>di</strong>saggregati. All’item “Competenza<br />
<strong>del</strong> personale <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta” il valore me<strong>di</strong>o attribuito all’importanza è stato pari a 4,33, tra i più alti in<br />
termini assoluti, mentre il valore me<strong>di</strong>o attribuito alla sod<strong>di</strong>sfazione è stato pari a 3,5. Uno scarto,<br />
quello tra importanza e sod<strong>di</strong>sfazione su questo parametro, sensibilmente più elevato <strong>di</strong> quello<br />
misurato rispetto agli altri item.<br />
La motivazione <strong>di</strong> questa problematica è da ricercarsi prevalentemente nell’impego <strong>del</strong><br />
personale. Il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti presenti ad ogni ora è elevato e rispondente in maniera totale ad<br />
una logica <strong>di</strong> servizio assistito; d’altra parte l’elevatissima fruibilità <strong>del</strong> layout, unito al dato <strong>del</strong>le<br />
risposte sul mo<strong>del</strong>lo PAD, dove gli intervistati, alla voce dominance, <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> sentirsi<br />
autonomi in una percentuale vicina al 100%, tendono a far sembrare il focus sul servizio <strong>di</strong><br />
assistenza offerto quasi superfluo. Questi due fattori, correlati insieme, determinano una <strong>di</strong>namica<br />
particolare all’interno <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>: è usuale vedere molti commessi non al lavoro, semplicemente in<br />
attesa che qualcuno abbia bisogno <strong>di</strong> loro, anzi, spesso sono proprio i commessi a chiedere ai clienti<br />
<strong>di</strong> cosa hanno bisogno. Eppure quando un cliente ha realmente bisogno accade, così come alcuni<br />
consumatori durante le interviste hanno evidenziato, che il/la commesso/a non sia adeguatamente<br />
formato per fornire le risposte attese.<br />
Tale gap d’immagine può ragionevolmente tramutarsi in un gap strutturale che si ripercuote<br />
in maniera <strong>di</strong>retta sulla <strong>Store</strong> Personality, generando la <strong>di</strong>stonia già rilevata in precedenza.<br />
E’ ragionevole pensare che l’impostazione da boutique (molti commessi e il focus sul<br />
servizio assistito) unita alla fruibilità da negozio <strong>di</strong>scount, da una parte attiri i consumatori<br />
entusiasti e genuini, in cerca <strong>di</strong> un’esperienza d’acquisto rapida, <strong>di</strong>vertente e che riesca a<br />
coinvolgere in maniera <strong>di</strong>ffusa un ampio novero <strong>di</strong> sensi; dall’altra fa si che i consumatori attuali<br />
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percepiscano il <strong>pdv</strong> non esattamente ritagliato sul loro comportamento d’acquisto, cosa che li porta<br />
a pensare che il cliente tipo al quale si rivolge l’insegna sia un altro.<br />
5. Conclusioni<br />
Nella prima parte <strong>di</strong> questo lavoro si è proceduto ad una <strong>di</strong>samina <strong>del</strong>le caratteristiche<br />
“hard” <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>, analizzandone metratura, ingressi, layout e <strong>di</strong>splay. Sono stati oggetto <strong>di</strong> attenzione<br />
anche il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti impiegati e la comunicazione visuale in-store.<br />
Poi si è proceduto a valutare le componenti <strong>del</strong> layout <strong>del</strong>le attrezzature tramite uno<br />
strumento per l’analista, il Personality <strong>In</strong>spector, che ha consentito <strong>di</strong> ricondurre in maniera<br />
scientifica tutte le variabili osservate ad un gruppo <strong>di</strong> attributi votati a definire la <strong>Store</strong> Personality.<br />
Ne è emerso che, in base agli elementi <strong>di</strong> layout utilizzati, le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> <strong>Store</strong> Personality attivate<br />
sono, in maniera prevalente, quelle <strong>del</strong>l’entusiasmo e <strong>del</strong>la genuinità. Qui è stato imme<strong>di</strong>atamente<br />
rilevabile un gap rispetto a quanto trascritto durante l’intervista al gestore, che ritiene il target<br />
rilevante per il suo <strong>pdv</strong> composto da consumatori sofisticati ed entusiasti. Questa coppia <strong>di</strong> attributi<br />
è la stessa che è emersa dall’analisi <strong>del</strong>la percezione <strong>del</strong> consumatore tipo da parte degli intervistati,<br />
mentre gli stessi, dovendo descrivere la loro personalità, si sono descritti come entusiasti e genuini,<br />
cioè gli stessi attributi emersi dal Personality <strong>In</strong>spector. Viene dunque rispettata l’ipotesi secondo la<br />
quale un processo <strong>di</strong> identificazione personale che guida la scelta dei <strong>pdv</strong>. Non si può parlare quin<strong>di</strong><br />
ne <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> percezione <strong>del</strong> consumatore ne <strong>di</strong> errore <strong>di</strong> rilevazione da parte <strong>del</strong>l’analista. Esiste a<br />
monte, evidentemente un errore <strong>di</strong> posizionamento per quanto riguarda l’immagine <strong>del</strong>l’insegna e,<br />
<strong>di</strong> conseguenza, <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Image.<br />
Dall’analisi dei parametri <strong>di</strong> servizio dai quali si genera la <strong>Store</strong> Image e da una seconda<br />
analisi tramite Tag Cloud è stato possibile identificare un gap tra l’immagine che l’insegna<br />
persegue, vale a <strong>di</strong>re quella <strong>di</strong> forte attenzione alla qualità <strong>del</strong> servizio e <strong>del</strong> personale, e quella che<br />
invece viene percepita dai consumatori, che apprezzano massimamente la fruibilità <strong>del</strong> layout e<br />
<strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> sentirsi autonomi durante il processo <strong>di</strong> acquisto. Tutto ciò, unito alla presenza <strong>di</strong><br />
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numerose lamentele riguardanti la freddezza <strong>del</strong> personale e all’importante <strong>di</strong>fferenza tra<br />
l’importanza data alla competenza <strong>del</strong> personale e alla sod<strong>di</strong>sfazione da essa derivata da parte dei<br />
consumatori, ci hanno permesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che la gestione <strong>del</strong> personale è uno dei problemi strutturali<br />
<strong>del</strong>l’insegna, che intacca la <strong>Store</strong> Image e si ripercuote in maniera pesante sulla <strong>Store</strong> Personality.<br />
A riprova <strong>di</strong> questa considerazione <strong>di</strong> seguito vengono mostrati i risultati alla domanda: “Si<br />
identifica con il consumatore tipico <strong>di</strong> questo punto ven<strong>di</strong>ta?”, che è stata sottoposta ai consumatori<br />
intervistati (Fig. 11).<br />
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Figura 11<br />
Alla medesima domanda il gestore ha <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> identificarsi totalmente con il consumatore<br />
tipico <strong>di</strong> questo <strong>pdv</strong>, ribadendo la coppia <strong>di</strong> attributi riconducibili alla sofisticatezza e all’entusiamo.<br />
Dall’analisi effettuata possiamo però <strong>di</strong>re che la percezione <strong>del</strong> gestore è sbagliata perché scorretta è<br />
l’interpretazione <strong>del</strong> consumatore tipico. Molto più lucida in questo senso è stata la risposta dei<br />
consumatori che al 48% hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> sentirsi “abbastanza” identificati con il consumatore<br />
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tipico <strong>del</strong> <strong>pdv</strong>. E’ facile leggere in questa affermazione un’identificazione parziale derivata da un<br />
non perfetto posizionamento <strong>del</strong>l’immagine d’insegna, che attraverso un non perfetto utilizzo <strong>del</strong>le<br />
risorse umane finisce, nei fatti, per fornire una percezione <strong>di</strong> sofisticatezza da “boutique” che non<br />
viene perorata da altri strumenti <strong>del</strong>la comunicazione in-store, risultando, in concreto, <strong>di</strong>stonica.<br />
Possibili soluzioni <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>stonia sono:<br />
1. Un maggiore focus sulla formazione <strong>del</strong> personale, in modo da restituire in modo tangibile<br />
la sensazione <strong>di</strong> punto ven<strong>di</strong>ta legato al servizio assistito al consumatore, migliorando la sua<br />
esperienza d’acquisto. Questo dovrebbe essere correlato con alcune mo<strong>di</strong>che al layout,<br />
suggerite dalla Personality <strong>In</strong>spector, quali l’introduzione <strong>di</strong> gondole con elementi squadrati<br />
e l’utilizzo massivo <strong>di</strong> specchi e <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> illuminazione alternative. Ciò consentirebbe <strong>di</strong><br />
spostare la <strong>Store</strong> Personality verso quello che è il posizionamento naturale <strong>del</strong>l’insegna,<br />
annullando la componente <strong>di</strong> genuinità, che ad oggi appare un elemento incidentale e non<br />
stu<strong>di</strong>ato, ed eliminando il gap a livello <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Image che riguarda l’impiego <strong>del</strong><br />
personale <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />
2. Un maggior focus sul libero servizio, con una sostanziale riduzione <strong>del</strong> personale in-store.<br />
Ciò consentirebbe da una parte <strong>di</strong> eliminare il gap sulla percezione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> servizio<br />
all’interno <strong>del</strong>la <strong>Store</strong> Image, abbassando la qualità <strong>del</strong> servizio che il consumatore può<br />
ragionevolmente pretendere, e dall’altro lato ridurrebbe notevolmente i costi fissi <strong>di</strong><br />
gestione. L’abbassamento <strong>del</strong> livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> servizio farebbe si che il posizionamento<br />
<strong>del</strong>l’insegna abbandoni gradualmente la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> sofisticatezza, ricucendo lo strappo<br />
attuale che c’è tra cliente tipo percepito e consumatore reale.<br />
Entrambe le soluzioni potrebbero essere valide e presentano vantaggi e svantaggi.<br />
Nel primo caso si coglie l’opportunità <strong>di</strong> attrarre una nuova fetta <strong>di</strong> mercato, quella dei<br />
consumatori sofisticati, che ad oggi non si riconoscono in un offerta che è fittiziamente <strong>di</strong> boutique<br />
e prevalentemente <strong>di</strong>scount, ma si corre anche il rischio <strong>di</strong> perdere una parte <strong>di</strong> quella clientela che<br />
oggi, pur avvertendo una lieve <strong>di</strong>stonia, continua a riconoscersi in parte con il <strong>pdv</strong>.<br />
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Nel secondo caso invece si rinuncerebbe all’acquisizione <strong>di</strong> un nuovo segmento <strong>di</strong> mercato,<br />
peraltro <strong>di</strong> non facile misurazione, e si consoliderebbe la relazione con il cliente attuale.<br />
Arriverebbe quasi certamente già nel breve periodo un incremento degli utili derivato da una<br />
riduzione dei costi fissi <strong>di</strong> gestione e da un incremento <strong>del</strong>la spesa me<strong>di</strong>a per cliente, agevolato da<br />
una relazione più solida con il <strong>pdv</strong>. Questo incremento avrebbe però un limite e sposterebbe molto<br />
in fretta il <strong>pdv</strong> nel quadrante <strong>del</strong>le Cash Cow, rendendolo attaccabile da formule commerciali<br />
concorrenti.<br />
Ad oggi però, vista una situazione economica congiunturale incerta e a fronte <strong>di</strong> un calo<br />
generalizzato dei consumi, pare preferibile comunque la seconda ipotesi, che permetterebbe un<br />
incremento degli utili a investimenti zero, rimandando la possibilità <strong>di</strong> investimenti ingenti ad un<br />
periodo nel quale il ROI, rispetto ad una ristrutturazione quale quella <strong>di</strong> cui al punto uno, fornisca<br />
maggiori possibilità <strong>di</strong> essere positivo.<br />
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