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Riggio Marilisa, Scudiero Rosaria, Borrelli Lucia, De Stasio Roberta ...

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Micronutrienti metallici e metalli pesanti in Anfibi e Rettili del Matese 141<br />

vesciculosis è capace di accumulare metalli, e il contenuto intracellulare di metalli<br />

pesanti è un indice dei livelli di inquinamento dell’ambiente in cui l’alga vive.<br />

Altri organismi modello, come il verme Lumbricus rubellus e la trota, possono<br />

essere impiegati come indicatori dell’inquinamento da metalli pesanti rispettivamente<br />

negli ecosistemi terrestri e di acqua dolce (Morris et al., 1999). Studi condotti<br />

su organismi acquatici, come molluschi e pesci, sottoposti ad un forte inquinamento<br />

ambientale hanno dimostrato che ad un aumento di contaminanti quali<br />

cadmio e mercurio corrisponde un’aumentata sintesi di MT (Overnell & Combs,<br />

1978; Kito et al., 1982). D’altra parte l’inquinamento degli ecosistemi acquatici<br />

da parte di sali di metalli tossici sta seriamente minacciando la sopravvivenza di<br />

numerose popolazioni di pesci.<br />

Di particolare interesse per lo studio dei meccanismi coinvolti nella detossificazione<br />

da contaminanti metallici risultano non solo le specie che vivono in ambienti<br />

fortemente contaminati, ma anche quelle che sono sottoposte a minimi livelli di<br />

inquinamento. Pertanto l’area del parco del Matese costituisce un laboratorio utile<br />

per lo studio di specie che vivono in ambienti non direttamente sottoposti ad<br />

attività antropiche. Inoltre, tale area può risultare utile per valutare gli effetti degli<br />

inquinanti presenti in aree limitrofe sugli animali che vivono in zone protette.<br />

L’obiettivo del presente studio è stato quello di determinare il contenuto di “metalli<br />

traccia” nei tessuti di Anfibi e Rettili che vivono nel parco del Matese, nonché<br />

di accertare la presenza di proteine adibite al trasporto e all’omeostasi dei metalli<br />

nelle cellule. In particolare, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sugli<br />

oligoelementi zinco e rame, in qualità di metalli “fisiologici”, e sul cadmio, in<br />

qualità di metallo tossico, essendo tale elemento uno dei contaminanti ambientali<br />

più diffusi. Per quanto riguarda le proteine coinvolte nell’omeostasi dei metalli,<br />

abbiamo verificato sia la presenza di proteine di membrana implicate nel trasporto<br />

del rame, sia la presenza di MT.<br />

Materiali e metodi<br />

Animali<br />

In tutti gli esperimenti sono stati utilizzati esemplari adulti dei Rettili Podarcis<br />

sicula e Podarcis muralis (famiglia Lacertidae), Anguis fragilis (famiglia Anguidae) e<br />

dell’Anfibio Rana synklepton esculenta (famiglia Ranidae), catturati nel Parco del<br />

Matese.<br />

<strong>De</strong>terminazione del contenuto di “metalli traccia”<br />

I tessuti prelevati sono stati sottoposti a combustione in HNO3 e analizzati per<br />

contenuto di zinco, rame e cadmio mediante spettrofotometria ad assorbimento<br />

atomico. L’analisi statistica dei dati è stata effettuata utilizzando il programma<br />

Systat (Systat, Intelligent Software, Evaston, IL).

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