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Studio sull'omeostasi dei vertebrati eterotermi del Parco Regionale

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I Vertebrati ectotermi<br />

<strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>del</strong> Matese, 2002<br />

A cura di Odierna G. e Guarino F.M., pp. 149-162<br />

<strong>Studio</strong> sull’omeostasi <strong>dei</strong> <strong>vertebrati</strong> ectotermi <strong>del</strong> <strong>Parco</strong><br />

<strong>Regionale</strong> <strong>del</strong> Matese attraverso indagini ematologiche<br />

CRISTINO LUIGIA, PICA ALESSANDRA, DELLA CORTE FRANCESCO<br />

Dipartimento di Biologia Evolutiva e Comparata<br />

Università degli Studi di Napoli Federico II<br />

Abstract<br />

The evaluation of the hematological parameters in the circulating blood and the study<br />

of blood-cell composition in the circulating blood and the hemopoietic organs of<br />

ectothermal vertebrates captured in the Matese area provided a valid tool for the evaluation<br />

of health conditions in the specimens living this habitat.<br />

Hemochromocytometric analysis gave values slightly higher than the standard ones in<br />

amphibians, probably depending on the altitude at which the species were sampled. In<br />

the reptilian species examined, we observed eosinophilia both in the peripheral blood<br />

and in the hemopoietic tissue, as well as a slight decrease in the number of the red blood<br />

cells; they are ascribable to infection from a protozoan of the Emoproteus type observed<br />

in the erythrocytes in all the reptilian species studied.<br />

Introduzione<br />

La determinazione <strong>dei</strong> parametri ematologici ed emopoietici rappresenta un<br />

valido strumento per valutare lo “stato di salute” di un organismo animale e l’influenza<br />

che su di esso esercita l’ambiente in cui vive.<br />

In particolare lo studio <strong>del</strong>la composizione cellulare <strong>del</strong> sangue può rivelare la<br />

“storia immunitaria” degli animali in esame e fornire utili informazioni riguardanti<br />

l’impatto con agenti patogeni ambientali.<br />

Nei Vertebrati ectotermi (Pesci, Anfibi e Rettili), più che negli omeotermi, i parametri<br />

ematologici ed emopoietici sono sensibilmente influenzati dalle condizioni<br />

ambientali come la concentrazione di O 2 , la pressione atmosferica e l’altitudine e,<br />

soprattutto, la temperatura e quindi la stagione e lo stadio riproduttivo.<br />

Gli animali esaminati nella presente indagine sono stati catturati nel <strong>Parco</strong> Naturale<br />

<strong>del</strong> Matese nel periodo Aprile-Luglio 2000.<br />

La determinazione <strong>dei</strong> parametri ematologici è stata eseguita prevalentemente su<br />

esemplari di specie quantitativamente più significative al momento <strong>del</strong>la cattura,<br />

allo scopo di fornire dati statisticamente validi e rappresentativi <strong>del</strong>la popolazione<br />

locale di quella specie. Per questo motivo sono state esaminate solo le classi degli<br />

Anfibi e <strong>dei</strong> Rettili <strong>del</strong>le seguenti specie: Rana italica e Rana synklepton esculenta


150 CRISTINO ET AL<br />

(Anfibi); Podarcis muralis, Podarcis sicula e Lacerta bilineata (Rettili).<br />

Le specie Rana italica e R. synklepton esculenta appartengono all’ordine degli Anuri.<br />

È ampiamente noto dalla letteratura (cfr Rowley & Ratcliffe, 1988; Della Corte &<br />

D’Ippolito, 1999) che, con la comparsa <strong>del</strong> midollo osseo, gli Anfibi sono i primi<br />

Vertebrati nei quali l’emopoiesi si disloca progressivamente da milza, fegato e rene<br />

(organi che nei Pesci svolgono funzioni emopoietiche) al midollo osseo, eccetto nella<br />

specie Xenopus in cui l’eritropoiesi persiste nella milza, nel fegato e nel rene mentre<br />

la granulocitopoiesi si svolge nel midollo osseo e la linfo- e trombocitopoiesi si svolgono<br />

nella milza. In Rana italica e Rana synklepton esculenta il midollo osseo è un<br />

importante centro emopoietico anche se restano siti funzionali nel fegato e nella<br />

milza.<br />

La dislocazione <strong>del</strong>l’attività emopoietica nel midollo osseo diventa prevalente negli<br />

Anfibi Anuri adulti ma si verifica in parte già in alcuni Uro<strong>del</strong>i: sembra che<br />

soltanto nella famiglia <strong>dei</strong> pletodontidi (Pletodon glutinosus) sia presente il midollo<br />

osseo emopoietico capace però solo di granulocitopoiesi, non di eritropoiesi,<br />

che avverrebbe nella milza (Rowley & Ratcliffe, 1988).<br />

Nei Vertebrati ectotermi (Pesci, Anfibi e Rettili) i valori ematologici e l’emopoiesi<br />

variano molto secondo le stagioni per cui si può dire che nei periodi di attività<br />

riproduttiva, almeno iniziale o centrale, tutto il metabolismo così come l’emopoiesi<br />

è più intenso. L’emopoiesi avviene nel midollo osseo, in prevalenza <strong>del</strong>le ossa lunghe,<br />

e gli elementi maturativi seguono le stesse tappe di quelli <strong>dei</strong> Mammiferi,<br />

con alcune diversità nelle tappe finali <strong>del</strong>l’eritropoiesi e trombocitopoiesi.<br />

La comune struttura morfo-funzionale degli organi emopoietici è rappresentata<br />

dal tessuto reticolare costituito dalle omonime fibre nella cui trama scorrono i capillari<br />

sinusoidali provenienti dall’arteria nutritiva <strong>del</strong>l’osso. In particolare il tessuto<br />

reticolare <strong>del</strong> midollo osseo è costituito, oltre che da fibre reticolari, anche da fibre<br />

di collagene e cellule reticolari non emopoietiche tra cui notevole importanza<br />

rivestono le cellule reticolari fibroblastiche che fanno da sostegno alla trama cavitaria<br />

in cui giacciono le cellule emopoietiche. Queste ultime, a loro volta, circondano a<br />

gruppi i macrofagi in modo da costituire l’isolotto eritroblastico o eritrone.<br />

L’eritrone è l’unità anatomica in cui si svolgono le fasi di amplificazione <strong>dei</strong> precursori<br />

cellulari eritroidi ed il loro differenziamento in elementi via via più maturi,<br />

a partire da una cellula staminale emopoietica totipotente (TSHC).<br />

L’eritropoiesi consiste nella produzione e maturazione degli elementi <strong>del</strong>la serie rossa<br />

<strong>del</strong> sangue che procede, a partire da TSHC, attraverso i seguenti stadi: (1)<br />

proeritroblasto, (2) eritroblasti: basofilo, policromatofilo, ortocromatico, (3) eritrocita<br />

(che, a differenza di quello <strong>dei</strong> Mammiferi è una cellula completa di nucleo).<br />

La granulocitopoiesi consiste nella maturazione e produzione <strong>dei</strong> granulociti<br />

polimorfonucleati, a partire da TSHC, attraverso i seguenti stadi: mieloblasto,


Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili <strong>del</strong> Matese 151<br />

promielocito, mielocito, metamielocito e granulocito. In merito al tipo di<br />

granulazione secondaria <strong>del</strong> citoplasma i granulociti si distinguono in neutrofili<br />

(50-70%), eosinofili (1-4%) e basofili (0-1%). I granulociti <strong>del</strong> primo e secondo<br />

tipo prevalgono nelle infezioni acute durante le quali si dirigono presso i focolai<br />

tissutali e, per fagocitosi, distruggono il materiale estraneo.<br />

La monocitopoiesi consiste nella produzione e maturazione <strong>dei</strong> monociti a partire<br />

dalla TSHC attraverso i seguenti stadi: (1) monoblasto, (2) promonocita, (3)<br />

monocita che dopo l’immissione in circolo migra nei tessuti trasformandosi in<br />

macrofago. Come i granulociti neutrofili, anche i macrofagi svolgono fagocitosi<br />

(grazie alla presenza citoplasmatica di lisosomi primari) e con maggiore efficacia<br />

poiché sono in grado di distruggere anche grossi batteri e miceti. I monociti svolgono<br />

inoltre funzione emocateretica nella milza e nel fegato.<br />

La linfocitopoiesi consiste nella produzione e maturazione <strong>dei</strong> linfociti T e B dai<br />

rispettivi linfoblasti a partire dalla TSHC. I linfociti B si differenziano in linfociti<br />

B memoria ( responsabili <strong>del</strong>l’immunità umorale) ed in plasmacellule (che producono<br />

una determinata classe di anticorpi); i linfociti T sono invece responsabili<br />

<strong>del</strong>l’immunità cellulare o cellulo-mediata.<br />

La trombocitopoiesi è il processo di produzione e maturazione <strong>dei</strong> trombociti che,<br />

nei Vertebrati <strong>eterotermi</strong> svolgono le funzioni coagulative regolate <strong>del</strong>le piastrine<br />

nei Vertebrati più evoluti.<br />

Gli scopi <strong>del</strong>la presente indagine sono:<br />

1. fornire una stima <strong>dei</strong> valori ematologici ed emopoietici <strong>del</strong>le specie esaminate;<br />

2. correlare i valori ematologici ed emopoietici con il sesso, la stagione e, quindi,<br />

lo stadio riproduttivo;<br />

3. valutare la eventuale presenza di patologie ematologiche.<br />

Materiali e metodi<br />

Per i nostri scopi è stato prelevato sangue circolante da 18 Rane e 32 Lacertidi<br />

<strong>del</strong>le specie e <strong>del</strong> sesso di seguito specificato e midollo emopoietico da circa la<br />

metà degli esemplari; tutti gli esemplari esaminati sono adulti e sessualmente<br />

maturi.<br />

Rana italica (11 esemplari= 5 femmine e 6 maschi)<br />

Rana synklepton esculenta (7 esemplari= 7 maschi)<br />

Podarcis muralis (13 esemplari= 7 femmine e 6 maschi )<br />

Podarcis sicula (11 esemplari= 8 femmine e 3 maschi )<br />

Lacerta bilineata (8 esemplari= 3 femmine e 5 maschi )<br />

Gli Anfibi <strong>del</strong>la specie Rana italica (n= 11) sono stati catturati nel periodo di<br />

aprile-maggio; la lunghezza media <strong>del</strong> corpo muso-cloaca è 5 ± 0,5 cm; il peso<br />

medio per i maschi è 15 ± 1 gr e per le femmine è 10 ± 1 gr.


152 CRISTINO ET AL<br />

Gli esemplari di Rana synklepton esculenta (n=7) sono stati catturati nel periodo<br />

maggio-giugno e sono tutti di sesso maschile; la lunghezza media <strong>del</strong> corpo musocloaca<br />

è 4,8 ± 0,8 cm; il peso medio i è 12 ± 1 gr.<br />

I Rettili <strong>del</strong>la specie Podarcis muralis (n=13) sono stati catturati nel periodo di<br />

maggio-giugno; la lunghezza media <strong>del</strong> corpo muso-cloaca è 5,5 ± 0,5 cm; il peso<br />

medio per i maschi è 6,0 ±0,5 gr e per le femmine è 5,5 ± 0,5 gr. Gli esemplari di<br />

Podarcis sicula (n=11) sono stati catturati nel periodo maggio/giugno (n=6) e luglio<br />

(n=5); la lunghezza media <strong>del</strong> corpo muso-cloaca è 5,5 ± 0,4 cm; il peso<br />

medio per i maschi è 7,0 ± 1,2 gr e per le femmine è 5,0 ± 1,0 gr. Gli esemplari di<br />

Lacerta bilineata (n=8) sono stati catturati nel periodo di maggio; la lunghezza<br />

media <strong>del</strong> corpo muso-cloaca è 12,5 ± 0,8 cm; il peso medio per i maschi è 25,0 ±<br />

1,2 gr e per le femmine è 20 ± 1 gr.<br />

Gli animali sono stati anestetizzati con vapori di etere prima di essere sottoposti al<br />

prelievo di sangue e <strong>del</strong> midollo osseo femorale.<br />

Il prelievo di sangue è stato eseguito dal vaso femorale negli Anuri e caudale nei<br />

Lacertidi mediante aspirazione con siringhe da insulina dotate di soluzione di<br />

anticoagulante EDTA-3K (Etilendiamintetracetato) nella dose 20 µl al 2% per ml<br />

di sangue raccolto.<br />

Una quantità di 0,5 ml di sangue è stata prelevata da ciascun animale. Il midollo<br />

emopoietico è stato prelevato dal femore degli esemplari sacrificati.<br />

Il sangue è stato impiegato per eseguire l’esame emocromocitometrico e l’esame<br />

morfologico mediante la tecnica degli strisci con la colorazione di May Grünwald-<br />

Giemsa (M.G.G.) e la reazione alla benzidina-perossidasi sec. Lepehne per<br />

l’evidenziamento <strong>del</strong>le cellule eritroidi.<br />

Il midollo osseo è stato utilizzato per eseguire apposizioni a fresco di cellule in toto<br />

per lo studio morfologico degli elementi cellulari, mediante la colorazione di<br />

M.G.G.<br />

Esame emocromocitometrico<br />

Consiste nella determinazione <strong>dei</strong> seguenti parametri:<br />

- ematocrito (Ht),<br />

- concentrazione di emoglobina (Hb),<br />

- conteggio degli elementi figurati (numero di globuli rossi=RBC, numero <strong>dei</strong><br />

globuli bianchi=WBC e numero <strong>dei</strong> trombociti=TBC),<br />

- formula leucocitaria su striscio.<br />

L’ematocrito esprime il rapporto in % tra la frazione corpuscolata <strong>del</strong> sangue ed il<br />

plasma; è stato eseguito in microcapillari di vetro previa centrifugazione per 5<br />

minuti a 3000 rpm.<br />

La concentrazione <strong>del</strong>l’emoglobina (gr/dl) è stata calcolata con il metodo<br />

spettrofotometrico alla cianmetaemoglobina diluendo il campione con il reattivo


Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili <strong>del</strong> Matese 153<br />

di Drabkin, confrontando l’ estinzione <strong>del</strong> campione con quella <strong>del</strong>lo standard e<br />

moltiplicando per il fattore di diluizione appropriato.<br />

Il conteggio degli elementi figurati è stato eseguito mediante il metodo <strong>del</strong>la conta<br />

diretta con emocitometri tipo Bürker. La diluizione è stata eseguita nelle pipette<br />

di Thoma impiegando soluzione fisiologica, per i globuli rossi, e liquido di Türk<br />

(soluzione al 2% di acido acetico e 0,3% di violetto di genziana in H O distillata)<br />

2<br />

per la diluizione <strong>dei</strong> globuli bianchi, nella proporzione di 1:200<br />

Il numero complessivo degli elementi figurati di ciascun tipo è stato calcolato<br />

moltiplicando rispettivamente per 200000 il numero medio <strong>dei</strong> globuli rossi contenuti<br />

in 20 rettangoli D <strong>del</strong>la camera di Bürker, per 2000 il numero medio <strong>dei</strong><br />

bianchi contenuti in 4 quadrati A e per 2000 quello <strong>dei</strong> trombociti presenti in 4<br />

rettangoli D.<br />

La formula leucocitaria esprime la concentrazione in % o in numero/µl <strong>del</strong>le varie<br />

classi di leucociti presenti sullo striscio di sangue colorato con il metodo M.G.G.<br />

Colorazioni morfologiche di strisici ed apposizioni<br />

a) Colorazione di May-Grünwald Giemsa (M.G.G.):<br />

b) Colorazione di Lepehne: l’impiego <strong>del</strong>l’omonimo reattivo (soluzione allo 0,6%<br />

di benzidina-base in alcool etilico 96° e di perossido d’idrogeno al 10% in alcool<br />

etilico 70°) secondo Undritz (1953) fornisce una tipica colorazione giallo-bruna<br />

<strong>del</strong>l’Hb degli elementi immaturi <strong>del</strong>la serie rossa che tende al bruno-verde oliva<br />

nelle cellule più mature; i proeritroblasti, che non contengono ancora emoglobina,<br />

sono negativi.<br />

Risultati e osservazioni<br />

Anfibi<br />

I risultati <strong>del</strong>l’esame emocromocitometrico sono riassunti nelle tabelle 1A ed<br />

1B rispettivamente per le specie Rana italica ed R. synklepton esculenta distinte<br />

per sesso e mese di cattura. Sono riportati i valori medi calcolati sulla popolazione<br />

(distinta tra i due sessi) ± la media <strong>del</strong>la deviazione standard (SDM). La formula<br />

leucocitaria non comprende i trombociti.<br />

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC<br />

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl<br />

M (n=6) 13,6±0,4 6,5±0,3 9.600±103 5.500±178 276.200 ± 550<br />

F (n=5) 10,7±0,7 4,8±0,1 11.900±222 2.300±114 147.000±640<br />

Tab. 1A: Rana italica (Aprile-Maggio)


154 CRISTINO ET AL<br />

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC<br />

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl<br />

M (n=7) 13,0±0,6 7,5±0,2 9.500±120 4.300±120 217.500±750<br />

Tab. 1B: Rana synklepton esculenta (Maggio-Giugno)<br />

Fig. 1: Microfotografie degli elementi corpuscolati di strisci di sangue periferico di Rana italica colorati<br />

con M.G.G. in A: eritrociti maturi (EM), un linfocita di piccole dimensioni (L) ed un eritroblasto<br />

basofilo (Eb); B: si osservino due eritroblasti acidofili (Ea), un monocita (M) ed un linfocita (L); C:<br />

granulocita neutrofilo trilobato (in alto) e bilobato (in basso) (Gr.N); D: granulocita quadrilobato<br />

(Gr.N); E: granulocita eosinofilo (Gr.E); F: granulocita basofilo (Gr.B); G: Granulocita basofilo<br />

degranulante (Gr.B). Scale bar in G=10 µm come A-F.


Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili <strong>del</strong> Matese 155<br />

Gli eritrociti circolanti maturi di Rana italica ed R. synklepton esculenta hanno<br />

forma ellittica, sono grandi (Ø =22x14 µm), hanno il nucleo centrale e sferico ed<br />

il citoplasma pieno di emoglobina con pochi organuli citoplasmatici (Fig. 1, A).<br />

Dalla formula leucocitaria risulta che i granulociti neutrofili (Fig. 1, C e D) sono<br />

grandi (Ø=12-14 µm), il nucleo è plurilobato ed il citoplasma pieno di granuli<br />

positivi alla perossidasi. Frequente è la presenza di residui di fagociti sottoforma di<br />

grossi granuli densi chiari nel citoplasma <strong>dei</strong> neutrofili.<br />

I granulociti eosinofili (Ø =14 µm) sono sempre meno numerosi <strong>dei</strong> neutrofili in<br />

condizioni normali, presentano i granuli più grossi, spesso allungati, e negativi<br />

alla perossidasi (Fig. 1, E).<br />

I granulociti basofili sono rari (1-2%), hanno grossi granuli blu-scuro, tipicamente<br />

metacromatici al M.G.G (Fig. 1, F e G).<br />

I monociti sono rotondeggianti (Ø =14x16 µm) con grosso nucleo indentato o<br />

reniforme, ampio citoplasma con fini granuli azzurrofili, sempre positivi alla<br />

perossidasi, a differenza <strong>dei</strong> linfociti, e spesso presentano pseudopodi (Fig. 1, B).<br />

Tra i linfociti sono molto abbondanti quelli di medie (Ø =8µm) e grandi dimensioni<br />

(Ø =12µm) (Fig. 1, A e B) essi, in molti esemplari, presentano piccoli granuli<br />

azzurrofili. Si trovano talvolta anche rari plasmociti.<br />

La conta eritroblastica eseguita sulle apposizioni di midollo osseo colorate con la<br />

perossidasi è un utile indice <strong>del</strong>l’attività eritropoietica; essa ha evidenziato eritroblasti<br />

a vari stadi maturativi le cui percentuali sono riassunte in tabella 2:<br />

Specie N° Eritroblasti basobili (%) Eritroblasti acidofili (%) Eritrociti maturi (%)<br />

Rana 7 4,2±0,002 9,26±0,003 86,5±0,18<br />

italica<br />

Rana 11 3,4±0,009 27±0,1 69,6±0,11<br />

esculenta<br />

Tab. 2: Conta eritroblastica<br />

Negli strisci di sangue colorati con perossidasi si indicano come eritroblasti basofili<br />

(Eb) elementi debolmente positivi alla perossidasi ma di forma sferica e con<br />

citoplasma blu intenso con M.G.G.; si indicano invece scome eritroblasti acidofili<br />

(Ea) quelli più intensamente positivi alla perossidasi <strong>dei</strong> precedenti e con citoplasma<br />

tendente al giallo-grigio con M.G.G. e, soprattutto, di forma ellissoidale o ovoidale<br />

ma più piccoli rispetto agli ertirociti maturi (Em).<br />

Rettili<br />

I risultati <strong>del</strong>l’esame emocromocitometrico sono riassunti nelle tabelle 3A, 3B (1<br />

e 2) e 3C rispettivamente per le specie di Podarcis muralis, sicula e Lacerta bilineata


156 CRISTINO ET AL<br />

distinte per sesso e mese di cattura. Sono riportati i valori medi calcolati sulla<br />

popolazione (distinta tra i due sessi) ± la media <strong>del</strong>la deviazione standard (SDM).<br />

La formula leucocitaria non comprende i trombociti.<br />

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC<br />

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl<br />

M (n=6) 23,0±1,0 8,9±0,05 21.600±354 12.100±305 1.180.000±45.600<br />

F (n=7) 20,0±0,8 7,9±0,07 28.300±575 14.800±387 980.000±35.700<br />

Tab. 3A: Podarcis muralis (maggio-giugno)<br />

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC<br />

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl<br />

M (n=3) 32,3±2,1 9,3±1,2 22.450±310 23.100±392 1.417.500±497.000<br />

F (n=3) 30,6±1,9 8,4±0,7 19.500 ±204 20.500±420 1.090.000±388.000<br />

Tab. 3B1: Podarcis sicula (maggio-giugno)<br />

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC<br />

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl<br />

F (n=5) 28,0±1,7 7,2±0,9 26.800±407 10.600±509 1.060.000±588.000<br />

Tab. 3B2: Podarcis sicula (luglio)<br />

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC<br />

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl<br />

M (n=5) 29,0±1,2 12,6±0,6 23.100±200 6.700±122 1.360.000±76.000<br />

F (n=3) 26,0±1,3 11,6±0,2 20.400±180 5.300±241 1.200.000±60.120<br />

Tab. 3C: Lacerta bilineata (maggio-giugno)<br />

Gli eritrociti maturi <strong>del</strong>le specie esaminate hanno sempre forma ellittica e sono<br />

nucleati; le dimensioni sono in media 13x7 µm (Fig. 2, A). La quantità di globuli<br />

rossi e, parallelamente, la concentrazione di emoglobina si riducono notevolmente<br />

in autunno-inverno, così come l’ematocrito.<br />

Da strisci di sangue periferico colorati con M.G.G. si è osservato che una percentuale<br />

considerevole di esemplari Lacerta bilineata (62,5%), e in misura minore di


Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili <strong>del</strong> Matese 157<br />

Fig. 2: Microfotografie degli elementi corpuscolati di strisci di sangue periferico di Podarcis muralis<br />

colorati con M.G.G. In A un eritrocita maturo (EM), due linfociti (L), un granulocita eosinofilo rotto<br />

ed uno intero (Gr.E), tre trombociti (T); B: un eritrocita parassitato (Ep), un monocita (M) ed un<br />

granulocita neutrofilo (G.neu.). Scale bar in B=10 µm come in A<br />

Podarcis muralis (30%) e Podarcis sicula (18%) era infetta da parassiti intraeritrocitari.<br />

La conta <strong>del</strong> numero di emazie parassitate è stata eseguita su strisci colorati con<br />

M.G.G su1000 emazie per animale. La percentuale di emazie parassitate ammontava<br />

tra il 5-10% per ciascun esemplare.<br />

Diversi stadi morfologici di sviluppo <strong>del</strong> parassita sono stati riscontrati nello stesso<br />

animale; essi erano simili tra le varie specie parassitate facendo ragionevolmente<br />

pensare allo stesso genere di agente infettivo. Le emazie parassitate erano<br />

ipertrofiche rispetto al normale (Ø =18x12 µm rispetto ai 13x7 µm ) e ciascuna di<br />

esse presentava il materiale nucleare stipato, a forma di virgola, alla periferia <strong>del</strong><br />

citoplasma cellulare che a sua volta appariva scarsamente acidofilo e ridotto ad un<br />

alone intorno alla struttura <strong>del</strong> parassita (Fig. 3, A-H).<br />

Una leggera anemia si riscontra costantemente negli strisci degli animali parassitati<br />

(Fig. 1, E).<br />

Nella formula leucocitaria i linfociti sono molto numerosi, dal 45 all’80% (Fig. 2,<br />

A); gli eterofili (neutrofili) ammontano al 15%, hanno il nucleo bi o trilobato, e si<br />

presentano con due aspetti: piccolo (Ø = 8µm) e grande (Ø = 16 µm). I basofili<br />

ammontano al 2% (Ø = 9 µm) e spesso risultano più piccoli negli strisci perché si<br />

distendono meno bene a causa <strong>dei</strong> loro grossi granuli blu scuro e metacromatici al<br />

M.G.G. I monociti rappresentano il 10-15% degli elementi circolanti (Ø = 10-12<br />

µm), con nucleo tondo e poco inciso, un ampio citoplasma lievemente basofilo<br />

con pochi fini granuli azzurrofili. I trombociti hanno forma allungata (7x5 µm)<br />

con nucleo anch’esso allungato e citoplasma lievemente basofilo. La concentrazio-


158 CRISTINO ET AL<br />

ne degli eosinofili riscontrata nel sangue periferico degli esemplari di ciascuna<br />

<strong>del</strong>le tre specie non infettate è <strong>del</strong> 16-18% (Ø =14x12µm) e risulta significativamente<br />

più bassa rispetto a quella degli esemplari infettati <strong>del</strong>la stessa specie (28-<br />

30%); queste cellule appaiono spesso degranulanti e con pochi grossi granuli (Fig.<br />

2, A e B).<br />

La conta eritroblastica degli esemplari non infetti (n=21) è stata eseguita sulle<br />

apposizioni di midollo osseo colorate con Lepehne; essa ha rivelato le percentuali<br />

<strong>dei</strong> vari stadi maturativi eritropoietici riassunti in tabella 4:<br />

Fig. 3: Microfotografie di eritrociti parassitati in strisci di sangue periferico di Lacerta bilineata colorati<br />

con M.G.G. Scale bar in Fig. H=10 µm come in A-G.


Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili <strong>del</strong> Matese 159<br />

Specie Numero esemplari Eritroblasti basofili Eritroblasti acidofili Eritrociti maturi<br />

(%) (%) (%)<br />

Podarcis n=9 1,5±0,0002 5,10±0,0013 93,4±0,22<br />

muralis (maggio/giugno)<br />

n=5 3,4±0,009 27±0,1 69,6±0,11<br />

Podarcis (maggio/giugno)<br />

sicula n=4<br />

(luglio)<br />

2,9±0,005 20±0,08 77,1±0,13<br />

Lacerta n=3 6,25±0,003 7,35±0,002 82,45±0,52<br />

bilineata (maggio)<br />

Tab. 4: Conta eritroblastica<br />

In generale dalle osservazioni sulle apposizioni di midollo colorate con Lepehne <strong>del</strong>le<br />

tre specie di lacertidi, si osservano numerosi eritroblasti in vario stadio maturativo, in<br />

particolare nella specie Podarcis sicula; sono abbondanti inoltre anche i mieloblasti, i<br />

promielociti e mielociti soprattutto <strong>del</strong>la linea eosinofila (Fig. 4, A-D).<br />

La conta eritroblastica degli esemplari non infetti (n=21), eseguita sulle apposizioni<br />

di midollo emopoietico colorate con Lepehne, ha rivelato, rispetto agli animali<br />

sani, un aumento <strong>del</strong>la percentuale <strong>del</strong>le forme eritroblastiche immature mentre<br />

l’ematocrito non è significativamente diverso tra i due campioni (Tab. 5).<br />

GRUPPI<br />

INFETTATI NON INFETTATI<br />

Podarcis muralis<br />

Parametri ematologici<br />

n=4 n=9<br />

iRBC (percentuale) 23,5 ± 2,9 3,5 ± 0,002<br />

Emoglobina (Hb=gr/dl) 8,5 ± 0,8 9,3 ± 0,9<br />

Ematoctrito (Ht=%) 17 ± 2,5 20 ± 2,6<br />

RBC (x103 / mm3 ) 930,5 ± 87,9 902,9 ± 98,6<br />

Podarcis sicula n=2 n=9<br />

Parametri ematologici<br />

iRBC (percentuale) 48,8 ± 2,7 30,4 ± 3,1<br />

Emoglobina (Hb=gr/dl) 20 ± 2,1 22 ± 2,2<br />

Ematoctrito (Ht=%) 21 ± 1,3 19,5 ± 1,9<br />

RBC (x10 3 / mm 3 ) 120,0 ± 13,9 1343,3 ± 120,8<br />

Lacerta bilineata<br />

Parametri ematologici<br />

n=5 n=3<br />

iRBC (percentuale) 37,4 ± 0,14 13,6 ± 0,11<br />

Emoglobina (Hb=gr/dl) 11 ± 0,003 7,77 ± 0,05<br />

Ematoctrito (Ht=%) 37,2 ± 0,12 28,3 ± 1,43<br />

RBC (x103 / mm3 ) 133,0 ±21,3 127,3 ± 20,7<br />

Tab. 5. Confronto tra i parametri ematologici <strong>del</strong>le specie infettate e non infettate


160 CRISTINO ET AL<br />

Conclusioni<br />

Anfibi<br />

Le osservazioni ematologiche ed emopoietiche eseguite sulle specie Rana italica<br />

ed R. synklepton esculenta consentono di concludere, in accordo con quanto riportato<br />

in letteratura (cfr Rowley & Ratcliffe, 1988; Della Corte & D’Ippolito,<br />

1999) che l‘eritropoiesi si svolge nel midollo osseo in cui avvengono anche la<br />

granulocitopoiesi e la linfocitopoiesi.<br />

L’emopoiesi risulta particolarmente attiva nel periodo esaminato (aprile, maggio)<br />

negli esemplari di entrambi i sessi.<br />

L’esame emocromocitometrico fornisce valori concordi con quelli tipici <strong>del</strong>le varie<br />

specie con differenze scarsamente significative relative ad Ht, Hb ed RBC che<br />

risultano, nelle specie esaminate, leggermente superiori alla norma, molto probabilmente<br />

in relazione all’altitudine cui è stato eseguito il loro campionamento.<br />

Rettili<br />

Le osservazioni ematologiche ed emopoietiche condotte sulle specie Podarcis<br />

sicula, P. muralis e Lacerta bilineata consentono di concludere, in accordo con<br />

quanto riportato in letteratura (cfr Rowley & Ratcliffe, 1988; Della Corte &<br />

D’Ippolito, 1999) che l‘eritropiesi e la mielopoiesi si svolgono nel midollo osseo.<br />

In accordo a quanto osservato da Pica et al. (1986), su specie di Podarcis sicula<br />

<strong>del</strong>la Campania, anche nelle analoghe specie <strong>del</strong> Matese e, più in generale in tutte<br />

le tre classi di Rettili esaminate, l’emoglobina è al suo livello massimo nel periodo<br />

di aprile-maggio e resta più o meno tale per tutta l’estate.<br />

Contrariamente ai dati bibliografici in merito (Della Corte & D’Ippolito, 1999),<br />

negli esemplari esaminati la concentrazione degli eosinofili riscontrata sia nel sangue<br />

periferico che nelle apposizioni di midollo osseo di ciascuna <strong>del</strong>le tre specie<br />

esaminate è significativamente più alta rispetto ai valori riferiti in queste specie<br />

(dati osservati: 28-30% di granulociti eosinofili rispetto al 17% da noi osservato e<br />

confermato <strong>del</strong>la letteratura riferita al medesimo periodo stagionale, indipendentemente<br />

dal sesso).<br />

Questi dati, insieme alla leggera anemia riscontrata in queste specie, sono ragionevolmente<br />

riconducibili alla presenza di un processo infettivo in atto, registrato a<br />

carico di un consistente numero di esemplari <strong>del</strong>le tre specie i Rettili ed in particolare<br />

di Podarcis muralis.<br />

Le ossevazioni morfologiche su strisci di sangue periferico colorati con M.G.G<br />

confermano i sospetti di un processo infettivo in corso dovuto ad un protozoo,<br />

che microscopicamente si riscontra all’interno <strong>del</strong> citoplasma <strong>del</strong> 5-10% <strong>del</strong>le<br />

emazie di circa un terzo <strong>del</strong> campione di lacertidi esaminato (35% ).<br />

In accordo con i dati presenti in letteratura (cfr Ricci, 1954; Ayala, 1977) è possibile<br />

concludere che infezioni da parassiti appartenenti ai taxa degli emoprotozoi


Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili <strong>del</strong> Matese 161<br />

Fig. 4: Microfotografie degli elementi corpuscolati di apposizioni di midollo emopoietico di i Lacerta<br />

bilineata colorati con M.G.G. In A: abbondanza di elementi mieloidi a vari stadi maturativi: si notino<br />

un Promielocita (Prom.) ed un mielocita (Miel.). In B-C: elementi mieloidi ed eritroblasti; in D vari<br />

Eritroblasti basofili (Eb). Scale bar in D=10 µm come in A-C.


162 CRISTINO ET AL<br />

come Haemoproteus o Plasmodium sono frequenti tra i lacertidi in cui sono considerate<br />

generalmente benigne ed accompagnate solo a leggere anemie ed eosinofilie;<br />

inoltre la riduzione <strong>del</strong>l’apporto di ossigeno ai tessuti potrebbe provocare alterazioni<br />

<strong>del</strong>la fisiologia e <strong>del</strong> comportamento <strong>del</strong>l’animale soprattutto in merito ad<br />

una riduzione <strong>del</strong>la velocità di scatto nella corsa, sovente riscontrata (Levine &<br />

Campbell, 1971; Bennett & Putnam, 1982).<br />

La distribuzione <strong>del</strong> parassita nell’ecosistema da noi esaminato prescinde dalla<br />

stagione e dal sesso <strong>del</strong>l’animale ed è sostanzialmente simile sia nei periodi primaverili<br />

che estivi come verificato dal fatto che specie catturate nelle due stagioni, di<br />

entrambi i sessi, non mostrano differenze nell’entità <strong>del</strong>l’infezione.<br />

Ringraziamenti<br />

Lavoro finanziato dalla Regione Campania. Esemplari catturati con autorizzazione<br />

<strong>del</strong> 1/06/2000 n. SCN/2D/2000/9213 <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente.<br />

Riassunto<br />

La valutazione <strong>dei</strong> parametri ematologici su sangue circolante e lo studio <strong>del</strong>la composizione<br />

cellulare ematica nel sangue circolante e negli organi emopoietici eseguita sulle<br />

specie di Vertebrati ectotermi reperite nella zona <strong>del</strong> Matese ha fornito uno strumento di<br />

valutazione <strong>del</strong>lo stato di salute degli esemplari di questo habitat. L’esame emocromocitometrico<br />

ha fornito valori lievemente superiori a quelli normali degli Anfibi, molto probabilmente<br />

in relazione all’altitudine alla quale sono state campionate le specie. Nelle specie di<br />

Rettili esaminate è stata riscontrata eosinofilia sia nel sangue periferico che nel tessuto<br />

emopoietico e lieve diminuzione <strong>del</strong> numero di globuli rossi, ascrivibili alla infezione da<br />

protozoo <strong>del</strong> tipo Emoproteus osservato in sede intraeritrocitaria in tutte le specie di Rettili<br />

studiate.<br />

Bibliografia<br />

Ayala S. C., 1977 - Haematological Protozoa. In: Kreier J.P. (ed), Parasitic Protozoa,<br />

Academic Press, New York.<br />

Bennet A. F., Putnam R. W., 1982 - Lizards infected with Malaria: Physiological and<br />

Behavioral consequences. Science, 217: 1057-1059.<br />

Della Corte F., D’Ippolito S., 1999 - Fondamenti di ematologia umana e comparata. Ed.<br />

Liguori, Napoli.<br />

Levin N. D., Campbell G. R., 1971 - A check-list of the species of genus Haemoproteus<br />

(Apia, Plasmodiidae). J. Protozool., 18: 475-484.<br />

Pica A., Grimaldi M. C., Della Corte F., D’Ippolito S., 1986 - The blood cells of the<br />

common lizard (Podarcis s. sicula Raf.): morphocytochemistry, DNA amount of red<br />

cells and hemopoiesis. Ital. J. Anat. Embr., 91: 301-320.<br />

Ricci M., 1954 - Biogeografia di Zannone. Emoparasiti di Lacerta sicula patrizii. Rend.<br />

Ist. Sup. Sanità, 17 :548-558.<br />

Rowley A. F., Ratcliffe N. A., 1988 - Vertebrate blood cells. Cambridge University Press.<br />

Undritz K., 1953 - Tavole Ematologiche Sandoz. Ed. Sandoz S.A., Basilea.

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