Kitesoul Magazine #6 Italian Edition

Quando si lascia l’aeroporto
di Sir Seewoosagur
Ramgoolam, ci si sente
come se si fosse arrivati in più
di un paese. Mauritius unisce
una grande varietà di culture
diverse, tutte in una piccola isola.
Dopo una chiacchierata con
il tassista, in francese e anche
abbastanza bene in inglese, si
passa attraverso i templi indù,
mentre si percorre la strada sulla
corsia di sinistra.
Questa multiculturalità dell’isola,
ha la sua origine nella storia.
Dopo che fu scoperta da un
portoghese, sull’isola c’è stata
la dominazione olandese, francese
e inglese, e tutte hanno influenzato
la cultura mauriziana.
La lingua madre è il creolo, che
si basa su un’origine francese,
ed è parlato dalla maggior parte
della gente del posto. I più,
però, parlano inglese e francese.
Poiché il turismo fa parte
dell’economia mauriziana, si
possono anche trovare persone
che parlano tedesco e italiano.
Due terzi della popolazione arriva
dal subcontinente indiano,
l’Induismo è la religione più
grande, e anche il cibo ha questa
influenza, per cui spero vi
piaccia mangiare piccante! Comunque
si può trovare di tutto,
non allarmatevi…
Di solito, quando un kitesurfer
parla di Mauritius, pensa subito
a One Eye e Le Morne, ma noi
abbiamo deciso di scoprire gli
spot del Nord dell’isola. Certo,
questa parte dell’isola è più turistica,
alberghi a ogni angolo,
ma non è meno attraente per il
kitesurf.
Potete trovare ogni condizione
che un kiter possa desiderare,
da acqua piatta in piccole baie,
ad alcune delle migliori onde
al mondo, vicino alla barriera
corallina. Qui la caratteristica
è che le barriere sono davvero
molto al largo e le onde sono
POTETE TROVARE OGNI CONDIZIONE
CHE UN KITER POSSA DESIDERARE