FEBBRAIO 2013 - Centro Studi Soratte
FEBBRAIO 2013 - Centro Studi Soratte
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Redazione a cura del <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Soratte</strong> - Direttore responsabile: Francesco Zozi –e-mail: zoziFra@hotmail.com<br />
DISTRIBUZIONE GRATUITA – www.centrostudisoratte.com<br />
N. 136 – <strong>FEBBRAIO</strong> <strong>2013</strong><br />
- Presso l’edicola di Celiboni Elena, in Piazza Principe<br />
di Piemonte (Porta Valle), è disponibile il libro “Nuvole<br />
di zucchero filato” di William Sersanti, la prima raccolta<br />
di poesie in lingua italiana del nostro giovane<br />
compaesano. In questo numero del giornale, riportiamo<br />
due componimenti (“Mi sono fatto avvolgere” e<br />
“Frammenti di tramonto”) estratti dal suo nuovo lavoro.<br />
- In occasione della ricorrenza di Santa Romana, Sabato<br />
23 Febbraio pellegrinaggio naturalistico-religioso<br />
con Avventura <strong>Soratte</strong>.<br />
- Indetta gara esplorativa per la ricerca di cittadini,<br />
associazioni, società interessati alla gestione di locali<br />
nell’ex Monastero di Santa Croce. Info presso biblioteca<br />
comunale.<br />
- Domenica 13 Gennaio si è tenuta una celebrazione<br />
liturgica con la presenza del Vescovo mons. Romano<br />
Rossi per ringraziare il parroco mons. Don Guido del<br />
lavoro svolto nei lunghi anni trascorsi a Sant’Oreste. E’<br />
seguita la consegna da parte del Comune di<br />
Sant’Oreste della cittadinanza onoraria.<br />
Sta ritrovando lo splendore originario il tondo in fase di<br />
restauro da parte di Sandro Signoretti che con passione<br />
e buona volontà si sta dedicando a questo importante<br />
lavoro finanziato dai cittadini con la raccolta fondi<br />
FAI di qualche anno fa. Auspichiamo l’intervento anche<br />
sul rispettivo tondo raffigurante San Giuseppe con<br />
Bambino,<br />
NOTIZIARIO<br />
- Il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Soratte</strong> e la Proloco di<br />
Sant’Oreste invitano alla presentazione<br />
del nuovo lavoro di Marco Ciampani “Appunti per un<br />
manuale di archeologia cristiana”. L’incontro si terrà<br />
il Sabato 23 Febbraio <strong>2013</strong> alle ore 10.30 presso Palazzo<br />
Canali.<br />
- Sabato 26 Gennaio <strong>2013</strong> si è tenuto il convegno<br />
presso l’Università RomaTre al quale hanno partecipato<br />
il Dr. Marco Ciampani (Papa Silvestro riabilitato)<br />
ed il Dr. Giorgio Boari Ortolani (Il <strong>Soratte</strong> e<br />
l’occupazione nazista).<br />
- Il Comitato Festeggiamenti Madonna di Maggio<br />
rivolge un appello ai volontari disposti ad impegnarsi<br />
per la questua domenicale. Gli interessati possono<br />
rivolgersi al Presidente Balerna Lorenzo oppure a<br />
Francesco Zozi e Mambrini Augusto.<br />
FRAMMENTI DI TRAMONTO<br />
William Sersanti<br />
Giochi di luce dai colori intensi<br />
adornano le rocce di un crinale,<br />
scaraventando con piacere i sensi<br />
in un profondo spazio atemporale.<br />
Le ombre si contorcono col vento<br />
ed offrono l’effimera illusione<br />
del loro inaspettato allungamento<br />
a un cielo imbarazzato d’emozione.<br />
Crepuscolari nuvole rosate<br />
volteggiano curiose all’orizzonte,<br />
talvolta su distese inabitate,<br />
talvolta su di un lago, un fiume, un monte.<br />
E quando l’usignolo più non svela<br />
all’imminente sera il suo racconto,<br />
come un pittore scaltro, sulla tela<br />
dipingo dei frammenti di tramonto.<br />
1
GRAFFITI EXTRA-METROPOLITANI<br />
- Deliberata l’autorizzazione al servizio di<br />
assistenza tecnica al sistema di videosorveglianza<br />
con una convenzione con ditta specializzata in quanto<br />
le telecamere (come riporta la Delibera comunale)<br />
“non hanno funzionato in maniera ottimale non consentendo<br />
il normale funzionamento del sistema di videosorveglianza<br />
vanificando l’investimento effettuato e<br />
le aspettative della popolazione” ... !!!<br />
- Dai nostri lettori: “... Le strade del cimitero sempre più<br />
intransitabili ... un po’ come quelle del paese e ... “Fellonica”<br />
al colmo dell’abbandono..? Luminarie fino a<br />
Febbraio??<br />
NOTIZIE DA AVVENTURA SORATTE<br />
Pigotte della Solidarietà – In occasione di<br />
“Natale nei Vicoli”, sono state vendute le Pigotte della<br />
Solidarietà costruite dai bambini che hanno partecipato<br />
ad un apposito laboratorio artigianale, tenuto presso il<br />
Museo Naturalistico del Monte <strong>Soratte</strong>, sotto la supervisione<br />
delle nostre giovani operatrici. La cifra raccolta<br />
(360,00 euro) è stata interamente devoluta in beneficienza<br />
alla CARITAS di Sant’Oreste. Grazie di cuore a<br />
tutti coloro che hanno riposto fiducia in questo piccolo<br />
progetto.<br />
San Silvestro – Grande partecipazione alla santa messa<br />
di San Silvestro, celebrata da don Emanuele presso<br />
l’omonimo eremo, ripulito per l’occasione dalle nostre<br />
giovani operatrici.<br />
Centri informativi – I centri informativi della Riserva<br />
Naturale del Monte <strong>Soratte</strong> (edicola di Piazza Italia ed<br />
eremo di San Silvestro) resteranno momentaneamente<br />
chiusi, in attesa delle nuove direttive relative al <strong>2013</strong><br />
da parte della Provincia di Roma, ente gestore<br />
dell’area protetta.<br />
Santa Romana – Sabato 23 Febbraio <strong>2013</strong>, in occasione<br />
della ricorrenza di Santa Romana, tradizionale<br />
pellegrinaggio naturalistico-religioso all’omonima<br />
chiesa rupestre. Appuntamento alle ore 14.30 in<br />
Largo Don Mariano De Carolis (zona mercato).<br />
Campagna di tesseramento <strong>2013</strong> – A partire dal mese<br />
di Febbraio, e per tutto l’anno, sarà possibile diventare<br />
“soci sostenitori” della nostra Associazione, versando<br />
una quota pari a € 5,00. La tessera che verrà rilasciata<br />
darà diritto a degli sconti presso il <strong>Soratte</strong> Outlet<br />
Shopping di Sant’Oreste per tutto il <strong>2013</strong>, grazia alla<br />
stipula di un’apposita convenzione.<br />
SANTA ROMANA<br />
Situata in una cavità naturale del versante<br />
orientale del monte <strong>Soratte</strong>, la cappella è<br />
l’adattamento al culto della grotta che secondo la leggenda<br />
fu dimora del battesimo di Santa Romana (IV<br />
sec.). L’interno si presenta come una piccola aula con<br />
pareti intonacate, ad un<br />
livello superiore rispetto<br />
all’area rimasta allo stato<br />
di grotta: qui oltre ai resti<br />
di un ciborio, è visibile<br />
una lunetta affrescata in<br />
grave stato di degrado<br />
collocata sull’ingresso di<br />
uno dei due cunicoli che<br />
concludono la grotta.<br />
Sulla parete destra si<br />
trovano un altare con un lacerto di affresco, due rocchi<br />
di colonna, una figura affrescata di santa e una vasca<br />
parietale. Testimonianza di una ricerca di adattamento<br />
a soluzioni cristiane, oltre alla chiusura in muratura,<br />
può essere considerata il ciborio, ora esistente solo<br />
nella parte addossata alla roccia, tuttavia visibile in una<br />
pratica dell’Archivio Centrale dello Stato del 1959. La<br />
data di consacrazione della chiesa si evince<br />
dall’epigrafe conservata nel palazzo parrocchiale di<br />
Sant’Oreste. Questa è la trascrizione: IN NOMINE<br />
DOMINI AMEN. ANNO. DOMINI/MI. CCXVIIII.<br />
INDICTIONE VII. EPACTA/III. CICLO I (N) D0MINICA.<br />
III. DE QUADRIGESI/MA II PI (a) ECLESIAM SANCTE<br />
ROMANE/VIRGINIS FUIT CONSECRATA<br />
COSTANTINO ED IL SORATTE<br />
di Oreste Malatesta<br />
Nel Febbraio di 1700 anni fa, Costantino emanò il famoso<br />
editto di Milano, ove, per la prima volta nella storia<br />
dell’umanità, un sovrano affermò il principio giuridico<br />
della libertà religiosa. Prima di Costantino vi erano<br />
stati re e principi illuminati, che avevano tollerato anche<br />
religioni diverse da quella ufficiale, ma mai era<br />
stata varata una norma così esplicita: “Noi, dunque,<br />
Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo risolto<br />
di accordare ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire<br />
la religione che ciascuno crede, affinché la divinità<br />
che sta in cielo, qualunque essa sia, dia pace e prosperità<br />
a noi e a tutti i nostri sudditi”. Per ricordare<br />
l’editto di Costantino, nel <strong>2013</strong>, sono state realizzate<br />
diverse iniziative. Io ho visitato, a Milano, la mostra che<br />
tratta questo tema e che, da marzo, sarà visitabile anche<br />
a Roma. Mi ha stupito il fatto che questa iniziativa<br />
culturale abbia dimenticato la leggenda che collega<br />
l’editto di Milano al monte <strong>Soratte</strong> ed a San Silvestro.<br />
Pensavo che nella mostra si parlasse di Costantino in<br />
base ad incontestabili fondamenti e documenti storici;<br />
per questo avrei anche capito l’esclusione di un mito<br />
come quello della chiamata di San Silvestro (rifugiato<br />
sul <strong>Soratte</strong>) da parte di Costantino. Invece tutti i fatti<br />
raccontati dalla mostra, sono narrati al condizionale, in<br />
forma sempre dubitativa e con versioni diverse e contraddittorie.<br />
Tra gli avvenimenti leggendari evidenziati<br />
vi è anche il sogno di Costantino: in hoc signo vinces.<br />
Mi sono chiesto: perché un sogno è storia e la leggenda,<br />
a cui Dante Alighieri nella sua Divina commedia ha<br />
dato credito, non lo è? Come mai la leggenda del <strong>Soratte</strong><br />
è stata esclusa dalla mostra? Mi permetto di fare<br />
un’ipotesi. La storia del monte <strong>Soratte</strong>, purtroppo, a<br />
partire dallo scorso secolo, è stata affrontata da studiosi<br />
di scarso valore, che, senza provarlo, hanno dato<br />
per scontato che le leggende sul <strong>Soratte</strong> siano state<br />
inventate di sana pianta. Uno di questi storiografi fu<br />
Leo Montecchi, un intellettuale fascista che, nel suo
libro del 1939, intitolato Il monte <strong>Soratte</strong> e Sant’Oreste,<br />
così scrisse: “Il cenobio sul sommo del <strong>Soratte</strong> poté<br />
fruire di un privilegio forse unico, quello di poter vivere<br />
e prosperare a spese di un grande patrimonio ideale:<br />
una leggenda che la credenza religiosa seppe convertire<br />
sino ai tempi moderni in venerata istoria”. La lettura<br />
di questo testo evidenzia che, a fondamento della sua<br />
tesi, il Montecchi non pone dei fatti provati o dei documenti<br />
riscontrabili, ma il semplice pregiudizio che tutto<br />
il cristianesimo sia un favola. Montecchi era quel signore,<br />
che, da Ispettore degli scavi e dei monumenti di<br />
Roma, propose, nel 1932, di ampliare la piazza, abbattendo<br />
la chiesa di San Biagio (Il mio <strong>Soratte</strong>, le storie e<br />
la storia, pag. 99). Giuseppe Zucchetti è stato un altro<br />
storico che ha teorizzato il rapporto tra Costantino San<br />
Silvestro ed il <strong>Soratte</strong> come pura leggenda. Questi, nel<br />
1920, curò la pubblicazione del Chronicon di Benedetto<br />
del <strong>Soratte</strong>, che accentua la fantasiosità dei racconti<br />
del monaco vissuto sul <strong>Soratte</strong>, intorno al mille, senza<br />
alcuna prova, ma ponendo alla base della sua critica<br />
l’incapacità ad accettare fatti storici diversi da quelli<br />
inquadrabili nel suo schema ideologico borghese. Dopo<br />
questi studiosi si sono susseguite una serie di pubblicazioni,<br />
caratterizzate dalla tecnica del copia e incolla,<br />
che hanno fatto considerare scientifiche le tesi dei<br />
citati storiografi. A completare il discredito sulla storicità<br />
dei rapporti tra Costantino, San Silvestro ed il <strong>Soratte</strong><br />
contribuirono non poco anche i versi di Gioacchino<br />
Belli, il poeta massone amico di sor Pio De Carolis, un<br />
giacobino che fu farmacista a Sant’Oreste alla fine<br />
dell’800. Spero che Piero Cenci affretti la pubblicazione<br />
della sua ricerca storica su Benedetto del <strong>Soratte</strong>:<br />
egli potrebbe aiutarci a fare un po’ di chiarezza anche<br />
sulla leggenda (o storia) che lega il <strong>Soratte</strong> a san Silvestro<br />
ed alla decisione di Costantino di concedere a<br />
chiunque “la libertà di seguire la religione in cui crede”.<br />
RUBRICA RELIGIOSA: ACCUSE AI CRISTIANI<br />
A cura di Oreste Malatesta<br />
“Anche noi avevamo le vostre stesse opinioni,<br />
credendo che i cristiani veneravano mostruosità,<br />
divoravano bambini, celebravano fra di loro festini incestuosi.<br />
E non comprendevamo che erano i demoni a<br />
dare libero corso a queste favole, senza che fossero<br />
mai verificate o dimostrate. Non pensavamo che vi era<br />
così poco male presso i cristiani, che un cristiano accusato,<br />
non aveva né vergogna, né timore e non si<br />
pentiva che di una sola cosa: di non essere stato cristiano<br />
prima”. Minucio Felice, da Octavius<br />
UMORISMO EXTRA-METROPOLITANO<br />
Un topolino avvista in cantina un pezzo di<br />
formaggio. Non fa in tempo ad avvicinarsi,<br />
che deve fuggire, perché una gattone cerca di acchiapparlo.<br />
Riesce, comunque, a salvarsi, rifugiandosi<br />
nella sua tana, ove rimane per circa un ora. Poi sente<br />
abbaiare ed esce nuovamente dalla tana per andare a<br />
mangiare il formaggio, pensando che un cane non può<br />
fargli del male. Invece, il topolino non fa in tempo ad<br />
avvicinarsi al formaggio, che quel gattone di prima lo<br />
afferra e lo mangia. Finito il pasto il gatto pensa: “che<br />
tempi! Oggi non mangi, se non sai almeno … due lingue.<br />
IL PIZZINO<br />
di Massimo Mirani<br />
12/01/<strong>2013</strong>. Nel 1987 ho lavorato con Mariangela Melato<br />
in un film tv diretto da Carlo Lizzani (3 Donne -<br />
Emma). Un piccolo aneddoto per ricordare l'umanità di<br />
questa grande attrice: Lei aveva una sua roulotte personale,<br />
mentre "noi" (gli altri attori ) ne avevamo una<br />
sola e stavamo stretti... Allora Lei ospitò alcuni di noi,<br />
tra cui io, nella sua roulotte.. Noi facevamo un discreto<br />
casino e Lei non disse mai nulla, non solo... siccome il<br />
film era ambientato negli anni 50 e si esigeva un taglio<br />
di capelli adeguato, il parrucchiere della produzione<br />
provvide e la roulotte della prima attrice si riempì di<br />
capelli... continuò a non lamentarsi... é una piccola<br />
cosa, ma mi si strazia il cuore ripensandoci... Grande<br />
Mariangela!<br />
POLTRONE<br />
di Giovanna Balerna<br />
Mi rivolgo a quei signori<br />
che stanno nelle poltrone.<br />
Ci sono altre persone<br />
che non hanno da mangiare:<br />
quei poveri hanno le briciole<br />
di quei grandi leoni,<br />
che predicano la pace,<br />
invece fanno i furbacchioni,<br />
diventando, loro, potenti<br />
ed altri mendicanti.<br />
Loro sempre più ricchi<br />
e gli altri sempre più stanchi,<br />
stanchi di lavorare<br />
senza prendere niente.<br />
Voi state nelle poltrone<br />
e non vi frega niente.<br />
EFFEMERIDE<br />
Morti: Biancini Zelinda – Ved. Masci (94);<br />
Menichelli Clara – Ved. Acqua (77).<br />
ORÒSCUPU I FEBBRARU (W.S.)<br />
Salute: U miéticu ha dittu «Se vi dòle u covarone, atè<br />
ora i ghj im pinzione!».<br />
Lavoru: ‘Gnate a smacchjonà ghjó a santa Romana,<br />
ma òcchju a nun cadé drent’i Mèri.<br />
Tiémpu: U ‘stròlicu ha ciarlatu «Febbraru, febbrarettu,<br />
cortu e maledettu!».<br />
Amore: A san Valentinu, ogni còre sta vicinu.<br />
Conzigghj: A Carnevale nun vi mascherete, tantu<br />
site pagghjacci listessu!<br />
Provèrbiu: Chi a sam Biàciu nun va a messa, sta’<br />
sicuru che si stròzza!<br />
3
CRUCIVERBETTU (di William Sersanti)<br />
1 2 3 4<br />
5<br />
9<br />
6 7 8<br />
11 12 13 14<br />
15<br />
A ghj là: 1 Bàmbala i pèzza. 5 ‘M mèzz’au còru. 6 Ti<br />
pò pià ‘nzèm’au refreddore. 9 Te si ‘llònga quanno stai<br />
‘ncagnatu. 10 A Brìscala vale quattro punti. 11 Un giòcu<br />
i carti do’pòi pure robbà. 15 Rumorettu stranu.<br />
A ghj ghjó: 1 A pilucca du pollastru. 2 C’è pure quellu<br />
“di nèrvi”. 3 Se nun atè “cusà”, allora ch’atè? 4 Ce si<br />
ghjva a trebbià u ‘ranu. 7 Òcchj Celèsti. 8 Sèrve pe’<br />
‘tturà u fiascu. 9 Tutt’atru che doce! 12 Usulà, su ‘n<br />
cima. 13 Sassari lippa targa du lapettu. 14 L’inìzziu da<br />
pastòcchja.<br />
10<br />
Crescono le antenne<br />
sul <strong>Soratte</strong>,<br />
e con le antenne<br />
anche i<br />
relativi cavi, tralicci,<br />
pali e fili<br />
elettrici che le<br />
alimentano. Salire<br />
sul <strong>Soratte</strong><br />
invece di un<br />
piacere sta diventando<br />
una<br />
tristezza!!<br />
Via Andrea Sersanti: Così chiamata nel<br />
1931. Nel 1876 era chiamata Piazza della Rocca e<br />
nel 1900/1901 Via Garibaldi. Sersanti viene da Messer<br />
Santo un personaggio del 1500. Nello statuto del<br />
1576 è chiamato “uomo perito”. La Via parte da Piazza<br />
Vittorio Emanuele e raggiunge all’uscita di un vecchio<br />
porticato in Via Lorenzo Marzetti. Il nome di Garibaldi è<br />
a ricordo del suo impegno risorgimentale ed anche<br />
perché alla vigilia nel 1867 ci furono nel territorio le<br />
scorrerie delle truppe garibaldine che da Monterotondo<br />
premevano su Roma. Anche Sant’Oreste scrive Sergio<br />
Mariani ”il 3 Novembre subì l’invasione dei garibaldini,<br />
guidati dal tenente Capelli. Il Priore fu costretto<br />
ad assegnare loro 458 scudi, 400 razioni di pane, 400<br />
libbre di formaggio, 400 di carne, 5 cavalli e dei rotoli di<br />
stoffa per bandiere, da innalzare sul Monte <strong>Soratte</strong> e in<br />
paese. Due garibaldini tentarono di staccare lo stemma<br />
del Cardinale Abbate, mentre Felice Bonanni inveiva<br />
contro l’arciprete. Il 4 Novembre fu promulgato al<br />
grido di Viva Vittorio Emanuele, Viva Garibaldi, il proclama<br />
sul cambiamento di governo. Il Priori Fiori assumeva<br />
la carica di Sindaco e prometteva l’istituzione<br />
della Guardia Nazionale e la sostituzione dello stemma<br />
pontificio con la bandiera Italiana. Per le cattive condizioni<br />
del tempo la grande fiaccolata fu sospesa e rimandata”.<br />
(Sergio Mariani Morlupo nel Risorgimento)<br />
PERCORSO ARCHEOLOGICO.<br />
A Piazza Cavalieri Caccia è possibile ammirare<br />
un blocco con bucranio su un fusto di colonna<br />
frammentario con scanalature distinte da listelli piatti,<br />
databile al I° secolo a.C. Il blocco è decorato a rilievo,<br />
di forma ottagonale. La testa di bue è rappresentata di<br />
prospetto, in modo naturalistico, con gli occhi sottolineati<br />
da una incisione. La fronte del bue è cinta da una<br />
benda liscia che si avvolge intorno alle corna e ricade<br />
ai lati del muso. Il blocco doveva costituire parte di rivestimento<br />
di un edificio funerario. In Via Umberto I°,<br />
ad angolo con Via Giovanni Fiori e con Via Giuseppe<br />
Fiori, è possibile notare due fusti di colonna frammentari,<br />
dei quali restano parte del sommoscapo e del<br />
collarino. A Piazza Vittorio Emanuele II si erge una<br />
colonna sulla quale è stato collocato un capitello tuscanico<br />
databile al I° secolo d.C. Presso Piazza San<br />
Lorenzo troviamo un reperto archeologico riutilizzato<br />
come soglia per la porta d’entrata della Cappella della<br />
Madonnella, ed una ara con iscrizione con il corpo di<br />
forma parallelepipeda e resti del coronamento.<br />
MI SONO FATTO AVVOLGERE<br />
di William Sersanti<br />
Mi sono fatto avvolgere dal bosco,<br />
dalla tranquillità di un sacro monte<br />
nel quale sempre più mi riconosco,<br />
dalla soavità dell’orizzonte.<br />
Mi sono fatto avvolgere la mente<br />
dalla radiosità dei campi d’oro,<br />
dall’acqua immaginaria di un torrente,<br />
dal salutare aroma dell’alloro.<br />
IL NOME DELLE VIE<br />
Mi sono fatto avvolgere dai fiori,<br />
dal vento che mi asciuga e porta voglie,<br />
dalla fusione somma dei colori,<br />
dal premuroso abbraccio delle foglie.<br />
Mi sono fatto avvolgere dal sole,<br />
da quella libertà che qui è infinita,<br />
dall’estasi che ispira le parole,<br />
dall’avvenenza inconscia della vita.<br />
Il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Soratte</strong> ringrazia tutti coloro che hanno<br />
contribuito alla realizzazione di questo numero. I<br />
nostri ringraziamenti vanno inoltre a: <strong>Centro</strong> Raccolta<br />
Arcobaleno, Paolo Bertollini, Maria Piante e Fiori,<br />
Bar Pizzeria Da Cipria, Farmacia Buonfantino, Bar Nonna<br />
Rosa, Ristorante Alessandro al Campanile, Macelleria Cingolani.