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qu’<strong>il</strong> n’y a rien à craindre sur la santé publique pour le concurs du peuple dans la <strong>di</strong>te eglise, ni àcause des ouvrages encore nouveaux, ni de la saison, et qu’en conséquence la <strong>di</strong>te eglise peut êtreouverte, et libre aux fonctions ecclesiastiques à l’époque susenoncée” (16) Ottenuto così <strong>il</strong> nullaosta, la nuova cattedrale <strong>di</strong> <strong>Alessandria</strong> poté essere inaugurata solennemente <strong>il</strong> sabato 1 <strong>di</strong>cembresuccessivo dal Vicario generale Francesco Maria Salina, che la bene<strong>di</strong>sse e de<strong>di</strong>cò al titolaretra<strong>di</strong>zionale S. Pietro, mentre <strong>per</strong> la pioggia torrenziale fu spostata al giorno dopo la traslazioneprocessionale – organizzata con grande pompa dalla sede provvisoria <strong>di</strong> S. Alessandro – delsantissimo, del simulacro della Madonna della Salve e dei corpi santi. (17)Della veste neoclassica conferita allora all’interno della cattedrale possiamo giu<strong>di</strong>care orasoltanto sulla base <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong>segni <strong>per</strong>venutici, (18) dal momento che nulla <strong>di</strong> essa è scampato allevelleità neoquattrocentistiche della più tarda riplasmazione <strong>di</strong> Edoardo Arborio Mella. In realtà, glistessi accenti neoclassici dell’intervento valizzoniano dovevano tuttavia risultare alquanto mitigatidalla rigida griglia dell’ossatura preesistente. Ep<strong>per</strong>ò, la fasciatura dei sostegni antichi avevanoalmeno consentito <strong>di</strong> ricavare un or<strong>di</strong>ne principale <strong>di</strong> paraste corinzie lungo l’intera nave me<strong>di</strong>ana,che, dopo <strong>il</strong> ritmo incalzante delle cinque campate collegate dalla trabeazione, si vedeva d<strong>il</strong>atato inquelle presbiteriali “<strong>di</strong> transetto” prima <strong>di</strong> raggiungere <strong>il</strong> circuito serrato dell’abside. I piastronicentrali esibivano inoltre un or<strong>di</strong>ne secondario, sempre corinzio, che, esteso anche allecorrispondenti cappelle laterali <strong>di</strong> S. Giuseppe e della Salve, fungeva da nesso coor<strong>di</strong>nante <strong>per</strong>quelle espansioni trasversali, altrimenti <strong>di</strong>sgiunte dal corpo.Quanto ai lavori <strong>di</strong> facciata – rimasta lungamente in o<strong>per</strong>a rustica – essi sarebbero statid<strong>il</strong>azionati ancora <strong>per</strong> qualche lustro, ritardati o impe<strong>di</strong>ti dalle con sapute ristrettezze finanziarie. Unprimo progetto, <strong>il</strong> “Projet pour la façade de l’église cathédrale de St. Marc à Alexandrie”,assegnab<strong>il</strong>e certamente a Cristoforo Valizzone (20) e redatto tuttavia intorno al 1810, interessavacongiuntamente sia <strong>il</strong> fronte del duomo, sia quello della casa parrocchiale contigua, che verrà infattirealizzato più tar<strong>di</strong> proprio secondo quelle linee progettuali. Non così la facciata della cattedrale,che anche in altre proposte successive avrebbe mostrato <strong>di</strong> soffrire dell’eccessivo squ<strong>il</strong>ibrioproporzionale tra la larghezza esorbitante e un’altezza limitata, <strong>per</strong> quanto accresciuta all’uopo davoluminosi attici sovrastanti. In questo caso, comunque, <strong>il</strong> Valizzone aveva mirato a recu<strong>per</strong>areformalmente <strong>il</strong> corpo centrale – corrispondente al complesso delle tre navate – concependo unampio vestibolo antistante: dominato questo dalla soluzione tetrast<strong>il</strong>a del campo me<strong>di</strong>ano, coronatoda un frontone triangolare, mentre lasciava correre ai lati la relativa trabeazione, che risvoltava<strong>per</strong>fino sui fianchi delle due cappelle <strong>di</strong> estremità e, prolungata, costituiva ad<strong>di</strong>rittura <strong>il</strong> cornicionesu<strong>per</strong>iore della casa parrocchiale.In un interessante progetto successivo – questa volta sottoscritto e datato 10 luglio 1814 (21)– Cristoforo Valizzone doveva abbandonare l’idea del pronao avanzato a favore <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versasoluzione <strong>di</strong> facciata, mossa soltanto dalle membrature dell’or<strong>di</strong>ne corinzio che la <strong>per</strong>corrono da unestremo all’altro, colonne al centro e paraste ai lati: mentre così <strong>il</strong> corpo principale venivamantenuto sostanzialmente sim<strong>il</strong>e al precedente – benché reso più semplice con l’abolizionedell’or<strong>di</strong>ne secondario – a conferire <strong>il</strong> ricercato slancio all’insieme ve<strong>di</strong>amo introdotti duegiganteschi campan<strong>il</strong>i, alti oltre 45 metri, eretti in corrispondenza delle cappelle esterne. Si tratta <strong>di</strong>un inserimento singolare, se vogliamo anche con<strong>di</strong>visib<strong>il</strong>e limitatamente alla quota delle cellecampanarie, ma francamente esorbitante nel <strong>di</strong>segno e nel volume delle guglie i<strong>per</strong>trofiche –riecheggianti <strong>per</strong>fino insospettate suggestioni “piranesiane” – che da sole avrebbero misurato, finoal triregno <strong>di</strong> coronamento, ben 19,90 metri contro l’altezza <strong>di</strong> 13,60 metri della facciata, atticocompreso.Sembra <strong>per</strong>altro che già allora venisse prevista anche una variante <strong>di</strong> minor impegno, <strong>di</strong> cuinon conosciamo altro riscontro grafico, se non le piante dell’epoca, che mostrano un prof<strong>il</strong>o <strong>di</strong>facciata senz’altro semplificato – che tuttavia avrà la meglio, <strong>per</strong> i suoi costi ridotti, sulle altreproposte magn<strong>il</strong>oquenti e sofisticate, tanto da venire definitivamente prescelto e realizzato – con lecolonne corinzie abbinate a delimitare la svecchiatura centrale e i binati <strong>di</strong> paraste a chiudere le dueestremità del fronte, cappelle escluse. Ed è infatti sulla base <strong>di</strong> siffatta configurazione del prospetto

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