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4. In quegli anni, <strong>il</strong> padre priore Corrado Imbonati avrebbe “egli nel corso <strong>di</strong> tal suo carricofatto alcuni miglioramenti et abellimenti tanto nel convento come nella chiesa …”; si vedas.a., 1915, p. 80.5. F. Gasparolo, 1928, p. 219.6. Entrambe conservate in ASAL, s. III, Archivio Valizzone, cart. 2261/II: E<strong>di</strong>fici religiosi, nn.311 e 298: la prima pubblicata da G. Ieni, 1986, fig. p. 95, la seconda ine<strong>di</strong>ta, a penna eacquarello nero (69 x 52 cm.).7. Cf <strong>il</strong> manifesto pubblico (ASAL, ASCAL, s. III, cat. 11, Culto, m. 1804 cit.) in<strong>di</strong>rizzato “A’suoi concitta<strong>di</strong>ni, e compatrioti del circondario alessandrino” ed emesso <strong>il</strong> 31 maggio 1807(<strong>Alessandria</strong>, dalla stam<strong>per</strong>ia <strong>di</strong> Vittorio Alauzet), con cui la commissione, priva <strong>di</strong> mezzifinanziari e facendo leva sull’orgoglio civico – “Alessandrini, ergetevi sulla vostra gloria; evoi, compatrioti provinciali, che con tanta laude alla fondazione concorreste <strong>di</strong> questa città,con cui aveste più d’una volta comuni le guerre e le paci, i <strong>di</strong>ritti, e le pros<strong>per</strong>e, come leavverse venture, non isdegnate <strong>di</strong> prestarvi in oggi ad accrescerne lo splendore con loristab<strong>il</strong>imento d’un sacro tempio sontuoso …” – annunciava alla citta<strong>di</strong>nanza la prossimamissione <strong>di</strong> propri emissari “onde raccogliere le vostre elemosine, le pie offerte; ella invieràdei fi<strong>di</strong> commessi alle vostre campagne a questuare nei prossimi raccolti: allargate voigenerosi la mano, somministrate generi, derrate d’ogni sorta, condotte, legnami; tutto, sìtutto gioverà al grand’uopo; tutto fac<strong>il</strong>iterà più pronta l’esecuzione della già troppo lungotempo da voi desiderata impresa”.8. La figura e l’attività <strong>di</strong> questo interessante architetto – talvolta confuso col figlio, più spessooscurato da quello – restano ancora indefinite: nato presumib<strong>il</strong>mente dopo la metà del XVIIIsecolo, egli risulta attivo ancora <strong>per</strong> tutti gli anni venti del XIX secolo.9. “Pianta, ossia progetto in occasione delle riparazioni, che intendono intraprendere <strong>per</strong>formarvi la chiesa maggiore della città <strong>di</strong> <strong>Alessandria</strong> nel locale della vecchia chiesa <strong>di</strong> S.Marco”, <strong>di</strong>segno a penna e acquarello rosso, nero, grigio e azzurro (73,4 x 51,4 cm), inASAL, ASCAL, s. III, cat. 17, Archivio Valizzone, cart. 2261/II: E<strong>di</strong>fici religiosi, n. 312.10. Disegno a penna e acquarello grigio (51,6 x 37,8) con stu<strong>di</strong> successivi a lapis <strong>per</strong>l’inserimento <strong>di</strong> una cupola, in ASAL, ASCAL, s. III, cat. 17, Archivio Valizzone, cart.2261/II cit., n. 313. La possib<strong>il</strong>e datazione risulta evidentemente osc<strong>il</strong>lante a seconda che latavola venga considerata <strong>di</strong> progetto o <strong>di</strong> r<strong>il</strong>ievo. In ogni caso, gli estremi cronologici sonosuggeriti, <strong>per</strong> <strong>il</strong> termine su<strong>per</strong>iore, dall’assenza dell’avancorpo della “Casadell’inquisizione” sull’angolo sud-occidentale, <strong>il</strong> cui abbattimento fu deciso l’11 ottobre1807 (come da Libro delle deliberazioni della fabbrica della chiesa collegiale e parrocchiale<strong>di</strong> S. Marco), cc. in estratto presso ASAL, ASCAL, s. III, cat. 11, Culto, m. 1804 cit.) ecompiuto l’anno successivo, e <strong>per</strong> <strong>il</strong> termine inferiore, dal titolo <strong>di</strong> S. Marco ancoraattribuito alla chiesa, che mutò in S. Pietro – come quello della cattedrale antica – all’attodella ria<strong>per</strong>tura.11. Relazione autografa del 10 marzo 1863 sulla possib<strong>il</strong>ità d’innalzare una cupola nellacattedrale, in ACVAL, IV.L.6: De paroeciis – Cattedrale, vol. V, fol. 313r.12. Cf “Estratto <strong>di</strong> articoli formato dal sig.r architetto Valsone <strong>per</strong> <strong>di</strong>verse o<strong>per</strong>azioni daeseguirsi a favore della chiesa maggiore <strong>di</strong> S. Marco, colle rispettive deputazioni nominatedalla commissione in sessione delli 14 gennaio 1808. Articolo 3 del progetto. Sarebbe anchecosa conveniente <strong>di</strong> far trasportare tutti li rottami, e terre inut<strong>il</strong>i delle cappelle (…). Diformare richiesta al sig.r Angelo Massola, affine impresti n° 30 e più se è possib<strong>il</strong>e galeotte,assicurandosi che ad un soldo caduna carica <strong>di</strong> terre potrebbe farsi detto trasporto. Ilsecondo mezzo sarebbe <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>re una circolare a tutte le parrocchie del corpo santo,invitando quel numero d’uomini, che crederassi opportuno <strong>per</strong> vedere d’avvanzare la spesadel soldo sopra descritto; avvero inviare tutti li particolari proprietari <strong>di</strong> beni, <strong>di</strong> mandare <strong>il</strong>oro famiglj, due, o tre giorni alla settimana, stante la stagione che non vi sono travaglj in