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10<br />

gestione<br />

Omeopatia e allevamento<br />

Sull’azienda d’allevamento di Andreas e Rita Nef si punta sulla medicina complementare.<br />

Da anni, gli animali sono trattati con il metodo omeopatico. Il successo è evidente e in<br />

continuo aumento con il crescere dell’esperienza. Il risparmio di costi giustifica il maggior<br />

lavoro.<br />

ULI SCHLÄPFER, Braunvieh Schweiz ◇ Andreas e<br />

Rita Nef gestiscono la loro azienda d’economia lattiera<br />

a Ottikon b. Kemptthal. La stalla si trova ai bordi del<br />

villaggio. L’abitazione dista circa 500 metri dalla stalla.<br />

Le numerose targhette sulla facciata della stalla sono<br />

ben visibili dalla strada cantonale: qui vive e lavora<br />

una famiglia di allevatori della razza Bruna. In questa<br />

azienda è stato anche allevato Calculator Caesar CH<br />

120.0396.2559.2: ”Un ottimo toro che produce buone<br />

figlie. Le sei figlie che avevo, sono ancora tutte in vita.<br />

Ognuna di esse ha iniziato la propria carriera con 30<br />

kg di latte”. Questo toro figura nelle liste Top-Ten per<br />

la durata d’utilizzo, il numero di cellule, il valore fitness<br />

e il valore genetico ecologico ed è distribuito da Select<br />

Star.<br />

Lo scambio di esperienze è importante<br />

Da circa quattro anni, gli animali malati o infortunati<br />

sono curati con rimedi omeopatici. Dopo aver<br />

seguito un corso di omeopatia allo Strickhof, Rita Nef<br />

ha iniziato a mettere in atto le nuove conoscenze in<br />

azienda. ”La visita di un corso è più che consigliabile.<br />

Iniziare a provare senza basi fondate ha poco senso e<br />

può perfino avere delle gravi conseguenze”. In effetti,<br />

L’azienda in cifre<br />

Andreas e Rita Nef, Grubental 1, 8307 Ottikon b.Kemptthal<br />

Superficie: 27 ha, dei quali 7 ha in affitto<br />

Effettivo: 22 vacche brune, ca. 20 capi di bestiame giovane<br />

in contratto d’allevamento, 20 pecore,<br />

cavalli da pensione<br />

Ø aziendale: 10’518 kg latte, 4.06% grasso, 3.64% proteine,<br />

110 NC, 33’292 CP<br />

Foraggiamento: fieno, insilato d’erba, silomais, CCM, concentrato<br />

secondo la produttività, sali minerali in mangiatoia,<br />

sale a libera disposizione;<br />

in estate pascolo da mezza giornata<br />

Settori aziendali: economia lattiera, campicoltura (11 ha mais,<br />

frumento, orzo, piselli proteici), cavalli da pensione<br />

Mano d’opera: Andreas e Rita Nef,<br />

aiuto dei figli durante le punte di lavoro<br />

Guadagno accessorio: lavori forestali (in inverno), taglio degli unghioni,<br />

carpenteria<br />

un rimedio mal scelto può portare ad un peggioramento<br />

dello stato dell’animale e perfino provocare<br />

una malattia. Dopo il corso, Rita Nef ha partecipato al<br />

gruppo di lavoro ”omeopatia”. Durante i 3 a 4 incontri<br />

per anno si scambiano le proprie esperienze e ospiti<br />

invitati o relatori qualificati garantiscono un continuo<br />

approfondimento della materia. Il gruppo di lavoro è<br />

accompagnato da un esperto omeopata per animali.<br />

”Utilizziamo la pratica farmacia di stalla della ditta<br />

OMIDA per la quale esiste anche un pratico libro<br />

guida. Con gli stessi globuli curo anche tutta la famiglia<br />

– solo su di me non ho ancora molto successo”,<br />

commenta Rita Nef. Le dosi per uomo o animale sono<br />

molto simili. In effetti, serve solo un ”globulo” che<br />

contiene l’informazione. Per garantire la presenza di<br />

questa informazione si somministrano generalmente<br />

tre globuli. La difficoltà sussiste nel trovare il corretto<br />

rimedio e di questi ne esistono oltre 2’000.<br />

Lavoro supplementare…<br />

La maniera di procedere durante la scelta del rimedio<br />

appropriato è una delle importanti differenze tra omeopatia<br />

e medicina tradizionale. La medicina tradizionale<br />

si concentra sulla definizione della malattia e somministra<br />

poi il rimedio che combatte la malattia in questione.<br />

Il rimedio omeopatico è invece scelto in base ai sintomi<br />

mostrati dall’animale. ”È cosi possibile che una bovina<br />

con una polmonite è curata con il medesimo rimedio<br />

che ha curato una mastite in un altro animale. Ogni<br />

animale reagisce in maniera differente e per curare<br />

la medesima malattia possono essere necessari due<br />

rimedi differenti”, aggiunge Andreas Nef.<br />

È subito chiaro: l’attenta e accurata osservazione degli<br />

animali è essenziale per avere successo con l’omeopatia.<br />

”Abbiamo sempre ben osservato i nostri animali.<br />

Si tratta di un principio di base di ogni tenitore di<br />

animali. Con il trattamento omeopatico, il lavoro investito<br />

nell’osservazione è ulteriormente aumentato”,<br />

racconta Andreas Nef. In caso di un quarto indurito è<br />

importante sapere se l’animale ha febbre oppure no, se<br />

il quarto è arrossato, se fa male, se la bovina preferisce<br />

impacchi freddi o caldi, e così via. Più il riconoscimento<br />

dei sintomi è preciso, più diventa facile la scelta del<br />

rimedio.<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>

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