2012-02-razzabrunaCH
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gestione<br />
Omeopatia e allevamento<br />
Sull’azienda d’allevamento di Andreas e Rita Nef si punta sulla medicina complementare.<br />
Da anni, gli animali sono trattati con il metodo omeopatico. Il successo è evidente e in<br />
continuo aumento con il crescere dell’esperienza. Il risparmio di costi giustifica il maggior<br />
lavoro.<br />
ULI SCHLÄPFER, Braunvieh Schweiz ◇ Andreas e<br />
Rita Nef gestiscono la loro azienda d’economia lattiera<br />
a Ottikon b. Kemptthal. La stalla si trova ai bordi del<br />
villaggio. L’abitazione dista circa 500 metri dalla stalla.<br />
Le numerose targhette sulla facciata della stalla sono<br />
ben visibili dalla strada cantonale: qui vive e lavora<br />
una famiglia di allevatori della razza Bruna. In questa<br />
azienda è stato anche allevato Calculator Caesar CH<br />
120.0396.2559.2: ”Un ottimo toro che produce buone<br />
figlie. Le sei figlie che avevo, sono ancora tutte in vita.<br />
Ognuna di esse ha iniziato la propria carriera con 30<br />
kg di latte”. Questo toro figura nelle liste Top-Ten per<br />
la durata d’utilizzo, il numero di cellule, il valore fitness<br />
e il valore genetico ecologico ed è distribuito da Select<br />
Star.<br />
Lo scambio di esperienze è importante<br />
Da circa quattro anni, gli animali malati o infortunati<br />
sono curati con rimedi omeopatici. Dopo aver<br />
seguito un corso di omeopatia allo Strickhof, Rita Nef<br />
ha iniziato a mettere in atto le nuove conoscenze in<br />
azienda. ”La visita di un corso è più che consigliabile.<br />
Iniziare a provare senza basi fondate ha poco senso e<br />
può perfino avere delle gravi conseguenze”. In effetti,<br />
L’azienda in cifre<br />
Andreas e Rita Nef, Grubental 1, 8307 Ottikon b.Kemptthal<br />
Superficie: 27 ha, dei quali 7 ha in affitto<br />
Effettivo: 22 vacche brune, ca. 20 capi di bestiame giovane<br />
in contratto d’allevamento, 20 pecore,<br />
cavalli da pensione<br />
Ø aziendale: 10’518 kg latte, 4.06% grasso, 3.64% proteine,<br />
110 NC, 33’292 CP<br />
Foraggiamento: fieno, insilato d’erba, silomais, CCM, concentrato<br />
secondo la produttività, sali minerali in mangiatoia,<br />
sale a libera disposizione;<br />
in estate pascolo da mezza giornata<br />
Settori aziendali: economia lattiera, campicoltura (11 ha mais,<br />
frumento, orzo, piselli proteici), cavalli da pensione<br />
Mano d’opera: Andreas e Rita Nef,<br />
aiuto dei figli durante le punte di lavoro<br />
Guadagno accessorio: lavori forestali (in inverno), taglio degli unghioni,<br />
carpenteria<br />
un rimedio mal scelto può portare ad un peggioramento<br />
dello stato dell’animale e perfino provocare<br />
una malattia. Dopo il corso, Rita Nef ha partecipato al<br />
gruppo di lavoro ”omeopatia”. Durante i 3 a 4 incontri<br />
per anno si scambiano le proprie esperienze e ospiti<br />
invitati o relatori qualificati garantiscono un continuo<br />
approfondimento della materia. Il gruppo di lavoro è<br />
accompagnato da un esperto omeopata per animali.<br />
”Utilizziamo la pratica farmacia di stalla della ditta<br />
OMIDA per la quale esiste anche un pratico libro<br />
guida. Con gli stessi globuli curo anche tutta la famiglia<br />
– solo su di me non ho ancora molto successo”,<br />
commenta Rita Nef. Le dosi per uomo o animale sono<br />
molto simili. In effetti, serve solo un ”globulo” che<br />
contiene l’informazione. Per garantire la presenza di<br />
questa informazione si somministrano generalmente<br />
tre globuli. La difficoltà sussiste nel trovare il corretto<br />
rimedio e di questi ne esistono oltre 2’000.<br />
Lavoro supplementare…<br />
La maniera di procedere durante la scelta del rimedio<br />
appropriato è una delle importanti differenze tra omeopatia<br />
e medicina tradizionale. La medicina tradizionale<br />
si concentra sulla definizione della malattia e somministra<br />
poi il rimedio che combatte la malattia in questione.<br />
Il rimedio omeopatico è invece scelto in base ai sintomi<br />
mostrati dall’animale. ”È cosi possibile che una bovina<br />
con una polmonite è curata con il medesimo rimedio<br />
che ha curato una mastite in un altro animale. Ogni<br />
animale reagisce in maniera differente e per curare<br />
la medesima malattia possono essere necessari due<br />
rimedi differenti”, aggiunge Andreas Nef.<br />
È subito chiaro: l’attenta e accurata osservazione degli<br />
animali è essenziale per avere successo con l’omeopatia.<br />
”Abbiamo sempre ben osservato i nostri animali.<br />
Si tratta di un principio di base di ogni tenitore di<br />
animali. Con il trattamento omeopatico, il lavoro investito<br />
nell’osservazione è ulteriormente aumentato”,<br />
racconta Andreas Nef. In caso di un quarto indurito è<br />
importante sapere se l’animale ha febbre oppure no, se<br />
il quarto è arrossato, se fa male, se la bovina preferisce<br />
impacchi freddi o caldi, e così via. Più il riconoscimento<br />
dei sintomi è preciso, più diventa facile la scelta del<br />
rimedio.<br />
n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>