18.11.2012 Views

2012-02-razzabrunaCH

2012-02-razzabrunaCH

2012-02-razzabrunaCH

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Regolamento BRUNA <strong>2012</strong><br />

Omeopatia in stalla<br />

2/<strong>2012</strong>


sommario<br />

attualità<br />

gestione<br />

incontri<br />

portrait<br />

panorama<br />

2<br />

Estratto dal regolamento BRUNA <strong>2012</strong> 4<br />

News per gli allevatori 6<br />

Selezione genomica alla Tier &Technik 7<br />

Geni saltanti presso i bovini 7<br />

Omeopatia in stalla 8<br />

Omeopatia e allevamento 10<br />

Servizio di consulenza 11<br />

per medicina complementare<br />

Swiss Expo <strong>2012</strong> 12<br />

Esposizione e asta IGBS 13<br />

Proud, il fiero produttore di proteine 14<br />

Due volte cinque generazioni 15<br />

Consulenza zootecnica di 16<br />

Braunvieh Schweiz<br />

Intervalli prolungati tra i parti 18<br />

Nell’edizione tedesca:<br />

Corso per controllori del latte 9<br />

Lista Top dei tori IA 11<br />

Dalle regioni 24<br />

Vacche da 100’000 kg 34<br />

Calendario delle manifestazioni 42<br />

Regolamento BRUNA <strong>2012</strong><br />

Omeopatia in stalla<br />

In copertina:<br />

2/<strong>2012</strong><br />

Non sembra avere problemi con le basse temperature:<br />

Pedro Kalina della famiglia Birchler,<br />

Einsiedeln.<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


Salute naturale: omeopatia<br />

”Similia similibus curentur” – I simili si curano con i simili. Ecco il principio dell’omeopatia.<br />

Per quanto semplice sembra essere, l’applicazione pratica non è sempre facile – sia nella<br />

ricerca del rimedio adeguato, sia nella decisione su quale metodo utilizzare.<br />

Noi tutti conosciamo probabilmente un esempio che<br />

conferma l’efficacia di globuli e Co. Ecco un evento<br />

impressionante della nostra azienda:<br />

Inizio gennaio, la valle Urserntal è restata isolata dal<br />

mondo per alcuni giorni. Per il veterinario non era<br />

possibile raggiungere la nostra azienda. E proprio in<br />

quel periodo, una delle nostre bovine è stata colpita<br />

da una grave colica gastro-intestinale. L’animale era<br />

molto irrequieto per i dolori e si sdraiava e rialzava<br />

continuamente. Nel peggiore dei casi, ciò avrebbe<br />

potuto causare una torsione intestinale. Avendo già<br />

trattato omeopaticamente delle coliche presso cavalli<br />

e vacche in passato, siamo così ricorsi alla farmacia<br />

di stalla. Dopo l’ingestione dei rispettivi globuli, l’animale<br />

si è calmato rapidamente e i dolori scomparsero.<br />

Poco dopo, la vacca aveva ripreso a bere e a mangiare<br />

normalmente.<br />

Omeopatia in stalla<br />

Risultati così semplici e così veloci come in questo<br />

esempio sono piuttosto l’eccezione. È vero, molte<br />

malattie possono essere affievolite o curate con l’omeopatia.<br />

Di regola però, la diagnosi e la scelta del rimedio<br />

sono estremamente difficili. In molti casi è consigliabile<br />

che l’applicazione sia diretta e sorvegliata da un omeopata.<br />

Col tempo si imparano a conoscere le differenti<br />

sostanze e i differenti campi d’applicazione. Differenti<br />

corsi si offrono per approfondire la materia.<br />

Medicina tradizione vs. medicina complementare<br />

Si discute spesso sul metodo migliore: medicina tradizionale<br />

o globuli. Secondo me, una sana combinazione<br />

di entrambi è la via migliore. Non è necessario iniettare<br />

antibiotici per ogni piccolo male. Ma non è nemmeno<br />

possibile curare una frattura di una gamba con i globuli.<br />

I rimedi omeopatici possono però sostenere la guarigione<br />

di una frattura o evitare un’infiammazione.<br />

Rinunciare ad un trattamento antibiotico in casi di<br />

lievi infiammazioni contribuisce a non far aumentare<br />

il numero di batteri resistenti. Un effetto secondario<br />

positivo della medicina complementare come globuli o<br />

pomate è che spesso sono meno onerose di una visita<br />

dal veterinario.<br />

Indispensabile: osservazione e convinzione<br />

Al risparmio economico attribuisco coscientemente<br />

solo un ruolo secondario. Senza convinzione e passione<br />

non è possibile raggiungere dei successi nel campo<br />

dell’omeopatia. Il campo d’applicazione e il numero di<br />

rimedi sono enormi e spesso è molto difficile trovare<br />

esattamente il rimedio corretto. Al momento della<br />

scelta tra omeopatia e veterinario è necessaria un’esatta<br />

osservazione. Secondo il quadro clinico e lo stadio<br />

della malattia è spesso chiaro se è possibile ricorrere<br />

all’omeopatia dall’inizio o se è meglio impiegarla come<br />

sostegno della guarigione. Il buon senso è tutto –<br />

proprio secondo il motto: ”Similia similibus curentur”!<br />

Sebastian Regli, membro del comitato<br />

editoriale<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 3


attualità<br />

Chi riprenderà la successione di Starbuck Donau?<br />

4<br />

Programma<br />

Estratto dal regolamento<br />

BRUNA <strong>2012</strong><br />

Il 7 e 8 dicembre si terrà a San Gallo la BRUNA <strong>2012</strong>. Contemporaneamente saranno<br />

organizzate l’esposizione europea e il congresso mondiale degli allevatori della razza<br />

Bruna. Gli animali dell’esposizione europea saranno integrati nelle categorie. L’apice della<br />

manifestazione sarà la nomina della campionessa europea e della Miss BRUNA <strong>2012</strong>. Per la<br />

Svizzera si tratterà anche di ripetere il trionfo al concorso delle nazioni.<br />

MARTIN RUST, Braunvieh Schweiz ◇ La BRUNA<br />

<strong>2012</strong> sarà organizzata in stretta collaborazione con le<br />

associazioni cantonali, il Principato del Liechtenstein,<br />

la federazione della Bruna Originale e le organizzazioni<br />

dei giovani allevatori. La preselezione e la cura<br />

degli animali all’esposizione è sotto la responsabilità<br />

dei cantoni. Josef Müller e Andreas Walser saranno<br />

mercoledì, 5 dicembre<br />

ore 10.00 – 15.00 arrivo di tutte le vacche, manze, vacche OIA e<br />

animali dei partecipanti internazionali<br />

venerdì, 7 dicembre<br />

ore 09.00 apertura dell’esposizione<br />

dalle ore 18.15 concorso internazionale dei giovani giudici,<br />

classifica delle manze, classifica delle primipare<br />

sabato, 8 dicembre<br />

ore 09.00 apertura dell’esposizione<br />

dalle ore 11.00 classifica delle vacche, elezione delle campionesse e<br />

campionato europeo<br />

i giudici dell’esposizione. Le manze e le primipare<br />

saranno classificate dai giovani giudici Matthias Süess<br />

e David Amrein. Di seguito pubblichiamo un estratto<br />

del regolamento della BRUNA <strong>2012</strong>. Il regolamento<br />

completo e altre informazioni dettagliate sono disponibili<br />

su www.bruna<strong>2012</strong>.com.<br />

Obiettivo e scopo<br />

Braunvieh Schweiz organizza la BRUNA <strong>2012</strong> in stretta<br />

collaborazione con le organizzazioni cantonali della<br />

razza Bruna. I vantaggi economici della razza Bruna<br />

devono essere presentati al grande pubblico indigeno<br />

ed estero. Braunvieh Schweiz si presenterà come ditta di<br />

servizi moderna e innovativa nell’allevamento svizzero<br />

di bovini. Con l’integrazione dell’esposizione europea<br />

si vuole aumentare l’attrattività e utilizzare sinergie.<br />

Condizioni d’ammissione<br />

Possono essere esposte vacche di razza Bruna (livello<br />

LG-A) delle quali il proprietario è registrato con un<br />

numero aziendale nel libro genealogico di Braun-<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


vieh Schweiz. Al momento dell’iscrizione, gli animali<br />

devono essere di proprietà dell’espositore. Gli animali<br />

devono essere nati in Svizzera o nel Principato del<br />

Liechtenstein. Per espositore possono essere presentati<br />

al massimo 5 animali. Tutti gli animali devono essere<br />

in lattazione e senza edemi. Sono richieste le seguenti<br />

condizioni minime al VL/produttività:<br />

Razza Bruna:<br />

• 110 VL oppure media prima a terza pesatura di<br />

controllo compresa min. Ø 26 kg latte per le primipare<br />

• 110 VL e min. Ø 6’500 kg latte, 3.20% proteine<br />

oppure<br />

min. Ø 7’000 kg latte, 3.20% proteine per bovine in<br />

2 a lattazione e seguenti<br />

Razza Bruna Originale<br />

• 105 VL oppure media prima a terza pesatura di<br />

controllo compresa min. Ø 20 kg latte, 3.20%<br />

proteine per le primipare<br />

• 105 VL e min. 5’000 kg latte, 3.20% proteine per<br />

bovine in 2 a lattazione<br />

• 105 VL e min. Ø 5’500 kg latte, 3.20% proteine per<br />

bovine in 3 a lattazione<br />

• 105 VL e min. Ø 6’000 kg latte, 3.20% proteine per<br />

bovine in 4 a lattazione e seguenti<br />

Volume<br />

270 vacche di razza Bruna<br />

21 vacche di razza Bruna Originale<br />

6 vacche > 100’000 kg carriera produttiva<br />

(fuori dal contingente cantonale)<br />

4 tori di razza Bruna Originale<br />

2-4 vacche madri BO con vitello<br />

(fuori dal contingente cantonale)<br />

Assicurazione<br />

Gli animali saranno assicurati durante l’esposizione.<br />

L’assicurazione comprende: il trasporto dalla stalla del<br />

proprietario fino a San Gallo all’esposizione e ritorno.<br />

Cura, foraggiamento e mungitura<br />

Le vacche sono curate, foraggiate e munte dalle<br />

persone designate dalle organizzazioni cantonali,<br />

rispettivamente dai proprietari. Sono a disposizione<br />

fieno e foraggio concentrato. Gli espositori hanno il<br />

diritto di foraggiare foraggi propri. Il foraggiamento di<br />

insilati non è consentito.<br />

Le vacche saranno munte dal personale di cura delle<br />

organizzazioni cantonali o dagli stessi proprietari. Le<br />

entrate dalla vendita del latte alimenteranno la cassa<br />

dell’esposizione di Braunvieh Schweiz. Le organizzazioni<br />

partecipanti saranno indennizzati con franchi<br />

200.– per bovina esposta (= tassa di presentazione).<br />

Controlli e controlli con ultrasuoni<br />

I proprietari e il personale di cura s’impegnano a rispettare<br />

rigorosamente le direttive del codice d’onore ASB<br />

sulla preparazione e presentazione di animali d’esposizione.<br />

Gli organizzatori effettueranno dei controlli.<br />

Iscrizione e competenze<br />

Gli animali sono da iscrivere entro il 10 ottobre <strong>2012</strong><br />

tramite ExpoNet o con la cedola d’iscrizione presso<br />

Braunvieh Schweiz, Chamerstrasse 56, 6300 Zugo, Fax<br />

041 729 33 77 o email: info@braunvieh.ch.<br />

Tasse<br />

Braunvieh Schweiz, per coprire le spese dell’esposizione,<br />

richiederà una tassa d’iscrizione di franchi 40.– e<br />

una tassa di presentazione di franchi 200.– per animale<br />

esposto.<br />

Valutazione e ricorsi<br />

Le vacche sono presentate dagli espositori, rispettivamente<br />

dalle persone designate dagli espositori. Il<br />

verdetto del giudice è definitivo. Non ci sono possibilità<br />

di ricorso.<br />

Elezione delle campionesse e miglior mammella (nazionale)<br />

• Le vincitrici di categoria razza Bruna dalla Svizzera<br />

sono ammesse all’elezione della campionessa. Le<br />

primipare ne sono escluse.<br />

• Tra le primipare, sarà nominata una campionessa<br />

giovane RB e BO.<br />

• In ogni categoria, l’esperto designerà una bovina che<br />

parteciperà al concorso per la miglior mammella.<br />

Premi ricordo<br />

Ogni espositore ottiene una targhetta. Premi speciali<br />

per: vincitrici di categoria, Miss e vice Miss razza<br />

BRUNA come pure Miss BO, campionessa giovane<br />

RB e BO, posti sul podio al concorso europeo, miglior<br />

mammella RB e BO, Miss proteina secondo regolamento<br />

PSL, Miss carriera produttiva, Miss genetica RB<br />

e BO. ◆<br />

Contingenti cantonali<br />

attualità<br />

ZH 21 SO, BL 6<br />

BE, FR (d) 10 AR 12<br />

LU 28 AI 10<br />

UR 8 SG 48<br />

SZ 18 GR 25<br />

OW 11 AG 8<br />

NW 8 TG, SH 19<br />

GL 7 TI 7<br />

ZG 8 FL 5<br />

FR (f), VD, VS (f), NE, GE, JU 6 vacche BO tutta la Svizzera e FL 21<br />

VS (d) 5 tori BO tutta la Svizzera e FL 4<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 5


6<br />

attualità<br />

News per gli allevatori<br />

Impressum<br />

Redazione ed edizione<br />

Federazione svizzera allevamento bovini bruni<br />

Chamerstrasse 56, 6300 Zugo,<br />

Tel. 041 729 33 11 Fax 041 729 33 77,<br />

http://www.braunvieh.ch<br />

Equipe redazionale<br />

Jörg Hähni, Betr. oek. HWV, (moderazione)<br />

Marie-Louise Gattlen, amministrazione<br />

Oskar Grüter, dip. selezione<br />

Madeleine Berweger, Qualitas<br />

Martin Rust, dip. selezione<br />

Ulrich Schläpfer, traduzioni, impaginazione<br />

Traduzioni in francese: Brigitte Gürtler<br />

Nuovo numero telefonico<br />

per l’Helpdesk della BDTA<br />

Dal 30 gennaio <strong>2012</strong>, l’Helpdesk comune della BDTA<br />

e del portale Agate è raggiungibile con il numero telefonico<br />

0848 222 400. Questo numero vale per tutte le<br />

lingue nazionali.<br />

Questo cambiamento del numero telefonico è avvenuto<br />

con l’integrazione della BDTA nel portale Agate<br />

e quindi con la gestione comune dell’Helpdesk. Dal<br />

7 febbraio, la BDTA su Internet è raggiungibile solo<br />

P.V. Glenn Nell e la campionessa di riserva Grip Scira, due soggetti<br />

affascinanti.<br />

Denver Ilaria, miglior mammella Verona <strong>2012</strong>.<br />

Stampa e spedizione<br />

Multicolor Print AG/Kündig Druck,<br />

Sihlbruggstrasse 105a, 6341 Baar<br />

Tel. 041 767 76 76; Fax 041 767 76 77<br />

E-mail: info@multicolorprint.ch<br />

Inserzioni industriali<br />

MBV – Media Beratung Verkauf<br />

Seestrandweg 8, 3234 Vilenz<br />

Tel. 032 338 31 20, Fax 031 338 31 21<br />

email: info@mbveb.ch<br />

Inserzioni per allevatori<br />

Federazione svizzera allevamento bovini bruni<br />

Amministrazione inserzioni su «<strong>razzabrunaCH</strong>»<br />

Chamerstrasse 56, 6300 Zugo<br />

Tel. 041 729 33 11; Fax 041 729 33 77<br />

E-mail: webmaster@braunvieh.ch<br />

tramite l’indirizzo www.agate.ch. Le notifiche su<br />

www.tierverkehr.ch non sono più possibili. ◆<br />

Per informazioni:<br />

Jürg Guggisberg<br />

Produkt Manager BDTA<br />

Identitas SA<br />

juerg.guggisberg@identitas.ch<br />

031 996 81 60<br />

Forte genetica svizzera a Verona<br />

MARTIN RUST, Braunvieh Schweiz ◇ All’esposizione<br />

nazionale a Verona, tenutasi il 4 febbraio <strong>2012</strong>, differenti<br />

figlie di tori svizzeri si sono distinte. Nella categoria<br />

delle manze, le figlie di Wurl, Alibaba, Calypso,<br />

Glenn e Agio hanno raggiunto posizioni di punta.<br />

La stessa immagine si è presentata presso le vacche<br />

giovani: in prima categoria, due figlie di Glenn e una<br />

di Agio erano nei primi quattro ranghi. La vincitrice di<br />

categoria P.V. Glenn Nell ha perfino raggiunto la finale<br />

dell’elezione della campionessa. Anche la seconda<br />

categoria è stata caratterizzata dalla genetica svizzera:<br />

la vittoria è andata nuovamente ad una figlia di Glenn<br />

e il quarto rango è andato ad una figlia di Tau seguita<br />

da un’altra figlia di Glenn. Il livello delle vacche giovani<br />

era molto elevato.<br />

Zaster Flippi di Marcella Ravelli ha vinto il concorso<br />

davanti a Grip Scira di Carlo Castelli. Miglior mammella<br />

a Denver Ilaria di Ponte Vecchio. Campionessa delle<br />

manze è diventata Solaris Zerba della Cooperativa del<br />

Bagoss. Ponte Vecchio è stato inoltre onorato come<br />

miglior espositore. Questa azienda ha impressionato<br />

con un eccellente gruppo con figlie di Glenn, Agio, Tau<br />

e Jolden. ◆<br />

Date di pubblicazione per il <strong>2012</strong><br />

1 martedì 24 gennaio<br />

2 martedì 21 febbraio<br />

3 martedì 20 marzo<br />

4 mercoledì 2 maggio<br />

5 martedì 5 giugno<br />

6 venerdì 27 luglio<br />

7 martedì 28 agosto<br />

8 martedì 25 settembre<br />

9 venerdì 2 novembre<br />

10 martedì 18 dicembre<br />

Termine d’inserzione:<br />

3 settimane prima della pubblicazione<br />

Abbonamento: Fr. 30.– per anno, estero Fr. 55.–<br />

Tiratura venduta 12’957, attestazione WEMF<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


Selezione genomica alla Tier & Technik <strong>2012</strong><br />

URS SCHULER, Qualitas ◇ La selezione genomica è<br />

attualmente uno dei temi più discussi nell’allevamento<br />

animale. Il sempre crescente numero di animali per i<br />

quali si stimano dei valori genetici genomici mostra che<br />

non si parla solo di questa tecnologia, ma che piano<br />

piano, è sempre più utilizzata durante il lavoro zootecnico.<br />

Oggi, le organizzazioni IA non acquistano più<br />

vitelli senza valori genetici genomici e anche durante<br />

l’acquisto di genetica dall’estero si considerano i dati<br />

dalla selezione genomica.<br />

Alla Tier & Technik, che si terrà a San Gallo dal 23 al<br />

26 febbraio <strong>2012</strong>, la Qualitas SA si presenterà con uno<br />

stand per discutere il tema della selezione genomica<br />

con gli allevatori interessati. La Qualitas SA esegue la<br />

stima genomica dei valori genetici per tutte le organizzazioni<br />

svizzere di lattifere. Allo stand, l’accento sarà<br />

posto sulla distinzione tra fratelli e sorelle germane<br />

tramite i valori genetici genomici e sulla logistica in<br />

relazione con la stima genomica dei valori genetici. ◆<br />

Scoperti geni saltanti presso i bovini<br />

UNIVERSITA BERNA ◇ Le macchie sono appariscenti e<br />

hanno bande bianche sulla schiena e sul ventre. Il loro<br />

nome deriva dal disegno fiorito sulla fronte: le bovine<br />

”Blüem” o ”Ryf” sono considerate dei portafortuna in<br />

stalla e fattoria in alcune regioni svizzere. In differenti<br />

aziende è possibile trovare soggetti di questi animali<br />

con il disegno particolare, anche se la loro produzione<br />

di latte è inferiore rispetto alle loro compagne di stalla<br />

dal manto bruno uniforme.<br />

Il prof. Tosso Leeb e il prof. Cord Drögemüller dell’istituto<br />

per genetica della facoltà Vetsuisse, assieme a<br />

colleghi belgi, hanno ora scoperto l’origine di questi<br />

disegni sul manto degli animali. Si tratta di mutazioni<br />

genetiche e di ”salti” di geni da un cromosoma all’altro.<br />

È stato così possibile mostrare per la prima volta che i<br />

geni di mammiferi sono in grado di saltare per poi riformarsi<br />

tramite una fase intermediaria ciclica.<br />

I belgi erano alla scoperta<br />

del medesimo fenomeno<br />

La scoperta era avvincente come un giallo. Mentre i<br />

genetisti bernesi Tosso Leeb e Cord Drögemüller, in<br />

collaborazione con gli scienziati della scuola universitaria<br />

professionale d’agricoltura a Zollikofen, studiavano<br />

la trasmissione del disegno Blüem e Ryf presso la<br />

razza Bruna, un gruppo di lavoro belga stava studiando<br />

la colorazione ”Color-Sided” della razza blu-bianca<br />

belga. I due gruppi di ricerca, nonostante le due varianti<br />

di colorazione molto simili, hanno presto costatato che<br />

presso gli animali Blüem/Ryf svizzeri è presente una<br />

mutazione sul cromosoma 6, mentre presso la blubianca<br />

belga, la mutazione si trova sul cromosoma 29.<br />

La regione in questione sul cromosoma 6 contiene il<br />

cosiddetto gene KIT che gioca un ruolo importante<br />

nello sviluppo di cellule che producono pigmenti. Per<br />

la regione sul cromosoma 29, non era attualmente<br />

ancora conosciuta una relazione con il colore del pelo.<br />

Sia presso i bovini svizzeri, sia presso quelli belgi con<br />

il caratteristico disegno del manto, alcune sequenze<br />

DNA erano raddoppiate nella zona del gene KIT. Ciò ha<br />

sorpreso i ricercatori belgi poiché il DNA modificato si<br />

trova sul cromosoma 29 mentre il gene KIT del bovino<br />

si trova normalmente sul cromosoma 6.<br />

Un gene salta avanti e indietro<br />

Mediante moderne tecniche di sequenzamento del<br />

DNA è stato infine sequenzato il genoma completo<br />

di una bovina belga e una bovina svizzera. Questo<br />

esperimento ha portato la soluzione: presso i bovini<br />

belgi, un grande pezzo di DNA del cromosoma 6 si è<br />

raddoppiato. Secondo il gruppo di ricerca, questa copia<br />

di DNA ha in seguito formato un anelo nella cellula<br />

per poi integrarsi nel cromosoma 29. Ciò significa: i<br />

bovini belgi con il particolare disegno del manto hanno<br />

una copia supplementare del gene KIT sul cromosoma<br />

29. Presso le vacche Blüem e Ryf svizzere, il<br />

raddoppiamento è avvenuto sul cromosoma 6, dove<br />

normalmente si trova il gene KIT. La sequenza della<br />

copia supplementare mostra però delle caratteristiche<br />

comuni con l’integrazione nel cromosoma 29 ”belga”.<br />

Ciò significa che la copia di gene presso le bovine svizzere<br />

è per così dire saltata dal cromosoma 6 al cromosoma<br />

29 e indietro e che la ”mutazione belga” è più<br />

anziana di quella ”svizzera”.<br />

Stessa mutazione anche in altre razze<br />

Queste due nuove varianti DNA sono poi state scoperte<br />

anche presso differenti razze locali europee e africane<br />

e hanno così spiegato il particolare colore del pelo dei<br />

bovini analizzati. ”Il chiarimento di queste mutazioni<br />

ha mostrato per la prima volta che i geni sono in grado<br />

di saltare per poi riformarsi tramite una fase intermediaria<br />

ciclica anche nei mammiferi”, spiega Tosso Leeb.<br />

”Attualmente non possiamo ancora quantificare se<br />

queste bovina portano fortuna ai singoli contadini;<br />

per la scienza hanno però chiaramente mostrato il loro<br />

valore”, si rallegra Leeb. [10] ◆<br />

attualità<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 7


gestione<br />

8<br />

Omeopatia in stalla:<br />

sempre più diffusa<br />

Da quasi tre anni, il popolo svizzero ha approvato con una maggioranza di due terzi<br />

l’articolo costituzionale sulla medicina complementare. Non tutti sanno che i metodi<br />

sviluppati al di fuori della medicina tradizionale possono essere anche applicati agli<br />

animali.<br />

ANDREAS SCHMIDT, Sirnach ◇ Oltre 20 anni fa, un<br />

gruppo di giovani veterinari ha seguito una formazione<br />

omeopatica presso medici esperti. Questi veterinari<br />

hanno organizzato i «seminari di Berna» per applicare<br />

sugli animali ciò che funziona presso le persone.<br />

Ai tempi si parlava ancora di medicina alternativa.<br />

L’accento era posto sulla questione: come è possibile<br />

sostituire trattamenti di medicina tradizionale con<br />

alternative che ricorrono a rimedi più ”naturali” e<br />

senza termini d’attesa.<br />

Da questi seminari «bernesi» è nato il libro ”Corso di<br />

base in omeopatia classica per veterinari”. Nel 1993, il<br />

gruppo è stato ammesso alla Società di veterinari svizzeri<br />

come nuova sezione con il nome ”Associazione<br />

veterinaria svizzera per agopuntura e omeopatia”. In<br />

questa sezione, oltre all’omeopatia, sono rappresentati<br />

anche l’agopuntura, la medicina cinese e la fitoterapia.<br />

Le similitudini presso la vacca Greille<br />

Come funziona questo metodo omeopatico? Omeopatia<br />

significa ”malattia simile” poiché gli effetti dei<br />

rimedi assomigliano al quadro clinico della malattia.<br />

Per esempio: la bovina Greille ha sofferto di un’infiammazione<br />

alla mammella che è stata trattata con antibiotici.<br />

Poco tempo dopo, la malattia si è nuovamente<br />

manifestata ed è stata nuovamente trattata con antibiotici.<br />

La vacca aveva 40.2° di febbre, pelo arruffato,<br />

tremori e il quarto anteriore destro era gonfio e caldo<br />

con secrezioni acquose giallognole e brandelli marroni<br />

Tabella 1: sintomi (secondo la lista precedente)<br />

rossi. La vacca non aveva energia nei quarti posteriori.<br />

Dalla comparsa di queste mastiti aveva cambiato il suo<br />

comportamento: era nervosa e al pascolo attaccava<br />

senza preavviso le sue compagne – un comportamento<br />

che prima non aveva. Inoltre non apprezzava il contatto<br />

o le carezze.<br />

Una volta che i sintomi sono determinati nella maniera<br />

più precisa possibile, li si notano in una lista per poi<br />

cercare i rimedi omeopatici che presentano sintomi<br />

simili nel loro quadro clinico. I sintomi dei rimedi sono<br />

stati definiti per l’uomo e una trasmissione sull’animale,<br />

che non è in grado di parlare, non è sempre<br />

facile. L’esperienza ha però mostrato che in molti casi<br />

si ha il medesimo successo. Per Greille si ottiene la lista<br />

seguente:<br />

1. tremori esterni con febbre<br />

2. litigiosa<br />

3. brividi da febbre<br />

4. cattiva, intenzionale<br />

5. ha l’impressione che gli altri le vogliono<br />

fare del male<br />

6. diffidente<br />

7. infiammazione alla mammella<br />

8. non vuole essere toccata<br />

9. impressione di paralisi nei quarti posteriori<br />

10. peggioramento in primavera<br />

Ricercando sui libri specializzati i rimedi che entrano<br />

in considerazione per i sintomi elencati si ottiene la<br />

seguente tabella:<br />

rimedio 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.<br />

arsenico × × × × ×<br />

calcium-c. × × × × × ×<br />

canfora × ×<br />

carb. pot. × × ×<br />

lachesis × × × × × × × × × ×<br />

sepia × × × × ×<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


Lachesis è il nome del rimedio che corrisponde meglio<br />

ai sintomi e che avrà probabilmente il miglior effetto<br />

per questo caso. La bovina Greille ha quindi ottenuto il<br />

rimedio lachesis.<br />

Per prima cosa, la bovina è diventata più socievole<br />

mentre i brandelli nel latte sono aumentati il primo<br />

giorno. In seguito, la guarigione è continuata. L’infiammazione<br />

guarì e non apparse più. Un trattamento simile<br />

è economico. Non sono necessari antibiotici con termini<br />

d’attesa. Il processo di guarigione è più profondo. Tutti<br />

vantaggi che converrebbe seguire.<br />

Oltre 20 anni di esperienza<br />

Non tutti i casi decorrono così bene. Era necessario<br />

raccogliere ancora molte esperienze. Gli scorsi 20<br />

anni, un gruppo di veterinari ha quindi lavorato assiduamente<br />

per trasmettere sull’animale gli effetti dei<br />

rimedi conosciuti fino ad ora sull’uomo. Questo lavoro<br />

è stato facilitato dal fatto che in molti paesi si sono<br />

formati dei gruppi di veterinari che lavoravano pure<br />

nel campo dell’omeopatia. Questi gruppi si sono riuniti<br />

nell’International Association for Veterinary Homoeopathy<br />

(IAVH). Nacque così un assiduo scambio oltre<br />

le frontiere.<br />

Nel 1997, si è tenuto per la prima volta un seminario<br />

in Danimarca (Foulum) che ha trattato l’applicazione<br />

omeopatica sugli animali da reddito. Ne seguirono altri<br />

in Svizzera, Austria e Germania.<br />

Nel 2005, in Svizzera, un gruppo di veterinari per<br />

animali da reddito si sono incontrati e hanno sviluppato<br />

la ”Guida per la farmacia omeopatica di stalla”. I risultati<br />

dal lavoro pratico giornaliero sono stati riassunti<br />

per permettere un facile utilizzo nella pratica.<br />

Quando si sa cosa si fa, lo si fa meglio<br />

Anche molti agricoltori utilizzano i rimedi omeopatici.<br />

Fortunatamente non è sempre così difficile trovare il<br />

giusto rimedio come nel caso di Greille. La ”piccola”<br />

omeopatia per l’utilizzo proprio è spesso più semplice.<br />

La ”grande” omeopatia offre un accesso anche a<br />

malattie più difficili, in parte croniche, impossibili da<br />

riassumere in un libro. Questi casi presuppongono una<br />

notevole esperienza. In ogni caso, l’omeopatia offre<br />

molte possibilità, ma è necessario acquisire un minimo<br />

di conoscenze.<br />

Uno dei campi in qui accadono spesso errori è il<br />

dosaggio dei rimedi omeopatici. La quantità del<br />

rimedio non è decisiva, ma piuttosto la frequenza della<br />

somministrazione. Se si ripete il trattamento troppo<br />

spesso si disturba il processo armonico di guarigione.<br />

In caso contrario, lo stimolo insufficiente non induce<br />

alla guarigione. Il dosaggio dei rimedi è in funzione<br />

della gravità e del decorso della malattia e anche della<br />

reazione del paziente. In caso di malattie acute e forti<br />

bisogna somministrare i rimedi in intervalli corti.<br />

Ciò sarebbe un errore in caso di malattie croniche. In<br />

questo campo succedono spesso degli errori. I rimedi<br />

omeopatici, soprattutto nelle potenze superiori, non<br />

possono essere ingeriti per molti giorni. In un simile<br />

caso potrebbero manifestarsi degli effetti secondari<br />

(tutti i rimedi efficaci possono portare a effetti secondari).<br />

Non si tratta di curare il più possibile con l’omeopatia,<br />

ma piuttosto di fare dei trattamenti omeopatici corretti<br />

e mirati. [12] ◆<br />

Omeopatia<br />

L’omeopatia è stata scoperta circa<br />

200 anni fa dal medico tedesco<br />

Samuel Hahnemann. Durante un<br />

esperimento su se stesso con la<br />

pianta medicinale corteccia di china,<br />

Hahnemann ha scoperto il principio<br />

di similitudine. Questo principio dice,<br />

che una malattia può essere curata<br />

meglio con un rimedio in grado di<br />

provocare sintomi possibilmente<br />

simili presso una persona sana. Se<br />

la corteccia di china è in grado di<br />

provocare stati di febbre come quelli<br />

della malaria presso una persona<br />

sana, allora la corteccia di china è un<br />

possibile rimedio contro degli stati di<br />

questo genere.<br />

Per la terapia omeopatica, i rimedi<br />

sono diluiti e agitati per affievolire gli effetti in parte<br />

tossici. L’esperienza ha mostrato che questa diluizione<br />

aumenta l’efficacia. Il principio del trattamento omeopatico<br />

può essere anche trasmesso sugli animali; un<br />

fatto che Hahnemann ha già spiegato durante una<br />

conferenza a Leipzig nel 1829.<br />

gestione<br />

La farmacia di stalla<br />

è prodotta dalla ditta<br />

Omida SA ed è venduta<br />

in dorgheria e farmacia.<br />

Samuel Hahnemann<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 9


10<br />

gestione<br />

Omeopatia e allevamento<br />

Sull’azienda d’allevamento di Andreas e Rita Nef si punta sulla medicina complementare.<br />

Da anni, gli animali sono trattati con il metodo omeopatico. Il successo è evidente e in<br />

continuo aumento con il crescere dell’esperienza. Il risparmio di costi giustifica il maggior<br />

lavoro.<br />

ULI SCHLÄPFER, Braunvieh Schweiz ◇ Andreas e<br />

Rita Nef gestiscono la loro azienda d’economia lattiera<br />

a Ottikon b. Kemptthal. La stalla si trova ai bordi del<br />

villaggio. L’abitazione dista circa 500 metri dalla stalla.<br />

Le numerose targhette sulla facciata della stalla sono<br />

ben visibili dalla strada cantonale: qui vive e lavora<br />

una famiglia di allevatori della razza Bruna. In questa<br />

azienda è stato anche allevato Calculator Caesar CH<br />

120.0396.2559.2: ”Un ottimo toro che produce buone<br />

figlie. Le sei figlie che avevo, sono ancora tutte in vita.<br />

Ognuna di esse ha iniziato la propria carriera con 30<br />

kg di latte”. Questo toro figura nelle liste Top-Ten per<br />

la durata d’utilizzo, il numero di cellule, il valore fitness<br />

e il valore genetico ecologico ed è distribuito da Select<br />

Star.<br />

Lo scambio di esperienze è importante<br />

Da circa quattro anni, gli animali malati o infortunati<br />

sono curati con rimedi omeopatici. Dopo aver<br />

seguito un corso di omeopatia allo Strickhof, Rita Nef<br />

ha iniziato a mettere in atto le nuove conoscenze in<br />

azienda. ”La visita di un corso è più che consigliabile.<br />

Iniziare a provare senza basi fondate ha poco senso e<br />

può perfino avere delle gravi conseguenze”. In effetti,<br />

L’azienda in cifre<br />

Andreas e Rita Nef, Grubental 1, 8307 Ottikon b.Kemptthal<br />

Superficie: 27 ha, dei quali 7 ha in affitto<br />

Effettivo: 22 vacche brune, ca. 20 capi di bestiame giovane<br />

in contratto d’allevamento, 20 pecore,<br />

cavalli da pensione<br />

Ø aziendale: 10’518 kg latte, 4.06% grasso, 3.64% proteine,<br />

110 NC, 33’292 CP<br />

Foraggiamento: fieno, insilato d’erba, silomais, CCM, concentrato<br />

secondo la produttività, sali minerali in mangiatoia,<br />

sale a libera disposizione;<br />

in estate pascolo da mezza giornata<br />

Settori aziendali: economia lattiera, campicoltura (11 ha mais,<br />

frumento, orzo, piselli proteici), cavalli da pensione<br />

Mano d’opera: Andreas e Rita Nef,<br />

aiuto dei figli durante le punte di lavoro<br />

Guadagno accessorio: lavori forestali (in inverno), taglio degli unghioni,<br />

carpenteria<br />

un rimedio mal scelto può portare ad un peggioramento<br />

dello stato dell’animale e perfino provocare<br />

una malattia. Dopo il corso, Rita Nef ha partecipato al<br />

gruppo di lavoro ”omeopatia”. Durante i 3 a 4 incontri<br />

per anno si scambiano le proprie esperienze e ospiti<br />

invitati o relatori qualificati garantiscono un continuo<br />

approfondimento della materia. Il gruppo di lavoro è<br />

accompagnato da un esperto omeopata per animali.<br />

”Utilizziamo la pratica farmacia di stalla della ditta<br />

OMIDA per la quale esiste anche un pratico libro<br />

guida. Con gli stessi globuli curo anche tutta la famiglia<br />

– solo su di me non ho ancora molto successo”,<br />

commenta Rita Nef. Le dosi per uomo o animale sono<br />

molto simili. In effetti, serve solo un ”globulo” che<br />

contiene l’informazione. Per garantire la presenza di<br />

questa informazione si somministrano generalmente<br />

tre globuli. La difficoltà sussiste nel trovare il corretto<br />

rimedio e di questi ne esistono oltre 2’000.<br />

Lavoro supplementare…<br />

La maniera di procedere durante la scelta del rimedio<br />

appropriato è una delle importanti differenze tra omeopatia<br />

e medicina tradizionale. La medicina tradizionale<br />

si concentra sulla definizione della malattia e somministra<br />

poi il rimedio che combatte la malattia in questione.<br />

Il rimedio omeopatico è invece scelto in base ai sintomi<br />

mostrati dall’animale. ”È cosi possibile che una bovina<br />

con una polmonite è curata con il medesimo rimedio<br />

che ha curato una mastite in un altro animale. Ogni<br />

animale reagisce in maniera differente e per curare<br />

la medesima malattia possono essere necessari due<br />

rimedi differenti”, aggiunge Andreas Nef.<br />

È subito chiaro: l’attenta e accurata osservazione degli<br />

animali è essenziale per avere successo con l’omeopatia.<br />

”Abbiamo sempre ben osservato i nostri animali.<br />

Si tratta di un principio di base di ogni tenitore di<br />

animali. Con il trattamento omeopatico, il lavoro investito<br />

nell’osservazione è ulteriormente aumentato”,<br />

racconta Andreas Nef. In caso di un quarto indurito è<br />

importante sapere se l’animale ha febbre oppure no, se<br />

il quarto è arrossato, se fa male, se la bovina preferisce<br />

impacchi freddi o caldi, e così via. Più il riconoscimento<br />

dei sintomi è preciso, più diventa facile la scelta del<br />

rimedio.<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


...che è ripagato<br />

Inizialmente, Andreas Nef era alquanto scettico:<br />

come può avere effetto, un rimedio che non contiene<br />

sostanze attive? L’esperienza ha però mostrato che<br />

molti mali si possono trattare omeopaticamente e pure<br />

con grande vantaggio finanziario. ”Il maggior tempo<br />

necessario per l’osservazione degli animali è ricompensato<br />

da una forte riduzione dei costi. I costi dei rimedi<br />

omeopatici si possono trascurare e non ci sono costi<br />

per il veterinario e per i medicinali tradizionali. Anche il<br />

latte può continuare ad essere utilizzato e non sottostà<br />

a dei termini d’attesa.”<br />

”Utilizzando un trattamento omeopatico bisogna<br />

naturalmente agire con molta responsabilità. Quando<br />

un rimedio non ha effetto, si può provarne un altro o<br />

lasciarsi consigliare da un esperto omeopata. Nel caso<br />

lo stato dell’animale continua a non migliorarsi non<br />

bisogna esitare a contattare il veterinario per evitare<br />

sofferenze inutili”, aggiunge Rita Nef.<br />

Molte malattie possono essere trattate vantaggiosamente<br />

con l’omeopatia. Ogni tenitore di animali deve<br />

però conoscere i suoi limiti e sapere fino a dove vuole<br />

e può andare. Una maggiore combinazione tra medicina<br />

tradizionale e omeopatia sarebbe in molti casi il<br />

metodo da seguire. [16] ◆<br />

KOMETIAN – servizio di consulenza<br />

per medicina complementare in stalla<br />

ANDREAS SCHMIDT, Sirnach ◇ Il 25 gennaio <strong>2012</strong>,<br />

alla scuola agricola Strickhof, il gruppo di 5 persone del<br />

progetto KOMETIAN (medicina complementare per<br />

animali) ha lanciato il suo nuovo servizio di consulenza.<br />

Tra le 100 persone presenti, c’erano anche i 20 specialisti<br />

del nuovo servizio di consulenza che consiglieranno<br />

nell’ambito del progetto KOMETIAN i tenitori di<br />

animali sui trattamenti complementari di bovini, suini,<br />

equini, ovini e caprini. La consulenza avviene tramite<br />

telefono, email o direttamente sul luogo. Gli specialisti<br />

hanno esperienze in differenti campi come l’omeopatia,<br />

la fitoterapia e in parte anche l’agopuntura.<br />

Anche presenti i gerenti delle circa 70 aziende pilota<br />

che partecipano al progetto. In totale sono rappresentate<br />

aziende da otto cantoni della Svizzera tedesca.<br />

Scambio di informazioni grazie a Kometian<br />

Quando una pecora soffre di diarrea, un maiale ha<br />

la febbre o una vacca non riesce più a mandare giù<br />

un boccone, le aziende pilota possono ora ricorrere al<br />

telefono o alla tastiera e ottenere assistenza per una<br />

modica partecipazione alle spese. Ogni settimana, due<br />

dei 17 veterinari e naturopati per animali sono a disposizione<br />

24 ore su 24.<br />

”Non cerchiamo la situazione: l’allevatore ha un<br />

problema e il veterinario la soluzione”, dice Andreas<br />

Schmidt, veterinario a Sirnach, membro del gruppo di<br />

progetto e responsabile della squadra d’intervento. Il<br />

tenitore, grazie alle sue conoscenze sugli animali è integrato<br />

nel processo di consulenza con il fine di trovare<br />

una soluzione e, se possibile, di permettere al tenitore<br />

stesso di effettuare la cura appropriata; per esempio<br />

con la farmacia di stalla.<br />

Una delle priorità del progetto è di generare nuove<br />

conoscenze grazie allo scambio tra specialisti e tenitori<br />

di animali.<br />

Meno antibiotici – più sicurezza alimentare<br />

”I metodi di medicina complementare sono più attuali<br />

che mai”, dice Michael Walkenhorst, veterinario e<br />

membro del gruppo di progetto in considerazione degli<br />

ultimi scandali d’antibiotici in Germania. Il responsabile<br />

del progetto e contadino Bio a Ganterschwil SG,<br />

Werner Ammann, ha sottolineato che la medicina<br />

complementare è un’importante alternativa alla medicina<br />

tradizionale. Quest’ultima non può però essere<br />

esclusa completamente: ”Il benessere degli animali<br />

viene sempre davanti al credo”.<br />

Con la cura complementare, le aziende pilota del<br />

progetto KOMETIAN sperano in tempi d’attesa meno<br />

lunghi e costi inferiori per i medicamenti. Inoltre<br />

vogliono ridurre l’utilizzo di antibiotici in stalla e<br />

aumentare così la sicurezza alimentare. [15] ◆<br />

gestione<br />

Rita e Andreas Nef con<br />

Regal Sierra.<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 11


incontri<br />

12<br />

Novità dall’occidente<br />

Dopo il titolo di categoria al campionato delle aziende e il secondo rango alla Swiss<br />

Classic, Collection Corella di Beni Schmid, Schüfheim, ha conquistato i due pregiati titoli<br />

di Grande Championne e miglior mammella alla Swiss Expo a Losanna. Una nuova vedetta<br />

anche per la Bruna Originale: Arto Gardena di Alexander von Bergen ha riportato il titolo<br />

BO. Il concorso delle manze era tutte nelle mani del team espositivo Gisler-Pfulg.<br />

MARTIN RUST, Braunvieh Schweiz ◇ Swiss Expo è una<br />

delle principali esposizioni di lattifere al mondo. Questa<br />

mostra non si trova proprio al centro della regione<br />

d’allevamento della razza Bruna. Braunvieh Schweiz<br />

ha quindi aumentato gli indennizzi per il trasporto.<br />

Le vacche presentate erano in effetti più numerose –<br />

soprattutto le vacche più anziane – facendo un’ottima<br />

pubblicità per la razza Bruna.<br />

Giovani vacche con forti mammelle<br />

Il giudice canadese Donald Dubois ha prestato particolare<br />

attenzione ai quarti posteriori. L’altezza degli<br />

animali non era decisiva. Dubois non ha cercato<br />

animali estremi, ma piuttosto una bovina equilibrata.<br />

Le vincitrici delle prime categorie di vacche erano: Julen<br />

Atlantis (team espositivo Gisler-Pfulg), Jolden Ashton<br />

(GS Alliance) e Denver Sindi (Plantahof). Jolden Ashton<br />

si è infine imposta davanti a Denver Sindi.<br />

Il giudice Donald Dubois e la regina della razza Bruna Barbara Rohrer assieme alla Grande Championne<br />

e miglior mammella Schmibach’s Collection Corella (a sinistra) e Jolden Greysy, riserva<br />

miglior mammella e menzione d’onore.<br />

Nella categoria 10 la vittoria è andata a Jolden Greysy,<br />

presentata da Gerhard Flüeler, Alpnach. Altre vincitrici<br />

di categoria erano: Pedrini Top TI Premium Daisy di<br />

Guiseppe Fontana, Prato, Collection Corella e la Grand<br />

Old Lady, Rhythm Acqua di Ezio Pedrini, Airolo. Era<br />

proprio fantastico vedere quanto giovanile si è presentata<br />

questa bovina fresca di parto e con una carriera<br />

produttiva di oltre 80’000 kg.<br />

Decisione preliminare<br />

al concorso della miglior mammella<br />

Con il titolo di miglior mammella, Collection Corella<br />

ha sicuramente preparato la sua vittoria finale. Jolden<br />

Greysy ha raggiunto il titolo di riserva. Corella si è<br />

infine imposta alla nomina della Grande Championne<br />

superando l’anziana campionessa Acqua e la promettente<br />

Greysy.<br />

Manze di altissima qualità<br />

Le manze si sono presentate in sette categorie di qualità<br />

eccellente. Julen Pamela ha saputo ripetere il suo trionfo<br />

dell’anno precedente superando la vincitrice del GP<br />

Sargans: GS Alliance Jolden Sassy. Menzione d’onore a<br />

Jongleur Pom-Lee, un altro animale del team espositivo<br />

Gisler-Pfulg. Altre vittorie di categoria sono andate a:<br />

GS Alliance Bongolo Joana (P: Peter Gfeller, Kappelen),<br />

Jet Jelena (THG Braschler & von Ah, Giswil) e Bossi Top<br />

Ticino Wurl Wanda (Matthias Vitali, Aquila).<br />

Veni, vidi, vici<br />

Il concorso della razza Bruna Originale era caratterizzato<br />

da due animali Bernesi. Il titolo è andato ad Arto<br />

Gardena di Alexander von Bergen, Hasliberg Hohflue.<br />

Questa vacca di nove anni era presente alla Swiss<br />

Expo per la prima volta. Il giudice David Amrein ha poi<br />

nominato Milton Gabi dei fratelli Winterberger, Schattenhalb,<br />

campionessa di riserva. Durante il premio per<br />

la miglior mammella, Gabi si è poi imposta davanti a<br />

Gardena. [18] ◆<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


Esposizione IGBS: elevata qualità<br />

MATTHIAS SÜESS, Andwil ◇ Durante la Tier &<br />

Technik a San Gallo, la IGBS organizza, anno dopo<br />

anno, l’esposizione di bovine e l’asta d’élite. Anche<br />

per questa edizione è stato possibile selezionare 125<br />

vacche di punta.<br />

Produttività e bellezza<br />

Le cifre degli animali nel catalogo sono nuovamente<br />

ad un livello eccezionale. Le bovine raggiungono una<br />

media di lattazione di 8'827 kg latte con 4.1% grasso<br />

e 3.6% proteine. Le produttività di punta degli animali<br />

raggiungono perfino la media di quasi 10'000 kg! Il<br />

valore genetico medio ammonta a 666 kg latte e 27.6<br />

kg proteine. Anche il valore latte, con 122 punti indice,<br />

si trova ad un altissimo livello. Anche quest’anno ci sarà<br />

la categoria speciale di soggetti con oltre 12'000 kg<br />

latte. Ben 15 animali si sono qualificati per questa categoria.<br />

Ulteriori informazioni su www.igbs.ch. ◆<br />

Animale femminile con il miglior genoma<br />

in vendita all’asta<br />

MATTHIAS SÜESS, Andwil ◇ Tra i 24 lotti dell’asta<br />

si trova una carica di genetica di punta. Dalla Payoff<br />

Farah, che risale alla linea Funja-Fuchsi di Raimund<br />

Beerli, sarà venduta una vitella di Dally. Non si tratta<br />

di una vitella qualsiasi, ma della prima classificata sulla<br />

lista secondo le proteine kg di tutti gli animali femminili<br />

con un valore genetico genomico.<br />

Ci sono embrioni dalla campionessa europea Eros<br />

Medea × Brookings/Blooming oppure Jongleur ×<br />

Denver Aspen. Da oltremare arriva un embrione<br />

di Wonderment × Hilpoint Pronto Zip. Dall’anziana<br />

campionessa IGBS Prolac Pia è offerta una vitella di<br />

Julen. WTS-Genetics si separerà dalla migliore bovina<br />

d’esposizione dell’azienda, Jongleur Jola, che risale<br />

anche da parte materna a Jola e che era ben classificata<br />

al GP 2011. Ulteriori informazioni si trovano su<br />

www.igbs.ch. ◆<br />

Di Roxway Zora è possibile acquistare embrioni, una sorella e una figlia.<br />

incontri<br />

Le migliori bovine Brown<br />

Swiss si presenteranno<br />

alla mostra IGBS.<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 13


portrait<br />

Il fiero produttore di proteine<br />

14<br />

Precise Proud spicca con contenuti estremamente alti e una buona trasmissione della<br />

quantità di latte. Questa combinazione gli conferisce il titolo di miglior toro svizzero<br />

secondo il valore latte. Proud può essere giustamente definito il miglior figlio di Precise al<br />

mondo.<br />

MARTIN RUST, Braunvieh Schweiz ◇ Proud – in italiano<br />

”fiero” – fa proprio onore al suo nome. Al momento<br />

dell’accoppiamento, l’allevatore Martin Haab, Mettmenstetten,<br />

ha puntato sul rischio: sia il padre Precise,<br />

sia il padre della madre Jetway sono portatori riconosciuti<br />

della tara ereditaria SMA. La strategia ha avuto<br />

successo: Proud non ha ereditato il gene recessivo in<br />

questione ed è quindi libero da tare ereditarie.<br />

I contenuti dal padre, la mammella dalla madre<br />

Gli enormi contenuti del latte – la caratteristica di Proud<br />

– provengono senza dubbio dal padre Precise. Con<br />

+0.21%, Proud raggiunge addirittura un contenuto<br />

proteico più elevato di quello del padre. Proud ha però<br />

ottenuto anche differenti caratteri positivi dalla madre<br />

Iowa. Questa bovina classificata con EX98-mammela<br />

ha sicuramente contribuito parecchio all’elevata nota<br />

della mammella (+1.63). Inoltre ha trasmesso al figlio<br />

l’elevata produttività lattiera (Ø 3 latt. 10’704 kg).<br />

Proud, con un valore genetico latte di +729 kg, è<br />

anche un ottimo toro IA per la produttività.<br />

Solida famiglia di vacche<br />

Sembrerebbe proprio che Proud abbia scelto le differenti<br />

qualità dei suoi genitori. Osservando in dettaglio<br />

Tavola genealogica di Top-Swiss Precise PROUD *TM<br />

Precise<br />

Iowa<br />

Prelude<br />

Connie<br />

Jetway<br />

Gala<br />

Emory Jubilation<br />

Paula Combination<br />

Dotson Telstar<br />

Christine Matthew<br />

Simon Elegant<br />

Jinx Improver<br />

Vinot Vinos<br />

Saskia Juvalt<br />

l’albero genealogico di Proud si trova una famiglia di<br />

vacche molto solida. Proud risale alla conosciuta razzatrice<br />

Regal Ottawa – già utilizzata come madre di tori.<br />

Ottawa fece impressione con la sua morfologia (totale<br />

EX93, mammella EX96), con la produttività (Ø 8 latt.<br />

10’344 kg) e con la sua carriera produttiva (108’455<br />

kg). Tom Zappa EX92, Milestone Alaska EX91, Juvalt<br />

Saskia EX90 o Combus Wendy VG88 sono altre madri<br />

di tori dalla produttiva famiglia di Ottawa.<br />

Forte profilo genetico<br />

Proud convince con la trasmissione di eccellenti<br />

mammelle; in particolare i quarti posteriori alti e<br />

larghi. I capezzoli hanno una lunghezza ideale e una<br />

buona posizione, ma con una tendenza ad essere<br />

grossi. Questo aspetto è sicuramente da considerare<br />

al momento dell’accoppiamento, anche se la tendenza<br />

genetica della razza Bruna è in direzione capezzoli fini.<br />

Proud produce vacche con telaio medio e una buona<br />

profondità. Dovrebbero però essere evitati accoppiamenti<br />

su bovine con ischi alti. Gli arti sono medi e con<br />

un pedigree Precise/Jetway non si dovrebbe attendere<br />

un miglioramento in questo campo.<br />

Da notare è la trasmissione del flusso di latte con indice<br />

120. Proud può sicuramente essere utilizzato per degli<br />

accoppiamenti correttivi su bovine lente da mungere,<br />

mentre è richiesta particolare attenzione su vacche<br />

(troppo) veloci da mungere.<br />

Padre di tori internazionale<br />

Il profilo ereditario di Proud lo rende un toro interessante<br />

per degli accoppiamenti estremi o di correzione.<br />

Attualmente sono state effettuate oltre 10’000 inseminazioni.<br />

Non stupisce che questo animale è anche<br />

utilizzato assiduamente come padre di tori. Il profilo<br />

sembra essere richiesto anche all’estero: le prime dosi<br />

di Proud sono state esportate già un anno fa. Proud<br />

è attualmente utilizzato in Germania, Inghilterra,<br />

Olanda, Italia, Canada e Austria – in parte anche come<br />

padre di tori. [28] ◆<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


Due volte cinque generazioni<br />

Sull’azienda BO di Eugen Hitz, Trimbach, la bovina Gallus Arve ha superato la soglia di<br />

100’000 kg latte. Questa vacca è pure la razzatrice di cinque generazioni. La razzatrice<br />

Galant Berga è un altro animale del medesimo effettivo che presenta una serie di cinque<br />

generazioni di animali in vita.<br />

OSKAR GRÜTER, Braunvieh Schweiz ◇ L’azienda<br />

Unter Erlimoos di Eugen Hitz a Trimbach è ben conosciuta<br />

tra gli allevatori BO e i tenitori di tori. In primavera<br />

si organizza regolarmente delle mostre di famiglie<br />

d’allevamento e premi di custodia. Eugen Hitz è un<br />

appassionato allevatore e tenitore di tori e ogni anno<br />

presenta degli animali al mercato dei tori riproduttori<br />

di Zugo. I tori utilizzati in azienda convincono spesso<br />

con piacevoli gruppi di figlie e raggiungono degli<br />

ottimi risultati di prova in progenie. Gli scorsi anni, i<br />

tori Kumpan, Rico e Lorenz sono entrati nell’impiego<br />

IA grazie ai loro buoni risultati.<br />

Colpo nel segno con Gallus Arve<br />

L’effettivo bovino di Eugen Hitz si distingue con elevate<br />

produttività e una lunga durata d’utilizzo. Delle 24<br />

bovine in stalla, ben 13 si trovano in quarta lattazione<br />

o seguenti. Le sei vacche con 7 e più lattazioni hanno<br />

tutte superato i 60’000 kg di carriera produttiva. Gallus<br />

Arve, con i suoi 15 anni, è la più anziana di tutte. Arve<br />

ha superato la soglia di 100’000 kg latte e presenta<br />

una produzione di latte per giorno di vita di 18.3 kg.<br />

Arve è una animale particolare e ha ottenuto tutte le<br />

distinzioni possibili in una vita di vacca. Arve possiede<br />

il doppio contrassegno di fertilità e il triplo contrassegno<br />

di produzione duratura. In primavera 2008 ha<br />

presentato una famiglia d’allevamento femminile con 7<br />

discendenti raggiungendo la classe A con 78 puti.<br />

Da autunno 2010, come mostrato nella tabella, Arve<br />

si trova in testa ad una serie di cinque generazioni. Le<br />

sue undici lattazioni si trovano tra 6’786 kg in prima<br />

lattazione a 10’308 kg in sesta lattazione. Alla DLC in<br />

terza lattazione è stata valutata con 94-89/92-89/91.<br />

Alla BRUNA 20<strong>02</strong> ha raggiunto il terzo rango nella<br />

categoria BO delle vacche in terza lattazione. Lo scorso<br />

dicembre, alla JOBA 2011, Arve era la bovina con la<br />

maggior carriera produttiva nella categoria di bovine<br />

con oltre 50’000 kg latte.<br />

Pure 5 generazioni con Berga<br />

Oltre alla linea di Arve, anche la linea di Berga può<br />

contare ben 5 generazioni sull’azienda Erlimoos. La<br />

razzatrice Galant Berga è stata venduta a Fritz Buser,<br />

Zunzgen, come manza in fine gestazione. Poco meno<br />

di tre anni più tardi, Eugen Hitz ricomprò la manza Rico<br />

Bernina in fine gestazione, nata poco dopo la vendita<br />

di Berga. Si è trattato di uno dei migliori acquisti. Dalla<br />

scorsa estate, Bernina si trova in testa a quattro generazioni.<br />

Con la madre Berna ancora in vita abbiamo così<br />

anche in questo caso 5 generazioni in vita. Berga e la<br />

figlia Bernina hanno entrambi il contrassegno di fertilità<br />

e il doppio contrassegno di produzione duratura.<br />

La Bruna Originale è longeva<br />

Le due linee di vacche mostrano le qualità della razza<br />

Bruna Originale – la forte razza a doppia attitudine.<br />

Oltre alla buona produttività lattiera, si presta particolare<br />

attenzione alla produttività carnea. Le bovine di<br />

entrambi le famiglie hanno una grandezza media e<br />

presentano una buona muscolosità. In questa maniera<br />

sono molto robuste e rispondono alle esigenze per<br />

un’elevata durata d’utilizzo.<br />

Strategia zootecnica chiara<br />

Il successo di questo allevamento risale alla conseguente<br />

strategia zootecnica e il buon occhio dell’allevatore<br />

Eugen Hitz. ”Le vacche devono essere lunghe.<br />

In questa maniera sono in grado di ingerire molto<br />

foraggio grossolano. Le vacche lunghe che mangiano<br />

in continuazione sono senza problemi e danno molto<br />

latte. Già mio padre seguiva questo obiettivo. Durante<br />

gli anni sessanta, quando erano di moda vacche corte,<br />

le sue bovine relativamente grandi e lunghe erano<br />

sempre classificate negli ultimi ranghi di categoria. Ho<br />

comunque sempre seguito il consiglio di mio padre e<br />

utilizzato tori con un corpo lungo.” [32] ◆<br />

2× 5 generazioni sull’azienda BO di Eugen Hitz<br />

portrait<br />

Generazione nome padre nata carriera produttiva<br />

1. Arve Gallus 22.10.1996 101’857 kg con 3.8 e 3.2<br />

2. Glöggli Rico 19.01.20<strong>02</strong> 62’167 kg con 3.9 e 3.4<br />

3. Iduna Lorenz 18.10.2004 36’269 kg con 4.2 e 3.6<br />

4. Linda Baron 08.10.2007 10’458 kg con 3.9 e 3.6<br />

5. Orlanda Rico 16.09.2010<br />

1. Berga Galant 24.11.1997 69’660 kg con 3.5 e 3.3<br />

2. Bernina Rico 13.09.2000 74’937 kg con 3.8 e 3.5<br />

3. Jamaika Lorenz 11.10.2005 29’243 kg con 3.9 e 3.5<br />

4. Miranda Ralf 29.08.2008 5’914 kg con 3.7 e 3.5<br />

5. Puskas Rudolf 12.08.2011<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 15


16<br />

portrait<br />

La mandria di Hansjürg e Pascal Altwegg.<br />

Un prodotto dalla consulenza<br />

zootecnica.<br />

Stretta collaborazione<br />

tra consulente e allevatore<br />

Dal 1° dicembre 2005, Braunvieh Schweiz propone il servizio di consulenza zootecnica.<br />

Aiutandosi con l’obiettivo zootecnico definito dal gerente aziendale, il consulente<br />

zootecnico ricerca i tori adatti dalla vasta offerta degli offerenti di genetica. Con il piano<br />

d’accoppiamento di BrunaNet, il consulente presenta quattro proposte d’accoppiamento<br />

per ogni animale.<br />

WILLY SCHMID, Braunvieh Schweiz ◇ Circa 200<br />

gerenti aziendali utilizzano ogni anno la consulenza<br />

zootecnica di Braunvieh Schweiz. Questo servizio è<br />

gestito dai consulenti Martin Rust, Andreas Kocher e<br />

Samuel Cadalbert. Il lavoro è svolto in stretta collaborazione<br />

con i gerenti aziendali. Si analizzano gli animali<br />

da accoppiare e secondo le indicazioni del gerente<br />

sull’obiettivo zootecnico sono poi proposti quattro tori<br />

per ogni accoppiamento.<br />

Differenti forme della consulenza zootecnica<br />

Esistono due varianti di consulenza zootecnica: con<br />

e senza visita aziendale. In caso di una consulenza<br />

zootecnica senza visita aziendale si analizzano i dati<br />

a disposizione di Braunvieh Schweiz per elaborare le<br />

proposte d’accoppiamento.<br />

La consulenza sul luogo, che avviene normalmente una<br />

volta l’anno, offre più possibilità. Durante la discussione<br />

personale tra allevatore e consulente si definisce<br />

l’obiettivo zootecnico aziendale. Inoltre è possibile<br />

analizzare meglio le qualità e le debolezze degli animali<br />

da accoppiare. I risultati ottenuti aiutano il consulente<br />

zootecnico a scegliere i tori mediante il piano d’accoppiamento<br />

di BrunaNet.<br />

Per garantire l’attualità dei dati, le proposte d’accop-<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>


piamento per gli animali da accoppiare sono inviate tre<br />

volte l’anno. Il gerente ottiene così tre volte l’anno le<br />

informazioni dettagliate con i tori previsti, una panoramica<br />

degli accoppiamenti con massimo quattro<br />

proposte d’accoppiamento per animale e una statistica<br />

degli accoppiamenti.<br />

Come partecipare?<br />

I gerenti interessati possono annunciarsi al servizio<br />

consulenza zootecnica presso Braunvieh Schweiz.<br />

Le tariffe valgono per la durata di un anno (stagione<br />

d’inseminazione). I costi di una consulenza zootecnica<br />

senza visita aziendale ammontano a 50 franchi (tariffa<br />

di base) e Fr. 1.50 per animale (IVA esclusa).<br />

Per una consulenza zootecnica con visita aziendale si<br />

aggiunge un forfait di Fr. 170.- per visita aziendale.<br />

Questa tariffa è ridotta nel caso differenti gerenti di<br />

una regione desiderano profittare di una consulenza<br />

zootecnica sul luogo. Diventa così sensato che gli<br />

allevatori interessati di un medesimo consorzio d’allevamento<br />

si organizzano. Da una parte possono così<br />

ottenere una riduzione del forfait per visita aziendale e<br />

permettono a tutti gli interessati di lavorare in maniera<br />

più efficiente.<br />

Uno della prima ora<br />

Hansjürg Altwegg utilizza il servizio di consulenza<br />

zootecnica dal 2006. Braunvieh Schweiz ha avuto la<br />

possibilità di discutere con lui su questa offerta.<br />

Braunvieh Schweiz: Cosa vi ha portato a iscrivervi a<br />

questo servizio?<br />

Hansjürg Altwegg: Soprattutto per delle ragioni di<br />

tempo. Si tratta di un aiuto prezioso, è una buona cosa<br />

per il progresso zootecnico e promuove la redditività di<br />

un’azienda. Oggi, tutte le aziende del CAB partecipano<br />

a questo servizio.<br />

Che cosa ha fruttato la consulenza zootecnica?<br />

Questo servizio ha portato il successo e sono molto<br />

contento dei prodotti ottenuti. In stalla ho già 15<br />

vacche in prima e seconda lattazione nate dalla messa<br />

in atto delle proposte d’accoppiamento. Ho animali da<br />

accoppiamenti con Denver, Eros, Goliath, Picard, Etvei,<br />

Agio e Tau.<br />

Quale è il vostro obiettivo zootecnico aziendale?<br />

Una media di 9’000 kg latte con 3.7 a 3.8% proteine.<br />

Questo obiettivo si adatta al pagamento del latte con<br />

un rapporto tra proteine e grasso di 3 a 1. Inoltre voglio<br />

delle vacche senza problemi e con buona mungibilità.<br />

Con il gran numero di animali giovani posso fare una<br />

selezione severa.<br />

Le attese sono soddisfatte?<br />

Con la consulenza zootecnica sono sulla buona strada.<br />

L’azienda in cifre<br />

portrait<br />

L’obiettivo zootecnico e le proposte d’accoppiamento sono discusse assieme. Hansjürg Altwegg (a<br />

sinistra) e il consulente zootecnico Samuel Cadalbert.<br />

I prodotti mostrano la direzione voluta. Per questa<br />

ragione continuerò a lavorare con il consulente zootecnico.<br />

Il successo mi ha convinto.<br />

Quali sono i tori proposti attualmente?<br />

Ci sono sempre quattro proposte. Mio figlio Pascal<br />

ed io inseminiamo il nostro effettivo in proprio e<br />

cerchiamo di avere nel nostro contenitore aziendale<br />

il seme del toro della prima proposta. Attualmente<br />

lavoriamo con Vigor, Zaster, Payssli, Dally e Einstein.<br />

Quando arrivano dei nuovi tori con i rispettivi risultati<br />

cerchiamo di aggiungerli il più presto possibile, per<br />

esempio Present. ◆<br />

Situazione: 450 metri d’altitudine, regione Svizzera orientale,<br />

zona del piano con campicoltura, 1’000–1’200 mm<br />

di precipitazione l’anno<br />

SAU: 46 ha (8 ha frumento, 2.5 ha orzo, 5.5 ha mais,<br />

3.5 ha barbabietole da zucchero, 4 ha colza, 3.5 ha prati<br />

artificiali, 17.5 ha prati naturali, 1.5 ha prati estensivi)<br />

Effettivo: 90 vacche, 70 capi di bestiame giovane sotto contratto<br />

d’allevamento a Madulain GR, 15 vitelli d’ingrasso<br />

Ø aziendale: 7’775 kg latte con 4.18% grasso e 3.58% proteine<br />

Latte: Strähl, caseificio per formaggi a pasta molle,<br />

Sigershausen; vitelli d’ingrasso<br />

Stabulazione: libera con cuccette<br />

Foraggiamento: estate: razione miscelata con fieno, silo d’erba, silomais,<br />

fettucce di barbabietola, estratto di soia, estratto di colza,<br />

frumento, sali minerali; pascolo ad erba corta<br />

inverno: stessa razione miscelata come in estate<br />

Mano d’opera: gerente aziendale Hansjürg e il figlio Pascal<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong> 17


panorama<br />

18<br />

Intervalli prolungati tra i parti<br />

per le vacche ad alte produttività?<br />

MICHAEL EUGSTER, MARTIN RAAFLAUB, Università<br />

professionale per l’agricoltura ◇ La base dei dati per le<br />

ricerche sull’intervallo tra i parti (IP) presso vacche da<br />

elevate produttività era costituita da 100’000 chiusure<br />

di lattazione di vacche della razza Bruna (1 a a 3 a lattazione)<br />

e i rispettivi dati di fertilità dall’anno di controllo<br />

2008/2009. Da questa serie di dati sono state selezionate<br />

le bovine appartenenti al miglior dieci percento<br />

per quanto riguarda la produttività lattiera. Sono state<br />

paragonate le lattazioni standard (IP 365 giorni) con le<br />

lattazioni prolungate di 30, 60 o 90 giorni (rispettivamente<br />

IP prolungato).<br />

Risparmio sui costi, ma anche meno entrate<br />

Il modello di calcolo utilizzato si basava da una parte<br />

sui risultati ottenuto dall’analisi della serie di dati e<br />

dall’altra su ipotesi: quando la lattazione si prolunga,<br />

aumenta la produzione di latte per lattazione, ma<br />

la produzione di latte per anno diminuisce poiché la<br />

produzione al momento della messa in asciutta è nettamente<br />

inferiore alla media di lattazione e continua a<br />

diminuire. In questa maniera, con ogni giorno di ritardo<br />

del parto si ha un ”deficit di latte”. Per lo meno, il<br />

latte al termine della lattazione presenta dei contenuti<br />

nettamente superiori.<br />

La valutazione della serie di dati ha mostrato che le<br />

bovine con un’inseminazione dopo il 70° giorno di<br />

lattazione avevano una produttività a 305 giorni superiore<br />

di 150 kg. Il motivo è probabilmente da ricercare<br />

nel fatto che il vitello che si sviluppa ha bisogno una<br />

maggiore quantità di nutrimento e limita lo spazio a<br />

disposizione nel rumine.<br />

La probabilità di una gestazione aumenta con delle<br />

inseminazioni tardive. 60% delle bovine in seconda<br />

lattazione inseminate prima del 70° giorno di lattazione<br />

hanno dovuto essere inseminate una seconda volta.<br />

Con un’inseminazione tra il 130° e il 160° giorno di<br />

lattazione, solo 38% delle bovine hanno dovuto essere<br />

inseminate una seconda volta.<br />

Inoltre, si è partiti dal fatto che dopo 305 giorni di lattazione<br />

non ci sono più costi per il veterinario e costi per<br />

i foraggi concentrati, anche se le vacche continuano<br />

ad essere munte. È evidente che le entrate del vitello<br />

diminuiscono con ogni giorno di differenza dal prossimo<br />

parto poiché si riduce il numero di vitelli per anno.<br />

Le indicazioni sui costi medi per il foraggio concentrato<br />

e per il veterinario sono stati ripresi dalla pubblicazione<br />

”margini lordi” di Agridea.<br />

Entrate inferiori non compensate…<br />

Le bovine da elevate produttività selezionate dalla serie<br />

di dati hanno raggiunto una media produttiva giornaliera<br />

di 30.9 kg latte durante la lattazione di 305 giorni.<br />

Mediante la persistenza di lattazione e la quantità di<br />

latte prodotta all’ultima pesatura sono state calcolate<br />

delle produttività giornaliere medie di 21.0 kg latte per<br />

i primi 30 giorni di prolungamento della lattazione,<br />

19.8 kg per un prolungamento di 30 a 60 giorni e 19.6<br />

kg latte al giorno tra 60 e 90 giorni.<br />

I risparmi sui costi non erano sufficienti per recuperare<br />

le perdite di entrate. La differenza rimanente ammonta<br />

a 21 franchi a favore della lunghezza di lattazione<br />

normale. Con un prolungamento a 60, rispettivamente<br />

90 giorni, la differenza aumenta a 201, rispettivamente<br />

358 franchi. Si può quindi affermare che di regola, un<br />

prolungamento dell’intervallo tra i parti non rende.<br />

…tranne per le primipare<br />

Il risultato è però fortemente sotto l’influsso della<br />

persistenza. L’analisi delle singole 100’000 lattazioni ha<br />

mostrato che le primipare hanno una persistenza nettamente<br />

migliore di quella di vacche in lattazioni successive.<br />

Se si considerano solo le primipare, la situazione<br />

cambia e la differenza a favore di un prolungamento<br />

dell’intervallo tra i parti di 30 giorni ha così raggiunto<br />

18.57 franchi. I calcoli hanno mostrato che un prolungamento<br />

dell’intervallo tra i parti di 30 giorni può<br />

essere sensato con una persistenza superiore di circa<br />

90%. Prolungamenti di 60 o 90 giorni sono sempre<br />

svantaggiosi.<br />

I risultati permettono pure la conclusione che un<br />

prolungamento della lattazione potrebbe essere<br />

vantaggioso anche per vacche con costi del foraggio<br />

concentrato sopra la media, costi veterinari sopra la<br />

media o con un pessimo risultato d’inseminazione.<br />

Lattazioni prolungate aumentano<br />

la produttività nella lattazione seguente<br />

Nel modello non è stato considerato l’influsso del<br />

prolungamento della lattazione sulla lattazione<br />

seguente. Una ricerca effettuata in Israele ha mostrato<br />

che le bovine inseminate 60 giorni più tardi hanno<br />

raggiunto un aumento della produttività durante la<br />

lattazione seguente. Sarebbe interessante verificare<br />

questi risultati con i dati della razza Bruna svizzera.<br />

[38] ◆<br />

n. 2 • febbraio <strong>2012</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!