2012-02-razzabrunaCH

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6 attualità News per gli allevatori Impressum Redazione ed edizione Federazione svizzera allevamento bovini bruni Chamerstrasse 56, 6300 Zugo, Tel. 041 729 33 11 Fax 041 729 33 77, http://www.braunvieh.ch Equipe redazionale Jörg Hähni, Betr. oek. HWV, (moderazione) Marie-Louise Gattlen, amministrazione Oskar Grüter, dip. selezione Madeleine Berweger, Qualitas Martin Rust, dip. selezione Ulrich Schläpfer, traduzioni, impaginazione Traduzioni in francese: Brigitte Gürtler Nuovo numero telefonico per l’Helpdesk della BDTA Dal 30 gennaio 2012, l’Helpdesk comune della BDTA e del portale Agate è raggiungibile con il numero telefonico 0848 222 400. Questo numero vale per tutte le lingue nazionali. Questo cambiamento del numero telefonico è avvenuto con l’integrazione della BDTA nel portale Agate e quindi con la gestione comune dell’Helpdesk. Dal 7 febbraio, la BDTA su Internet è raggiungibile solo P.V. Glenn Nell e la campionessa di riserva Grip Scira, due soggetti affascinanti. Denver Ilaria, miglior mammella Verona 2012. Stampa e spedizione Multicolor Print AG/Kündig Druck, Sihlbruggstrasse 105a, 6341 Baar Tel. 041 767 76 76; Fax 041 767 76 77 E-mail: info@multicolorprint.ch Inserzioni industriali MBV – Media Beratung Verkauf Seestrandweg 8, 3234 Vilenz Tel. 032 338 31 20, Fax 031 338 31 21 email: info@mbveb.ch Inserzioni per allevatori Federazione svizzera allevamento bovini bruni Amministrazione inserzioni su «razzabrunaCH» Chamerstrasse 56, 6300 Zugo Tel. 041 729 33 11; Fax 041 729 33 77 E-mail: webmaster@braunvieh.ch tramite l’indirizzo www.agate.ch. Le notifiche su www.tierverkehr.ch non sono più possibili. ◆ Per informazioni: Jürg Guggisberg Produkt Manager BDTA Identitas SA juerg.guggisberg@identitas.ch 031 996 81 60 Forte genetica svizzera a Verona MARTIN RUST, Braunvieh Schweiz ◇ All’esposizione nazionale a Verona, tenutasi il 4 febbraio 2012, differenti figlie di tori svizzeri si sono distinte. Nella categoria delle manze, le figlie di Wurl, Alibaba, Calypso, Glenn e Agio hanno raggiunto posizioni di punta. La stessa immagine si è presentata presso le vacche giovani: in prima categoria, due figlie di Glenn e una di Agio erano nei primi quattro ranghi. La vincitrice di categoria P.V. Glenn Nell ha perfino raggiunto la finale dell’elezione della campionessa. Anche la seconda categoria è stata caratterizzata dalla genetica svizzera: la vittoria è andata nuovamente ad una figlia di Glenn e il quarto rango è andato ad una figlia di Tau seguita da un’altra figlia di Glenn. Il livello delle vacche giovani era molto elevato. Zaster Flippi di Marcella Ravelli ha vinto il concorso davanti a Grip Scira di Carlo Castelli. Miglior mammella a Denver Ilaria di Ponte Vecchio. Campionessa delle manze è diventata Solaris Zerba della Cooperativa del Bagoss. Ponte Vecchio è stato inoltre onorato come miglior espositore. Questa azienda ha impressionato con un eccellente gruppo con figlie di Glenn, Agio, Tau e Jolden. ◆ Date di pubblicazione per il 2012 1 martedì 24 gennaio 2 martedì 21 febbraio 3 martedì 20 marzo 4 mercoledì 2 maggio 5 martedì 5 giugno 6 venerdì 27 luglio 7 martedì 28 agosto 8 martedì 25 settembre 9 venerdì 2 novembre 10 martedì 18 dicembre Termine d’inserzione: 3 settimane prima della pubblicazione Abbonamento: Fr. 30.– per anno, estero Fr. 55.– Tiratura venduta 12’957, attestazione WEMF n. 2 • febbraio 2012
Selezione genomica alla Tier & Technik 2012 URS SCHULER, Qualitas ◇ La selezione genomica è attualmente uno dei temi più discussi nell’allevamento animale. Il sempre crescente numero di animali per i quali si stimano dei valori genetici genomici mostra che non si parla solo di questa tecnologia, ma che piano piano, è sempre più utilizzata durante il lavoro zootecnico. Oggi, le organizzazioni IA non acquistano più vitelli senza valori genetici genomici e anche durante l’acquisto di genetica dall’estero si considerano i dati dalla selezione genomica. Alla Tier & Technik, che si terrà a San Gallo dal 23 al 26 febbraio 2012, la Qualitas SA si presenterà con uno stand per discutere il tema della selezione genomica con gli allevatori interessati. La Qualitas SA esegue la stima genomica dei valori genetici per tutte le organizzazioni svizzere di lattifere. Allo stand, l’accento sarà posto sulla distinzione tra fratelli e sorelle germane tramite i valori genetici genomici e sulla logistica in relazione con la stima genomica dei valori genetici. ◆ Scoperti geni saltanti presso i bovini UNIVERSITA BERNA ◇ Le macchie sono appariscenti e hanno bande bianche sulla schiena e sul ventre. Il loro nome deriva dal disegno fiorito sulla fronte: le bovine ”Blüem” o ”Ryf” sono considerate dei portafortuna in stalla e fattoria in alcune regioni svizzere. In differenti aziende è possibile trovare soggetti di questi animali con il disegno particolare, anche se la loro produzione di latte è inferiore rispetto alle loro compagne di stalla dal manto bruno uniforme. Il prof. Tosso Leeb e il prof. Cord Drögemüller dell’istituto per genetica della facoltà Vetsuisse, assieme a colleghi belgi, hanno ora scoperto l’origine di questi disegni sul manto degli animali. Si tratta di mutazioni genetiche e di ”salti” di geni da un cromosoma all’altro. È stato così possibile mostrare per la prima volta che i geni di mammiferi sono in grado di saltare per poi riformarsi tramite una fase intermediaria ciclica. I belgi erano alla scoperta del medesimo fenomeno La scoperta era avvincente come un giallo. Mentre i genetisti bernesi Tosso Leeb e Cord Drögemüller, in collaborazione con gli scienziati della scuola universitaria professionale d’agricoltura a Zollikofen, studiavano la trasmissione del disegno Blüem e Ryf presso la razza Bruna, un gruppo di lavoro belga stava studiando la colorazione ”Color-Sided” della razza blu-bianca belga. I due gruppi di ricerca, nonostante le due varianti di colorazione molto simili, hanno presto costatato che presso gli animali Blüem/Ryf svizzeri è presente una mutazione sul cromosoma 6, mentre presso la blubianca belga, la mutazione si trova sul cromosoma 29. La regione in questione sul cromosoma 6 contiene il cosiddetto gene KIT che gioca un ruolo importante nello sviluppo di cellule che producono pigmenti. Per la regione sul cromosoma 29, non era attualmente ancora conosciuta una relazione con il colore del pelo. Sia presso i bovini svizzeri, sia presso quelli belgi con il caratteristico disegno del manto, alcune sequenze DNA erano raddoppiate nella zona del gene KIT. Ciò ha sorpreso i ricercatori belgi poiché il DNA modificato si trova sul cromosoma 29 mentre il gene KIT del bovino si trova normalmente sul cromosoma 6. Un gene salta avanti e indietro Mediante moderne tecniche di sequenzamento del DNA è stato infine sequenzato il genoma completo di una bovina belga e una bovina svizzera. Questo esperimento ha portato la soluzione: presso i bovini belgi, un grande pezzo di DNA del cromosoma 6 si è raddoppiato. Secondo il gruppo di ricerca, questa copia di DNA ha in seguito formato un anelo nella cellula per poi integrarsi nel cromosoma 29. Ciò significa: i bovini belgi con il particolare disegno del manto hanno una copia supplementare del gene KIT sul cromosoma 29. Presso le vacche Blüem e Ryf svizzere, il raddoppiamento è avvenuto sul cromosoma 6, dove normalmente si trova il gene KIT. La sequenza della copia supplementare mostra però delle caratteristiche comuni con l’integrazione nel cromosoma 29 ”belga”. Ciò significa che la copia di gene presso le bovine svizzere è per così dire saltata dal cromosoma 6 al cromosoma 29 e indietro e che la ”mutazione belga” è più anziana di quella ”svizzera”. Stessa mutazione anche in altre razze Queste due nuove varianti DNA sono poi state scoperte anche presso differenti razze locali europee e africane e hanno così spiegato il particolare colore del pelo dei bovini analizzati. ”Il chiarimento di queste mutazioni ha mostrato per la prima volta che i geni sono in grado di saltare per poi riformarsi tramite una fase intermediaria ciclica anche nei mammiferi”, spiega Tosso Leeb. ”Attualmente non possiamo ancora quantificare se queste bovina portano fortuna ai singoli contadini; per la scienza hanno però chiaramente mostrato il loro valore”, si rallegra Leeb. [10] ◆ attualità n. 2 • febbraio 2012 7
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