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PERCORSI - Società Italiana di Fisica

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s. talas: la fisica nel settecento: nuove lezioni, spettacolo, meravigliastato presentato in precedenti riunioni dellaRoyal Society. La maggior parte degli stessi“lecturers” erano (o <strong>di</strong>ventavano) “Fellows”della stessa “Society”. è il caso ad esempio <strong>di</strong>James Hodgson che fu il primo a tenere uncorso pubblico <strong>di</strong> fisica nel 1705. Lo stessovale per Francis Hauksbee, che era anchecuratore degli esperimenti presso la RoyalSociety e costruttore <strong>di</strong> strumenti scientifici.Questi collaborò attivamente alle lecturedemonstrations<strong>di</strong> Hodgson, riprendendole poiper proprio conto a partire dal 1709 [4].Cruciali per il successo delle nuove lezionifurono le risorse offerte del mercato dellastrumentazione scientifica che si era andatosviluppando in quegli anni a Londra. Propriocon la Rivoluzione Scientifica, si era <strong>di</strong> fattodelineata una nuova figura <strong>di</strong> costruttoreprofessionista <strong>di</strong> strumenti scientifici, cheaveva esteso la propria produzione alle recentiinvenzioni, dai telescopi ai microscopi, daibarometri ai termometri, fino agli orologi ealle pompe da vuoto. Tali costruttori, piuttostorari sul continente, avevano prosperato nellacapitale inglese, dove godevano <strong>di</strong> unaclientela variegata, dai marinai fino ai privaticitta<strong>di</strong>ni, sempre più desiderosi <strong>di</strong> poter averein casa strumenti come orologi e barometri.Questi artigiani furono per i lecturerscollaboratori preziosi, che cominciarono anchea mettere a punto specifici strumenti per lenuove lezioni pubbliche <strong>di</strong> fisica.Spicca fra i lecturers <strong>di</strong> quel periodoJohn Theophilus Desaguliers (1683–1744),che frequentò nel 1708 il corso <strong>di</strong> filosofiasperimentale <strong>di</strong> John Keill all’Università <strong>di</strong>Oxford. Desaguliers sostituì lo stesso Keill peralcuni anni, trasferendosi poi a Londra, dovetenne pubbliche lezioni <strong>di</strong> fisica a partire dal1713. Succedette a Hauksbee presso la RoyalSociety sia come Fellow sia come curatoredegli esperimenti. Viaggiò parecchio, inInghilterra e all’estero, contribuendo moltoal successo delle nuove lezioni pubbliche <strong>di</strong>fisica. Il testo in cui raccolse le proprie lezioni,A course of experimental philosophy, vennetradotto in <strong>di</strong>verse lingue e godette <strong>di</strong> unavasta popolarità per tutto il Settecento [5](fig. 3).Furono però due olandesi, Willem Jacob’s Gravesande (1688–1742) e Pieter vanMusschenbroek (1691–1761), a svolgere unFig. 2 Ritratto <strong>di</strong> Galileo, filosofo e matematico delGranduca <strong>di</strong> Toscana (Galileo Galilei, “Il Saggiatore”(G. Mascar<strong>di</strong>, Roma) 1623).Fig. 3 Frontespizio del trattato <strong>di</strong> fisica <strong>di</strong> Desaguliersnell’e<strong>di</strong>zione francese del 1751.vol27 / no5-6 / anno2011 > 39

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