10.07.2015 Views

Io esisto. Accettatemi! Senso civico e preghiera Nel paese ... - Unico

Io esisto. Accettatemi! Senso civico e preghiera Nel paese ... - Unico

Io esisto. Accettatemi! Senso civico e preghiera Nel paese ... - Unico

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

GastronomiaN°29 del 31 Luglio 2010 23Viaggi e AssaggiDieci nostre golosità tra quelle che mi piacciono di piùSiamo in pienaestate. Crisi o noncrisi, in questo periodo(finalmente)siamo invasi daturisti che sono“scappati” dalle città afose pervenire a rigenerarsi nelle nostrebelle località. Tanti andrannovia molto soddisfatti, altri unpo’ meno, ma tutti porterannocon loro il ricordo delle nostrecose buone, intendo quelle goderecce.Per un attimo mi sonoimmedesimato in un turista eho pensato cosa porterei conme nella mia città, oppure cosapotrei portare in regalo a parentie amici. Tra le tante cosebuone ecco le prime dieci chemi sono venute in mente. Laprima che mi è passata per latesta è il vino. <strong>Nel</strong>la nostrazona (da Salerno in giù) abbiamo2 Denominazioni Doc e 2Igt. Le Doc (Denominazionid’Origine Controllata) sono Cilentoe Castel San Lorenzo,mentre le Igt (Indicazioni GeograficaTipica) sono Paestum eColli di Salerno. È ovvio che chiha villeggiato nella nostra provinciaporta con sé un prodottodella zona e generalmentenon un prodotto di altre regioni.La scelta dei nostri vini èampia, le cantine salernitaneoramai sono sulla quarantina.Qualche nome? Tra i più buoniche conosco meglio cito: I Vinidel Cavaliere, Rotolo, De Conciliis,Barone, Botti, Marino, Polito,Casebianche e la neo SanSalvatore. Se non siete degli intenditori,è preferibile affidarsia negozi specializzati oppuredirettamente alle cantine. Èbello ed interessante conoscerei produttori che in genere propongonoun assaggio dei lorovini. A seguire, agli amici piùcari farei assaggiare la mozzarelladi bufala d Paestum. <strong>Nel</strong>lacittadina dei templi non ci sonomolti caseifici, ma il loro standardqualitativo è molto alto. Amio giudizio la mozzarella diPaestum è la migliore almondo. Preferisco quelle“mozzate” a mano a quellefatte a macchina. Anche quifaccio qualche nome: Vannulo,Riva Bianca, La Fattoria del Casaro,Barlotti, Fratelli Di Lascio,Del Guacchio e Masseria Lupata.La mozzarella di Paestumè uno di quei prodotti che nonci si stancherebbe mai di mangiare.Terza golosità: l’olio extravergined’oliva. Sono due leDop (Denominazione d’OrigineProtetta) della nostra provincia:Cilento e Colline Salernitane.C’è da aggiungere che<strong>esisto</strong>no molti oli che, anchesenza avere nessuna di questedenominazioni, sono di grandissimaqualità. Spesso addiritturadi qualità superiore.Questo perché alcuni produttori,per evitare costi aggiuntivi,preferiscono vendere il proprioprodotto senza la Dop.L’olio nostrano è in pratica queltocco in più che migliora qualsiasipreparazione, sia cotta checruda. Punto quattro: la soppressata.Non ha importanza laprovenienza comunale. Chi haassaggiato questo salume cilentanoottenuto artigianalmente,difficilmente riesce a rinunciarci.Sono molte le macellerieche lo producono inmodo tradizionale come peresempio Chirico a Vallo dellaLucania e La Cilentana a Trentinara.Come quinta golosità,un’altra particolarità: la carnedi bufalo. Da pochi anni incommercio, questa carne continuaa farsi preferire per le suetante proprietà. Infatti, è facilmentedigeribile, è ricca di mineralie proteine e il contenutodi grassi e di colesterolo sonomolto bassi. In zona la carne dibufalo è commercializzata dalconsorzio Alba, con sede nelcomune di Ogliastro Cilento.Poi passiamo al limoncello, liquoredolce ottenuto dalla macerazionein alcool delle scorzedi limone. È un prodotto tipicocampano, sembra sia stato inventatoagli inizi del secoloscorso. Da qualche anno, soprattuttod’estate, è un finepasto molto richiesto. In Italiaci sono state molte imitazioniottenute con estratti di limonio con frutti che non hannoniente a che vedere con i nostri.Anche in questo caso è preferibileacquistare un prodotto nostranoottenuto artigianalmente.Due aziende a caso: AnticheFattorie Cilentane di PatriziaPostiglione ad Agropoli e DiBiasi a Capaccio. Continuiamocon gli speciali fagioli di Controneche sono piccoli, rotondi,bianchissimi, senza macchie esenza occhi, molto pregiati perl’alta digeribilità. Il prodottorientra tra quelli che Slow Foodha voluto nell’elenco delle specialitàtipiche italiane da salvare.Tra i produttori più affermatitroviamo Michele Ferrantee Angelo Campagna. DaControne passiamo a Ciceralee parliamo di ceci. Grazie aquesto legume il <strong>paese</strong> è entratoa far parte dell’autorevoleassociazione “Città dei sapori”,che seleziona e raccoglie il megliodella cucina italiana. Il cecedi Cicereale è ricco di potassioe tra le sue particolarità qualcunoha affermato che sanno di… ceci. Per trovarli ci si può rivolgereall’agriturismo Corbellaa Cicerale. Il nostro Cilento èanche terra di fichi, infatti quida secoli, o meglio millenni, sicoltiva il fico bianco dottato chea giusto titolo è riconosciutoDop dalla Comunità Europea.Questo frutto è da sempreanche essiccato e commercializzatoin diverse versioni: alnaturale, ripieno, ricoperto dicioccolato o ancora preparatoin maniera particolare. Tra leaziende dolciarie più note chelavorano i fichi c’è la M.Grecodi Fornelli Cilento. Per concluderein dolcezza non si potevanon parlare di sfogliatelle, tipicodolce napoletano oramai diventatocampano. Anche questaè una specialità quasi impossibileda preparare a casa eha un sapore che è veramenteuna bontà apprezzata. Undetto che ancora ricordo dellamia infanzia e pienamente condividodiceva: “Napule tre cosetene belle: ‘o mare, ‘o Vesuvio,e ‘e sfugliatelle”. Per trovarlebasta rivolgersi a qualsiasi pasticceriadella nostra provincia.Ecco, queste sono dieci nostregolosità che effettivamente mipiacciono di più. Sono tuttiprodotti inimitabili che assaggiandolinon si dimenticanomai.Diodato BuonoraLA RICETTAAlici cilentane alvino biancoIngredienti per 4 persone:800 g di alici fresche del Cilento2 bicchieri di vino bianco1 carota1 cipolla1 gambo di sedanoolio extravergine d’oliva delcilento1 spicchio d’aglioorigano e saleProcedimento:portare a bollore la carota, ilsedano e la cipolla con 2 bicchieridi acqua, 2 bicchieri divino e un pizzico di sale. Alprimo bollore immergere permezzo minuto le alici senzalisca. Sgocciolarle con un mestoloforato. A parte preparareuna salsa con olio extravergined’oliva, sale, origano e lospicchio d’aglio tagliato afette. Servire le alici ancora tiepide.Vino consigliato: Cilento Bianco2009 Doc, I Vini del Cavaliere– Casa Vinicola Cuomo,Capaccio-Paestum (SA)Via S. Pio X (nei pressidell’ospedale) Agropoli0974 829451

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!