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ardea - il Caffè

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n. 171 - dal 4 al 17 giugno 2009 ACQUA3Anziché sistemare le reti per le case esistenti, si costruisce senza dare i servizi. Scontentando sia i vecchi che i nuovi abitantiCrisi idriche tra inefficienza e palazzinariI privati non investono<strong>il</strong> necessario (e previsto)per adeguare gli impiantiIl “fenomeno” dell’acqua col gontagocceormai interessa un po’ tutti:chi abita nelle zone alte dei centristorici in altura, sia ai Castelli Romani(come accadeva un anno fa conl’emergenza a Marino e Albano e comeaccaduto di nuovo in questi giornia Velletri, ad esempio), sia neiMonti Lepini (a Maenza in estate -ancora oggi - l’acqua arriva solo dinotte, sempre ad esempio).Interessa pure chi ha casa nei Comunidel litorale, “infestato” da centinaiae centinaia di lottizzazioniServizio ridotto? Riducano le bolletteSe l’utente non paga, gli staccanol’acqua (anche con scorta armata),oltre ad obbligarlo a pagare la depurazioneanche se non la riceve.Le società idriche invece non danno<strong>il</strong> dovuto (acqua scarsa o contaminata)e non investono come dovrebbero,ma alzano le tariffe. La legge e<strong>il</strong> buonsenso richiederebbero di ridurrela bolletta, perché <strong>il</strong> contratto nonviene adempiuto pienamente. Foto:serbatoio a Cecchina (Albano) per ladistribuzione di acqua potab<strong>il</strong>e, chemanca ogni estate.abusive (quindi seconde e terze case),che in estate portano la pressionein rete quasi a zero. Ma a secco siresta anche in città della pianura chegalleggiano sull’acqua, come Apr<strong>il</strong>iao Latina, in zone e palazzi “sfortunati”,a seconda che si trovino più omeno vicini ai cosiddetti “funghi”.RETI COLABRODOTutto ciò è dovuto a cause ben conosciuteda tempo. Le principali sonola dispersione fisica e quella “amministrativa”(cioè acqua non fatturata)delle reti: per ogni litro di acquache arriva ai nostri rubinetti sene perde altrettanta nelle reti idrichegestite da Acea Ato 2. Questo dato siraddoppia addirittura nelle reti gestiteda Acqualatina: ancora oggi <strong>il</strong> 64%dell’acqua immessa viene dispersa.Circa 8 anni fa, all’inizio della gestioneAcqualatina, era di circa <strong>il</strong> 70%.NUOVE CASE SENZA SERVIZIMa ad aggravare <strong>il</strong> problema c’èDEPURATORE DI APRILIAÈ valso una condanna penale all’ex capo di Acqualatina:ha inquinato per almeno 10 anni, fino a Latinastato anche <strong>il</strong> boom ed<strong>il</strong>izio degli ultimianni. Ad Acea Ato 2 e Acqualatinacompete di concedere le autorizzazioniper <strong>il</strong> collegamento allarete di distribuzione e per l’allaccioalle fognature. Spesso viene quindiconcessa una “autorizzazione provvisoria”per l’avvio del cantiere e larealizzazione degli edifici (a lorovolta poi dotati di collegamenti allarete e dei relativi contatori). Ma,poiché gli attuali depuratori, queipochi che funzionano, sono già sovraccarichirispetto all’attuale popolazioneresidente, l’autorizzazionedefinitiva per l’allaccio alla fognaturaspesso viene negato. Quindii costruttori costruiscono, vendonoe incassano. Chi compra, convintodi avere una casa con i serviziidrici a posto, si ritrova invece senzafogne e depurazione. E quindisenza certificato di abitab<strong>il</strong>ità.SI COSTRUISCE SENZASISTEMARE L’ESISTENTECosì è stato deciso che deve esserdata priorità agli interventi sui depuratori,mentre gli investimenti per <strong>il</strong>miglioramento dell’efficienza complessivadella rete sono stati lasciatiin secondo piano (inteso come prospettiva).Insomma, un cane che simorde la coda.Ben vengano gli interventi per depurare,magari coi soldi anche deiprivati, anziché in gran parte pubblici,come avviene contrariamente aquanto promesso. Ma sarebbe logicoprovvedere prima agli edifici e agliabitanti già esistenti, invece di crearel’assurdo circolo vizioso che poi siripercuote anche sulle nuove case esu chi ci va a vivere.Acqua: risorsa limitata da non sprecare• L’acqua, che pure è abbondantissima sul nostro pianeta, costituisce appenalo 0,1% del suo volume• L’acqua dolce costituisce a sua volta appena <strong>il</strong> 2,5% di tutta l’acqua presentesulla Terra• L’1,8% di questa acqua dolce è costituito dai ghiacciai perenni e dalle calottepolari• L’acqua dolce effettivamente “a disposizione” (includendo i fiumi, i laghi ela falda del sottosuolo), attualmente è quindi appena lo 0,8% dell’acquapresente nel pianeta Terra. Ma potrebbe essere molta di meno a causa deicambiamenti climatici

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