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GP Malesia - ItaliaRacing.Net

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n. 32 - 6 aprile 2009Volkswagen Golf GTI<strong>GP</strong> MALESIAGare tormentate,team manager in crisi,piloti scontenti,mentre si attendeil verdetto della Fiasui diffusori contestati.Per la F.1 si avvicina…Il giornodel giudizio


La fotodella settimanaDiluvio... universaleRubens Barrichello si ripara come puòdalla pioggia torrenziale che ha fermatoil Gran Premio di <strong>Malesia</strong>2


Registrazione al tribunale Civile di Bolognacon il numero 4/06 del 30/04/2003Direttore responsabile:Massimo Costa(info@italiaracing.net)Redazione:Stefano SemeraroMarco MinghettiMarco CortesiCollaboranoVelocità:Carlo BaffiLeopoldo CanetoliAntonio CaruccioMarco CortesiValerio FacciniAlfredo FilipponeAlessio MorgeseFrancesco SattaMoto <strong>GP</strong>:Alberto CaniProduzione:Nicola DesiderioMarco MarelliFotografie:Photo4ActualfotoPhoto PellegriniMorAleRealizzazione:Inpagina srlVia Giambologna, 240138 BolognaTel. 051 6013841Fax 051 5880321info@inpagina-bo.it3


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Il commentoSul circuito di Sepangscende il buio e la pioggia.Button, magistralmenteguidato ai box da RossBrawn, mantiene laleadership della gara4


UraganoBrawndi Massimo CostaCome lui nessuno. E’ semplicementeimpressionante lacapacità di gestione strategica,la visione di gara, la calmaassoluta, con la quale RossBrawn agisce dal muretto deibox del proprio team. Tantoche viene da chiedersi se luisia veramente così speciale osi limita a mettere in pratica,semplicemente, scampoli disaggezza. E ci si domanda sechi è al muretto degli altriteam sia poi veramente adattoad operare nel mondo dellecorse, nella F.1. O magarinon necessiti di un po’ di praticain qualche categoriaminore. Non va dimenticatoinfatti che Brawn, dopo un iniziodi carriera in F.1, ha maturatouna buona esperienzaanche nelle gare endurance,dove le corse sono in gran partestrategia, tattica. Lo ricordiamopoi alla Benetton, capacedi tenere testa a FlavioBriatore. Lo ricordiamo allaFerrari quando l’orso inglese(come lo chiama Jenson Button)si poteva permetteresoluzioni al limite perchédisponeva di un pilota comeMichael Schumacher che leinterpretava alla perfezione. Imeriti se li prendeva il dispettosoJean Todt, ma col temposi capì che la mente dei successidella Ferrari era di quell’omonedal sorriso bonarioche aveva anche imparato lalingua italiana. Cosa rara daparte di un inglese. QuandoBrawn è arrivato alla Honda,ha trovato una squadra moralmentea terra e una monopostoda ultime file. Eppure, graziealle sue invenzioni messein pratica nel bagnatissimo<strong>GP</strong> di Gran Bretagna, ha saputoaccompagnare il diligenteRubens Barrichello sul podiodi Silverstone 2008. Una veraimpresa.usegue a pag 65


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Il commentoCome quelle che sta compiendola B<strong>GP</strong>001 in questo scorciodi campionato. L’idea del diffusore,utilizzata anche da Toyotae Williams, non deve stupire.Sarà anche al limite, comesostengono i team che non cihanno pensato, ma in F.1 chi èche non ha scoperto prima deglialtri una soluzione tecnica chestava al confine tra legalità e illegalità?Flavio Briatore dovrebbesaperlo bene, la Benetton campionedel mondo nel 1994 finìsotto inchiesta ripetutamenteper il launch control. E chi c’eradietro al tavolo da disegno?Ross Brawn… In <strong>Malesia</strong>, le condizionimeteo sono risultateimpossibili da decifrare. Pistaasciutta, poi pioggia forte, poipiù leggera. Brawn ha mantenutola freddezza di chi se la puòpermettere, di chi sa di avere unpilota fortissimo e la monopostomigliore. Non si è lasciato andarea strani colpi di testa, a“magate”. Ha semplicementeaspettato gli eventi. Così nelmomento del primo pit-stop,anche se alzando lo sguardo sivedevano nuvole nere, Brawn haimposto le slick. Poco più in là,in Ferrari, hanno installato sulleF60 le full-wet. Sbagliando clamorosamente.Con l’arrivo dell’acqua,Brawn ha richiamatoButton per montargli le gommefull-wet, poi lo ha riportato ai boxquando ha capito che era ilmomento di sostituirle con leintermedie. E Button si è ritrovatosempre in testa. Infine, l’ultimasostituzione, nuovamentecon le full-wet. E la Brawn ancoradavanti, anzi, dietro alla safety-carfino alla conclusione definitivadel Gran Premio. MisterRoss aveva impressionatoanche il venerdì, decidendo difar rimanere nell’ombra le sueB<strong>GP</strong>. Uno scherzetto riuscito inpieno. Tutti si sono illusi. LeBrawn hanno vinto in Australiasolo perché quello di Melbourneè un circuito atipico, cittadino,non una pista vera come quelladi Sepang. Si è letto di tutto: chenon avevano saputo trovare gliassetti, che le B<strong>GP</strong> non eranopoi così forti, che la Ferrari eratornata al top perché nata benee su un asfalto piatto faceva ladifferenza. Brawn sorrideva.Quando è iniziata la qualifica,Button ha iniziato a sparare aripetizione temponi assoluti chehanno gelato la concorrenza.Fino a conquistare la pole, laseconda consecutiva. E gliassetti sbagliati? Chiacchere dabar. Due gare, due pole, due vittorie.Artefice, Button, che oraBrawn lamenta di non aver portatonella “sua” Ferrari perchénon ne aveva intuito le potenzialità.Nessuno ha osato chiederglial posto di chi…Brawn con Nick Fryai box di SepangI Momenti Clou14° giro – Button 3° dietro Rosberg e Trulli15° giro – Rosberg al pit, Button 2°16° giro – Trulli al pit, Button 1°19° giro – Button al pit, gomme slick21° giro – Inizia a piovere22° giro – Button al pit, gomme full-wet24° giro – Button 1°29° giro – Button al pit, gomme intermedie30° giro – Button supera Glock e torna 1°31° giro – Button al pit, gomme full-wet31° giro – Button rimane al comando6


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Il fattoIl buio dietrol’audience8


di Stefano SemeraroIl Circus sta diventando Circo(anzi, forse lo è già diventato).Alzi la mano chi può lamentarsene.A Sepang si è corso a mezzasera, sotto il monsone chesempre arriva a quell’ora. Losapevano tutti, adesso se nedolgono tutti. Tranne uno,l’ineffabile, impagabile Bernie,che appena finita la garaha reso noto il suo pensierobeffardo: “Bella gara, secondome la gente si è divertita,lo rifaremo anche il prossimoanno. Sempre alle 17. Magarianche dopo”. Con tanti salutialla sicurezza e all’integritàdelle gare. Che non interessamica tanto alle televisioni, levere padrone del gioco. Vero,verissimo, che per ottenere unaccettabile orario di partenza“europeo” si sarebbe potutodare il via anche due ore prima.Ma perché? Alle televisioniil casino totale piace.Vogliono lo show, mica la tecnica.E se piove, diluvia, i fuoripistadiventano mille e lescuderie impazziscono erischiano figuracce immondeper mettere insieme una strategiapossibile nel mezzo diuna gara impossibile, tantomeglio: la gente, a casa, sidiletta. Ed evita di alzarsi alle9 di mattina (le 8 nel RegnoUnito) anche la domenica.Tanto peggio per tecnici e piloti,ma quelli sono pagati percorrere e pensare.Zitti, e accelerate. Del resto laF.1 – come tutto lo sport - havenduto da tempo la sua animaal diavolo monetario. Per ridurrei budget c’è voluta la crisimondiale: rischi e snaturamentinon erano certo bastati a fardiminuire la fame di soldi di drivere team. Euro in cambio dideregulation, il patto è questo.Nel calcio significa lo “spezzatino”domenicale, le dirette innotturna anche d’inverno, lamoltiplicazione degli impegnicon annessi moltiplicati rischidi flop e infortuni. Per la F.1vuol dire <strong>GP</strong> sempre più dislocati,nel tempo e nello spazio,regolamenti mobili, che lascianospazio all’incertezza trionfante,alle liti... diffuse. Contanto di recriminazioni legalistedi chi, fino a ieri, le leggiaveva cercato di aggirarle. Ladifferenza con il calcio è chein F.1 - meno di un tempo, certo,ma sempre e comunque -la riduzione dello sport a barnum-showpuò farci scapparequalcosa di più grave di unostiramento o di una contrattura.Lunedì mattina il titolo deLa Stampa sul <strong>GP</strong> di <strong>Malesia</strong>era “Quel che resta della F.1”.Speriamo di non restarci troppomale noi. E adesso nonresta che attendere le decisionidella FIA sui diffusori diBrawn, Toyota e Williams.Sperando che il 14 aprile laclassifica non sia rivoluzionata.In tal caso, sulla F.1 calerebbeuna notte ben più buiadi quella malese.Lampi, tuoni e acqua a catinelle eIl più classico dei monsoni hanno bloccatoil <strong>GP</strong> di <strong>Malesia</strong>. Ma i padroni del Circus eranoconsci dei rischi gareggiando il pomeriggio9


10<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Button vs Hamilton


La rivincitadelloSpice driverButton29 anni155 <strong>GP</strong> disputati3 vittorie5 pole positiondi Massimo CostaDavid Richards, che quandogestiva la Benetton gli avevadato un sedile, un giorno disse:“Button ha tutto perdiventare il David Beckhamdel motorsport”. Avevaragione. Fisico da modello,bel sorriso, capello castanosvolazzante, mai una parolafuori posto, un po’ “Posh”, unpo’ spices. I presupposti eranoquelli giusti. Ma qualcosanon ha funzionato. La Benettonnon era più un top team,Button dicevano avesse persoun po’ il filo del discorso,più intento al divertimento, aspendere soldi, a cambiaregirlfriend, che alla palestra,alla concentrazione, al lavoro.Nonostante ciò, è sempreriuscito a convincere qualcunoa offrirgli un contratto.Con la Honda ha mangiatopolvere, mentre la sua immaginesi stava lentamentedisintegrando. Finché luirimaneva il pilota inglese piùgiovane presente in F.1, unospazio sotto i riflettori perJenson c’era sempre sui giornalie nelle televisioni del suoPaese. Ma nel 2007 è arrivatoLewis Hamilton e tutto ècambiato. Button è finito inun “pallino”, nelle ultimerighe, mentre i titoli dei giornaliper 24 mesi sono statisolo ed esclusivamente per ilgiovane di colore. Anch’egliattraente, appetibile, conuna fidanzata decisamentesuperiore alla media. Esoprattutto, vincente, diabolico,cattivo, fino a diventarecampione del mondo alsecondo anno di F.1. Mentrea David Coulthard qualchefrase scomposta, dettatadall’invidia, gli è sfuggita,Button ha sempre accettatodi essere divenuto meno diuno sparring partner diHamilton per i media britannici.Addirittura cancellatonel resto del globo. E’ la vita,è lo sport. Oggi a me, doma-nia te. segue a pag 10Melbourne - 1°Sepang - 1°11


12<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Button vs Hamilton


E incredibilmente, questomotto, si è già ribaltato inquesto inizio di campionato.Il campione del mondo annaspasi ritrova terzo poi vienesqualificato, il reiettodimenticato si copre di gloriaa Melbourne. A Sepang,altro capitolo. Il numero unoviene additato come bugiardoda tutti i media per ledichiarazioni contrastantirilasciate ai commissari FIA,il Beckham mancato vinceancora e riapre i cuori di tuttigli inglesi. L’ascensoredella gloria va su e giù cheneanche te ne accorgi.Neanche sai perché. Buttonalle stelle, Hamilton sembrail bimbo indiano del film TheMillionaire che si tappa ilnaso e si butta in una vascapiena di cacca. Tutto vastorto a Lewis. La MP4/24non funziona, il team McLarenpure. Gli hanno fatto farela figura del furbetto del paddocke l’ha presa male. Tantoche non voleva correre aSepang. Furente col team,rosso di vergogna davanti aigiornalisti, al pubblico. Chesituazione imbarazzante.Nel motorsport la macchinaha sempre un ruolo determinanteper decidere se si ècampioni, fenomeni, pilotinormali, o inadatti. SenzaRoss Brawn, Michael Schumachersarebbe diventato ilcampione stellare cheabbiamo ammirato? SeLewis Hamilton avessedebuttato con la Toro Rossonel 2007 sarebbe cresciuto,maturato, così in fretta? Eora che Brawn sta lavorandocon Button e lo sta portandosui livelli di Schumacherche cosa accadrà? Certo,poi ci sono gli irrecuperabilialla Barrichello, che puravendo trascorso metà dellacarriera al fianco di Brawnrimane sempre una secondaguida… Button ha dunquequel qualcosa in più che siera intravisto nel lontano2000, al debutto con la Williams,in qualche gara con laBenetton e con la BAR. Tantoche il primo a stupirsi èstato lo stesso Brawn, cheha ammesso di aver fatto unerrore di valutazione nonprendendolo con sé alla Ferrari.Magari al posto di EddieIrvine, o dello stessoRubens Barrichello che hapreferito a Bruno Senna. EHamilton? Riuscirà a tornarequello di pochi mesi fa osta per entrare in un ingranaggioperverso che loallontanerà dai riflettori, dallesimpatie dei tifosi. Comeaccadde a Button?Hamilton24 anni37 <strong>GP</strong> disputatiCampione del mondo 20089 vittorie13 pole positionMelbourne - SqualificatoSepang - 7°13


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - La crisi FerrariIl murettodel piantodi Massimo CostaIn McLaren se la passeranno anchemale, ma in Ferrari di certo le cosevanno peggio. E sarebbe meglio iniziarea non guardare più al team diWoking come punto di riferimento,bensì ai nuovi protagonisti del mondiale2009: Brawn, Toyota, Red Bull,Williams eccetera. Vedere la Ferrariattaccata alla speranza di unasqualifica che la FIA potrebbe comminareai tre team che utilizzanol’incriminato diffusore, desta tristezza.Anche perché, se la Ferraridopo due Gran Premi è ancora azero punti, non è certo per via diquel profilo estrattore. Da quandoRoss Brawn non c’è più, il murettobox della Rossa ne ha azzeccateparecchie, questo è fuori discussione.Ma negli ultimi tempi gli errorisembrano avere superato le cosebelle e a Sepang si è toccato veramenteil fondo. Non tanto, a nostroavviso, per la scellerata idea di montarele gomme full-wet sulle F60quando ancora la pioggia non avevainiziato a cadere, con Kimi Raikkonene Felipe Massa costretti agirare su tempi altissimi finché lapista era asciutta e poi, quando legocce sono arrivate, si sono ritrovaticon gli pneumatici in “pappa”.Quella è sembrata una mossa dateam disperato, che gioca non sullecertezze della realtà, ma su quelche accadrà. Qualcuno in Ferrari siè travestito da Frate Indovino. Senzasuccesso. Trasformando il teamdi Maranello in una di quelle squadreminori, come la Force India, chedi tanto in tanto scelgono coseimpossibili per ritrovarsi in posizionidi classifica che altrimenti non lecompetono. Ma l’errore più grave,dettato dall’arroganza di chi si sentegrande quando in realtà non lo è,è ciò che è stato combinato sabato,in qualifica. Nel Q1, Massa eRaikkonen hanno percorso solamentequattro giri mentre gli altri 18piloti ne hanno affrontati tra gli 8 ei 10. Ottenuto subito il tempo,temendo nell’arrivo della pioggia,hanno richiamato ai box sia il brasilianosia il finlandese, tenendoli fermi.Convinti che il crono realizzatoli mettesse al riparo da ogni sorpresa.E così, mentre i ferraristi si sonoaccomodati davanti alla televisione,traditi da quel primo e secondoposto conquistato nelle prove liberedel venerdì, i nomi di Massa eRaikkonen iniziavano a scenderenella graduatoria. Giù, sempre piùgiù, perché i loro rivali giustamenteerano in pista a fare il loro lavoro.Non si è neanche pensato di spedirein pista Massa nei momenti finali.Niente. Il brasiliano è scivolato16°, dunque fuori dal Q2. Raikkonenc’è entrato per un soffio. La Ferrariha ammesso di aver commessoun errore di presunzione. Parolache non avevamo mai ascoltato provenireda quel box. Sembra quasiche sia stata usata per poi accusarequalcuno in particolare. Ma chi?Luca Baldisserri, team manager?Michael Schumacher, che si aggiravasul muretto col piglio del generale?A proposito dell’ex pilota, pareche le decisioni di domenica portinola sua firma. Stefano Domenicalinon ha fatto nomi. C’è un po’ diconfusione anche in questo in Ferrari.Sull’assegnazione dei ruoli.14


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Gli altri protagonistiUn tedesco lo trovi sempreDue tedeschi sul podio. Se non c’è baby Sebastian Vettel,ecco che salgono in cattedra Nick Heidfeld, uomoBMW, e Timo Glock (sopra), scudiero Toyota. Heidfeld nonè nuovo a imprese del genere. Ha la capacità di passareda giornate opache, nelle quali sembra che non si sforzipiù di tanto (vedi Melbourne dove è giunto 10°), a giornateesaltanti. Tedesco in un team tedesco, Heidfeld aSepang ha conquistato un secondo posto emergendosilenziosamente, la sua specialità, dopo essere partito dalladecima posizione. La BMW non è competitiva come speravanoa Monaco di Baviera, ma Heidfeld le ha regalatoun podio inatteso che porterà morale. Robert Kubica harotto il motore praticamente prima di partire. Un fatto graveper un team come la BMW. Glock ha invece rischiatodi vincere il <strong>GP</strong>, si è trovato a lottare per la prima posizionecon Jenson Button grazie a una scelta tattica vincente.Il tedesco della Toyota ha montato per primo gommeintermedie e girava almeno 7” più rapido di tutti. Ha quindirecuperato velocemente posizioni, ma quando ha dovutomontare le full-wet ha perso terreno ritrovandosi poidietro ad Heidfeld. La Toyota, come già si era intuito aMelbourne, è comunque il team che può maggiormenteimpensierire la Brawn. La prestazione di Jarno Trulli in qualifica,secondo, lo conferma. Ma attenzione alla Williamse a Nico Rosberg, anche lui tedesco benché… figlio dell’Europain realtà. Meritava molto di più del sesto postofinale, un risultato che è figlio del momento sbagliato (perloro) in cui è stata decretata la fine del <strong>GP</strong>. Insomma, lascuola teutonica è ben presente in F.1, con giovani talentipronti a entrare nel futuro e protagonisti in serie minori,come Nico Hulkenberg in <strong>GP</strong>2. Non si può dire altrettantoper quella italiana, piuttosto ingessata…16


LA VERA FABBRICA DI CAMPIONITra le categorie low cost Gloria è l’unica che propone auto nuovissime tutte prodotte nel 2009 con motori “piombati”, garanziaTra le categorie low costGloria è l’unica che propone auto nuovissime tutte prodottenel 2009 con motori “piombati”,digare molto “tirate”doveilpilota faladifferenza. ÈnotoatutticheGloriaoffre ancheilmiglior rapportoMOLTI GIOVANI ocosto/prestazioni.garanziaQUESTE SONO LERAGIONI CHE SPIEGANO PERCHÈDEI PIÙPROMETTENTII“FORMULISTI”DEGLIULTIMI ANNI HANNO INIZIATO PROPRIO RIO CON GLORIA LA LOROO SCALATA A VERSO IL PROFESSIONISMO.Qui sotto presentiamo tre esempi significativi.(1986)Davide Rigon (1990)Andrea Caldarelli (1990) Mirko Bortolotti2005Campione Italiano2006 Vice CampioneItalianoF.32007 Campione It.ed EuropeoF.30002008 CampioneSuperleagueFormula2009 Probabilepartecipazionein <strong>GP</strong>22005Il più giovane vincitore di una gara2006 F.Reanault2.0 Italia2007 F.Reanault2.0 Italia eEuropa2008 3°in F.RenaultEurocup eWEC2009 F.3 Euroseries, Pilota Toyota TDP2006Vice Campione Italiano2007 4°nelCampionato ato ItalianoF.32008 CampioneItaliano ano F.32008 Test FerrariF.1, record dellapista2009 Formula2,Pilota Red BullCAMP. IT. F.3 2008Oltre il 60% dei pilotipartecipanti ha iniziatola carriera con Gloria.ITALIA RACING 2008Selezione Giovani FormulistiI primi 3 classificatie 7 tra i 10 selezionatihanno iniziato la lorocarriera con GloriaÈ LA TUA SCELTA VINCENTECalendario 200923- 24MAGGIO IMOLA04 - 05LUGLIO MAGIONE25 - 26LUGLIO MISANO12 - 13SETTEMBRE MUGELLO10 - 11OTTOBRE IMOLA24 - 25OTTOBRE MISANOCostimassimi delCampionatoato(6 weekend,12 gare)55.000 € in classeA (auto C8F)40.000 € in classeB (auto B5)Corriamosulle più belleeformativepiste italianeLa nuovavelocissima C8FPRESTAZIONIECCEZIONALIFORMATOWEEK ENDPREMIMASSIMASICUREZZACLASSIFICA OVER 35GRANDEVISIBILITA’PARCO VETTURENUOVISSIMOFORMULAPRIMI PASSIinfo@gloriacars.comoriacars.comwww.gloriacars.comVia Cavaglià, 3a - 10020 Cambiano (TO)Tel/Fax 011.944.24.04


18<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - McLaren


Il capoespiatoriodi Massimo CostaLa Spy Story è alle spalle. Trovati i colpevoli, pagata la multadi 100 milioni alla FIA, la McLaren aveva iniziato un’operazione“simpatia” che con la vittoria di Lewis Hamilton nelcampionato dello scorso anno aveva raggiunto il suo apice.Prima ancora, la cena nel paddock con gli uomini Ferrari, RonDennis che si concedeva amorevolmente ai microfoni. Eancora, la sua uscita di scena, il ruolo di team principal affidatoa Martin Whitmarsh (a sinistra assediato dai giornalisti),ritenuto competente, signorile. Ma ecco che alla primagara del dopo Dennis (comunque presente a Melbourne), laMcLaren finisce subito nella bufera. Dave Ryan, almeno questaè la versione ufficiale, impone ad Hamilton di raccontareuna storia diversa dalla realtà. Quella che a Melbourne,Jarno Trulli, in regime di safety-car nei chilometri finali del<strong>GP</strong>, lo ha superato volutamente e non perché ha rallentato.Come invece realmente accaduto, e dimostrato dalla conversazioneradio tra Hamilton e il box McLaren. Perché si temevache il pilota inglese, che a sua volta aveva passato Trullileggermente uscito di pista, potesse essere penalizzato. Labugia è stata smascherata. Ryan, in McLaren dal 1974, allontanatovenerdì mattina, prima dell’inizio della seconda sessionedi prove libere. Whitmarsh ha deciso così, la colpa cadetutta su Ryan. Ma ci si chiede: è possibile che non ci sia unconsulto tra tutto il vertice del team prima di incontrare icommissari sportivi quando si deve dibattere un argomentocosì importante? E’ veramente stata una scelta del soloRyan, un’idea che gli è venuta in mente mentre camminavaverso la direzione gara? Veramente si pensava che il dialogovia radio di Hamilton non venisse ascoltato? E Lewis, che aigiornalisti dopo il <strong>GP</strong> australiano aveva detto la verità, perchénon ha avuto il carisma di rifiutare la richiesta di Ryan?Perché ha accettato di raccontare una bugia? Pensava veramentedi fare il furbo? Hamilton, adesso fa l’arrabbiato neiconfronti della McLaren. Ma ci pare che sia abbastanza grandeper ragionare con la propria testa. Quello che ha detto aicommissari FIA è inaccettabile. Che delusione.19


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong> - Giro dopo giroChe partenzaRosbergGiro di ricognizioneKubica accusa problemi almotore e al via rimane fermo,ma è evitato da tutti.PartenzaRosberg dalla seconda filasfila Trulli e, all'interno, ha lameglio su Button alla primacurva. L'inglese gira largo eviene infilato da Alonso.Bell'avvio di Raikkonen.Kubica riparte mentreKovalainen commette unerrore e va nella ghiaia,ritirandosi.1° giroBuemi danneggia il muso e siferma a sostituirlo, Kubicainvece si ritira.10° giroAlonso, che si difendeva daRaikkonen da diverse tornate,viene sorpreso dal finlandeseche così sale al sesto posto.Gran bagarre nel 12°passaggio tra Alonso eWebber, ma alla fine èl'australiano ad avere lameglio.18° giroInizia a piovere leggermente,si ferma Raikkonen e montagomme da bagnato. Forsetroppo presto. Button si fermail giro seguente (19°), mamonta le slick. Anche Massaeffettua il pit-stop e comeRaikkonen si ritrova con glipneumatici rain. Raikkonengira 12" più lento di Button... esta rovinando le gomme da inquanto la pista è asciutta.21° giroPiove forte, Alonso fa unapasseggiata nella ghiaia, tuttientrano ai box per montare lefull-wet.24° giroLe posizioni: Button, Rosberga 13"7, Trulli a 18"1, Bar -richello a 22"9, poi Heidfeld,Webber, Hamilton, Massa,Glock, Piquet, Nakajima,Vettel, Alonso, Raikkonen chepaga 1'30" di distacco daButton. Webber, dopo unlungo duello con Hamilton, sigetta su Heidfeld e lo superaprendendo il quinto posto.Glock, che a differenza deglialtri ha le gomme intermedie,viaggia 8" più rapido ed ora èsesto avendo superatoHamilton e Heidfeld. Rosbergva ai box per montare leintermedie seguito daHamilton e Vettel, Trulli apparein difficoltà e viene passato daBarrichello, Webber e Glock.FinaleIntermedie al 28° giro ancheper Trulli e Barrichello, cheaveva commesso un errore.La tornata seguente, tocca aButton e Webber. Glock èprimo, Button lo insegue.Inizia a piovere forte. Buttonsupera Glock all'ultima curvae il tedesco intuisce che èmeglio montare le gommefull-wet e al volo imbocca lapit-lane. Vettel, ottavo, si girae si ritira. Testacoda perFisichella che riparte. Buttonal 31° giro monta le gommefull-wet. Pioggia torrenziale:entra la safety-car. Bandierarossa, impossibile proseguire.20


Rosberg scattacome una molladalla seconda filae prende la testadella garaWebber ed Heidfeld in lotta sotto la pioggiaL'ordine di arrivo,domenica 5 aprile 20091 - Jenson Button (Brawn B<strong>GP</strong>001-Mercedes) - 31 giri 1h10:59.0922 - Nick Heidfeld (BMW Sauber F1.09) - 22.7223 - Timo Glock (Toyota TF109) - 23.5134 - Jarno Trulli (Toyota TF109) - 46.1735 - Rubens Barrichello (Brawn B<strong>GP</strong>001-Mercedes) - 47.3606 - Mark Webber (Red Bull RB4-Renault) - 52.3337 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/24-Mercedes) - 1:00.7338 - Nico Rosberg (Williams FW31-Toyota) - 1:11.5769 - Felipe Massa (Ferrari F60) - 1:16.93210 - Sebastien Bourdais (Toro Rosso STR4-Ferrari) - 1:42.16411 - Fernando Alonso (Renault R29) - 1 giro12 - Kazuki Nakajima (Williams FW31-Toyota) - 1 giro13 - Nelson Piquet (Renault R29) - 1 giro14 - Kimi Raikkonen (Ferrari F60) - 1 giro15 - Sebastian Vettel (Red Bull RB4-Renault) 1 giro16 - Sebastien Buemi (Toro Rosso STR4-Ferrari) - 1 giro17 - Adrian Sutil (Force India VJM02-Mercedes) - 1 giro18 - Giancarlo Fisichella (Force India VJM02-Mercedes) - 2 giriGiro più veloce: Jenson Button, 1:36.641Ritirati2° giro - Robert Kubica - Motore1° giro - Heikki Kovalainen - Fuori pistaLa classifica piloti1. Button 15; 2. Barrichello 10; 3. Trulli 8.5; 4. Glock 8; 5. Alonso,Heidfeld 4; 7. Rosberg 3.5; 8. Buemi 2; 9. Hamilton 1.5; 10. Bourdais1; 11. Webber 0.5;La classifica costruttori1. Brawn <strong>GP</strong> 25; 2. Toyota 16.5; 3. Renault, BMW 4; 5. Williams 3.5:,6. Toro Rosso 3; 7. McLaren 1.5; 8. Red Bull 0.5.21


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong>Stella BrunoRimarrà scolpita nella storia televisiva l’intervento dell’inviata RAI. Quando ilcaos iniziava a regnare nella pit-lane, ci ha informato così: “Schumacher è statoincaricato di controllare l’intensità della pioggia”.Jenson ButtonUna imprecisione al via, l’impossibilità di replicare a chi spingeva forte aiutatodal Kers. Poi però, è emerso con decisione, come in qualifica. Attento, preciso,deciso nei sorpassi. Tutto quello che fa è perfetto. E’ il suo momentoNico RosbergUna splendida partenza, dalla seconda fila al primo posto in pochi metri. Poi,quei chilometri trascorsi in testa alla corsa con una serie di giri più veloci. Meritavamolto di più di uno scialbo ottavo posto, figlio di una strategia non perfettadel team.Timo GlockUna bella corsa, ha dato il meglio di sé con le gomme intermedie girando 7”più rapido dei suoi rivali e recuperando un sacco di posizioni. Senza commettereerrori. Quando è stato superato da Button, per la prima posizione, all’ultimacurva, è stato intelligente nel prendere subito la via dei box per montare lefull-wet non lasciandosi trascinare dalla bagarre.Nick HeidfeldIncredibile come riesca a trarre sempre vantaggi dalle gare più difficili. I tantianni di F.1 lo aiutano a leggere al meglio certe situazioni. Solo sette giorni primapareva disperso tra le vie di Melbourne. Heidfeld è così, a volte non c’è, avolte prende le coppe.Jarno TrulliStupendo in qualifica, al via non è brillante. Tiene duro al secondo posto, nelmomento del caos della pioggia non è favorito dalle gomme che monta e finiscegiù dal podio.10con lode109998Kimi RaikkonenUna partenza da duro, un bel duello con Alonso, che ha superato con intelligenzacostringendo lo spagnolo all’errore. Poi, il marasma del box Ferrari chelo ha umiliato.Rubens BarrichelloUna gara alla… Barrichello. Ha recuperato bene dalla quinta fila, ma nella classificafinale non è sul podio. Si avvicina un ruolo da seconda guida anche allaBrawn.Mark WebberIl 6° posto finale è un piccolo premio alla sfortuna avuta in Australia. Bello ilduello che lo ha opposto ad Alonso. E’ piaciuto anche il suo darsi da fare, nelruolo di uomo <strong>GP</strong>DA, per convincere i piloti a non prendere il via dopo l’interruzionecon la bandiera rossa.77722


IL PAGELLONE23


<strong>GP</strong> <strong>Malesia</strong>24Lewis HamiltonCon una McLaren che non sta dritta, lui combatte. Nonostante la figuracciarimediata, per la bugia raccontata ai commissari FIA, il campione del mondo alvolante dimostra che quel numero uno non è lì per caso. Ammirevole.Fernando AlonsoCon tanta benzina a bordo, è costretto a controsterzi continui. Si difende finchépuò, è commovente nel suo non arrendersi all’evidenza. Ma questa Renaultè un disastro. A Briatore non resta che urlare contro chi è più bravo di lui incolpandolodi agire fuori dalle regole.Felipe MassaBrutta gara. Anche prima dell’arrivo della pioggia non ha lasciato il segno. Tornandoalla qualifica, un vice campione del mondo non dovrebbe accettare dicompletare solo 4 giri, ma imporsi.Sebastian VettelGrande in qualifica, ancora un errore in gara. Sta diventando una pessima abitudine.Nelle pur difficili condizioni finali del <strong>GP</strong>, il tedesco della Red Bull è praticamentestato l’unico a girarsi e a non venire classificato.Sebastien BuemiUn musetto subito danneggiato, un errore in qualifica che lo ha relegato ultimo.Dalla grande prova di Melbourne agli errori di Sepang. Ma ci sta, è pursempre un debuttante.Sebastien BourdaisL’insufficienza la merita prima di tutto perché auspicava che la gara ripartisse.Praticamente l’unico a sperarlo. In barba alle più elementari norme di sicurezza.Poi, perché non ha fatto la differenza quando pioveva. Poteva essere unabuona occasione, ma è rimasto nell’ombra.Giancarlo FisichellaAltro weekend negativo. Come la Ferrari, anche alla Force India hanno montatole full-wet quando ancora non pioveva col risultato che il romano le ha degradatecompletamente con la pista asciutta. Poi si è girato.Adrian SutilImpalpabile, critica l’inguidabilità della vettura con la pioggia.Kazuki NakajimaAssolutamente deludente. Doveva cancellare l’errore di Melbourne, ha cancellatose stesso.Heikki KovalainenFinisce fuori traiettoria, poi nella ghiaia, al 1° giro. Come un pivello. Non si aiutacosì un team in difficoltà.Nelson PiquetSembra di sparare sulla Croce Rossa…6,56,5555555442Mark Webber attende di ripartire


IL PAGELLONEMichael SchumacherQuando via radio Ross Brawn gli indicava il cammino e lui si limitava a guidare,non ne sbagliava una. O quasi… Adesso che qualche dritta la deve dare luial muretto box Ferrari, non ne azzecca una.Luca BaldisserriSempre impreciso nelle sue dichiarazioni, questa volta si è eclissato. La Ferraripreferisce lavare i panni sporchi in famiglia. Sarà stato lui a decidere lastrategia del sabato? E della domenica? Mah, boh, chissà, però…Bernie EcclestoneLo ringraziamo per aver permesso a noi europei di dormire serenamente domenicamattina, senza le solite levatacce che dovevamo fare per seguire i <strong>GP</strong> asiatici.Ma se veramente gli avevano detto che nel tardo pomeriggio c’era il rischiobuio e monsone, allora Ecclestone e la FIA hanno esagerato a imporre le ore17 per la partenza, le 11 dalle nostre parti. Ci accontentavamo anche di alzarciper le 9… Ovviamente, il motivo è da ricercare nella maggiore pubblicità televisiva…Robert KubicaIl polacco non è giudicabile con quel motore che si rompe nel giro di ricognizione.000n.g.Heidfeld in lotta con Hamilton25


Mondiale Rally - PortogalloProfessorHirvonen conSébdi Claudio PiliaLehtinen, Sordo conil navigatore Marti el’immancabile Elena.Tutti ai piedi di suamaestà SébastienLoeb, giunto inPortogallo alla 51.mavittoria iridataAAA avversario per Sébastien Loebcercasi.Affiancato dal monegasco DanielElena, l’Extraterrestre di Haguenauha fatto 51, come Alain Prost in Formula1. E, ancora una volta, hariscritto la storia della serie iridata.Anche se, già alla fine del mese inArgentina, potrebbe diventare iltransalpino più decorato di semprenelle grandi competizioni a motore.Non ha potuto fare altro che alzarebandiera bianca, Mikko Hirvonen."Stiamo mettendo poca pressionea Seb, ma è tutto quello che possiamofare. In fin dei conti, ottopunti sono meglio di niente", ha fattosapere il ragazzo di Jyvaskyla,con tono da sconfitta, consideratoanche il vantaggio dell’errore commessodall’avversario al venerdì. InPortogallo, come sempre, si è vissutoun grande spettacolo; colpi discena, il ritorno di Marcus Gronholm(ritiratosi con la Subaru),scossoni al vertice, incidenti e sfideal decimo di secondo non sonomancate durante tutto l’arco delweekend. Verrebbe da dire che si èvissuto un rally mondiale degno diessere chiamato tale. C’è un però.A vedere la classifica, e ancora dipiù i protagonisti al traguardo, sievidenzia una preoccupante carenzadi piloti carismatici e Costruttori.Tasto dolente sul quale il presidentedella FIA Max Mosley, in visitain terra lusitana (dopo esserestato in Irlanda), ha intenzione diporre rimedio. Infatti, numerosisono stati i colloqui con i responsabilidei Costruttori e con la Stanzadei bottoni dei rally. "Il MondialeRally è seguito in tutto il mondo,piace agli appassionati quanto laFormula 1, perciò occorre sfruttarequesto successo commerciale",ha spiegato Mosley sabato pomeriggio.Ci vuole una svolta, insomma.Magari, come spiegato in unaconferenza stampa, interessandosianche alle strutture private, oltreche alle Case costruttrici…26"Per me, se non ci sono altri Costruttori, non ci sono tantipiloti; non riesco a vedere uno sport che possa andareavanti senza le Case. Magari potrebbe fare un campionatodi seconda divisione per i piloti privati e i giovani. Ad altolivello, senza i Costruttori non avrai le macchine, i piloti,i soldi o i media. Forse sbaglio, ma non credo…"Olivier Quesnel


L'ordine di arrivo,domenica 5 aprile 20091. Loeb/Elena (Citroen C4) in 3.53'13"12. Hirvonen/Lehtinen (Ford Focus) a 24"33. Sordo/Marti (Citroen C4) a 1'45"44. P.Solberg/Mills (Citroen Xsara) a 2'44"65. H. Solberg/Menkerud (Ford Focus) a 5'46"36. Ostberg/Unnerud (Subaru Impreza) a 6'20"87. Villagra/Diaz (Ford Focus) a 12'59"58. Al Qassimi/Orr (Ford Focus) a 18'21"7La classifica Piloti1. Loeb 40, 2. Hirvonen 30, 3. Sordo 23, 4. Petter e HenningSolberg 14, 6. Wilson 8, 7. Latvala 6, 8. Villagra 4.La classifica Costruttori1. Citroen 64, 2. Ford 40, 3. Stobart 27, 4. Citroen JuniorJunior 11, 5. Munchi's 727


Mondiale Rally - Portogallo“Non voglio prendere rischi, sbagliare e non prendere punti.C’erano delle sezioni in cui si andava al massimo in mezzo allapolvere, senza riuscire a vedere nulla. A sole tre provespeciali dall’arrivo, sembra che ci dovremoaccontentare di un secondo posto.”Mikko HirvonenScotta ilsedile diLatvalaIl sedile di Jari-Matti Latvala, dopol’ennesima debacle in Algarve, èdiventato rovente. Il lungo elencodi errori commessi tra la stagionepassata - durante la quale è statopunito con una "retrocessione" nelteam satellite Stobart - inizia apesare pesantemente all’internodella scuderia dell’Ovale Blu. Sebbenesi continui a dare fiducia:"Siamo felici dei tempi di Jari-Matti",fa sapere il gran capo MalcolmWilson. "Non stava andando fortissimo(nella curva incriminata, ndr),ma ha avuto l’incidente in una curvalenta che aveva segnalato conuna 'doppia attenzione' nelle suenote. È un peccato, Jari-Matti stavafacendo bene. Guiderà con noianche in Argentina, come programmato,abbiamo il 100% della fiducianelle sue capacità."28


Velocis simo il primo giornoMarcus Gronholm, di ritornodopo un anno di assenza,ha terminato la sua avventuracon la Subaru Impreza,uscendo di stradanel primo impegno del sabato


IndyCar a St. PetersburgBriscoe le azRyan Briscoeconquista ilquarto successoIndyCar sultracciatocittadino di St.Petersburgdi Marco CortesiL’apertura stagionale della IndyCar 2009a St. Petersburg porta in dote a Ryan Briscoela quarta vittoria in carriera. Decisivaper l'australiano è stata la prima sostaanticipata che, grazie alla susseguente"caution", gli ha consentito di conquistarela testa. Il piede non è comunque mancato:quando Justin Wilson, grazie ad unveloce pit-stop, si è riportato davanti a trequarti di gara, Briscoe ha provveduto conuna staccata da manuale, alla primaoccasione utile, a riprendersi ail comando.In seconda piazza, Ryan Hunter-Reayha regalato al team Vision il miglior risultatodi sempre evitando di commettere30


zecca tutteerrori ed approfittando di ogni varco possibile.Dietro a Wilson, che ha completatoil podio dopo aver comandato le fasiiniziali, si è piazzato Dario Franchitti,seguito da Tony Kanaan e Will Power. Solosettimo ha concluso il poleman GrahamRahal, toccato da Kanaan pochi metridopo lo start. I principali contatti hannocoinvolto dapprima Danica Patrick eRaphael Matos, poi Robert Doornbos,Dan Wheldon e Hideki Mutoh. Un peccatoper l'inglese che, alla prima con il teamPanther, aveva mostrato buona padronanzadella situazione. Guai anche per ScottDixon, vistosi prima "rubare" la piazzoladel box da Will Power, poi spedire a muroda una toccata con Hideki Mutoh.31


IndyCar a St. PetersburgLa cronacaGiro dopo giroLe emozioni, nell'apertura stagionale della IndyCar Series 2009 aSt. Petersburg, iniziano con una super-partenza, che vede cinquevetture affiancate all'ingresso della prima curva. Mentre con unostrepitoso sorpasso all'interno Franchitti si porta al secondo posto,Graham Rahal finisce in testacoda toccato da Kanaan. Nelle fasiconcitate del via il più danneggiato è però Conway, spedito in testacodae costretto al ritiro. Mentre Kanaan e Rahal iniziano la lororimonta, Wilson ringrazia, riuscendo ad allungare anche grazie allegomme morbide montate dal team Coyne. Subito dietro, ma non ingrado di andare all'attacco, si attesta Franchitti, davanti a Briscoe,Power e ad un velocissimo Manning. I pit-stop per le vetture congomme morbide iniziano prima del 20esimo giro, tranne che perWilson: ottimo il lavoro del britannico nel mantenere la leadershipe conservare i suoi pneumatici. Al giro 32 però cambia tutto: trecontatti separati portano in pista la safety-car. Il botto più violentocoinvolge Matos e la Patrick, con il brasiliano che in un tentativoimprobabile di sorpasso nella parte più veloce della pista fa finireentrambi nelle gomme.Con la fase dei pit-stop, ad essere favoriti sono i piloti con la sostagià alle spalle: Briscoe prende la testa, davanti a Wheldon e Viso.Disastro per Power, che arriva lungo nella piazzola di Dixon, penalizzandoentrambi. Mentre Franchitti si ritrova bloccato da uno spentoDoornbos, Wilson, un po' più deciso, conquista il terzo posto contre brillanti sorpassi. Dietro a Viso, quarto, la metà gara vede Hunter-Reaytenere agevolmente la quinta piazza alle spalle Franchitti.Wheldon, al secondo posto, tiene duro anche dopo la seconda situazionedi caution, respingendo Wilson col coltello tra i denti e permettendoa Briscoe l'allungo. In sesta e settima piazza, Rahal eKanaan tentano di riportarsi davanti, mentre Manning, ottavo mantieneun ritmo elevato. La terza caution conduce ancora le vetturedei leader ai box. A spuntarla dalla roulette dei cambi è a sorpresaproprio il leader iniziale Wilson, che si riporta al comando, mentreWheldon perde posizioni ed Ernesto Viso è costretto al ritiro. Al gironumero 80 continua (e finisce) la giornata nera di Dixon, the piegauna sospensione in un contatto con Mutoh e va dritto contro le protezioniin curva 3. Alla ripartenza, Briscoe è un fulmine, infilandosiall'interno di Wilson, che tramortito apre la porta a Ryan Hunter-Reay. Nel mentre, arriva il disastro di Robert Doornbos, che si toccacon Wheldon in un tentativo simile a quello di Matos, coinvolgendoaltre due vetture. Si prepara uno shootout di 8 giri: al restart,Briscoe chiude con decisione la porta a Hunter-Reay, e conducecon relativa tranquillità. Anche quando Tagliani sperona Andretti,la corsa riprende senza cambiamenti, portando in casa Penskeil secondo successo consecutivo dopo la vittoria di Surfers Paradise.MOMENTO CLOUGiro 36: Raphael Matos entra "a gambatesa" su Danica Patrick. Entrambi finiscono a muroe Ryan Briscoe, che si era appena fermato ai box,approfitta delle soste altrui e prende il comando32


L'ordine di arrivo,domenica 5 aprile 20091 - Ryan Briscoe - Penske - 100 giri2 - Ryan Hunter-Reay - Vision - 0.46193 - Justin Wilson - Coyne - 0.94904 - Dario Franchitti - Ganassi - 1.52305 - Tony Kanaan - AGR - 2.32146 - Will Power - Penske - 3.46227 - Graham Rahal - NHL - 4.06728 - Darren Manning - D&R - 4.72839 - Vitor Meira - Foyt - 5.955910 - Alex Tagliani - Conquest - 1 giro11 - Robert Doornbos - NHL - 3 giri12 - Stanton Barrett - 3G/Beck - 4 giriGiro più veloce: Justin Wilson - 1:03.2440Dopo la pole di sabato, la gara di Graham Rahal è̈stata compromessa da un contatto alla prima curva con KanaanRitiratiMarco Andretti - 94 giriDan Wheldon - 86Hideki Mutoh - 86Scott Dixon - 80EJ Viso - 75Ed Carpenter - 71Danica Patrick - 31Raphael Matos - 31Mario Moraes - 31Un errore di Will Power ha compromesso il primo pit-stop di Scott Dixon, spedendolo in fondo al gruppo33


<strong>GP</strong>2 Asia a Sepang - Gara 1Lampo34di Massimo CostaIl vincitore che non ti aspetti. DiegoNunes, del team Piquet <strong>GP</strong>, si è impostoper la prima volta in una gara<strong>GP</strong>2. E con il piglio del dominatore. Ilbrasiliano non aveva fino ad oggimostrato particolari qualità, ma in<strong>Malesia</strong> è parso un altro pilota rispettoa quello che conoscevamo. Decisoe rapido in qualifica tanto da conquistareil secondo tempo assoluto.Determinato, sicuro come un veterano,in gara. Facilitato dall'assenza delpoleman Jerome D'Ambrosio, costrettoai box ancora prima del via per problemialla trasmissione, Nunes non siè fatto sfuggire l'occasione. Partito intesta, abile nel tenere alle spalle uncombattivo Vitaly Petrov alla primacurva, aiutato da un mezzo perfettosu questo tracciato, Nunes ha via viaguadagnato metri preziosi viaggiandosempre comodamente con oltre 2-3secondi di vantaggio sugli inseguitori.Anche nella fase del pit-stop,Nunes è stato freddo quanto bastaper non farsi prendere dall'ansiaquando vedeva Kamui Kobayashinegli specchietti. Il giapponese dellaDams, ha corso di esperienza, anticipandotutti nel primo pit-stop, nonlasciandosi prendere dalla frenesiaquando il podio pareva lontano. Kobayashiha quindi conquistato un ottimosecondo posto. Il lombardo dellaDurango, ha lottato come suo solitoacchiappando l’ottava piazza (peccatoper il tempo perso nel pit-stop) chegli è poi valsa la pole per gara 2. Sulterzo gradino del podio, James Jakesdella Super Nova che piazza un belcolpo per se stesso e per la squadradi David Sears. Jakes era partito moltomale dalla seconda fila, ma hasaputo ricostruire ciò che avevadistrutto nelle primissime fasi di corsa.Il successo del team Piquet <strong>GP</strong> èstato completato dal quarto posto diRoldan Rodriguez. Consistente la corsadi Yelmer Buurman, ritrovatosi terzonei primi giri, poi quinto all'arrivocon la Dallara del team Ocean. VitalyPetrov si è dovuto accontentare delsesto posto finale, non certo quelloche si aspettava. Solo settimo PastorMaldonado, autore di una partenzada cineteca che lo aveva proiettato alterzo posto. Il venezuelano della ARTha poi sfoggiato le cose peggiori delsuo repertorio, con un paio di erroriche gli hanno fatto perdere terreno.A parte Valsecchi, giornata non feliceper gli altri italiani.on certo nella EuroSeries.MOMENTO CLOUIl poleman D’Ambrosio non si schiera peril via, per la rottura della trasmissione. Nunessi ritrova in prima fila, da solo e non ha problemia gestire al meglio la partenza


Nunes festeggiato... a dovereLa cronacaGiro dopo giroD'Ambrosio e Rigon non si schierano permotivi tecnici. Al via, Villa si pianta, Nunessi invola verso la prima curva difendendosida Petrov mentre Maldonado conquistala terza posizione. Subito KO alla prima curvaMortara per rottura del semiasse. Al 1°giro: Nunes, Petrov, Kobayashi, Maldonado,Buurman, Jakes, Rodriguez, Al Fardan,Valsecchi. Nunes segna il giro più velocein 1'49"458, Valsecchi supera Al Fardan.Da segnalare il buon avvio di Perez, da 18°a 10°. Maldonado perde posizioni dopoessere andato largo in una curva. Van derGarde viene punito con uno stopandgo perpartenza anticipata. Kobayashi avvicinaPetrov e deve guardarsi da Jakes. Al 7°giro, il giapponese è il primo a entrare aibox per il cambio gomme. Petrov commetteun errore e lascia andare Jakes, poiBuurman, Rodriguez, Valsecchi, Al Fardan,Maldonado. Il venezuelano fa un altro errorementre Razia si ritira lungo la pista mentreera 14°. Valsecchi al 10° passaggio haun problema alla ruota posteriore sinistranella fase del pit-stop e perde tempo prezioso.Si ritira anche Perez con una fumatache esce dal posteriore della sua monoposto.Nunes fa la sosta al 13° giro, mentreBonanomi, risalito 5° per avere ritardatoil pit-stop, quando va ai box non riescea ripartire e deve essere spinto dai meccanici.In testa c'è Al Fardan, atteso peròper la sostituzione degli pneumatici, poi illeader virtuale Nunes, Kobayashi, Rodriguez,Buurman, Petrov, Maldonado, Valsecchi,Crestani, Gonzalez, Yamamoto. Bonanomiritorna ai box per ritirarsi mentre AlFardan cambia le gomme. Il pilota delBahrain rientra in pista sesto, ma vienesuperato in fretta da Maldonado e Valsecchi.Nunes ha un vantaggio di 4" su Kobayashie realizza anche il giro più veloce in1'48"698, che sarà poi battuto da Villa,fuori dai giochi dopo lo stallo al via. La corsavive sulla rincorsa di Jakes su Kobayashim,che però tiene con sicurezza il secondoposto fino al traguardo. Valsecchi duellacon Maldonado per la settima piazza,ma finiscono nell'ordine.L'ordine di arrivo di gara 1,sabato 4 aprile 20091 - Diego Nunes - Piquet <strong>GP</strong> - 1.00'46"6682 - Kamui Kobayashi - Dams - 8"3613 - James Jakes - Super Nova - 9"1504 - Roldand Rodriguez - Piquet <strong>GP</strong> - 13"8745 - Yelmer Buurman - Ocean - 16"8056 - Vitaly Petrov - Barwa Addax - 41"4577 - Pastor Maldonado - ART - 42"0078 - Davide Valsecchi - Durango - 42"3819 - Hamad Al Fardan - iSport - 51"15210 - Rodolfo Gonzalez - FMSI - 53"24011 - Alvaro Parente - Meritus - 54"43512 - Sakon Yamamoto - ART - 59"95813 - Michael Herck - DPR - 1'01"47314 - Giedo Van der Garde - iSport - 1'02"51815 - Fabrizio Crestani - Ocean - 1'11"95816 - Giacomo Ricci - DPR - 1'34"31817 - Ricardo Teixeira - Trident - 1'50"42818 - Michael Dalle Stelle - Durango - 1'51"45519 - Javier Villa - Super Nova - 1 giro20 - Kevin Nai Chia Chen - FMSI - 1 giroGiro più veloce: Javier Villa 1'48"208Ritirati16° giro - Marco Bonanomi14° giro - Sergio Perez10° giro - Luiz Razia0 giri - Edoardo MortaraNon partitiJerome D'AmbrosioDavide Rigon35


<strong>GP</strong>2 Asia a Sepang - Gara 2Petrov di forza36di Massimo CostaVitaly Petrov torna alla vittoria in <strong>GP</strong>2 Asiaaffermandosi al termine di una gara difficile,condizionata dalla pesante pioggia cadutanei minuti che precedevano la partenza.Il russo del Barwa Addax, terzo dopo che lasafety-car aveva aperto le ostilità "scaldando"i 26 protagonisti, si è costruito il successosuperando prima Davide Valsecchi al5° giro, poi Pastor Maldonado all'11° passaggio.Petrov ha poi gestito la gara sprinttenendo a bada con tranquillità il venezuelanodella ART. Una vittoria che ridà moralea Petrov, ultimamente messo in riga dalgiovane compagno di squadra Sergio Perez,e un podio che ci voleva per Maldonado,che questa volta non ha commesso particolarierrori. Bisogna però sottolineare chestiamo parlando della seconda corsa, cheha permesso ai piloti di schierarsi sulla grigliadi partenza in base alle posizioni rovesciatedi gara 1... Un podio che ha vistoanche Davide Valsecchi occupare il terzogradino. Il pilota lombardo della Durango hatenuto la testa per i primi chilometri partendodavanti a tutti, poi ha dovuto arrendersia Maldonado e a Petrov. Valsecchi, grazieal fatto che Kobayashi non ha preso punti,è ora 13 lunghezze dal giapponese quandoal termine del campionato mancano ledue gare di Al Sakhir. A conferma che la vittorianella main race di Sepang non è stataun colpo di fortuna, Diego Nunes ha conclusoal quarto posto ribadendo la sua ottimaforma questo weekend. Bene anche irookie Hamad Al Fardan, quinto, e SergioPerez, sesto dopo avere superato KamuiKobayashi nell'ultimissimo giro. E averglicosì tolto un punticino importante per laclassifica generale, che tiene Valsecchiancora in corsa per il titolo a una tappa daltermine. Kobayashi ha comunque disputatouna buona prova dopo aver perso posizioninei primi giri. La sua poderosa rimonta,da 11° a 6°, è però stata interrotta,come detto, da Perez che lo ha sospintofuori dai punti.


La cronacaGiro dopo giroPiove e la partenza viene ritardata di unadecina di minuti. Si parte in regime di safety-car,ma Yamamoto e Chen rimangono fermi.Al via lanciato, dopo tre tornate, Valsecchiconduce su Maldonado e Petrov. Ilvenezuelano non perde tempo e subitoaffianca l'italiano che però reagisce prontamente.Jakes, terzo in gara 1, finisce intestacoda e si ritira. Buurman va largo. Al5° passaggio, Maldonado supera Valsecchiche poi si vede passare anche daPetrov. Al 6° giro, Maldonado precedePetrov, Valsecchi, Al Fardan, Nunes, Rodriguez,Parente, Gonzalez, Van der Garde,Herck. Kobayashi è scivolato 11°, Crestani12°, Ricci 13°, Mortara 16°, Bonanomi18°, Rigon 19°, Dalle Stelle 21°. Nunes hala meglio su Al Fardan per il quarto posto,Maldonado ha un vantaggio di 1"3 suValsecchi si difende da Maldonado e PetrovPetrov. Valsecchi realizza una serie di giriveloci, Kobayashi inizia la sua rimonta erapidamente si mette dietro Herck e Vander Garde. Petrov intanto riduce il divarioda Maldonado che sembra in difficoltà.Mentre Kobayashi guadagna altre due posizioni,Petrov scavalca Maldonado e si prendeil primo posto. A dieci giri dal termine,Petrov è primo seguito da Maldonado, Valsecchi,Nunes, Al Fardan, Kobayashi, Gonzalez,Rodriguez, Perez, Parente. D'Ambrosiosupera in regime di bandiere gialle, valungo e rischia di centrare i commissari dipercorso che stavano intervenendo su unavettura ferma; poco dopo riceve la nera dalladirezione gara per comportamento scorretto.Ricci sale all'undicesimo posto superandoVan der Garde. Valsecchi tenta unattacco a Maldonado, senza esito. Girofinale da brivido per Perez che con forza siprende il sesto posto, ovvero l'ultimo puntodisponibile, ai danni di Kobayashi. Petrovvince su Maldonado e Valsecchi.L'ordine di arrivo di gara 2,domenica 5 aprile 20091 - Vitaly Petrov - Barwa Addax - 20 laps 45:41.3492 - Pastor Maldonado - ART - 2.9143 - Davide Valsecchi - Durango - 4.3394 - Diego Nunes - Piquet <strong>GP</strong> - 6.3565 - Hamad Al Fardan - iSport - 21.5396 - Sergio Perez - Barwa Addax - 24.4897 - Kamui Kobayashi - Dams - 24.5528 - Rodolfo Gonzalez - FMSI - 26.1089 - Alvaro Parente - Meritus - 26.95610 - Giedo Van Der Garde - iSport - 35.72511 - Yelmer Buurman - Ocean - 37.30612 - Roldan Rodriguez - Piquet <strong>GP</strong> - 37.68313 - Davide Rigon - Trident - 44.39014 - Marco Bonanomi - Meritus - 46.35815 - Giacomo Ricci - DPR - 47.81816 - Fabrizio Crestani - Ocean - 48.47617 - Edoardo Mortara - Arden - 48.64018 - Javier Villa - Super Nova - 1:09.84919 - Ricardo Teixeira - Trident - 1:21.55720 - Michael Dalle Stelle - Durango - 1:56.537Ritirati15° giro – Jerome D'Ambrosio15° giro – Sakon Yamamoto10° giro – Michael Herck10° giro – Luiz Razia6° giro – Kai Nai Chia Chen5° giro – James JakesLa classifica1. Kobayashi 47; 2. Valsecchi 34; 3. Vitaly Petrov 28;4. Hulkenberg e Rodriguez 27; 6. Perez 26; 7. D'Ambrosio23; 8. Nunes 13; 9. Villa 12; 10. Mortara 11;11. Bamber 8; 12. Maldonado , Yamamoto, Jakes, VanDer Garde 7; 16. Van Der Drift 5; 17. Buurman 4; 18.Al Fardan e Razia 2; 20. Parente 1.Petrov precede MaldonadoMOMENTO CLOUAll’11° giro Vitaly Petrov, dopo variattacchi, sorpassa Pastor Maldonado per la primaposizione e va a conquistare il primo successonel campionato 2008/2009 nella <strong>GP</strong>2 AsiaTreluyer aprela F.NipponBenoit Treluyer conquista sul tracciato delFuji la prima vittoria della stagione 2009del Formula Nippon. Con quasi sei secondidi vantaggio su Takuya Izawa, al teminedi una gara tiratissima, Treluyer ha portatoa termine i 55 giri di corsa, regalandoal team Impul il successo, arricchitoanche dalla terza posizione di Kohei Hirate,poleman di questa corsa. Disastrosagara per il campione della categoria del2008, Tsugio Matsuda, che dopo una difficilequalifica che lo aveva visto ottavo,ha abbandonato il gruppo dopo solo sedicigiri. Loic Duval è il primo dei piloti nonnipponici al traguardo, in quarta posizione,al volante della prima monoposto conmotore Honda. Prestazione positivaanche per un esordiente nella categoria,Keisuke Kunimoto, proveniente dal vivaiodella Formula 3 giapponese, che ha conclusocon la monoposto del team LeMans in nona posizione.37


L’intervista - Roberto VenieriUn Target diprimo livellodi Antonio CaruccioTitolare della Target, con esperienze in F.1 conla Minardi e nella americana CART, RobertoVenieri è uno dei maghi della F.3, categoriache affronta da diversi anni in Italia e all’estero,non disdegnando puntate a Macao. In mezzo,anche una parentesi nella spagnola EpsilonEuskadi dove nel 2007 ha vinto il titolodella F.Renault italiana ed europea nel ruolodi tecnico.- Cosa si aspetta dalla stagione 2009 del campionatoF.3?”Il livello del campionato sarà molto alto perla presenza di tanti team e tanti piloti. Confidoche la Federazione saprà tenere alto il livelloe non ripeterà gli errori del passato, contenendoi costi e permettendo la sopravvivenzadei team per tutta la stagione, riconfermandoil buon lavoro fatto d negli ultimi anni”.- Nel 2008 il suo team è tornato nella seriecadetta italiana in una partnership con BVM,dopo un’avventura all’estero. Come è maturataquesta decisione?”C’era un accordo personale con Mazzotti perdisputare inizialmente il Formula Master. Poiabbiamo visto che nel panorama nazionalec’erano importanti ed interessanti sviluppidella Formula 3 e abbiamo deciso di dirottaresu questa categoria il nostro progetto. Perquanto riguarda la divisione del lavoro, io mioccupo della gestione tecnica in pista, mentreBVM ha la gestione economica”. usegue a pag 4038


- Nel 2006 il suo team ha corso nel F.3 Tedesco conla SLC. Come valuta quella esperienza?”Positivamente perché abbiamo trovato un’organizzazioneimpeccabile sotto ogni punto di vista, sia a livellosportivo sia tecnico, dove c’è una grande serietà nelleverifiche ed una trasparenza che mi ha molto colpito,cosa che purtroppo un po’ manca in Italia. C’èanche una gestione dei costi diversi dal punto di vistadel noleggio piste per test e prove libere”.- Fino al 2005 Target era uno dei più importanti teamche partecipavano alla serie tricolore. Come maturòla decisione di lasciare la F.3 Italia?”Sono espatriato in Germania perché non ero d’accordocon la decisione degli altri team manager di limitarei test e le vetture. In disaccordo con loro ho presola mia decisione di andare all’estero e sono molto contentodi questo perché ho vissuto una stagione conun’organizzazione perfetta. Purtroppo il programma disviluppare una macchina nuova, la SLC, non è andatoa buon fine per il fallimento dell’azienda a metà anno.Penso che quella macchina, con un giusto sviluppo allespalle, poteva avere un grande potenziale. Personalmente,mi sono messo in stand by per un anno, andandoa lavorare in Spagna con Epsilon, dove abbiamomonopolizzato il campionato di F.Renault italiano edeuropeo, prima di ritornare in Italia con l’attuale impegnonel F.3 tricolore”.- Lo scorso anno avete raccolto un’ottima prestazionecon Salvatore Cicatelli, che ha conquistato il terzoposto finale.”Il 2008 è stata un’annata veramente positiva. Cerchiamosempre di essere ad un alto livello con qualunquepilota ci capiti. Poi, come sempre accade, si devetrovare il giusto connubio tra una macchina performanteed un pilota competitivo per ambire al successo”.- Chi saranno i piloti della vostra formazione nel 2009?”Abbiamo provato Daniel Zampieri, che con BVM corsenel Formula Renault e ci piacerebbe poter lavorarecon lui. Poi siamo in trattative con Salvatore Cicatelliper la riconferma, e con il campione Formula AzzurraEdoardo Liberati.- Obiettivo dichiarato per il 2009?“Il nome del nostro team Target, in italiano significa“obiettivo”. E il nostro è quello di vincere il campionato.Il successo si costruisce avendo una buona macchina,un buon pilota, ed una squadra di tecnici forti ecompetenti. Lo scorso anno ci eravamo prefissati unterzo posto e lo abbiamo raggiunto”.L’intervista - Roberto Venieri- Avete fatto esordire nell’ultima gara del 2008, a Vallelunga,Daniel Mancinelli, che ha subito raccolto ilpodio. Cosa pensa del pilota marchigiano?”Ho avuto un’ottima impressione di Daniel e ritengosia uno degli migliori piloti italiani di questo periodo.Ho spinto affinché si accordasse con Mazzottiper la gara dello scorso anno e sono felice per ilrisultato conquistato. Ora lui disputa il FormulaRenault 2000 per una questione di budget, ma pensoche se avesse le giuste condizioni, come fare ungiusto numero di test e conoscere al meglio la vettura,potrebbe fare molto bene nel mondo della Formula3”.Salvatore Cicatelli40


F.Renault Italia a Monza - Gara 1La favola di Dueck42di Massimo CostaTante sorprese nella prima gara stagionaledella F.Renault Italia. A tagliare perprimo il traguardo è stato il canadeseTyler Dueck della BVM Minardi che soltantogiovedì ha trovato l'accordo perdisputare la stagione con la squadra diGiuseppe Mazzotti. Dueck ha precedutoCristian Corsini del CG Motorsported il compagno di team Andrea Roda.E' stata una corsa ad eliminazione, cheha premiato i piloti più attenti e lecosiddette seconde linee. Dei primi diecial via, soltanto tre hanno visto il traguardo:Dueck, Corsini e Amberg.Dueck, quinto in qualifica, ha saputoapprofittare al meglio degli errori di chilo precedeva e pur non salendo in macchinada cinque mesi non ha avuto difficoltànel trovare il giusto ritmo in garae nel prendere le misure a Corsini,superandolo al 4° giro. Poi, una voltasecondo, si è trovato in testa quandoDaniel Mancinelli ha dovuto scontare lostop and go per partenza anticipata.Dal 7° al 14° e ultimo giro, Dueck hacontrollato la corsa con freddezzatenendo a debita distanza Corsini. E gliattesi protagonisti? Mancinelli, secondoin qualifica, ha anticipato vistosamenteil via. Scontata la penalizzazioneche lo ha relegato nelle ultime posizioni.Il poleman Stefano Comini è invecerimasto vittima di un brutto incidenteverificatosi al 2° giro. Matteo Daveniaha sbattuto alla Ascari dopo un contattocon Marco Betti. E' quindi statachiamata in pista la safety-car, uscitadai box mentre sopraggiungeva Mancinelli,ma le bandiere gialle e il cartelloSC erano già esposti. Il pilota marchigiano,primo ma in attesa di riceverel'avviso di stop and go, ha rallentatomettendosi dietro alla safety-car. Comini,Genis Olive e Giovanni Venturini, infila indiana, non hanno praticamenteintuito quel che stava accadendo.Comini quando ha visto la vettura delladirezione gara ha immediatamenterallentato spostandosi a destra, Olivenon lo ha fatto e gli è piombato addossodecollando contro le reti. Vetturadistrutta, pilota illeso. Venturini, per evitaredi finire contro le due monoposto,ha sterzato baciando il guardrail. Nessunodei tre piloti coinvolti ha riportatoferite, ma la dinamica dell'incidente ègrave perché dimostra che hanno ignoratole segnalazioni dei commissari ele più elementari norme di sicurezza.Successivamente, in fase di ripartenzadalla safety-car, i piloti hanno velatamenteaccusato Mancinelli di aver fattotroppo l'elastico costringendo chiera dietro a brusche frenate. Nel caos,Martin Scuncio ha tamponato FedericoScionti ed entrambi si sono ritirati. Diconseguenza, dietro a Dueck e Corsinic'è stato spazio per Bianca Steiner eAndrea Roda. Tra i due si è acceso unbel duello finché il pilota della BVM nonha passato all'esterno della primavariante la ragazza austriaca. Una buonagara la stava conducendo StefanoCarlet, alle spalle di Roda, ma all'8°giro si è ritirato. Una bella battaglia peril quinto posto si è sviluppata tra NikolasKvasai, Mattia Brugiotti e StefanoColombo. Alla fine l'ha spuntata Colomboche ha superato entrambi. Interessanteil debutto di Brugiotti (Tomcat) eColombo (Cram) bravi a vedere il traguardonelle zone alte della classificatenendosi lontani dai guai.Il vincitore DueckL’incidente di OliveL'ordine di arrivo di gara 1,sabato 4 aprile 20091 - Tyler Dueck - BVM Minardi - 13 giri 30'10"8062 - Cristian Corsini - CG - 1"0693 - Andrea Roda - BVM Minardi - 3"8494 - Bianca Steiner - Steiner - 4"9485 - Stefano Colombo - Cram - 15"3006 - Mattia Brugiotti - Tomcat - 16"2287 - Nikolas Kvasai - Facondini by Draco - 19"9448 - Bernardo Arnaut - CO2 - 23"2979 - Daniel Mancinelli - One - 26"21610 - Antonino Pellegrino - Antonino - 31"694Giro più veloce: Daniel Mancinelli 1'52"860Ritirati1° giro - Matteo Davenia1° giro - Marco Betti1° giro - Giovanni Venturini1° giro - Genis Olive1° giro - Stefano Comini4° giro - Martin Scuncio5° giro - Federico Scionti6° giro - Romain Vozniak8° giro - Zoel Amberg8° giro - Stefano Carlet11° giro - Federico Vecchi


F.Renault Italia a Monza - Gara 2Daniel MancinelliMancinelli number Onedi Massimo CostaUna lunga riunione, un briefing non preventivato,si è svolto prima del via di gara2. La direzione della Renault ha volutomettere i puntini sulle i dopo i fatti dellaprima corsa: l'incidente in presenza dellasafety-car, il comportamento non propriamenteesemplare di Daniel Mancinelliin fase di ripartenza. E proprio ilmarchigiano della One Racing si è volutofar perdonare dal suo team dopo l'erroredi sabato, quando era partito in nettoanticipo beccandosi uno stop and go,disputando una gara 2 pressoché perfetta.Assente Genis Olive, che dovevascattare dalla prima fila, con la scoccadanneggiata in seguito all'incidente disabato, Mancinelli se l'è giocata conStefano Comini fino al 5° giro. Poi, Mancinelliha preso decisamente la testainducendo all'errore Comini, largo aLesmo al 9° passaggio. Da quel momento,il pilota diretto ai box da Fabiano Bellettiha potuto mettere metri importantitra sè e lo svizzero del CO2 Motorsport,che non è più riuscito a prendergli lascia. Una vittoria importante per Mancinellie per One Racing, ora già con lamente rivolta all'appuntamento del 18aprile a Barcellona dove disputeranno laprima prova della Eurocup. Comini prendela coppa del secondo classificato,ma appariva dispiaciuto per non esserselagiocata fino alla bandiera a scacchi.Anzi, ha anche rischiato di perderetale posizione a favore dell'ottimo GiovanniVenturini, terzo e già sul podio nelweekend del debutto in F.Renault. Unragazzo da tenere d'occhio. Corsa intelligentedi Tyler Dueck. Il canadese vincitoredi gara 1, dopo aver perso il terzoposto a favore di Venturini, si è messoil cuore in pace evitando rischi inutili eportando a casa i punti del quarto postopiù quelli del giro più veloce, strappatoall'ultimo giro. Dueck lascia Monza nell'insperatoruolo di leader del campionato.Bella la corsa di Andrea Roda, combattivoe quinto al traguardo davanti aCristian Corsini, che con il sesto postocompleta un weekend decisamentepositivo e che lo vede secondo nellaclassifica generale con gli stessi puntidi Mancinelli. Bella la gara di MartinScuncio e Romain Vozniak, altri due rookieda seguire con attenzione. Peccatoper Bianca Steiner, grintosamente quintafinché non è finita fuori pista. SfortunatoFederico Scionti: un problema alcambio lo ha costretto a partire dai box,ma il direttore di gara si è dimenticatodi lui... Scionti ha ricevuto il semaforoverde dopo che le vetture di servizio eranogià transitate. Con rabbia il romanoha recuperato fino a raggiungere il nonoposto. Un testacoda ha fatto precipitarein ultima posizione Matteo Brugiotti,che lottava nel gruppetto che si contendevala settima piazza.L'ordine di arrivo di gara 2,domenica 5 aprile 20091 - Daniel Mancinelli - One - 16 giri 30'22"3802 - Stefano Comini - CO2 - 1"5423 - Giovanni Venturini - CO2 - 3"7694 - Tyler Dueck - BVM Minardi - 4"3825 - Andrea Roda - BVM Minardi - 15"4486 - Cristian Corsini - CG - 16"7787 - Martin Scuncio - CO2 - 22"4558 - Romain Vozniak - Facondini by Draco - 26"6439 - Federico Scionti - One - 27"12210 - Bernardo Arnaut - CO2 - 28"46711 - Stefano Colombo - Cram - 28"84712 - Nikolas Kvasai - Facondini by Draco - 39"83013 - Antonino Pellegrino - Antonino - 40"18214 - Mattia Davenia - Cram - 41"24915 - Federico Vecchi - Linerace - 44"71616 - Matteo Brugiotti - Tomcat - 59"417Giro più veloce: Tyler Dueck 1'52"981Ritirati5° giro - Stefano Carlet6° giro - Bianca Steiner0 giri - Zoel AmbergSqualificatoMarco BettiNon partitiGenis OliveIl campionato1.Dueck 56; 2.Corsini, Mancinelli 46; 4.Roda 44;5.Comini 32; 6.Colombo 28; 7.Arnaut 24; 8.Venturini 24;9.Steiner, Kvasai 22.43


Trofeo Cadetti a MonzaViscontiVisconti come Button44di Samanta CapacitiFoto MorAleLa prima gara del 45° Trofeo Cadetti ècondizionata da un improvviso cambiamentodelle condizioni meteo checostringe il direttore di gara a sospenderela corsa mentre in testa vi era MarcoVisconti. Le prime gocce d’acqua inizianoa cadere durante il giro di ricognizionefacendosi via via più consistenti. Allapartenza Simone Gatto riesce a passarein testa mettendosi alle spalle il polemanDario Lugli e Marco Visconti. Nel corsodel primo giro un contatto tra PaoloScialpi e Manuel Deodati mette fuori giocoil primo, mentre il pilota della DiesseCorse continua la sua gara. Episodiodubbio che ha movimentato il dopo garaed è stato sottoposto all’attenzione deigiudici, ma che si è risolto senza sanzioni.Intanto alla testa della gara si alternavanoGatto, Visconti e Lugli. I tre pilotiin lotta stavano guadagnando terrenosugli inseguitori, ma la pioggia è prestodiventata la vera protagonista della garainterrompendo lo spettacolo in pista.Con Visconti al comando, Gatto e Lugliin bagarre per il secondo posto e i primitestacoda dei piloti, a testimoniare chela pioggia sempre più battente stavaminando le condizioni di sicurezza, è scesain pista nel quinto giro la Safety Car.Poco prima usciva di scena GiovanniErba, autore del giro veloce, che al debuttostava occupando la quarta posizionee stava spingendo per raggiungere ilgruppetto di testa. Troppa irruenza e latensione lo hanno messo ko, ma la suaprestazione è comunque la vera sorpresadi questa prima prova. Anche Lugliabbandona la gara subito dopo l’entratadella Safety Car perdendo il podio cheera ormai una certezza. La pioggia, infatti,aumentando intensità ha costretto ladirezione gara a interrompere la corsa alsettimo giro, con due tornate di anticipo,esponendo la bandiera rossa. Percorsoil 75%, la gara è quindi terminata permettendoai piloti di ottenere punteggio pieno.Visconti si è così aggiudicato la vittoriae alle spalle hanno tagliato il traguardoGatto e Angelo Valentino che ha portatola seconda vettura della Stilo Corsesul terzo gradino del podio. Deodati ottienela quarta posizione e Luca Del Missier,partito decimo dalla griglia, taglia iltraguardo al quinto posto. Sesto PaoloCoppi che riesce a mantenere la suaposizione davanti a Maurizio Giordano,Andre Claude Benin e Massimo Galli.Paolo Collivadino, autore di un testacodanelle prime fasi di gara che gli ha fattoperdere molte posizioni taglia il traguardoal decimo posto. Finiscono a punti idue debuttanti, Matteo Torta e FedericoProsperi, rispettivamente undicesimo equindicesimo.L'ordine di arrivo di gara 1,domenica 5 aprile 20091 - Marco Visconti (Reggiani) – Stilo Corse - 7 giri in 21’23’’1932 - Simone Gatto (Reggiani) – TS Corse – a 0’’7843 - Angelo Valentino (Reggiani) – Stilo Corse – a 1’’8554 - Manuel Deodati (Silva) – Diesse Corse – a 2’’5545 - Luca Del Missier (Covir) – Team Co’ – a 3’’5156 - Paolo Coppi (Reggiani) – Sarchio Racing – a 6’’1927 - Maurizio Giordano (Fadini) – Fadini – a 7’’4978 - Andre Claude Benin (Reggiani) – ARM Competition – a 9’’1229 - Massimo Galli (Reggiani) – Galli – a 10’’02710 - Paolo Collivadino (Reggiani) – M2Racing – a 12’’31011 - Andrea Capella (Reggiani) – ARM Competition – a 13’’47912 - Matteo Torta (Reggiani) – ARM Competition – a 14’’35613 - Stefano Beppato (Fadini) – Fadini – a 15’’68814 - Alessio Generale (Benvissuto) – Benvissuto – a 17’’16515 - Federico Prosperi (Reggiani) – TS Corse – a 18’’46816 - Francesco Terra (Reggiani) – TS Corse – a 20’’15017 - Marco Gonnella (Marabotto) – MGN Racing – a 1 giro18 - Alberto Bagloni (ABR) – Autodama – a 1 giro19 - Giuseppe Lattuada (Ermolli) – Fadini – a 1 giro20 - Dario Lugli (Cavallini) – Lugli – a 3 giri21 - Simone Basso (Benvissuto) – Benvissuto – a 3 giri22 - Giovanni Erba (Covir) – Team Co’ – a 4 giriRitirati0 giri - Paolo Sciapli2° giro - Andrea Franchi2° giro - Alessia LocatelliIl campionato1.Visconti 30 punti; 2.Gatto 26; 3.Valentino 24; 4.Deodati 22; 5.DelMissier 20; 6.Coppi 18; 7.Giordano 16; 8.Benin 14; 9.Galli 12;10.Collivadino 10; 11.Capella 8; 12.Torta 6; 13.Beppato 4;14.Generale 2; 15.Prosperi, Lugli e Erba 1.


ETCS a MonzaCappellari è un missileLuca Cappellari, Enzo Calderari e DanieleMulacchiè (Bmw M3 E92 3.2 - Duller Motorsport)si aggiudicano la 4 ore di Monza primaprova dell’Endurance Touring Cars Serie2009 dominando la prova fin dalla luce verdee compiendo in poco più di 4 ore di gara116 volte i 5793 metri del circuito di Monza.Alle loro spalle, sotto la bandiera a scacchi,la convincente Seat Leon Supercopadel Drive Test affidata a Moccia/Busnellistaccata di 9 tornate e la Bmw 330d delTeam Motor di Gunnella/Nataloni (16 giri)che così si aggiudica anche il Raggruppamentoriservato alle vetture diesel. La primametà di gara è un susseguirsi di colpidi scena che tuttavia coinvolgono i rivalidegli autori della pole che, con Cappellarial volante, riescono subito a creare un buonmargine sugli inseguitori. Alla Prima Variante,poche centinaia di metri dopo il via, èConte ad andare in testa coda con la nuovissimaM3 E92 4.0 della Promotor Sport.Partito al fianco di Cappellari, Conte vienetradito dalle gomme non ancora in temperaturasfilando così in coda al gruppo. Il suoforcing si conclude però già venti minutidopo quando, risalito in terza piazza, devearrendersi ad un problema al mozzo anterioresinistro, stesso problema che soli 20minuti più tardi porterà al ritiro della vetturagemella di Rinaldi/Iezzi/Bellin senza laruota in uscita dalla Ascari quando era inseconda piazza a poco più di trenta secondidai battistrada. Anche la strategia piùconservativa della Bmw M3 3.2(Viglione/Venturi/Amos) della WheelsRacing in gara con bene tre simili vetturenon da i suoi frutti con Amos costretto adalzare bandiera bianca intorno al novantesimominuto di gara quando al suo secondogiro dopo aver dato il cambio a Viglioneè tradito dal differenziale. Con davanti primaCappellari e poi Mulacchiè impegnati agirare costantemente più veloci di tutti, l’attenzioneè dunque tutta per i restanti duegradini del podio contesi dalle due SeatLeon Supercopa della Seven Motorsport edel Drive Test, separate da pochi decimi pertutta la prima ora di gara. Finché Moccianon passa Bettera che preferisce salvaguardarei consumi e le gomme e accodarsial rivale prima però di fermarsi ai box perla rottura della scatola guida. A Calderarinon resta così che amministrare il cospicuovantaggio e prendere bandiera non prendendorischi inutili pur mantenendosi sutempi inavvicinabili per tutti. Terzi fra le vetturebenzina Scalini/Scarpellini/Benusiglio(Bmw M3 E46 – Wheels Racing) partiti dalfondo dello schieramento per non averfoto Speedyeffettuato le prove cronometrate. Si decidetutto negli ultimi trenta minuti di gara nelSuperdiesel Challenge. In testa fin dalle primetornate quando approfitta al meglio deiproblemi meccanici della veloce Toledo dellaWS Racing (Alborghetti/Oppizzi), la debuttanteBmw 335d E90 del Team MilleniumPresti/Peroni è costretta, per la rottura delleturbine, a cedere la testa della corsa e idue giri di vantaggio accumulati ai rivali delTeam Motor (Gunnella/Nataloni). Ottimi terzisul podio Semeraro e Andreola con la Alfa147 Jtd del Team Barbieri.L'ordine di arrivodomenica 5 aprile 20091.Cappellari-Calderari-Mulacchiè (BMW M3 E90)116 giri in 4.00’34”564 media 167,594 km/h;2.G.Busnelli-Moccia (Seat Leon) 9 giri; 3.Gunnella-Nataloni (BMW E46 330) 16 giri; 4.Peroni-Presti(BMW E90 335) 18 giri; 5.Semeraro-Andreola (Alfa147) 19 giri; 6.Aiello-Clivati (Seat Leon) 19 giri;7.Scalini-Scarpellini-Benusiglio (BMW M3 E46) 21giri; 8.Barin-Barin (Seat Leon) 24 giri; 9.Carissimi-Palombi-Ammenti (BMW E46 330) 33 giri; 10.Nava-Venica-Soravito (BMW M3 E46) 44 giri.Giro più veloce: Cappellari 1’59”689 media174,241 km/h.Il campionato Touring Master: 1.Cappellari-Calderari-Mulacchiè17; 2.Busnelli-Moccia 12; 3.Scarpellini-Benusiglio-Scalini9.Il campionato Superdiesel: 1.Gunnella-Nataloni13; 2.Semeraro-Andreola 12; 3.Presti-Peroni 10.45


Coppa Clio a MonzaRicciarini dalla pole aGara 1Nessuno ferma Cristian Ricciariniin gara 1. Il pilota del team CompositMotorsport, dopo averesiglato la pole nelle qualifiche, hadominato la prima delle due garedell'appuntamento d'aperturadel monomarca tricolore, mettendodietro il suo compagno disquadra Ronnie Marchetti ed ilgiovane forlivese della Go RaceLuca Casadei. Il primo dei seidoppi round della serie riservataalle vetture della Casa franceseche hanno debuttato con il nuovokit 2009, è iniziato quindi all'insegnadell'egemonia del pilota aretino,mentre a pagare un contattonelle battute iniziali (dopo unafase di neutralizzazione con lasafety car, resa necessaria perrimuovere alcune vetture fermelungo il tracciato) è stato GiancarloLenzotti. Il modenese, autoredel terzo tempo in qualifica, è statocostretto ad arretrare di diverseposizioni, dando invece stradaa Simone Di Luca. Il vincitore deltitolo 2008 si è dovuto però arrenderedopo soli quattro giri per unproblema meccanico mentre erasecondo. A subentrargli è statoa questo punto Ronnie Marchettiche, dopo l'arrivo, ha dichiaratodi non avere mai voluto impensierireseriamente il battistrada,puntando piuttosto a portare acasa i primi preziosi punti dellastagione. Protagonista di un'ottimapartenza dalla terza fila,Casadei ha quindi meritatamenteconquistato il gradino più bassodel podio, risultando anche ilmigliore tra gli Junior. A chiuderequarto è stato Emanuele Balestrero,che ha così riportato inauge la Giada Auto precedendosul traguardo Matteo Bergonzini(Proteam Motorsport) ed il giovaneEzio Muccio, al suo debuttoassoluto nella Clio Cup Italia conil team Venthos Racing e leadertra gli Esordienti.Gara 2Su quella che può essere consideratala sua pista di casa,Francesco Iorio ha messo asegno la vittoria nella secondagara del week-end di Monza dellaClio Cup Italia. Il bergamasco,al volante della vettura dellaMonolite Racing dotata delnuovo kit 2009, ha conquistatoil successo sotto la pioggia,tagliando il traguardo in regimedi safety car davanti a LucaCasadei (Go Race) e CristianRicciarini (Composit Motorsport),il quale a sua volta si eraimposto in gara 1 sabato pome-Nella foto,la Clio col kit 2009di Iorio46


lla vittoriariggio. Per via delle condizionimeteo, i primi due giri sono staticompletati in regime di safetycar. Con le prime otto posizionidi gara 1 invertite sulloschieramento di partenza, aprendere il comando è statoDaniele Perfetti, cedendo poi laprima posizione a FrancescoIorio e quindi fermandosi all'iniziodel quarto giro nella via difuga della prima variante dopoavere subìto un tamponamentonelle concitate fasi successiveal via. Strada libera dunque perLuca Casadei, subentratosecondo davanti ad Ezio Muccio,che tuttavia è finito in testacodaalla Parabolica nel corsodella quinta tornata imitato daMichele Puccetti. Ad approfittarneè stato Cristian Ricciarini,risalito terzo, prima che la safetycar tornasse in pista per consentiredi recuperare le vettureferme lungo il tracciato. E' statocosì in regime di neutralizzazioneche è stata esposta labandiera a scacchi, sancendodi fatto il trionfo di Iorio e dellaMonolite Racing. Il prossimoappuntamento della Clio CupItalia si svolgerà sulla pista diVarano de' Melegari (Parma)nel week-end del 23 e 24 maggio.La classifica di di gara 11. Ricciarini (Composit Motorsport) 13 giri in32'08"030, media 140,616 km/h; 2. Marchetti(Composit Motorsport) a 1"363; 3. Casadei (GoRace) a 4"802; 4. Balestrero (Giada Auto) a 6"568;5. Bergonzini (Proteam Motorsport) a 9"474; 6.Muggio (Venthos Racing) a 10"11; 7. Iorio (MonoliteRacing) a 12"782; 8. Perfetti (Composit Motorsport)a 13"614; 9. Puccetti (Autostar Motorsport)a 19"791; 10. Grossi (Composit Motorsport) a20"259.La classifica di di gara 21. Iorio (Monolite Racing) 9 giri in 30'32"760,media 102,410 km/h; 2. Casadei (Go Race) a0"705; 3. Ricciarini (Composit Motorsport) a0"992; 4. Lenzotti (Composit Motorsport) a 2"510;5. Di Luca (Proteam Motorsport) a 3"012; 6. Gioia(Go Race) a 3"858; 7. Dell'Onte (Monolite Racing)a 4"773; 8. Marchetti (Composit Motorsport) a5"284; 9. Bruzzo (Giada Auto) a 5"974; 10. Garulli(Autostar Motorsport) a 7"207.La classifica del campionato dopo 2 gare:1.Ricciarini 52 punti; 2.Casadei 44; 3.Iorio 40;4.Marchetti 30; 5.Balestrero 18.47


WTCC - EsclusivoQueigentlemandella Seat48


di Dario SalaArchiviare le due prove sudamericanee concentrarsi sulla stagioneeuropea che comincerà frameno di un mese. È questo il diktatdella BMW che nelle quattrogare sin qui disputate dal WTCCha dovuto inchinarsi alla supremaziaSeat. Una superiorità cheha infastidito e di molto MarioTheissen. A Monaco infatti, siaspettavano un maggiore equilibrioprestazionale dopo l’introduzionedei nuovi regolamenti in terminidi peso. Invece in Brasile èarrivata una sonora scoppola edin Messico, nonostante il nettosalto di qualità, “solo” dei podialle spalle dei vincitori e la consapevolezzadi aver perso un’occasione.La BMW allora si è interrogatasul proprio futuro nellacategoria perché, e non è unmistero, Theissen in questi ultimitempi è piuttosto inquieto quandogli si accenna al WTCC. Ilmanager tedesco infatti, daSebring dove era per la ALMS 15giorni orsono, ha fatto sapere dinon gradire i regolamenti attualisoprattutto per quel che concernele limitazioni sulla Seat che, asuo dire, sono ancora insufficienti.Dichiarazioni di spessore cherientrano in quella tattica già usatalo scorso anno per mettere sottopressione la FIA, o un cambiodi rotta nelle strategie della Casa,come ventilato da qualche organodi stampa all’estero? Difficilerispondere, ma ad oggi apparequantomeno improbabile che laBMW lasci anche se il marketingdella casa spinge di più verso laBMW M3 GT omologata anche perLe Mans. Per la Casa tedesca ilWTCC è troppo importante in terminidi ritorno delle spese, vista lagrande quantità di macchine vendute.Tornando allo sport invece,non è detto che il campionato siagià segnato del tutto. La BMW aPuebla ha ottenuto delle prestazionidi tutto rispetto, in netta controtendenzacon la tradizione cheil circuito ha sempre riservato aitedeschi. Merito dei nuovi cordolie dell’asfalto che non ha ceduto,si è detto, che così ha mantenutoquel grip che ha messo le ali alle320si. E’ vero che alla fine hannovinto due Seat, ma la BMW eravelocissima nel misto e sul rettifilo,pur non avendo lo spunto perpassare, non veniva distanziatatantissimo.3Il merito o la colpa (dipende dache parte la si guarda), è da attribuirea tre fattori che sono il fruttodi un gentleman agreementavvenuto alla vigilia della garamessicana. La Seat ha infattiaccettato che la limitazione dellapressione del turbo a 2,5 bardovesse rimanere tale anchedurante le fasi di cambiata doveinvece si hanno dei picchi dipotenza. Per rimanere nei limiti glispagnoli hanno dovuto ridurre lapressione del turbo a 2.3 bar. Pertutto il fine settimana alla Seat èstato chiesto di non cambiare lemappature del motore che cosìsono rimaste uguali dalle liberefino alla fine di gara due, evitandocosì accorgimenti che potesseroin qualche modo adattarsialle condizioni atmosferiche e dialtitudine. In ultimo dalle Leon èsparito il pulsante del boost. Nonsono cose sconvolgenti, ma sufficientia non far volare via le Leone consentire alla BMW di giocarseladando nel contempo unaspiegazione più completa sulleprestazioni delle macchine inMessico. L’asfalto ha sicuramentefatto il suo lavoro, così come icordoli che meglio si adattavanoalle 320si, ma è anche vero chetutti hanno abbassato i tempi ditre secondi. Non solo la BMW.Complimenti quindi alla Seat peraver accettato queste ulteriorilimitazioni per il bene del campionato.A Monaco ora dovrannolavorare. In questo mese la Bmwproverà ancora il nuovo frontaleche debutterà in Marocco. Soloestetica per mettersi in linea conil mercato fanno sapere, maintanto l’aspirazione non sarà piùsulla griglia ma spostata in bassocon un nuovo condotto cheandrà poi nel polmone usato finqui. Non sconvolgerà certo le prestazionidelle 320si, ma qualchepiccolo miglioramento lo potràdare. Dopo si andrà a Marrakech.Pista nuova per tutti, sicuramentenon probante per l’andazzo delcampionato, ma comunque adun’altitudine più in linea con quelleche si troveranno da qui in avanti.La differenza di peso con laSeat rimarrà la stessa e se laBmw riuscirà a ridurre ulteriormenteil gap, beh, allora aspettiamociun gran bel campionato.Magari fatto di meno parole e piùfatti….49


24 Ore di Le Mans - Patrick DempseyUna Ferrariper il dottorStranamoredi Leopoldo CanetoliE’ stato scelto da Donatella Versace comeuomo immagine della collezione, ha appenapassato la quarantina, ma è già l’idolo delleteenagers cha sul suo sito lasciano baci elacrime. Acclamato dalla rivista People comeil secondo uomo più sexy del mondo (dopoGeorge Clooney), Patrick Dempsey, americanodel Maine, ma con origini irlandesi, staspopolando a Hollywood e su tutte le televisioniUSA (ora anche in Italia, su Fox Life,come dottor Stranamore in Grey’s Anatomy).E dire che da ragazzino aveva avuto problemidi dislessia, che lo avevano portato a praticaresport nei quali riusciva benissimo, comenello sci, dove vinceva titoli nazionali in slalom.Per anni non ha considerato più di tantoil mondo dell’auto, servendosi di una Mercedes240 Diesel. Ma con i primi guadagni èpassato alla classica Porsche 356, la vetturadi James Dean, poi Jaguar e tante altre.Ma il colpo di fulmine è arrivato nel 2004,quando ospite di Tony George alla 500 Migliadi Indianapolis, ha scoperto lo sport vero e lasua passione per le competizioni. E’ subitoentrato, come comproprietario (assieme aGeorge) del team Vision Racing, che schieravetture Indy nella serie IRL per Ed Carpentere A.J.Foyt IV, nipotino del “mito” di Indy. Malui stesso, un paio di anni fa, ha cominciatoa correre nella serie Grand Am schierandosi,l’anno scorso, in ben nove gare. Il migliorrisultato lo ha ottenuto a Montreal, un nonoposto in coppia con il canadese Scott Maxwellal volante di una Mustang. Quest’annosi è ripresentato come titolare del team HyperSport Racing assieme a Joe Foster alla 24Ore di Daytona, e al volante di una Mazda RX-8 ha spiccato un buon tempo degno della 14°fila. In gara non ha brillato e risulta classificatoal 35° posto…“No, gli ovali non fanno per me – ha dichiaratopiù volte parlando della serie Indy, cheperaltro segue con la sua squadra – mi piaceguidare su percorsi stradali…forse , ventianni fa, avrei dovuto pensarci allora…”. Mail suo sogno, comune a molti americani chesognano le più affascinanti gare europee, eracorrere la 24 Ore di Le Mans, dove si sonocimentate altre celebrità del calibro di PaulNewman, Steve McQueen e dove, ahinoi,sgambettavano le ragazze dell’Hawaian Tropic,che pare quest’anno se ne staranno acasa. Il sogno si sta avverando, visto che èvenuta fuori, in extremis, l’auto giusta per laclassica francese. Si è liberato un posto (perpartecipare alla 24 Ore ci vuole un invito)lasciato libero dal team Gigawave che ha ritiratola sua Aston Martin per concentrarsi nelFIA GT, e così è entrata la prima riserva, ilteam Advanced di Amato Ferrari, che metteràa disposizione una Ferrari 430 per il trioUSA Patrick Dempsey, Joe Foster e Don KitchJr. La Ferrari per il dottor Stranamore sarà unaGT2 identica a quella con la quale il team AFCorse schiererà il due volte campione dellacategoria Gimmi Bruni che avrà come compagnii due argentini Luis Perez Compaq e MattiaRusso.50


LMS a BarcellonaMuckebeffail teamPescarolodi Alfredo FilipponeComincia con un successo dell’AstonMartin la Le MansSeries 2009. Nonostante il tribolatopercorso verso il debutto(con ritardi di preparazione etensioni nei rapporti fra Lola eProdrive), ad imporsi a Barcellonasono Stephan Mücke, JanCharouz e Thomas Enge. Ma èstato un successo scaturito inmodo inatteso e fortunoso. Adominare la gara è stata, controogni pronostico, la nuovama “vecchia” Pescarolo-Judddi Christophe Tinseau e Jean-Christophe Boullion, che haavuto le redini della corsa inmano sin dalla fine dalla primaora. Certo, gli avversari nonerano lontani, ma il prototipofrancese avrebbe senz’altrovinto se non si fosse spento ilmotore al momento di riavviarsidai box dopo l’ultimo rifornimento.Boullion ha visto dimezzarsiil vantaggio di una quindicinadi secondi che aveva suMücke, poi l’entrata in pistadella pace-car ha permesso altedesco di incalzare il francesee di bruciarlo al restart perandare a vincere con 14” divantaggio. Terzo, all’esordionella categoria, Bruno Senna incoppia con Stéphane Ortellisulla Courage-Oreca, dopo unagara brillante, che li aveva vistibattersi coi primi durante la primametà della corsa. Ottimoquarto posto per la Couragedel team Signature, privata, diMailleux-Raguès e quinto per laGinetta-Zytek di Watts-Leventis-Hardman,sin dall’inizioincapace di mantenere il vantaggiodella sorprendente pole,ma comunque competitiva.Sparite dalla zona alta dellaclassifica nell’ultima ora l’altraLola-Aston ufficiale (perun’uscita di Miguel Ramos) equella del team Speedy diFässler-Belicchi-Prost, mentresono naufragate ben prima leAudi R10 di Kolles, mai in misuradi lottare per le prime posizioni.Gran successo, in LMP2, per laRacing Box, che dopo le tribolazionivissute lo scorso anno,si è presa una bella rivincita,rivelandosi subito capace digestire al meglio vetture competitivecome la Lola -Judd. Vincono,in modo netto, AndreaPiccini-Biagi-Bobbi mentre GiacomoPiccini-Ceccato-Francionisono terzi, ad inquadrare sulpodio la Lola ASM di Pla-Amaral,che aveva guidato le primissimefasi. In LMGT1, bellaaffermazione della LamborghiniMurciélago dell’IPB Spartak,con Kox-Rusinov, ma la pur piùveloce gt italiana ha dovutoattendere un fuoripista di LucAlphand sulla Corvette a metàgara per assicurarsi il trionfo.In LMGT2, successo un po’ asorpresa della Porsche Felbermayr,grazie a una stpendagara, soprattutto nella secon-52


L'ordine di arrivo,domenica 5 aprile 2009Prima gara e primavittoria per la LolaAston Martin conCharouz-Mucke-Enge1 - Charouz/Enge/Mucke (Lola Aston Martin) - Aston Martin - 209 giri2 - Boullion/Tinseau (Pescarolo Judd) - Pescarolo - 2093 - Ortelli/Senna (Oreca AIM) - Oreca - 2064 - Ragues/Mailleux (Oreca Judd) - Signature - 2065 - Watts/Leventis/Hardman (Ginetta Zytek) - Strakka - 2056 - Jouanny/Barbosa (Pescarolo Judd) - Pescarolo - 2037 - Biagi/Bobbi/Piccini (Lola Judd) - Racing Box - 2018 - Amaral/Pla (Ginetta Zytek) - ASM - 2019 - Ceccato/Francioni/Piccini (Lola Judd) - Racing Box - 19510 - Bruneau/Moseley/Greensall (Radical AER) - Bruichladdich - 19311 - Lahaye/Ajlani (Pescarolo Mazda) - OAK - 19012 - Hein/Nicolet (Pescarolo Mazda) - OAK - 19013 - Rusinov/Kox (Lamborghini Murcielago) - Spartak - 18914 - Lieb/Lietz (Porsche 997) - Proton - 18715 - Alphand/Goueslard/Clairay (Corvette C6.R) - Alphand - 18716 - Bell/Bruni (Ferrari F430) - JMW - 18617 - Simonsen/Montanari (Ferrari F430) - Farnbacher - 18518 - Ehret/Beltoise (Ferrari F430) - Farnbacher - 18519 - Garcia/Mansell (Ferrari F430) - Modena - 18520 - Kane/Pompidou (Lola Judd) - Speedy - 18421 - Hartshorne/Scheier/Ianetta (Ferrari F430) - JMB - 18422 - Berville/Dumez/Zacchia (Saleen S7R) - Larbre - 18423 - Ried/Felbermayr/Martins (Porsche 997) - Proton - 18224 - Primat/Ramos/Turner (Lola Aston Martin) - Aston Martin - 18125 - Cocker/Drayson (Aston Martin Vantage) - Drayson - 18126 - McInerney/McInerney/Vergers (Ferrari F430) - Virgo - 18127 - Belicchi/Fassler/Prost (Lola Aston Martin) - Speedy - 18028 - Krumm/Meyrick/Zwolsman (Audi R10 TDI) - Kolles - 17929 - Ojjeh/Gosselin/Peter (Ginetta Zytek) - GAC - 17930 - Tenchini/Basso/Plati (Ferrari F430) - Easyrace - 17531 - Salini/Salini/Gommendy (WR Zytek) - WR Salini - 16332 - Albers/Bakkerud (Audi R10 TDI) - Kolles - 15333 - Konopka/Edwards/Daniels (Saleen S7R) - ARC - 13934 - Noda/Sini/Marsh (Lola Mazda) - KSM - 13335 - Schell/Thirion (Courage AER) - Pegasus - 118MOMENTO CLOUNella fase finale della corsa, l’ingresso inpista della safety-car annulla il vantaggio diBoullion (Pescarolo) su Mucke, al volante dellaLola Aston Martin. Al restart, il tedesco è piùaggressivo del francese e lo passa senza pietàvincendo con 14” di vantaggioda parte, di Lieb-Lietz, mentreBruni-Bell, sulla Ferrari F430del JMW Motorsport si devonoaccontentare del secondoposto dopo aver dominato laprima metà gara. Terzo ChristianMontanari, sulla F430 delteam Hancock condivisa conAllan Simonsen. In ogni caso,un avvio di stagione frizzante ericco di emozioni e di colpi discena, a dimostrazione chequesta LMS 2009, senza caseufficiali e con nuovo regolamento,sarà più aperta del previsto.Grossi problemiper il debutto delledue Audi R15 delteam Kolles53


LMS a Barcellona - La vittoria azzurraTrionfo italian54E’ stata una vittoria certamente inattesaquella tutta italiana nella classe LMP2 dellaLe Mans Series a Barcellona, prima tappastagionale. La Racing Box ha saputo preparareal meglio la Lola a motore Judd egrazie anche a piloti esperti come ThomasBiagi, Matteo Bobbi e Andrea Piccini, rapidamenteha raggiunto livelli di grande competitivitàcontro avversari già esperti dellacategoria. Terzo posto per l’altra LMP2, mastaccata di 6 giri per un problema ai freni,per Ceccato-Francioni-G.Piccini. Bobbi, checon i Prototipi, seppur diversi, ha avuto ache fare già con la Grand Am in USA, hadichiarato: “Una vittoria è sicuramente ilmodo migliore con cui iniziare la stagione:nei mesi scorsi avevamo portato avanti losviluppo della macchina senza riferimentisugli avversari, basandoci solo sulle informazioniricavabili dall'acquisizione dati esulle sensazioni di guida. Alla vigilia, purottimisti, eravamo molto incerti su qualesarebbe stato il nostro reale grado di competitività:potevamo essere imprendibilicome in ritardo di un secondo al giro. Allafine è arrivato un successo che ha premiatonon solo i piloti ma tutta la squadra, cheha compiuto un autentico capolavoro nelpreparare una macchina vincente dove alcunicomponenti sono stati progettati e realizzatidirettamente dal team. La Le MansSeries è una competizione difficile: oltreall'impegno psicofisico richiesto ai piloti,una corsa di sei ore mette a dura provaanche l'affidabilità meccanica e il traffico èun incognita da non sottovalutare. Siamopartiti con il piede giusto, proprio come feciqui insieme a Thomas Biagi nel 2003; oraci auguriamo che la stagione possa proseguirecome allora”. Bobbi e Biagi infatti, seianni fa, nel FIA GT conquistarono il titolocon la Ferrari 550 della Scuderia Italia.


1° Thomas BiagiMatteo BobbiAndrea Piccinisu Lola-Judd Racing Boxo nella LMP2“E’ un sogno, con Matteo ho un rapportodi profonda amicizia e stima reciproca.Ritornare al successo insieme e ancora aldebutto è qualcosa di incredibile. Pensareche con questa Lola estremamente ben riuscitaavevo fatto solo trenta giri a Misanodieci giorni fa e li ho imparato che avrei corso!Devo ringraziare Ferdinando Geri e tuttala Racing Box per la fiducia. Il nostroingegnere Andrea Adamo ha fatto un lavoromagistrale così come Andrea Piccini siè rivelato un ottimo compagno di squadrae la Michelin che ci ha fornito delle gommesuperlative” .Infine, Andrea Piccini: “Un inizio allagrande per noi e per la squadra perchéuna vittoria, un terzo posto e una polenon possono essere diversamente definiti.Il tutto con una vettura sulla qualedobbiamo ancora apportare delle migliorie;c’è insomma da lavorare, ma è chiaroche lo faremo con molto entusiasmo.Azzeccata la scelta delle gomme: leMichelin a mescola media ci hanno permessodi effettuare regolarmente il cambiodei pneumatici ogni due ore, con ilrifornimento di carburante ogni ora. LaLola si è comportata bene anche se conil “traffico” che c’era sul circuito fra doppiatie auto di diversa categoria, non èstato francamente facile testare le sueeffettive prestazioni. Tuttavia, sul pianodell’affidabilità abbiamo già avuto unabella certezza; dobbiamo miglioraresemmai l’abitacolo, quindi il sedile e laposizione di guida, che diventa più chemai fondamentale quando si debbonoaffrontare le lunghe distanze. Sotto questoprofilo, abbiamo fatto un tantino fatica,però il risultato ha gratificato in pienoil grande impegno della nostra scuderia”.55


NASCAR a Fort WorthBentornatoGordondi Marco CortesiFinisce un incubo per Jeff Gordon. Al TexasMotor Speedway, il quattro volte campione èritornato al successo dopo 47 appuntamentinel settimo appuntamento della Sprint CupSeries. Gordon ha contenuto nel finale il ritornodi Jimmie Johnson, dopo aver conquistatola leadership poco prima grazie ad un pit-stoplento di Carl Edwards. In terza posizione ha conclusoGreg Biffle, uno dei principali leader digiornata, davanti a Tony Stewart, che ha datoulteriore prova di continuità. Per lui la prima vittoriada pilota-proprietario potrebbe essere giàvicina. Matt Kenseth ha completato la top-5,riuscendo a scavalcare nel corso dell'ultimostint Mark Martin. Bene Juan Pablo Montoya,finalmente sicuro e concentrato, e ancoramiglior rappresentante del gruppo DEI/Ganassi.Dietro a Edwards, nono al traguardo, ha chiusoil polesitter David Reutimann, riuscito a recuperareil giro di distacco rimediato per un errorein corsia box. In una giornata finalmente noncontraddistinta da clamorosi incidenti o da anomalietecniche, poche sono state le situazionidi caution. Gara sfortuanta per Kyle Busch primafermato da una foratura, e poi, per l'eccessodi velocità ai box, da una penalità. A contattocon le protezioni sono finiti Kasey Kahne eDale Earnhardt jr, con quest'ultimo apparsoancora in grave crisi. Nuova giornata di apprendistatoper Max Papis: il pilota comasco, dopol'impresa compiuta il venerdì, ha portato laToyota Camry Geico al traguardo in trentacinquesimaposizione, migliorando progressivamenteil passo gara.Per quanto riguarda la classifica, Jeff Gordonporta a 162 lunghezze il suo vantaggio, davantia Jimmie Johnson e Kurt Busch. In tredicesimaposizione, Montoya "vede" un posto in ChaseFor The Cup.MOMENTO CLOUUltimo pit-stop: il team Hendrick non sbaglia nulla edesulta, mentre qualche centesimo di troppo nel cambiarel'anteriore destra costa a Carl Edwards 10 posizioni56


L'ordine di arrivo,domenica 5 aprile 20091 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick - 3342 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick - 3343 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 3344 - Tony Stewart (Chevrolet) - Stewart/Haas - 3345 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 3346 - Mark Martin (Chevrolet) - Hendrick - 3347 - Juan Montoya (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 3348 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 3349 - Jeff Burton (Chevrolet) - Childress - 33410 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 33411 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 33412 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 33413 - Paul Menard (Ford) - Yates - 33414 - David Stremme (Dodge) - Penske - 33415 - Ryan Newman (Chevrolet) - Stewart/Haas - 33416 - Brian Vickers (Toyota) - Red Bull - 33417 - Sam Hornish Jr. (Dodge) - Penske - 33418 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 33419 - Kasey Kahne (Dodge) - RPM - 33420 - Dale Earnhardt Jr. (Chevrolet) - Hendrick - 33421 - Casey Mears (Chevrolet) - Childress - 33422 - Clint Bowyer (Chevrolet) - Childress - 33423 - Brad Keselowski (Chevrolet) - Hendrick - 33224 - Michael Waltrip (Toyota) - Waltrip - 33225 - Martin Truex Jr. (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 33226 - John Andretti (Chevrolet) - Front Row - 33227 - Kevin Harvick (Chevrolet) - Childress - 33128 - Bill Elliott (Ford) - Wood - 33129 - David Gilliland (Chevrolet) - TRG - 33030 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 33031 - Regan Smith (Chevrolet) - Furniture Row - 33032 - Elliott Sadler (Dodge) - RPM - 32933 - Aric Almirola (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 32834 - A.J. Allmendinger (Dodge) - RPM - 32835 - Max Papis (Toyota) - Germain/MWR - 32636 - Reed Sorenson (Dodge) - RPM - 31537 - David Ragan (Ford) - Roush - 29338 - Jamie McMurray (Ford) - Roush - 25539 - Robby Gordon (Toyota) - Gordon - 24940 - Bobby Labonte (Ford) - HOF - 22941 - Marcos Ambrose (Toyota) - JTG/MWR - 21642 - Mike Bliss (Dodge) - Phoenix - 7643 - Dave Blaney (Toyota) - Prism - 48Jeff Gordon Leader vincitore e leader di campionatoLa classifica1. Jeff Gordon 1154; 2. Johnson 992; 3. Kurt Busch 974;4. Bowyer 967; 5. Stewart 963; 6. Hamlin 938; 7. KyleBusch 914; 8. Edwards 889; 9. Kenseth 864; 10 Kahne851; 11. Reutimann 845; 12. Burton 835.Matt Kenseth (n.17) e Greg Biffle (n.16) entrambi in top five con le Ford57


ALMS a St. PetersburgLa prima volta della Acuragrazie a Sharp e Brabham58di Marco CortesiArriva a St. Petersburg, anche se inmodo non propriamente epico, il primosuccesso della Acura ARX 02a.A condurre la vettura nippoamericanaal successo sono stati ScottSharp e David Brabham: con solotre LMP1 in pista, la gara è statadecida dai problemi alla pompa delcarburante occorsi alla vettura diGil De Ferran e Simon Pagenaud,che aveva dominato la fase inizialeanche grazie ad un testacoda diSharp. In seconda posizione, a pienigiri, ha concluso un'altra Acura,la ARX 01b di Fernandez e Diaz, riuscitaa battere la concorrenza di unDyson Racing fattosi più aggressivo.Dyson e Smith hanno comunquechiuso sotto di un giro, davantiai compagni di squadra MarinoFranchitti e Butch Leitzinger, fermatida una fortatura. Nessuna fortunaper la Lola AER dell'IntersportRacing.Tra le GT, la vittoria è andata aPatrick Long e Jorg Bergmeister.Decisivi, anche in questo caso, i ritiri.Prima è toccato a Pierre Kaffer,polesitter e leader iniziale sulla FerrariRisi, fermato dalla rottura di unasospensione, poi a Bill Auberlenche, in occasione della primasosta, non è riuscito a far ripartiredai box la sua M3, e ancora a WolfHenzler, colpito dal dechappamentodi uno pneumatico. Conquistatala vetta, Bergmeister e Long hannoallungato, ed assestato il colpodefinitivo in occasione dell'unicaneutralizzazione della gara, quandosono riusciti ad uscire dai pit davantialla safety-car. In seconda piazzahanno chiuso, con due giri didistacco, Muller e Milner, sullaseconda M3 E92 GTR del teamRahal.L'ordine di arrivo,sabato 4 aprile 20091 - Brabham/Sharp (Acura ARX02a) - Highcroft - 93 giri2 - Fernandez/Diaz (Acura ARX01b) - Fernandez - 933 - Dyson/Smith (Lola B09/86 Mazda) - Dyson - 924 - Leitzinger/M.Franchitti (Lola B09/86 Mazda) - Dyson - 915 - Bergmeister/Long (Porsche 997) - Flying L. - 886 - Field/Field/Ducote (Lola B06/10 AER) - Intersport - 887 - Hand/Auberlen (BMW M3 E92) - Rahal - 868 - Farnbacher/James (Panoz Esperante) - Panoz - 869 - Gigliotti/Curran (Riley Corvette) - LG - 8510 - Law/Nieman (Porsche 997) - Flying L. - 8411 - Murry/Robertson (Doran Ford GT) - Robertson - 8312 - Henzler/Werner (Porsche 997) - Farnbacher - 74RitiratiDe Ferran/Pagenaud - 66 giriFeinberg/Hall - 38 giriSutherland/Phinney - 38 giriHand/Auberlen - 28 giriMelo/Kaffer - 27 giri


PEUGEOT 207 SUPER 2000PARTECIPA AL CAMPIONATO ITALIANO RALLY


Italiano Rally - AdriaticoAndreucciè subito un LeoneChe Paolo Andreucci e la Peugeot potesseroessere tra i favoriti del tricolore era neipronostici, ma la prova di forza data daltoscano e dalla sua vettura sugli sterrati delrally dell’Adriatico ha superato ogni piùrosea aspettativa degli uomini della Casadel Leone. Complice anche una scelta forsenon azzeccata di assetto e pneumaticida parte dei suoi maggiori avversari, il pilotagarfagnino ha letteralmente dominatovincendo le prime otto prove speciali efinendo con un bottino personale di 9 successisui 12 tratti cronometrati disputati.Alle spalle del vincitore ha chiuso la GrandePunto Abarth di Luca Rossetti. Il CampioneItaliano ed Europeo in carica halamentato una errata scelta di pneumaticiin ben due dei tre giri che erano in programmasulle prove. Ottimo il risultato ma,soprattutto, la prova della Subaru e diAndrea Navarra. Il pilota sembra rigenerato,mentre l’Impreza è ormai matura per stareal passo dei primi e le sue possibilità dicrescita sono molto più ampie rispetto aquelle dei suoi avversari.Andreucci con questa vittoria avvicinasostanzialmente Renato Travaglia che, nonostantequalche piccola sfortuna, ha comunqueportato a casa i punti necessari per confermarsileader del campionato, terminandoquinto con la sua Grande Punto Abarth. Mameglio di lui nell’assoluta ha fatto MauroTrentin, Peugeot 207 Super 2000 RacingLions, che al termine di un bel duello ha precedutoil campione trentino di soli 2” e mezzo.Al sesto posto ha chiuso Umberto Scandola,Grande Punto Abarth, rallentato proprioin vista del traguardo da un improvvisobanco di nebbia. Il veronese, in quel momentoera a podio, terzo nelle generale, a confermadelle sue grandi qualità.Tra i protagonisti sfortunati della gara SimoneCampedelli che dopo un inizio all’attacco,secondo nella prima prova, ha toccatoe forato nella seconda prova ed infine si èdovuto ritirare per un’altra uscita di stradaquando stava tentando di rientrare nei primidieci dell’assoluta. Tra i piloti stranieri ingara al momento il migliore è stato SekanYazici che con la sua Grande Punto Abarthdel Lassa Rally Team, ha chiuso intorno allaventesima posizione.Buona la prova di Teemu Harminen che hachiuso secondo nel monomarca Subaru,dietro a Matteo Buda, dopo essere statoper tre quarti di gara al comando, posizionepersa per un problema agli ammortizzatori.Bene anche la pilotessa Turca BurcuCetinkaya, navigata dalla nostra FabriziaPons, che nonostante le difficoltà deldebutto con la Grande Punto Abarth se laè cavata più che bene. Tra le due ruotemotrici seconda vittoria su due gare delsammarinese Alex Raschi con la RenaultNew Clio R3.60


L'ordine di arrivo,sabato 4 aprile 20091. Andreucci–Andreussi (Peugeot 207 Super 2000) in 1.19’39”42. Rossetti–Chiarcossi (Grande Punto Abarth) a 1’00”43. Navarra–Cerrai (Subaru Impreza Sti) a 1’19”44. Trentin–Zanella (Peugeot 207 Super 2000) a 1’29”55. Travaglia–Pollet (Grande Punto Abarth) a 1’32”06. Scandola–D’Amore (Grande Punto Abarth) a 1’33”87. Dati–Giusti (Grande Punto Abarth) a 1’57”08. Ceccoli–Biondi (Mitsubishi Lancer EvoIX) a 2’17”89. Medici–De Luis( Peugeot 207 Super 2000) a 2’23”710. Martelli–Pisano (Peugeot 207 Super 2000) a 2’29”0Le classifiche di campionatoPiloti: 1. Travaglia, punti 14; 2. Andreucci, p. 10; 3. Rossetti, p.8; 3. Cavallini p. 8; 5.Navarra, p. 6; 5. Michelini p. 6; 5. Trentin, p.6; 8. Signor p. 5; 9. Campedelli p. 4; 9.Ceccolip. 4; 11. Scandola, p.3; 12. Di Benedetto p. 2; 12. Dati, p.2.Piloti indipendenti: 1. Trentin, p. 12; 2. Cavallini p. 10; 2. Ceccoli, p. 10; 4. Michelini,p. 8; 4. Signor p. 8; 4. Signor, p. 8; 7. Campedelli p. 5; 7. Medici p. 5; 9. Martelli, p.4;10. Di Benedetto p. 3; 10. Pesavento, p.3; 12. Raschi,p. 1; 12. Gamba, p. 1.Costruttori: 1. Peugeot p. 29; 2. Abarth p. 27; 3. Mitsubishi p. 8; 4. Subaru, p. 6.Dominando sugli sterratinei dintorni di NumanaPaolo Andreucci e Anna Andreussihanno subito potuto festeggiarenei migliori dei modi la nuovacollaborazione con Peugeot61


Ruote nelFoto ArchivioActualfotoJimClarkIl mito inghiottitodal boscodi Carlo BaffiNel 1963 nei “box” di ImolaIn prima fila a Monza assieme a Surtees e Stewart nel 1965È il 7 aprile 1968, sono passateda poco le 12,45 sul veloceHockenheimring. È in corso laprima “manche” del Gran Premiodi Hockenheim valido peril Challenge Europeo di Formula2. La pista è ancora bagnatadalla pioggia scesa nellanotte. Al 5° giro, il gruppo deibattistrada è condotto daAhrens seguito Pescarolo eBeltoise. Più indietro, ottavo,c’è il più grande pilota delmomento, Jim Clark. In realtà,avrebbe dovuto correre aBrands Hatch, ma per motivilegati allo sponsor Firestone,corre in Germania. Il week-endnon è partito sotto i miglioriauspici, Clark lamenta problemialla vettura, tant’è che partitodalla 3° fila ha perso posizioni.Transita sul traguardo,supera la “nord-kurve”, affrontail tratto nella boscaglia,quando improvvisamente lasua Lotus 48 si intraversa epatina verso il lato esterno dellapista. Come impazzita, sfondala recinzione e dopo aversfiorato una postazione deicommissari capotta per tre vol-62


tempoA Monaco nel 1967 con la Lotuste, terminando il suo volo controun albero. Nel violentissimourto, il retrotreno si spezzain due parti, una ruota restasu un ramo, mentre le altri partivengono disseminate per300 metri. Quando i soccorsiarrivano sul luogo dell’incidente,la tragedia s’è consumata.Il campione è ormai privo divita, vittima di una frattura cranicae alla colonna vertebrale.La drammatica notizia raggiungeil paddock solo a fine gara,lascia sgomenti tutti e cominciaa fare il giro del mondo.L’atmosfera che si respira albox Lotus ha dell’irreale. Ilgrande Graham Hill, amicissimodi Jim, si reca sgomentosul luogo dello schianto e aiutaa portare via i resti dellamonoposto. La magistraturatedesca avvia subito un’inchiesta,per far luce sull’incidente,ma già il lunedì successivo vienechiusa, non rilevando alcunaresponsabilità da parte diterzi. Le cause sono tutt’oraignote, anche se si propendeper il guasto meccanico. CharlesIrwing, che seguiva Clark acirca 200 metri, dice di avervisto scivolare la Lotus versosinistra ed essere inghiottitadal bosco. E Carlo Facetti, tornandosull’avaria aggiunge:”Si vedeva chiaramente che laLotus era squilibrata in frenata,con la tendenza a mettersidi traverso.” Quello che resta,è l’amarezza per la scomparsadi un pilota destinato ad“entrare nel mito degli invincibili,come Fangio, Ascari eNuvolari.”. Così scrive EnricoBenzing sulle colonne de “LaGazzetta dello Sport”.Nato a Duns in Scozia il 4 marzo1936, cresce nella tenutapaterna tra gli allevamenti dibestiame. Scopre la passioneper i motori a dieci anni, guidandouna vecchia AustinSeven per i campi. Sale poi suuna Porsche 1600 e cominciaa gareggiare con vetture daturismo mettendosi in luce. Ilgeniale Colin Chapman lo notae lo invita a provare una F.2 aBrands Hatch. Malgrado sia lasua prima volta su una vetturaa ruote scoperte, ferma icronometri su tempi di pocosuperiori a quelli del piùesperto Graham Hill. Ma quandovede quest’ultimo perdereuna ruota della stessa macchina,si spaventa al puntoche giura di non salire più suuna monoposto. I fatti peròandranno diversamente. Il 26dicembre del ’59, Clark debuttaufficialmente nella FormulaJunior e l’anno dopo è già inF.1, facendo il suo esordio aZandvoort il 6 giugno nel <strong>GP</strong>d’Olanda. Ovviamente è suuna Lotus. Chiude la stagione8°, migliorandosi di una posizionel’anno dopo. Nel 1962si rivela al mondo intero. Firmail suo primo successo aSpa, davanti alla BRM di GrahamHill. E’ il preludio allarivincita del 1963. Al volantedella Lotus 25, Clark vincesette gare, chiude a 54 punti(tenendo conto solo dei 6risultati migliori), contro i 29di Graham Hill: è Campione! Il’64 è di transizione, ma il ’65,il binomio Clark-Lotus tornadominatore. Trionfa in sei <strong>GP</strong>e s’aggiudica l’iride. Un titoloche ha un sapore particolare,con una vettura rivoluzionaria.E’ la 33 motorizzata Climax,sulla quale Clark s’inventa lostile di guida sdraiato. Il 1965segna pure la sua grandeaffermazione alla 500 Migliadi Indianapolis. E’ il primoinglese a vincere la mitica corsaamericana. E sempre negliStati Uniti, consegue l’unicavittoria del 1966, una stagionein sordina con la LotusBRM. Nel ’67, la Lotus 49monta il 3 litri 8V FordCosworth e Jim si piazza 3°dietro Brabham e Hulme. Arriviamocosì al fatale 1968.Clark fa ancora coppia conGraham Hill e s’impone subitoal primo round, il 1 gennaioa Kyalami in Sud Africa.Sarà l’ultima delle sue 25 vittoriein F.1.63


Su stradadi Marco Marellie Nicola Desiderio64Piccole sì,anche intelligenti?L’automobile è nel caos e non poteva essere altrimenti sesi considera quello che è capitato negli ultimi cinque annitra fidanzamenti, matrimoni e divorzi. Questo vivere “strano”ha creato infiniti mostri e oggi incrociando carrozzerie,motori ed allestimenti si arrivano a contare più di 3000automobili a listino, di cui più del 50% del tutto inutili. Inquesti ultimi mesi sul mercato sono arrivate tantissimenovità, alcune intelligenti, altre alquanto discutibili. Prendiamoad esempio le quattro metri Citroen C3 Picasso, KiaSoul e Toyota Urban Cruiser. La francese fa il verso alleMPV ma avendo un pianale derivato e non concepito ad hocnon offre quelle caratteristiche tipiche che avevano fattola fortuna delle MPV (monovolume se preferite), come ilpavimento piatto, i sedili anteriori girevoli, il massimosfruttamento dello spazio… quindi non ha nulla di veramenteoriginale. La coreana strizza l’occhio alle SUV ma hasolo due ruote motrici per tanto non promette quello che lalinea farebbe immaginare. Alla fine, analizzando queste trenovità, l’unica a risultare concreta e interessante è la giapponese.A conferma che oggi nel mondo dell’automobileregna il caos e se non si sta attenti si rischia di vedereintelligenti automobili che non lo sono.


Promossi e bocciatinoKia SoulPrezzo da 15.900 euroL’aspetto è da off road ma manca la trazione integrale. E qui sta ilpunto: perché scegliere questa vettura che non offre nulla di più diuna normale segmento B a due volumi? Solo per la linea particolareche pregiudica tra l’altro la visibilità in città? I motori sono di cilindrataelevata, 1,6 litri, quindi i costi di gestione ne risentono; i cambisono vecchi, ancora a cinque marce. La posizione di guida non èil massimo se si considera che il volante è regolabile solo in altezzae non in profondità. In poche parole, Kia ha lavorato molto sullalinea ma sui contenuti rimane tantissimo ancora da fare. Insomma,della Soul, non se ne sentiva la necessità. La città non è il suo habitatideale perché la visibilità è quello che è, e poi un 1.6 non è dicerto il motore giusto. In autostrada soffre il cambio a sole cinquemarce e le forme che fanno a pugni con l’aria quindi alti consumi eforte rumore. In montagna ai primi fiocchi deve mettere le catenecome tutte le altre…alla fine viene da domandarsi: ma per chi l’hannopensata?65


Su stradanoCitroën C3 PicassoPrezzo da 14.650 euroNon offre nulla di più rispetto alle rivali Fiat Idea, Lancia Musa,Opel Meriva e Renault Modus, pur arrivando per ultima sul mercato.Da un punto di vista progettuale nasce una riflessione chegetta nello sconforto. Pensate all’amata-odiata Multipla che inmeno di 4 metri porta sei persone. Ora pensate alla Citroen e allasua storia. Considerate che in 408 centimetri di lunghezza la C3Picasso porta solo cinque persone! Non ha niente del geniodi…Picasso, complice pure la sua forma da carrozzeria per nullamonovolume. Due sono i motori a benzina, 1.4 da 95 CV e 1.6 da120 CV, uno solo il Diesel 1.6 da 90 CV e da 109 CV con FAP. Il listinosembra basso ma il climatizzatore manuale e 6 airbag sonooptional, quindi bisogna aggiungere 1.600 euro. Meccanicamentenon colpisce per nulla, anzi, si vede una fortissima volontà dirisparmio se si considera il cambio manuale a cinque marce. Pesatanto, troppo, quindi necessita di motori ricchi di cavalli. Alla facciadel downsizing.66


Promossi e bocciatisìToyota Urban CruiserPrezzo da 17.000 euroLunga 3,93 metri, la Urban Cruiser ha il passo lungo come quello diuna Focus (2,64 metri) per uno spazio interno fuori dal comune e unvano bagagli più che discreto, da 314 a 789 litri. I motori offronocambi a 6 rapporti e prestazioni identiche (175 km/h, 0-100 km/h in12,5 s.) il 1.3 benzina da 100 CV con stop&start e trazione anteriore;il Diesel 1,4 litri da 90 CV che con 130 g/km è il veicolo a trazioneintegrale con le emissioni di CO2 più basse al mondo. Il sistema4x4 trasmette da 0 a 50% della coppia al retrotreno e consente dibloccare il differenziale centrale così che su fondi a ridotto attrito visia sempre una buona trazione. Tre gli allestimenti (base, Sol e Luxury)con prezzi a partire da circa 17mila euro. Di serie su tutte le versioniil controllo di stabilità VSC e 7 airbag, il climatizzatore si trovainvece dalla Sol. Piacevole da guidare, con una meccanica intelligente,va bene con il diesel 1.4 e trazione integrale perché soddisfapiù impieghi e non consuma tanto. Di rivali non ne ha, e non le mancauan ragione d’essere.67


Su stradadi Marco MarelliDal prossimo aprile sarà già nelle concessionarie.Da 0 a 100 km/h impiega solo6,9”. Quando la si vede da dietro colpisconoi due terminali di scarico ai lati. Ilmotore è il noto quattro cilindri 2.0 turbocon iniezione diretta. Ha 210 cavallima ben 20 in meno della precedente serie(la GTI limited edition) che aveva lo stessomotore. Per la prima volta nella storiadella VW Golf GTI l’ultima nata è menopotente di quella precedente. Una rivoluzionesicuramente non da poco. La velocitàmassima è di 240 km/h. L’omologazioneantinquinamento è comunqueEuro 5. Interessante il valore di emissioneC02: 170 g/km. Rispetto a tuttele generazioni GTI questa è senza alcundubbio quella più bella e curata ma nonsarà facile convincere chi ha una versionepiù potente a cambiarla. Le misurecomplessive rispecchiano quelle dellaGolf normale. L'assetto è più basso di 22mm davanti, 15 mm dietro, con modifichea molle, ammortizzatori e barre di torsione.Interessante il differenziale a bloccaggioelettronico trasversale XDS chedovrebbe ridurre il sottosterzo e il DCC, unoptional che consente di attivare le modalitàNormal, Comfort e Sport. L’impianto discarico è stato sviluppato per enfatizzareil sound sportivo perché oggi oltre all’occhioanche l’orecchio vuole avere la suaparte. In occasione del debutto della GTIdovrebbe tornare a breve anche la siglaGTD per una Golf a gasolio piuttosto potente.Il motore dovrebbe essere il 2 litri 170cavalli common-rail.Meno cavalli più a68


Volkswagen Golf GTImbiente69


I calendari delle corse 200925 gennaioA1 Grand Prix a Taupo<strong>GP</strong>2 Asia a Al SakhirSpeedcar a Al SakhirGrand Am a DaytonaIRC – Monte Carlo1 febbraioMondiale Rally - Irlanda15 febbraio<strong>GP</strong>2 Asia a LosailSpeedcar a LosailNascar a DaytonaMondiale Rally – Norvegia22 febbraioA1 Grand Prix a GautengNascar a Fontana28 febbraioSpeedcar a DubaiNascar a Las Vegas8 marzoWTCC a CuritibaIRC – CuritibaItaliano Rally al CioccoNascar a Atlanta15 marzoMondiale Rally - Cipro22 marzoWTCC a PueblaALMS a SebringNascar a BristolGt giapponese a Okayama29 marzoF.1 a MelbourneNascar a Martinsville5 aprileF.1 a Sepang<strong>GP</strong>2 Asia a SepangSpeedcar a SepangIndycar a Saint PetersburgF.Renault Italia a MonzaETCS a MonzaTrofeo Cadetti a MonzaF.Nippon a FujiF.3 giapponese a FujiALMS a Saint PetersburgLMS a BarcellonaNascar a Fort WorthPorsche Targa Tricolore a VallelungaMondiale Rally – PortogalloIRC – KenyaItaliano Rally - Adriatico12 aprileA1 Grand Prix a AlgarveF.3 inglese a Oulton ParkF.3 tedesca a OscherslebenF.Renault svizzera a DigioneWEC F.Renault a NogaroNEC F.Renault a ZandvoortMoto<strong>GP</strong> a Losail19 aprileF.1 a ShanghaiWorld Series a BarcellonaEurocup F.Renault a BarcellonaWEC F.Renault a BarcellonaMegane Trophy a BarcellonaIndycar a Long BeachALMS a Long BeachSuper GT giapponese a SuzukaNascar a PhoenixF.3 spagnola a ImolaGT Open a ImolaCITE a ImolaSuperstars a ImolaPorsche Carrera Cup a ImolaF.3 SudAm a BrasiliaItaliano Rally – 1000 Miglia26 aprileF.1 a Al Sakhir<strong>GP</strong>2 Asia a Al SakhirIndycar a KansasF.3 inglese a DoningtonF.3 giapponese a OkayamaNEC F.Renault a Hockenheim2000 Light a MagioneTrofeo Cadetti a AdriaETCS a BrnoLMS a Le MansSpeedcar a DubaiGrand Am a AltonNascar a TalladegaMondiale Rally – ArgentinaMoto<strong>GP</strong> a Motegi3 maggioA1 Grand Prix a Brands HatchWorld Series a SpaEurocup F.Renault a SpaMegane Trophy a SpaFIA GT a SilverstoneF.3 a SilverstoneSuper GT giapponese a FujiF.3 spagnola a ValenciaWTCC a MarrakeschGrand Am a MillvilleNascar a RichmondChallenge Ferrari a MugelloPorsche Targa Tricolore a LeCastelletMoto<strong>GP</strong> a Jerez10 maggioF.1 a Barcellona<strong>GP</strong>2 a BarcellonaF.3 inglese a SpaLMS a SpaNascar a DarlingtonF.3 italiana a AdriaF.Azzurra a AdriaCITE a AdriaSuperstars a AdriaPorsche Carrera Cup a AdriaIRC – PortogalloItaliano Rally – Targa Florio70


Aggiornato al 6 aprile17 maggioWTCC a PauF.Master a PauWEC F.Renault a PauEuroseries 3000 a PortimaoGT Open a PortimaoF.3 Euro Series a HockenheimDTM a HockenheimF.Renault svizzera a HockenheimFIA GT a AdriaETCS a VallelungaF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.3 SudAm a CuritibaALMS a Salt LakeGrand Am a Laguna SecaChallenge Ferrari a ImolaMoto<strong>GP</strong> a Le Mans24 maggioF.1 a Montecarlo<strong>GP</strong>2 a MontecarloA1 Grand Prix a Mexico CityWorld Series Renault a MontecarloIndycar a IndianapolisNascar a CharlotteF.3 tedesca a NurburgringF.Renault Italia a VaranoTrofeo Cadetti a Varano2000 Light a ImolaPorsche Targa Tricolore a ImolaMondiale Rally - Italia31 maggioIndycar a MilwaukeeWTCC a ValenciaF.Master a ValenciaFormula 2 a ValenciaF.Nippon a MotegiF.3 inglese a RockinghamWEC F.Renault a Magny-CoursNascar a DoverF.Azzurra a VallelungaGT Italiano a VallelungaCITE a VallelungaPorsche Carrera Cup a VallelungaMoto<strong>GP</strong> a Mugello7 giugnoF.1 a Istanbul<strong>GP</strong>2 a IstanbulIndycar a Fort WorthF.3 inglese a HockenheimF.3 spagnola a JaramaF.3 tedesca a HockenheimF.3 italiana a MagioneF.Azzurra a MagioneSuperstars a MagioneGT italiano a MagioneGrand Am a Watkins GlenNascar a PoconoWEC F.Renault a SpaF.Renault svizzera a Spa14 giugno24 Ore di Le MansWorld Series Renault a BudapestEurocup F.Renault a BudapestF.Renault Italia a BudapestMegane Trophy A BudapestF.3 inglese a KnockhillNEC F.Renault a AlastaroNascar a MichiganMondiale Rally – GreciaMoto<strong>GP</strong> a Barcellona21 giugnoF.1 a Silverstone<strong>GP</strong>2 a SilverstoneIndycar a IowaWTCC a BrnoF.Master a BrnoFormula 2 a BrnoPorsche Targa Tricolore a BrnoGrand Am a LexingtonNascar a SonomaSuper GT giapponese a SepangGT italiano a MugelloCITE a MugelloF.3 italiana a MugelloF.Azzurra a MugelloSuperstars a MugelloPorsche Carrera Cup a MugelloFIA GT a OscherslebenF.3 tedesca a OscherslebenNEC F.Renault a OscherslebenF.3 SudAm a Rio de JaneiroIRC – BelgioItaliano Rally – San Marino28 giugnoIndycar a RichmondDTM a NorisringF.3 Euro Series a NorisringSuperleague a Magny-CoursEuroseries 3000 a Magny-CoursFormula 2 a SpaF.3 spagnola a SpaF.Renault Italia a SpaGT Open a SpaF.Renault svizzera a HockenheimF.Nippon a FujiF.3 giapponese a FujiNascar a LoudonMondiale Rally – PoloniaMoto<strong>GP</strong> a Assen5 luglioIndycar a Watkins GlenWorld Series Renault a SilverstoneEurocup F.Renault a SilverstoneMegane Trophy a SilverstoneF.3 spagnola a DoningtonGT Open a DoningtonF.3 inglese a SnettertonF.3 tedesca a Lausitzring2000 Light a MagioneTrofeo Cadetti a MonzaPorsche Targa Tricolore a MonzaWTCC a PortoGrand Am a DaytonaNascar a DaytonaChallenge Ferrari a Le CastelletMoto<strong>GP</strong> a Laguna Seca12 luglioF.1 a Nurburgring<strong>GP</strong>2 a NurburgringIndycar a TorontoNascar a ChicagoF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.3 SudAm a CuritibaIRC – RussiaItaliano Rally – San Crispino71


I calendari delle corse 200919 luglioSuperleague a ZolderWorld Series Renault a Le MansEurocup F.Renault a Le MansMegane Trophy a Le MansF.3 Euro Series a ZandvoortDTM a ZandvoortWTCC a Brands HatchF.Master a Brands HatchFormula 2 a Brands HatchALMS a Lime RockGrand Am a LeedsGT italiano a MisanoCITE a MisanoF.3 italiana a MisanoSuperstars a MisanoPorsche Carrera Cup a MisanoMoto<strong>GP</strong> a Sachsenring26 luglioF.1 a Budapest<strong>GP</strong>2 a BudapestF.Master a BudapestIndycar a EdmontonNascar a IndianapolisSuper GT giapponese a SugoFIA GT a SpaF.3 inglese a SpaF.Renault Italia a MisanoETCS a MisanoMoto<strong>GP</strong> a Donington2 agostoIndycar a KentuckyWorld Series Renault a PortimaoLMS a PortimaoSuperleague a DoningtonEuroseries 3000 a DoningtonDTM a OscherslebenNascar a PoconoCITE a VaranoF.3 italiana a VaranoF.Azzurra a Varano2000 Light a VaranoTrofeo Cadetti a VaranoMondiale Rally – FinlandiaIRC - Madeira9 agostoIndycar a LexingtonEuroseries 3000 a ZolderFIA GT a BucarestF.3 tedesca a AssenNEC F.Renault a AssenF.Nippon a MotegiF.3 giapponese a MotegiF.Renault svizzera a Magny-CoursALMS a LexingtonGrand Am a Watkins GlenNascar a Watkins Glen16 agostoF.3 Euro Series a NurburgringDTM a NurburgringFormula 2 a DoningtonF.3 inglese a SilverstoneALMS a Elkhart LakeNascar a MichiganMoto<strong>GP</strong> a Brno23 agostoF.1 a Valencia<strong>GP</strong>2 a ValenciaIndycar a SonomaNascar a BristolSuper GT giapponese a SuzukaF.3 tedesca a NurburgringF.3 SudAm a Santa Cruz do SulLMS a NurburgringIRC – Repubblica Ceca30 agostoF.1 a Spa<strong>GP</strong>2 a SpaF.Master a SpaIndycar a ChicagoF.Nippon a AutopolisF.3 giapponese a AutopolisF.3 spagnola a ValenciaNEC F.Renault a MostGT Open a ValenciaALMS a MosportGrand Am a MontrealItaliano Rally – Alpi OrientaliMoto<strong>GP</strong> a Indianapolis6 settembreALMS a DetroitNascar a AtlantaSuperleague a EstorilF.3 Euro Series a Brands HatchDTM a Brands HatchWTCC a OscherslebenF.Master a OscherslebenFormula 2 a OscherslebenF.3 italiana a ImolaF.Azzurra a ImolaGT italiano a ImolaCITE a ImolaPorsche Cup a ImolaMondiale Rally - Australia13 settembreF.1 a Monza<strong>GP</strong>2 a MonzaSuper GT giapponese a FujiF.Renault Italia a MugelloETCS a MugelloF.3 inglese a Bucarest2000 Light a AdriaWEC F.Renault a ValenciaLMS a SilverstoneNascar a RichmondIRC – SpagnaItaliano Rally – Costa SmeraldaMoto<strong>GP</strong> a Misano72


Aggiornato al 6 aprile20 settembreIndycar a Motegi<strong>GP</strong>2 a PortimaoFIA GT a PortimaoWorld Series Renault a NurburgringEurocup F.Renault a NurburgringMegane Trophy a NurburgringEuroseries 3000 a VallelungaF.3 Euro Series a BarcellonaDTM a BarcellonaWTCC a ImolaF.Master a ImolaFormula 2 a ImolaGT Open a Magny-CoursF.3 spagnola Magny-CoursF.3 inglese a Brands HatchF.3 tedesca a SachsenringNEC F.Renault a SachsenringF.3 italiana a VallelungaF.Azzurra a VallelungaSuperstars a VallelungaCITE a VallelungaF.3 SudAm a Buenos AiresGrand Am a TooeleNascar a LoudonMoto<strong>GP</strong> a Balaton27 settembreF.1 a SingaporeF.Nippon a SugoF.3 giapponese a SugoALMS a BraseltonNascar a DoverGT italiano a MugelloCITE a MugelloSuperstars a MugelloPorsche Carrera Cup a MugelloTrofeo Cadetti a VaranoF.Renault svizzera a MonzaIRC – Italia SanremoItaliano Rally – Sanremo4 ottobreNEC F.Renault a SpaSuperleague a MonzaF.Azzurra a MonzaTrofeo Cadetti a MonzaFIA GT a Le CastelletF.3 SudAm a MontevideoNascar a KansasPorsche Targa Tricolore a VallelungaMondiale Rally – SpagnaMoto<strong>GP</strong> a Estoril11 ottobreF.1 a FujiIndycar a MiamiNascar a FontanaDTM a DigioneF.3 Euro Series a DigioneF.3 spagnola a JerezF.Renault Italia a ImolaETCS a ImolaALMS a Laguna SecaGrand Am a MiamiChallenge Ferrari a Vallelunga18 ottobreF.1 a San PaoloEuroseries 3000 a MonzaF.3 tedesca a OscherslebenF.3 italiana a MonzaGT italiano a MonzaCITE a MonzaSuperstars a MonzaPorsche Carrera Cup a MonzaNascar a CharlotteSuper GT giapponese a AutopolisMoto<strong>GP</strong> a Phillip Island25 ottobreWorld Series Renault a AlcanizEurocup F.Renault a AlcanizF.Renault svizzera a AlcanizMegane Trophy a AlcanizF.3 Euro Series a HockenheimFIA GT a ZolderDTM a HockenheimWTCC a OkayamaF.3 spagnola a BarcellonaGT Open a BarcellonaNascar a Martinsville2000 Light a MisanoPorsche Targa Tricolore a MisanoMondiale Rally – GallesIRC – GiapponeItaliano Rally – ComoMoto<strong>GP</strong> a Sepang1 novembreF.1 a Abu DhabiFormula 2 a BarcellonaALMS a Fuji *Nascar a Talladega8 novembreSuperleague a JaramaF.3 SudAm a PiriapolisWEC F.Renault a PortimaoSuper GT giapponese a MotegiALMS a Shanghai *Nascar a Fort WorthFinali Challenge FerrariMoto<strong>GP</strong> a Valencia15 novembreNascar a Phoenix22 novembreF.3 a MacaoWTCC a MacaoNascar a MiamiETCS a VallelungaIRC – Scozia29 novembreF.3 SudAm a San Paolo* non valevole per il campionato73


Ipsedixit“Clamoroso,commissario Fia sisuicida dopo avertentato di capire lenuove regole F.1”“A me la gara èpiaciuta. L’annoprossimo la rifaremocon partenza alle 17.Magari mezz’ora piùtardi”“La Toyota congomme intermedie miha dato un rettilineodi distacco”“C’è bisognoche ognuno siprenda le proprieresponsabilità,come io che sono ilcapo mi assumo lemie”Jarno Trulli“Dobbiamo dirci lecose in faccia,ma i problemi vannorisolti al nostrointerno. Noi nonfacciamo come altresquadre”“Ero dietro la safetycar, e andavoall’andatura di chi fajogging”


“Se gli azionisti lovogliono, sono prontoad andarmene”“Forse la F.1 potrebbeanche perdere ungrande sportivo”“Abbiamo guardato ilcielo, ma lassùqualcuno ha decisodiversamente”“A Melbourne hosbagliato io, qui hasbagliato la squadra”“La cosa piùpericolosa sono legomme soft. Hannoscelto una specificache dopo pochi giri sidistrugge e non riescipiù a stare in pista”“Che cosa vorreste,che ogni anno cifossero davantisempre le stessesquadre?”“Quello che restadella F.1”I meccanici Ferrari montano le gomme rain sulla vettura di Kimi Raikkonen75


Il graffio di Baffi

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