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Legge di Weber - Lettere e Filosofia

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SensazionePercezione


La sensazionei sistemi sensoriali registrano gli stimoli ambientali (ointerni) e li trasmettono al cervelloi cambiamenti ambientali registrati dagli organi <strong>di</strong> sensosono tradotti in segnali bioelettriciTRASDUZIONE


i sistemi sensoriali rispondono a stimoli <strong>di</strong>versi e specificisistema u<strong>di</strong>tivosistema visivorapide variazioni<strong>di</strong> pressione dell’ariaondeelettromagnetichesuonolucelimiti QUALITATIVI dei sistemi sensorialisiamo sensibili solo agli stimoli per cui abbiamo recettoried organi <strong>di</strong> sensoogni sistema sensoriale è in grado <strong>di</strong> registrare soltantoil tipo <strong>di</strong> energia al quale è sensibile


La psicofisicastu<strong>di</strong>a la relazione tra stimoli fisici e sensazioni internevariabili fisiche e variabili psicologichelimiti QUANTITATIVI dei sistemi sensorialisoglia assolutasoglia <strong>di</strong>fferenziale


soglie percettive (limite dei sist. sens.)soglia lintensità che uno stimolo deve avereper essere percepitosogliaassolutasoglia<strong>di</strong>fferenziale misurazione delle soglieaggiustamento aumentare lintensità <strong>di</strong> uno stimolo finoaprovare una sensazione<strong>di</strong>minuire lintensità <strong>di</strong> uno stimolo fino a nonprovare nessuna sensazione


Soglia AssolutaLivello minimo <strong>di</strong> intensità che uno stimolodeve avere per essere colto nel 50% dei casiStimoli <strong>di</strong> intensità sup.alla S.A. sono semprerilevatiStimoli <strong>di</strong> intensità inf.alla S.A. non sono mairilevatiStimoli coincidenti con lasoglia sono avvertiti 1 voltasu 2 (50% dei casi)


limiti dei sistemi sensorialisogliaassolutaIntensità che uno stimolo deve avereper poter essere registrato dagliorgani <strong>di</strong> senso nel 50% dei casisoglia<strong>di</strong>fferenziale Capacità degli organi <strong>di</strong> senso <strong>di</strong>cogliere una variazione <strong>di</strong> intensitàdello stimolo


Soglia Differenzialesoglia <strong>di</strong>fferenziale(o “<strong>di</strong>fferenza appena rilevabile”)JND just noticeable <strong>di</strong>fference<strong>di</strong>fferenza minima <strong>di</strong> intensità (tra due stimoli)per poter essere percepita il 50% delle volteLEGGE DI WEBER(1834)LEGGE DI FECHNER(1860)


<strong>Legge</strong> <strong>di</strong> Fechner (1860)come varia la sensazione al variare dellintensità dello stimolo?S = c log R + CS = sensazionec = costante <strong>di</strong> <strong>Weber</strong>R = intensità dello stimoloC = costante <strong>di</strong> integrazione


<strong>Legge</strong> <strong>di</strong> Fechner (1860)come varia la sensazione al variare dell’intensità dellostimolo?l’intensità dello stimolo aumenta in manierageometricala sensazione corrispondente aumenta inprogressione aritmetica


LA PERCEZIONEelaborazione delle sensazioni convogliate dagliorgani <strong>di</strong> sensole sensazioni vengono:1. co<strong>di</strong>ficate2. organizzate3. riconosciute4. interpretateoggetti percepiti


Strutturazione degli oggettidalle sensazioni agli oggetti percepitista<strong>di</strong>o primario processi visivi primari (Psicologia dellaGestalt)in<strong>di</strong>viduazione dellecaratteristiche fisicheoggettoil significato restaindeterminatosta<strong>di</strong>o secondario elaborazione cognitiva (Psicologial’oggetto percepito vienericonosciuto tramite il confronto conle conoscenze depositate inmemoriaCognitiva)significato


modalità <strong>di</strong> confronto (percezione - memoria)BOTTOM-UPelaborazione “guidatadai dati” (dalle singoleparti dello stimolo)un’automobile siriconosce partendodalle sue caratteristichefisicheTOP-DOWNelaborazione “guidata daiconcetti” (dallerappresentazioni in memoria)il concetto <strong>di</strong> automobilerappresentato in memoria èattivatole caratteristiche dell’oggettocorrispondono al concetto?<strong>di</strong>pende• dal contesto in cui è inserito l’oggetto percepito• dal grado <strong>di</strong> conoscenza dell’osservatore


Realtà Fisica e Realtà Fenomenica


Realtà Fisica e Realtà Fenomenicaperché dovremmo chiederci come avviene lapercezione?realismo ingenuopercepiamo il mondo in un certo modo PERCHE’il mondo è fatto in quel modoprofon<strong>di</strong>tà, movimento, colori, <strong>di</strong>stanza


Realtà Fisica e Realtà FenomenicaMArealtà fisica e realtà fenomenica nonsempre coincidono ILLUSIONE DI MÜLLER - LYER


percepiamo oggetti che fisicamente non esistonopercepiamo qualità che fisicamente non esistononon percepiamo oggetti che fisicamente esistono


Principi <strong>di</strong> Organizzazione del Campo Visivo articolazione figura - sfondo Rubin: Quali zone del campo tendono ad assumere il ruolo <strong>di</strong> figura?Candelabro o Profili. Non entrambi Lo sfondo si estende <strong>di</strong>etro alla parte che vienepercepita come figura. lo sfondo non ha forma né contorni


Principi <strong>di</strong> Organizzazione del Campo Visivo articolazione figura - sfondo - grandezza relativa delle parti- rapporti topologici- tipo <strong>di</strong> marginequal è la figura?- grandezza relativa la zona più piccola emerge come figura- rapporti topologici la zona inclusa emerge come figura


Principi <strong>di</strong> Organizzazione del Campo Visivo articolazione figura - sfondo - tipo <strong>di</strong> margineconvessitàconcavità<strong>di</strong>venta figura larea coni margini convessila figura sta (percettivamente) davanti o sopra lo sfondo


Principi <strong>di</strong> Organizzazione del Campo Visivo articolazione figura - sfondo Figure reversibili(inversione sistematica frafigura e sfondo):a) Instabilità percettivab) Impossibilità <strong>di</strong>percepire i due stimolicontemporaneamenteBoring, 1930


Principi <strong>di</strong> Organizzazione del Campo Visivo Il campo percettivo si organizza secondo unità percettivein funzione delle leggi <strong>di</strong> unificazione formale(Gestalt):– legge della vicinanza– legge della somiglianza– legge del destino comune– legge della chiusura– legge della pregnanzaTutte le leggi sono governate dal principio del tutto


Lo stu<strong>di</strong>o delle leggi <strong>di</strong> unificazione formaleWertheimer (1923)fattori che determinano il costituirsidelle unità percettive. . . . .. . . . .. . . . .. . . . .. . . . .


vicinanza tendono a <strong>di</strong>ventare oggetti fenomenicielementi vicini mo<strong>di</strong>ficando la <strong>di</strong>stanza relativa tra i punti si ottengonofigure stabili


somiglianza tendono a <strong>di</strong>ventare oggetti fenomenicielementi similiè possibile mo<strong>di</strong>ficare caratteristichequalitative e non spaziali per ottenereoggetti definitisomiglianza cromaticasomiglianza <strong>di</strong> forma


uona continuazione tendono a <strong>di</strong>ventare oggettifenomenici elementi conlo stesso andamento


chiusura tendono a <strong>di</strong>ventare oggetti fenomenici forme che sichiudonoi raggruppamenti sirealizzano secondo lavicinanza e la somiglianzagli elementi neri sonopercettivamente completati<strong>di</strong>etro ai rettangoli bianchisi “formano”due esagoni in partecoperti


esperienza passatatendono a <strong>di</strong>ventareoggetti fenomenici leforme familiaril’esperienza passata non è molto forte e agiscequando non agiscono altri fattorila configurazione <strong>di</strong>fficilmente “<strong>di</strong>venta” una frase speculare


pregnanzatendono a <strong>di</strong>ventare oggetti fenomenici formecoerenti equilibrate simmetriche e armonichele tre forme sono percepite comefigure <strong>di</strong>stinte per il principio <strong>di</strong>chiusuraquando le tre figure si avvicinanosi trasformano in due figure <strong>di</strong>versee non è più possibile vedere le trefigure <strong>di</strong> partenzanel nuovo insieme ogni linea trovaun nuovo ruolo ed appartiene alcontesto che è più congeniale


articolazione senza restitendono a <strong>di</strong>ventare oggetti fenomenicile forme complete <strong>di</strong> tutti gli elementile due configurazioni sono costituite dagli stessi elementinel primo caso si vedono i quadrati perché sono figure completementre nel secondo caso emergono le forme stellari

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