11.07.2015 Views

La DoSSANA E La VAL DEL RISo - Comunità Montana Valle Seriana

La DoSSANA E La VAL DEL RISo - Comunità Montana Valle Seriana

La DoSSANA E La VAL DEL RISo - Comunità Montana Valle Seriana

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PARREMagnifico terrazzo sulla Valseriana e fertile altopiano,Parre è il più antico centro delle OrobieOrientali e lo storico capoluogo della pastoriziavalligiana. Reperti archeologici dell’età del bronzo attestanodelle antichissime origini del borgo citato da Pliniocome l’Oppidum Orobiorum. Il Comune viene istituito nelXII secolo, subisce le conseguenze di numerose lotte civilie dichiara, insieme al resto della <strong>Valle</strong>, la fedeltà allaSerenissima, per chiederne l’aiuto e la protezione. Né ilsuccessivo dominio austriaco né le vicende del Risorgimentohanno visto il paese discostarsi dalla storia seriana.Oggi Parre, principale centro dell’Area Dossana Val delRiso, è rinomato luogo di villeggiatura grazie alla bellezzadel suo ambiente naturale e alla sua collocazionepanoramica.ARTE E CULTURA: la culla della storia serianaVisitare Parre significa scoprire uno scrigno del tempoe ciò grazie alla sua storia plurimillenaria. Il villaggiodi Pa-ar, posto fra i due ambiti culturali di Golaseccae degli Euganei, sorgeva in località Castello ove localiscavi stanno portando alla nascita di un sito e di unmuseo archeologico. Già a fine Ottocento furonorinvenute tracce del “ripostiglio di un fabbro” depostoverso l’inizio del V sec. a.C.. e formato da più di 1000kg di bronzo sotto forma di rottami e lingotti. Ulterioriscavi effettuati dalla sovraintendenza a partire dallafine del XX secolo hanno messo in luce parzialmente lestrutture stratificate di un abitato. Del nucleo più anticosi sono conservate due fondazioni in pietre a secco,databili agli inizi dell’Età del Ferro, e assimilabili a unacasa di tipo “alpino” simile alle vecchie baite montane.Il ritrovamento di numerose scorie di fusione negli stratidenota la presenza di una vivace attività metallurgicanelle vicinanze dell’abitato.Appare evidente che qui aveva luogo il ciclo produttivocompleto della produzione metallurgica, segnale dellaricchezza della comunità, favorita, appunto, dallo sfruttamentoe dalla trasformazione delle ricchezze minerariedell’area.Parre era dunque un centro strategico nell’economia dellaValseriana. Il rame prodotto dai metallurghi di Parrecontribuiva, non in maniera marginale, alla rete commercialeinterregionale, e anche dell’intera Europa nell’etàdel Bronzo. Tracce ulteriori sono relative alla Media Etàdel Ferro (fine VI-V secolo a.C.) e al II secolo a.C., quandovengono costruite due nuove case quadrate, una dellequali dotata di un piano pavimentale lastricato.A quest’epoca si data anche una tomba a inumazionedi un bambino di due anni circa, che è stato depostosotto la fondazione della casa con un corredo di tre vasi.Sul Castel si sono ritrovati anche resti di abitazioni medievali:considerato il luogo, appare molto probabilel’esistenza di edifici fortificati durante il Medioevo.Il turista che raggiunga il pittoresco terrazzo seriano noteràsubito la presenza di due distinti nuclei urbani. Piùa valle Parre inferiore con bei loggiati, archi, aristocraticiedifici quali Casa Cominelli, dotati di stemmi nobiliari(famiglia Belleboni-Baroni, da cui ebbe origine il casatodei Von Paar, principi di Stiria) sorti intorno alla graziosacappella di San Rocco, le cui origini risalgono al finedel Quattrocento. <strong>La</strong> chiesa è ricca di affreschi e operecinquecentesche. Inoltre, nella cantoria in legno dipintosul lato destro, vi è un pregevole organo Bossi del 1773di recente restaurato. In posizione panoramica, il nucleoprincipale, dominato dalla chiesa parrocchiale di S.Pietro (1732) il cui esterno è costituito da un ampioportico. Superbi i portali in pietra arenaria, del XVI secolo,recuperati dal precedente edificio. L’interno, a navataunica, è decorato con stucchi.Al centro del presbiterio si trova lo splendido altare maggioredi Andrea Fantoni in marmi preziosi e lapislazzuli.Sopra il bel coro, ecco l’opera più rilevante della chiesa:la Madonna con Bambino e Santi, pala di GiovanBattista Moroni. Agli altari laterali e in sacrestia, telee affreschi di altri grandi maestri come Enea Salmeggia,Carlo Ceresa, Gian Paolo Cavagna, Antonio Cifrondi;proseguendo verso la costa montana, unitamente a unapiacevole passeggiata nel verde, sarà possibile visitare ilSantuario della S.S. Trinità (XVI sec, su preesistenteedificio medievale), nella quale spiccano l’affresco della”Madonna in Maestà“ oltre che la sinopia di un crocefissodel 1500. Proseguendo verso il Monte Alino, sipuò raggiungere la deliziosa e accogliente Cappellettadedicata a Sant’Antonio.16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!