Fisica - Libretto per gli studenti 2012-2013 - Dip. Fisica - Sapienza
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Le ricerche in fisica alla <strong>Sapienza</strong><br />
La materia soffice<br />
Nell’ambito dello studio della “struttura della materia”, un campo di indagine<br />
importante nel corso del XX secolo e’ stato quello di determinare il comportamento<br />
di un grande numero di componenti elementari (atomi, molecole, …)<br />
a partire dal loro potenziale di interazione.<br />
Pensate come sarebbe interessante, ma anche quante applicazioni avrebbe,<br />
se fosse possibile “inventare” la forma funzionale con cui i mattoni elementari<br />
che costituiscono la materia interagiscono tra loro. Che succederebbe<br />
se, <strong>per</strong> esempio, le particelle interagissero attraverso un potenziale soffice<br />
puramente repulsivo, se le particelle potessero interpenetrarsi, se il raggio<br />
della interazione attrattiva fosse molto piccolo rispetto alle dimensioni della<br />
particella stessa ? Pensate anche quante possibilita’ si aprirebbero se le strutture<br />
macroscopiche fossero costituite da particelle il cui movimento non e’<br />
controllato dalle equazioni di Newton, ma piuttosto (a causa della presenza<br />
di un mezzo in cui queste sono immerse) dalle equazioni che determinano il<br />
moto Browniano, oppure se la dinamica non fosse controllata dal moto termico,<br />
ma da moto proprio (particelle autopropellenti). Quali nuovi materiali<br />
si potrebbero “disegnare”, e quali comportamenti collettivi risulterebbero da<br />
queste nuove forme di interazione tra i costituenti elementari ?<br />
La materia soffice - quella branca della fisica della materia condensata che<br />
studia il comportamento di sistemi fisici facilmente deformabili se soggetti a<br />
sollecitazioni esterne (termiche, meccaniche, elettriche, …) - tenta di rispondere<br />
proprio a queste domande. Studiare la materia soffice vuol dire studiare<br />
aggregati atomici e/o molecolari di dimensioni nano- e micro-metriche in<br />
un solvente, polimeri, schiume, gel, materiali granulari, e svariati tipi di materiali<br />
biologici. In numerosi casi, le particelle costituenti possono essere<br />
considerate come su<strong>per</strong>-atomi interagenti attraverso potenziali efficaci di cui<br />
predire lo stato di aggregazione mediante tecniche di meccanica statistica.<br />
Rispetto ai sistemi atomici e/o molecolari e’ oggi possibile disegnare nuove<br />
forme di interazione e, di conseguenza, nuove fasi della materia. I materiali<br />
soffici infatti mostrano strutture autoorganizzate su scale mesoscopiche (cioe’<br />
intermedie tra micro e macroscopiche) che originano dal gran numero di<br />
interno gradi di libertà, di interazioni deboli tra <strong>gli</strong> elementi strutturali, e dal<br />
delicato bilancio termodinamico che vi si instaura.<br />
La ricerca in materia soffice (con le sue forti connessioni con la ricerca in<br />
materia biologica) e’ sviluppata nel <strong>Dip</strong>artimento di <strong>Fisica</strong> attraverso una<br />
azione sinergica tra ricercatori teorici, numerici e s<strong>per</strong>imentali. e si sviluppa<br />
in collaborazione con il centro “Soft” (INFM-CNR).<br />
Immagine di un polimero a stella. Il potenziale<br />
di interazione tra i centri di massa di<br />
questi polimeri e’ ben rappresentato da un<br />
decadimento logaritmico (da cui il nome di<br />
potenziale ultra-soffice).