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Per i parenti delle vittime delle stragi naziste dalle carte ... - Anpi

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Intervistecollegi giudicanti dei due paesi visiano stati giudizi sui medesimiimputati, accusati dei medesimicrimini, per mezzo degli stessi elementidi prova non solo diversi,ma addirittura divergenti?La sentenza di archiviazione tedescasui fatti di Sant’Annanon ho avuto modo di leggerla.Mi interrogo, però, su come possanoessere dichiarati non processabiliin Germania per carenza diprove imputati tra i quali eranocompresi anche dei rei confessi.Nell’opinione pubblica italiana questaarchiviazione ha prodotto dubbie sconcerto. A livello nazionale lavicenda giudiziaria di Sant’Anna ha,infatti, avuto ben tre vagli di giudizioe una mole di indagini assai imponentecon chiari accertamenti diresponsabilità concorsuali. La sentenzatuttavia per essere criticata andrebbestudiata. E qualora sussistesseromezzi di impugnazione, gliavvocati tedeschi che difendono lì le<strong>vittime</strong> dovrebbero impugnarla.Essendo Lei anche coautore di unimportante testo su questo temauscito nel 2012, le chiedo infine dioffrirci una chiave di accesso aquesto progetto editoriale (apparentementedi profilo strettamentetecnico-giuridico) che ha sviluppatoa fianco del procuratoreMarco De Paolis e della professoressaSilvia Buzzelli.La ricostruzione giudiziale deicrimini nazifascisti in Italia.Questioni preliminari, pubblicatodall’editore Giappichelli di Torino,costituisce un primo passo dianalisi su un fenomeno giudiziariosu cui la comunità scientifica si èpoco o per nulla occupata. Il lavoroprende le mosse da una necessità: stabilireun baricentro a questa peculiareesperienza di giustizia, analizzandoalcune sue specifichecaratteristiche, la centralità dellanarrazione da parte <strong>delle</strong> <strong>vittime</strong> e ilrapporto tra investigazione giudiziariae ostacoli frapposti alla stessa.Tra le pieghe di un processo, oltrealle problematiche di ordine giuridico,spesso si nascondono chiavi diLa traslazione dei resti <strong>delle</strong> <strong>vittime</strong> della strage di S.Anna di Stazzema verso il MonumentoOssario, avvenuta nella primavera del 1948lettura che fuoriescono dallo spaziodell’aula e dei codici e si rivolgono aprincipi di civiltà e di convivenza tragli uomini, suggerendo verità ineditee disvelando risposte nuove ai problemicontemporanei. È ora necessarioestrapolare da questa esperienzadi giustizia categorie concettuali utiliallo sviluppo del diritto e al progressodella società democratica. Da questopunto di vista penso ci siano ancoramolte porte da aprire.NOTE:1) Si vedano, tra gli altri: MimmoFranzinelli, Le <strong>stragi</strong> nascoste. L’armadiodella vergogna: impunità erimozione dei crimini di guerra nazifascisti1943-2001, Mondadori,Milano 2002; Franco Giustolisi,L’armadio della vergogna, Nutrimenti,Roma 2004.Andrea Speranzoni è avvocato delForo di Bologna. Ha svolto studi edapprofondimenti in materia di tutela11della vittima del reato, specializzandosiin diritto penale dei minori e dirittopenale militare. Collabora con la cattedradi procedura penale europea esovranazionale della professoressa SilviaBuzzelli presso l’Università di Milano-Bicoccae dal 2010 con il WarCrimes Studies Center dell’Universitàdi Berkeley (California). Tra il 2005 eoggi ha difeso numerose parti civili –parti private ed enti pubblici – neiprocessi per crimini di guerra perpetratida militari nazisti tra il 1943 e il1945 ai danni della popolazione civileitaliana.PUBBLICAZIONI:Contesti di strage, Biesse, Venezia,1996; Le <strong>stragi</strong>: i processi e la storia,Biesse,Venezia, 1999; Fenomeni di terrorismo.Il terrorismo in Grecia nel periodo1967-1974, Proskenio, Atene,2003; La ricostruzione giudiziale deicrimini nazifascisti in Italia, Giappichelli,Torino, 2012 [con Marco DePaolis e Silvia Buzzelli]Patria indipendente gennaio 2013

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